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Stefano Balassone I Mass Media fra società, potere e mercato 15/07/2010

book in progress - sezione III Imprese nel Mercato Globale


capitolo 3: le Imprese UK
Abstract
Perimetro e ricavi dei principali gruppi inglesi

UK ........................................................................................................................................................ 1
BBC .......................................................................................................................................... 4
Channel 4 ................................................................................................................................. 5
ITV ........................................................................................................................................... 7
Emi Group ................................................................................................................................ 7

UK
La tv in Gran Bretagna costituisce nel suo insieme il Public Service Broadcasting organizzato con
due aziende pubbliche (BBC e Channel 4) e molte aziende private. Il sistema è fortemente orientato
alla produttività e, pur contando su risorse limitate rispetto ad altri paesi, riesce ad avere una
incisiva presenza sul mercato globale.

Generazione del sistema e sue caratteristiche fondamentali


La Royal Chart del 1926 rappresenta l’atto costitutivo della società pubblica British Broadcasting
Corporation.
Veniva stabilita la totale indipendenza della Corporation dal Governo. BBC viene concepita come
servizio di broadcasting pubblico, ma non di Stato, né governativo 1, la cui indipendenza è garantita
da un Board of Governors, composto di membri, nominati singolarmente (e non come collegio nel
suo insieme) dal Governo, secondo un modello simile a quello della Corte Suprema Usa e
sostanzialmente in vigore ancora oggi.
Il capo azienda, Direttore Generale, era nominato dallo stesso Board of Governors. I Governors,
tranne il Presidente, non avevano e non hanno un rapporto continuo con l’azienda, ma vengono
aggiornati mensilmente sull’andamento della corporation.

La governance della BBC si è poggiata, dunque, fin dal principio, su di una dicotomia tra un organo
garante della indipendenza e incaricato dell’indirizzo e del controllo e l’azienda stessa, incaricata
della gestione corrente (per atti strordinari, come la alienazione o l’acquisto di rami di azienda,
serve comunque il parere dei Governors. Periodicamente i Governi sono intervenuti con nuove
Chart definendo in vario modo tale dicotomia, ma rispettando la sostanza dell’assetto della BBC
che non sta nel rapporto interno (Governors-Direttore Generale e/o board of Directors), ma nel
rapporto esterno, fra Governors e fonte di nomina, ovvero nei fondamenti della indipendenza.
Nominare i singoli anziché il collegio si è rilevato l’elemento decisivo e caratterizzante. Si tratta di
un meccanismo imitata dalla seconda chartered corporation, Channel 4, ma non adottato per nessun
altro Servizio Pubblico di alcun altro Stato, il ché spiega perché, nonostante le abbondanti
affermazioni di principio, nessuna radio/tv pubblica, tranne quelle inglesi, possa dirsi effettivamente
indipendente dal Governo e/o dal Parlamento. Ciò non rende il sistema inglese meno “democratico”
perché iil contributo dei mass media alla democrazia non sta nel rispecchiarne le maggioranze, ma
nel consentirne la più consapevole formazione delle correnti di opinione. Sempre che si ritenga che
i mass media siano funzionali alla democrazia politica solo essendo indipendenti tanto dal governo
quanto dalla rappresentanza parlamentare.

1
principio che ha contraddistinto BBC per tutta la sua storia differenziandola dagli altri servizi pubblici d’Europa, sia
quelli concepiti in regimi di democrazia, come quello francese, sia quelli nati in regimi di dittatura, come quello
italiano, quello tedesco e in parte quello spagnolo.

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book in progress - sezione III Imprese nel Mercato Globale
capitolo 3: le Imprese UK
Quando, nel 1936, BBC avviò per la prima volta al mondo, un servizio di trasmissioni televisive
regolari –la disciplina ed il finanziamento della televisione si limitarono a duplicare quelli già
utilizzati da dieci anni per la radiofonia, prevedendo solamente un incremento di una sterlina del
canone e dei membri del Board of Governors da 5 a 7.

