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Friedrich Engels La situazione della classe operaia in Inghilterra introduzione di Eric J. Hobsbawm Editori Riuniti IV edizione: settembre 1978 Titolo originale: Die Lage der arbeitenden Klasse in England Trndursone di Raniero Panzer © Copyright by Eaditori Riuniti, 1955 Gia Stzchio 9/11 - 00158 Rema Tanodine df Be J. Hebbrom right di Evie J. Hobsbawas, ‘Tradurione di Elsa Fubini Copettina df Brano Muna esx Tntroduzione Avvertenza Alle classi lavoratrici di Gran Bretagna Prefazione Introduzione Ul proletariato industriale Le grandi citta La concorrenza Limmigtazione irlandese Risultati I singoli settori di lavoro. Gli operai di fabbrica in senso stretto Gli altsi setiori di lavoro Movimenti operai Il proletariato minerario Ul proletariato agricole L’atteggiamento della borghesia. nei confronti del pro- letariato Indice dei nomi Indice 20 23 26 30 52 56 118. 136 142 188 252 281 316 339 357 385 Introduzione Friedrich Engels, anche se 2 difficile ricordarsene leggen- do La situazione della classe operaia in Inghilterza, avera ven- tiguatiro anni quando scrisse questo libro. Era pero eccezional- mente qualificato per questo compito. Proveniva da una rica famiglia di industriali cotonieri di Barmen, in Renania, una lia che, per di pid, aveva avuto Vaccorterza di siabilire tna filiale (Ermen & Engels) proprio a Manchester, el centro Siesso del capitalismo industriale, IU giovane Engels, sircon- dato dagli orrori del primo capitalismo industriale e per rea- zione contro il gretto a farisaico pietismo della sua famiglia, imboced la strada percorsa di consueto dai giovani intellettuali progressisti della fine degli anni trenta. Come il suo contempo- raneo Karl Marx, di poco pit anziano dé Iui, divenne un « he- geliano di sinistra », — Ia filosofia di Hegel dominava allora la cultura accademica della capitale prussiana, Berlino, — avvi- cinandosi sempre pit al comunismo e cominciando a collabo- rare a vari periodici e pubblicazioni nei quali la sinistra tedesca tentava di formulare la sua critica alla societd. Non tardo a considerarsi comunista. Non @ chiaro se la decisione di stabi- linsi in Ingbilterra fosse sua o del padre. Probabilmente la fa- vorirono entrambi per opposti motivi: il vecchio Engels al tre di allontanare il rampollo rivoluzionario dalle agitaziani che travagliavano la Germania e di farne un solido uomo d'affari, i giovane Engels per trovarsi nel cuore del capitalisma mo- derno e avvicinarsi ai grandi movimenti del proletariato ingle- 7 se, nel quale egli gid riconosceva la forza rivoluzionaria cru- ciale del mondo moderno, Engels parti nell'autunno 1842, strada Jacendo ebbe il pri- ‘mo contatto personale con Marx, e rimase in Inghileerra per la maggior parte dei due anni che seguirono, osservando, stu- dianda e formulando le sue idee. Sicuramente stava git la- vorando a questo libro nei primi mesi del 1844, anche se la maggior parte fu scritta nell'inverno 1844-1845, L’opera vide Ja luce nella sua forma definitiva a Lipsia nell’estate del 1845 con una prefazione ¢ la dedica (in inglese) « Alle classi lavo- ratrici della Gran Bretagna ». Fu pubblicata in inglese, con qualche correzione dell’autore e con impegnate prefazioni nel 1887 (edizione americana) ¢ nel 1892 (edizione inglese). Ci volle dunque quasi mezzo secolo perché questo capolavoro st- gli esordi dell'Inghilterra industriale raggiungesse il paese che ne costituiva Vargomento, Da allora pera esso & divenuto fami- liare ad ogni studioso della rivoluzione industriale, almeno di nome. Liidea di scrivere un libro sulla situazione delle classi ae voratrici non era di per sé originale. Gia fin dagli anni trenta era chiara per ogni osservatore intelligente che le zone econo- micamente avanzate dell’Europa si trovavano a dover affron- tare un problema sociale che non era piti semplicentente quello dei « poveri », bensi quello di una classe senza precedenti nel- Ja storia, il proletariato. Negli anni trenta e quaranta, periodo cruciale per Vevolutione del capitalismo e del movimento ope- raio, si assistette percid in tutta l'Europe occidentale ad una fioritura di libri, opuscoli ed inchieste sulle condizioni delle classi lavoratrici. II libro di Engels & fra questi il testo pit illustre, benché meriti di essere ricordata come esenspio molto notevole di indagine sociale Vopera di L. Villermé Tableau de VEtat Physique et Moral des Ouvriers employés dans les Ma- 3 Ole alla Situoxione 4 risultati principalt del suo soggiorno. inglese furono ali Umrisse zu einer Kritik der Nationaldkonomie, primo anche se scot npesetosbboro di emf econgmien martina, © una sere acticoli sullInghilterra per. vari giomali del continente © sueli sviluppi ontinentali per V'organo degli owenisti New Moral World (cfr. Marx- Engels, Opere, v. IIT, Roma, Editori Rivniti, 1976, pp. 415575). 8 nufactures de Coton, de Laine et de Soie (1840). Era chiara che quello del proletariato non era soltanto un problema loca- Je 0 nazionale, ma internazionale. Buret nella sua opera (La mi- sére des classes laborieuses en France et en Angleterre, 1840) raffrontd le condizioni dell'Ingbilterra e della Francia, e Ducpé- tiaux raccolse dati sulle condizioni dei giovani operai in tutta la Europa nel 1843. Il libro di Engels non fu dunque wn feno- meno letterario isolato, fatto che ba indatto periodicamente gli antimarxisti, a corto di migliori argomenti, ad accusarlo di plagio?. Eppure esso per molte ragioni & diverso da lavori contem- poranei apparentemente consimili, Prima di tutto, come En- gels giustamente sosteneva, fu il primo libra comparso in In- ghilterra o in qualsiast altro paese che trattasse delle classe i 0 insieme_e non semplicemente di particolan Secondo punto, e_pit_ importante, non si. tratta soltanto di un'indagine sulle condizioni della classe operaia, ma di un'analist generale dello sviluppo del capitali- smo_industriale, dell’industrializzazione nel_suo impaito con la societa ¢ degli effetti politici e sociali da essa provocati, in- -aluso it sorgere del movimento operaio. In realta fu il primo entativo su larga scala di applicare it metodo marxitta allo studio concreto della societi, e probabilnrente il primo lavoro, fra quelli di Marx ¢ di Engels, che gli stessi fondatori del mar- xismo considerarono sufficientemente valida da meritare di essere conservato in modo permanente’, Tuttavia, cone Engels 2 Patticolarmente di aver plagiato Buret, Liaccusa & discussa nel vo- lume di Gustav Mayer, Friedrich Engels, v. I, L’Aia, 1934, p. 193, dove viene respinta in parte perché le opinion di Bure non hanao’ aula in comune con quelle di Engels, in parte, ¢ in modo ancor pid inconfu tabile, perché non vi ® prova che Engels fosse a conoscenza del libro di Baret’ prima del suo ritorno dall'Inghilerca, Ene el ith ser precedent il Manifesto dei capris, che ingels considers degni di essere vistampsti come opere e sé sunti di- fara atin sons fe Test oy Ronee ey Rbgsis dee Mowe i Marx. Sorge questo punto il problema della prioritt dellopers di Engels, perché non si so esattamente quando, nelle primavera del 1845, Mare scrisse le sue famose Tesi. E anche possibile che le avess scritte Brima del 15 marzo, glomo in cui Engels firmd la prefasione o questo dicbiara nella prefazione del 1892, il suo libro on rappresen- ta ancora il marxismo maturo, ma piuttosto «una delle fasi del suo sviluppo embrionale ». Per wn'interpretazione matura @ formulate nella sua pienezza dobbiamo arrivare al Capitale di Mars. Argomento ¢ analisi I volume comincia con una breve descrizione di quella rivoluzione industriale che trasfarmé la societa inglese e cred, come suo principale prodotto, il proletariato (capitoli I-II). E questo il primo fra é risiltati pionievistici conseguiti da En. sels, giacché la Situazione é probabilmente il prinro lavoro di una certa mole la cui analisi si basi sistematicamente sul com cetto di rivoluzione industriale, che era allora di fresca data € ancora in fase sperimentale, essendo stato creato nei dibat- titi dei socialisti inglesi e francest negli anni venti. Il resoconto storico che fa Engels di questa trasformazione non pretende ad alctua originalita storica, Benché ancora utile, & stato superato da opere piti tarde ¢ pitt complete. Socialmente, Engels vede le trasformazioni arrecate dalla rivoluzione industriale come wn gigantesco processo di concert trazione e di polarizzazione che tende a creare wn proletariato Sentpre piti numeroso e una borghesia sempre pitt ristrette, en- trambi in una societd sempre pitt urbanizeata. Il sorgere del capitalisma industriale distragge i piccoli produttori di merci, i contadini e la piccola borghesia, mentre il declino di questi strati intermedi, privando il lavoratore della possibilitd di diventare un piccolo maestro artigiano, lo confina nei ranghi del proletariato, che in tal modo diventa «una classe reale e Stabile della popolazione, mentre prima rappresentava soltanto uno stadio di passaggio verso la borghesia ». Gli operai percid soiluppano una cascienza di classe — il termine non é& usato da Engels — e un movimento operaio, Questo & un altro de- gli importanti risultati conseguiti da Engels. Per dirla con le parole di Lenin, Engels « per primo affermd che il proleta- 10 riato non ¢ soltanto una classe che soffre; sostenne che appur- to la vergoynosa situazione economica nella quale si irova lo Spinge irresistibilmente in avanti e lo incita a lottare per [a sua emancipazione definitiva »*. Tuttavia, questo processo di concentrazione, polariczazione @ urbanizzazione non & fortuito. L'industria meccanizzata che lavora su Targa scala esige investimenti di capitale sempre maggiori, la sua divisione del lavoro richiede Vaccumslarsi di gruppi molto numerosi di proletari. Queste grandi unite di produzione, anche quando sono edificate nella campagna, at- traggono intorno a sé delle collettivita che produrrasno un surplus di forcalavoro, cosicché i salari cadranno e altri indu- striali saranno a loro volta attratt sformano in cited cb ché Vindustria tenda a spostarsi dai salari urbani pid alti_a quelli rurali pitt bassi, cid a sua volta fa si che nelta campagna vengario gettati i sensi dell’ urbanizzazione. Per Engels le grandi citti sono percio le sedi pit tipiche del capitalismo, ed egli le discute nel capitolo II. La sfruttamen- toe la concorrenza sfrenata appaiono nella loro forma pid nu- da: « Dovungue barbara indifferenza, duro egoismo di un la- fo, © una miseria indicibile datl'altro, dappertutto la guerra sociale, la casa di ogni singolo in stato d'assedio, dappertutto rapine reciproche sotto la protezione della legge ». In questa anarchia colora che non hanno mezzi di sussistenza e di pro duzione sono sconfitti e costretti a faticare per un pezzo di pane oa morive di inedia quando sovo disoccupati. E, quel che 2 peggio, sono condannati ad una vita di profonda insicurezza, nella quale il futuro dell’operaio & del tutto iguoto e instabile. In realté- esto 2 governato dalle leggi della concorret.ze capita- listica che Engels discute nel capitolo IV. Il salario dell’operaio flutena tra un mininro situato a ti- vella di sussistenza, — benché questa non sia un concetta rie gido per Engels, — che & stabilito dalla concorrenza reciproca 4 fe. Friedrich Engels, in Lenin, Opere complete, v. 2, Rema, Edi- tori Riuniti, 1954, p. 13. i tra gli operai, ma limitato dalla loro impossibilita di lavorare al di sotto di tale livella di sussistenza, ed un massimo, ste. bilito dalla concorrenza reciproca tra i capitalist: nei poriodi di-scarsita di manodopera. Il salario medio 3 leggermente su- Periore al minimo, la misura dipende dal livello di vita, abi- tuale 0 acquisito, degli operai, Ma certi tipi di lavoro, soprat- tutto nellindustria, ricbiedano operai piti qualificati, e il Ii. vello salariale medio di questi ultimi @ percid superiore @ quel- Jo degli altri, anche se in parte questo livello pi elevate’ riflet- te il pit elevato costo della vita nelle citta, (It livello pitt alto del salario concorre anche ad espandere la classe operaia atti. rando immigranti dalle campagne e dai paesi stranieri, is questo caso dall'Trlanda.) Tuttavia la concorrenca tra gli operai crea una « popolazione eccedente » permanente, — cid che Mare chiamera in seguito esercito industriale di riserva», — che serve a mantenere basso il livello di vita di tutti. Cid accade nonostante Vespansione di tutta U'economia, grazie al minor costo dei beni dovuto al progresso tecnotogico, che aumenta la domanda e riassorbe molti degli operai spostan. doli nelle suove industrie. Cia @ anche dovuto al monopolio mondiale della Gran Bretagna, In sostanze, cresee la popola. zione, aumenta la produzione, e la stesso accade per la donan. da di manodopera. Tuttavia la « popolazione eccedente » per. mane per Vazione del cielo periodico di prosperité ¢ crisi, che Engels fu tra i primi a riconoscere come parte integrante del capitalismo, e per il quale fu anche tra i print a suggerire una precisa periodiciti*. L'aver compreso che Vesercito di riserva @ parte essenziale ¢ permanente del capitalismo e Vaver com reso Vesistenza del ciclo commerciale, sono due altri aspetti ‘insportanti di quest'opera di pionierismo teorico. I capitali- mo, poiché opera attraverso fluttuazioni, deve avere una ri. Jerva permanente di operai, eccettuato il momento pit alto 1a SH, Questo punto Engels pub forse essere debitore di quale Sega go, Si gies Jel Wate, autore del Hisary of te fiddle and Working Classes (1833), opera di cui si servi nella prepe: fazione del presente libro, Wade suggeriva un ciclo di 5.7 anni, che Et t8, per abbandonarlo pid i Engels acectte, per sbbandonarlo pid tardi in favore di ua ciclo decen- 12 del boon. La riserva & composta in parte da proletari, in par- te da proletari potenzisli: abitanti della campagua, inmigrati inlandesi, gente proveniente da occupation’ economicamente meno dinamiche, Quale tipo di classe operaia produce it capitalismo? Quali sono le sue condizioni di vita, quale sorta di conrportansento in- dividuale e collettiva creano queste condizioni materiali? En- gels dedica la maggior parte della sua opera (capitoli III, V- XI) alla descrizione e alla analisi di questi problensi, e cost fax cendo da il suo contributo pitt maturo alla scienza socide: una analisi ancora oggi insuperata dell’industrializcazione e urba- inizzazione capitalistiche nel loro inpatto con la societi. Il ca- pitalismo scaraventa il nuovo proletariato, spesso coniposto di immigrati provenienti da un ambiente preindustriale, in un in- ferno sociale che li maciulla, mal pagati e affamati, e ti lascia morire negli slums, negletti disprezzati e coartati non sclo dalla forza impersonale della concorrenza, na dalla borgbesia come classe, che li considera oggetti e now uomini, « lavoro », « ma- nis, non essere umani (capitolo XII). Il capitalista, sostenuto dalla legge borghese, impone la sua disciplina di fabbrica, lt muta, li fa buttare in prigione, impone la propria volonta ar- bitraria, La borghesia come classe li discrinina, svituppa cov- tro di essi la teoria malthusiana della popolazione e impone loro le érudeltd della malthusiana « nuova legge dei voveri » del 1834, Tuttavia questa disumanizzazione sistematica serve ‘anche a tenere gli operai lontani dall“ideologia e dalle illusiont orghesi, per esempio dall'egoismo, dalla religione e dalla moralita borghesi. La progressiva industrializazione € urba- nizzazione li obliga ad apprendere quale sia il loro colloca- ‘mento nella societa e, concentrandali, li rende consapevoli del- la propria forza, « Quanto piti strettamente gli operai sono as- sociati allindustria, tarito pitt sono progrediti. » (Tuttavia Engels osserva anche Veffetto radicalizzante delle immigrazio- ni di massa, ad esenipio tra gli irlandési.) Gli operai affrontano Ia loro situacione in modi diversi. Aleuni soccombono, cadendo viteime della degradazione mo- rale: ma Paumento dell'alcolismo, del vizio, del crimise ¢ del modo irrazionale di spendere sono, un fenomeno sociale, creato dal capitalismo, e non possono essere spiegati con la debolezza 3 olubilita degli individu. Altri accettano il loro destino pas- sivamente e vegetano come meglio possono da cittadini ligt al. le leggi, non si interessano degl affari della collettivita ¢ in tal modo finiscono coll’aintare la borghesia a ribadire le catene che avvincono gli operai. Vera umanita e dignita possono tro- varsi soltanto nella lotta contra ta borghesia, nel movimento operaio che le candizioni di vita degli opera’ produce inevita- bilmente. ~ Il movimento passa attraverso varie fasi. Una pud essere 4a rivolta individuale, — id delitto, — un'altra la distruzione di machine, benché né Vuna né Valtra si trovino dappertut- to. Il tradunionismo e gli scioperi sono le prime forme gene- rali che assume il movimento, Sono importanti non per la Toro efficacia, ma per le lezioni di solidarieta e di coscienza di clas- se che essi impartiscono. II movimento politico del cartisno segna 11 livello ancora pitt alto di sviluppo. Accanto a questi movimenti si hanno le teorie socialiste elaborate da pensa- tori che, dice Engels, fino al 1844 erano restati in larga misura fuori del movimento operaio, pur attirando una piccola mino- raza degli operai migliori. I! movimento tuttavia dovrd acco- starsi al socialismo man mano che avanza ta crisi del capita. lismo. Secondo Engels nel 1844 questa erisi si trovava a un bivio obligato: 0 la concorrenza americana (e forse quella tedesca) avrebbe posto fine al monopolio industriale inglese, facendo cost precipitare ana situazione rivoluzionaria, oppure la pola- rizzazione della societi sarebbe continuata finché gli operai, ornai diventati la grande maggioranza delta popolazione, avreb. ero preso coscienza della loro forza e si sarebbero impa- droniti del potere. (E interessante osservare che nel ragiona- mento di Engels non viene sottolineata la pauperizzazione a lunga scadenza del proletariato.) Tuttavia, date le intollerabili condizioni degli operai e la crisi dell’economia, si profilava pos- sibile lo scoppio di una rivoluzione prima che queste tendon ze si rivelassero appieno, Engels pensava che cid sarebbe av- venuto tra le due successive depressioni economicke, ciod tra il 1846-1847 © la meta degli anni cinguanta, 14 Per quanto si tratti di un’opera immatura, i risultati scien- lifici conseguiti de Engels sono tuttavia uotevoli. I difesti sono ‘soprattutto difetti di gloventi e in una certa misura di angola- ione storica, Per aleuni errori si pud dare una fondata spicga- zione storica, Quando Engels seriveva, il capitalisrmo inglese si trovava nella fase pid acuta del primo dei suoi grandi periodi i crisi secolari, ed egli giuuse in Inghilterra forse nel perioda peggiore del pitt catastrofico crollo del diciannovesimo secolo, (quello del 1841-1842. Non era’affatto fuori della realta pen- sare che il periado di crisi degli anni quaranta fosse Vagonia finale del capitalisimo e il preludio della rivoluzione. Engels non fu Vunico a pensarlo. Ora, si sa che quella non fu la crisi finale del capitalismo, ‘ma il pretudio di un pit importante periodo di espansione, ba- sata sul massiccio sviluppo delle principali industrie di base, — ferrovie, ferro e acciaio di contro alle industrie tessili del- la fase precedente, — sulla conquista di sfere di attivita capitali- stica ancora pisi ampie in pacsi fino allora sottosviluppati, sulla sconfitta degli interessi agrari costituiti, e infine sulla sco- perta di metodi nuovi e pit efficaci di sfruttamento delle clas- si lavoratrici, attraverso i quali, sia detto per inciso, si rese possibile un aumento sostanziale det loro redditi real. Si sa anche che la crisi rivoluzionaria del 1848, da Engels prevista con notevole esattezea, non toccd la Gran Bretagna. Cid fu dovuto soprattutto a un fenomeno di sviluppo ineguale che egli non aveva la possibilitd di prevedere. Infatti, mentre sul con- finente la fase acuta della crisi economica si ebbe nel 1846- 1848, in Ingbilterra il punto equivalente era stato toccato wel 1841-1842. Mentre nel 1848 il nuovo’ periodo di espansione, il cui primo sintomo ju il vasto «boom delle ferrosie » del 1844-1847, era gid in atto. Liequivalente britannico della rivo- luzione del 1848 fu la sciopero generale cartista del 1842. La crist, che fece precipitare le rivoluzioni sul continente, in In- statistica discutono sul punto in cui collocare esattamente, tra 15 i 1842 @ il 1848, i segno di demarcazione tra gli « anni neri» © quelli d’oro del boon: vittariano del capitalismo inglese. E difficile biasimare Engels per nou aver saputo vedere pitt chi ro. II lettore imparziale pub comungue giudicare secondarie le deficienze del libro, e wow pud invece non essere assai pith colpito dat risultati raggiunti, dovuti non solo all'innegabile talento personale di Engels, ma anche al suo comunismo. E questo che gli diede, per i fatti economici, sociali e storici, una perspicacia tanto superiore a quella dei contemporane: campioni del capitalismo. Buon scienziato sociale, come En- gels_mostrava, poteva essere solo chi fosse libero dalle Wa. Stoni della societa borghese. LiInghilterra del 1844 nella descrizione di Engels Quanto & attendibile ed esauriente la descritione che En- sels ja della classe operaia inglese nel 1844? Le ricerche po. steriori banino confermato le sue affermazioni? Il nostro giv. dizio sul valore storico dell opera dipende largamente dalle risposta a queste domande. Engels é stato spesto crticato, a partire dagli anni quaranta dell'ottocento, quando V. A. Elia ber ¢ B. Hildebrand accettarono i atti da lui exposti ma gin. dicarono troppo fosca la loro interpretazione, fino al 158, quando i curatori inglesi pitt recenti del volume asserirong che « gli storici non possono pitt guardare al libro di Engels come a awapera autorevole che di un guadro valido della Societd inglese negli anni quaranta dell'ottocenta »*. 1) primo Bindizio & sostenibile, il secondo ® um nonsense. Ul resoconto di Engels si basa su osservazioni di privia max no © su altre fonti a sua disposizione. Egli conosceva eviden. “ V.A. Huber, in Janus, 1845, Il, p. 387; B. Hildebrand, Natic Yona ‘der Gegenairt nd Zatun eestor Weak ee Henderson, tingels! Condition of tbe’ Working ‘Clas, Oxlond, 1556, B. XXXL. Per le reazioni tedesche contemporance al libro ch Engels, Gr. J. Kucoynski,, Die Geschichte der Lage der Arbeiter unter “lew Kepitelsans, v. 8, Betlino, 1960, che riproduce parccchic crttche 16 temeute molto bene il Lancashire imlustriale, in particolare la zona di Manchester, ed aveva visitato i principali centri indu- striali del Yorkshire, — Leeds, Bradford, Sheffield, — come pure aveve trascorso alcune settimane a Londra, Neswno ba mai seriamente insinuata che egli abbia dato wna visione di- storta di quel che aveva visto. Fra i capitoli descrittivi, 2 cbia- ro che larga parte del III, V, VII, IX e XIT sono barati sut- Posservazione diretta, ed ¢ evidente che tale conoscenze illu- mina anche gli altri capitoli, Non si deve dimenticare che Engels (a differenza di molti altri visitatori stranieri) non era un semplice turista, ma un uomo daffari di Manchester che conosceva bene gli uomini d'aftari in mezzo ai quali viveva, era:inoltre wr comunista che conosceva bene i cartisti e i primi socialisti, lavorava con loro, e — in won piccoia parte attraverso i suoi rapporti con Mary Burns, operaia di fabbri- ca, irlandese, ¢ i parenti ed amici di lei —~ un uomo che aveva una notevole conoscenza diretta della vita della classe ope- raia. Il suo libro ® percid una fonte di fondanentate importan- za per la nostra conoscenza dell'Inghilterra industrisle del- Vepaca. Per il resto del libro, ¢ a verifica delle proprie osservazio- ni personali, Engels ricorre ad atiri informatori non mona che a documenti scritti, tiene conto dell'orientamento politico del- le persone chiamate in causa e cita, quando possibile, da fonti che sinpatizzano con il capitalismo, (Vedi Uultima parte della sua prefazione.) Anche se non esauriente, la sua documentazione 2 buona e completa, Beuché vi sia un certo numero di sviste (alewne successivantente corrette da Engels) nella trascrizione delle citazioni e una tendenza a riassumere le fonti anciché a ri- produrle direttamente, Vaccusa che egli formuli e scelgs le sue Gitazioni in modo tendenzioso non regge. I curator ostili del- Popera sono riusciti a mettere insieme, da questo ampio volume, solo wn pugno di esempi cosiddetti « tendenziosi », ¢ molte del- le accuse sono banali o sbagliate ’. Vi sono invera jonti disponi- bili che Engels non utilizzd, ma alcune di esse semmal dinno 7 Per una discussione di queste accuse fr. E.J. Hobsbawm, Labon- ring Men, Londra, 1962, cap. 6. W un quadro ancora pit graffiante della situazione, Da tutti i punti di vista ta Sisuazione della classe operaia in Inghilterra costituisce un libro documentato in modo eccellente, elaborato sulla base di una solida padronanza delle fonti Si pud facilmente dimostrare che & falsa Vaccusa rivolta @ Engels di aver dipinto le condizioni dei proletari a colori inutilmente foschi 0 di non aver apprezzato le buone dispo- sizioni della borghesia britannica, A chi legga il libro con attenzione appariranno del tutto infondate anche altre accu: se: che egli avrebbe descritto gli operai come una massa di diseredati tutti ridotti al minimo livello vitale, che se- condo tui il proletariato sarebbe stato composto da una massa indifferenciata di poveri; come infondati appariranno analo- ghi giudici estremi attribuitigli da critici che non sempre ban- 10 letto il suo libro, Engels non ha mai detto che non ci sia 0 stati miglioramenti nelle condizioni della classe operaia (cfr. il riassunto alla fine del capitolo III). Non ba presentato Ja borghesia come wna massa di individui dal cuore di pietra (cfr. ta lunga nota alle fine del capitolo XII). Il suo odio per quel che la borghesia rappresentava, e per cid che la induceva « comportarsi in quel dato modo, non era l'odio ingenuo verso aleuni womini dé cattiva volonta diversé dagli uomini di buona volontd, Esso faceva parte della critica al carattere inumano del ¢apitalismo, che automaticamente trasforma li sfruttatori_ in wa classe « profondamente immorale, cost inguaribilmente cor- totta, intimamente corrosa e resa del tutto incapace di ognt Progresso _dall egoismo ». Le obiezioni mosse ad Engels dat suoi critici sono spesso suggerite soltanto dalla loro riluttanza ad ammettere i fatti, Nessuno, comunista o altro, avrebbe potuto visitare UInghil: terra in quegli anni e non riportarne un senso di orrore e di scandalo, che moltissini liberali borgbesi espressero in termini non meno infiammati di quelli di Engels, ma senxa le sua analisi. «La civiltd opera i snoi miracoli — seriveva Tocqueville proposito di Manchester — e l'uomo civile regredisce fino quasi a ridiventare selvaggio. » 18 « Ogni giorno che passa — scriveva Vamericano Henry Col- man — ringrazio il silo di non esser un poveruomo con fa- in Inghileerra. » mT Sat troare a tse dichiaraionisullindiforenc spietatamente witarstia degli industriali da collocare ac- lle di Engels. es 2 che opera di Engels rimane oggi, come lo ee nel 1845, i miglior libro sulla classe operaia del tempo. storici che sono venuti dopo lo hanno considerato e coninnane 4 considerarlo tale, salvo un grappo recente di critici spinti da livore ideologico. Non @ Pultima parola sull’argomtento, per- ché 125 anni di ricerche hanno arricchito le nostre conoscenze sulle condizioni della classe operaia, in particolare per anasto riguarda le zone con le quali Engels non era venuto a contatto diretto. B un libro del suo tempo. Ma é un libro a cri pete un suo posto nella biblioteca di chiunque studi Ja storia le diciannovesimo secolo e di chiunque si interessi del mosinento operaio. Rimane_un’opera indispensabile ¢ una pictra miliare nella lotta per Vemancipazione dell umanita E. J. Hobsbawm 19 Avvertenza Engels scrisse Die Lage der arbeitenden Klasse in England, Nach eigner Anschauung und authentische Quelle nel periodo che va dalla meta del novenbre 1844 alla met del marzo 1845, mentre si trovava a Barmen dopo un soggiorno di quasi due anni (novembre 1842-agosto 1844) in Inghilterra. Llopera ap- parve nel 1845, agli inizi di giugno, presso Veditore Otto Wigand di Lipsia, che la ristampo di nuovo nel 1848. Una «seconda ristanipa riveduta» ju pubblicata a Stoccarda nel 1892 dall’editore J.HW. Dietz, con una prefazione che porta fa data del 21 luglio 1892. Nel frattempo era apparsa nel 1887, presso la casa editrice John W. Lowel Company di New York, ‘una traduzione inglese autorizzata da Engels, provuista 4i ust appendice, datata 25 febbraio 1886, e di un'apposita brefatione datata 26 gennaio 1887. Questa edizione ameri- cana fa ristampata a Londra net 1892 da Swan Sonnenschein & Co. La relativa nuova prefazione reca la data dell’11 ger naio 1892, La presente traduzione (condotta sull'edizione rivista da Engels nel 1892 e pubblicata per la prima volta dalle Edi- zioni Rinascita net 1955) & tratta dal volume TV delle Opere complete di Mars-Engels (a cura di A, Scarponi, Roma, Edi- tori Riuniti, 1972, cut si rimanda anche per la prefazione di Engels all’edizione del 1892). Le note di Engels alle edizioni del 1887 ¢ del 1892 sono riportate con la relativa indicazione. 