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IL SOGNO DI UNA REGINA D’ORIENTE " 2 39 45 51 ay 101 SOMMARIO. 1 sogno di una regina d'Oriente um Daniela Magnetti Zenobia cil suo tempo a7 Eugenia Equini Schneider 137 La serie di Aureliano ¢ Zenobie: il corpus deg arezzi famminghi 145 4 Palazzo Mansia Lucca Giacinta Cambini 9 LaPalmira di Zenobia Jean-Marie Dentzer Morire ai tempi di Zenobia 159 Pascale Clauss Zenobis e Tetrico nel trionfo 4d Aureiana Henri Lavagne Le monete di Zenobia Federico Barello La conquista dell Oriente ela lotta contro Roma ‘Anna Maria Liberati ‘Comunita ¢ cult siriani s Roma: i santuari della regio XIV Transtiberim Serena Ensoli Zenobia a Tivoli Benedetta Adembri Constantin-Frangois Volney, tra mito e realta Palmira: otant’anni di scoperte Khaled Asad | RILIEVI PALMIRENI DI FEDERICO ZERI NEI MUSEI VATICANI Dil giugno 2000 i Masei Vatican’ espongono inuun apposto allestimento, ispirato alle nic- chie delle tombe familie! di Palmira, un ‘gruppo di tilievifunerarilasciati per dettato testamentario dal compianto sioricn del’arte Federico Zer' I diet rlievi palmireni della scto Zeri s sono aggiunti ate git apparte nent alla collesione vaticana, costiwendo un Piccolo gruppo in grado di ilustrare alcune tle ipologe pia comuni della strardinaria produzione sculorea dela itt di Palmira, Iascio Zeri si deve al rapporto molto spe- ciale che lo studioso aveva intessuto negli anni con Carlo Pietrangeli,ditetore dei Mu- sci Vaticani durante Ia straordinaria espe rienza del restauro del Giudizio Universale,¢ «con il suo successor, Francesco Buranelly al quale volleillustrare personalmente nella Sua casa-museo di Mentana le ragioni che lo spinsero a lasciae alcune delle opere pit si fnificative della sua colleione archeologica fi Musei Vaticani. IL suo spirito critica rico: noscera il ruolo fondamentale svolto dalla CChiess in tutti campi dellarte antica, mo- derna e contemporaneae, sopratttto, in flyso avuto dall'avvento del Cristianesimo nella tarda antichita,riconoscendogli il me rito di aver sapato scquistee traghetare la Glassicita, dalla quale erano scaturte come amava ripetere ~ V'arte del Medioevo e del Rinascimento. Nei Musei Vaticani Zeti note per lasua attenzione critica riguardo ai temi Gellaconservazione e della gestione dei beni artistic archeologci, vedeva un attenzione alle opere e impegno sciet nel loro studio e divulgazione [i tarda anticht il periodo che va dalla se. conda meta del II sexolo d.C. alAlto Me doevo, era per Zeriunethcrucale, un’epoca ‘omplessa ma ricea,al cui studio egl anelava ‘on passione competenza graze alla sua profonda conescenza e padronanza delle fonti antiche. B proprio nel progressivo scomporsi e trasformarsi ddarte cassia, avvenuto in modo avvincente nella Sia tar- doromana, bizantina e omayyade trail ei VII secolod.C., tn paese nel quale alte scuo- le filosofche ereligioseassunsero il compito Lorenzo Nigro i innestare i tre grandi moncteismi_ nel tronco della tradizione greca classica, che Ze: 1iriconosceva uno dei passaggi pia comples- sie interessant della fase formativa del'arie medievale. Palmira, da questo punto di vista, rappresentava un osservatorio ¢'eccezione, nel quale l'occhio attento dello storico del- Marte sapeva cogliere le sintesi riuscite ¢ le questioni irisolte,foriere di futuri sviluppi Cosi la fissitd ascetica tipicamente orientale dei volti, che sembra discendere direttamen- te dall’essere ormai nel mondo ultraterreno, & espressa insieme a un descrittivismo reali stico, che ha permesso agli archeologi di identficare precisamente i goiell ei tessuti ritrovati nelle tombe e negli scavi della citta «con quelli rappresentati nelle statue. A Palmira, come a Dura-Europose negli altri grandi centri della Siria orientale, lungo i i- ‘mes dll'impero romano, meglio si compren- de non solo la passione di Zeri per la tarda antichith, ma anche la lungimiranza della sua concezione storico-artstca, nella quale tale fase non é vista come un petiodo di crisi, ma come un primo fermento di rinascita. I rilievi palmireni avevano, tuttavia, per lo studioso anche un significto personale, l- gato