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A.A. 2008/2009
Prof.: L. Palese
2
I PARTE
Se A (xA, yA, zA) e B (xB, yB, zB) sono due punti dello spazio, chiamiamo
vettore di estremi A e B il segmento orientato che va da A verso B, e
scriveremo AB, oppure B-A.
Il modulo di un vettore v, che indicheremo con |v|, oppure |AB|, oppure con la
lettera minuscola v non sottolineata o non in grassetto, dato dalla distanza
fra i punti A e B.
Quindi risulta
|AB| = xB xA 2 + yB yA 2 + zB zA 2
vx = xB - xA vy = yB - yA vz = zB - zA
3
B
vz
vy
vx
x
Se v e w sono due vettori, di componenti rispettivamente (vx, vy, vz) e (wx, wy,
wz), si definisce somma di v e w, e si indica con v + w, il vettore le cui
componenti sono date dalla somma delle componenti omonime dei due
vettori.
C
v-w
w
B
A v
v + w = A C (A B) + (B A)
e i tre vettori aventi origine in O ed estremi coincidenti con i punti P1, P2, P3.
Poniamo: i = P1 O j = P2 O k = P3 O
vx = 3 vy = 5 vz = 7
3i + 5j + 7k
un vettore le cui componenti (wx, wy, wz) saranno date dalle somme delle
componenti omonime dei singoli vettori:
wx = 31 + 50 + 70 = 3
wy = 30 + 51 + 70 = 5
wz = 30 + 50 + 71 = 7
quindi wx=3, wy=5, wz=7, cio il vettore ottenuto identico al vettore v, poich
ha le stesse componenti.
6
Questa propriet fondamentale dei tre vettori {i, j, k} si esprime dicendo che
tali vettori costituiscono una base dello spazio fisico.
Definiamo quindi base dello spazio fisico un insieme di tre vettori che godono
della seguente propriet:
ogni vettore dello spazio fisico pu essere espresso in uno ed un sol modo
come loro combinazione lineare.
Osservazione:
0 = 0i + 0j + 0k
0i + 0j + 0k
Questo evidenzia che una combinazione lineare dei tre vettori i, j, k, nulla
se e soltanto se tutti i coefficienti della combinazione lineare sono uguali a
zero.
Definizione:
Osservazione:
ai + bj + ck + dv = 0
allora se
d0
a b c
v=- i- j- k
d d d
e verificare immediatamente che i vettori considerati non sono linearmente
indipendenti.
ESERCIZI
ESERCIZIO 1
Verificare che i vettori di una base nello spazio fisico non possono essere
complanari.
ESERCIZIO 2
Verificare che i vettori di componenti (1, 0, 0), (1, 1, 0), (0, 1, 0) non possono
costituire una base.
ESERCIZIO 3
ESERCIZIO 4
ESERCIZIO
Consideriamo i vettori:
SVOLGIMENTO
a (1, 0, 0) ai = (a, 0, 0)
b (0, 1, 0) bj = (0, b, 0)
c (0, 0, 1) ck = (0, 0, c)
La somma delle componenti dei singoli vettori sar la componente del vettore
somma che nullo se e solo se tutte le componenti sono nulle;
a + 0 + 0 + 2d = 0 a + 2b = 0 a+2b=0 a=2b
0 + b + 0 + 5d = 0 b + 5d = 0 b=5d 5d=b
0 + 0 + c + 7d = 0 c + 7d = 0 c= 7d 7d=c
Tali uguaglianze sono soddisfatte qualunque siano i numeri reali b e c,
verificanti luguaglianza 7b=5c (devono essere verificate le ultime due
uguaglianze).
ai + bj + ck + dv = 0 a=b=c=d=0
Definizione:
Esempio:
A (3, 4) B (3, 4)
Determinante
a11 a12
A= a21 a22
dato dalla somma dei prodotti degli elementi che si trovano sulla stessa
freccia con il loro segno per le frecce volte verso il basso, e con il segno
opposto per le frecce volte verso lalto.