20 La situazione della classe operaia in Inghilterra | Alle classi lavoratrici di Gran Bretagna Operai! a voi dedico un’opera nella quale mi sono sforzato di presentare ai miei compatrioti tedeschi un quadro fedele delle vostre condizioni, delle vostre sofferenze e lotte, delle vostte speranze e prospettive. Ho vissuto abbastanza a lhungo tra voi per avere una cezta conoscenza delle vostre condizioni di esistenza, al cui studio ho dedieato Ia pitt se- xia attenzione, esaminando i vari documenti ufficiali e non ufficiali, nella misura in cui sono tiuscito a procurar- meli, Ma non mi sono accontentato di questo: volevo qual- cosa di pid della semplice conoscenza astratta del mio sog- getto, volevo vedervi nelle vostre stesse case, osservarvi nella vostra vita di tutti i giorni, discorrere con voi sul vostro stato ¢ sui vostri tormenti, essere testimone delle vostre lotte contro il potere sociale e politico dei vostri oppressori. Ho fatto cost: ho rinunciato alla compagnia e ai trattenimenti, al vino di Porto e allo champagne delle classi medie, ho dedicato le mie ore libere quasi esclusiva- mente a frequentare sempliei operai; sono insieme conten- to e fiero di averlo fatto. Contento, perché in tal modo sono stato indotto a trascorrere pit di un'ora felice, im- parando 2 conoscere la realth della vita, ore che altrimenti sarebbero state dissipate in conversazioni mondane e in tediosi cerimoniali; fiero, perché ho avuto cost la possi- bilita di rendere givstizia ad una classe oppressa e calun- 23 niata di uomini che, con tutti i loro difetti e in mezzo a tut- Ui i disagi della loro situazione, si impongono tuttavia al rispetto di chiunque non sia un affatista inglese; fiero, inoltre, perché sono stato cosi in grado di difendere i Popolo inglese dal disprezzo crescente che ha necessaria- mente prodotto sul continente la politica bratalmente egoistica € Ja condotta generale della vostra classe media dominante ', Nello stesso tempo, avendo ampia occasione di osser- vare le classi medie, vostte avversarie, ben presto sono Biunto a coneludere che voi avete ragione, perfettamente tagione, di non aspettarvi aleun appoggio da esse. I loro interessi sono diametralmente opposti ai vostri, sebbene esse cerchino sempre di sostenere il conteario @ di farvi credere che nutrono Ja pit fervids simpatia per Ia vostea sorte. Le loro azioni le smentiscono. Spero di aver sac. colto prove pit che sufficienti per dimostrare che Quali chersiano le loro parole — le classi medie in realta ad altro non mirano che ad arricchite se stesse col vostro lavoro, finché possono vendere il prodotto, @ a farvi morire di fame, non appena non possono pit trarte pro- fitto da questo commercio inditetto di carne umana. Che cosa hanno fatto per dare prova di quella buona volont’ che professano nei vostri riguardi? Hanno mai prestato serlamente attenzione alle vostre lagnanze? Hanno fatto forse qualcosa di pid che pagare le spese di una mean dozzina di commissioni d'inchiesta, i cui voluminost rap. Porti sono condannati a dormite in perpetuo tra catane di cartacce negli scaffali del Home Office? Hanno almeno tratto da questi libri azaursi che stanno ammuffendo un solo libro legaibile, dal quale ogauao possa attingere con facilita qualche informazione sulle condizioni della grande ‘maggioranza dei « liberi britanni »? Non son statiessi 4 ferlo, naturalmente; queste sono cose delle quali non ama 2g Hl termine «classe media » vedi Lawvertenza che di Engels « P. 24 hanno lasciato ad uno straniero il compito di Miguel monde civile sulla situazione degradante nella ete costretti a vivere. ; oe scaniera pe fore, non per wo speo, Anche se il mio inglse non sar perfeti, spero, tttava, che vo lo woverete cbiaro. Nessun opersio in Inghltera — ©, ta parenesi,neppure in Francia — mi mai trata da straiero. Con grande gioia bo osservato che vo sete in- muni da quella teerbile maleizione che sono i pregudi bazional e Porgoglio nazionale che, oltre tutto, naa sono altzo che egoism allingrosso, Ho osservato che vo sim Batzzate con chiungue’ dedichi serimente le sue fore al progresso umano, — sia © no inglese, — che ammi- er See See Es aovar che sete quakese'ai pit che sul vostro suolo, ho trovato che siete qu pith ingles’ pusie semplic, membri di una singolanazione ise Tata, bo tovato che site womni, membs della grande ¢ universal famiglia del'wmanit qual sanno che i props interessi coincidono con quelli di tutto il gener, umano, E come tal, come membri di questa famiglia del umnita sana @ indivisible», come esseri want el senso pi ie ro ella parole, io, ¢ moti ate. sul continent, plaudiamo al vostro progresso in tutte le dresion e vi auguriamo wn rapido sucesso. Andate avanti, come avete fatto fnora Mole cose ancora ci saranoo de affroniare; siate deci, site impavid il vostro successo& certo, e nessun pass da voi compiuto nella vostra marcia in avanti sard pe per la nostra causa comune, la causa dell'umaniza! ia renana), 15 marzo 1845 Barmen (Prussia senana) Friedrich Engels 25 Prefazione __Le pagine che seguono trattano un argomento che ini- zialmente volevo presentare soltanto come capitolo sin. golo di un lavoro pit ampio sulla storia sociale dell'In- ghilterra, ma limportanza di questo argomento mi costriny se ben presto a consacrare ad esso un'opera a sé stante. La situazione della classe’ operaia @ il terreno reale e ill punto di partenza di tutti i movimenti sociali del nostro tempo, poiché é Ia vetta pid alta e pit scoperta della no- stra attuale miseria sociale. Ti comunismo degli operai fran- cesi € tedeschi & i] suo prodotto diretto; il fourierismo il socialismo inglese, come pure il comtinismo della bor. shesia colta tedesca, ne sono il prodotto indiretto. La co. noscenza delle condizioni del proletariato 8 percid una necessita imprescindibile, per dare solide fondamenta da un lato alle teorie socialiste, dall’altto ai giudizi sulla loro legittimira, per porre fine a tutte le frenesie ¢ fantastiche- ie pro et contra. Le condizioni de! proletariato nella loro forma classica, nella loro pienezza, esistono perd soltanto aell'Impero britannico, particalarmente nell’Inghilterra v ra € propria; nello stesso tempo, inoltre, soltanto in Inghil- terra il materiale necessario & stato raccolto in modo cosi completo ¢ corroborato attraverso inchieste ufficiali, come 2 indispensabile per una trattazione in qualche modo esat~ tiente dell’argomento. Durante ventun mesi ebbi agio di conoscete da vicino, 26 attraverso Posservazione e i rapporti personali, il prole- tariato inglese, le sue aspirazioni, le sue sofferenze ¢ le sue gioie, ¢ nello stesso tempo di completare le mie osser- vazioni ricorrendo alle necessarie fonti autentiche. Cid che ho visto, udito ¢ Ietto @ rielaborato in questo scritto. Sono preparato a vedere attaccati da molte parti, non soltanto i mio punto di vista, ma anche i fatti riportati, special- mente se il mio libro andra nelle mani di inglesi; so anche molto bene che qua e li potrd essere rilevata qualche inesattezza di scarsa importanza, che neppure un inglese potrebbe evitare data I'estensione del soggetto ¢ [am- piezza delle sue premesse, tanto pit che non esiste ancora nemmeno in Inghilterra un’opera che, come la mia, tratti di tat gli operai; ma non esito a sfidare Ja borghesia inglese a provare — e a provare con testimonianze auten- tiche, come quelle che ho portato io — una inesattezza sia pure in un solo fatto che sia di una qualche impor- tanza dal punto di vista dell'insieme. Per le Germania, in particolare, la descrizione delle classiche condizioni del proletariato dell'Impero britan- nico riveste grande importanza, soprattutto in questo mo- mento. Tl socialismo e il comunismo tedesco pit degli altti 2 partito da premesse teoriche; noi teorici tedeschi conoscevamo ancora troppo poco il mondo reale per poter essere spinti direttamente da situazioni reali a tiformare questa «cattiva realta». Quasi nessuno dei fautori_di- chiarati di queste riforme & giuato al comunismo sen Sate attfaverso la dissoluzione della speculazione hege- liana compiuta da Feuerbach. Le reali condizioni di vita del proletariato sono cos{ poco conosciute tra noi che anche le bene intenzionate « Unioni per V’elevamento del- le classi lavoratrici », nelle quali oggi la nostra borghe- sia bistratta la questione sociale, prendono sempre le mosse dalle pit ridicole ed assurde opinioni sulla situa- zione degli operai. Su tale argomento soprattutto noi te- deschi abbiamo bisogno di conoscere i fatti. E anche se Ie condizioni del proletariato in Germania non sono giun- at te alla forma classica di quelle inglesi, tuttavia in fondo abbiamo lo stesso ordinamento sociale che, prima 0 poi, finira per essere spinto agli stessi estremi che esso ha gid raggiunto al di 1a del Mare del nord, a meno che Ja ni zione non si renda conto in tempo della necessit’ di attuare misure ‘tali che diano una nuova base all’intero sistema sociale. Gli stessi motivi fondamentali che in Inghilterra hanno prodotto la misetia e l'oppressione del proletatiato, esistono anche in Germania, ea lungo an- date devono produtre gli stessi risultati. Nel frattempo, perd, la constatata miseria imglese ci metterd in condi. zione di constatare anche la nostra miseria tedesea, ci forniri un metro con cui potremo misurare la sua esten- sione ¢ Ia gravita del pericolo — messo in luce dalle sol. levazioni scoppiate in Slesia e in Boemia — che da questo Tato minaccia in modo immediato la tranquillitt della Germania. Mi restano infine da fare due ossetvarioni, In primo luogo, che ho sempre adoperato V'espressione classe media nel senso dell’inglese middle-class (0, come si dice quasi sempre: middle-classes) 18 dove, come il francese bour- geoitie, essa indica la classe ebbiente, specialmente quella classe abbiente che & distinta dalla cosiddetta aristocrazia, ciot quella classe che, ditettamente in Francia e in In. shilterra, e indirettamente in Germania in quanto « opi nione pubblica », detiene il potere statale. Cosi ho an. che sempre usato come equivalenti le espressioni: operai (working men) e proletari, classe operaia, classe non ab- biente ¢ proletariato. In ‘secondo luogo’ devo precisare che nella maggior parte delle citazioni ho indicato a quale pattito sppartengono gli autozi citati a sostegno delle mie tesi, perché quasi a ogni pie sospinto i liberali cercano di mettere in rilievo Ia miseria delle zone apricole e di aegare invece quella delle zone industriali, mentre, all'in- verso, i conservatoti riconoscono V'indigenza delle zone industriali, ma non vogliono sentir patlare di quella delle zone agricole. Sempre per questo motivo, 1a dove mi 28 mascaveno i document fill, parlando degli opesi dellinustria ho sempre prfcrito Ia testimonianaa dt un liberale, al fine di colpire la borghesia liberale con Je sue stesse parole, e mi sono richiamato ai ¢ories 0 ai cattisti soltanto 18 dove Ja mia osservazine personale conferme va esatteza della cosa, ovvero dove In veiidicih de Paffermazione mi era garantita dalla personaliti morale © intellettuale dell'autore citato. Barmen, 15 marzo 1845 Friedrich Engels 29 Introduzione La storia della classe operaia in Inghilterra ha inizio nella seconda meta dello scorso secolo, con l'invenzione della macchina a vapore ¢ delle machine per la lavo. Frrione del cotone. Queste invenzioni, com’ noto, die- lero Fimpolso ad une rivoluzione industrale, una vivo. luzione che in pari tempo trasformd tutta la societd bor- ghese, © Ja cui importanza storica comincia solo, org essere iconoscuta, L'Inghiierra # i teen ciadee & questo rivolgimento, che fu tanto pid grandioso quanto pid procedette silenziosamente, ¢ percid P’Inghilterra & anche il paese classico per lo sviluppo del principale xi- sultato di quel rivolgimento, i proletariato. Il proleta- wiato_pud essere studiato in tutti_i suoi_rapporti e di tutti i lati soltanto in Inghilterra. * sion ye, 2a ul fare Ts storia di questa sivolu- Zone, della sua enorme importanza per il presente e il turo. Questa esposizione dev'essere riservata ad un Pid ampio lavoro futuro. Per i momento, dobbiamo li- itarci a quel tanto che & necessario per comprendere i fatti esposti pid avanti, per comprendere Pattuale situa. zione del proletariato inglese. ta petima dell introduzione delle macchine, la filatura e la tessitura della materia prima era fata in casa del la. voratore. La moglie ¢ le figlie filavano il filo, che Puomo 30 | | tesseva o che, se il capofamiglia non Jo lavorava egli stesso, veniva venduto. Queste famiglie di tessitori vi- vevano per lo piti in campagna nelle vicinanze delle citta e con il loro salario potevano cavarsela abbastanza bene, poiché il mercato interno era ancora decisive pet la do- manda di tessuti, anzi era quasi unico mercato, e il pre- potere della concorrenza, sviluppatosi pis tardi con la conquista di mercati stranieri e Vallargamento del com- mercio, non premeva ancora in modo avvertibile sul sa- latio. A cid si aggiungeva un aumento costante della do- manda nel mercato interno, che teneva il passo con la Jenta crescita della popolazione e che occupava percid tutti i lavoratori, ¢ Pimpossibilit’ di un’aspra concorrenza tra questi, derivante dal fatto che le loro abitazioni erano isolate nelle campagne. Per lo pid il tessitore era percid in grado di mettere da parte qualcosa ¢ di affittare un piccolo pezzo di terra che lavorava nelle ore libere, ¢ di queste ne aveva a volonti, poiché poteva scegliere a pia- cere il momento ¢ la durata del suo lavoro di tessitura. Indubbiamente era un cattivo contadino e mandava avanti Ia sua azienda agricola con poca cura ¢ senza molto pro- fitto reale; ma almeno non era un proletario, come dicono gli inglesi aveva messo un palo nel suolo della patria, cio? aveva fissa dimora, e si trovava nella societi ad un gradino pit alto dell’odierno operaio inglese. In questo modo i lavoratori vegetavano abbastanza comodamente e conducevano una vita dabbene e tran- quilla in tutta devorione e rispettabilita; la loro posizione materiale era di gran-lunga migliore di quella dei loro successori; non avevano bisogno di affaticarsi troppo, 1a- voravano non pié di quanto volevano e guadagnavano tuttavia cid di cui avevano bisogno, disponevano di tem po libero per un sano lavoro nel loro orto 0 campo, un lavoro che era per essi gid in sé un ristoro, ¢ potevano inoltre prendere parte ai divertimenti e ai passatempi dei loro vicini; tutti questi passatempi, birilli, gioco della palla ecc., contribuivano a mantenerli in salute e a rinvi- 31 gorimne il corpo. Per Jo pité erano gente di complessione regolare ¢ robusta, che fisicamente erano poco o nient’aé- fatto diversi dai loro vicini campagnoli. I loro figli cre. scevano all‘aria libera della campagna, e se pure aiut vano i genitori nel lavoro, cid avveniva solo di tanto in tanto, né si poteva parlare di una giomnata lavorativa di otto 0 dodici ore, Quale fosse il carattere morale e intellettuale di que- sta classe, & facile indovinare, Staccati dalle citta, nelle quali non capitavano mai, poiché il filo e il tessuto ve. iva consegnato contro pagamento del salatio ad agenti viaggianti, tanto staccati che dei vecchi, pur abitando Proprio nelle vicinanze delle cittd, non vi si erano mat recati, fino a che da ultimo le macchine rubarono loro il mestiere, costringendoli a cercare lavoro nelle cittd, co- Storo erano al livello morale e intellettuale della gente di campagna, con la quale, del resto, erano per lo. pit legati divettamente dalle loro piccole affittanze. Essi con. sideravano lo squire — il pis importante proprietario terziero della zona — come il loro naturale superiore, gli chiedevano consiglio, gli affidavano la decisione nelle loro piccole contese e gli tributavano tutti gli onori ine. renti a questo rapporto pattiarcale. Erano gente « rispet. tabile » e buoni padri di famiglia, vivevano moralmente Poiché non avevano occasione di essere immorali, in quan- to nelle loro vicinanze non esistevano ostetie cace di piacere, ¢ poiché laste presso il quale di quando in quan- do andavano a spegnete la loro sete era anch'egli un uomo rispettabile, ¢ per lo piti un grande affiteuatio, che teneva alls buona bizra, al buon ordine e a chiudere per tempo l'esercizio. Tenevano i loro figli tutto il giorno a casa con sé ¢ li allevavano nell'obbedienza e nel timor di Dio; i rapporti di famiglia patriarcali rimanevano in. variati Ciuché { figli non fossero essi stessi sposati; 1 gio. vani crescevano in idillica semplicita e familiariti. con i loro compagni di giochi, finché si sposavano, e anche se quasi comunemente si avevano rapport! sessuali prima 32 )eaueye A eowurge dd clam del matrimonio, tuttavia cid avveniva soltanto 1a dove da ambedue le parti vi era un impegno morale el ma- trimonio, e il susseguente sposalizio rimetteva poi tutte Je cose a posto. Insomma, gli operai_industriali_inglesi di_allora_vivevano ¢.zagignavanoal s0 mod ancot oggi si trova qua e [i in Germania, ritirati e rise fall, ieneaaltivily neletuale e-senat oscllagion! via lente nella loro situazione. Di rado sapevano leggete, € ancor meno scrivere, andavano regolarmente in chiesa, non facevano politica, non partecipavano a cospirazioni, non pensavano, si dilettavano di esercizi fisic, ascolta: vano con tradizionale devozione Ja lettura della Bibbia e, nella loro semplice umilta, erano in ottimi rapporti con le classi pitt elevate della societa. In cambio di tutto questo, perd, erano intellettualmente morti, vivevano sol- tanto per i loro meschini interessi privati, per il loro te- Ini © il loro orticello, ¢ non sapevano ‘nulla del gran- dioso movimento che fuori pervadeva l’umanita. Si sen- tivano a proprio agio nella loro quieta vita vegetativa € senza rivoluzione industriale non sarebbero usciti mai da questa esistenza, certo molto comoda e romantica, ma indegna di uomini. Infatti_ non erano veramente esseri umani, ma semplici macchine da lavoro al servizio dei pochi aristocratici che fino allora avevano guidato Ia sto- tia; la rivoluzione industriale, invero, non ha fatto altro che_portare tutto cid alle ultime conseguenze, comple tando_la_trasformazione dei Javoratori in pure ‘¢_sem- lici_ machine ¢ togliendo loro dalle mani l'ultimo te: di_attivith autonoma, ma _appunto percid spingendoli_a pensure_e ad esigere una condizione umana. Come in Francia fu Ia politica, in Inghilterra fi Ia rivoluzione in- dustriale ¢ i movimento della societ’ borghese in gene- rale a trascinare nel vortice della storia le ultime classi ancora sprofondate nell'indifferenza verso gli intezessi generali dell’umanita, La prima invenzione che provocd un profondo muta- mento nella situazione dei lavoratori inglesi fu la jenny 33 del tessitore James Hargreaves di Standhill presso Black- burn, nel North Lancashire (1764). Questa macchina fu il primo rudimento della mule, inventata pid tardi; era messa in movimento a mano, ma invece di un solo fuso, come il consueto filatoio a mano, ne aveva da sedici a diciotto, che venivano azionati da un solo operaio. A questo modo diventava possibile fornire filo in quantita notevolmente maggiote che per il passato; mentze prima, quando un tessitore teneva sempre occupate tre filatrici, non vi era mai filo pronto a sufficienza e spesso il tes. sitore doveva attendere questo filo, ora si aveva pit filo di quanto ne potessero tessere gli operai disponibili. La domanda di tessuti, che gia era in aumento, sali ancor piti per la diminuzione del prezzo dei prodotti, provo- cata dalla riduzione dei costi di produzione del filo, resa possibile dalla nuova macchina; occorreva un _maggior numero di tessitori, ¢ percid i salari dei tessitori aumen- tarono, Ora che potdya guadagnare di piti col suo telaio, il tessitore abbandond a poco a poco Ie sue occupazioni agricole e si dedicd interamente alla tessitura. In questo periodo una famiglia di quattro adulti e due tagazzi, che venivano impiegati alla spola, poteva guadagnare, con una giornata layorativa di dieci ore, quattro sterline la setti mana, equivalenti a ventotto talleri prussiani correnti, ¢ spesso anche di piti se gli affari andavano bene e il lavoro urgeva; non di rado un solo tessitore guadagnava al telaio due sterline Ja settimana. Gradatamente Ja classe dei tes- sitori-agricoltori scomparve del tutto e venne assorbita dalla nascente classe dei semplici tessitori, che vivevano soltanto del loro salatio, non avevano alcuna proprieta, neppure la proprieta apparente costituita da un’affittanza, e divennero cost proletari (working men). A cid si ag- giunse Jn scompaisa dell'antico rapporto tra filatore & tessitoxe. Fino ad allora, nei limiti in cui cid era pos- sibile, il filo era stato filato e tessuto sotto uno stesso tetto; ora che la jenny cosi come il telaio, esigeva una mano robusta, gli uomini cominciarono anch’essi a filare, 34 intere famiglie vissero esclusivamente della filatura, men- tre altre 2 loro volta mettevano in disparte il filatoio ormai invecchiato e sorpassato ¢, se non avevano i mezzi per acquistare una jenny, dovevano vivere soltanto di quel che rendeva il telaio del capofamiglia. Comincid cosi quel- In divisione del lavoro tra tessitura e filatura che verrh perfezionsta al massimo grado nell'industria posteriore. Mentre cosf, con la prima machina ancora tanto im- perfetta, si sviluppava il proletariato industriale, la stessa macchina dava anche origine alla formazione del prole- tariato agricolo. Fino allora vi era stata una grande quan- tit di piccoli proprietari, chiamati yeomen, i quali tra- scortevano Ja vita vegetando nella ‘stessa tranquilliti apatia dei loro vicini, i tessitori-agricoltori. Essi lavora- vano il loro pezzetto di terra nel modo antiquato e tra- scurato dei loro padsi, opponendosi ad ogni innovazione con la testardaggine propria di coloro che hanno conser- vato stabilmente le loro abitudini attraverso una serie di genetarioni. Tra di essi vi erano anche molti piccoli af- fittuari, ma non affittuati nel senso moderne della parola, benst gente che 0 attraverso un contratto di enfiteusi 0 in forza di antiche consuetudini aveva ricevuto il suo pezzetto di terra dai padri e dai nonni e vi era rimasta fino allora stabilmente come se fosse stato di sua pro- prieti. Ora che gli operai dell'industria si andavano riti- rando dall'agricoltura, molti appezzamenti rimanevano li- beri e su di essi si stabiliva la nuova classe dei grandi affittuari, i quali prendevano in affitto cinquanta, cento, duecento e anche pitt jugeri di terra in una volta, come tenants-at-will, cio’ affittuari il cai contratto poteva es- sere disdetto ogni anno, ¢ che mediante una migliore coltivazione e un lavoro su scala pit vasta riuscivano ad aumentare i] rendimento dei terreni. Essi potevano ven- dere i prodotti pit a buon mercato del piccolo yeoman, al quale non rimase altro che vendere il pezzo di terra, che non bastava a sfamarlo, e procurarsi una jenny o un telaio, ovvero lavorare come giornalicro, come proletario 35 agticolo, presso i grandi affittuari. L'innata pigrizia e Ja trascuratezza con cui aveva coltivato’ il suo terreno, qua- ith tramandategli dagli avi e dalle quali non poteva libe- rarsi, non gli Tasciarono altra scelta quando si trovd a dover fare Ia concorrenza a gente che conduceva la pro- pria azienda secondo principt pit razionalii e con tutti i vantaggi offerti dalla grande impresa e dall'investimento di capitali nelle migliotie del terreno. ‘Ma il movimento dell’industria non si arrest qui. Singoli capitalisti cominciarono a collocare un cerio nu. mero di jennys in grandi edifici ¢ ad azionarle con la forza idraulica, pet cui furono in grado di diminuite i] numero degli operai e di vendere il proprio filo piti 2 buon mer- cato dei filatori isolati che muovevano a mano le mac- chine. Furono'introdotti contiaui perfezionamenti_ nella jenny, cosicché ad ogni momento Ie machine risulta- vano antiquace e dovevano essere modificate o additit- tura tolte di mezzo; e se il capitalista poteva, mediante Vimpiego della forza idraulica, tirare avanti anche con machine git antiquate, alla lunga cid non era possibile per il filatore isolato, II sistema di fabbrica, che in tal modo stava gid sorgendo, ticevette un nuovo impulso dalla spinningtbrostle' inventata nel 1767 da Richard Arkwright, un barbiere di Preston, nel Notth Lancashire, Questa ‘machina, in Germania comunemente chiamata Kettenstubl*, 2, accanto alla machina a vapote, la pit importante invenzione meccanica del secolo XVIII. Essa era costruita appositamente per essere azionata da una forza motrice meccanica, e si fondava su principi del tutto nuovi. Unendo le proprieta della jenny e del Kettenstubl, Samuel Crompton di Firwood (Lancashire) cred nel 1785 la mule, e poiché nel medesimo periodo Arlowright aveva scoperto la macchina cardatrice e i banchi a fusi, il sistema di fabbrica divenne unico sistema vigente nella filatura 1 Filatoio a cilindri, 2 Filatoio a catena, 36 if Speer del winelrme 2, rribondedfimete, salle setlemety rad aeDian pees ‘del cotone, Gradatamente si incomincid, con insignificanti modifiche, ad impiegare queste macchine nella filatura della lana e pitt tardi (nel primo decennio del nostro se- colo) anche del lino, soppiantando anche in questo caso il lavoro manuale. Ma non ci si ferm neppure qui: negli ultimi anni del secolo scorso il dottor Cartwright, un par- roco di campagna, inventd il ¢elaio meccanico, ¢ intorno al 1804 V’aveva talmente perfezionato da poter battere nella concorrenza i tessitori 2 mano, L'importanza di tutte queste macchine venne raddoppiata dalla machina @ vapore di James Watt, inventata intorno al 1764 € applicata fin dal 1785 alle machine filatrici.. Con queste invenzioni, che da allora andarono perfe- zionandost di anno in anno, Ja vittoria del lavoro a mac- china sul lavoro manuale nei principali settori dell'indu- stria inglese era ormai decisa, e tutta la storia di quest’ul- tima ci narra soltanto come da allora in poi i lavoratori manuali furono scacciati da una posizione dopo Valtra ad opeta delle macchine. Le conseguenze furono, da un lato, la rapida caduta dei prezzi di tate le merci_manufatte, la industria, la_conguista di i non protetti, il tapido accresci- mento dei_capitali e della ricchezza_nazionale; dall'altzo, un aumento ancora pit rapido del proletariato, Ta distra- Zione di ogni possesso, di_ogni sicurezza di lavoro per la classe_operaia, la_degradazione morale, Je_agitazioni_po- litiche e tutti_quei fatti, tanto odiosi per gli inglesi_ab- Gieni, che doviemo esaminare “nelle pagine-che Soguon Se pit sopra abbiamo git visto quale rivolgimemto,avesse provocato nei rapporti sociali delle classi inferiori una sola, rozza macchina come lz jenny, non ci si potra pit meravigliare di cid che ha operato un sistema pienamente coordinato di macchine estremamente pertezionate, il qua- le riceve da noi la materia prima e ci restituisce il tessuto bell’e pronto. Seguiamo intanto un po’ pid da vicino lo sviluppo 37 dell’industria inglese *, © cominciamo con il suo settore principale, Pindustria del cotone, Negli anni 1771-1775; venivano importati annualmente in media meno di cin- que milioni di libre di cotone greggio; nel 1841, 528 milioni, ¢ Pimportazione del 1844 ammontera almeno a 600 milioni di libbre, Nel 1834 [’Inghilterra esportava 556 milioni di yarde di tessuto di cotone, 76 milioni mezzo di libbre di filo di cotone, e calze di cotone per 1 milione e 200.000 sterline, Nello stesso anno eran in funzione al servizio dell'industria cotoniera pid di’ otto milioni di fusi di male, 110.000 telai meccanici ¢ 250.000 manuali, senza contare i fusi di Kedlenstuhl, ¢ secondo il calcolo di MacCulloch in quel tempo vivevano diretta- mente o indirettamente collegate a questo ramo d’indu- stria nei tre regni quasi un milione e mezzo di persone, delle quali soltanto 220.000 lavoravano nelle fabbriche; la forza che veniva impiegata da queste fabbriche era di 33.000 cavalli-vapore e di 11.000 cavalli di forza idraulica, Oggi queste cifre sono ormai sorpassate, ¢ si pud senz’al- tro ritenere che nel 1845 la forza e il numero delle mac- chine, cost come il numero degli operai, superino per lo meno della met quelli del 1834. Sede principale di que- st'industria @ il Lancashire, che ® anche il suo luogo di origine; essa ha totalmente rivoluzionato questa contea, i_un'oscura_palude scarsamente coltiyata una laboriosa, ha decuplicato in oftant’anni fatto sorgere dal suolo, come per un_ec » cit gigantesche come Liverpool ¢ Manchester, che contano complessivamente 700.000 abitanti, € Te citta secondarie di Bolton (60.000 ab.), Rochdale (75.000 ab.), Oldham (50.000 ab.), Preston (60.000 ab.), Ashton e Stalybridge (40.000 ab.) ed una 3 Secondo The Progress of the Nation di Porter, Londra, 1836, I v.j 1838, II v.; 1843, th vy. (da dati ufficiali) ¢ altre fonti per lo pit ugualmente ufficiali. (1892) Lo schizzo storico del ri - strigle_abbaxzato sopra @ inesatto in qualche particola: 18H non existevano fonti miglion’ Gudia)- miriade di altri centti industeiali, La storia del South Lancashire, sebbene nessuno ne parli, comprende i pit grandi miracoli dell’tra moderna, e tutti questi miracoli sono stati compiuti dall'industria cotoniera. Un secondo centro & Glasgow, a cui fanno capo i distretti cotonieri della Scozia, il Lanarkshire e il Renfrewshire, ¢ anche qui Ja popolazione della citti principale & cresciuta, dopo Vin- troduzione dellindustria, da 30.000 2 300.000 unit’. An- che Vindustria delle calze di Nottingham ¢ Derby tice- vette nuovo impulso prima con Pabbassamento dei prezzi del filo, ¢ poi col perfezionamento del telaio da calze, che permise di tessere contemporaneamente due calze con un solo telaio; parimenti, fin dal 1777 divenne un im- portante ramo dell'industria la merletteria, poiché in tale anno fu inventata ‘la lace machine; poco dopo Lindley inventd la point-net machine ¢ nel 1809 Heathcote Ia bobbin-net machine, pet mezzo delle quali fu enorme- mente semplificata la fabbricazione dei pizzi, ¢ in con- seguenza dei bassi prezzi il consumo crebbe talmente che ora almeno 200.000 persone vivono di questa industria. Essa ha le sedi principali a Nottingham, Leicester e nella parte occidentale dell’Inghiltetra (Wiltshire, Devonsbire, ecc,). Eguale ampliamento hanno avuto le varie branche dipendenti dall'industria cotoniera, il candeggio, Ia tin- tora e Ia stampa. Il cadeggio mediante l’impiego di cloro anziché di ossigeno nell'imbiancatura rapida, la tintura la stampa grazie al rapido sviluppo della chimi stampa inoltre per una serie di(brillantissime)invenzioni meceaniche, ricevettero un ulteriore Impulso che, accanto allallargamento determinato dall’aumento della fabbrica- zione del cotone, portd queste branche ad una fioritura fino allora sconosciuta. La stessa operosit’ si verificd nella lavorazione della Jana. Questa era stata fino allora il ramo principale del- Vindustria inglese, ma Iz produzione di quegli anni & niente a paragone di cid che viene fabbricato oggi. Nel 1782, tutta la Jana prodotta nei tre anni precedenti era 39 rimasta inutilizzata per mancanza di operai, e tale sarebbe ancora rimasta senza V'aiuto delle nuove macchine che ne resero possibile la filatura, L’adattamento di queste mac- chine alla filatura della lana dette i miglioti risultati. Anche nei distretti lanieri si verificd lo stesso rapido sviluppo che abbiamo visto compiersi nei distretti coto- nieri. Nel 1738, nel West Riding del Yorkshire furono prodotte 75.000 pezze di panno di lana, nel 1817 i] nu- mero era salito a 490.000, e Pincremento dell’industria laniera fu cosi rapido che nel 1834 furono prodotie 450 mila pezze di panno pit che nel 1825. Nel 1801 furono lavorati 101 milioni di libbre di lena (di cui sette milioni importati), nel 1835 180 milioni di libre (di cui 42 mi- lioni importati). II distretto principale di questa industria & il West Riding del Yorkshire, dove specialmente a Bradford. la lana lunga inglese viene trasformata in filo da calze, ecc., € nelle altre citta, Leeds, Halifax, Hudders. field, ece., Ia lana corta viene trasformata in filato ritorto ¢ in tessuto di panno; vi sono poi la parte confinante del Lancashire, la zona di Rochdale, dove, oltre a lavorare il cotone, si produce molta flanella, ¢ le parte occidentale dell'Inghilterra, che fabbrica i panni pid fini, Anche qui @ notevole l'aumento della popolazione: i 1801 1831 I Bradford 29.000 77.000 abitanti Halifax . 