Sei sulla pagina 1di 24
che stan nell arche come in una cella ?» Ed egit a me:« Son spiriti rubeltt.. ECCS LA PENA DI CHI PREN- TO!QUAROA UN NUOVO) ANMATO! «in vita si scatdavanoper nulla; ua nulta li faceva aivompore. Fo ora,in pena, if fuocoli trastullal. * Un quel mamento vidi appropinquare neil infocate regno of Lucitera wn tal che continuava ¢ sghignazare p (anrantant LEGG! | VER. «iO tu che vient a questo coforifero «del Monapalia che- come ben sa: senza temer, chi se ?- git damandar . fa testa ho at materia incombustibile td er rispose a me:« Sona un fiamimifera @ se la streghi non siagccende mai! VOGLIO PROPRIO ae 1 PROF E PER GIOVE! CHI PARLA?! MI SEMBRA 01 RICONOSCE, RE QUESTA Voce ! «0 tu che ia mezzo alfa ciffd del Fuoco vive tea vai parlando american. piacciati af ristore in questo loco!» eel «Per quanta questo Fuoco sia terribile Non mi solletica nemmenc Un Paco. Eme ne faccio un baffo incambustibile!n DIRE! ANCHO CHE 1L YOSTRO SIMPATICO SIA VISTO ALL'ALTRO MONDO! : MEE, > Melt. ascottar quel tone assa/ villano, disse: «Non sia vile (I tuo contegno’n to mi Ferma! con subito ritegno, Mentre i dannoto urlava'«Stalaccorto Mo Pippo mi sospinse conta mane. @non farinfiammar Gambadilegnols DIMMI IL TUS NOME, F BADA Di NON IMBRO- ecco LA MIA CARTA, SLIARMI! DNDENTITAY UHO RINNOVA TAIL MESE 'SCORSO. PERCHE DOVRE! IMBROGLIAR vi 210 HO! DOCU- MENT! IN REGOLA E LA COSCIENZA PULITA! a dimmi: se sel vive anziche' morte, ‘chi ti mandé all'inferno tenebroso 2 chi Uha rilasciato i! passaporto?» fo ch'era dobbedir desideroso,, risposi @ luiia Mi chiame fopotino. & gira che nen sone qui ai stroso!* AHIAH! TOPOLING! IL MIO. NEMICO MORTALE !!GRa Tr CONCIO PERLE FESTE! CANaaia) FARABUTTO. EECRTERA! Oo udendo, con un ringhio da mastino, Gambadilegne abbangond l'avelio Eil nasa miridusse al tumicina. Eaggiunse frasi che il tacere¢ betta. faa Pippo sentenzid:« Queste offensiont saraniavote solo da un duello! SORA VOLPE! GOMPARE ORSO! |) rv! Sarere 1 MIGI TESTIMO k DUELLO AL- Ag TIM SANs iam PXSuE a fru, cLARABELLA, [ceatameNTel cre. CONOSCI LE ReGo & CHE SIA COME IL LE DELLA LOTTA 2/ NOE DE! QUATTEG aa: fo volpe el orso furon testimon della distida che fuconcordata a tutta oftranza @ senza condizioni @ame,quale madring,fu assegnata una donzella ai cuor tenerelo come una viola non ancor sbecciata, Ml BASTERA SPACCARGLI LA TESTA MI R&CCOMANGA! HON PATEWI MALE! BF euncus pry) DALLO STUDIO “SATANASSO" TRASMETTIA MO LA RADIOCRONACA DELL INCONTRO |GAMBADILEGNO-TOPOLING! LA TRASMIS. SIONE EOFFERTA DALLA DITTA LALTROIE. RIE BUONANOTTE, PROOUTTRICE DEL FAMOSO SORBETTO CALDO. PER ESQUIMESI! NON CHIEDETE UN CALCIO. NELLE CAVIGLIE, CHIEDETE UN AB. BONAMENTO AL LE RADIOAUDIZO) MIE PROVERETE un secchio fu portato,e une sgobella, cone si suole fare sulla pist e fummo proati peril gran duello! Bipeo felarbitre-cronometrista. & Cucciola- che ancor nen so patiare della ofstida fu il radiocronista! via! ( AUGH!) aa ail a 4 € mentre un pie'percuote etaltra tira, ta mia possanza olfin fy manitesta come la rena quando fH] turba spira! Gome ciascune qui pud contemplare, a mi lancia’ sovressa, gortio aire, ecomincial cor pugni @ martetfare. RISULTATO DELLA PARTITAT TOPOLING BATTE GAMBAD! Teano! cHi Ha FAT Vince 5@ Mi- LION E HE rach 2B, DITASSE , E plover