Avremo quindi
det A = a11 (a22 a33 a23 a32) -a12 (a21 a33 a23 a31) + a13 (a21 a32 a22 a31)
13
Definizione:
Definizione:
1 + 1 = 2 (pari) 1 + 2 = 3 (dispari)
Esempio:
1 3 5
A= 2 7 4
6 8 3
M11 = C11
15
M13 = C13, M21 = - C21, M22 = C22, M23 = - C23, M31 = C31, M32 = - C32M33 = C33
1 3 5 7 4
A= 2 7 4 M11 = C11= = (7 3) (8 4) = -11
6 8 3 8 3
1 3 5 2 4
A= 2 7 4
M12 = -C12= = (2 3) (4 6) = -18
6 8 3 6 3
1 3 5 2 7
A= 2 7 4 M13 = C13= = (2 8) (7 6) = -26
6 8 3 6 8
1 3 5 3 5
A= 2 7 4 M21 = -C21= = (3 3) (5 8) = -31
8 3
6 8 3
1 3 5 1 5
A= 2 7 4 M22 = C22= = (1 3) (5 6) = -27
6 3
6 8 3
1 3 5 1 3
A= 2 7 4 M23 = -C23= = (1 8) (3 6) = -10
6 8
6 8 3
1 3 5 3 5
A= 2 7 4 M31 = C31 = 7 4 = (3 4) (5 7) = -23
6 8 3
1 3 5
1 5
A= 2 7 4 M32= -C32 = = (1 4) (5 2) = -6
2 4
6 8 3
1 3 5 1 3
A= 2 7 4 M33 = C33 = 2 7 = (1 7) (3 2) = 1
6 8 3
16
Osserviamo che se una matrice quadrata ha due righe o due colonne uguali,
il suo determinante sar uguale a zero.
Esempio:
Consideriamo la matrice
1 2 0
A= 3 -1 4
3 -1 4
det A = 1 (- 4 + 4) 2 (- 3 + 3) = 0
0 1 3
B= 1 2 1 det B = 1 (-1 -2) + 3 (-4) = 3 12 = -9
2 0 -1
0 1 3
C= 1 2 1 det C = -1 (3 - 3) + 3 (3 - 6) = -9
3 3 3
si verifica facilmente che, moltiplicando tutti gli elementi di una riga o di una
colonna di una matrice quadrata per un numero a, anche il determinante
risulta moltiplicato per a.
17
Definizioni:
Matrice trasposta
Matrice complementare
-1 (AC)T
A =
det A
Esempio:
1 2 3
A= 0 -1 4
1 2 0
det A = 1 (- 8) 2 (- 4) + 3 (1) = - 8 + 8 + 3 = 3 0
18
8 6 11
3 3 3
A-1 =
4 3 4
3 3 3
1 1
0
3 3
19
Esempio:
8 4 1 8 8
P11 = 1 ( ) + 2 + 3 = + +1=1
3 3 3 3 3
6 3 6 6
P12 = 1 +2( )+30= - =0
3 3 3 3
11 4 1 11 8 3
P13 = 1 +2( )+3( )= - - =0
3 3 3 3 3 3
8 4 1 4 4
P21 = 0 ( ) 1 ( ) + 4 = - + = 0
3 3 3 3 3
6 3
P22 = 0 -1( )+40=1
3 3
11 4 1 4 4
P23 = 0 -1( )+4( )= - =0
3 3 3 3 3
8 4 1 8 8
P31 = 1 ( ) + 2 ( ) + 0 ( ) = - + = 0
3 3 3 3 3
6 6
P32 = 1 ( ) + 2 (-1) + 0 0 = - 2 = 0
3 3
11 4
P33 = 1 +2( )=1
3 3
20
1 0 0
-1
AA =
0 1 0
0 0 1
Se si effettua quindi il prodotto righe per colonne di una matrice A per la sua
inversa A-1 otteniamo
(A A-1) = I
det (A A-1) = I
quindi abbiamo:
Esempio:
1 2 0 -1 4
A= 3 1 2 0 1
-2 1 -2 -1 3
(I, II, III), (I, II, IV), (I, II, V), (I, III, IV), (I, III, V), (I, IV, V), (II, III, IV), (II, III,
V), (II, IV, V), (III, IV, V).