63.000 110,000» Huddersfield 15.000 34.000» Leeds 53.000 123.000' » ¢ V'intero West Riding 564,000 980.000» e dal 1831 ad oggi questa popolazione deve essere aumen- tata almeno del 20-25 per centv, Nel 1833 Ia filarura del- Ja lana nei tre regni occupava 1.313 fabbriche con 71.300 operai, i quali ultimi, perd, non sono che una piccola par- te di quella massa che vive direttamente o indirettamen- 40 te della Javorazione della Jana, e da essi sono esclusi quasi tutti i tessitori. Nell'industria del lino il progresso si verificd con. ri= tardo, poiché qui la natura particolare della materia prima rese assai pit difficile Pimpiego della machina filatrice Git verso la fine del secolo scorso in Scozia erano stati fatti tentativi in questo senso, tuttavia solo nel 1810 il francese Girard riusci a introdurre un sistema pratico per Ia filatura del lino, ma anche le macchine di Girard acqui- starono sul suolo inglese Pimportanza che loro. spettava soltanto dopo i perfezionamenti subiti in Inghilterra dopo che il loro impiego divenne generale a Leeds, Dundee ¢ Belfast. Da quel momento perd industria inglese del lino si sviluppd rapidamente. Nel 1814 furono importate a Dundee 3.000 tonnellate * di lino; nel 1833 circa 19.000 tonnellate di lino e 3.400 di canapa. L'importazione in Gran Bretagna di lino irlandese sali da 32 milioni di yarde (1800) a 53 milioni (1825), una gran parte dei quali fu siesportata; Vesportazione di tessuto di lino in- glese © scozzese salf da 24 milioni di yarde (1820) a 51 milioni (1833). Le filande di lino nel 1835 erano 347 con 33.000 operai; la meti delle filande si trovava nella Scozia meridionale, piti di 60 nel West Riding del Yorkshire (Leeds ¢ dintorni), 25 a Belfast in Irlanda e le rimanenti nel Dorsetshire ¢ nel Lancashire. La tessitura viene eser- citata nella Scozia meridionale e qua e 18 in Inghilterra, ma specialmente in Irlanda. Con il medesimo successo gli inglesi si dedicarono alla levorazione della seta. Ricevevano il materiale gid fi- lato dall'Europa meridionale e dall’Asia, e il lavoro pri cipale consisteva nella ritorcitura dei fili sottili (¢ra- matura). Fino al 1824 il forte dazio sulla seta greggia (4 scellini Ia libra) ostacolava non poco V'industria serica inglese, la quale aveva a sua disposizione soltanto il mer- cato dell'Inghilterra e delle sue colonie grazie ai dazi pro- + La ronnellata inglese equivule a 2.240 libre inglesi, (1892) pari a circa 1.000 chilogrammi. 4 tettivi, I dazio d’importazione fu ridotto a un iT numero delle fabbriche salfimmediatamente ia’ misuse siderevole; in un anno il numero dei fusi passd 780.000 a 1.180.000, e anche se la crisi commerciale ii 1825 paralizzd per un istante questo ramo dell’industria tuttavia nel 1827 Ia produzione era gia salita aun livello mai raggiunto prima, poiché I'abilith e V'esperienza degli inglesi nel campo della meccanica assicuravano al loro macchinario di ritorcitura Ja preminenza vispetto ai gofli impianti dei loro concorrenti. Nel 1835 I'Impero briten- nico possedeva 263 officine di ritorcitura con 30.000 ope- rai, situate per Ja maggior parte nel Cheshire (Macclesfield, Congleton ¢ dintorni), a Manchester e nel Somersetshire. Vi sono inoltre molte fabbriche per la lavorazione del cascame dei bozzoli, dai quali viene fabbricato un arti- colo particolare (spensilk) con cui gli inglesi riforniscono anche le fabbriche di tessuti di Parigi e di Lione. La tes. gure di gust eta cost fita ¢ tora awviene patio mente in Scozia (Paisley ecc.) e 4 i ma anche 2 Manchester Dees Tondea (Spitalfields), 10, si estese a tut fell i_industriale, ¢ una quantita di inven: non avevano alcun legame con quelle sin qui ricordate, raddoppiarono dimportanza per il fatto di essere con. temporanee al movimento generale, Nello stesso tempo, una volta dimostrata praticamente enorme importanza della forza meccanica nell'industria, si fece di tutto per uitilizzare questa forza in ogni campo e per sfruttarla a vantaggio dei singoli inventor e fabbricanti; di pid, la richiesta di machine, di combustibile e di materiale grezzo raddoppid anch’essa direttamente Pattivita di una massa di operai e di industrie. La machina a vapore valorized gli ampi giacimenti di carbone dell'Inghilterra; comincid allora Ia fabbricazione di machine e con essa un nuovo interesse per le miniere di ferro che fornivano la materia 42 prima per le macchine; Yaumentato consumo della lana stimold Pallevamento ovino inglese, ¢ la crescente impor- tazione di lana, lino e seta provocd un notevole sviluppo della marina mercantile inglese. Soprattutto, perd, si ac- crebbe la produzione del ferro, Fino allora le riche mi- niere inglesi di ferro erano state poco sfruttate; il mi- nerale ferroso era stato sempre fuso col carbone di legna, che diventava sempre pid caro ¢ pid scarso data espan- sione dell’agricoltura e la devastazione dei boschi; sol- tanto nel secolo scorso si comincid ad impiegare a tale scopo il carbon fossile distillato (coke), ¢ nel 1780 si scoperse un nuovo metodo per trasformare in ferro lavo- rabile anche il ferro fuso con il coke, che fino allora era stato utilizzato soltanto come ghisa. Questo metodo, che consiste nell’eliminare il carbonio che si mescola al ferro nel proceso di fusione, @ chiamato dagli inglesi puddling, fe per suo mezzo tutto un nuovo campo si apri alla pr duzione inglese del ferro. Gli altiforni furono costruiti cinquanta volte pitt grandi di prima, mediante mantici ad alta temperatura si semplificd la fusione del minerale, riuscendo cost a produrre il ferro ad un prezzo tanto basso che una quantitt di cose che venivano prima co- struite in legho o in pietra furono ora costruite in ferro, Nel 1788 Thomas Paine, il noto democratico, costrui nel Yorkshire il primo ponte in ferro, al quale seguirono innumerevoli altri, cosicché oggi quasi tutti i ponti, par- ticolarmente quelli ferroviari, vengono fabbricati in ghisa, e perfino a Londra si costruf un ponte con questo mate- riale, il ponte di Southwark, sul Tamigi; d’uso generale sono i pali di ferro, i supporti per macchine ecc., ¢ con Vintroduzione dell’illuminazione a gas ¢ delle ferrovie nuovi mercati di sbocco sono stati aperti alla produzione inglese del ferro. Un po’ alla volta anche i chiodi ¢ le viti furono fatti a machina; nel 1/60 un cittadino di Sheffield, Huntsman, scopri un metodo per fondere V’acciaio che rese superfluo molto lavoro € permise di fabbricare merci del tutto nuove e 2 buon mereato; e grazie alla maggior pu- 43 remza del materiale a sua disposizione, agli stramenti pit perfezionati, al nuovo macchinario ¢ ad una pid dettagliata divisione del lavoro, industria metallurgica in Inghilterra comincid ad-assumere una nuova importanza. La popola- zione di Birminghan: crebbe da 73.000 abitanti (1801) a 200,000 (1844), quella di Sheffield da 46.000 (1801) a 110.000 (1844), e il carbone consumato da questa sola cittd ammontava nel 1836 a 515,000 tonnellate. Nel 1805 furono esportate 4.300 tonnellate di prodotti in ferro e | 4.600 di ferro grezzo, nel 1834 16.200 tonnellate di pro- dotti in ferro © 107.000 tonnellate di ferro prezzo, € Fiera produrione del ferro, che nel 1740 ammentava ancora a sole 17.000 tonnellate, sali nel 1834 a quasi 700.000 tonnellate, La fusione del ferzo greazo da sola consuma annualmente pii di tre milioni di tonnellate di carbone, ¢ incalcolabile @ Pimportanza che le miniere di carbone hanno assunto in generale nel corso degli ultimi sessant’anni. Tutti i giacimenti carboniferi inglesi e scoz- zesi, vengono ora sfruttati, ¢ le sole miniere del North- umberland e di Durham forniscono annualmente pit di cinque milioni di tonnellate per lesportazione oltremare e occupano 40-50,000 operai. Secondo il Dubram Chronicle, nelle due sunnominate contee si avevano in attivi a ) nel 1753 14 miniere di carbone » 1800 40 » » » > 1836 76 » » » J» 1843 130 » » » Tnoltre tutte le miniere vengono oggi sfruttate assai intensamente di una volta. Un simile aumento di attivitd si & manifestato nelle miniere di stagno, rame ¢ piombo, ¢, accanto all’espansione della fabbricazione del velra surse un nuovo ramo dell’industria per la fabbrica- zione di ceramiche, che acquistd importanza, grazie agli sforzi di Josiah Wedgwood, intomno al 1763. Questi pose su basi scientifiche tutta Ia fabbricazione del vasellame, 44 introdusse un gusto pitt raffinato e fondd le fabbriche di ceramiche (potteries) del North Staffordshire, un distretto di otto miglia inglesi quadrate, il quale, mentre prima era una landa sterile, 2 oggi disseminato di fabbriche © di abitazioni ¢ di da vivere a pit di 60.000 persone. Ogni attivit’ venne trascinata in questo movimento vorticoso. L’agricoltura subi anch'essa un rivolgimento. E non soltanta perché, come abbiamo visto sopra, Ia pro- prieti fondiaria passd nelle mani di altri proprietari_e coltivatori, ma anche sotto altri aspetti. I grandi affit- tuari impiegarono capitali per il miglioramento del suolo, abbatterono i muri divisori inutili, prosciugarono, conci- ‘marono, impiegarono strumenti migliori ¢ introdussero una sistematica rotazione delle colture (cropping by ro- tation), Anch’essi furono aiutati dal progresso_ delle scien- ze: Sit H. Davy applicd con successo la chimica all’agri- coltura, € lo sviluppo della meccanica diede loro una quantita di vantaggi. Per_di_ pit, in conseguenza dell’ mento della popolazione, la richiesta di prodotti agricoli sali talmente che dal 1760 al 1834 furono_ dissodati 6.840.540 jugeri inglesi di terra incolta e, cid nonostante, da_paese esportatore di grano |'Inghilterra_divenne_un. paese importatore. . ‘Uguale operosita si ebbe nell'ampliamento delle comu- nicazioni. Dal 1818 al 1829 nell’Inghilterra e nel Galles furono tracciate strade della larghezza prescritta di 60 piedi, per una lunghezza di 1.000 miglia inglesi, e quasi tutte le vecchie strade furono rinnovate con il sistema di MacAdam. In Scozia Je autoritd preposte ai lavori pub- blici fecero costruire, gid nel 1803, 900 miglia di strade e pitt di 1.000 ponti, cosicché la popolazione delle High- ands venne di colpo posta 2 contatio con la civilti. Gli abitanti delle Highlands erano stati sin qui generalmente cacciatori dt frodo e contrabbandierl; ora divennero agri- coltori e artigiani diligenti, ¢ sebbene siano state istituite scuole gaeliche per la conservazione della lingua, tuttavia i costumi e la lingua gaelico-celtica scompsiono rapida- 45 Ua prvalyayone dele ope A fone bette. mente a contatto con Ia civiltd in Irlanda, Tra le contee di estendeva fino ad oggi una landa deserta senza vie prati- cabili, la quale, a motivo della sua impenetrabilita, era il rifugio di tutti i malfattori e il principale ripazo della nazionalita celtico-irlandese nell'Irlanda meridionale; essa Venne tagliata da ampie strade, Ia civilta poté pene- rare cosi anche in queste contrade selvagge. L'intero Impero britannico, ¢ in particolare PInghilterra, Ja quale ancora sessant’anni fa aveva strade pessime, come quelle che avevano Ia Germania e la Francia, 8 coperto ora da tuna rete di splendide strade, che sono anch’esse opera delVindustria privata, come quasi tutto in Inghilterra, Poiché 1o Stato ha fatto poco 0 nulla al riguardo, Prima del 1755 V'Inghilterra mancava quasi comple- tamente di canali, Nel 1755 fu aperto nel Lancashire il canale da Sankey Brook a St. Helens; e nel 1759, James Brindley costeut il primo canale di una certa importanza, quello del Duca di Bridgewater, che va da Manchester € dalle miniere di carbone dei’ dintorni fino alla foce del Mersey, € che presso Barton viene fatto passare sopra il fitume Trwell mediante un acquedotto. Ha inizio da Guel momento la canalizzazione inglese, alla quale Brindley per primo conferi importanza, Allora furono tracciati on. nali in tutte le direzioni e i fiumi vennero resi navigabili. Nella sola Inghilterra vi sono oggi 2.200 miglia di canali ¢ 1.800 miglia di fiumi navigabili; in Scozia fu costruito il canale di Caledonia, che taglia trasversalmente il prese, € altri furono parimenti costruiti in Irlanda. Anche que. inglese. Lo stesso avviene Cork, Limerick & Kerry si ne ance due: ste _costruzioni, come le ferrovie ¢ le strace, sono quasi aie ommant come le ferrovie ¢ le strade, sono _quasi_ tutte opera di privati ¢ di compagnie, Le ferrovie sono state istituite solo di recente. La pris ma gtande ferrovia fu quella da Liverpool a Manchester (inaugurata nel 1830); da allora, tutte le grandi citta sono state collegate da strade ferrate, Londra con South. ampton, Brighton, Dover, Colchester, Cambridge, Exeter (via Bristol) e Birmingham; Birmingham con Gloucester, 46 "negli annali dell'pmanita ope Con) Liverpool, Lancaster (per Newson ¢ Wiamn ¢ per Mane et e Bolton), inoltre con Leeds (pet M filles © per Leicester, Desby Shetteld), Leeds con 5 Newcastle (via York). Vi sono in © Tue sono in como’ d costruione allo stato. pro getto, che presto permetteranno di andare da Edimburg a Londra in un sol giorno. ; — 1 vapore, come aveva rivoluzionato le comunicaxioi er via di terra, cosi diede nuova importanza a quel i er via dacqua. Il primo bettello a vapore viaggid pel 1807 sull'Hudson, nell'America del nord; in Gran Bre tagna il primo navigb sul Clyde nel 1811; De allora ne sono Stati cosrati in Inglterra pi 600 e pif erano in attivit’ nei porti inglesi nel 1836. hese ne. Questa &, in breve, la storia delindustia inglese ne- ft ultimi sessane’snnt, una storia che_non_be_Tepua x Sessanta, ottant'anni-fa T'Tnghil- terra eta un paese come tutti gli alti con piccole itt imiti i i sebben i- che € primitive indusitie ed una rada, sebbe Pomente momerosa, popolazione setcolss og un peese i, i i due milios ‘on ha pari, con una capitale di due milioni e s ina ‘Gigentesche citth indus, un indo che ifornisce i i he fabbrica quasi ta rifornisce il mondo intero e cl on ne pit: complesse, con una_popol Vso, delle macchine pit complesse, na, poral ‘iosa, intelli i due terzi della qua zone laboriosa, intelligente, denss, suse i nell’industei & composta da clas ccupati nelPindustria’, e che & co d tutto divers, con costal ¢ bisoyoi diversi da spel jvoluzione industriale ha avuto per 1” an ols ease inportanga dell oiaione pal per_la e La Fra i jca_per_la Ge © fn distanea ea lTnghilterra del 1760 ¢ Mnghilterra_dal 1844 2 almena_pati_a_suella tia la Francia dell ancien régime e la Francia della rivoluzione di | 5 Nelle edizioni inglese del 1887 ¢ 1892: nell'industria © nel com- 7 piti importante di questo rivolgimento industriale & perd il proletariato inglese. Al visto sopr il_proletariato_sia_stato creato_dall'introduzione delle machine. Il rapido esten- dersi dellindustria determind i bisogno di sempre nuove braccia; i salari aumentarono e di conseguenza schiere di operai emigrarono dai distretti agricoli nelle citta. La po- polazione crebbe rapidissimamente, e quasi tutto Paumen- to si verificd nella classe dei proletari. Anche in Irlanda, dove appena dall'inizio del secolo XVIII era’ subentrato un certo ordine, la popolazione, gia pitt che decimata dalla barbarie inglese nelle agitazioni del passato, aumen- t3 rapidamente, in particolare da quando V'impulso preso dall’industria comineid a richiamare in Inghilterra un gran numero di irlandesi. Sorsero cost le grandi cittd in- dustriali ¢ commerciali dell’Impero britannico, nelle quali almeno i tre quarti della popolazione sono costituiti dalla classe operaia, mentre la piccola borghesia consta soltanto di bottegai e di pochi, pochissimi artigiani. Infatti, come Ja nuova industria acquists importanza solo quando tra sform® gli utensili in macchine, le officine in fabbriche: quindi la classe media lavoratrice in proletariato lavora- tote e i grandi mercanti in fabbricanti; come dunque gid qui Ia piccola classe media venne eliminata e la popola- zione si ridusse alla contrapposizione di operai ¢ capitali- sti, cosf avvenne anche al di fuori dell’industria in senso stretto, nell'artigianato ¢ perfino nel commercio. Al posto degli antichi maestri e garzoni, subentrarono rind! capt falisti € operai, 1 quali non avevano alcuna prospettiva di innalzarsi_al di sopra della propria classe; 1 mestieri afti- ani furono esercitati secondo i sistemi in uso nelle fab- Eriche, fo rigidamente applicata la dvisione el lavoro, ¢ i piccoli. maestri artigiani, che aon potevano sostenere Jn concorrenza dei geandi stabilimenti’ industriali, furono sospinti nella classe dei proletari. Nello stesso tempo, con la soppressione dell’antico artigianato, con l'annientamen- to della piccola borghesia, venne telta all'operaio ogni 48 possibilitt di diventare egli stesso un borghese. Fino al- Jora egli aveva avuto.sempre la prospettiva di potersi sistemare in un posto qualsiasi come maestro artigiano stabile e di poter assumere col tempo, forse, dei garzoni; ma_ora che gli stessi_maestri_venivano soppiantati dai fabbricanti, ora che per gestire un’azienda indipendente erano necessari”grandi capitali, ora solfanio il proleta: ato. divente une Chase reals e stabile della popolaione, mentie_prima rappresentava soltanto uno stadio di pas. saggio verso la borghesia. Ora colui che nasceva operaio non aveva altra prospettiva che di seguitare a vivere come un proletario per tutta la vita. Ora soltanto il pro- letariato fu dunque in grado di intraprendere movimenti autonomi. In questo modo si costituf quella massa enorme di operai che oggi popola tutto ['Impero britannico ¢ Ja cui situazione sociale si impone ogni giorno di pit all’atten- zione del mondo civile. La situazione della classe operaia, cio’ Ia situazione della grandissima maggioranza del popolo inglese. E. il problema: che cosa faranno questi milioni di aullatenenti, che consumano oggi cid che hanno guadagnato ieri, che con le loro invenzioni ed il loro lavoro hanno creato la grandezza dell'Inghilterra, che ogni giorno divengono sempre pit consapevoli della loro forza e ogni giorno esigono con maggior energia di partecipare ai vantaggi delle istituzioni sociali, questo problema dal tempo del Reform bill® & diventato il problema nazionale. Tutti i dibattiti parlamentari~di una certa importanza _possono essere ricondotti a questo problema; e anche se la classe media inglese ancora oggi non lo vuole confessare a se stessa, anche se cerca di evitare questo grande problema © Legge di riforma: & In iforma eleorale approvata dal parla mento inglsse nel 1832, che allag® parealimente il suftaio (gt lero 1H, designati su base censitatia, furono portati da 430 mila a 650 mila) ce costituf una vitioria della borghesia industriale contro aristocrazia terviera 49 ec tenta di raffigurarsi i propri interessi particolari come se fossero gli interessi veramente nazionali, tutto cid non le serve a nulla. Ad ogni sessione parlamentare 1a classe operaia guadagna terreno, gli interessi delle classi medie perdono di importanza, ¢ sebbene la classe medic sia la forza principale, anzi la sola forza del parlamento, tuttavia ultima sessione del 1844 non & stata altro che un con- tinuo dibattito sulle condizioni degli operai (Ia legge sui poveri, la legge sulle fabbriche, la legge sui rapporti tra padroni ¢ sezvitori)’, e Thomas Duncombe, rappresen- tante della classe operaia alla Camera bassa, @ stato il protagonista della sessione; mentre la classe media liberale, con la sua mozione per la soppressione delle leggi sul grano, e Ia classe media radicale, con la sua proposta di rifiuto delle tasse, hanno sostenuto una parte miserevole. ‘Anche i dibattiti sull'Trlanda, in fondo, sono stati dibattiti sulla situazione del proletariato irlandese e sui modi per aiutarlo a risollevarsi. Ma & tempo ormai che Ia classe media inglese facia delle concession’ agli operai, i quali non pregano pit, ma esigono e minacciano, poiché tra poco potrebbe essere troppo tard. ‘Ma, nonostante tutto questo, la classe media inglese, ¢ in particolare quella industriale, che si arricehisce di- rettamente sulla miseria degli operai, non vuol sapere nulla di questa miseria. Essa, che si sente una classe potente, rappresentante della nazione, si vergogna di met- tere a tudo dinanzi agli occhi del mondo la piaga del- Pinghilterra; non vuole confessare a se stessa che gli opetai sono miseri, altrimenti essa, la classe abbiente, Ja classe industriale, dovrebbe portare la responsabilita morale di questa miseria. Di qui l'espressione ironica che li inglesi colti, — e soltanto essi, cio® Ia classe media, sono conosciuti nel continente, — che gli inglesi colti sono soliti assumere quando si comincia a parlare della situazione degli operai; di qui Ja completa ignoranza da 7 Sulla sessione parlamentare del 1844 vedi anche alle pp. 235-237, 365-366 e 37 di questo volume. 50 parte della classe media di tutto cid che concerne gli operai; di qui i granchi colossali che questa classe prende dentro e fuori il parlamento, quando il discorso cade sulle condizioni del proletariato; di qui la sozridente spensie- ratezza con la quale essa vive su un terreno che & gid scavato sotto i suoi piedi, che pud franare da un giorno alfaltzo, e il cui franamento a breve scadenza & cosa tanto sicara quanto una qualunque legge matematica 0 mecca- nica; di qui V'incredibile stranezza per cui gli inglesi non possiedono ancora un solo libro esauriente sulla situa- zione dei loro operai, sebbene da non si sa quanti anni essi la vadano studiando per rabberciarla qua e li. Di qui, perd, anche il profondo risentimento di tutta la classe operaia, da Glasgow « Londra, contro i ricchi, dai quali essa viene sistematicamente sfruttata e poi spietatamente abbandonata al suo destino, un risentimento che tra non molto — si potrebbe quasi dize entro quanto tempo — dovra esplodere in una rivoluzione, a confronto della quale la prima Rivoluzione francese e il 1794 saranno un gioco + da ragazzi. 3L Il proletariato industrial La successione nella quale dobbiamo esaminare le di- verse sezioni del proletariato nasce spontaneamente dalla precedente storia della sua formazione, I primi proletari apparvero con Vindustria, furono un suo prodotto diret- to; gli operai industriali, che si occupano della lavora- zione delle materie prime, attraggono quindi per primi Ja nostra attenzione. La produzione del materiale per Y'in- dustria, cio? delle materie prime e del combustibile, aca st importanza soltanto in seguito alla rivoluzione indu- striale, e poté cosi dare orjgine ad un nuovo proletariat gli operai delle miniere carbonifere e metallifere. In teraa ‘stanza Vindustria agi sull’agricoltura e in quatto luogo sull’Trlanda, di conseguenza dovremo assegnare un posto cortispondente alle relative frazioni del proletariato. Tro- veremo pute che, eccetto forse gli irlandesi, il grado di educazione dei diversi operai @ in rapporto diretto al loro Tegame con T'industria, che quindi mentre gli operai in- dustriali hanno coscienza dei loro interessi in misura mag- giore, i minatori Yhanno in misura minore e gli operai agricoli non V'hanno quasi affatto. Anche tra i proletari industriali troveremo questa successione e vedremo che gli operai delle fabbriche, questi primogeniti della rivo- luzione industriale, sono stati dall’inizio fino ad oggi il perno del movimento operaio, mentre gli altri entrarono via via nel movimento nella’ misura in cui il loro me- 52 stiere veniva preso nel vortice della tivoluzione indu- striale; dall’esempio dell’Inghilterra, impareremo cost a comprendere l’importanza storica dell’industria per il fatto che il movimento operaio e il movimento industriale sono andati avanti di pari paso. Ma poiché ‘nel momento attuale quasi tutto il prole- tariato industriale partecipa al movimento, e poiché la situazione dei singoli settori, appunto perché sono tutti settori industriali, ha molti punti in comune, ci occupe- remo prima di questi aspetti comuni, per poter esami- nare poi in modo approfondito ciascuna ramificazione nelle sue particolarita. Abbiamo gid rilevato sopra come l'industria accentri la proprieti nelle mani di pochi. Essa richiede grandi ca- pitali, con i quali fonda stabilimenti colossali, mandando. € soprattutto del vapore, ¢ il lavoro meccanico” delle macchine, ecco Je tre grandi leve con le quali industria fin dalla meta del secolo scorso si adopra a far saltare le commessure de] mondo. La piccola industria ha creato Ja classe media, la grande industria ha creato Ia classe operaia e posto sul trono i pochi eletti della classe media, ma soltanto per potere un giorno tanto pi sicuramente farli precipitate. Frattanto perd & un fatto innegabile ¢ facilmente spiegabile che la numerosa piccola classe me- dia del « buon tempo_antico » & stata distrutta dall'in- dustria ¢ si dissolta in capitalisti ricchi, da una parte, e operai poveri dall'altra La tendenza accentratrice dell'industria, tuttavia, non 1 fr. al ciguardo i mici Lineantenti dé ama critica dell'econamia po litica, nei Dewtscl-Pronzisische Jabrbiicher (F. Engels, Lineamenti di una ‘critica dell'conormia politics, Roma, Editor: Riuniti, 19771. Io quello scritia i punto di partenaa & Ia «libeca concorrenza »; ma Vine dustria aan & che Ia prassi della libera concorrenza, ¢ questa non & che il principio a cui s'ispira l'industria (nd... 33 si ferma qui. Anche Ia popolazione viene accentrata, come il_capitale; ¢ cid & naturale perché nelPindustria 'uomo, Voperaio, viene considerate soltanto come una porzione di capitale, ‘che si mette a disposizione del fabbricante e alla quale il fabbricante paga un interesse sotto il nome di salario. IT grande stabilimento industriale richiede molti operai, che lavorano insieme in un solo edificio; essi devo- no abjtare insieme e, li dove sorge una fabbrica di una certa gtandezza, formano gid un villaggio, Essi hanno dei bisogni, per soddisfare i quali sono necessarie altre per- sone; vi accorrono artigiani, sacti, calzolai, fornai, muratori ¢ falegnami, Gli abitanti del villaggio, specie quelli della generazione pitt giovane, si abituano al lavoro in fabbrica, si familiarizzano con esso, ¢ se la prima fabbrica, come & naturale, non pud occupare tutti, il salario cade ¢ di con- seguenza vi si stabiliscono nuovi fabbricanti. Cost dal vil laggio nasce una piccola citta, dalla piccola una grande cit- +8, Quanto pit grande @ Ja citti, tanto pid grandi sono i vantaggi di stabilitvisi. Si hanno ferrovie, canali e strade; le possibilita di scelta tra gli operai esperti diventano sem- pre maggiori; a causa della concorrenza tra i costruttori edili e tra i fabbricanti di macchine, che sono a disposizione If sul posto, si possono erigere nuovi stabilimenti pit a buon mercato che in una zona distante, dove bisogna in- nanzitutto trasportare legname, macchinario, muratori e operai industriali; si ha un mercato, una Borsa, dove si affollano i compratori; si é direttamente collegati con i mercati che forniscono le materie prime 0 acquistano i pro- dotti finiti. Di qui laccrescersi straordinariamente rapido delle grandi cittd industriali, E vero che la campagna offre a sua volta il vantaggio di avere di solito i salari pitt bas- si; la campagna e Ja citti industriale stanno cost in concor- renza perpetua tra loro, e se oggi il vantaggio dalla par- te della citté, domani le oscillazioni del salario potranno essere tali da rendere nuovi investimenti pit vantaggiosi in campagna, Ma anche qui la tendenza accentrattice del- Vindustria mantiene tutta la sua forza, e ogni fabbrica co- 34 struita nella campagna reca in sé il germe di una cittd industriale. Se fosse possibile che questa frenesia dell'in- dustria continuasse nello stesso modo ancora per un secolo, ognuno dei distretti industriali dell’Inghitterra diventereb be un’unica grande cite’ industriale, e Manchester e Liver. pool si incontrerebbero a Warrington o a Newton; infatti anche nel commercio questo accentramento della popola. zione ha esattamente gli stessi effetti, e per questo pochi gtandi porti come Liverpool, Bristol, Hull e Londra mo- nopolizzano quasi per intero il commercio marittimo del- PImpero britannico. Poiché in queste grandi citta l'industria e il commercia si sviluppano nel modo piti completo, emergono qui nel modo pid netto e manifesto le conseguenze di tale sviluppo in rapporto al proletariato, Qui l’accentramento della pro- prieta & pervenuto al suo grado pitt alto; qui le usanze ¢ Ie condizioni del buon tempo antico sono state distrutte radicalmente; qui si @ giunti al punto che i! nome di Old merry England (Vecchia felice Inghilterra) non evoca pitt alla, poiché la stessa Old England non la si conosce nep- pure attraverso i ricordi e i racconti dei nonni. Vi sono, quindi, soltanto una classe ricea e una classe povera, poiché Ia piccola borghesia va scomparendo giorno per giorno. Es- sa, che era un tempo Ia classe piti stabile, @ divenuta ora Ja pit instabile; ormai & costituita solamente da pochi ru- deri di un tempo passato e da una quantita di gente che aspita a far fortuna, perfetti cavalieri d’industria e specu- latori, uno solo dei quali diventa ricco mentre novantanove dichiarano fallimento,-e pid della meta di questi novanta- nove vive soltanto di fallimenti. Ma la stragrande maggioranza di queste cittd & costi- tuita da proletari, e come questi vivano, quale influenza eserciti su di essi la grande citt’, & cosa che ci proponiamo ora di esaminare. . 