La ripresa del servizio televisivo nel 1947, dopo la guerra, avvenne con i laburisti al Governo e
molte resistenze bipartisan all’ingresso di privati nella radio e tv, finché nel 1953 il governo
conservatore non varò il Television Act, che diede vita ad ITV (Independent Television), il primo
canale televisivo privato in Europa, che nasce come una rete federativa di distinte “franchisee”,
operanti su base regionale. Ciascuna di esse era stata attribuita ad un soggetto privato, incaricato di
produrre i programmi da trasmettere e di raccogliere la pubblicità da inserire..
Pur nascendo come emittente privata e di privati, ITV venne incaricata della mission di servizio
pubblico, in una maniera per certi aspetti non diversa da quella di BBC, sotto il controllo della
neonata Independent Television Authority (ITA).
Il successo di ITV, oltre le migliori aspettative, prospettava, secondo alcuni, il rischio di una
sudditanza della TV pubblica BBC nei confronti di quella privata ITV. Per questo motivo, il ritorno
di laburisti al potere con Harold Wilson, nel 1964, coincise con il rafforzamento di BBC tramite il
lancio del secondo canale, BBC2, mentre veniva negato il varo di un secondo canale privato.
Tale assetto caratterizzò il panorama televisivo britannico per un ulteriore quindicennio, nel quale il
ruolo di BBC come elemento guida del panorama uscì rafforzato. anche grazie al Direttore Generale
Hugh Green, sotto la cui guida la TV britannica fu la prima in Europa a passare al colore nel 1967.
Tale assetto fu, però, messo in crisi dallo sviluppo della società post-industriale e cioé
dall’emergere di culture “alternative” e dalla frammentazione del quadro sociale.

A tutti questi impulsi provò a dare una risposta la Commissione Annan, che pur promossa dal
Governo Labour nel 1970, espresse un proprio rapporto solo nel 1977.
Il nodo centrale della riforma sostenuta dalla Commissione Annan consisteva nel varo di un nuovo
canale, quello che, solo nel 1982, sarebbe divenuto Channel 4.
La lunga gestazione di Channel 4, la cui realizzazione si può dire abbia richiesto un intero decennio,
ebbe notevoli ripercussioni sulla natura del canale e sulle scelte che ne caratterizzarono la sua
natura e la sua mission., i quali del resto inquadravano la crescita delle “indies” in un’ottica liberale.

In questa prospettiva avviene nel 1982, dopo una lunga gestazione, il lancio di Channel 4, ad opera
del Governo conservatore di Margareth Tatcher, divenuta Primo Ministro nel 1979. Il principio di
dotare il sistema televisivo di un altro canale pubblico, così come la necessità di dare maggiore
spazio alla produzione indipendente britannica erano argomenti cari ai laburisti, così come la
necessità di estendere il mercato pubblicitario e di ridurre i costi della televisione (lievitati in modo
considerevole negli ultimi anni) lo erano per i conservatori.
Il controllo di Channel 4 veniva affidato all’IBA (l’authority che aveva sostituito l’ITA), cui
spettava il diritto di nomina del Board, il quale a sua volta era incaricato di nominare il Chief
Executive Officer. Quanto alla pubblicità, si decise, tuttavia, di non intaccare il monopolio di ITV:
in cambio dell’imposizione di una tassa sui profitti, ITV era autorizzata a raccogliere la pubblicità
sugli spazi del nuovo canale.

Nel contempo il governo Tatcher apriva (nel 1984), in chiave liberista, il mercato del cavo, e
ridisegnava nel 1990 il settore privato dove il controllo di ITV venne privatizzato, e affidato a
Channel 3, composto di concessionari su base regionale. Le concessioni regionali di ITV, fino a
quel momento date in licenza unicamente secondo criteri qualitativi (“beauty contest”) vennero
messe all’asta 2. Il nuovo assetto commerciale determinò tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del 2000

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Tra i risultati più clamorosi dell’asta vi fu l’aggiudicazione della licenza per l’area di Londra da parte di Carlton, ai