1 2
In questo esempio, poich il minore
3 1 = 1 6 = -5 0
la matrice A ha rango 2.
Teorema di Kronecher
Per snellire i calcoli necessari alla determinazione del rango di una matrice
rettangolare possiamo utilizzare il teorema di Kronecher. A tal fine dobbiamo
premettere la definizione di orlato.
1 2 3 -1 0
A= 2 1 -1 4 1
1 -1 -4 5 1
1 2
2 1 = 1 4 = -3 0
1 2 3 1 2 -1 1 2 0
2 1 -1 ; 2 1 4 ; 2 1 1 ;
1 -1 -4 1 -1 5 1 -1 1
Se tutti gli orlati sono nulli, possiamo affermare che il rango non 3, sar
quindi 2.
23
Sistemi lineari
Studieremo ora i sistemi di n equazioni lineari in m incognite, dove n ed m
sono numeri arbitrari. Tali sistemi si dicono lineari poich le incognite
compaiono solo linearmente, ossia non moltiplicate tra loro e con esponente
massimo 1.
3x + 2y + z = 1
x y + 3z = 1
2x + y = 3
3 2 1 1 2 3 1
As = 1 -1 3 Ac = 0 -1 4 1
2 1 0 1 2 0 3
Scelto allora un minore non nullo di ordine k = r (As) = r (Ac), detto minore
fondamentale, riscriviamo il sistema nelle k equazioni a k-incognite che
compaiono nel minore fondamentale, portando al secondo membro le
rimanenti m-k incognite. Tale sistema si risolve con la seguente regola di
Cramer.
Essendo det As = 2 (6 + 1) 1 (9 1)
=2718
25
=60
risulta
r (As) = 3
r (As) = r (Ac)
La soluzione di tale sistema data dalla terna (x*, y*, z*), dove:
1 2 1
1 -1 3
3 1 0 19
x* = =
6
6
3 1 1
1 1 3
2 3 0 10
y* = =-
3
6
3 2 1
1 -1 1
2 1 3 11
z* = =-
6
6
2x + y z t = 1
xy+z=2
x + 2y 2z t = -1
2 1 -1 -1 2 1 -1 -1 1
As = 1 -1 1 0 Ac = 1 -1 1 0 2
1 2 -2 -1 1 2 -2 -1 -1
Si vede facilmente che lultima riga di As la differenza delle altre due, quindi
il r(As)3. Vediamo se r(As)=2.
Poich il minore
-1 -1
1 0 =1
diverso da 0, il r(As)=2.
-z t = 1 2x y
z=2x+y
1 - 2x - y -1
2x+y 0
z= = 2x+y
1
-1 1 - 2x - y
1 2x+y
t= = (-2 + x y 1 + 2x + y) = 3x - 3
1
(x, y, 2 x + y, 3x 3)
2x + y 2 + x y 3x + 3 = 1
0x+0y+1=1
Esempio:
Risolvere il sistema:
2x y + 5z = 1
x + y 3z = 3
3x 3y + 13z = 1
Essendo
2 -1 5
As = 1 1 -3 =0
3 -3 13
2 -1 5 1
Ac = 1 1 -3 3
3 -3 13 -1
21
Scelto il minore estratto da AC, diverso da zero, calcoliamo tutti i suoi
1 1
orlati.
Essendo
2 -1 5 2 -1 1
1 1 -3 =0 1 1 3 =0
3 -3 13 3 -3 -1
29
Possiamo affermare che r(AC) = 2. (Se non avessimo calcolato gli orlati
avremmo dovuto considerare i determinanti dei quattro minori del terzo ordine
estraibili da AC).
2x y = 1 5z
x + y = 3 + 3z
42z 5+11z
x= , y= , z=z
3 3
Sistemi omogenei
Si dice omogeneo un sistema (lineare) i cui termini noti sono tutti nulli.
