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CORSO INTEGRATO DI IGIENE E

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MEDICINA DEL LAVORO


Lezioni di Medicina del Lavoro
LE MALATTIE PROFESSIONALI
ASPETTI CLINICI ED ASSICURATIVI
MALATTIE ALLERGOLOGICHE DI ORIGINE PROFESSIONALE

Inquadramento clinico
delle dermatiti allergiche
ANNO ACCADEMICO 2013-2014
Prof.ssa Monica Lamberti
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DEFINIZIONE
Le dermatosi professionali sono
quelle patologie cutanee la cui causa
pu essere imputata completamente
o in parte alle condizioni in cui il
lavoro viene svolto

(Gougerot)
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DERMATITE DA CONTATTO

La Dermatite da Contatto professionale,


quando legata ad eventi prevedibili e
pertanto non fortuiti e connessi con
lattivit lavorativa, la quale causa
preminente, e cio insostituibile, anche
se non sicura.
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NUMERI DELLE DERMATITI DA CONTATTO
PROFESSIONALI

Presente in 2,5 / 3,8 lavoratori ogni 10.000

Da 220 milioni a 1 miliardo di dollari allanno in USA

Il 29-72% dei lavoratori con DP perde il lavoro a causa

dei problemi cutanei


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EPIDEMIOLOGIA IN EUROPA
Europa circa il 20% della popolazione generale
affetta da allergie da contatto ad almeno un
allergene (nichel, lattice, profumi etc)

Lincidenza annuale delle DC professionali varia tra


11 e 86 casi ogni 100.000 lavoratori
EPIDEMIOLOGIA IN EUROPA Scaricato da www.sunhope.it

L'incidenza probabilmente sottostimata

Sistemi di notifica differiscono tra i paesi, cos


come i criteri di risarcimento.

Sotto-segnalazione e dalla non registrazione


dei casi pi lievi di malattie cutanee
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EPIDEMIOLOGIA Scaricato da www.sunhope.it

Quinto Rapporto Mal.prof.


Le Malattie Professionali registrate dai Servizi di Prevenzione

MALATTIE DELLA PELLE DENUNCIATE

100%

90%

80%
FRIULI
70%
UMBRIA
60%
AOSTA
50%
SICILIA
40%
PUGLIA
30%
LOMBARDIA
20%
LAZIO
10%
LIGURIA
0%
CAMPANIA
MASCHI
FEMMINE
2007 MASCHI
2007 FEMMINE
2008
2008
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DEFINIZIONI DERMATOLOGICHE Scaricato da www.sunhope.it

La dermatite da contatto unaffezione infiammatoria cutanea


superficiale ad evoluzione acuta, subacuta o cronico-recidivante che
insorge per esposizione a cause esogene di natura chimica, fisica o
biotica.

Dermatiti da agenti chimici


1. da contatto irritante DIC
2. da allergia da contatto DAC
3. orticaria da contatto
Dermatiti da agenti fisici
1. irritative traumo lacerative
2. irritative vasomotorie
3. fotodermiti tossiche e allergiche
4. radiodermiti
5. granulomi da contatto
Dermatiti da contatto da agenti biologici
Batteri, virus , parassiti e di origine mista
DERMATITI DA AGENTI CHIMICI
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DERMATITE DA CONTATTO Scaricato da www.sunhope.it

IRRITANTE (DIC)
lesioni in genere limitate
allarea del contatto diretto con lagente causale
quadro clinico generalmente di tipo monomorfo
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DERMATITE DA CONTATTO IRRITANTE (DIC)


Sinonimi
Dermatite detritiva, eczema non allergico

Le sostanze chimiche possono agire mediante azione


tossica o caustica con conseguente alterazione:
- del film cutaneo protettivo
- delle strutture epidermiche
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DERMATITE DA CONTATTO IRRITANTE (DIC)

Pu insorgere acutamente (DIC acuta) o perdurare per


lungo tempo (DIC cronica)

La DIC solitamente caratterizzata da lesioni


nettamente delimitate al contatto irritante e, in
genere, appare in tutte le sedi interessate nella stessa
forma evolutiva

Gli aspetti clinici pi comuni sono:


Eritematoso-vescicoloso
Desquamativo-eczematiforme
Eritemato-ipercheratosico nelle forme croniche