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un processo di concentrazione, che vide le due maggiori concessionarie Carlton e Granada acquisire
quasi tutte le concessionarie più piccole, arrivando così alla fusione delle loro attività nel 2004.
Channel 4 venne trasformata da società no-profit a Corporation pubblica e soprattutto autorizzata a
raccogliere pubblicità in proprio (considerato che nel frattempo si era fatta le ossa e poteva badare a
se stessa). Infine fu istituito Channel 5, che iniziò tuttavia a trasmettere solo nel 1995.
Nel 1996 il governo, ancora conservatore, varò il digitale terrestre a pagamento, in chiave
favorevole ai privati. Ma il business non riuscì a decollare ed il rilancio del DTT come piattaforma
free-to-air, fu attuato dai successivi governi laburisti affidando alla BBC la guida della transizione.

Il Governo Laburista dovette anche gestire l’impatto del processo di “devolution”, ovvero la
devoluzione dei poteri verso le quattro “Nations” del Regno Unito, sulla BBC. Il principale risultato
di questo processo è stato il rafforzamento della divisione Nations and Regions.

Infine, il Governo Blair mise mano al modello di Governance di BBC, separando maggiormente le
funzioni di gestione (affidate al Board of Directors) rispetto a quelle di controllo. Il Board of
Governors, fu ribattezzato BBC Trust e composto di 12 membri, nominati, come i Governors, dalla
Regina, su proposta del Governo con mandati personali estesi a 6 anni per garantire la massima
asimmetria rispetto alle cadenze elettorali. Il BBC Trust è composto da un Presidente, un vice-
Presidente e da 10 membri di cui 4 hanno responsabilità specifiche per le quattro “Nations” del
Regno Unito: Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord.

La filosofia delle aziende pubbliche è espressa in queste parole tratte dal report 2008 di Channel 4:
“più l’audience nel mondo multimediale si frammenta, più i canali di servizio pubblico sono l’unico
mezzo di contatto con audiences di milioni, ogni sera”.

La stampa

The Daily Telegraph 3 - Financial Times 4 - The Guardian 5 - The Independent 6 - The Times 7 -The
Scotsman 8 - Western Mail 9 – quotidiani The Sun 10 - The Mirror 11 - The Daily Mail 12 - The Daily
Express 13 - tabloid

Televisione

 BBC TV - BBC1, BBC2 e servizi digitali incluso BBC News 24


 BBC World – commerciale – notizie internazionali
 ITV - commerciale (Terzo Canale), consorzio di produttori privati vincitori all’asta degli slot di
trasmissione. Rientrano nella galassia ITV: Anglia Television - Carlton Television – Central -
Independent Television - Granada Television - HTV Wales and West - London Weekend
Television - Meridian Broadcasting - Tyne Tees Television - Yorkshire Television - Thames

datti di Thames Television.


3
http://www.telegraph.co.uk/
4
http://www.ft.com/
5
http://www.guardian.co.uk/
6
http://www.independent.co.uk/
7
http://www.thetimes.co.uk/
8
http://www.thescotsman.co.uk/
9
http://icwales.icnetwork.co.uk/
10
http://www.the-sun.co.uk/
11
http://www.mirror.co.uk/
12
http://www.dailymail.co.uk/
13
http://express.lineone.net/

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Television, che dipende da RTL Group
 Channel 4 – commerciale, ma di proprietà pubblica. Istituito dal governo Thatcher come
sviluppo della presenza pubblica impostata con criteri finanziari e editoriali asimmetrici rispetto ai
modelli BBC e ITV, che furono tuttavia obbligati a garantirne il decollo
 five - commerciale
 Independent Television News (ITN) – fornitore di notizie a ITV, Channel 4
 British Sky Broadcasting (BSkyB) – operatore satellitare

Radio

 BBC Radio – musica nuova su Radio 1, musica nota su Radio 2, cultura Radio 3, flagship
speech station Radio 4; news e sport Five Live
 BBC Radio Scotland  BBC Radio nan Gaidheal - Gaelic-language per la Scozia  BBC
Radio Ulster -  BBC Radio Wales  BBC Radio Cymru - Welsh-language
per l’estero:
 BBC Asian Network – per le comunità asiatiche in UK  BBC World Service – il più grande
broadcaster internazionale, in più di 30 lingue