Esempio:
2x + y z = 0
xy+z=0
x + 2y 3z = 0
Consideriamo la matrice:
2 1 1
As = 1 -1 1
1 2 -3
2 1 -1
detAs = 3 0 0 = 3 (-3 +2) = 3 (-1) = -3 0
1 2 -3
0 1 -1
0 -1 -1
0 2 -3
x= =0
-3
31
2x + y z = 0
xy+z=0
x + 2y 2z = 0
2x + y = z
xy=z
32
z 1
-z -1
-z + z
x= = =0
-3 -3
2 z
1 -z
-2 + z
y= = =z
-3 -3
Le soluzioni del sistema assegnato sono date da (0, 0, z), sono quindi
32 = 1 , tra cui evidentemente, per z = 0, ritroviamo la soluzione
banale.
33
ax2 + bx + c = 0
P(x) = ax2 + bx + c
dove
b+ b
x1 = e x2 =
2a 2a
Dunque evidente che in tal caso lequazione ammetta due radici distinte
P(x) = 0 x = x1 oppure x = x2
x2 + 3x + 2 = 0.
3 98 31
x12 = =
2 2
x1 = -1 x2 = -2
34
46+2=0
0=0 un identit.
x2 + 3x + 2 = 1 (x (-1)) (x (-2)) = (x + 1) (x + 2)
P(x) = a x x1 2
P(x) = 0 x = x1 = x2
Esercizio:
x2 + 2x + 1 = 0
2 44 2
x12 = =- = -1,
2 2
Esercizio:
x2 + x + 1 = 0
1 14 1 3
x12 = =
2 2
La radice di un numero negativo nellinsieme dei numeri reali non esiste. Non
si possono trovare soluzioni, o meglio non esistono soluzioni reali ma soltanto
nellinsieme dei numeri complessi.
36
P (x) 0
Siano a, b , definiamo:
x |a x <
che denotiamo con il simbolo , .
, = ,
, = ,
, = ,
, = , ,
I Caso: > 0
Ci poniamo nel caso in cui il discriminante di tale equazione sia positivo, per
cui esistono due radici reali e distinte che denotiamo con x1 e x2.
In tal caso abbiamo
P x = a x x1 x x2
quindi:
P x 0 a x x1 x x2 0
x1 x2
2x 2 + 3x 5
Poich = 9 + 40 = 49 > 0
Lequazione
2x 2 + 3x 5 = 0
5
Avremo quindi 2x 2 + 3x 5 > 0 x > x <1
2
5
di conseguenza 2x 2 + 3x 5 < 0 1 < <
2
I Caso: =
3
Poich = 144 144 = 0 x1 = x2 = ,
2
4
Poich = 576 4 16 9 = 0 x1 = x2 =
3
4
Quindi risulta: 9x 2 + 24x + 16 > 0 x
3
2
9x + 24x + 16 < 0 x
4
9x 2 + 24x + 16 = 0 x =
3
In tal caso il polinomio non ammette radici reali, in quanto nellinsieme dei
numeri non esiste la radice quadrata di un numero negativo.
Si pu dimostrare che il polinomio ammette due radici nellinsieme dei numeri
complessi (ma non ci occuperemo di tale argomento), e che esso ha sempre
lo stesso segno del coefficiente di x2.