calc in facia e pugniintesta ‘st che per ft furor Gambadilegno mugghiave came fa mar perterpesta! Jatine gli affibbial un colpo a segno, esattammante in mezzo alle mascelle. Etatio rimbombe i! dotente regno! VIENI CERCHIA) PROVIAMO A Torouno! UN POCO IM oisrarTe!) Per poce Pippo non lascio la pelle: che fra i duelitiganti jl terzo gade, Quin lasciammo!infocate prcae £ fui soltante pio veder lesteHe! Bs Ber riposarch dopo ta parth ‘la cul uscimmo con cotanta lode. (ant! FEQmo cor pee [aul SIAMG VERAMEN) TE TRANQUILLE, = @ quella Fu ta brequa pid gradita oe quando conactamme tgran viaggio nef mezzo del cammin di nes: 7g vita! Wo fosto un ‘orca aprissied un selyaggio imessere verne fuori a cape aritte come un corsaro balza altarrembaggio) @AlSE TU TENEVAl, EMI, TU, RACCOMANDATO JE IMPOSSIBILE! ANDAR, DI FERRO! PRENDI_J— DEVO CON, IL Mio FOSTO ECEGIMI IL # poscia disse a me:«con gual diritte vivo ten var per questo basse monde, mentriio son condannate ad esser fritto Px Je replicai:+ Messer, non vi nascondo che tale punizione ¢ meritata perche da vivo fosteun iraconda! ( Mamma mia! EPEGGIO \o1uNa BOMBA ATOMICAL Es: te CP wh Ecome guei che con tena affannalta MMe quei tentando di venirne fuore, chiude ta porta in faccia gun creditare, picchiave con le gambe e col groppane cosi chiusemma larca scopercti ata. Ffacendo un chiasso da ciclomotere! cor Po! sacTiamo | GAMBE! SALTIA~ N MO ADDIRITTURS —— f nee Ementre fuggivame a salvazione, Gatlarca usciva un fumeanziun fumetto che cf scaglio'la sua maledizione! Ber l'impeto slondammo tl parapetta soltendo a piedi pari un canto intero, efummo suun botlente ruscelleHe. Qu: stava un Minofeuro torve 2 Fiero: raun Toro Seduto, ed a/seribiante era uninaiian, di guerra sul sentiero! {canro xy 4 OH, TOPOLINU, AMIGU MIU, NI COMU SOMU CUNTENTU DE \ TROVARTI IN INFERNU! a Qe9220 fummo nelcanteavaiicesiina Fro! conoscete tl primo:egh é Panchite, vedemmoe comparir g volo ardito ornate gi fusciacca e di sombrero, tre tipi per effetto Aincantesime. che le pistole adopra a menadita. &i solutommi con il pit sincera , @orioca invece mi lacca' la mano, “Coramaba’ pronuriciata if MessICOnG; gridande: *turacoo, sated, serare!” ed fo rispost: "Arriba, cabatlera!™ hi chavuol dir: Salute!" ia BFasiiano. oH, GUARDA'CARAMBA! PAPERINO VUOL FARE IL BAGNO CALDO! in guel momento i/ terzo volatore, fy a Mie 32 in fallo un pie cadae all indietro, piombando dell abisso nell orrore. ASPETTA,PAPERINO! Al VISTO CHE TlH Th rRe Su! e 7 RASGIUNTO? 5 Deequiresd PER TUTTO L'INFERNO! ‘Mee quando giunse atsomme del macigno 7H disse: "ladarno tela se sguagliota, 9 animale graziaso e benigno! Mor ci affacciammeo toste sovra if tetra gicone ardente di coler sanguigno elo Hrammain susa a metre a retro, “Prrchiio sen ritornate questa Fata ‘per trarre ia vendetta piu raverite Gellanima tua trista & scelterata!™ “Guarda ta mia virte s'ellépossente!