Per stimoli forti e concentrati si possono osservare


forme vescicolo bollose (burns), abrase, talora erose.
Diagnosi differenziale Scaricato da www.sunhope.it

fra DIC acuta di tipo eritemato-vescicolare


e DAC acuta

DIC DAC

Polimorfismo eruttivo Metacrono Sincrono

Aree interessate Ben delimitate Oltre la sede di


stretto contatto
Tendenza alla diffusione No Si

Segni soggettivi Bruciore Prurito

Recidive Lente Rapide


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La forma pi comune di DIC cronica


caratterizzata da secchezza e fissurazioni
(eczema secco)

La diagnosi differenziale con la DAC cronica si
effettua con il patch test
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DERMATITE DA CONTATTO IRRITANTE (DIC)

Esempi
acido cromico (ulcere a margini netti)
calce (causticazioni cement burns)
acido ossalico
idrocarburi policiclici aromatici e farmaci
psoralenici (fotodermatiti tossiche)
cloruro di sodio (ulcere)
acido fluoridrico (dolore dopo molte ore dal contatto)
detergenti (sodio-laurilsolfato: xerosi e ragadi)
DERMATITE ALLERGICA DA CONTATTO (DAC) Scaricato da www.sunhope.it

La dermatite allergica da contatto una comune patologia


cutanea universalmente riconosciuta come una forma da
ipersensibilit ritardata.

La presentazione dell'antigene rappresenta l'evento


fondamentale delle reazioni di ipersensibilit ritardata
(Tipo IV)

Le cellule di Langerhans formano a livello epidermico


un'estesa rete che cattura e processa gli antigeni
applicati direttamente sulla cute .
EZIOPATOGENESI DELLA DAC Scaricato da www.sunhope.it

Fattori predisponenti:
cute sottile
alterazioni del film idrolipidico
traumatismi locali
detergenti aggressivi
frequente contatto con sostanze
allergizzanti
utilizzo di sostanze irritanti
ripetuto lavaggio delle mani
capacit allergizzante della sostanza
atopia di base
DIC
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DAC AEROTRASMESSA
Gli allergeni rilasciati nellaria giungono alla cute scoperta
vapori (formaldeide, trementina)
gas (iprite)
fumi (fumi di saldatura, piante in
combustione)
goccioline (spray, insetticidi,
profumi, resine)
particelle solide (fibre di vetro,
cemento, polveri di legni esotici)

viso (soprattutto palpebre superiori)


collo e dcollet
mani e polsi
avambraccia (gambe)
DAC DA CONTATTO DIRETTO Scaricato da www.sunhope.it

CON SOLIDI O LIQUIDI


La sede iniziale della lesione quella di contatto con la
sostanza

In seguito possono insorgere lesioni secondarie in altre


sedi, indipendentemente dal contatto (mano
avambraccio viso).
ESEMPI DI DAC ESEMPI DI DAC
DA GUANTI IN LATTICE DA MASCHERA CHIRURGIA

IPPD
N-isopropil N-fenil
4-fenilendiammina
FASE ACUTA Scaricato da www.sunhope.it

Fase acuta essudativa


Comparsa sulla pelle di eritema edema

vescicole essudazione e formazione di croste per il


grattamento o per la rottura del tetto della vescicola
croste giallognole se sovrainfezione batterica

Fase acuta non essudativa


Pelle secca con comparsa di pelle infiltrata,

lichenificata con superficie finemente desquamante

Fase di stato
alternarsi di forma essudativa e non essudativa :

pousss subentranti regressioni, ricadute .


DAC ACUTA DA CROMO NEI CONCIATORI
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Microvescicole
essudative
con iperemia ed
edema
FASE CRONICA Scaricato da www.sunhope.it

Comparsa in sede delle lesioni


di cute secca con aspetti DAC cronica da nichel
eritemato-desquamativi
Possono essere presenti
croste da grattamento
Prurito pi o meno presente.
Evoluzione verso la forma
lichenificata.
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EVOLUZIONE DAC CRONICA

Lichenificazione con Chiazze con cute ispessita a bordi


accentuazione dei netti con superficie discretamente
desquamante
dermatogrifi Possono essere sormontate da
lesioni da grattamento
AGENTI ALLERGIZZANTI OCCUPAZIONALI Scaricato da www.sunhope.it

Principali agenti occupazionali causa di DIC


Acidi
Alcali
Sostanze riducenti e ossidanti
Solventi
Olii lubrificanti
Detergenti
Ossidanti
Principali allergeni occupazionali causa di DAC
Metalli (cromo cobalto nichel)
Gomme e loro additivi
Resine (epossidica formaldeidica )
Metacrilati
Formaldeide
Essenze mix Vernici
Pesticidi
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ORTICARIA DA CONTATTO (OC)