Poich = 1 4 < 0
tale polinomio non ammette radici reali, dunque esso avr sempre lo stesso
segno del coefficiente di x2, quindi:
x2 + x + 1 > 0
x2 + x + 1 0 x
42
ESERCIZI
1. x 2 x 1 0
2. 2x 2 9x 7 0
3. 9x 2 + 6x + 1 < 0
4. 2x 2 + 5x + 2 0
5. x 2 2x + 1 0
6. x2 1 0
7. x 2 + 7x + 12 > 0
8. x2 4 0
43
P x P x
0 0
Q x Q x
(segnando con una linea continua gli intervalli in cui sono verificate le
disequazioni precedenti)
Q (x) > 0
2x 2 x 1
x 2 + 2x 3
SVOLGIMENTO
Poich risulta: 1
1 1+8 1 3
2x 2 x 1 = 0 x21 = = =
4 4
1
2
1
2 4+12 2 4
x 2 + 2x 3 = 0 x21 = = =
2 2
-3
Avremo
1
2x 2 x 1 0 x 1 x
2
2
x + 2x 3 > 0 x > 1 < 3
x 2 + 2x 3
45
x < 3 : 2x 2 x 1 0 2x 2 x 1
>0
x 2 + 2x 3 > 0 x 2 + 2x 3
1
3 < < : 2x 2 x 1 > 0 2x 2 x 1
2
<0
x 2 + 2x 3 < 0 x 2 + 2x 3
1
< < 1: 2x 2 x 1 < 0 2x 2 x 1
2
>0
x 2 + 2x 3 < 0 x 2 + 2x 3
x > 1 : 2x 2 x 1 > 0 2x 2 x 1
>0
x 2 + 2x 3 > 0 x 2 + 2x 3
2x 2 x 1 < 0
x 2 + 2x + 3 > 0
1
2x 2 x 1 > 0 x < x >1
2
x 2 + 2x + 3 > 0 x > 1 < 3
1
-3 1
2
46
Il sistema:
2x 2 x 1 > 0
x 2 + 2x + 3 < 0
1
ammette soluzioni nellintervallo: 3, .
2
Il sistema:
2x 2 x 1 > 0
x 2 + 2x + 3 > 0
Il sistema:
2x 2 x 1 < 0
x 2 + 2x + 3 < 0
1
ammette soluzioni nellintervallo: , 1 . .
2
47
B (xB, yB)
P (x, y)
A (xA, yA)
O
x
Supponiamo dapprima che tale retta non sia parallela a nessuno degli assi
coordinati. Considerato un qualsiasi altro punto P del piano, dette (x, y) le sue
coordinate, ci poniamo il seguente problema:
Quale equazione deve essere soddisfatta da (x, y), affinch il punto P (x, y)
sia un punto della retta r [A, B]?
x xA y yA
P (x; y) [A, B] =
xB xA 6 yB yA
48
Abbiamo cos ottenuto l equazione di una retta sotto forma di rapporti uguali.
Cio tutte e soltanto le coordinate dei punti della retta [A, B] soddisfano tale
equazione.
yB yA
y yA = (x xA) , dove
xB xA
yB yA
m= , detto coefficiente angolare della retta r [A, B].
xB xA
da cui:
ax + bx + c = 0
49
Esempio:
SVOLGIMENTO
x xR y yR
=
xS xR yS yR
x1 y2 x1 y2
= , da cui =
0-1 3-2 -1 6 1
y 2 = -x + 1
x
T
S
R
O
y
50
y = -x + 3
sostituendo otteniamo
4 = -0 + 3
y 2 = m (x 1)
Esercizio:
x xA y yA
=
xB xA yB yA
x1 y-3 x1 y-3
= =
2-1 3- 3 1 0
51
y3=0
y=3
A B
y 3 = m (x 1)
y=3
52
ax + bx + c = 0
a1 + b3 + c = 0
a2 + b3 + c = 0
da cui
a + 3b + c = 0
2a + 3b + c = 0
1 3 1 1 3 1 0
As = 2 3 1 Ac = 2 3 1 0
a + 3b = -c
2a + 3b = -c
Otteniamo:
-c 3b
-c 3b
-3c + 3c
a= = =0
-3 -3
1a -c
2a -c
-c + 2c 1
b= = =- c
-3 -3 3
c
Soluzioni: (0, - , c), qualunque sia il numero c.
3
Sostituendo nellequazione ax + by + c = 0 otteniamo
c
0 x + (- )y + c = 0, cio
3
c
- y+c=0
3
a = 0, b = 0, c = 0
1
3y + 1 = 0 y=3
54
ax + by + c = 0
se b 0, otteniamo
a c
y= x
b b
a
m=
b
55
Rette parallele
Essendo
a b
As = a , possono presentarsi i seguenti casi: I. r(AS) = r(AC) = 2
b II. r(AS) = 1 r(AC) = 2
III. r(AS) = r(AC) = 1
Li studieremo separatamente.