35 Le grandi citta Una citta come Londra, dove si pud camminare per ore senza vedere neppure inizio della fi trare il benché minimo nanza_dell'aperta campagna, & certo qualcosa di singolate. Questa immensa concentrazione, questa agglomerazione di due milioni e mezzo di uomini in wn solo punto, ha cen- tuplicato la forza di questi due milioni ¢ mezzo; ha innalza- to Londra al rango di capitale commerciale del mondo, ha creato i gipanteschi docks e radunato le migliaia di basti- menti che ricoprono in permanenza il Tamigi. Non cono- sco nulla di pit imponente della vista che offre il Tamigi quando dal mare si risale verso il London Bridge. Gli am- massi di case, i cantieri navali da ambedue i lati del fiume, soprattutto dopo Woolwich, gli innumerevoli bastimenti che si accalcano sempre pit! fitti Iungo le due rive e da ultimo non lasciano libero che uno stretto passaggio nel mezzo del fiume, un passaggio nel quale sfrecciano uno at- taccato all’altro decine e decine di piroscafi: tutto cid & cost grandioso, cosi immenso da dare le vertigini, ¢ si re- sta sbalorditi dalla grandezza dell’Inghilterra ancor prima di mettere piede sul suolo inglese '. Ma & solo in seguito che si scopre quanti sacrifici sia ! Cid avveniva citea cinguant'anni fa, sl tempo dei_pittoreschi_ bast menti a vela. Oggi questi — se ancora ne giungono e Londra — stanno fe docks ¢ 1 Tanigi & coperto @ brates Ellginose navi & vapors (nda. all'edizione del 1892) 36 Ve gaede Penne delle able Urban T konona ] costato tutto cid. Dopo aver calcato per qualche giorno il selciato delle strade principali, dopo esser penetrati con grande fatica nel brulichio umano, tra le file interminabili di carzi e carrozze, dopo aver visitato i « quartieri brutti » della metropoli, soltanto allora si zileva che questi londi- nesi hanno dovuto sacificare la parte mipliose della Toro ulmaniti per compiere tutti quei mirucoli di civila di cui ip loro Gtt-® piene, che centinala di forge latent in cast sof rimasté inattive e sono state soffocate affinché alcune poche potessero svilupparsi pid compiutamente ¢ moltipli- carsi_ mediante T'untone con quelle tri. Gia il traffico Selle Hasde he Gualcoss i toellentes qualcosa di repellente, qualeosa contro cui Ia natura umana si ribella, Le centinaia di migliaia di indi- vidui di tutte le classi e di tutti i ceti che si urtano tra loro non sono ¢uiti esseri umani con le stesse qualita e capacita, € con lo stesso desiderio di essere felici? ¢ non devono for- * se tutti, alla Fine, ricercare la felicit® per le stesse vie e con gli stessi mezzi? Eppure si passano accanto in fretta come se non avessero nulla in comune, nulla a che fare Puno con Valtzo, e tra loro vi 2 solo il tacito accordo per cui ciascuno sul marciapiede tiene Ia destra, affinché le due correnti del- Ia calca, che si precipitano in direzioni opposte, non si osta- colino a vicenda il cammino; eppure nessuno pensa di de- gnare gli altri di uno sguardo. La brutale indifferenza, Vin- sensibile isolamento di ciascuno nel suo interesse personale emerge in modo tanto pid rip offensi maggiore & i numero di questi singoli individui_che sono. mmassati in uno spazio ristretto; ¢ anche se sappiamo questo isolamento del singolo, questo angusto egoismo & dap "for le della nostra odierna societi, pure in nessun luo rivela in modo cost sfrontato e aperto, cost consapevole come qui, nella cal della grande cittd. ia décomposizione dell'umanith in mo-” Radi,” clascusia delle quali ha un principio di vita partico- Tare ¢ uno scopo particolaze, il mondo degli atomi 2 stato portato qui alle sue estreme conseguenze, E per questo che la guerra sociale, la guerra di tutti 37 contro tutti, @ dichiarata qui apertamente. Allo stesso modo dell’amico| Stirner, gli uomini considerano gli altei soltanto come oggetti utilizeabili; ognuno sfrutta altro, € ne deriva che il pid forte si mette sotto i piedi il pid debole, e che i pochi forti, cio® i capitalisti, si impadro- niscono di fatto, mentre ai molti deboli, ai poveri, a mala- pena resta la nuda vita. E cid che vale per Londra vale anche per Manchester, Birmingham e Leeds, vale per tutte le grandi citta. Dap- pertutto barbara indifferenza, duro egoismo da un lato, € miseria indicibile dall’altro, dappertutto la guerra socia- Ie, la casa di ogni singolo in stato d’assedio, dappertucto rapine reciproche sotto la protezione della legge, e tutto cid in maniera cosi spudorata, cosi aperta che si resta at- tertiti dinanzi alle conseguenze delle nostre condizioni so- Ciali, che si presentano cosi senza veli, e soltanto ci si stupisce del fatto che tutta questa pazzesca baraonda rie: sca in generale a reggersi ancora. Poiché in questa guerra sociale Parma con cui si com- batte & il capitale, il possesso diretto o indiretto dei mez- zi di sussistenza e dei mezzi di produzione, ¢ lampante che tutti gli svantaggi di una tale situazione’ rieadano sul povero, Nessuno si cura di lui; afferrato dal vortice tu multuoso, deve cezcare di cavatsela come pud. Se ® tan- to fortunato da ottenere lavoro, ciot se la borghesia pli fa la grazia di volersi arricchire per suo mezzo, lo attende un salario che gli 2 appena sufficiente a tenere insieme corpo € anima; se non ottiene lavoro, pud rubare, ove non tema [a polizia, oppure morire di fame, e anche in questo caso la polizia si prenderi cura di far si che egli muoia di fame in silencio, senza offendere la borghesia. Durante Ja mia permanenza in Inghilterra, venti o trenta persone sono morte direttamente di fame in circostanze tali da suscitare Ia piti viva indignazione, ma all’esame necrosco- pico raramente si trovd una giuria che avesse il coraggio di affermarlo francamente. Le testimonianze potevano es- sere le pit chiare e inequivocabili, ma la borghesia, dalla 58 quale venivano scelti i membri della giuria, trovava sempre una scappatoia con la quale sottrarsi al tremendo verdet- to: morto per fame. Ma in tali casi Ia borghesia non deve dire la verita, perché pronuncerebbe cost Iz propria con- danna. Molto pié numerosi sono stati coloro che sono morti per fame non direttamente ma indirettamente, in quanto la costante mancanza di cibo sufficiente provoca- va malattie mortali e mieteva casi le sue vittime, giac- ché le debilitava a tal punto che determinate circostanze, le quali in condizioni diverse non avrebbero arrecato al- cun danno, portavano necessariamente a gravi malattie alla motte. Gli operai inglesi chiamano cid assassinio so- ciale, e accusano Pintera societi di commettere continua- mente questo crimine. Hanno forse torto? Senza dubbio sono soltanto singoli individui a morire di fame, ma quale garanzia ha Poperaio che domani non tocchi la stessa sorte anche a Ini? Chi gli da la sicurezza che, se domani, per un motivo qualsiasi o anche senza motivo, venisse licenziato dal padrone, egli potri con i suoi cavarsela fino'a che non ne trovi un altro che gli « dia i pane »? Chi garantisce all’operaio che basta Ia buona volonti di lavorare per ottenere lavoro, che Ponesta, la di- ligenza, In parsimonia e come altro si chiamano tutte le nu- merose virti che gli vengono raccomandate dalla saggia borghesia, siano realmente per lui la strada verso la feli cit? Nessuno, Epli sa che oggi ha qualcosa ¢ che non di- pende da lui se domani avri ancora qualeosa; sa che ogni mutamento, ogni capriccio del datore di lavoro, ogni cat- tiva congiuntura negli_affari lo pud risospingere nel vor- tice tumultuoso dal quale ha trovato momentaneo scampo e nel quale 2 difficile, spesso impossibile, restare a galla Egli sa che se oggi pud vivere, & assai incerto che lo possa anche domani. ‘Ma passiamo ora ad esaminare in modo pit particola- reggiato le condizioni in cui la guerra sociale pone la classe nulletenente, Vediamo un poco quale salario, in forma di abitazione, vestiario e nutrimento, la societ fornisce real- 39 a RoseBe dd Gierre mente all’operaio per il suo lavoro, quale esistenza assicura a coloro i quali contribuiscono pitt di tutti gli altri all’esi- stenza della societi; e prendiamo in’ primo luogo le abi tazioni. Ogni grande cittd ha uno o pit « quartieri brutti », nei aqali amass la clase opera, E'vaio che spose ot spesso Ta mi seria abita in vitoletd nasibst! dietro 1 palae det vices in genera egnata una zona a parte, nella quale essa, bandita dalla vista delle classi pid fortunate, ve campare la vita per conto suo, comunque vada. Ovesti quartieri bruttl in Inghilterra sono fatti pit o meno alla stessa maniera in tutte le citth: le case pepgiori nella zona peggiore della cittd; per lo pi lunghe file di costruzioni in mattoni a uno o due piani, eventualmente con cantine abi- tate, e quasi sempre disposte irregolarmente. Queste caset- te di tre o quattro stanze con cucina sono chiamate cof- tages e in tutta PTInghilterra — tranne qualche parte di Londra —-sono le normali abitazioni della classe operaia. Quanto alle strade, di solito non sono lastricate, ma piene di buche, sporche, cosparse di rifiuti_vegetali € animali, senza canali di scarico o fogne, ma provviste di fetide poz zanghere stagnanti, Olltre a cid la circolazione dell'aria & resa pid difficile dalla struttura pessima ¢ irregolare di tut- to il quartiete, e poiché in uno spazio tistretto vivono mol- te persone, é facile immaginare quale aria regni in questi quartiere operai. Inoltre le strade, quando il tempo é bel- Io, servono da stenditoio; da casa a casa vengono tese di traverso corde cui si appende Ja biancheria bagnata. Prendiamo qualcuno di questi quartieri brutti. Ecco per prima Londra* e, a Londra, la famigerata « cornac- chiaia » (rookery), S¢. Giles, che ora finalmente sta per essere attraversata da un paio di strade ampie e quindi 2 Avevo finito di serivere Vespasiviqne che segue, quando mi 2 venuto tea Je mani un articolo sui quarter’ operai di Londra dell laminated tha 4gazine (ottabre 1844), che concorda pienamente con la mia deserizione, Molti punti quasi alla letters, ma anche altrove nella sostanza. Esso intitolato: The Dwellings of the Poor, from the notebook of an M.D. (Me- dicinae Doctor) (nd.a) 60 | sard distrutta. St. Giles giace nel mezzo della zona pit po- polosa della citt’, contornata da strade ampie e splendide nelle quali si aggira il bel mondo di Londra, proprio nelle immediate vicinanze di Oxford Street e di Regent Street, di Trafalgar Square e dello Strand. & una massa disordi nata di alte case, di tre o quattro piani, con strade strette, contorte e sporche, nelle quali regna un'animazione per lo meno pari a quella delle vie principali della citta, solo che a St. Giles si vede unicamente gente che appartiene alla classe operaia, Per le strade si tiene il mercato: ceste pie di ortaggi ¢ di frutta, naturalmente tutta pessima ¢ quasi ommestibile, restringono ancor pit il passaggio, ema- nando, al pari delle macellerie, un puzzo dispustoso. Le case sono abitate dalle cantine fin sotto i tetti, sporche di dentro e di fuori, ed hanno un aspetto tale che nessuno vorrebbe abitarci. Ma questo & ancora niente di fronte al- Je abitazioni negli angusti cortili e nei vicoli tra una stra- da e Valtra, in cui si entra attraverso passaggi coperti tra le case, e dove la sporcizia e la rovina superano ogni im- maginazione: qui ¢ difficile trovare un vetro intatto, i mu- ti sono sbriciolati, gli stipiti delle porte ¢ Je intelaiature delle finestre spezzati sgangherati, le porte sono formate da vecchie tavole inchiodate insieme 0 non esistono affat- to: in questo quartiere di ladri non sono necessarie le por- te, poiché non vi é nulla da rubare. Dappertutto sono spar- simucchi di immondizie ¢ di cenere, ¢ l'acqua sporca get tata davanti la porta si raccoglie in pos i Qui abitano i pitt poveri tra i poveri, gli operai peggio: ‘pagati, insieme con ladzi, fusfanti e vittime della prosticu- zione, in un miscuglio eterogeneo; la maggior parte sono irlandesi o discendenti di irlandesi, e anche coloro i quali non sono ancora naufragati nel gorgo della corruzione che Ii circonda, ogni giorno scendono pit in basso, ogni giorno di pit vanno perdendo Ia forza di resistere all'influsso de- gradante della miseria, della sporcizia e dell’ambiente mal- sano. Ma St. Giles non & !unico « quartiere brutto » di Lon- 61 dra, Nello sterminato groviglio di strade vi sono centinaia © migliaia di straducole e vicoli nascosti, le cui case sono troppo in cattivo stato per essere utilizzate da coloro che possono ancora spendere qualche soldo per un’abitazione tumana; spesso questi miserabili rifugi della miseria pit neta si trovano accanto ai sontuosi palazzi dei ricchi. Cosi, recentemente, in occasione di una necroscopia, una zona situata proprio accanto a Portman Square, una vasta piaz- za assai decorosa, é stata indicata come In residenza « di una moltitudine di irlandesi moralmente degradati dalla sporcizia e dalla miseria ». In strade come ad esempio Long Acre ed altre, non proprio di lusso ma tuttavia decorose, vi sono innumerevoli scantinati usati come abitazione, dai quali salgono alla luce del giorno figure malaticce di bam- Dini e donne lacere ¢ affamate. Nelle immediate vicinanze del Teatro di Drury Lane — i secondo di Londra — vi sono alcune tra le pid brutte strade della cittds Charles Street, King Street e Parker Street, le cui case sono an- ch’esse popolate dalle cantine fino al tetto da famiglie poverissime, Nelle parrocehie di S¢. Joby e St. Margaret, a ‘Westininster, nel 1840, secondo il Journal of Statistical Society, 5.366 famiglie di operai abitavano in 5.294 « abi- tazioni », — se si pud chiamarle con questo nome, uomini, donne ¢ bambini ammucchiati insieme senza ri- guardo all’et8 o al sesso, in tutto 26.830 individui; e i tre quarti di queste famiglie non disponevano che di una sola stanza, Nell’aristocratica parrocchia di S¢. George, Hanover Square, secondo Ia stessa fonte, 1.465 famiglie di operai, complessivamente 6,000 persone, abitavano nelle medesi- me condizioni: anche qui, pit di due terzi del numero com- plessivo ammucchiati in ragione di una sola stanza a fami- glia. E come viene sfruttata con mezzi legali dalle classi abbienti la miseria di questi infelici, presso i quali nep- pure i ladri sperano di poter trovare qualcosa! Per le or- ribili abitazioni presso Drury Lane, ricordate sopra, si pa- gano i seguenti fitti: due alloggi nello scantinato 3 scellini (1 tallero) alla settimana, una stanza al pianoterra 4 scel- 62 lini, al primo piano 4 scellini ¢ mezzo, al secondo 4 scel- lini, Ia soffitta 3 scellini; cost che gli affamati abitanti di Charles Street pagano da soli ai proprietari di case un tributo annuo di 2.000 sterline (14.000 talleri), ¢ le 5.366 famiglie gia ricordate di Westminster un canone annuo di complessive 40.000 sterline (270.000 talleri). ‘Ma Ia zona operaia pid vasta 2 a oriente della Torre, a Whitechapel ¢ Bethnal Green, dove & concentrata le massa principale degli operai di Londra. Ascoltiamo cid che dice il sig. G. Alston, pastore di St. Philip's, Bethnal Green, sulle condizioni della sua parrocchii Essa contiene 1400 case, che sono abitate da 2.795 famiglic, ossia cirea 12,000 persone. Lo spazio in cui abita questa grande massa di popolazione misuea meno di 400 yarde quadrate (1.200 piedi), e dato tale affollamento, non & cosa eccezionale che un Uuomo, sua moglie, quattro o cingue figli e talvolta anche il nonno e la nonna, abitino in una sola stanza di dieci o dodici piedi quadrati, nella quale lavorano, mangiano ¢ dormono. Credo che, prima che il vescove di Londta attirasse V'attenzione publica su questa parrocchia cost miserabile, Ia gente del West End Ia cono- scesse un po! come conosce i selvaggi sustealiani 0 le isole dei mari del sud. E se veniamo a conoscere, per osservazione diretta, i mali di questi infelici, dopo aver spiato il loro magro pasto ¢ tiverli visti piegati dalle malattie 0 dalla disoccupazione, trove- remo un abbandono e una miscria tali che una nazione come la nnostta deve vergognarsi che cid sia possibile, To sono stato parcoco di Huddersfield nei tre anni in cui le fabbriche sono andate pexgio; ‘ma non ho mai visto un cost totale abbandono dei poveri come juando sono a Bethnal Green, Non a safo padre di famiglia su dicci in tutto if vicinato ha altro sbito oltre Mabito da lavoro, © questo & per di pid, lacero © consunto oltre ogni dire; molti, uddirittura, non hanno per Ia notte sltra copertura che questi stracci, ¢ ‘per letto null‘altro che un steco pieno di paglia di trucioli. Gia da questa descrizione ci facciamo un'idea dell’aspet- to che debbono avere tali abitazioni. Ma vogliamo ancora seguire le aurorita inglesi, che a volte vi metiono piede, in alcune abitazioni proletarie, In occasione di una necroscopia eseguita dal signor Carter, coroner del Surrey, sul cadavere della quarantacin« 63 quenne Ann Galtvay il 16 novembre 1843, i giornali cost 3 esprimono a proposito delPabitazione della morta: Ja donna abitava con il marito ed un figlio diciannovenne al aumero 3 di White Lyon Court, Bermondsey Street, Lon- ta, in una stanzuccia dove non c’era né un letto, né qual- zosa che vi somigliasse, né alcun altro mobile. Essa giaceva notta accanto al figlio sopra un mucchio di piume, che era- 10 sparse anche sul suo corpo seminudo, poiché non esiste- zano coperte né lenzuola. Le piume si erano attaccate cost ‘aldamente al corpo, che il medico non poté esaminare il zedavere se non dopo averlo fatto ripulire; 1o trovd semi- icheletrito e tutto pieno di morsicature di insetti. In una arte del pavimento i mattoni erano stati divelti ¢ il buco reniva usato dalla famiglia come latrina. X Lunedf 15 gennaio 1844 due ragazzi furono condotti avanti al tribunale correzionale di Worship Street, per- *hé per Ia fame avevano rubato in un negozio un piede di racea semicotto ¢ Pavevano subito divorato. II giudice si ‘enti in dovere di far svolgere ulteriori indagini, e ricevet- € dai poliziotti questo rapporto: Ia madre dei ragazzi era a vedova di un ex soldato, che poi aveva servito nella rolizia e, dopo la morte del marito, si era trovata assai ale con i suoi nove figli. Abitava al numero 2 di Pool’s Dace, Quaker Street, Spitalfields, nella pit squallida mi- eria, Quando il poliziotto and& da lei, la trovd con sei dei uoi figli letteralmente stipati in un’ angusto tetrostanza rrivo di mobili, eccettuate due vecchie sedie di vimini sen- 2 fondo e un tavolino con due gambe rote, su cui erano ina tazza sboceoncellata e un piccolo piatto. Nel focolare a aalapena una scintilla di fuoco, ¢ in un angolo un muc- hietto di stracci, quanti ne pud tenere una donna in un rembiule, che servivano da letto per tutta la famiglia. Per operte non avevano che i loro Jaceri indumenti. La povera lonna gli narr’d che Panno precedente aveva dovuto vende- e il letto per procurarsi un po’ di nutrimento; la biancheria a letto l'aveva data in pegno ad un negoziante di alimen. i, in cambio di un po’ di viveri; insomma, aveva dovuto 4 I | | i vendere tutto per avere un poco di pane, Il giudice fece dare alla donna un notevole sussidio dalla cassa dei poveri. Nel febbraio del 1844 una vedova di sessant’anni, The- resa Bishop, insieme alla figliola malata di ventisei’ anni, venne raccoinandata alla beneficenza del gindice di Marl- borough Street. Abitava al numero 5 di Brown Street, Gro- svenor Square, in un piccolo retrostanza non pitt grande di un armadio, in cui non vi era neppure un mobile. In un angolo giacevano alcuni stracci, sui quali Je due donne dor- mivano; una cassa serviva contemporaneamente da tavolo ¢ da sedia. La madre guadagnava qualcosa facendo Ie puli- zie; a detta del padzone esse vivevano in quelle condizioni dal maggio del 1843, avevano venduto o impegnato quan- to possedevano e¢ tuttavia non avevano mai pagato Vaf- fitto. I] giudice fece pervenire loro uns sterlina dalla cassa dei poveri. : Non intendo certo affermare che tutti gli operai di Londra vivano in una tale miseria, come le tre famiglie citate; so bene che, di fronte ad uno cos{ completamente calpestato dalla societa, ve ne sono dieci che viveno me- lio, ma affermo che migliaia di oneste ¢ laboriose fami glie, molto pid oneste, molto pid stimabili di tutti i ricchi di Londra, si trovano in queste condizioni indegne di un essere umano, e che ogni proletario, nessuno eccettuato, senza sua colpa e nonostante tutti i suoi sforzi, pud essere colpito da un eguale destino. Ma, nonostante tutto, sono ancora fortunati quelli che hanno un riparo qualungue; fortunati a paragone dei sen- zatetto. Ogni mattina a Londra 50.000 persone si alzano senza sapere dove potranno posare il capo la notte seguen- te. I pitt fortunati tra loro, quelli che riescono a mettere da parte per In sera uno o due pence, vanno in una delle co- siddette case d’alloggio (lodging-houses), che abbondano in ogni grande citth,e dove in eambio del denaro sicevono asi, lo. Ma quale asilo! Da cima a fondo la casa @ piena di Tetti, quattro, cingue, sel letei in ogni stanza, quanti ve ne entrano. In ogni letto vengono messe quattro, cingue, sei oo persone anche qui quante ve ne entrano, malati e sani, vec- chi e giovani, uomini e donne, ubriachi e sobri, come ca- pita, tutti mescolati. Naturalmente ne derivano liti, basto- nature e ferimenti, ¢ se i compagni di letto si mettono d’ac- cordo @ ancor peggio, perché allora si concertano rapine, © si commettono cose cosi bestiali che il nostro linguaggio, ormai divenuto umano, non yuol tradurre in parole. E co- loro i quali non possono pagarsi tale giaciglio? Ebene, co- storo-dormono dove trovano posto, in qualche passaggio, sotto un porticato, in un qualsiasi angolo dove Ia polizia 0 i proprietari li lasciano dormire indistarbati; alcuni capitano anche nei ricoveri che la beneficenza privata ha istituito quae 1a; altri dormono sulle panchine dei parchi, proprio Sotto le finestre della regina Vittoria. Ascoltiamo quanto dice il Times dell’ottobre 1843: : Dal nostro rapporto di polizia di ieti risulta che ogni notte dormono nei parchi in media una cinguantina di persone, senz’altro riparo contro le intemperie che gli alberie qualche buca nei terrs- pieni. La maggior parte sono ragazze che sono state sedotte da soldati, portate qui dalla campagna e abbandonate a se stesse nel wasto mondo, alla degradazione di una miserin senae.speranza, 2 tutta la selvageia crascuratezza det vizio precoce. Cid & veramente orribile. I poveri sono dappertutto. Dap- pertutto Vindigeasa troverd Ie sada per fart avant ¢ implantarsi con tutta Ja sua mostmuasiti nel cuore di una grande ¢ rigogliosa citth, Nelle mille anguste stradetie e nei vicoli di una popolosa metropoli, sempre, € duole diro, ci sartnno molte sollereme, molte che feriscono Tocchio, mofte altre che rimangono nascoste, Ma che nel recinto stesso della ricchezza, della gioia e del- eleganza, proprio accanto alla regale grandezza di St. James, proprio accanto allo splendido palazzo di Bayswater, 18’ dove si incontrano il veechio e il nuovo quartiere aristocratico, in una zona dove Ja preveggente raffinatezaa dellarchitertura moderna si Phen gunrdatn dalcostrure anche ‘una sola catapecchia pet la miseria, in una zona che pare consacrata all’eselusivo godimento della ricchezza, che proprio [a debbano convergere misetia ¢ fame malattia e vizio con tutti gli orrori ad essi collegati, distruggendo un corpo dopo Paltro, un'anima dopo Valtzal E una situazione veramente mostruosa. I massimo godimento che la salute fisica, lo stimolo intellettuale, le pit innocenti gioie dei sensi possano concedere, a contatio immediato con Ta pitt dura 66 miseria! La ricchezza che dai suoi splendidi salont ride con brutale noncursnza dinanzi alle oscure piaghe dell'indigenza! Gioie che, inconsciamente ma crudelmente scherniscono il dolore che geme |i sotto! Tutti i contrasti in lotta, tutti in opposizione, se si eccettua il vizio che induce in tentazione € il vizio che si lsscia fentare... Ma tutti gli uomini rammentino questo: nelle zone pit Iussuose della cited pit rica del mondo, notte per notte, da un inverne all'altro, si possono trovare donne, donne giovani quanto allt, vecchie ‘per i peceati e per le sofferenze, reictte della societi, che marciscono per fame, sporcizia ¢ malattie. Rammen- tino questo, ¢ imparino a non teorizzare ma ad agite, Dio sa se agigiorno non vi @ un campo: abbasianza vasto per ladione! Ho parlato sopra di ricoveri per i senzatetto. Fino a che punto siano affollate queste case ce lo possono mostra- re due esempi. Un refuge of the houseless* costruito di recente in Upper Ogle Street, che pud dare asilo ogni not- te 300 persone, dall’epoca della sua apertura, avvenuta il 27 gennaio, fino al 17 marzo 1844 accolse per una o piti notti 2.740 persone; e sebbene Ia stagione si facesse pitt clemente, i numero di coloro che chiedevano ospitali- #2 in questo, come negli asili di Whitecross Street e Wap- ping era in forte aumento, e ogni notte un buon numero di senzatetto dovevano essere xespinti per mancanza di spa- zio. In un altro, Vasilo centrale di Playhouse Yard, nei pri- mi tre mesi del 1844 fu dato alloggio in media a 460 per- sone ogni notte, in totale furono accolte 6.681 persone distribuite 96.141 razioni di pane, Tuttavia il comitato direttivo dichiara che anche questa istituzione ha potuto far fronte in certo qual modo all’affluenza dei bisognosi soltanto da quando anche Vasilo orientale & stato aperto ai senzatetto. Lasciamo ora Londsa per esaminare in ordine Te altre grandi citth dei tre regni, Prendiamo innanzi tutto Du- blino, ana citta il cui accesso dal mare & tanto effascinante quanto # imponente quello di Londra. La baia di Dublino la pit bella di tutte Je isole britanniche, e gli irlandesi sogliono paragonarla addirittura a quella di Napoli. Anche 3 Rifugio dei senzatetto. 