Lesioni pomfoidi localizzate o generalizzate a rapida


insorgenza e di breve durata che compaiono dopo
contatto con specifiche sostanze possono associarsi
sintomi a carico delle mucose respiratorie o
gastrointestinali

Classificazione patogenetica
OC immunologica
OC non immunologica
OC indefinita
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ORTICARIA DA CONTATTO

reazione IgE mediata (I tipo)

si manifesta dopo pochi minuti dal


contatto con lantigene

presuppone un precedente contatto


con lallergene (la sensibilizzazione pu
avvenire attraverso la cute o le mucose
ad esempio respiratorie)
ORTICARIA DA CONTATTO Scaricato da www.sunhope.it

Agenti eziologici
1. sostanze organiche (derivati animali e vegetali, proteine del
lattice)
2. sostanze chimiche a basso peso molecolare (anidridi acide
organiche, resina epossidica, difenilmetano 4-4 diisocianato MDI,
persolfati)
Cause professionali
resine: acriliche, epossidiche, formaldeidiche, lattice
metalli: nichel, platino
cosmetici: profumi, lacche per capelli
farmaci: acido acetilsalicilico, antibiotici
alimenti: pesci, vegetali
legno: teak
lattice
ORTICARIA DA CONTATTO Scaricato da www.sunhope.it

NON IMMUNOLOGICA

Reazione dovuta alla capacit irritante, orticariante di


alcune sostanze, confinata normalmente nella sede del
contatto

Cause professionali
balsamo del Per
benzocaina
acido acetico
sostanze chimiche emesse da piante ed animali
ORTICARIA DA CONTATTO Scaricato da www.sunhope.it

INDEFINITA

Non chiara eziologia

Es. Orticaria da Ammonio


persolfato sostanza usata per la
TINTURA" dei capelli
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A quale medico spetta la diagnosi di


dermopatia professionale?

dermatologo competenza specialistica per


la diagnosi clinica

medico del lavoro conoscenza dellattivit


lavorativa e dei rischi
indispensabile per la
diagnosi eziologica
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Test in vivo utilizzati


Tipo di patologia Test in vivo
DAC Patch test
Fotopatch test
Open test
Test duso
DIC Patch test
Fotopatch test
ORTICARIA DA Prick test
CONTATTO Test duso
Test di indossamento
RAST
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Linterpretazione di tali indagini diagnostiche
in campo occupazionale di notevole impegno

devono essere effettuate presso centri in possesso di
specifiche competenze
nel campo della dermatologia allergologica
professionale

lideale rappresentato da strutture di 2 livello
dove sia attiva una collaborazione tra specialisti di
Medicina del Lavoro e di Dermatologia esperti in
campo allergologico
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PATCH TEST
cardine della diagnostica delle
dermatiti da contatto allergiche
PATCH TEST Scaricato da www.sunhope.it

Possono essere applicati


diversi apteni
contemporaneamente

Generalmente si inizia con


una serie standard
(26 apteni)
(gruppo di sostanze allergizzanti di
pi comune riscontro)
PATCH TEST Scaricato da www.sunhope.it

Si pu proseguire con serie professionali o indagini


specifiche con componenti dei prodotti in uso: METALLI,
GOMMA, COLORANTI, DISINFETTANTI,ANTIMICOTICI, METALMECCANICI,
RESINE, PARRUCCHIERI, ODONTOIATRI, PROTESI,TESSILI, CASALINGHE,
CALZATURE.

Possibilit di testare sostanze utilizzate in ambiente


lavorativo portati dal lavoratore stesso attraverso la
preparazione di patch test ad hoc.
Fenomeno della allergia ai composti
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(compound allergy)

Alcuni materiali possono essere saggiati come tali


(cerotti, carta carbone o autocopiante, gomma e
plastica, cuoio, tessuti, profumi, lozioni,
cosmetici)

un composto provoca reazione positiva mentre i
singoli costituenti a concentrazioni ottimali per il
patch test danno reazioni negative
PATCH TEST Scaricato da www.sunhope.it

Lettura della
reazione dopo 48-72 ore

Test POSITIVO: si
riproduce la
lesione
Eczematosa

Test NEGATIVO:
cute integra
Reazione +++ (Fortissima)
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Presenza di infiammazione estesa con ulcerazione
o reazione bollosa. Antigene molto rilevante.

