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eguendo leggi a noi sconosciute.

Non dovremo far altro che lanciarci nell'asse i


ndicato.
L'ombrello rispose: a sinistra. Aveva l'aspetto di un grande uccello ferito, u
n grande uccello di malaugurio che, abbattuto dai cacciatori, ansimasse in attes
a del colpo di grazia. La somiglianza era straordinaria. Camier lo raccolse e se
lo appese alla tasca.
Spero che non si sia rotto disse Mercier.
La loro attenzione fu attratta, a questo punto, da una strana figura, quella d
i un signore vestito, nonostante il freddo, di un semplice frac e di un cappello
a cilindro. Sembrava seguire, per adesso, la stessa loro direzione perch lo vede
vano di spalle. Le sue mani, con un gesto di demente civetteria, sollevavano, se
parandole, le due falde del vestito. Camminava con precauzione, le gambe rigide
e discoste.
Hai voglia di cantare? disse Camier.
No, ch'io sappia disse Mercier.
Ricominciava a piovere. Ma era mai cessata la pioggia?
Sbrighiamoci disse Camier.
Perch mi fai questa domanda? disse Mercier.
Camier sembrava non aver fretta di rispondere. Alla fine disse:
Sento cantare.
Si fermarono per meglio ascoltare.
Non sento niente disse Mercier.
Eppure hai un buon udito, credo, disse Camier.
Non mi lamento disse Mercier.
Strano disse Camier.
Lo senti ancora? disse Mercier.
Si direbbe un coro di voci miste disse Camier.
Forse si tratta di un'illusione disse Mercier.
possibile disse Camier.
E se corressimo disse Mercier.
Corsero per un buon tratto lungo le strade oscure, umide, e deserte. Quando si
fermarono Camier disse:
Arriveremo da Elena veramente in un bello stato, bagnati fino al midollo.
Ci spoglieremo immediatamente disse Camier. Metteremo i vestiti ad asciugare d
avanti al fuoco o nell'armadio della biancheria dove passano i tubi dell'acqua c
alda.
A conti fatti disse Mercier mi chiedo perch non abbiamo usato il nostro ombrell
o.
Camier guard l'ombrello che teneva adesso nella propria mano. Ce l'aveva messo
per poter correre pi liberamente.
Avremmo potuto disse.
A cosa serve sopportare l'ingombro di un ombrello disse Mercier, se non lo si
apre quando il momento?
Sono della tua opinione disse Camier.
Aprilo, per Dio, disse Mercier.
Ma Camier non pot aprirlo.
Non posso disse.
Dai qua disse Mercier.
Ma anche Mercier non fu capace di aprirlo.
A questo punto la pioggia, agente compiacente della malignit universale, si tra
sform in un vero e proprio diluvio.
Si piegato disse Camier. Soprattutto non sforzarlo.
Carogna disse Mercier.
per me? disse Camier.
per l'ombrello disse Mercier. Lo sollev, con ambo le mani, alto sopra la propri
a testa e lo scagli per terra con violenza. In culo, disse. Poi presentando al ci
elo un volto convulso e grondante di pioggia e levando e stringendo i pugni aggi
unse: E tu sei un merdoso!
Il dolore di Mercier, eroicamente trattenuto per tutta la mattina, rompeva ora
gli argini, su questo non c'erano dubbi.
al nostro piccolo omni-omni che parli in questo modo? disse Camier. Hai torto.
lui invece che ti smerda. Lui insmerdabile. Omni-omni l'insmerdabile.
Ti prego di lasciare il nome della signora Mercier fuori da questa discussione
disse Mercier.
Siamo al delirio disse Camier.
Se il fango fosse profondo in questo luogo disse Mercier ci sguazzerei dentro
fino al mattino.
A casa di Elena notarono subito il tappeto.
Guarda un po' questa moquette disse Camier.
Mercier la guard.
un grazioso tappeto disse.
Inaudito disse Camier.
Si direbbe che lo vedi per la prima volta disse Mercier. Ti ci sei pur tuttavi
a avvoltolato a lungo.
Lo vedo per la prima volta disse Camier. Non lo dimenticher mai.
Cos si dice disse Mercier.
Se si vedeva soprattutto il tappeto quella sera, non si vedeva solo lui. Perch
si vedeva anche l'arar. Esso si teneva in inquieto equilibrio, sul suo bastone so
speso ad un angolo del soffitto, ch'egli agitava con slanci oscillatori e vortic
osi. Non dormiva, nonostante l'ora tarda. Il suo petto si muoveva debolmente alz
andosi ed abbassandosi con aritmia faticosa. Impercettibili fremiti sollevavano
le sue piume, ad ogni respiro. Di tanto in tanto il becco si apriva restando ape
rto per qualche secondo. Si sarebbe detto un pesce. Si vedeva allora la lingua n
era e affusolata che si muoveva. Gli occhi, leggermente frastornati dalla luce,
pieni di un'ansia e di uno smarrimento indicibili, sembravano tesi all'ascolto.
Increspature angosciate correvano sulle sue piume fiammeggianti di uno splendore
ironico. Sotto di lui, sul tappeto, era in mostra un gran giornale spiegato.
C' il mio letto e c' il divano disse Elena.
Arrangiatevi disse Mercier, io non voglio dormire con nessuno.
Un bel pompinuccio non troppo lungo disse Camier non mi dispiace, ma non di pi.
finito il tempo dei bei pompinucci ma non di pi disse Elena.
Mi coricher per terra disse Mercier, e attender l'alba. Davanti ai miei occhi ap
erti sfileranno immagini e volti. La pioggia, sulla vetrata, far un rumore graffi
ante e la notte mi racconter i suoi colori. Sar preso dal desiderio di gettarmi da
lla fines

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