 Virgin Radio – commerciale, pop and rock


 Talk Sport – commercial, sport
 Classic FM – musica classica

News agency

 The Press Association

BBC

La BBC dispone fondamentalmente delle public fee (corrispondenti al canone italiano, ma molto
più elevato e molto meno evaso), ma, purché in condizioni di parità concorrenziale, può attivare
anche attività commerciali, come la vendita di programmi e/o format (vedi “Ballando sotto le
stelle”) o come i seguenti canali internazionali, presentati nella top page del sito aziendale, giacché i
relativi profitti servono a finanziare il servizio pubblico ("Profits from these channels help fund
BBC public services”) e non viceversa.
BBC World BBC America BBC Prime
http://www.bbcworld.com/ http://www.bbcprime.com/
http://www.bbcamerica.com/
The BBC's commercial The BBC's general entertainment channel which
Bringing award-winning
international 24-hour news and is available across Europe, Middle east and
television to the United States.
information channel. Africa.
BBC Kids
BBC Canada http://www.bbckids.ca/ BBC FOOD
Showcasing the best children’s http://www.bbcfood.com/
http://www.bbccanada.com/
programming from the UK and The channel is dedicated to food, showcasing
Featuring award-winning comedies,
Canada for ages 0 - 12 and the very best culinary programmes from across
gritty dramas and lifestyle shows.
BBCK, an exclusive block for the globe.
Canadian teens.
BBC Entertainment Animal Planet People&Arts
http://www.bbcentertainment.com/ http://animal.discovery.com/ http://spanish.peopleandartslatino.com/_home/
BBC Entertainment is the brand Featuring wildlife programmes, For viewers in Latin America and the Iberian
new entertainment channel, action-adventure, compelling Peninsula, People+Arts features real-life drama,
showcasing the best of British real-life dramas and human and human stories and thrillers.

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comedy and drama. animal encounters.
BBC Knowledge BBC Lifestyle
UKTV Australia http://www.bbcknowledge.com/
http://www.bbclifestyle.com/
http://www.uktv.com.au/ BBC Knowledge showcases
BBC Lifestyle provides a viewer’s guide to
Australia's general entertainment award winning non-fictional and
getting the most out of life, serving up six
channel dedicated to the best of documentary programming from
programming strands and offering a truly
British television. the BBC and other independent
international window on the world.
production houses.
i canali BBC finanziati da denaro pubblico sono 14 BBC One– BBC Two - BBC Three - BBC Four
- BBC HD - CBBC -CBeebies - BBC News Channel - BBC Parliament

I conti del gruppo:


BBC Annual Report 15
(billion pounds) 2009 2008 16 2007
revenues 4.605 4.414,8 4.177,3
- pubbliche generali 3.533 3.368,8 3.242,9
- pubbliche specifiche (World Service e organi di controllo) 296 283,6 262,2
- commerciali 775,9 719,6 635,9

retribuzioni 1.294,2
% retribuzioni su ricavi 28,1%
employees (pag F29) 22.874
- Public Service 17.078
Worldservice 2.379
Commercial Businesses 3.417

Il 69% delle entrate è speso per la tv, il 17% per la radio, il 5% per i “future media”.

Channel 4

http://www.channel4.com/
http://www.channel4.com/about4/
Channel 4 è una spa senza azionisti; un broadcaster pubblico (in ciò simile alla BBC, alla RAI, a
France Television, a TVE) che si distingue però dalle altre aziende pubbliche per due aspetti
strategici:
- si fonda esclusivamente sul mercato (in altri termini vive di ricavi pubblicitari e della vendita di
licenze d’uso di programmi creati dall’azienda. La fase di start up negli anni’80 fu finanziata da un
minimo garantito di ricavi pubblicitari con rischio a carico delle società ITV);
- ha l’obbligo di mostrare una riconoscibile identità caratterizzata in senso innovativo attraverso la
autonoma elaborazione di una ampia gamma di contenuti che aiutino l’evoluzione di una società
culturalmente variegata e lo sviluppo della industria britannica.
In termini riassuntivi, si tratta di raggiungere larghe audiences con prodotti britannici di alta qualità
e di saper promuovere programmi che altri produttori non se la sentirebbero di affrontare per timore
di sbagliare rispetto al “mainstream” del consumo. I risultati dimostrano che non si tratta della