Reazione ++ (Forte)
Marcato arrossamento eritematoso della cute.
Antigene nettamente significativo
Reazione + (Media)
Arrossamento identificabile della cute. Antigene
positivo e reattivo
Reazione (Lieve)
Arrossamento poco percettibile o incerto. Antigene
dubbio e non confermato

Ulcerazione chimica
Artefatto legato ad una azione tossica e caustica
del materiale test. Non reazione immune.
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DAC DCI
Comparsa reazione Dopo 24-72 ore Dopo poche ore
Aumenta dopo la Regredisce dopo
Evoluzione rimozione lallontanamento
dellapparato dellapparato
testante testante
Sintomatologia Prurito Tensione e bruciore
Riacutizzazione
specifica delle Si No
lesioni
FALSE NEGATIVIT E FALSE POSITIVIT Scaricato da www.sunhope.it

DURANTE LESECUZIONE DEI PATCH TEST


FALSE NEGATIVITA FALSE POSITIVITA
Antistaminici (cinnarizina) Concentrazioni elevate
Sodio cromoglicato Patologie in fase acuta o
Condizioni di presenza di lesioni eczematose
immunosoppressione vicino alla sede di applicazione
Eczema atopico in fase attiva del patch angry back:
Eccessiva diluizione (iperirritabilit cutanea)
Occlusione non corretta . Test in contemporanea con
Cute abbronzata, esposizione sostanze ad attivit crociata
UV
Corticosteroidi topici o
sistemici
Immunosoppressori
CONTROINDICAZIONI Scaricato da www.sunhope.it

ALLESECUZIONE DEL TEST


Patologia cutanea e/o generalizzata
Impossibilit di sospensione di terapie in atto
Gravidanza (non evidenze)
Periodo estivo (per il clima che comporta sudorazione
eccessiva)
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EFFETTI INDESIDERATI DA PATCH TEST


Sensibilizzazione attiva
Excited skin syndrome
Reazione da sostanze irritanti
Riacutizzazione della dermatite
Estensione della dermatite
Fenomeno di Koebner
Cicatrici e cheloidi
Alterazioni pigmentarie
Persistenza di reazioni positive
Reazioni a cerotti o apparato testante
Complicanze infettive
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FOTOPATCH TEST
Modificazione dei classici patch test

allo scopo di diagnosticare una


fotodermatite allergica da contatto
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OPEN TEST
Prevede lapposizione di sostanze da testare sulla
cute senza occlusione

Impiegato per la diagnosi della


DAC (per sostanze a possibile azione irritante)
orticaria da contatto
dermatite da contatto con proteine
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TEST DUSO
Riproducono la situazione di normale uso di un
prodotto

ROAT (Repeated Open Application Test)
Handling test
Rubbing test
Test di arresto-ripresa
Test del doppio guanto

Limiti: non chiariscono il


meccanismo patogenetico
(irritazione o allergia da contatto)
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TECNICHE NON INVASIVE


Finalizzate alla valutazione di alcuni parametri
fisiopatologici cutanei

TEWL
Corneometria
Colorimetria
Ultrasonografia e analisi dimmagine
Valutazione del microcircolo
Utili solo a scopo di ricerca
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PRICK TEST

Elevata efficienza e accuratezza, ridotto


rischio di effetti collaterali, scarsa invasivit,
costo modesto
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RAST

Rast Test - acronimo di RadioAllergoSorbent test


con cui si ricerca e si dosano le IgE specifiche
nei confronti degli allergeni sospettati
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Modelli in vitro
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A B 90
75 Ctrl

% cell death
10-6
60
10-5
45 10-4
30 10-3
10-2
C D 15
0
6h 24h 3 days 6 days

E F
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Dove deve intervenire


il medico del lavoro ?
MODELLO DI GESTIONE DEL LAVORATORE Scaricato da www.sunhope.it

CON DERMATITE ALLERGICA PER IL


MEDICO COMPETENTE
Identificazione Identificazione
degli agenti di rischio delle fonti allergizzanti
(schede di sicurezza) in fase di sopralluogo

Misure di prevenzione Utilizzo di DPI adeguati


collettiva ambientali e
misure personali

Informazione e
formazione
Identificazione degli agenti di rischio
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Necessarie informazioni dettagliate sulla


composizione dei prodotti/sostanze
utilizzate dai lavoratori

Le schede tossicologiche sono generalmente


carenti soprattutto quando si tratta di
miscele
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Classificazione ed etichettatura dei
composti sensibilizzanti cutanei