alla sua storia familiar, Egli riteneva, infatti, di avere identiticato le origini della sua famiglia nella citta sirana di Homs, la classica Emesa’, dalla quale appunto si di partiva la via carovaniera che conduceva al T'Bufrate, facendo sosia nella straordinaria casi di Palmira. Quanto quest rilievi cost tuisiero per Federico Zer il legume tangbi le con le“origini” della sua famiglia ¢ dimo- strato dalla loro collocazione nella villa di Mentana, disposti nel cortile d'ingresso, co- sme una sorta di galleria di ritratt i illustri “antenati, di muri tutelari ‘Teeriliew illustrano gl aspetti pid genuini e vunici dell'arte di Palmira, eppartenendo alla prima fase di sviluppo della sculturafunera- ria della citta del deserto (I~ ini del I se= colo 4.C.), quando questa non risentiva an- cor diretamente dellinflusso romano’. La solennith assorta dello sguardo dei perso: naggiritratti in questi primi rilevi &un’evi dente testimonianza di quanto l'arte palmi rena stava per trasmettere a quella tardoro- ‘mana delleredita orientale. In particolare i significato religioso della rappresentazione frontale, che rimanda allesperienza della vi- sione estatica, 0 comanque alla partecipa- ione alla vita ultraterrena, acquista, nel contesto del rilievo fanerario, una valenza ancora pid pregnante. ‘Una testa feraminile di poco pit recente, in: veee, most gli ffeti del naturalismo clas- sico su un‘arte altrimenti improntata a forte Tinearitae ieraticita. Non stupisce quindi che i confronti pit pantuali per questo capola- voro siano stati rtrovati in elementi di sta tuaria rinveruti nel Campo di Diocezianos la datazione puo essere fssata al inizio del II secolo d.C., in analogia con la splendida ddama intera. Si trata di un busto femminile velito, con iscrizione, contraddistinto resa accurata delle vestiricamate e dei gioil Ty elcuni dei quali conscrvano ancora Porgi naria doratura. La dama, che & volta di tre quart, indossa mantello ¢ tunica, quest uti- ma con un elegante bordo decorato da un motivo a fopie d'acanto. Le maniche sono abbellie invece da un motivo a foglie di {querca. Sul copricapo bombato vi sono pe lee rosette, apparentemeste cucite su dies- 0 1 giiel, costtuiti da due collane e orec- hini composi, sono ricehi, ma non esage- rat, Laresa naturalistica dei tat del voto e Tequilirio delle pari fanno di questa dama ‘uno dei miglioriesempi della itratstica fu- neraria palmirena. La testa di sacerdote in mostra, caratterizza- ta dallalto modius, trova une stretto con- ise pp a 8. fe. 2s Care Pofenare, Roms 1998, ‘elatariga Sees chev eer tall ‘gaps mperstrce Gia Dona we 6595-5686 5698, "Un pre clntaane dea ere p ‘neu fa ope & Hing (Sabir over fronto proprio in un esemplare analogo gi presente in Vaticano, e illustra una categoria affatto particolare dell'arte palmirena, pro: babilmente raffigurante importante casts religiosa dei sacerdoti di Bel, il cui tempio bbe un ruolo centrale anche al livelle eco- rnomico e politico nella storia della cit ca- rovaniera. La testa deve esere appartenuta & tun sarcofago 0 aun rilievo reppresentanti i banchettofuncrario, nei quali sacerdoti ap paiono distesi con la consortee, a volte, i fi Bie i fratelli Il radicamento familiare della ‘mri Saptr, Kopenhagen 1920. Lo ME, leche conte Xin lermen cof pela claiasine dela etre fl ei ant nstava quel MAR Cale, The ‘rr of Palmas London 196. Fearn fete anche numero conta Pa Ee penne plrenscer rabali Grondope und ierpretion i Palme, Ron ponpecthes Clog Stabourt ‘Sry Vive de Sees Ha societd palmirena ¢ altresitestimoniato dal- oni, che sempre riportano i nomi ‘dei contig c,spessa, dei frateli o dele sorele. ‘Nel complesso, dunguc, la qualiti¢ "sccurs tezza dellarte palmirena sono ben esemplifi- ‘ate dai rilevi di Federico Zeri ai Musei Vati- ‘ani, che hanno trovato post nella Sala VIL del Museo Gregoriano Egizio, in una sugge- stiva collocazione, in ricordo del grande stu- dioso del suo amore per un paete cui siamo ‘calturali comuni, ey, Cente de Rechrcessut le Probe: ent tla Gece Antige, 1820 bre 73), 5, Story 1976, pp 3-4 Oat

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