14
rispettivamente a http://www.bbc.co.uk/bbcone/ ¸ http://www.bbc.co.uk/bbctwo/ ¸ http://www.bbc.co.uk/bbcthree/ ¸
http://www.bbc.co.uk/bbcfour/ ¸ http://www.bbc.co.uk/bbchd/ ¸ http://www.bbc.co.uk/cbbc/ ¸
http://www.bbc.co.uk/cbeebies/ ; http://news.bbc.co.uk/1/hi/programmes/bbc_news_24/ ,
http://news.bbc.co.uk/1/hi/programmes/bbc_parliament/
15
http://www.bbc.co.uk/annualreport/download_exec.shtml
16
reports 2008 pag 99

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quadratura del cerchio.

Il Board è composto dal Presidente, da otto membri senza deleghe specifiche nominati dal Governo
per sei anni (l’uno separatamente dall’altro e con scadenze di incarico differenziate proprio per
evitare “ribaltoni”; come il Board della BBC) e da cinque direttori tra cui il Chief Executive. Il
Presidente in genere si intende di bilanci e ha esperienza nel funzionamento di un Consiglio di
Amministrazione. Presiede il Board, fissandone l’ordine del giorno, assicura che tutti i membri
siano aggiornati e in grado di partecipare a Comitati e specifici Gruppi di Lavoro, favorisce il
contatto fra membri senza deleghe e direttori. Il Chief Executive realizza le politiche indicate dal
Board e per conto dello stesso Board, tiene i rapporti con OFCOM (il Governo, per la parte che
segue il settore) e con altri “hey stakeholders” (settori e interessi che, di diritto o di fatto, possono
avere un parere particolarmente rilevante circa l’attività dell’azienda)

Il Presidente è Luke Johnson ( foto nel Report 2008 a pag 6 17), compenso £ 73.000, già impegnato
nel settore finanziario (Risk Capital Partners), prima ancora Presidente di Pizza Express e tuttora
Presidente dei Giraffe Restaurants, Patisserie Valerie e Seafood Holdings.
Vice Presidente è Lord Putnam, compenso £ 29.000, alle spalle trent’anni da film producer,
Presidente di UK Unicef. Alla Camera dei Lord dal 1997.

Membri senza deleghe operative (tutti con un compenso di £ 22.000)


Sue Ashtiany, avvocato, docente universitario, scaduta nel 2009; Karren Brady, esperta di aziende
sportive, scade nel 2010; Tony Hall, proviene dalla Opera House e dalle BBC News, scade nel
2001; Stephen Hill, esperto di finanza dei media, scade a fine 2010; Martha Lane Fox, esperta di
web company, scade nel 2011; Andy Mollet, proviene dalla industria musicale, scade nel 2010.