H310 Letale per contatto con la pelle


H311 Tossico per contatto con la pelle
H312 Nocivo per contatto con la pelle
H313 Pu essere nocivo per contatto con la pelle
H314 Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni
oculari
H315 Provoca irritazione cutanea
H316 Provoca una lieve irritazione cutanea
H317 Pu provocare una reazione allergica cutanea
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Per le preparazioni (miscele di sostanze) la


classificazione viene fatta utilizzando le
informazioni sul rischio allergologico dei
singoli componenti

se il prodotto contiene 1 % (default value)
di almeno una sostanza sensibilizzante la
preparazione viene classificata come
sensibilizzante
Se la concentrazione dellagente
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sensibilizzante compresa tra 0,1 e 1 % la


preparazione non classificata come
sensibilizzante ma avr riportata
sulletichetta la frase

Contiene (nome della sostanza). Pu


produrre una reazione allergica non
ci sono chiarimenti sul debole o forte
potere sensibilizzante
Valutazione dellesposizione Scaricato da www.sunhope.it

Informazioni dal sopralluogo

Frequenza e la durata dei contatti cutanei con le


sostanze allergizzanti e/o irritanti (Es per il lattice di
stratificazione del rischio num di guanti/die, ore/die
di impiego Pace et al, 2003)
Verificarsi episodico di situazioni ambientali abnormi
Wet works
Presenza di altri fattori di rischio dermatologico
eventualmente presenti nel luogo di lavoro
(microclima, UV, microtraumatismi, fattori biologici)
Misure di prevenzione Misure di prevenzione personale
collettiva ambientale Scaricato da www.sunhope.it

Etichettatura dei prodotti Utilizzare detergenti sintetici ( Syndests )


perch pi efficaci e meno alcalinizzanti

facile accesso ad una banca dati Assolutamente sconsigliabili i saponi


senzacqua perch pi irritanti. Preferire se
possibile tensioattivi non ionici ed anfoteri
a quelli anionici
Uso di materiali o prodotti alternativi Utilizzare detergenti a Ph vicino a quello
fisiologico (5-6)

Cicli chiusi, automazione, robotizzazione Devono essere scoraggiati i lavaggi


eccessivamente frequenti

Ventilazione dellambiente ed Si deve incoraggiare luso di creme


aspirazione forzata emollienti alla fine del turno

Pulizia del posto di lavoro e controllo Ridurre al minimo il tempo e la dose di


della temperatura e dellumidit esposizione.
Educazione allidratazione continua.
Possibili rischi Scaricato da www.sunhope.it

nelle lavorazioni a ciclo chiuso


Consegna, stoccaggio, pesatura delle materie prime
Aggiunta manuale di reattivi e periodici prelievi per i controlli
Inquinamento ambientale per fuoriuscita di fumi, vapori, liquidi,
polveri dai cicli chiusi
Pulizia di attrezzi e piani di lavoro
Controlli finali di prodotto
Recupero di materie di scarto
Utilizzazione di oli emulsionabili
Dispositivi di Protezione IndividualeScaricato da www.sunhope.it

(DPI)

Per quanto concerne i dispositivi tipo guanti, maschere,


boccagli, occhiali generalmente fabbricati in gomma o in
plastica, in caso di DC professionale, la scelta deve
cadere ovviamente su materiali alternativi:
Ipoallergenici
Economici
Ergonomici
Sicuri ed efficaci.
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EFFICACIA DEI DPI


MATERIALE EFFICACIA PROTETTIVA LIMITI
dei DPI
VINILE Protegge le mani dai detergenti e dai Monouso, non protegge dai solventi
prodotti debolmente tossici,.Ottimo e dagli acidi e contro trazioni e
sostituto in caso di ipersensibilit al frizioni forti
lattice.
NITRILE Resistente a strappi e tinture. Ottimo Non protegge verso alcuni solventi
sostituo in caso di ipersensibilit al lattice. ed acidi e contro freddo intenso
COTONE IMPREGNATO Adatto per cemento umido. Permette una Non eccessivamente resistente, non
DI NITRILE modesta traspirazione e protegge contro protegge da tagli profondi e da
leggere abrasioni freddo intenso.
NEOPRENE, BUTILE Protegge contro numerosi prodotti chimici, Non idoneo a lavori che richiedono
abrasione e spigoli taglienti fini manovre
LATTICE Adatto in ambito sanitario in quanto funge Potere sensibilizzante
da barriera biologica
GOMMA un guanto in lattice spesso che protegge Non protegge contro solventi ed
contro lacqua ed i detergenti acidi. Potere sensibilizzante dovuto
al lattice
KEVLAR Utile per la manipolazione di spigoli Non protegge dal freddo intenso
taglienti(es. lavori di macelleria)
CREME BARRIERA Scaricato da www.sunhope.it