67 la citta presenta notevoli bellezze e i suoi quartieri aristocra. tici sono costruiti meglio e con piti gusto di quelli di qual- siasi altra citta britannica, Ma, in compenso, i quartieti poveri di Dublino sono, dal canto loro, quanto di pit arrendo e ripugnante possa vedersi al mondo. Senza dub- bio vi ha Ja sua parte anche il carattere irlandese, che, in determinate cizcostanze, non si trova a suo agio che tra la sporcizia; ‘ma poiché in ogni grande cittd dell"Inghilterra € della Scozia troviamo migliaia di irlandesi, e ogni popo- lazione povera deve necessariamente sprofondare » poco a poco nella stessa sporcizia, evidentemente la miseria di Dublino non & qualcosa di specifico, qualcosa che appar- tiene soltanto alla citta irlandese, ma qualcosa che & comu- ne a tutte le grandi citta del mondo. I quartieri poveri di Dublino sono oltremodo estesi, e le case sono talmente su- dice ¢ inabitabili, le strade cosi mal tenute, da superare ogni immaginazione. Ci si pud fare un'idea del modo in cui i poveri sono ammucchiati insieme, quando si pensi che nel 1817, secondo il rapporto dell'ispettorato delle case di lavoro, in Barrack Street in 52 case con 390 stanze vivevano 1.318 persone, ¢ in Church Street ¢ dintorni in 71 case con 393 stanze abitavano 1.997 persone; che in questo ¢ nel quartiere vieino si trovano una quantith di vicoli € cortili puzzolenti (foul), che molte cantine ricevono Ince sol- tanto dalla porta © che in’ parecchie di esse gli abitanti dormono gulla nuda ‘era, sebbene lk _magglonaneaposseds almeno le lettiere, mentre ad esempio_ta Nicholson's Court contiene in 28 anguste ¢ misere stanzette 151 persone nella pitt grande indigenza, tale che in tutto il cortile non si sono trovate che due leniere © due coperte da. letto. ‘Tanta & la miseria a Dublino, che un solo istituto bene- fico, quello della Mendicity Association *, accoglie giornal- 4 Citeto it Dott. W.P. Alison, FRSE., fellow and late President of the Royal College of Physicians etc,, Observations on the Management Of the Poor in Scotland and its Effects on the Health of Great Towns, Edimburgo,, 1840. Lautore & un womo religioso, fory, fratello dello storico Archibald Alison (nd.2.). | 3" Associazione per Vassistenza ai mendicanti 68 mente 2.500 persone, ciot lao per cento dellintera po- polszione, li nutre durante il giorno e li fa andat via la sera. Qualcosa di simile ci racconta il dott. Alison di Edin. burgo, un’altra citta Ia cui stupenda posizione, che le ha dato la fama di Atene moderna, e il cui splendido quartie- re aristocratico nella citt’ nuova contrasta acerbamente con Is fetida miseria dei poveri nella citti vecchia. Alison afferma che questo vastissimo quartiere & immondo e re- pellente quanto le peggiori zone di Dublino, ¢ che la Men- dicity Association troverebbe a Edimburgo un numero di bisognosi da aiutare proporzionalmente pati a quello della capitale iclandese; anzi egli dichiara che in Scozia, segna- tamente a Edimburgo e Glasgow, i poveti sono in con zioni peggiori che in qualsiasi altra regione dell'Impero britannico, e che i pit: miseri non sono gli irlandesi ma gli scozzesi. Il dott. Lee, pastore della Chiesa Vecchia di Edimburgo, dichiard nel 1836 dinanzi alla Commission of Religious Instruction: Non avevo mai visto prima d’ora tanta miseria quanta ne ho vista nella mia parrocchia. La gente 2 priva di mobili, priva di tutto; spesso due copie disposi abitano in una stessa stanza. In un solo giorno ho visitato sette case nelle quali non vi era nemmeno un letto, anzi in alcune neppure un poco di paglia; persone di ottant'anai dormivano sul tavolato, quasi tutti trascor- Fevano Ia notte avvolti nei loro vestiti. In uno scantinato ho tro vato due famiglie scozzesi della campagna; poco dopo il loro areivo in cittA erano morti due figli, il terzo era moribondo all’epoca della mia visita. Per ogni famiglia vi era un mucchio di paglia sporca in un angolo, e per di pid a cantina, che era cost scura da non permettere ‘i riconoscere, la gente ‘neppure di giorno, ospitava anche un asino. Anche un cuore di pictra avrebbe san guinato al vedere tanta miseria in un paese come la Scozia. Qualcosa di analogo tiferisce il dott. Hennen nell’Edin- burgh Medical and Surgical Journal, Da un'inchiesta pat- lamentare‘ apprendiamo quale sporcizia regni nelle case © Report t0 the Home Secretary fron: the Poor-Law Commissioners, on an Inquiry into the Sanitary Condition of the Labouring Classes of Great Britain. With Appendices. Presented to both Houses of Parliament in July 69 dei poveri di Edimburgo, come del resto c't da aspettarsi date le circostanze. Sulle spalliere dei letti la notte si ap- pollaiavano le galline, cani e perfino cavalli dormivano nel- Ja stessa stanza con gli uomini, e la conseguenza naturale di cid che in questi alloggi, infestati da schiere di insetti di tutte le specie, regnavano un sudiciume e un fetore spa- ventosi. La struttura edilizia di Edimburgo favorisce al massimo questo vergognoso stato di cose. La citti vec- chia & costruita sui due versanti di una collina sulla cui sommita corre la Via Alta (High Street). Da essa si dipar- tono da ambedue i lati una quantita di stradette anguste contorte, chiamate wyuds per le loro numerose giravolte, che scendono verso il basso, e queste formano il quartiere proletario. Le case delle citta scozzesi sono in generale al- te, a cinque o sei piani, come a Parigi, e, contrariamente a quanto avviene in Inghilterra dove ciascuno, nei limiti del possibile, ha una sua.casa separata, sono abitate da un gran numero di famiglie diverse; percid V'affollamento di molte persone in una superficie ristretta 2 qui ancora mag- giore. x ~ Queste strade — dice un giornale inglese in un articolo sulle condizioni sanitatie degli operai nelle citth? — sono spesso cost strette che dalla finestra di una casa si pud passore a quella della casa di fronte, e inoltre le case sono cost alte, un piano sullaltro, che la luce penetra a stento nel cortile 0 nel vicolo che le divide. In questa parte della citth non vi sono scoli né altri scarichi 0 fatrine appartenenti alle case; e percid ogni notte tutta l'immon- dizia, i rfiuti e eli escrementi di almeno 50.000 persone vengono scaricati nei tombini, cosicché nonostante ogni pulizia delle strade, si formano mucchi di sterco secco, da cui emanano vapoti puzzo- lenti, cosa che non sofo offende Ia vista e 'olfatto, ma mette anche in estremo peticolo la salute degli abitanti, V2 forse da mera- vigliarsi che in tali zone non vi sia alcuna considerazione per Ia salute, per le convenienze e perfino per le pid comuni regole della decenza? Al contrario, tutti coloro che conoscono piii da vicino 1842, 3 vols, i folio. Raccolto ¢ ordinato in base a telarioni mediche da Elvin Chafvicy sietaio dls Commisione per i Legge sul paver 1 The Artizan, ottobre 1843. Rivista mensile. 70 le condizioni degli abitanti_possono testimoniare quale grado ab. iano raggiunto qui malattie, miseria e degradazione morale. In quattieri siffatti In societi 2 discesa ad un livello di miseria e di avvilimento davvero indescrivibile. Le abitazioni delle classi pitt povere in generale sono molto sudlice € non vengono evidentemente isi polite; nella maggior parte dei casi consistono in una sola stanza che, nonostante Ia cattiva circolarione dell'aria, @ tuttavia gelida a causa delle finestre rote e sconnesse; a volte 2 umida € situata in parte sottoterra, sempre male ammobiliata € assolu- tamente priva di tutto cid che rendz una casa abitabile, tanta che spesso serve da Jetto a un’intera famiglia un mucchio di paglia, sul quale giacciono in ripugnante promiscuita uomini ¢ donne, giovani ¢ vecchi, L'acqua si pud prendere solo alle fontane pub- bliche, ¢ la fatica che @ necessaria per procurarsela favorisce natu- ralmente Ts sporcizia, x In altre grandi citta portuali le cose non vanno meglio. Liverpool, con tutto il suo commercio, il suo splendore € la sua ricchezza, tratta gli operai con Ia stessa barbatie. Un buon quinto della popolazione — ciot pit di 45.000 persone — abita in cantine anguste, oscure, umide e mal ventilate; nella citi ve ne sono 7.862. Ad esse si aggiun- gono inoltre 2.270 cortili (conrts), ciok piccoli spiazzi con- totnati di costruzioni da ogni parte, che possiedono solo un’entrata stretta, per lo piti coperta, e che non petmet- tono quindi nessuna ventilazione, generalmente assai sudici ¢ abitati quasi esclusivamente da proletari. Di questi cor- tili avremo occasione di parlare piti a lungo quando ci occu- peremo di Manchester. A Bristol, in occasione di una visita 4 2.800 famiglie operaie, si trové che il 46 per cento di esse possedevano un’unica stanza. Nelle citi industriali troviamo esattamente le stesse cose. A Nottingham vi sono in tutto 11.000 case, delle quali 7.000 0 8.000 hanno in comune il muro posteriore, il che rende impossibile la circolazione dell’aria; inoltre, spesso una sola latrina serve in comune a parecchie case. Durante un’ispezione compiuta di recente, si trovd che mol- te file di case erano costruite sopra fognatute poco pro- fonde, coperte unicamente dal tavolato del pavimento. Lo stesso spettacolo si offre a Leicester, Derby e Sheffield. Su m Birmingham ci informa Particolo sopra citato dell’Artizan: Nelle parti pit vecchie della citta vi sono molti bructi quattieri, sporchi e teascurati, pieni di pozzanghere stagnanti e di mucchi di rifiuti. I cortili sono molto numerosi a Birmingham, oltre 2.000, e contengono la maggior parte della classe operaia. Per lo piti sono stretii, fangosi, mal ventilati e con cattive fogne, vi si allineano da otto a venti case, che per Ia maggior parte ricevono aria da un solo lato, poiché il loro muro posteriore & in comune con un altro edificio. Nel fondo del cortile esiste quasi sempre una buca per Ta cenere o qualeosa di simile, 1a cui sporcizia & indescrivibile. B, da osservare perd che i cortili piti recenti sono costruiti in maniera piti razionale e sono tenuti in modo phi decoroso; ¢ anche i cottages di quésti cortili sono molto meno ammucchiati l'uno aecanto all'aliro che a Manchester e Liverpool, ed & per que- sts ragione che quando scoppiano le epidemie a Birmingham i casi mortali sono assai meno numerosi che non ad esempio a Wolverhampton, Dudley e Bilston, che distano solo poche miglia Parimenti sono sconosciute a Birmingham le abitazioni nelle can- ine, sebbene alcuni locali sotterranei siano adibiti assai, impro- priamente a laboratori. Le case d'alloggio per proletari sono abba- stanza numerose (oltre 400), situate principalmente in cortili nelle zone centrali della cittd; quasi tutte sono disgustosamente sudice ¢ inaleodoranti, e sono il rifugio di mendicanti, vagabondi (tramper: diremo pid oltre del significato preciso di questo termine) Ia € prostitute, i quali qui mangiano, bevono, fumano e dormono senza pteoccuparsi minimamente della comoditi 0 della decenza, in ua'atmosfera tollerabile soltanto da esseri cost degradati. Per molti aspetti Glasgow assomiglia a Edimburgo: gli stessi wynds, gli stessi alti casamenti, A proposito di que- sta citta Artizan osserva: La classe operaia rappresenta qui circa il 78 per cento dell’intera popolazione (circa 300.000 abitant ta in quattieri che supe- rano per miseria € squallote i pid infimi angoli di St. Giles & Whitechapel, i liberties di Dublino, i wynds di Edimburgo, Pa- recchi di questi quartieri sono nel’ centro della cittd: a sud di Trongate, a ovest del Mercato del sale, nel Calton, ai lati della Via Alta, ece., labirinti interminabili di viuzze © di wynds, nei quali Si aprono’ quasi ad ogni passo cortili © vicoli ciechi, iormati da case vecchie, mal ventilate, altissime, prive di acqua e cadenti. Queste case’ sono letteralmente gremite di abitanti; contengono fre 0 quattro famiglie — una ventina di persone — per ogni piano, In alcuni casi ogni piano & affittato come dormitorio, cosicché 2 & Osco ray he fino @ quindici © venti persone sono ammucchiate, non si pub dire alloggiate, in un'unica stanza, Questi quactieri ospitano i membri pid poveri, pit deptavati, pid avviliti della popolazione, e devono essere considerati le fonti di quelle spaventose febbri epidemiche, che da qui si diffondono seminando Ia morte in tutta Glasgow. Ascoltiamo come descrive questi quartieri J. C. Symons, commissario governative nell’inchiesta sulle condizioni dei tessitori a mano ®: Ho visto 1a misetia in slcuni det suoi stadi peggiori sia qui che sul continente, ma prima di visitare { wynds di Glasgow on credevo che in qualche paese civile potessero esistere tante mo- struosita, tanta miseria © tonte malattie, Nelle case d'alloggio pit intime dormono da dieci a dodici e talvolta veati persone di ambo i sessi e di tutte le eti mescolate insieme, pid 0 meno svestite, sul, pavimento, Le abitazioni sono usualmente (generally) cost sudice, umide ¢ cadenti che nessuno vorrebbe tenervi i suo cavallo. AE in un altro punto: I wynds di Glasgow contengono una popolazione aane, di quindicimila a trentamila persone. Questo quartiere & composto interamenté di stradine anguste e di cortili quadrangolari, al centro dei quali si innalza sempre un letamaio. Per quanto tipugnante fosse T'aspetto esteriore di questi luoghi, tuttavia non bastd a prepararmi alla sporcizia e alla miseria ‘delVinterno. In alcune stanze da letto che noi (ill sovrintendente di polizia capitano Miller ¢ Symons) visitamme di notte, trovammo letteralmente uno strato di esseri umani sdraiati sul pavimento, spesso quindici o venti, alceni vestiti, altri nudi, uomini ¢ donne mescolati insieme. Ii Toro letto era’ uno strato di paglia ammoffita frammista ad alcuni stracci, Pochi o addirittura inesistenti i mobili, e Punica cosa che esse a questi bugigattoli un aspetto abitabile era un fuoco nel camino. I! furto e la prostituzione costituiscono le principali risorse i questa popolazione. Sembrava che nessuno si fosse mai dato a pena dt ripulite queste stalle di Augia, questo pandemonio, questo groviglio di delitti, di sporcizia e di pestilenza esistente nel centro della seconda citti del regno. Un'ampia ispezione dei quattieri pity infimi di altre cite nan riveld mai nulls che avesse 8 Arts and Artisans at Home and Abroad, by J.C. Symons, Edimburgo, 1839. Liautore, » quanto sembra scazzese egli stesso, & un liberale ¢ di conseguenza un fanatico avversatio di ogni movimento opersio autonome: T passi citati si trovano a p. 116 c seg. (ind.a) 73 anche solo la mei di quelle brutture, né per profondita di infe- gione fisica © morale, né per densith relativa della popolazione. In questo quartiere la maggior parte delle abitazioni ® stata di- chiarata pericolante € inabitabile dalla Court of Guild; ma proprio queste sono le pit affollate, poiché, per legge, per esse non si ud esigere affitto La grande zona industriale che & al centro dellisola britannica, la striscia fittamente popolata del West York- shire e del South Lancashire con le sue numerose citta in- dustriali non & da meno delle altre grandi citta. Il distret- to laniero del West Riding nel Yorkshize @ una contrada ridente, un susseguirsi ameno di verdi colline, le cui aleure divengono sempre piti ripide andando verso occidente, fi- no a raggiungere Ja loro punta pit alta con Verta czesta di Blackstone Edge, che fa da spartiacque tra il Mare d’Irlan- dae il Mare del nord. La valle dell’Aire, in cui giace Leeds, e quella del Calder, in cui corre la ferrovia Manchester. Leeds, sono tra le pid suggestive dell'Inghilersa e sono disseminate dovunque di fabbriche, villaggi e citta; le gri- gic case di pietra appaiono cosi pulite e graziose in con- fronto con gli anneriti casamenti di mattoni del Lancashire, che sono davvero una gioia, Ma quando si entra nelle cittd, si trovano ben pochi motivi di compiacimento. Co- me desarive l’Artizar (loc, cit.), e come ho potato riscon- teare direttamente, Leeds giace su un dolee declivio che scende nella valle dell'Aire. Il fiume attraversa serpeggiondo Ia citi. per una lunghezzn di circa un miglio © mezzo’ c, durante il disgelo o in periodi di piogge vio- lente; & soggetto ‘a gravi inondazioni. I “quartieri occidentali, situati in alto, sono relativamente puliti per una citti cos! grande, ma le zone piti basse intorno al fiume ed ai ruscelli (beck) suoi tributari sono sporche, strette ¢ git da sole sufficienti ad abbreviare In vita degli abitant, particolatmente dei bambini piccoli «ei si aggiungono ancora le orribili condizioni dei quartieri operai incorno 2 Kirkgate, March Lane, Cross Street ¢ Richmond Road, * Dovunque parliamo di miglia senza atta indicazione, si rata di mi- glia inglesi, 69 ¢ mezzo delle quali corrispondono al grado. del equatore Quind! un ‘migtio tedesco & uguale a cies cinque migla inglesi (nda). 14 che si devono attribuire principalmente alle strade non pavimen- tate e prive di fogne, all'archicetnura ircegolare, ai numerosi cortilé € vicoli ciechi ¢ all’assenza totale anche dei pitt comuni mezzi di pulizia; si metta insieme tutto questo ¢ avremo ragioni a suf ienza ‘per spiegarci Yelevatissimo indice di mortaliti di queste infelici regioni in cui regna fa pit sudicia miseria. In conseguenza delle inondazioni dell’Aire (che, si deve aggiungere, come cutti i fiumi che servono all'industria entra nella citta chiaro e tra- sparente ¢ ne esce denso, nero e puzzolente, inquinato da tutti i tifiuti possibili) le abitazioni e le cantine spesso si riempiono d'acqua al punto che & necessario yuorarle con le pompe; e in tali petiodi Taequa sale anche I dove esistono le fugne, da esse si riversa nelle cantine producendo vapori densi di” miasmi, fortemente impregnati di idrogeno solforato, ¢ lascia dietro di sé tun sedimento nauseabondo © sommamente nocivo per Ia salute. Durante Vinondazione della primavera del 1839, gli effetti di questa ostruzione delle fogne furono cosi deleteri che, secondo la rela ione dellufficiale di stato civile, in questo quartiere si ebbero nel corso di quel trimestre tre casi di morte per ogni due nascite, ‘mentre, pet Io stesso trimestre, in tutte le altre parti della cited si ebbero tre nascite contro due casi di, morte. X. Altei quartieri fittamente popolati sono privi di fogna- ture ovvero ne sono provvisti in misura cosi insufficiente da non ritrarne alcan vantaggio. Per intere file di case rara- mente si trovano cantine asciutre; in altri quartieri parec- chie sttade sono ricoperte di un fango molle dell’altezza di un piede. Invano gli abitanti si sono sforzati di tempo in tempo di riparare queste strade con palate di cenere; nonostante cid, in tutte fe buche ristagnano liquami e lac. qua sporca gettata via dalle case, finché il sole e il vento non li asciugano (cfr. la relazione del consiglio comunale nello Statistical Journal, v. 2, p. 404). Un normale cottage di Leeds non occupa pi di cinque yarde quadzate, e di solito & composto di una cantina, un soggiorno e una stan- za da letto, Queste abitazioni anguste, giorno € notte sti- pate di esseri umiani, sono un altro motivo di pericolo per la morale e la salure degli abitanti. E quanto siano affol- late tali abitazioni Jo descrive il rapporto sopra citato sulle condizioni sanitarie della classe operaia: ‘2 Non si dimentichi che queste « cantine » non sono ripostigli, ma abi- tazioni per esseri umani (n.d.¢.). 75 A Leeds trovamme Fratelli e sorelle e dozzinanti di ambo i sessi che dividevano Ia stessa stanza da letio coi genitori; ne derivano conseguenze i] cui solo pensiero ripugna ai seatimenti umani. Lo stesso vale per Bradford, che si trova a sole sette miglia da Leeds, al punto di convergenza di parecchie val- Ji presso un fiumiciattolo graveolente, nero come la pece. In una bella domenica di sole — poiché nei giorni di lavoro 2 avvolta da una grigia nube di fumo di carbone — vista dalle alture circostanti Ia citta offre uno spettacolo super- bo; ma dentro di essa regnano Ia stessa sporcizia e lo stes so abbandono che a Leeds. Le parti pit vecchie della ci t8, costruite su ripidi pendii, sono anguste e irregolari; nelle stradette, nei vicoli ciechi e nei cortili giacciono cu- muli di rifiuti ¢ macerie; le case sono semidiroccate, mal- sane e inadatte a servite da abitazione: nelle immediate vicinanze del fiume e del fondovalle ne trovai parecchie il cui piano inferiore, quasi interrato nel pendio del monte, era del tutto inabitabile. In generale, le parti del fondo- valle nelle quali si sono ammassate tra le alte fabbriche le abitazioni degli operai, sono le peggio costruite e le pitt ler- ce di tutta la citta. Nei quartieri nuovi di questa come di tutte Ie altre citta industriali, i cottages sono piti regolari, allineati in fila, ma anch’essi pieni di tutti gli inconvenienti che sono legati al consueto modo di alloggiare gli operai, dei quali parleremo pié a lungo tratando di Manchester. Lo stesso vale per tutte le altre citth del West Riding, ciod Barnsley, Halifax e Huddersfield. Quest'ultima, che per la sua incantevole posizione e per la sua architettura mo- derna & di gran lunge la pit bella di tutte le cittd industria. li del Yorkshize e del Lancashire, ha tuttavia anch’essa i suoi quartieri brutti; infatti una commissione, nomina- ta da un’assemblea cittadina per ispezionare la citta, comu- nicava il 5 agosto 1844: E notorio che a Huddersfield intere strade ¢ molti vicoli ¢ cortili non sono lastricati né provvisti di fogne o di altri mezzi di scolo; vi giacciono ammonticchiati rifiuti, spazzatura e sporcizia 76 Gi ogni specie che si decompongono ¢ imputridiscono, © quasi ovunque T'acqua stagnante si raccoglie in pozzanghere, ¢ in con- seguenza di cutto cid Je abitazioni cireostanti sono’ necessariamente miserabili ¢ sudice, sicché ivi hanno origine le malattie che mic nacciano ta salute dellintera citta Se andiamo oltre, o se con Ia ferrovia passiamo attra- verso il Blackstone Edge, arriviamo alla terra classica in cui I'industria inglese ha realizzato il suo capolavoro, e dal- Ja quale partono tutti i movimenti. degli operai, il South Lancashire, col suo centro, Manchester. Di nuovo abbiamo gui un bel paesaggio collinoso, che partendo dallo sparti- acque discende dolcemente ad occidente verso il Mare di Inlanda, con le incantevoli, verdi vallate del Ribble, del- MTewell e del Mersey e dei loro affluenti; una tetra che ancora cent’anni fa era per la maggior parte null’altro che una palude poco popolata, mentre oggi @ disseminata di citta e villaggi ed & Je regione pit densamente popolata di Inghilterra. Nel Lancashire, e particolarmente a Manche- ster, Pindustria britannica trova al contempo il suo punto di partenza ¢ il suo centro; la Borsa di Manchester 8 il ter- mometro di tutte le oscillazioni del traffico industriale; la moderna arte della fabbricazione ha raggiunto a Manche- ster la sua perfezione. Nell’industria cotonieta del South Lancashire sono spinti all’estremo lo sfruttamento delle forze naturali, la sostituzione del lavoro manuale mediante Te machine (particolarmente con i] telaio meccanico e la selfactor mule) e la divisione del lavoro, e se abbiamo indi. yiduato in questi tre elementi il tratto caratteristico del- Vindustria moderna, dobbiamo riconoscere che la lavora- zione del cotone dagli inizi fino a oggi & sempre stata al- Pavanguardia rispetto a tutti gli altti rami dell’industria. Ma, nello stesso tempo, dovevano svilupparsi qui nel mo- do pid completo e pitt netto gli effetti dell'industria mo- derna sulla classe operaia, e il proletatiato industriale do- veva presentare qui le sue piti classiche caratteristiche. La degradazione alla quale Poperaio viene ridotto dall'impie- go della forza-vapore, delle macchine e della divisione del 7 Meschesfer come ensbtrne lavoro, e i tentativi de! proletariato di sollevarsi da questa avvilente situazione, sono stati necessariamente spinti an- ch’essi all’estremo, ¢ hanno raggiunto la piti lucida con- sapevolezza. Poiché dunque Manchester & il tipo classico della moderna‘citta industriale e anche perché la conosco come la mia stessa citi natale — ¢ pit a fondo della miaggior parte dei suoi abitanti — ci soffermeremo pit @ Tungo su di essa. ~ Le citta intorno a Manchester differiscono ben poco dal capoluogo per quanto riguarda i quartieri operai, ma in esse gli operai costituiscono, se possibile, una parte an- cor maggiore della popolazione. Infatti questi sono cent esclusivamente industriali e lasciano che tutti gli affari com- merciali vengano trattati a Manchester o attraverso que- sta cittd; essi dipendono in tutto e per tutto da Manchester € percid sono abitati soltanto da operai, de fabbricanti ¢ da piccoli negozianti, mentre a Manchester risiede anche una popolazione commerciale molto importante, formate principalmente da ditte commissionarie e grossi dettaglian- ti, Per questo Bolton, Preston, Wigan, Bury, Rochdale, Middleton, Heywood, Oldham, Ashton, Stalybridge, Stock- port ecc., sebbene siano quasi tutte citta di trenta, cin- quanta, settanta ¢ anche novantamila abitanti, sono quasi esclusivamente grossi quartieri operai, disseminati di fab- briche e attraversati da poche grandi arterie, completamente fiancheggiate da negozi, dove sboccano i viali in cui si tro- vano i giardini e le case 0 ville dei fabbricanti. Le citta stes- se sono costruite male e itregolarmente, con sporchi cor- tili, viuzze e vicoletti pieni di fuliggine, e hanno un aspet- to particolarmente repellente perché i mattoni, che costi- tuiscono il materiale da costruzione generalmente adope- rato, con andar del tempo hanno perduto il loro colore osso acceso € sono divenuti neri di fumo, Gli scantinati abitati sono qui comunissimi; queste tane sotterranee ven- gono fabricate dovunque sia possibile e una parte assai considerevole della popolazione abita in esse. Tra le peggiori di queste cittd abbiamo, oltre Pieston 78 e Oldham, Bolton, situata undici miglia a nord-ovest di ‘Manchester. Come ho potuto osservare durante i miei ripe- tuti soggiorni, non ha che un'unica strada principale, piut- tosto sudicia, Deansgate, che serve contemporaneamente da mercato ¢ la quale, anche durante la bella stagione, @ sem- pre un buco squallido e oscuro, sebbene oltre le fabbriche non vi siano che basse casette a uno o due piani. Come dap- pertutto, la parte pitt vecchia della cittA & particolarmente cadente ¢ quasi inabitabile, Un’acqua nerastra, della quale non si pud dire se sia un.ruscello o una lunga serie di poz- zanghere fetide, vi scorre in mezzo e contribuisce ad ap- pestare del tutto Patia gia tutt’altro che pura. ‘Vi & poi Stockport, che pur essendo situata sul Mersey dalla parte del Cheshire, appartiene tuttavia al distretto in- dostriale di Manchester. Giace in una stretta valle lungo il Mersey, cosicché la strada da un lato scende e dall’altro sale sempre assaj ripida, mentre la ferrovia che da Manchester porta a Birmingham passa sopra la citta e Ia valle su un alto viadotto. Stockport & conosciuta in tutto il distretto come uno dei buchi pitt oscuri e furosi, e di fatto, special- mente se vista dal visdotto, appare estremamente sgrade- vole. Ma ancor ic saradevoli appaicno i cottages. e gli scan- tinati di bE a te ella cit Poche miglia a nord-est di Stockport si trova Ashton- under-Lyne, uno dei pit, moderni centri industriali della regione. Si stende sul pendio di una collina, ai cui piedi scorrono il canale e il fiume Tame, e in generale & costruita secondo sistemi pit moderni e razionali. Cinque o sei lun- ghe strade parallele attraversano il fianco della collina e sono tagliate perpendicolarmente da altre strade che condu- cono verso Ie valle. Con questo sistema tutte le fabbriche sarebbero state allontanate dalla citt’ vera e propria, an- che se Ia vicinanza dell’acqua e del canale non le avesse 79 gid necessariamente respinte nel fondo della valle, dove stanno tutte raggruppate e di dove i loro camini emet- tono un fumo denso. Per questo Ashton ha un aspetto as- sai piti piacevole di tutte le altre citta induseriali: le stra- de sotto larghe e piuttosto pulite, i cottages di un bel rosso brillante, appaiono auovi e comodi. Ma il nuovo sistema di costtuite cottages per gli operai ha anche i suoi incon- venienti; ogni strada ha alle spalle una sua stradina nasco- sta alla quale si accede per uno stretto vicolo trasversale, € che & percid tanto pid sporea. Ed anche ad Ashton, — sebbene non abbia visto edifici, tranne che all'ingresso del- In citta, che possano avere pid di cinquant’anni, — anche ad Ashton vi sono strade nelle quali i cottages stanno di- ventando brutti e vecchi, dove gli angoli dei muri cedono e si sgretolano, le pareti si fendono e lasciano sbriciolare la calce spalmata all'interno; strade il cui aspetto sudicio, nero e fumoso non la cede in nulla alle altre citta del di- stretto; tuttavia questa & per Ashton un’eccezione, non la regola. Un miglio ancor pi a oriente si trova Stalybridge, an- ch'essa sul Tame. Chi arriva da Ashton pasando per il monte vede in alto, a destra e a sinistra, grandi ¢ bei giar- dini con nel mezzo case fastose simili a ville, per lo pitt di stile « elisabettiano », che sta al gotico proprio come la religione protestante-anglicana sta a quella cattolica aposto- Tica romana. Ancora cento passi, ed ecco Stalybridge ap- patite nella valle, ma quale violento contrasto rispetto al- le sontuose ville di campagna, perfino rispetto ai pur mo- desti cotéages di Ashton! Stalybridge giace in una gola angusta e tortuosa, pid angusta ancora di quella di Stock port, i cui pendit sono coperti da un groviglio disordinato di cottages, case € fabbriche. Non appena vi si entra, pid i primi coftages sono stretti, affumicati, vecchi ¢ cadenti, € tutta Ia citi offre Io stesso aspetto. Le poche strade nel ristretto fondovalle per lo pit si incrociano alla rinfusa su © giti per la montagna, € a causa di questa posizione sco- scesa in quasi tutte le case i) pianoterra @ semisepolto, 80 quale massa di cortili, vicoli e angoletti isolati derivino da questo confuso modo di costruire lo si pud vedere guardan- do dalle alture, di dove in qualche punto si vede Ja cited al di sotto come in una prospettiva a volo d'uccello. Si aggiunga a questo la spaventosa sporcizia, ¢ si compren- deri quale ripugnante impressione facia Stalybridge, no- nostante i suoi graziosi dintorni. Ma delle citta minori abbiamo ormai detto abbastanza. Esse hanno tutte una loro caratteristica, nel complesso tuttavia gli operai ci vivono proprio come a Manchester; per questo ho descritto particolareggiatemente solo la Toro peculiare struttura, € voglio ancora aggiungere sol- tanto che tutte Je osservazioni pi generali sullo stato delle abitezioni degli operai di Manchester si adattano perfettamente anche a tutte le citta circonvicine. Passia- mo dunque al capoluogo. Manchester giace ai piedi del pendio meridionale di una catena di colline, che corre da Oldham git, tra le valli dell’Irwell e del Medlock, e la cui. ultima cima, Kersall-Moor, costituisce Vippodtomo e insieme il Mons sacer di Manchester; Ja cittd vera e propria si stende sulla riva sinistra dell'Irwell, tra questo fume e i due fiumi minori, I'Irk e il Medlock, che si. gettano qui nell"Irwell. Sulla riva destra dell’Irwell, cinta da una grande ansa del fiume, si trova Salford, e piti a occidente Pendleton; a nord dell’Irwell si trovano Broughton alta e bassa; a nord del- Pink, Cheethas Hill; a sud del Medlock vi 8 Hulme, e piti a oriente Chorlton-on-Medlock, mentre ancor piti di- stante, press'a poco a est di Manchester, si trova Ardiwick. Lintero complesso di edifici.2 chiemato comunemente Manchester e comprende 400.000 persone, piuttosto pid che meno. La citth stessa"€ costraita in modo singolare e si potrebbe abitarvi per anni ¢ entrarvi e uscirne ogni giorno senza mai venire a contatto con un quattiere ope- raio anche soltanto con operai, almeno fino a quando ci si limita a occuparsi dei propri affari o ad andare a pas- seggio. E. cid deriva principalmente dal fatto che, per un aL Ovrom dad! unbensin cele ghetto EO tacito, inconsapevole accordo, come pure per uni consa- pevole ed espressa intenzione, i_quartieri operai_sono hettamente separati dai quartieri destinati_alla classe me- dis, owvero, dove cb non ? possibile, sono stati eopert con_il_manto della carita, Nel centro Manchester ha un quartiere commerciale abbastanza esteso, lungo circa mezzo Pianta di Manchester © sobborghi. (I quartiere commerciale, at centio, & indicaro dal tratteggio discendente da sinistea a destea,) 1. La Rarsa 2. La Chiesa Veechia, 3. La casa di lavoro, 4. Il cimi- tero dei poveri tra i due [tra i an. 3 © 4] la stazione della ferrovia Liverpool Leeds, 5. Chiesa di S. Michele. 