Executive members
Andy Duncan (foto nel Report 2008 a pag 7 18), capo degli executives dal 2004, in precedenza
Direttore del Marketing, Comunicazioni e Audiences presso la BBC e membro della componente
executives del BBC Board. In precedenza alla Unilever per 16 anni. Retribuzione £ 683.000; Andy
Barnes, in azienda dal 1991, direttore vendite e marketing, retribuzione £ 512.000; Anne Balford,
precedenti anche in BBC e Opera House, responsabile Finanza (£ 335.000); Kevin Lygo, proviene
dalla BBC e da Five, direttore della Televisione, retribuzione nel 2008 £ 1.136.000; Jon Gisby,
proviene da Yahoo e dal settore Strategie di BBC, dal 2007 Direttore dei nuovi media (£ 263.000);
Nathalie Schwarz, esperta di radio, dimissionaria a marzo 2009. £ 254.000.
Revenues per settore di attività Report 2008 a pag 82 19 (£ 000)
Advertising Other Total
2009 2008 2007 2009 2008 2007 2009 2008 2007
Channel 4 619,7 676,8 49 38,5 668,7 715,3
20
4 Channel 169,6 148,4 5,4 8 175 156,4
4 Rights 21 34,6 42,6 34,6 42,6
Future Media 22 0,4 33 26,7 33,4 26,7
23
Other 9,2 22,1 \ 9,2 22,1
Eliminations (14,8) (18,2) (14,8) (18,2)
Totale 789,7 825,2 116,4 119,7 906,1 944,9
17
http://www.channel4.com/about4/pdf/2008/CH4_Report2008_Full.pdf
18
http://www.channel4.com/about4/pdf/2008/CH4_Report2008_Full.pdf
19
http://www.channel4.com/about4/pdf/2008/CH4_Report2008_Full.pdf
20
tre canali digitali free (E4, More4, Film 4) per rivedere programmi di Channel 4
21
vendita di programmi e DVD
22
Channel4.com e E4.com
23
vendita di servizi di grafica e produzione e telefonia su base no-profit

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Nel 2008 il canale ha investito £430 (milioni) su contenuti prodotti in UK, tagliando essenzialmente
gli acquisti in USA.

La performance degli amministratori è misurata, in corrispondenza con i riferimenti posti dai


Broadcasting Act, da quattro serie di indicatori relativi a:
1) coltivazione (“nurture”) di nuovi talenti e idee (determinante il numero delle
“prime emissioni”. Pag 20);
2) stimolare (“challenge”) nuove visioni della realtà (la misura è cercata in
sondaggi attorno al radicamento e al prestigio dei servizi informativi. Pag
32);
3) sostenere (“champion”) voci alternative e prospettive non scontate (espresso
dalla quantità di produzione autonoma e da sondaggi sulla reputazione del
canale. Pag 44);
4) suscitare (“inspire”) cambiamenti positivi nella vita della gente (all’obiettivo
contribuiscono i programmi divulgativi, i film in lingua straniera, il “taglio”
degli stessi film prodotti dal Canale) 24, in base all’assunto che “un
broadcaster pubblico deve, a costo di irritare, fare altro che limitarsi a
seguire la corrente”.
Ultimo, ma non meno importante, l’obiettivo di stimolare lo sviluppo dell’industria della
comunicazione, ancorato alla condizione che Channel 4, in quanto editore puro, non produca i
propri programmi, ma li commissioni a più di 300 società di produzione indipendenti britanniche,
con le quali lavora a stretto contatto per la messa a punto dei prodotti.

ITV

ITV report 2009 25


2009 2008
Revenuesm£ 1.879 2.029
- Broadcast 1.506 1.647
- Online 37 36
- ITV Studios 335 306
- Other 1 40
EBITAm£ 202 211

Nel 2009 ha raccolto in media il 23,1% del pubblico tv.

ITV Studios è il produttore e distributore per i consorziati ITV (tranne Thames TV che appartiene a
RTL). Il paragone in Italia dovrebbe essere RTI di Mediaset. Produce anche serie e reality per gli
USA

Emi Group

24
segnaliamo, per chi voglia ricorrere al sito del Canale, “The Family”, sulla documentazione “verità” giorno dopo
giorno, della vita di una famiglia di Canterbury. In pratica, quasi il Grande Fratello, ma senza nomination. Big
Brother peraltro è stato trsmesso in UK proprio da Channel 4, ma alle 22.30 e in salsa sociale anziché tronistica.
Segnaliamo ancora la serie “Islam svelato”.
25
http://www.thomson-
webcast.net/uk/dispatching/?event_id=ae0aac0c72d7a7acf5fb454e6724ccfc&portal_id=6d1c366a24337d6f272a69b
7d311649a

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http://www.emimusic.com/

Reports Emi Group 26


2009 2008 2007
Revenue m£ 1.458 1.808
EBITDA 164 173

26
http://www.emimusic.com/about/reports/

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