Sono speciali creme che, spalmate sulla mano, formano una


sottile pellicola protettiva, che difende la cute dal contatto
con sostanze aggressive.
- IDROREPELLENTI
- OLEOPROTETTIVE
Per svolgere la loro azione protettiva, le creme barriera
devono essere applicate frequentemente e in adeguata
quantit.
Non possono essere utilizzate genericamente in
sostituzione dei guanti, specie per lavori pesanti e nel caso
di contatto con soluzioni concentrate di sostanze
aggressive.
Luso di creme barriera da parte degli utilizzatori di guanti
in lattice da evitare, in quanto le creme barriera possono
favorire lestrazione e lassorbimento delle proteine del
lattice.
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FORMAZIONE E INFORMAZIONE
PERIODICIT ANNUALE

a patto che venga instaurata una adeguata


informazione dei lavoratori da parte del Medico
Competente, in merito ai segni precoci di malattia,
in presenza dei quali essi dovranno essere istruiti a
richiedere una sollecita visita medica a richiesta del
lavoratore (art.41 c.2 lett. C D.Lgs 81/08),
anticipando gli interventi sanitari programmati in
base al protocollo di sorveglianza sanitaria
standard.
SORVEGLIANZA SANITARIA-VISITA PREVENTIVA Scaricato da www.sunhope.it

(proposte di gestione per il medico competente)

Screening delle eventuali condizioni di


ipersuscettibilit individuale
(questionario, approfondita anamnesi personale , lavorativa e familiare)
per i lavoratori che vengano adibiti a mansioni che
comportino lesposizione a composti
irritanti/allergizzanti cutanei

Visita Dermatologica
in caso di presenza di patologie cutanee la cui diagnosi non
sia stata definita con precisione
SORVEGLIANZA SANITARIA-VISITA PERIODICA Scaricato da www.sunhope.it

(proposte di gestione per il medico competente)

Comparsa di fattori di suscettibilit


Impossibilit di predire con sicurezza lentit del rischio
collegato nei confronti dello sviluppo di una dermatite
allergica da contatto professionale


sorveglianza sanitaria particolarmente frequente
(ogni 3 mesi nel primo anno e ogni 6 durante il
secondo)
prescrizioni adeguate piuttosto che su immediati
giudizi di inidoneit, con possibili ricadute negative
sulle qualificazione professionale.
SORVEGLIANZA SANITARIA-VISITA PERIODICA Scaricato da www.sunhope.it

(proposte di gestione per il medico competente)


Dermatite da contatto aerotrasmessa

Impossibilit di una efficace prevenzione


mediante DPI
Difficolt di un effettivo contenimento
dellaerodispersione delle sostanze a livelli
sicuri per soggetti sensibilizzati
(a maggior ragione se con manifestazioni
cliniche gi instaurate)

Allontanamento del lavoratore
dalla mansione a rischio
Percorso per un intervento preventivo nei Scaricato
confronti delle DC
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Valutazione del rischio

Misure Sostituzione sostanze


Controllo del rischio a rischio
tecnologiche

Datori di lavoro Educazione sanitaria Lavoratori

Personale Igiene Ambientale

Guanti Protezioni personali Crema barriera

Patologia cutanea Fattori predisponenti


Sorveglianza sanitaria
preesistente
MODELLO DI GESTIONE DELLE DERMOPATIE Scaricato da www.sunhope.it

(suggerimenti al medico competente )

Nella gestione dei casi di DC il medico


competente deve evitare le recidive,
favorendo il pi possibile il reinserimento del
lavoratore alla sua precedente mansione
La decisione di un cambio di mansione una
scelta da fare solo quando si ha la certezza
della inefficacia di misure prevenzionistiche
individuali nonch del fallimento di tutte le
misure di prevenzione ambientali per il
contenimento del rischio.

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