I Caso:
Il sistema di Cramer (il determinante della matrice AS diverso da zero e il
numero delle equazioni uguale al numero delle incognite).
Esso ammette quindi una ed una sola soluzione data da
-c b a -c
-c b a -c
x= y=
(ab ba ) (ab ba )
56
a a a a
ab ba 0 - 0 m m
b b b b
det AS = 0 m = m
ax + by + c = 0
a x + b y + c = 0
a b a b -c
As = a b AC = a b -c
ed essendo r(AS) = 1
distinguiamo i casi r(AC) = 1 e r(AC) = 2.
a -c
Se r(AC) = 1 a -c = 0,
questo vuol dire che le due righe sono uguali o proporzionali quindi si tratta di
rette coincidenti e abbiamo soluzioni infinite.
by c
Tale equazione ammette le soluzioni ,y che sono le coordinate di
a
tutti i punti di una retta, che coincidono con i punti dellaltra retta.
58
Esercizio:
2x + 4y 3 = 0
2x 4y + 1 = 0
4y = 2x + 3
4y = 2x 1
1 3
y= x+
2 4
1 1
y= x+
2 4
e i termini noti diversi, sono rette parallele e distinte, quindi non avranno
alcun punto in comune.
2 4 -3
AC = -2 -4 1 r (AC) = 2
Rette perpendicolari
r: ax + by + c = 0,
s r : bx ay + k = 0,
Esercizio:
Determinare lequazione della retta s perpendicolare alla retta r, con:
r : x + 2y + 5 = 0
Lequazione della retta generica s perpendicolare alla retta r del tipo:
s : 2x y + k = 0,
dove k un valore arbitrario perch di rette perpendicolari ad r ce ne sono
infinite. Se imponiamo alla retta s di passare per il punto A (1, 0):
As 210+k=0 k = -2
otteniamo
2x y 2 = 0
1
m =
m
1
- lantireciproco di m.
m
60
Quindi se r: y = mx + q
1
s: y = x+q
m
Esercizio:
r: y = 4x + 1
1
s r: y = - x + k
4
k=0
1
y=- x
4
x
61
Circonferenza
C (xC, yC)
P (x, y)
O x
d (P, C) = x xC 2 + y yC 2
d (P, C) = x xC 2 + y yC 2 =R
da cui
R2 = (x xC) 2 + (y yC)2
R2 = x2 2xxC + xC2 + y2 2yyC + yC2
R2 = x2 + y2 + (-2xC) x + (-2yC) y + (xC2 + yC2 R2)
62
a b
C (xC, yC) con xC = - , yC = -
2 2
a 2 b 2
2 + 2 R2 = c
da cui
a 2 + b 2 4ac 2 a 2 + b 2 4c
=R R=
4 4
Esercizio:
a 2 b 1
C = (xc ; yc), xc = - =- =1 yc = - =-
2 2 2 2
a 2 + b 2 4c 2+128 23
R=
4
=
4
= 4
x 2 + y 2 + ax + by + c = 0
y = mx + q
incompatibile, ammette due soluzioni coincidenti, ammette due soluzioni
distinte.
Esercizio:
x2 + y2 + 3x + y + 2 = 0
3
passanti per i punti A (1, 2), B (-1, 0), D ( , 0), rispettivamente.