* giirispos esenzaaggiunger motte giirifiial un catcie alPoccidente! Quegli port! col timbra per di-satto Emenire rl mio cucr oF giota ribalhiva quosi che vinte avessi unterne atfattot ADIOS, CABALLEROS | Ce ae - —_ QUACK! QUACK ! = SQUARACK , TI SEGUIRG SARO SEMPRE LIETo oI SALUTARTI! | Poi, mentre scomparia ta comitiva if per proseguire i/suo fatale andere, wer ( noi discendemme verso lattra rival & Pippo disse a me:"Non Herucciare! Ma if cuor prepara a cid che ormal sappresta nel basco che dobbiame atiraversare!” / ondevam per to solinge 2270, Finche ad un basco hummna apprapirg oats che somighava af Parco dé Milaria: Mie er! secchi e bronchi scorteccraty, buece doranciae pelli di salame, sra Merbe @ | Hor di polverast prati. Qe i cittadin cammina frail letame, @ favane cerca interne wie panching per riposor fe membra lasse e grarre !. Cua: indi noi ¢/ mettemmo per un bosco Gul bordo dei sentierieran segnate in cui gid padre Dante avea notate Ad uso del novizio viaggiatore Non Fronae vera, ma af color fosco te scritte che vedete gui effigiate., TRCHE NOT: NON VORRAI MICA PERCHE NO?,.\ Viaegiare sU UN) (ABBIAMO Viag. \TRENOINFERNALE!/ | GIATOIM TREN) Poco pitt in fe, un cartelte inaicatore F Diceva che trovate avremmo of basso La vie per la stazione del vapore. Percic scendemmo tt [perighoso passa Col capo in alto econ il resto in git Che rim balrava-obime-disassaia sasso Boi ai lontane walimimo par "tute. fd alfa svolta apparve un trene espresso Che anaava a cente attoraed anctre pid Ber prenderlo, facemma al mode stesso Che usave a/ tempi dello sfollamento Eche purtroppo siusa ancora ad'esso! | Sfiorandole rotate a suotatento, in corsa folle andeve t/ direttissime 7 come nave spinta da buon vento. PECCATO! AWEVO TROVATOUN COS! | POSTO A SEDERE jande inguesto mode comoalissino & conctucemmo aifine Mavventurg Were a errentharmme nella selve oscuro ‘A pie del trance dung planta antied.. Per un sentier tortuaso e cipidissimoe, Ahi quanto © triste a diF comer Gure <1 SON LE ARPIE! TAGLIAMO LA COR-' oat ‘AH AH AH! SIETE ARRIVATI, FINALMENTE !ORA VI CONCEREMO PER LE FESTE!| = | PER GIOVE! PARE DIENTRARE IN oe Jo olissi Qui le arpie tor nide fanne Che cf rimandéran audi atta metat £ Pippa a me."Vedrat quando SaMOnne O 080, crsiconvien che turidica Hiriste annunzio ot future danno Che udimma far con voce aspraenimical (oe Py) SS Oh. come stave oftera e disdegnosa Lombra oi Pippo, prontaal gran cimento, A guiso di leon quande si posa! ‘, pit’ presse arrei; atlor con voce feta econ la faccia umile © rispetlosa onoreran Paltissimo poeta!” Pos fosto i/ corpo suo divenne trina, € sovre ognun combiava tl becca e itmesa Cost che tromutossiin Paperina! mentre a rimiraria stavointento Colei che ostacolova if mio camino, ssa si fece in due per sdoppiamento. GUITATO PER TUTTO L'INFERNO: J ass @ome le pecoretle escon delchiuse, @ mani,o duri pugni,or maiutate!” wre dina calorona ad ondate — gridave Pippo contra la ciurmagta, Tremila Paperiniabecceingiuso! “ui siparra lamia nobilitate!™ as = us! AN- lj DARTENE FUORI DEI PIEDol, 'SIO.NO Ph ell su lui calorono @ battaglia, obvonmeestro inmezzo al parapiglia, E Ia pelle giiresero vermiglia Won fe come la torre che nen crofia, Con i colpi di becce che nan sbaglia! Ma cadde come lor cu! S0n70 pightat SENON TE NE VAI, PROVAE NE ve-\] TI ROMPO LA TEST DORA! DELLE BEL- wi ? Jnfin disparve la malnata Folta, Eo io tutte smarrite nvappeggiar Aun pruno che sorgea sovra fa zolla; a pat che unramoscella gli strappay Ualimine voce che gridava: *Vile!... Tu wceiay un uome morto enon fo satl:. OH... COSIMO! COSA FAI DA Bilere to quardai con viso umite, Ecominciar: "0 anime affoonata, Perdona la