6 Scotland Bridge sok rk. La strada da 2a 6 si chiama Long Millga i sull'rks 8: Picola Ieandas nt Ven’ Mien 7- Pace Beige 82 miglio, ¢ largo altrettanto, composto quasi esclusivamente di uffici e di magazzini (warebouses). In cutto il quar- tiere non vi sono quasi case d'abitazione, ¢ di notte esso 8 deserto e solitario, e solamente le guardie notturne con le loro lanterne cieche percorrono le sue strade anguste e buie, Questa zona & atiraversata da alcune vie principali nelle quali & concentrato l'immenso traffico e dove il pianoterra delle case @ occupato da eleganti negozi; qua € Ih in queste vie alcuni dei piani superiori sono abitati, ¢ alla sera fino a tardi vi @ una certa animazione. Ad ecce- zione del quartiere commerciale, tutta la vera Manchester, tutta Salford ¢ Hulme, una parte notevole di Pendleton © Chorlton, due terzi di Ardwick singole strisce di Cheetham Hill e di Broughton non sono che un unico quartiere operaio che, simile ad una fascia larga in media tun miglio ¢ mezzo, cinge il quartiere commerciale. Fuori, oltre questa fascia, abita la media ¢ alta borghesia. La media borghesia in strade regolari nelle vieinanze dei quar- tieri operai, specialmente a Chorlton e nelle contrade pitt basse di Cheetham Hill; ‘alta borghesia nelle lontane ville con giardino di Chorlton e Ardwick, 0 sulle ariose colline di Cheetham Hill, Broughton e Pendleton, nella sana, libera aria di campagna, in comode ¢ lussuose abi- tazioni, dinanzi alle quali passano ogni quasto d’ora o ogni mezz’ora gli omnibus diretti verso la citt’. Ma il pit bello in tutto cid & che questi ricchi rappresentanti del- Paristocrazia del denaro possono attcaversare i quartieri operai, seguendo Ia strada pid diretta per arrivare ai loro ulfici al centro della cittd, senza neppure accorgersi della miseria che si stende tutt'intorno. Infatti lungo i due lati delle strade principali che dalla Borsa conducono in tutte le direzioni fuori di citta, si stendono” negozi in fila quasi ininterrotta, Queste strade si trovano quindi nelle mani della piccola e media borghesia, la quale se non altro per motivi di interesse mantiene ¢ pud man- tenete un aspetto pit decoroso e pulito. E vero che questi negozi hanno pur sempre un qualehe legame con i quar 83 tieti che si stendono alle loro spalle, e percid nel quar- tiere commerciale ¢ nei pressi dei quartieri della borghesia appaiono piti eleganti che non la dove celano i sudici coftages operai; tuttavia sono pur sempre sufficienti_a nascondere aj ricchi signori e alle rieche dame, dallo sto- maco forte e dai nervi deboli, la’ miseria e ill sudiciam che costituiscono il complemento della loro ticchezza e del Toro Tusso. Cost € ad esempio la Deansgate, che dalla Chiesa Vecchia conduce in linea retta verso sud, ed & contornata all'inizio da fabbriche e magazzini, poi da ne- gozi di seconda categoria ¢ da alcune birrerie, pit a sud dove abandon il quartiere commerciale, da negozi pi miseri, che man mano divengono pit sporchi e sono sem- pre pit spesso interrotti da taverne e bettole, finché nella parte terminale, a sud, l'aspetto dei negozi non Jascia alcun dubbio sul fatto che i loro avventori sono operai, e sol- tanto operai. Cosi Market Street, che dalla Borsa corre in direzione sud-est; all'nizio, eleganti negozi di prima categoria e, ai piani superiori, uffici e magazzini; pid in 1a (Piccadilly) grandiosi alberghi € magazzini; proseguendo ancora (London Road), nella zona del Medlock, fabbriche, osterie, botteghe per gli strati inferiori della borghesia e per operai, poi, nei pressi di Ardwick Green, abitazioni per media e alta borghesia, e di qui innanai grandi giar- dini e case di campagna per i ricchi industriali e com- mercianti, A questo modo & facile, conoscendo bene Manchester, dedurre dalle strade principali quali sono i quartieri retrostanti, ma difficilmente da esse si @ in grado di contemplare direttamente i veri quartieri operai, So molto bene come questa ipoctita urbanistica sia comune, pid o meno, a tutte le grandi citti; so anche che i negozi al minuto proprio per la natura dei loro affari devono occupare le grandi strade principali; so che, dovungue, in tali strade si trovano phi case belle che brutte e che nei loro paraggi il valore dei terreni @ pitt alto che non nelle zone pid lontane; ma_in nessun luogo come a Manchester ho trovato alteettantasistematichs Wel tener — 84 lontana la classe operaia dalle strade principali, altrettanta llecitadine nel Macondere delicatamienteTitso cS che Botrebbe offendere Tocchio e 1 nervi della borghesia. tuttavia in generale proprio Manchester pitt di tutte le altre citta @ stata costruita non secondo un piano o in base ordinanze di polizia, ma invece secondo il caso; e quando mi vengono in mente, a questo proposito, Te premurose affermazioni della classe media, secondo le quali gli operai se la passano egregiamente, non posso non pensare che i fabbricanti liberali, i « big whigs » di Manchester hanno avuto la loro parte in questa sistema- zione urbanistica piena di pudori Aggiungerd che gli stabilimenti industriali sono di- sposti quasi tutti lungo i tre fiumi o i diversi canali che si diramano per la citi, € passo quindi direttamente a descrivere i quartieri operai. Ecco in primo luogo la cittd vecchia di Manchester, che si stende tra il margine set- tentrionale del quartiere commerciale ¢ I'Irk. Qui le strade, anche le migliori, sono strette e tortuose, — come Todd Street, Long Millgate, Withy Grove e Shude Hill, — le case sporche, vecchie ¢ cadenti, mentre l'aspetto delle strade laterali assolutamente orribile, Giungendo a Long Millgate dalla Chiesa Vecchia, si ha subito a destra una fila di case antiquate, nelle quali neppure uno solo dei muri frontali @ rimasto diritto; sono i resti della vecchia Manchester preindustriale, i cui antichi abitanti si sono trasferiti con i loro discendenti in quartieri meglio co- struiti, lasciando le case, divenute per essi troppo misere, ad una razza di operai fortemente mescolata con sangue irlandese. Qui siamo realmente in un quartiere quasi di- chiaratamente operaio, poiché anche i negozi e le osterie non si prendono la briga di apparire un po’ puliti. Ma questo non @ ancor nulla a paragone delle viuzze ¢ dei cortili che si stendono dietro, e ai quali si arriva attra- verso stretti passaggi coperti, sotto i quali non possono passare neppure due persone [una accanto all'altra. E difficile immaginare la disordinata mescolanza delle case, 85 cchi tempi di Manchester: in tempi pit recenti Ja confusione @ stata portata al massimo, poiché dovunque si & trovato un pezzetto di spazio tra le costruzioni del- Tepoca precedente, si @ continuato a costruite © a rappez- zare, fino a togliere tra le case anche V'ultimo pollice di terra libera ancora suscettibile di essere utilizzata. A con- ferma di cid, unisco una piccola parte della pianta di Manchester; non ancora la parte piti brutta e non rap- presenta nemmeno un decimo di tutta la citt’ vecchia. Questo schizo @ sufficiente a caratterizeare Passurda urbanistica di tutto il quartiere, particolarmente nelle vi- cinanze dell'Ink. La riva meridionale dell'Irl @ qui molto ripida e alta da quindici a trenta piedi; su questo scosceso pendio sono generalmente costruite te file di case, di cui In pi bassa sorge quasi direttamente dal fiume, mentre Ia facciata di quella pit alta sta al livello della cresta della collina di Long Millpate. Tra di esse lungo il fiume sor- gono anche delle fabbriche: in breve, anche qui le costru- zioni sono anguste e disordinate come nella parte infe- riore di Long Millgate. A sinistra e a destra una miriade di passaggi coperti immettono dalla strada principale nei numerosi cortili, dove ci si imbatte in una rivoltante 86 Juegimennf de Frome Tek sporcizia che non ha Peguale, segnatamente nei cortili che conducono all'Irk ¢ che comprendono le pid orrende abi- tazioni che io abbia mai visto. In uno di questi cortili, proprio all’ingresso, 1A dove termina il passaggio coperto, si trova una latina priva di porta, e cosf lurida che gli abitanti per entrare e uscire dal cortile devono attraver- | sare una pozzanghera di orina imputridita e di escrementi. B il primo cortile presso Ick, al di sopra di Ducie Bridge, se qualcuno avesse voglia di andarlo a, vedere; sotto, sul fiume, si trovano numerose concerie, che appestano Tin- tera contrada col puzzo degli animali putrefatti. Nei cor- tili sotto Ducie Bridge si discende per Jo pitt su scale strette e sudicie, e solo attraversando mucchi di macerie e di immondizie si artiva alle case. Il primo cortile sotto Ducie Bridge si chiama Allen's Court, e durante il colera si trovava in condizioni tali che Ia polizia sanitaria do- vette farlo sgomberare, ripulire ¢ disinfettare con cloro; il dottor Kay in una sua pubblicazione” d& una tertifi- cante descrizione delle condizioni di questo cortile in quei tempi. Da allora pare che qualcosa sia stato demolito e ricostruito; per lo meno, da Ducie Bridge si vedono aleuni muri in rovina e alti mucchi di macerie, accanto a case di nuova costruzione. La vista da questo ponte — deli- catamente nascosta ai mostali di bassa statura da un pa- rapetto in muratura ad altezaa d’somo — @ in generale caratteristica per Tintera zona. In basso scorte, 0 meglio ristagna V'Irk, yn corso d’acqua siretio, nerastro, “puzzo- ente, pieno ‘aoimondisie edt riod che iver allt iva destra, pid piatta..Con il tempo asciutto_su_questa iva resta una Tunga fila di ripugnanti_ pozzanghere | ose, verdastre, dal cui fondo salgono continuamente alla superficie bolle di_gas.mef 4 The Moral and Physical Condition of the Working Classes, em played in the Cotton Manufacture in Manchester, by James Ph, Kay, ML B,, 2 ed., 1832, Il doce. Kay confonde Ia classe apersia in generale cod, Ig lise degli oper dt abbr, mt per i tet & elem (nda) 87 intollerabile anche per chi sta sul ponte, quaranta o cin. quanta piedi sopra il livello dellacqua. Per di pid ad_ ogni passo il flusso delle acque ® ostacolato da alti sbarramenti, dietro i quali si depositano ¢ imputridiscono in. grandi quantita il fango ¢ i rifiuti. In capo al ponte stanno grandi concerie, piti sopta ancora tintorie, mulini per polveriz- zare ossa, e gasometri, i cui canali di scolo e rifiuti si riversano tutti nell’Irk, che raccoglie inolire anche il contenuto delle attigue fognature e latrine. B facile im- maginare, dunque, di quale natura siano i depositi che il fume lascia dietro di sé. A pit del ponte si vedono le macerie, l'immondizia, il sudiciume e i rifiuti dei cor- tili che s‘affacciano sulla ripida riva sinistra; ogni casa @ ‘uddossata all'altra e, per Vinelinazione della riva, si vede un pezzo di ciascuna: tutte nere di fumo, sgretolate, vecchie, con le intelaiature e i vetri delle finestre in pezzi. Lo sfondo & formato da vecchi stabilimenti industriali simili a ceserme. Sulla riva destra, pitt pianeggiante, vi & una lunga serie di case e di fabbriche; gia 1a seconda casa & diroccata, senza tetto, piena di macerie, e la terza & cosf bassa che il piano inferiore & inabitabile e quindi sprowvisto di finestre e di porte. Qui lo sfondo @ costi- tuito dal cimitero dei poveri, dalle stazioni ferroviarie per Liverpool ¢ Leeds, dietro alle quali sorge la casa di lavoro, la « Bastiglia della legge sui poveri » di Manchester, che come una cittadella guarda minacciosa dall'alto di una collina, dietro alte mura e merli, verso i quartiere operaio che si trova di fronte. % Oltre Ducie Bridge Ia riva sinistra diviene pit pia- neggiante ¢ quella destra pit ripida, ma lo stato delle abitazioni su entrambe le rive peggiora piuttosto che mi- gliorare. Se dalla strada principale — ancora sempre Long Millgate — si volta a sinistra, si @ perduti: da un cortile si finisce nel‘altro, st continua a svoltare angoli, vicoli, passaggi, firiché dopo pochi minuti si perde J’orientamento ¢ non si sa pid da quale parte voltarsi. Dappertutto edi- fici in parte 0 del tutto diroccati, — alcuni sono effetti- 88 U ingpomatenat Aer degrade vamente disabitati, il che dice tutto in questi posti, — raramente le case hanno un pavimento di tavole o di pietra, e quasi sempre finestre e porte a pezzi, o scon- esse, e che sudiciume! Mucchi di dettiti, rifiuti ¢ immo dizie_dovunque; pozzanghere permanenti_al_posto dei Figagnoli, ¢ un _puzzo che da solo basterebbe a rendere Fnollerabile-a Omni uote appena cvile Tavita ib quest quartiere. IT nuovo tronco della ferrovia per Leeds, che atiraversa ['Irk in questo punto, ha sf spazzato via una parte dei cortili e dei vicoli, ma in compenso ne ha messo 2 nudo molti altri. Cosi, proprio sotto il ponte della fer- rovia vi 2 un cortile che per sporcizia e bruttura supera di gran Iunga tutti gli altri, appunto perché finora era stato cost nascosto ¢ isolato che solo con fatica vi si po- teva penetrare; io stesso non lo avrei trovato senza la falla aperta dal viadotto della ferrovia, sebbene credessi di conoscere perfettamente tutta la zona, Sopra una tiva accidentata, passando tra pali e biancheria stesa, si entra nel caos di piccole catapecchie a un solo piano e con una sola stanza, la maggior parte delle quali manca di pavi- mento ¢ in cui un solo ambiente serve da cucina, sog- giorno e stanza da letto. In uno di questi buchi, che malapena misurava sei piedi in lunghezza e cinque in larghezza, vidi due letti — ma quali lettiere e quali lettit — ‘che insieme a una scala e a un camino basta- vano a riempire V'intera stanza. In molti altri non vidi assolutamente nulla, sebbene la porta fosse spalancata gli abitanti appoggiati allo stipite. Davanti alle porte, dovunque, detriti ¢ immondizie; che sotto vi fosse una qualsiasi pavimentazione, non era possibile vedere, sol- tanto la si sentiva qua e Ia col piede. Tutto il complesso di queste stalle abitate da esseri- umani era contornato da due lati da case e da una fabbrica, il terzo lato confi- nava col fiume e, oltre l'angusto sentiero che s‘arram- picava sulla riva, soltanto. uno stretto androne immetteva in un altro labitinto di abitazioni, altrettanto mal costruite € mal tenute. 89 Ma basta! A questo modo & costruita tutta la zona dell’Irk, un caos disordinato di case ammonticchiate, tutte pid o meno inabitabili, e il cui sudicio interno corrisponde perfettamente alla sporcizia circostante. E come potcebbe essere pulita Ia gente? Non vi sono neppure le comodita necessarie per il soddisfacimento dei bisogni naturali quotidiani. Le latrine sono cos{ rare che, o per la maggior parte della gente si trovano troppo lontane, o sono piene tutti i giorni. Come potrebbe lavarsi Ja gente se ha a sua disposizione solo le sudice acque dell’Irk, ¢ le condutture d’acqua ¢ le pompe esistono soltanto nei quartieri dab- bene? In verita questi iloti della societh moderna non Possono essere biasimati se le loro abitazioni non sono pitt pulite dei porcili che stanno qua e [a tra le case! Se i proprietari delle case neppure si vergognano di affittare delle abitazioni come le sei o sete cantine sul lungofiume, proprio sotto Scotland Bridge, nelle quali il pavimento & perlomeno a due piedi sotto il livello dell’acqua — quan- do & bassa — dell’Irk che scorre a meno di sei piedi da esse; oppure come il piano superiore nella casa d’angolo della riva opposta, proprio sopra il ponte, il cui pianter- reno @ inabitabile perché completamente privo di porte ¢ finestre; € questo @ un caso non insolito in tutta questa zona, per cui poi spesso il pianterreno aperto viene uti- lizzato da tutto il vicinato come latrina, data la mancanza di altri luoghi adatti! Ma Jasciamo I'Irk per portarci sul lato opposto di Long Millgate, di nuovo nel mezzo delle abitazioni ope- raie; arriviamo allora in un quartiere un po’ pitt moderno, che si stende dalla chiesa di St. Michael fino a Withy Grove e Shude Hill. Qui, almeno, c’é un po’ di ordine; invece del caos di costruzioni, troviamo’ vie lunghe; di- ritte € vicoli ciechi, o cortili, per lo pit quadrati, costruiti secondo un piano; ma come IA accadeva per ogni singola casa, qui ogni strada e ogni cortile viene costruito arbi- trariamente ¢ senza alcun tiguardo per la posizione degli altri. Le strade'corrono ora in questa, ora in quella dize- 90 ao iD Juels eofebtatte cme Aegrdle dell! wenno Lcasigias mente] zione, ad ogni passo si capita in un vicolo cieco o in un angolo chiuso da fabbricati, che ci riporta nuovamente al punto di partenza; insomma chi non he abitato per un certo tempo in questo labirinto, non riuscird certamente a orientarsi. Per questo motivo la circolazione dell’aria nelle strade — se il termine pud essere usato per questo quartiere — e nei cortili diviene insufficiente come nella zona dell’Irk; ¢ se questo quartiere presenta tuttavia qualche vantaggio rispetto alla valle dell’Isk, — effettiva- mente le case sono piti nuove, qualche strada & provvista almeno di fogne, — d’altra parte, quasi in ogni casa si trovano abitazioni installete negli scantinati, che invece sono rare nella valle dell’Irk appunto perché le case sono pit vecchie e costruite in maniera piti trascurata, Del resto, la sporcizia, i mucchi di detriti e di cenere, le poz- zanghere nelle strade sono comuni a tutti e due i quar- tieri, ¢ in quello del quale stiamo parlando troviamo an- cora un altro aspetto negative per l'igiene degli abitanti, e precisamente un gran numero di maiali che o s’aggirano per le strade, grufolando tra le immondizie, 0 stanno chiusi in piccole stie nei cortili. Gli allevatori di porci qui, come in quasi tutti i quartieri operai di Manchester, pren- dorio in affitto i cortili e vi costruiscono porcili; quasi in ogni cortile si trovano uno o piti recinti, nei quali gli abitanti dei cortili gettano tutti i rifiuti ¢ le immondizie con i quali i maiali ingrassano; e l’atia gid viziata di que- sti cortili racchiusi entro casamenti diventa del tutto irrespirabile a causa delle sostanze vegetali ¢ animali in decomposizione. Attraverso questo quartiere & stata trac- ciata una strada larga, abbastanza decorosa, — Millers Street, — nascondendo abbastanza alla vista quel che sta dietro; ma se per curiositd ci si lascia attrarre da uno dei numerosi passaggi che conducono nei cortili, ci si imbactera ogni venti passi in questi luuylii letteralmente per porci. Questa & Ja cittd vecchia di Manchester, ¢ rileggendo escrizi fessare_< ché_ essere 91 ‘Seiza_questi operai, senzi a, & di gran lunga troppo debole per poter render idenza la sporcizia, la degenerazion . la struttura edilizia che’ sfida ogni pri ciccolazione dell’aria_ ed igiene, in questo quartiere che contiene da venti a trentamila ‘abitanti almeno. E un tale quartiere esiste nel cuore della seconda cittd d’In- ghilterra, della prima citti industriale del mondo! Se si vuole vedere di quanto poco spazio per muoversi, di quanta poca aria — € che aria! — per respirare necessiti Tuomo, in caso di bisogno, con quanta poca civilti egli possa esistere, basta venire qui, Certo, si tratta della citta vecchia, — e questo tiene a sottolineare la gente di qui, quando si parla loro delle spaventose condizioni di que: sto inferno sulla terra, — ma che significa? Tutto ci che_qui suscita il nostro orrore e la nostra indignaaione », nel_modo pitt violento, & di origine recente, appartiene all'Gpoca ladustrile: Le poche senting case ote ap Partenevano alla vecchia Manchester sono state abbando- nate da tempo dai loro primitivi abitanti; soltanto lin- dustria vi ha stipato le schiere di operai, che oggi in esse albergano; soltanto V'industria ha coperto di costruzioni ogni spazio libero tra queste vecchie case, per ricavarci un tetto per le masse che si fanno arrivare dalle regioni agricole ¢ dall'Trlanda; soltanto V'industria consente ai proprietari di queste stalle di affitearle ad esseri umani esigendo fitti elevati, di sfruttare la miseria degli operai, di minare la salute di miglisia di persone, affinché essi soltanto, i proprietati, si atricchiscano; soltanto Vindu- sttia_ha’reso_possibile_che_il_lavoratote appena_bero dalla servitd delle glebs, potasSe nuovamnte sere alo erato come puro e semplice materiale, come cosa, che dovesse lasciarsi_tinchiudere in un’abitazione troppo _mi sera pet chiungue altro, che egli, data la mancanza_di denaio, Ta ora if dititto' di lasciar-andare completamente Tutto cio @ opera soltanto dell industrig, che le. schiavied’ di Guesti operai, non avrebbe potui E vero che le 92 [ } | struttura originaria di questo quartiere era gii difettosa, che non se ne poteva fare molto di buono; ma i proprie- tari dei terreni, l'amministrazione cittadina henno forse fatto qualcasa per migliorarla, mentre sorgevano le nuove costruzioni? Al contrario, {8 dove ancora c’eta un ango- letto libero, & sorta una casa, ogni passaggio superfluo stato sostituito da una costruzione; il valoe fondiario % aumentato con lo sviluppo dell’industria, e quanto pit. & aumentato, tanto pid si & costruito alla rinfusa, senza riguardo per la salute e la comoditi degli abitanti, col solo scopo di trarne il maggior profitco possibile, sulla base del principio che non vi é baracca tanto brutta che non si trovi un povero impossibilitato a pagarne una mi- gliore, Ma questa non & he la cinta vecchis, cost si com sola la borghesia. Orbene, vediamo un poco che cosa ci offre la cittd nuova (the New Town). La citté nuova, detta anche la cittd irlandese (the Irish Town), si stende al di la della cittd vecchia, sopra una collina argillosa tra l'Irk ¢ St. George’s Road. Qui cessa ogni sembianza di citta; singole file di case o gruppi di strade sono sparsi qua e IA come piccoli villagei sul nudo terreno argilloso, dove non cresce neppure Verba: le case, 0 piuttosto i coftages, sono in cattivo stato, mai riparate, sudice, dotate di abitazioni in scantinati umidi e insalubri; Ie strade non sono lastricate né hanno canali di scolo, ma ospitano innumerevoli colonie di maiali, rin- chiusi in piccoli cortili e, stalle oppure liberi di passeg- giare per il pendio, Queste strade sono cosf fangose che soltanto quando il tempo @ molto ascjutto si ha la pos- sibilita di attraversarle senza affondare fino alle caviglie ad ogni passo. Nelle vicinanze di St. George’s Road gli isolati si fanno pid fitti, e ci si imbatte in una serie senza fine di vie, vicoli ciechi, stradette secondarie ¢ cortili, che si fanno sempre pit numerosi e disordinati quanto pit ci si avvicina al centro della citta. In compenso, sono pit frequenti le strade lastricate o almeno prowviste di marciapiedi selciati e di canali di scolo; ma Ia sporcizia 93 © i difetti delle case, particolarmente delle cantine, riman- gono i medesim: ULE opportuno fare qui alcune osservazioni generali sul tipo di costruzione che & proprio dei quartieri operai di Manchester. Abbiamo visto come nella cittd vecchia sia stato per lo pid il puro caso a presiedere al raggruppa- mento delle case. Ogni casa & costruita senza tenere alcun conto delle altre, € i pochi palmi di terra liberi tra Puna e V'altra, in mancanza di un altro nome, sono chiamati cortili (courts). Nei settori un po’ pit nuovi di questo stesso quartiere e in altzi quartieri operai, sorti nei primi tempi della fioritura dell'industria, troviamo un maggior sforzo di sistematicita. Lo spazio tra due strade viene di- viso in cortili pit regolari, per lo pit di forma quadrata, aun dipresso cost WLU Ha LIL stinda I cottili, costruiti in tal modo fin dall'inizio, comunicano con le strade attraverso passaggi coperti. Ma se In dispo- sizione del tutto priva di un piano era gid tanto nociva alla salute degli abitanti perché impediva le citcolazione dell'aria, questo modo di rinserrare gli operai in cottili cinti da ogni lato da costruzioni lo & molto di pitt. L’aria non pud assolatamente uscire; i camini delle case, finché viene tenuto acceso il fuoco, costituiscono Tunica via duscita per Varia visiata dei cortili". A cid si aggiunge ® & cuttavia un savio libcrale inglese ha affe 7 sel sappora dela Chien Enploymen Commins cas oy til sono un capolavoro di urbanistica, perché essi, come una serie di 94 ancora il fatto che le case intorno a questi cortili sono per lo pitt doppie, unite assieme a due a due dal muro posteriore, e questo @ gia sufficiente a impedire una buona, libera ventilazione. E poiché la polizia stradale non si occupa delle condizioni di questi cortili, poiché tutto cid che vi viene gettato pud rimanervi tranquillamente, non ci si deve meravigliare della sporcizia ¢ dei mucchi di cenere e di immondizie. che vi si trovano. Sono stato in cortili — nei pressi di Millers Street — posti almeno mezzo piede sotto il livello stradale, e senza il minimo canale di scolo per le acque che vi si raccolgono durante le piogge! In tempi piti recenti si @ passati ad un altro modo di costruire, che & divenuto ora generale. I cottages operai non vengono piti costruiti singolarmente, ma quasi sempre a dozzine o anche pi per volta; un solo impren- ditore costruisce una o due strade alla volta. Queste ven- gono allora disposte come segue: un lato (cfr. il disegno a p. 96) & costituito dai cottages di prima fila, che sono tanto fortunati da avere una porta posteriore ed un pic- colo cortile, ¢ per i quali & richiesto Paffitto piti alto. Dietro il muro dei cortili di questi co#tages vi & un’an- gusta viuzza, la via posteriore (back street), che ® chiusa da costruzioni alle due estremiti ¢ nella quale sbocca la- teralmente uno stretto vicolo o un passaggio coperto. I cottages che guardano su questa viuzza pagano un fitto minore degli altri, ¢ in generale sono i piti trascurati. Essi hanno il muro posteriore in comune con Ia terza fila di cottages, che guardano dal lato opposto sulla via e pagano un fitto inferiore a quello della prima fila, ma superiore a quello della seconda, Ecco all'incirca la disposizione delle strade: iccole piazze pubbliche, migliorano la yentilazione ¢ la circolazione Varia! Senza