2
SVOLGIMENTO
3 1 2
C ( , ) r=
2 2 2
x 2 + y 2 + 3x + y + 2 = 0
y=0
y=0
x 2 + 3x + 2 = 0
Le soluzioni di tale sistema sono date dai punti (-1, 0), (-2, 0).
y A (1, 2)
-2 -1
0 x
tg 2 -1
tg: y = -x - 1
tg 1
66
t P
X
X X
P
X
67
12 + 22 + 3 1 + 2 + 2 = 0
otteniamo
12 = 0
3 2 1 2 25 25 50
AC = 1+ + 2+ = + = =
2 2 4 4 4
25 5
= (> )
2 2
Vediamo come.
y 2 = m (x - 1)
Otteniamo cos:
y = mx m + 2
x 2 + mx m + 2 2
+ 3x + mx m + 2 + 2 = 0
y = mx m + 2
x 2 + m2 x 2 + m2 + 4 2m2 x + 4 mx 4m + 3x + mx m + 2 + 2 = 0
y = mx m + 2
x 2 1 + m2 + x 2m2 + 4m + 3 + m + m2 + 4 4m m + 4 = 0
y = mx m + 2
x 2 1 + m2 + x 2m2 + 5m + 3 + m2 5m + 8 = 0
=0 2m2 + 5m + 3 2
- 4 (1 + m2) (m2 + 5m + 8) = 0
-23m2 + 50m 23 = 0
50 50 2 23 2 4 50 384
m12 = =
2 23 46
50 384 50 + 384
m1 = m2 =
46 46
69
y 2 = m (x 1)
25+ 96 25+ 96
tg1 : y 2 = (x 1) tg2 : y 2 = (x 1)
23 23
-12 + 0 + 3 (-1) + 0 + 2 = 0
13+2=0
Consideriamo la retta generica per B (-1, 0), e, come fatto nel caso
precedente, imponiamo che essa sia tangente alla circonferenza. Il sistema
y = m x+1
x 2 + y 2 + 3x + y + 2 = 0
=0 2m2 + m + 3 2
4 1 + m2 m2 + m + 2 = 0
m2 + 2m + 1 = 0
2
m+1 =0 m = -1
70
1
Quindi lantireciproco m =
m
m = -1
la tangente avr quindi equazione
y 0 = -1 (x + 1)
3 2 3
+ 02 + 3 +0+2=0
2 2
9 9
+ 2=0
4 2
1
= 0, quindi D non un punto della circonferenza poich
4
3 3 2 1 2 1
DC = + + 0+ =
2 2 2 2
2
minore del raggio r =
2
Esercizio:
C: x2 + y2 2x 3 = 0
Equazione della retta generica passante per il punto (2, 0): y = m (x 2).
y = m x2
x 2 + y 2 2x 3 = 0
x 2 + m2 x 2 2
2x 3 = 0
x 2 1 + m2 4m2 x + 4m2 2x 3 = 0
x 2 1 + m2 2x 1 + 2m2 + 4m2 3 = 0
Tale polinomio deve avere due radici coincidenti, deve essere dunque nullo il
suo discriminante.
= 0 4 1 + 2m2 2
4 4m2 3 1 + m2 = 0
3m2 + 4 = 0
4
m2 = -
3
Non esiste alcuna tangente, infatti si verifica che il punto interno alla
circonferenza poich la sua distanza dal centro minore del raggio.
Verifica:
C (1, 0) A (2, 0)
4+12 4
r= = =2
4 2
AC = 21 2 =1 AC < r
Ellisse
T P (x, y)
b a
R O c S x
F2 (-c, 0) F1 (c, 0)
Poich gli assi di tale sistema di riferimento saranno, come vedremo, assi di
simmetria dellellisse, lequazione ricavata detta equazione canonica
dellellisse.
74
abbiamo:
Da cui:
xc 2 + y2 = - x+c 2 + y 2 + 2
x 2 c 2 + a4 + 2xca2 = a x + c 2
+ y2
x 2 c 2 + 2xca2 + a4 = a2 x 2 + a2 c 2 + 2a2 xc + y 2 a2
x 2 a2 c 2 + y 2 a2 = a2 a2 c 2
Se poniamo
x2 a2 c2 + y2a2 a2 a2c2
=
b2 b2
2 y2a2
x + = a2 dividendo per a2
b2
Otteniamo l equazione canonica dellellisse:
+
=
75
Si vede facilmente che gli assi cartesiani sono assi di simmetria dellellisse
(ogni punto dellellisse avr il simmetrico rispetto agli assi x e y appartenente
ancora allellisse).