mia man, se ate ty ostile, FURONO VIOLENTI CONTRO LE cose! Be vivo-mirispose-iofuimonetio Ed altri come me stanno nei fianchi bi gqueste piantea dolore ostelto, Si, TUTTI VENIAMO FUORT SPESSO,MA GUARDA IN Ber se’ cruel se tugicnon tduolt Vedendo in gual maniera siam segat &senan plangi, ai che pianger suali ?! ORA RISPONDI ALLEY DOMANDE CHETI j @FACCIO NE! VERS! | dimmi: Per qual colpe scellerata Tu fosti tramutate in ramoscelo, E chi é punito in questa selva ingrata 2 @%6 chi lordove imurie chi con Franchi bisegni di coltelioepunteruolt Scolpiva tregi sul ripian def bancht: € quondstravi siamo diventati Tdsto s:effettua in nai lo contrappasso, Ed inbanchi at scuola siom mutatif SILENTIO! NON VOGLIO. SENTIRE MOLLA, C108, AE Se invita amammolozio ed frocasso yn aula popolate ai somar waggil Siam Fipagati in modo part Dotati della stessa turpolenza Costrettiastar inert? in mezzo ai chiasse — Chavemme nor quanderavam scolar! Ee or contemplera: in tua presenza | ® Clo che al not faranna guest (Far Per aggravar lanostra penitenza: \ 4 @i ridurranno in miser/ rotlarni Che, nella selva ingrata nuevarmente, Ritorneranne ad esser tranche rani! fa NOSETA PUNIZION PEPENNEMCNLE £ rinnovata ad opra del derriope Che la vita ci fa tristae dolente,: €om'ebbe posto fine al suo sermore /n mezzo a quella schiera aspra erubella Apparve una mirabile visione FERMI! NON AVE- \ \TE SENTITO?) \ x / | Jo dico che dat ciel scese una ste//a, E comincio'a parlar soave e lieve con angelica voce in sua favelld... SEI VENUTA A SAL- VARE QUEST! RAGAZZIZ. SI, TOPOLINO! SE ESS! SONO PENTITI DELLE LORO MARACHELLE, 1@ LI LIBERERG DALLA NON SIamo pity PEZZIDILEGNO! @omporve poi fa fotina, lieve $2.i2 vita per amore de! soffazzi,- Che fe’un marerna cenao at carezza (Cost ta buona fata prese a dire) Diquelroltam/ sullammassogreve. Con grave donno siete stati pazzi, & fostoconungriao da Hegrezia Deo questo uago vi fare fuggire, Dal legne sisdoppiaroporragazzi A patio che giuriate a cape chino Rinati da quel cenno di salvezza.. D'essere buoni e stualios! in avvenire HAI CAPITO ? DEVI SEMPRE ESSERE AMICO DI TOPOLING! OR CONTEMPLERA! COME E IN QUAL SIFFATTA COTAL GUISA IMBRO-, GLIERO QUEGLI ADOLESCENTUCOL!! b> € tu,-o%sserivolta a Paperino- Wi satverai soltante a condizione Of non far pid aispettia Topofina!” a tosta i/miserabite volpone ‘Escogitave un turpe suo, progetto ra -mettere/ ragazzi in tentazione AV VEGNACHE’ LA SCUOLA LUOGO DINOIA EDI TRISTEZZA)) NON SAREBBE MOLTO PIU*GIO- th VEVOLE PROMETTERE DI STU- di i DIARE & POI ee 1 ee QUASI QUASI... disse lori"Lo studia a ditelte Tovece J'ozio ¢ un doice godimento Soltanto agli Sgobbon senza tolento Che intendere ron puo'chi non la, Channe perdute iden oeitintetietto.. éd e' segne aii senna e dardimento!* Wo udiite cid che dice ii gritfo saggie: 4 suoi consigi vi Foran sicur! . Di non patir mat pid verun oltraggzio! Fo sursi.@ dire allor: Gatta ci cove! Non fatevi adescare dat minagglo Dun piacere failace che a niun giova! ANCHO SARO (ALMENO, LO. SPERS..)! FER GIOVE! QUASI QUASI 1 COMMUOVOL 1a volpe difeguossi negli OSCUr? | Pe buon moestroatior mi disse: "Antri, ef ragazz! Furano serer | Riprender devi il tua fatale andare Sotto Fusbergo del sentirs! puri! Verso i gironi al tristizia pier

Potrebbero piacerti anche