dubbio, se’ ogni cortile avesse due 0 quattro accessi ampi, apetti in alto ¢ posti uno dirimpetto all'altro, attraverso i qual: Varia potesse passare; ma questi corti non hanno mai due passaggi scoperti, raramente ne hanno uno, € quasi tutti hanno invece gli accessi copert stretti (n.d.a) 5 sale vei file eatges ‘siesta OU ei fe cca Con questo sistema, I'ateazione dei cottages della pri- ma fila & abbastanza buona, e quella dei cottages della terza fila per lo meno non @ peggiorata rispetto alle co- struzioni corrispondenti del vecchio sistema; ma la fila centrale & mal ventilata almeno quanto le case dei cortili, € la via posteriore & sudicia e squallida non meno dei cortili stessi. Gli imprenditori preferiscono questo siste- ma di costruzione perché risparmia spazio e consente di sfruttare ancor pit gli operai meglio pagati, mediante i pitt alti fitti dei cottages della prima fila e della terza fila. In tutta Manchester troviamo questi tre tipi di cottages, anzi Ii ritroviamo in tutto il Lancashire e York- shire, spesso frammischiati, ma per lo pid abbastanza se- parati, in modo da poter dedurne l'et3 relativa dei vari quartieri cittadini. I] terzo tipo, quello delle strade po- steriori, predomina decisamente nel grande quartiere ope- raio a est di St. George’s Road dai due lati di Oldham Road ¢ di Great Ancoats Street, ed 2 il pitt diffuso anche negli altri quartieri operai di Manchester e dei due sob- borghi Nel grande quartiere menzionato, noto con il nome di Ancoats, sono situate lungo i canali la maggior parte delle fabbriche pit grandi di Manchester, colossali edi- fici di sei o sete piani, che cor le loro snelle ciminiere suvrastano i bassi cozeages operai. Percid Ia popolazione del quartiere @ costituita principalmente da operai di fabbrica e, nelle strade peggiori, da tessitori a Le strade pit vicine al centro della citta sono le pitt vecchie wets ay 96 ¢ quindi le peggiori, tuttavid sono lastricate ¢ fornite di canali di scolo; annovero tra esse le parallele pit vicine di Oldham Road ¢ di Great Ancoats Street. Pit in la, verso nord-est, si trovano parecchie strade di nuova co- struzione; qui i cottages appaiono lindi puliti, le porte € le finestre sono nuove e verniciate di fresco, le stanze interne bene imbiancate; anche le strade sono pit atiose con spazi liberi pid ampi e pit frequenti. Ma questo riguarda solo una patte e non la maggioranza delle abi- tazioni; a cid si aggiunge anche il fatto che in quasi tutti i cottages esistono cantine abitate, che molte strade non sono Instricate né provviste di scarichi e, soprattutto, che quest’aspetto lindo non 2 che una parvenza, parvenza che non dura pitt di dieci anni. Infatti Ja struttura dei cottages non & meno riprovevole della disposizione delle strade. AlPinizio appaiono tutti lindi e solidi, le massicce mura di mattoni appagano V'occhio, e se si percore una di queste strade operaie di nuove costruzione, senza curarsi delle strade posteriori 0 senza osservare meglio la costru- zione delle case, non si pud non condividere l’afferma- zione dei fabbricanti liberali, che in nessun luogo gli operai sono alloggiati meglio che in Inghilterra. Ma guar- dando un po’ piti da vicino, si trova che i muri di questi cottages sono pit sottili che sia possibile costruire. I muti esterni, che reggono lo scantinato, il pianterreno: e il tetto hanno al massimo lo spessore di un mattone, co- sicché in ogni strato orizzontale i mattoni vengono con- giunti dal lato pit lungo ( MHIMU ); ma ho visto molti cottages della stessa altezza — e alcuni ancora in via di costruzione — nei quali i muri esterni avevano lo spes- sore di mezzo mattone soltanto, cio’ i mattoni venivano messi non per largo ma per lungo, cosicché erano uniti Von Valtro per il lato pid corto (eemcrrm). Cid avviene in parte per risparmiare materiale, ma in’ parte anche perché gli imprenditori non sono mai i proprietari del solo, ma, secondo il costume inglese, lo hanno in affitto soltanto per venti, trenta, quaranta, cinquanta o anche oT novant’anni, trascorsi i quali esso ritorna all’antico pro- prietario con tutto cid che vi si trova sopra, senza che questi debba timborsare nulla per quanto vi & stato co- struito, Percid affittuario fabbrica gli edifici in modo tale che, allo scadere del termine contrattuale, siano il iti possibile privi di valore; e poiché spesso tali cottages vengono costruiti soltanto venti 0 treat’anni prima di tale data, 2 facile capire perché gli imprenditori vogliono spen- derci il meno possibile. A cid si aggiunge che questi im- prenditori, per lo pi muratori carpentieri o fabbricanti, parte per non diminuire i proventi che loro derivano da- ali affitti, parte perché si avvicina il momento della resti- tuzione del terreno dove sorgono le costruzioni, spendono poco o nulla in tiparazioni; e che a causa di crisi com- merciali ¢ della conseguente disoccupazione, spesso intere strade rimangono deserte, e di conseguenza i cottages vanno assai presto in rovina e diventano inabitabili. In effetti si calcola generalmente che le abitazioni operaie sono abitabili in inedia non pid di quarant’anni; cid ap- pare abbastanza strano, quando si vedono le belle e solide mura dei cottages di nuova costruzione, che sembrano pro- mettere una durata di alcuni secoli; © tuttavia & cost, perché Ia spilorcetia nelle costruzioni originarie, la man. canza di riparazioni, la frequenza con cui rimangono disa- bitate, il rapido, incessante alternarsi degli abitanti ¢ inol- tre le distrazioni apportate dagli inquilini, per lo pitt irlandesi, durante gli ultimi dieci anni di’ abitabilita, i quali spesso fanno a pezzi Je intelaiature in legno per bruciarle, tutto cid fa si che dopo quarant’anni i cottages siano ridotti a mucchi di rovine. Si aggiunga anche a tutto questo che Ja zona di Ancoats, la cui costruzione data dal- Fepoca dello sviluppo dell’industria, ani per Ia maggior parte & stata edificata in questo secolo, contiene tuttavia tuna quantita di case vecchie e cadenti, anzi la maggior parte delle case si trova git oggi nell'ultimo stadio di abitabilits. Non voglio neppure accennare alla grande quantita di capitale che viene sprecato in questo modo, 98 e al fatto che con piccole spese addizionali per la costru- zione ¢ le successive riparazioni tutto questo quartiere potrebbe essere conservato per molti anni in condizioni di pulizia, decoro e comodit’: mi interessano qui le con- dizioni delle case e dei loro abitanti, e a questo proposi si deve dire che questo & il sistema pid dannoso e moral- mente degradante di ‘dare alloggio agli operai. L'operaio costretto ad abitare questi coftages gia mezzi in rovina perché non ne pud pagare di migliori, o perché nelle «vicinanze delle fabbriche non ne esistono di migliori, o forse addirittura petché appartengono al fabbricante, e questi lo assume soltanto se egli prende una di quelle abitazioni. Naturalmente il limite di quarant’anni non & cos{ netto, perché se le case si trovano in una zona ad alta densita di popolazione nella quale quindi, anche se Vaffitto del suolo & caro, vi & perd la prospettiva di tro- vare sempre degli inquilini, gli imprenditori faranno cer- tamente qualcosa ‘per conservarle in condizioni di relativo comfort per pit di quarant’anni; ma certo non pit dello strettamente necessario, e queste abitazioni riparate sono poi le peggiori di tutte. Talvolta, quando incombe la mi- naccia di epidemie, la coscienza di solito sonnecchiante della polizia sanitaria si tidesta un poco, e si compiono allora incursioni nei quartieri operai, facendo chiudere intere file di scantinati e di cottages, come & avvenuto ad esempio in molti vicoli nelle vicinanze di Oldham Road; ma cid non dura a lungo; ben presto le abitazioni prosctitte trovano nuovi inquilini, ¢ i proprietari, se tro- vano nuovamente degli_affittuari, sono anzi in una situa- zione di vantaggio: si sa bene che Ja polizia sanitaria non si fark rivedere tanto presto! Questa parte orientale e nord-orientale di Manchester @ Yonica nella quale la borghesia non si sia mai insediata, per la ragione che il vento, che per dieci o undici mesi all’anno soffia da ovest o da sud-ovest, spinge sempre verso di essa il fumo di tutte le fabbriche, che non & certo scarso. Gli operai soltanto possono respitarlo. 99 ‘A sud di Great Ancoats Street si estende un grande quartiere operaio coperto di edifici solo per met: una striscia di terreno nuda e collinosa, sulla quale sono dis- seminate file isolate di case o piazzette disposte disordi- natamente; in mezzo, spiazzi vuoti, accidentati, argillosi, senza etba e quindi, quando il tempo % piovoso, quasi impraticabili, T cottages sono tutti vecchi e sporchi, situa spesso in profondi avvallamenti, e in generale ricordano Ia cittd nuova, La parte attraversata dalla ferrovia che va a Birmingham @ quella in cui le costruzioni sono pit fitte, e percid anche la peggiore. Qui il Medlock scorre in numerosi meand:i attraverso una valle che per certi tratti sta alla pari con quella dell'Trk. Sulle due rive di questo flume, anch'esso nero come Ia pece, stagnante ¢ puzzolente, dal suo ingresso nella cittd fino alla sua con- fluenza con I'Inwell, si stende un’ampia fascia di fab- briche € di abitazioni operaie; queste ultime sono tutte nelle peggiori condizioni possibili. La riva per lo pid & scoscesa e coperta di edifici fin quasi dentro il fiume, proprio come abbiamo visto per I'Trk, e altrettanto cattiva @ Ja costruzione delle case e delle strade, sia dalla parte di Manchester sia da quella di Ardwick, di Chorlton o di Hulme. Ma il posto pit ripugnante — se volessi esa- minare particolareggiatamente ogni singola localit’ non arriverei pitt alla fine — si trova dalla parte di Manchester, proprio a sud-ovest di Oxford Road, e prende il nome di Piccola Irlanda (Little Ireland). In un avvallamento abbastanza profondo, posto in un’ansa del Medlock e i condato su tutti quattro i lati da alte fabbriche e alti argini coperti di costruzioni, vi sono due gruppi di circa 200 cottages, per lo pit con il muro posteriore in comune a due a due, nei quali abitano circa 4.000 persone, quasi tutti irlandesi. I cottages sono vecchi, sporchi e del tipo piti piccolo, le strade non livellate, piene di buche ¢ in parte non lastricate e prive di fognature. Masse di im- mondizie, rifiuti e melma nauseabonda sono sparse dap: pertutro, in mezzo a pozzinghere permanenti; latmosfera 100 1 ¢ nelle pozzanghere; ia la zona ha un aspetto ancora pid sgradevole ipugnante det peggiori cortili presso I'lsk. La razza mana che vive in questi cottages cadenti, dietro le fine- stre rotte ¢ rappezzate con tela oleata, dietro le porte sconnesse ¢ gli infissi fradici, o addiriteura nelle umide e buie cantine, in mezzo a questa sporcizia senza limite € a questo puzzo, in un’atmosfera che pare di proposito asfissiante, questa raza deve realmente aver raggiunto il gradino pit basso dell’umanitd; questa & l'impressione € Ia conclusione a cui si 2 costretti gia solo dall'aspetta este- riore del quartiere. Ma che diremo quando apprendere- mo" che in ciascuna di queste casette, che contengono al massimo due stanze ¢ la soffitta, ¢ tutt’al pitt anche una cantina, abitano in media venti persone, che in tutto il quartiere esiste una sola latrina — naturalmente per lo pit: impraticabile — ogni 120 persone circa, ¢ che nono- stante tutte le prediche dei medici, nonostante 'agita- zione provocata nella polizia sanitaria all’epoca del colera dalle condizioni della Piccola Irlanda, tuttavia oggi, nel- Pano di grazia 1844, le condizioni sono quasi le stesse del 1831? I dottor Kay racconta che non soltanto le cantine ma anche i pianterreni di tutte le case di questo quartiere sono umidi; che numerose cantine, interrate in an primo tempo, poco alla volta furono nuovamente svuo- tate, e sono ora abitate da irlandesi; che in una cantina, siccome il pavimento era sotto il livello del fiume, I’acqua sgorgava perennemente da un buco sotterraneo otturato con argilla, cosicché l'inquilino, un tessitore a mano, ogni mattina doveva svuotare Ja sua cantina e versare Pacqua in strada! Poco discosto, sul lato sinistro del Medlock, si trova 4 Dott, Key, op. cit, [pp. 21-24] (nda) 101 Hulme, che in fondo non & altro che un grande quartiere operaio, ¢ le cui condizioni non differiscono quasi da quelle del quartiere di Ancoats. I rioni in cui pit fitte sono le costruzioni, sono per lo pitt miseri e quasi in roving; quelli meno popolati, costruiti con pitt moderni criteri e pié ariosi, sono quasi tutti immersi nel fango. Generale @ Pumidita dei cottages, cosi pure In struttura del quattiere a base di strade posteriori ¢ abitazioni in scantinati. Sulla parte opposta del Medlock, nella Man- chester vera e propria, si estende un altro grande quar- tere operaio, che occupa i due lati di Deansgate fino al quartiere commerciale, e per certi aspetti non- ha aulla da invidiare alla citt& vecchia. Infatti, nelle immediate vicinanze del quartiere commerciale, tra Bridge Street ¢ Quay Street, Princess Street e Peter Street, le costru- zioni si ammassano in maniera tale da superare in qualche punto, al confronto, i piti angusti cortili della citth vec- chia. Qui ci si imbatte in vie lunghe strette, tra le quali si trovano cortili © passaggi angusti e tortuosi, le cui entrate e uscite sono disposte cost disordinatamente che chi non conosce esattamente ogni passaggio ogni cortile di questo labirinto rischia ad ogni istante di finize in un vicolo cieco 0 di prendere una direzione sbagliata. In questi rioni angusti, cadenti e sudici abita, secondo i dott. Kay, la classe pit abbrutita di tutta Manchester, i cui mestiere @ i] furto o la prostituzione, ¢ tutto fa rite- nere che ancor ogei il suo giudizio sia assolutamente va- ido. Quando Ia polizia sanitaria fece nel 1831 un'in- cursione, trovd che in questo quartiere la sporcizia tiva- leggiava con quella della zona dell'Trk 0 della Piccola Irlan- da (e che le cose non siano ancor oggi molto migliorate, posso testimoniarlo io stesso) e, tra Talteo, che in Parliament Street per 380 persone e in Parliament Pas- sage per 30 case fittamente.abitate, vi cra un’unica latrina. Se attraversiamo I'Irwell e ci rechiamo a Salford, tro- viamo su una penisola formata da questo fiume una cit) che conta 80.000 abitanti, e che in fondo & soltanto un 102 vasto quartiere operaio, attraversato da un'unica ampia strada. Salford, un tempo pitt importante di Manchester, era allora il capoluogo del distretto circostante, cui ancor oggi da il nome (Salford Hundred). Per questo motivo anche qui si trova un quartiere alquanto vecchio e di conseguenza ormai molto insalubre, sporco ¢ cadente, che & situato dirimpetto alla Chiesa Vecchia di Manchester ed in condizioni altrettanto cattive della vecchia cite sull’altra riva dell’Trwell, A una certa distanza dal fiume si estende un quartiere pit recente, che tuttavia conta anch’esso git piti di quarant’anni ed @ percid abbastanza cadente, Lintera Salford & divisa in cortili o viuzze cost strette da ricordarmi le pid strette che abbia mai visto, i carrugi di Genova. Sotto questo aspetto, P'architettura predominante a Salford & notevolmente peggiore di quella di Manchester, e lo stesso si pud dire della pulizia. Men- tre a Manchester Ja polizia almeno di tempo in tempo — una volta ogni 6 o 10 anni — si reca nei quartieri operai, chiude le abitazioni peggioti, fa ripulite gli angoli pit lerci di queste stalle di Augia, sembra che a Salford non abbia mai fatto nulla di simile, Le anguste strade laterali e i cortili di Chapel Street, Greengate e Gravel Lane certamente non sono stati mai ripuliti dall’epoca della loro costruzione; oggi Ia ferrovia per Liverpool. li attraversa sopra un alto viadotto, ed ha fatto scomparire molti degli angoli piti sporchi; ma con quale risultato? Se si passa su questo viadotto non si vede in basso che sporcizia e miseria in quantita, e se ci si prende Ia briga di percorrere queste viuzze, di guardare dalle porte e fi- nestre aperte dentro le cantine e le case, ci si pud per- suadere ad ogni istante come. gli operai di Salford vivano in abitazioni nelle quali sono impossibili la pulizia e la comoditi. Ritroviamo le medesime condizioni nelle con- trade piti lontane di Salford, a Islington, in Regent Road ¢ dietro la ferrovia per Bolton. Le abitazioni operaie tra Oldfield Road e Cross Lane, dove le innumerevoli viuzze € cortili ai due lati di Hope Street sono nelle peggiori 103 condizioni possibili, gareggiano per sporcizie e sovratfol- Jamento con la citi vecchia di Manchester; in questo rione trovai un uomo, dell’apparente eti di sessant’anni, che abitave in una stalla: aveva costruito in questa stam- berga quadrangolare priva di finestre, senza soffitta ¢ senza pavimento, una specie di camino, vi aveva portato una lettiera e vi aveva eletto la propria dimora, sebbene Ia pioggia entrasse dal tetto rovinato e cadente. L'uomo era troppo vecchio per un lavoro regolare, e si procu- rava il vitto trasportando letame con una carriola; i mucchi di letame erano davanti alla sua stalla, Ecco i vari quartieri operai di Manchester, che io stesso ho avuto occasione di osservare nel corso di venti mesi. Riassumendo i risultati del nostro cammino attraverso que- sti quartieti dobbiamo dire che 350,000 operai_di Man- chester _¢ dei suoi sobborghi_abitano quasi tutti in cotta. ges miseri, umidi ¢ sudici, che le strade che li accolgono si trorano per fo pid in condlaioni dt aesoluta sporizia e ab- ba dono, ¢ Sone sate costrule senda alcuna consideauie ne per Paerazione, ma soltanto tenendo conto del profitto che pud trame il costruttore. In una parola, nelle abiion! operaié di Manchester non vi é pulizia, non vi & comodita, ¢ quindi non @ possibile neppure una vera vita familiare; soltanto und razza disumanizzata, depradata, ridotta intel- lettualmente e moralmente al livello della bestialita, Fisica- jente malata, pud trovarsi a suo agio in queste abitazio- ni, Né sono il solo ad affermere questo: abbiamo visto come il dottor Kay ci fornisca una descrizione de! tutto analoga, ¢ in aggiunta voglio citare ancora le parole di un liberale, un’autorita riconosciuta e molto apprezzata dai fabbricanti, avversario fanatico di ogni movimento operaio autonomo, le parole del signor Seior *. Quando visitai le abitazioni degli operai di fabbrica nells cit fnlandese, n Ancoats ¢ nella Piccola Irlande, mi meraviglat sole 1 Nassau W. Senior, Letters on the Factory Act to the Rt. Hon. the Prosident of the Board of Trade (Chas. Poulett Thomson Esq.), Londra, 1837, p. 24-25] (nda. 104 che fosse possibile conservare in qualche modo la salute in abi- tazioni simili. Queste citti, poiché tali sono per Vestensione ¢ il numero degli abitanti, sono’ state costruite con il massimo disprezzo per tutto ci che non fosse T'utile immediato dei costruttori speculatori. Un carpentiere ed un muratore si uniscono, per acquistare una serie di arce fabbricabili (vale a dire, le prendono in affitto per un certo numero di anni) e costruiryi sopra delle cosiddette case. Una volta trovammo tutts una strada che seguiva il corso di tun fossato, onde ricavare cantine pid profonde senza le spese di scavo, cantine destinate non gii a ripostighi © depositi, tna ad abitazioni umane. Nessuna delle case di questa strada sluggl al colera', E, in generale, in questi sobborghi le strade non sono fastricate, nel mezzo hanno un letamaio o un pantano, le case sono unite tra loro per il muro posteriore, sono senza ventilazione @ altro mezzo che le mantenga asciutte, e intere famiglie sono relegate nell'angolo di una cantina o di una soffitta Ho gid rammentato I'inconsueta attivita svolta a Man- chester dalla polizia sanitaria all'epoca del colera. All'avvi- cinarsi dell'epidemia, un’ondata di terrore pervase 1a bor- ghesia della citta; improvvisamente la gente si ricordé del- Ie insalubri dimore dei poveri, ¢ rabbrividi nella certezza che ognuno di quei miseti quartieri sarebbe divenuto un focolaio di infezione, dal quale il morbo si sarebbe diffuso rovinosamente in tutte le direzioni verso le case della clas- se abbiente. Venne nominata all'istante una commissione diigiene per ispezionare questi quartieri e fare un preciso rapporto al Consiglio comunale sulle loro condizioni. Il dott, Kay, membro di tale commissione, che visitd accura- tamente uno a uno tutti i distretti di polizia, ad eccezione dell'undicesimo, da alcuni estratti di quel rapporto. Fu- rono ispezionate in tutto 6.931 case, — naturalmente sol- tanto nella Manchester propriamente detta, escludendo Sal- ford e gli altri sobborghi, — 2.565 delle quali avevano ur- gente bisogno di essere imbiancate all'interno con la calce, 960 avevano necessitA di immediate riparazioni (were out of repair), 939 non avevano fogne sufficienti, 1.435 erano umide, 452 erano mal aerate ¢ 2.221 senza latrine. Delle 8 Corsivo di Engels. 105 687 strade ispezionate, 248 non erano lastricate, 53 lo era- no solo in parte, 112 erano mal ventilate, 352 contenevano pozzanghere petmanenti, machi di immondizie, rifiuti, ecc. Naturalmente, sarebbe stato del tutto impossibile ripulire queste stalle di Augia prima che arrivasse il colera; quindi ci si limitd a ripulize alcuni degli angoli peggiori, lasciando tutto i] resto come era; naturalmente, nei luoghi ripuliti, come dimostra la Piccola Irlanda, dopo qualche mese tor- nd ad imperare Pantica sporcizia, Sullo stato dell’interno di queste abitazioni la commissione riferi le stesse cose che abbiamo gi udito a proposito di Londra, Edimburgo ¢ altre cittd: Spesso unintera famiglia irlandese * & ammassata in un solo letto; spesso un cumulo di paglia sporca e di coperte di vecchia tela di sacco nascondono tutti i suoi componenti, aggrovigliati in un mucchio informe, dove ciascuno @ ugualmente’avvilito dalle privazioni, dafl'apatia e dalla licenza. Spesso in una sola casa con due stanze gli ispettori trovarono alloggiate due famiglie; in una delle stanze dormivano tutti insieme, T'altra era la cucinn e la stanza da pranzo comune; e spesso pid di una famiglia abitava un'umida cantina di una sola stanza, nella cui atmosfera pes lenziale erano ammassate da dodici a’ sedici persone; a questo altci focolai di malattie si aggiungeva il fatto che sotto to stesso teito si trovavano anche maiali, oltre a porcherie della specie pid rivoltante ® Dobbiamo apgiungere che parecchie famiglie che pos- siedono una sola stanza per sé accolgono dietro compenso anche pensionanti e inguilini, e non di rado questi pen- sionanti di ambo i sessi dormono perfino nello stesso let- to con la coppia dei padroni di casa. Ad esempio, il caso in cui un uomo, sua moglie ¢ la cognata adulta dotmivano nello stesso letto fu riscontrato a Manchester sei volte, se- condo il « Rapporto sulle condizioni sanitarie della classe operaia ». Anche qui le case d’alloggio comuni sono assai numerose; il dott, Kay calcola che nella Manchester pro- '% La parola « irlandese » & state aggiunta da Engels. 1 Lrespressione «e altri» ® stata aggiunta da Engels. Kay, op. eft p. 32 (maa. 106 priamente detta nel 1831 ce n’erano 267, e da allora de- Yono essere notevolmente aumentate. Ciascuna accoglie da venti a trenta ospiti, quindi tutte complessivamente al- bergano ogni notte da cingue a sete mila persone. Il ca- rattere di tali case e dei loro ospiti & lo stesso che nelle altre citti: in ogni stanza sono disposti sul pavimento da cinque a sette pagliericci, e in.essi viene stipato alla rin- fusa il maggior numero possibile di persone. Non occorre dire quale atmosfera fisica e morale regni in questi antri del vizio. Ognuna di queste case @ un focolaio di delitti ed & teatro di azioni che rivoltano la coscienza umana e che forse, senza questo concentramento forzato di immoralit3, non avverrebbero mai. Secondo Gaskell ”, nella sola Man- chester 20,000 individui vivono negli scantinati. Il Weekly Dispatch afferma che essi, « secondo rapporti ufficiali », rappresentano il 12% della classe operaia, e tale valuta. zione concorda con l’altra; infatti calcolando che gli operai siano 175.000, il 12% ammonterebbe a circa 21.000, Le abitazioni in scantinati nei sobborghi sono almeno altret- tanto numerose, e quindi il numero delle persone che nella citth di Manchester in senso lato abitano nelle cantine non 2 inferiore a 40-50,000. Cid per quanto riguarda le abi- tazioni degli operai nelle grandi citti: dal modo come viene soddisfatto il bisogno di un tetto possiamo arguire il modo © P. Gaskell, The Manufacturing Population of England, its Moral, Social and Physical Condition, and the Changes, wich Bave arisen fron the Use of Stearn Machinery; with on Examination of Infant Labour, Fiat Justitia, 1833. Descrive principalmente le condizioni. degli ope- rai del Lancashire. L'autore & un liberale, ma sctiveva in un'epoca nella quale non erm ancora compito-del liberalismo esaltare Ia « feliciti » de- fH opecl, Peed eal © ancora senza prevensionl © pub, eyere orci pes 'moli propri della situazione attuale, e in particolare del sistema di fnb- borica. Dialtra parte eli scrive pris della Foctories Inquiry Commission (Commissione cinehiesta sulle fabbriche], e ricayn da fonti non atten- ‘motte affermazioni che in seguiro vennero confutate dal rapporio, fella commisione, Der questa regione ¢ petché Tautare, come Key, com fonde’la classe operaia in generale con 1a classe degli operai di febbri in particolare, opera, pur essendo buona nellinsieme, deve essere uti Hizzata con cautela per eid che riguarda i particolari. La storia dello sviluippo del proletariato riportata nella Introduzione ® tolta soprattutto dal volume di Gaskell (1.d.a.). 107 con cui vengono soddisfatei tutti gli altri bisogni. B facile ca- pire che in quei sudici buchi pud abitare solo una massa di individui laceri e mal nutriti, E cosié infatti. Il vestiario del- la stragrande maggioranza degli operai in condizioni pes- sime. Gid le stoffe che vengono adoperate non sono le pit indicate; il lino e la lana sono quasi banditi dal guarda- toba di ambo i sessi, e al loro posto & subentrato il coto- ne, Le camicie sono di cotonina bianca o colorata, anche gli abiti delle donne sono per lo pit di cotonina stampata, assai di rado & dato vedere tra ln biancheria stesa una sot- toveste di lana, Gli uomini in generale indossano calzoni di fustagno o di altre pesanti stoffe di cotone, ¢ le giacche © giubbe sono per lo piti della stessa materia, L’abito di fustagno (fustian) & divenuto il costume proverbiale degli operai, che vengono chiamati fustian jackets, e cosi si chia- mano essi stessi in contrapposto ai signori, che vestono panno di lana (broadclorb), termine che infatti viene usato a sua volta per indicare la classe media, Feargus O’Connor, i capo dei cartisti, quando venne a Manchester durante Vinsurrezione del 1842, comparve in un abito di fustagno tra i pid delizanti applausi degli operai. I cappelli sono in Inghilterra di uso generale anche tra gli operai, cappelli delle piti diverse fogge, rotondi, 2 cono o a cilindro, a Targhe tese, con la tesa stretta o senza tesa; soltanto i pit giovani nelle citta industriali portano berretti. Chi non hha cappello si fabbrica un copricapo di carta basso, qua- drangolare, Tutto il vestiario degli operai — anche sup- ponendo che sia in buone condizioni — & assai poco adatto al clima. L’umida aria inglese, che con i suoi bru- schi cambiamenti di tempo piti di ogni altra provoca in- freddature, costringe quasi tutta la classe media a indossare indumenti di flanella sulla nude pelle del torace; sciarpe, giacche ¢ panciere di fkinella sono di uso quasi generale. La classe operaia non solo deve fare a meno di queste precauzioni, ma non @ quasi mai in grado di impiegare per l'ebbigliamento un solo filo di lana. I pesanti indu- menti di cotone, sebbene pid spessi, rigidi pesanti del 108 panno di lana, difendono assai meno dal freddo ¢ dal- Tumidita; per il loro spessore per la qualith del mate- riale conservano pitt a lungo I’umidic’, e in generale sono piti permeabili del panno calandrato di lana. E se l'ope- taio pud comprarsi eccezionalmente una giacca di lana per la domenica, deve andare in una delle « botteghe a buon mercato », — dove gli danno la stoffa cattiva chia- mata devil's dust che 2 fatta « solo per essere venduta, non per essere indossata », e che dopo un paio di setti- mane si laceta o diviene trasparente, — 0 deve com- prare da un rigattiere una vecchia giacea mezzo consunta, che ha gid visto giorni migliori, e che dura solo poche settimane. A cid si aggiunga, per la maggior parte di essi, il pessimo stato di questo vestiario e, di tempo in tempo, la necessit’ di portare i pezzi migliori al monte dei pegni. Ma per un numero molto, molto grande di essi, partico- larmente per quelli di origine irlandese, gli abiti sono veri stracci che spesso non tengono pié neppure i punti, © che, per molte toppe, non lasciano pit riconoscere il colore originario. Mentre gli inglesi e gli anglo-inglesi rat- toppano ancora i loro vestiti e arrivano a veri portenti in quest'arte, — rattoppi di Jana o di iuta sul fustagno o viceversa, per essi & indifferente, — i veri irlandesi im- migrati non rattoppano quasi mai, tranne nei casi di estre- mo bisogno, quando il vestito rischia di dividersi in due pezzi; di solito Ia camicia sbrindellata pende fuori dagli squarci della giacca o dei calzoni; come dice Thomas Carlyle®, indossano tun abito di cenci il cui stato & tale che mettetli o toglierli_rap- presenta una delle operazioni pid difficili, che viene incrapresa soltanto nei giorni di festa o in epoche particolarmente favorevoli. Gli itlandesi hanno introdotto in Inghilterra anche il costume di andate scalzi, che prima cra sconosciuto. Oggi in tutte le citta industriali si. vedono moltissime persone, % Thomas Carlyle, Chartism, London, 1840, p. 28. Sa Thomas Carlyle, si veda oltre (cfr. nota 1a p. 357 nota 3 a pp. 377378] (nda). 