Osservazione:
x 2 + y 2 = a2
a
O
F1 F2 x
Esercizio:
x2 y2
Trovare le tangenti allellisse + = 1 passanti per i punti
4 9
SVOLGIMENTO
y 0 = m (x 2)
y = m (x 2)
x2 y2
+ =1
4 9
x2 m 2 x2 2
+ =1
4 9
76
9x 2 + 4m2 x 2 2
= 36
y
B
y=3
A
x
x=2
Il risultato ottenuto ci dice che non lecito procedere in questo modo, perch
abbiamo utilizzato lequazione in forma esplicita della rette generica passante
per A, ma questo non sempre possibile, (lequazione in forma esplicita si
ottiene da quella cartesiana per b 0, se b = 0 non si pu proprio scrivere)
vuol dire che la retta richiesta lunica che non potremo mai avere
dallequazione y = m (x 2), (per nessun valore di m), e cio x 2 = 0.
y=3
y 3 = mx
x2 y2
+ =1
4 9
sono le radici di
x2 mx +3 2 2 1 m2 2
+ =1 x + + xm = 0
4 9 4 9 3
Parabola
Si definisce parabola il luogo dei punti del piano equidistanti da un punto fisso
detto fuoco e da una retta fissa detta direttrice.
PF = d(P, d)
y P (x, y)
F (xF, yF)
O x
R Q (x, d) y=d
asse
Risulta:
PF = x xF 2 + y yF 2
e d(P, d) = PQ
x xF 2 + y yF 2 = yd
2 2 2
x xF + y yF = yd
da cui:
2
x2 + x2F 2xxF + y2 + y2F 2yyF = y2 + d 2yd
Posto
1 xF x 2F + y 2F d 2
a= b= c=
2 yF d yF d 2 yF d
y = ax2 + bx + c
1 1
2a = yF d =
yF d 2a
b 2
2a + y 2F d 2
2c =
yF d
Risulta
b2 2 2 b2 yF + d
2c = 2 + yF d 2a 2c = + 2a
4a 4a 2 2a
1
4ac = b2 + 2yFa + 2a yF
2a
2
4ayF = 4ac b + 1
1
yF = 4a 4a
b 1
Quindi il fuoco F ( , + ) e la direttrice la retta di equazione
2a 4a 4a
1
y=
4a 4a
Nel caso particolare in cui il fuoco sia un punto dellasse y e il vertice della
parabola coincida con lorigine degli assi cartesiani, lequazione diventa
y = ax2
che rappresenta quindi lequazione di una parabola avente come asse lasse
y e vertice lorigine.
Iperbole
Si definisce iperbole il luogo dei punti del piano per cui la differenza delle
distanze da due punti fissi detti fuochi costante (denoteremo con 2a tale
costante).
b
F2 (-c, 0) F1 (c, 0)
-a -b a x
xc 2 + y 2 = 2a + x+c 2 + y2
x 2 c 2 + a4 + 2a2 xc = a2 x + c 2
+ y2
82
x 2 c 2 + a4 + 2a2 xc = a2 x 2 + a2 c 2 + 2a2 xc + a2 y 2
x 2 c 2 a2 a2 y 2 = a2 c 2 a2
Dividendo per c 2 a2 a2 :
x2 y2
=1
a2 c 2 a2
Osserviamo che, poich 2a = PF1 PF2 , la differenza di due lati del triangolo
PF1F2 minore del lato F1F2, quindi 2a < 2c, da cui a<c.
x2 y2
=1
a2 b 2
b
Consideriamo le rette di equazione: y = x, se le intersechiamo con
a
liperbole:
b
y= x
a
2 2
x y
=1
a2 b 2
otteniamo:
x2 x2
=10=1
a2 a2
assurdo, quindi tali rette non intersecano liperbole, esse rappresentano,
come vedremo in seguito, gli asintoti delliperbole.
Nel caso in cui a = b gli asintoti delliperbole diventano le bisettrici del primo e
terzo quadrante.