109 soprattutto donne e ragazai, andare scalze, ¢ questo uso si va gradualmente diffondendo anche tra’ gli inglesi pid poveri. _ Quel che si ® detto del vestiario, vale per laliment zione. Gli operaiprendono cid che ta classe abbiente ri- finta. Nelle grandi citth dell’Inghilterra si pud avere quel che vi & di meglio, ma a prezzi proibitivi; Toperaio che deve tirare avanti con i suoi pochi soldi, non pud spen- dere tanto. Inoltre il salario gli viene pagato di solito al sabato seta, — si 8 incominciato a pagarlo anche il ve- nerd{ sera, ma questo ottimo sistema non 2 ancora gene- ralizzato, — ¢ cost arriva al mercato solo al sabato sera verso le quattro, le cinque, le sete, mentre durante la mattinata la classe media ha gid scelto per sé i prodotti migliori, Al mattino il mercato riguegita delle cose pitt prelibate, ma quando operaio vi arriva esse sono gid scomparse; e del resto, anche se non fosse cost, egli pro- babilmente non potrebbe acquistarle. Le patate acquistate dall’operaio sono per lo pit cattive, le verdure avvizzite, il formaggio vecchio © di qualita scadente, il lardo ran. cido; la carne secca, vecchia, tigliosa, di animali vecchi, spesso ammalati 0 crepati, ® spesso gid mezzo putrefatta. T negozianti sono in generale dei piccoli rivenduglioli, che acquistano alla rinfusa generi d’infima qualita e appunto per questo li possono rivendere a prezzi cosi bassi. Gli operat pitt poveri devono ricorrere ad un altro artificio pet far bastare il loro scazso denaro, benché acquistino la qualit8 peggiote dei generi in vendita. Infatti, poiché alla mezzanotte del sabato tutti i negozi devono essere chiusi e alla domenica non & permesso vendere, tra le dieci e le undici tutte quelle merci che non arriverebbero fino al lunedi mattina senza guastarsi vengono. svendute a prezzi irrisori, Ma cid che alle dieci di sera & rimasto invenduto, per i nove decimi non & pitt buono per il mat- tino seguente, ¢ sono proprio queste merci che costitui scono il pranzo domenicale della classe pit povera. La carne che gli operai acquistano spesso ® immangiabile, 110 ma una volta comprata la devono pur consumare. Il 6 gennaio (se non sbaglio) 1844 si riunf a Manchester il ‘Tribunale del mercato (court leet), che condannd undici macellai colpevoli di aver venduto carne non commesti- bile. A ognuno di essi fu confiscato o un manzo intero, 0 un maiale, 0 parecchie pecore, 0 50-60 libre di came in tale stato. A uno di essi furono trovate 64 oche di Natale ripiene che, non essendo state vendute a Liverpool, erano state trasportate a Manchester, dove artivarono sul mercato putrefatte e puzzolenti. Tutta questa storia fu ri- portata allora dal Manchester Guardian che precisd anche i nomi e I’'ammontare delle pene. Nelle sei settimane dal 1° luglio al 14 agosto, lo stesso giotnale pubblicd I no- tizia di tre casi analoghi: secondo il numero del 3 luglio, fa confiscato a Heywood un maiale di 200 libre che, trovato morto e imputridito, era stato macellato e posto in vendita; secondo il numero del 31 luglio, furone con- dannati a una multa rispettivamente di 2 e 4 sterline due macellai di Wigan, uno dei quali si era gia precedente. mente reso colpevole dello stesso reato, per vendita di carne non commestibile; e, secondo il numero del 10 agosto, a un venditore di Bolton furono sequestrati 26 prosciutti non commestibili, che furono bruciati in pub- blico mentre il bottegaio venne condannato ad una multa di 20 scellini. Ma questi non sono per quelle sei setti- mane né tutti i casi, n€ la media dalla quale si potrebbe ricavare Ja media annua; vi sone periodi nei quali, ogni numero del Guardian, che esce due volte a settimana, riporta uno di questi casi da Manchester o dal distretto industriale circostante; @ se si tiene presente che molti casi restano impuniti, data Pestensione dei mercati, che si alli- neano lungo tutte le vie principali, la scarsa sorveglianza de- ali ispettori addetti, — e come sarebbe spiegabile altrimenti Pimpudenza con la quale interi quarti di bestiame ven- gono posti in vendita? — se si tiene presente che gran- dissima deve ‘essere la tentazione, data l'incomprensibile esiguit’ delle pene pid sopra riportate; se si tiene presente iw Le wpabeagne abannting in quali condizioni debba trovarsi un pezzo di carne per poter essere confiscafo come assolutamente non comme- stibile dagli ispettori, non & possibile credete che gli operai in generale ricevano carne buona e nutriente. Ma e vengono truffati anche in altsi modi dall'avidith di denaro della classe media. I rivenditori e i fabbricanti adulterano tutti i generi alimentari nel modo pitt irresponsabile, senza alcun riguardo per Ia salute di coloro che li devono con- sumare. Abbiamo fatto parlare pit sopra il Manchester Guardian, ascoltiamo ora un altro giornale della classe media, — amo prendere a testimoni i miei avversari, — ascoltiamo il Liverpool Mercury: con una copertura di burro fresco, o mettendo in vista, per Vassaggio, una libbra di burro freseo ¢ dopo questa prova’ ver: dendo le libre salate, 0 lavando via il sale e facendo passare it burro per fresco. Lo zucchero viene mescolato con tis. mac nto 0 altri ingredienti di poco valore e rivenduto a prezzo intero Anche le scorie dei saponifici vengono mescolate con altre sostanze © vendute per zucchero. Al caffe macinato viene mescofata cicaria © altre sostanze a buon mercato, ¢ perfino a quello non macinato, nel qual caso agli ingredienti aggiunti si da la forma di chicch{ café. Asai di frequente il cacao viene frammischiato con ima terra scuta, mista a grasso di montone per poter essere pid facilmente mescolata con vero cacao. Il t2 viene mescolato con foplie di prugnola o altra porcheria, oppure foglie di te Usate vengono asciugate ¢ abbrustolite su piastre di rame rovente, affinché riacquistino il colore primitivo © possano essere rivendute pet fresche. II pepe viene adulterato con gusci di noce polverizzati, ecc.; il vino di Porto viene addiritrura fabbricato (con sostanze coloranti, alcoal, ecc.), poiché & noto come nella sola Inghileerra se ne consumi pid di'quanto non ne produca lintero Portogallo, * ¢ il tabacco viene mescolaro con ogni genere di sostanze dispustose \ nee le forme possibili che vengono date a questo prodotto, (Pourei aggiungere che, a proposito di questa falsifi- carione del tabaeco univerealmente diffusa, alcuni dei pit rispettati tabaceai di Manchester dichiararono pubblica- mente, 1a scorsa estate, che tale forma di commercio non potrebbe sussistere senza falsificazione e che nessun sigaro 112 Si vende burro salato per burto fresco, 0 nascondendo i gum al di sotto dei 3 pence & composto esclusivamente di tabacco,) Naturalmente le mistificazioni non si limitano ai generi alimentari, ¢ potrei citare dozzine di altri casi: tra Paltro, Pinfamia di mescolare gesso o argilla alla fa- rina. Si ricorre alla frode nella vendita i ogni sorta di articoli: Ia flnnella, Ie calze ecc. vengono tese per sem- brare pitt grandi, e alla prima lavata si restringono; il tessuto basso viene venduto come se avesse una altezza di due o tre pollici maggiore; le stoviglie, ricoperte da uno strato di smalto cosi sottile da essere quasi inesistente, si screpolano subito; cento altri vergognosi_ espedienti Tout comme chez nous”. Ma chi deve sopportare le da nose conseguenze degli inganni sono soprattutto gli operai Il ricco non viene ingannato perché pud pagare gli alti prezzi dei grandi negozi, che ovviamente tengono alla Toro buona fama e che danneggerebbero principalmente se stessi se vendessero merci avariate 0 adulterate; il ricco @ viziato dal vitto buono e il suo palato raffinato scopre piti facilmente Pinganno. Ma il _loperaio, — per il quale pochi soldi contano molto, che con poco denazo deve comperare molte cose, che Ron pud_ permet ters a ith, perché non ha fai avuto occasione di raffinate il suo gusto, — Poperaio riceve tutta la “merce adulterata, spesso_addi ittura avvelenata. Egli deve servirsi dai piccoli bottegai, talvolta anzi deve comprare a credito, ¢ questi bottegai che, data lesiguitd del loro capitale ¢ le maggiori spese di esercizio, non possono assolutamente vendere merci della stessa’qualit® allo stesso prezzo dei negozianti pit grossi, gia a causa del minor prezzo che si richiede da essi_e della concorrenza degli altri, devono procararsi, coscientemente 0 no, merce adulterata, Inoltre, ‘se un rosso negoziante, che ha investito nel suo esercizio un capitale considerevole, quando venga scoperta una frode rischia di andare in rovina insieme con il suo credito 21 Bsattamente come da noi, 13, rovinato, che importa ad un mercantucolo, che con le sue merci rifornisce una sola strada, di essere accusato di frode? Se ad Ancoats non gli si presta pid fede, si sposta a Chorlton 0 a Hulme, dove nessune lo conosce ¢ dove ricomincia di nuovo ad imbrogliare; la legge punisce solo aleune falsificazioni, 2 meno che esse non comportino anche una frode doganale. L’operaio inglese viene perd truffato non soltanto nella qualit’, ma anche nella quan- tith delle merci; la maggior parte dei piccoli bottegai ha pesi e misure falsi, ¢ i rapporti di polizia ci danno ogni giorno notizia di una quantita incredibile di reati di questo genere. Come sia diffuso nelle zone industriali questo tipo di truffa, ce lo insegnano alcuni estratti dal Manchester Guardian, i quali abbracciano perd soltanto un breve periodo di tempo, ed anche per questo periodo non ho a mia disposizione ¢f#i i numeri del giornale: Guardian, 16 giugno 1844. Sessioni di Rochdale: quattro bottegai condannati a multe varianti da 5 a 10 scellini per pesi scarsi. Sessioni di Stockport: due bottegai multati di uno scellino; uno di essi aveva sette pesi scarsi e una bilancia falsificata, e ambedue erano gid stati am- moniti precedentemente, . Guardian, 19 giugno. Sessioni di Rochdale: un bot- tegaio multato di 5 scellini e due contadini di 10 scellini. Guardian, 22 giugno, Tribunale di pace di Manchester 19 bottegai condannati a multe varianti da 2 scellini mezzo a 2 sterline, Guardian, 26 giugno. Sessioni di Ashton: 14 bot- tegai e contadini condannati a multe varianti da 2 scel- lini e mezzo a 2 sterline. Piccola sessione di Hyde: 9 contadini ¢ bottegai condannati alle spese giudiziarie ¢ ad una multa di 5 scellini Guardian, 6 luglio. Manchester: 16 bottegai condan nati alle spese giudiziarie e a multe fino a 10 scellini. Guardian, 13 luglio, Manchester: 9 bottegai condan- nati a-multe varianti da 2 scellini e mezzo a 20 scellini. 14 Guardian, 24 luglio. Rochdale: 4 bottegai condannati a multe varianti da 10 a 20 scellini. Guardian, 27 luglio. Bolton: 12 bottegai ¢ osti con- dannati alle spese giudiziarie. Guardian, 3 agosto. Bolton: tre bottegai condannati a multe varianti da 2 scellini e mezzo a 5 scellini, Guardian, 10 agosto. Boléon: un bottegaio condan: nato a5 scellini di multa. Per Ie stesse ragioni per cui la frode sulla qualita della merce ricade principalmente sugli operai, su di: essi ricade anche la frode sulla quantita. Naturalmente Valimentazione consueta dei singoli operai varia a seconda del salario. Gli operai pagati_ me- glio, specialmente quegli operai di fabbrica nelle cui fa- miglie ogni membro @ in grado di guadagnare qualcosa, finché dura tale situazione mangiano bene: carne ogni giorno e alla sera lardo e formaggio. Dove si guadagna di meno, Ie carne & consumata soltanto Ia domenica, 0 due-ire volte Ja settimana, in compenso si consumano in maggior quantita patate © pane; a mano a mano che scendiamo, troviamio che l'alimentazione 2 base di carne si riduce ad un poco di lardo affertato in mezzo alle patate; scendendo ancora pit in basso anche questo scom- pare € non restano che patate, pane, formaggio ¢ pure di farina d’avena (porridge), finché al gradino piti basso, tra gli irlandesi, le patate costituiscono Punico nutti- mento. Oltre a cid si usa generalmente come bevanda un te leggero, a volte mescolato con un po’ di zucchero, di latte 0 di acquavite; in Inghilterra, e anche in Irlanda, il t2 & ritenuto bevanda necessaria e indispensabile quanto da noi il caffé, ¢ dove non si beve piti t& regna sempre la pid tremenda misetia. Ma tutto questo presuppone sempre che l'operaio sia occupata; quando invece non ha lavoro cade in balfa del caso, e mangia quello che gli viene regalato, quello che pud elemosinare 0... che ruba; € se non trova nulla, muore semplicemente di fame, come 4s abbiamo visto ptima. E naturale che anche la quantita del vito, come Ia qualiti, dipenda dal salario, e che presso gli operai pagati male, che abbiano per di pid una famiglia numerosa, anche in periodo di piena occupa. ione regni sempre la fame; ed il numero di questi operai imal pagati 2 assai grande. Particolarmente a Londra, do- ve Ia concortenza tra gli operai cresce con il crescere della popolazione, questa classe & molto numerosa, ma la ritroviamo anche in tutte Je altre cits. Allora si ricorre ad espedienti di ogni genere, bucce di patate, scarti di legumi, verdure guaste® vengono mangiati in’ mancanza di altri cibi, e viene raccolto con aviditi tutto cid che possa contenere anche solo un atomo di sostanza nutri- tiva. E quando il salario settimanale & consumato troppo presto, avviene assai di frequente che ta famiglia negli sltimi giomi della settimana non mangi affatto o solo quel tanto che basta a preservarla dalla morte per inedia, Naturalmente un tale tenoze di vita non pud che pro. durre ogni sorta di malattie, e quando queste compaiono, quando soprattutto Fuomo’— che sostenta col suo Ia. voro Tintera famiglia e la cui fatica fisica esigerebbe il massimo nutrimento — & il primo a soccombere, allora la misetia diventa ancora pit grande, allora emerge con acutezza ancora maggiore la brutalita ‘con Ja quale In so- cieti abbandona i suoi membri proprio quando avrebbero maggiormente bisogno del suo appoggio. Per concludete, riassumiamo brevemente ancora una volta i facti: Je grandi cittd sono abitate principalmente da operai, poiché nei casi piti favorevoli vi 8 un bor- ghese ogni due, spesso anche ogni tre e talvolta ogni quattro operai; questi operai non posseggono nulla ¢ vi- vono del salario che € quasi sempre appena append suf- ficiente’ al bisogni -quotidianhs Te socea dete weal mente in atomi non si cura di essi, lascia ad essi il com: pito di occuparsi di sé e della propria famiglia, ma senza ® Weekly Dispaeh, aprile © magyio 1844, seco dbouor Southwood Smith elle tondbion del pover a Lawler baclady 116 fornire loro i mezzi per potetlo fare in modo efficace € durevole; percid ogni operaio, anche il migliore, @ costan- temente esposto al pericolo della disoccupazione, che equivale alla morte per inedia, ¢ molti sono coloro che soccombono. Le abitazioni degli operai generalmente sono mal raggruppate, mal costruite, tenute in cattivo stato, mal aerate, umide ¢ malsane. Gli abitanti sono costretti a vivere in uno spazio ristrettissimo, e nella grande mag- gioranza dei casi almeno wna famiglia dorme in una sola stanza; arredamento delle abitazioni & misero fino a giungere alla mancanza totale dei mobili anche piti ne- cessari; parimenti il vestiario degli operai @ generalmente povero, e per una gran parte di casi addirittura a pezzi. T cibi in generale sono cattivi, spesso quasi immangiabili € in molti casi in quantita insufficiente, almeno in certi periodi, sicehé nei casi estremi sopravviene la morte per inedia. La classe operaia delle grandi citta ci offre cost una scala di differenti condizioni di vita: nel migliore dei casi una esistenza temporaneamente sopportabile, per un Iavoro faticoso un buon salario, una buona abitazione e un nutrimento non proprio cattivo, — naturalmente, tutte cose buone e sopportabili dal punto di vista degli operai; — nel peggiore, miseria estrema, che pud arr vare fino alla mancanza di un tetto ¢ alla fame; la media perd ? molto pit vicina al pegaiore dei casi che non al migliore. E questa scala non corrisponde a categorie fisse, per cui si possa dize: questa frazione di operai sta bene, quella male, e cosi rimane e cosi & sempre stato; invece, anche se quae Ia questo avviene, anche se, in complesso, singoli settori di lavoro godono di privilegi rispetto ad altri, tuttavia anche a situazione degli operai entro ogni singolo settore oscilla talmente che ognuno di essi pud trovarsi @ dover percorrere V'intera scala tra il relativo comfort ¢ Pestrema indigenza, perfino la morte per fames e del resto quasi tutti i proletari inglesi potrebbero rac- contare i loro notevoli cambiamenti di fortuna. Esami- neremo ora un po’ pitt da vicino le cause di tutto cid. 7 La concorrenza Abbiamo visto nell'introduzione come subito allinizio del movimento industriale a concortenza cted il prole- tatiato, facendo salite il salario dei tessitori con aumento della domanda di tessuti e inducendo cost i contadini tes. sitoti ad abbandonare Pagricoltura per potersi dedicare con maggior profitto al telaio; abbiamo visto come essa caccid dalla terra i piccoli contadini mediante il sistema della grande azienda agricola, li degradd al rango di pro- letari'e Ii attisd poi in parte nelle citta; come inolere rovind in grandissima parte Ia piccola borghesia abbas- sando anch’essa fino a trasformarla in proletariato, e co. me accentrd il capitale nelle mani di pochi e la popolazione nelle grandi citti. Queste sono le differenti vie e i mezzi mediante i quali la concorrenza — manifestatasi in tutca la sua pienezza € liberamente sviluppatasi nell'industria moderna — cred ed estese il proletariato. Esamineremo ora Ia sua influenza sul proletariato ormai esistente. A qEeste wiguardo dobbiamo seguire anziroro i ssulat concorrenza che i singoli operai si i dell co ingoli operai si fanno recipro- La concorrenza 2 I’espressione_piti_completa_della guerra di tutti contro tutti, che regna_nella moderna societh civile. Questa guerra, una guerra per la vita, per Fesistenza, per tutto, € percid anche, in caso di necessita, Una. guerta_per la vita 9 la morte, aon viené: combattuta soltanto tra le diverse classi della societd, ma anche ta 118 i singoli_ membri_di_qu alPaltro, e percid ciascuno ce: 7 coloto che gli sono d'ostacolo e di mettersi al_foro_pos! Gli operai sono in concorrenza tra loro cost come Io sono i borghesi. Il tessitore meccanico & in concorrenza con i tessitore a mano, il tessitore a mano disoccupato o mal pagato, con quello occupato o meglio pagato, e cetca di soppiantarlo, Ma questa concorrenza tra gli operai & Faspetto peggiore della situazione odierna per l'operaio, Parma pid affilata contro il proletariato nelle mani della borghesia. Di qui deriva lo sforzo degli operai per sop- ptimere questa concorrenza mediante le associazioni; di gui il furore della borghesia contro queste associazioni ed il suo tripudio per ogni sconfitta inflitea ad esse. Il proletatio & impotente; lasciato a se stesso non potrebbe vivere neppure un giorno. La borghesia si & impadronita del monopolio di tutti i mezzi di sussistenza nel senso pit ampio della parola, Il proletario pud si- cevere cid di cui ha bisogno soltanto da questa borghe- sia, il cui monopolio viene protetto dalla forza delo Stato. I proletario, dunque, é di diritto e di fatto schiavo della borghesia, la quale ha su di lui poteri di vita e di morte. Essa gli offre i propri mezei di sussistenza, ma per tun « equivalente », per il suo lavoro;, gli lascia perfino an- cora l’apparenza di agire di sua spontanea volonta, di stipu- Jare con essa un contratto con un'adesione libera, rion forza- ta, da uomo padrone del proprio destino. Bella libert, nella quale all'operaio non timane altro che sottoscrivere alle condizioni che la borghesia gli impone, oppure... morir di fame, di freddo, dormire nudo con gli animali della foresta! Bell's equivalente », il cui importo & lasciato in- ceramente all'arbitrio della borghesia! Ese il proletatio } tanta pazzo da preferire di morir di fame anziché accet- tare le « eque » proposte dei borghesi, dei suoi « superiori naturali »', beh, & facile trovarne un altro, vi sono abba- \ Espressione preferita dei fabbricanti inglesi (n.d.a,) 119 stanza proletari nel mondo, e non tutti sono cosf pazzi, hon tutti preferiscono la morte alla vita. , A questo punto subentra In concorrenza dei proletari tra loro. Se ¢utti i proletari annuncisssero di essere decisi a morire di fame piuttosto che lavorare per la borghesia, Questa sarebbe costretta ad abbandonare il proprio mono. polio; ma un tal caso non si verifica, anzi & un caso pressoché impossibile, e peccid la borghesia prospera, Questa concorrenza tra gli operai ha un solo limites nes, sun operaio vorti lavorare per meno di quel che & ne. cessario per Ia sua esistenza; se proprio deve morire di fame, preferisce subire questa sorte rimanendo in ozio piuttosto che lavorando, Naturalmente, questo limite ® relativo; c’@ chi ha bisogni maggioti o & abituato a mag. giori comoditi di un altro; Minglese, che consetva uh certo grado di civilti, ha maggiori esigenze dellitlandese che si veste di stracci, mangia patate e dorme in un por. cile. Ma cid non impedisce che Virlandese facia, com. correnza all'inglese, abbassando gradatamente il salario, « con esso il grado di civilta, dell’operaio inglese al proprio livello, Certi Iavoti esigono un determinato grado di incivilimento, e in questa categoria rientrano quasi tutti i lavori industriali; @ quindi interesse della stessa bor. ghesia che il salario sia cosi alto da consentire all'operaio di mantenersi in tale sfeta, L'irlandese immigeato di fre. sco, che si accampa nella prima stalla che ali capiti, che anche trovando una abitazione sopportabile viene buttato sulla strada dopo una settimana perché sperpera tutto nel bere ¢ non pud pagare il fitto, sarebbe un cattive opersio i fabbrica; percid agli operai di fabbrica dev'essere dato tanto da consentire loro di educare i figl ad un lavoro regolare, ma non di pi, perché altsimenti_potrebbero are a meno del salario dei loto figli e li farebbero di ventare qualcos'altro che non seinplici operai. Anche qui il limite, il minimo del salario & relativo; 1a dove nella famiglia tutti lavorano, il singolo pud accontentarsi di ‘una paga propotzionatamente minore, ¢ la borghesia ha 120 sfruttato largamente, al fine di abbassare il salario, le possibilita offertale dal lavoro a macchina, di impiegare e sfrattare Je donne e i fanciulli. Naturalmente, non in tutte le famiglie ognuno é in grado di lavorare, e una famiglia in cui non tutti lavorano starebbe veramence male se accettasse di lavorare al minimo salariale calcolato per una famiglia interamente occupata; peccid il salario viene a livellarsi intorno a una media, sulla base della quale la famiglia pienamente occupata sta abbastanza bene, mentre quella che conta pochi membri abili al lavoro si trova piuttosto male. Ma nel peggiore dei casi, ogni operaio preferira rinunciare a quel minimo di agi o di civilta al quale era abituato, pur di mantenersi in vita; preferira avere un porcile che essere senza tetto, indos sare stracci che star senza vestiti, mangiare soltanto pa tate, anziché morir di fame. Preferira, nella speranza di tempi migliori, accontentarsi di meta salario anziché sten- dersi silenziosamente sulla strada e morire sotto lo sguardo di tutti, come hanno fatto tanti disoccupati. Dunque questo pochissimo, questo qualcosa pid di nulla, 2 il mi- imo del salario. E se vi sono pit operai di quanti la borghesia ritiene opportano occupare, se quindi al ter- mine della lotta per la concorrenza rimane ancora un certo numero di operai che non trovano lavoro, questi devono semplicemente morire d’inedia; infatti con ogni proba- bilita il borghese non dara ad’ essi alcun lavoro se non potri vendere con un certo utile i prodotti del loro lavoro. Comprendiamo cost che cosa sia il minimo del salario. I] massimo viene stabilito dalla reciproca concorrenza dei borghesi, poiché, come abbiamo visto, questa esiste anche tra loro. II borghese pud aumentare il suo capitale sol- tanto attraverso il commercio o Vindustria, ¢ in anbedue i casi ha bisogno di operai. Ne ha bisogno indirettamente anche se presta il suo capitale ad inceresse, perché senza commercio ¢ industria nessuno potrebbe pagargli gli in- teressi per quel capitale, nessuno potrebbe utilizzarlo. In questo senso & vero che il borghese ha bisogno del pro- 121, letario, ma non per la sua immediata esistenza, — a questo scopo infatti egli potrebbe consumare il suo capi tale, — benst per arcicchirsi, ciot come si ha bisogno di un articolo commerciale o di una bestia da soma. I] pro- Jetario lavora per il borghese le merci che questi vende con profitto; quando la domanda di queste merci aumenta, cosicché gli operai in concortenza tra loro vengono tutti occupati, anzi forse scarseggiano addiritcura, Ia concor- renza ta gli operai cade e ha inizio la concorrenza reciproca tra i borghesi. I] capitalista in cerca di operai sa bene che, con i prezzi che salgono in conseguenza dell'sumento’ della domanda, egli otterra un guadagno maggiore, e quindi preferira pagare un salario un po’ su- periore anziché lnsciarsi sfuggire tutto il guadagno; egli si serve della salsiccia per procurarsi il prosciutto e, quando lo avri ottenuto, lasceri volentieri al proletario la salsiccia, Cosf un capitalista cerea di sottrarre allaltro ali operai, ¢ il salario sale. Se il capitalista, che & disposto a sactificare qualcosa del suo guadagno straordinario, do- vesse sactificare qualcosa anche di quello ordinatio, ciot del guadagno medio, si guarderebbe bene dal pagare salati pit alti di quelli medi, Possiamo cosi definire il salario medio. In condizioni medie, cio quando né operai né capitalisti hanno motivo di farsi reciprocamente una particolate concorrenza, quan- do vi sono esattanente tanti operai quanti possono es- sere occupati per fabbricare le merci richieste, il salario ammonter’ a qualcosa di piti del minimo. Di quanto esso potrd superare il minimo, dipendera dai bisogni medi ¢ dal grado di civilta degli operai. Se gli operai sono abituati a mangiare came pid volte alla settimana, i capitalisti dovranno acconciarsi a pagar loo un salario che li meta in grado di procurarsi tale nutrimento; non inferiore poi- ché gli operai, non essendo in concortenza tra loro, non hanno motive di accontentarsi di meno; non superiore perché non essendovi concorrenza tra i capitalisti, questi 122 , ? ue free = Cues ex frecte, ue Heed» non sono stimolati ad allettare gli operai con un tratta- mento particolarmente vantaggioso. Come abbiamo gid accennato, questa misura dei biso- gni medi e del grado di civiltt degli operai, dati i com- plicati rapporti esistenti nell’industria inglese odierna, divenuta assai confusa ed @ diversa secondo le diverse classi di operai, Tuttavia, quasi tutti i lavori industriali esigono una certa abilita e regolarit’, le quali richiedono anche un certo grado di incivilimento, cosicché il salario essere tale da indurre Voperaio ad acquisire questa abilich e a sottoporsi a questa regolarit’ nel lavoro. Percid il salario degli operai industriali in media & pit alto di quello dei semplici facchini, giomalieri ¢ via di- cendo; notevolmente piti alto di quello degli opemi age coli, sebbene a cid contribuisca senza dubbio aache il rincaro.dei mezzi di sussistenza nelle citta. Ossia, per parlare chiaro: operaio & di dititro ¢ di, fatto uno schiavo della classe abbiente, della borghesia, suo schiavo al punto che viené venduto come una merce €, come per una merce, il suo prezzo sale e scende. Se Ta domanda di operai sale, sale anche il loro prezzo; se cade, anche il loro prezzo cade; se cade al punto che un certo numero di operai non sono pitt vendibili, « riman- gono in giacenza », allora essi rimangono appunto a gia- cere, @ poiché cid non fornisce loro i mezai per vivere, muoiono di fame, Infatti, per usare il linguaggio degli economisti, le spese impiegate per il loro sostentamento non si « riprodurrebbero », sarebbero denato sprtcato, € essuno impiega cosi il suo capitale. E fin qui ls teoria della popolazione di Malthus sarebbe perfettamente giv- stificata. Tutta la differenza rispetto alla schiaviti dichia- rata del’antichita & che l'operaio odierno sembre essere libero perché non viene venduto in una sola volta, ma pezzo per pezzo, a givrni, a scitimane, ad anni, ¢ perché non viene venduto da un proprietario ad un altro, ma & egli stesso che deve vendersi a questo modo, poiché non Io schiavo di ua, singolo ma dell'intera clisse ab- 123

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