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spettatori era chiaro che di una certa realt, proprio delle modalit bel

lica degli avvenimenti, non dovevamo essere informati - e ci pu aver anche stimola
to la nostra immaginazione [...]. E' stato proprio il buco nero sullo schermo t
e levisivo a mettere in moto la fantasia (5). La teoria di Habermas che la Guerra
del Golfo ha esposto il pubblico ad una quan tit minima di filmati su ci che acca
deva sul terreno degli scontri. Mentre nel 199 1, a conferma del vecchio detto s
econdo cui la verit la prima vittima della guerra, al pubblico globale veniva offer
ta una ricostruzione mediatica dei fatti, nel 2 001 quello stesso pubblico globa
le stato improvvisamente trasformato in un testim one oculare universale. Proprio
questo fatto, secondo Habermas, rende l'11 settem bre il primo evento storico mo
ndiale. Mentre Habermas sottolinea l'assoluta unicit dell'11 settembre, dal punto
di vist a della sua modalit comunicativa lascia alla storia giudicarne l'importa
nza: sar i l futuro, ha affermato, a decidere se l'11 settembre costituisca una ce
sura nella storia mondiale, e se regger il confronto con altri eventi che hanno seg
nato la st oria del mondo. Ma come far la storia a giudicare? La risposta a questa
domanda si trova secondo lui nella nozione di storia degli effetti ("Wirkungsgesc
hichte"), t eorizzata per la prima volta da un altro filosofo tedesco: Hans-Geor
g Gadamer. C on storia degli effetti Gadamer intende che chi interpreta un event
o passato con dizionato, nella sua valutazione, dagli effetti del suo stesso pre
sente. Questo nega qualsiasi tipo di obiettivit alla conoscenza storica, per il s
emplice fatto che noi siamo gi da sempre immersi nella storia. I giudizi storici,
di conseguenz a, sono basati su una particolare interazione tra passato e prese
nte, che Gadame r chiama fusione di orizzonti (6). In disaccordo con la maggior pa
rte di commentatori politici, Habermas sostiene c he l'11 settembre pi strettamen
te paragonabile all'agosto del 1914, data dello sc oppio della prima guerra mond
iale, che all'attacco a sorpresa contro la flotta n avale americana ad opera del
l'esercito giapponese a Pearl Harbor, nel 1941. Seco ndo Habermas, proprio come
il 1914, l'11 settembre segna l'inizio di un'era di p ronunciata instabilit non s
olo nelle relazioni tra Est e Ovest, ma anche, e in mo do ancor pi destabilizzant
e, tra Stati Uniti ed Europa. La risposta degli Stati U niti al terrore ha prodo
tto una diffidenza fondamentale verso gli stranieri e, a llo stesso tempo, l'asp
ettativa di un appoggio incondizionato da parte dei partn er politici degli Stat
i Uniti, prima tra tutti la Comunit Europea. Questi due att eggiamenti, il sospet
to verso gli stranieri e l'aspettativa di un appoggio incon dizionato, cozzano c
ontro l'approccio di Habermas al mondo della politica e dell 'etica, che egli ve
de governati dal dialogo e dall'argomentazione razionale. L'enfasi sull'argoment
azione razionale come condizione fondamentale per la giust izia il tema centrale
della filosofia politica di Habermas. Esso scaturisce dall 'enorme sfida rappre
sentata dall'essere un intellettuale pubblico nella Germania del secondo dopogue
rra. Diventare adulto in un paese devastato fisicamente e cu lturalmente da un pa
ssato non superato ha portato Habermas ad abbracciare in pieno la responsabilit di
cittadino tedesco ed europeo. L'Europa deve sfruttare uno dei suoi punti di forz
a: il suo potenziale autocritico, la sua capacit di autotrasfo rmazione. Cos potr r
elativizzarsi pi radicalmente di quanto fatto finora, in relazi one a ci che diver
so, estraneo e in un primo momento incompreso. Questo il contra rio dell'eurocen
trismo. Ma "noi" l'eurocentrismo possiamo superarlo solo a parti re dal migliore
spirito europeo (7). Per Habermas il migliore spirito dell'Europa costituito dal
la tradizione razionalista, per cui il sostegno non mai dato per scontato, ovver
o in assenza di un'argomentazione razionale. All'interno di quest a tradizione K
ant troneggia come il maestro insuperato. La concezione dell'Illuminismo di Kant
si oppone alla nozione di sostegno incond izionato che, secondo Habermas, gli S
tati Uniti hanno sollecitato ai propri alle ati dopo l'11 settembre. Per Kant, l
'Illuminismo segna la liberazione dell'umani t dall'obbedienza cieca all'autorit,
ottenuta attraverso l'autoaffermazione razion ale. L'Illuminismo la libert di fare
in tutti i campi "pubblico uso" della propria ragione (8). Dichiarare che l'eser
cizio della ragione dipende dal suo uso pubblic o, significa asserire che vi un ef
fetto potenzialmente illuminante se viene stabi lita una libert pubblica, poich, s
econdo Kant, ciascuno di noi abbraccia la propri a autonomia di giudizio se le c
ondizioni esterne lo permettono. La libert pubblic a stimola la libert privata perch
l'individuo, nella lettura kantiana, accoglierebbe
spontaneamente la sua autonomia quantunque gliela si offrisse. Il giudizio auto
nomo, ovvero la libert privata, si esprime nella formulazione di un argomento raz
ionale: dal momento che gli argomenti, secondo Kant, consistono nello scambio p
a ritetico tra interlocutori, la forma stessa dell'argomentazione razionale mode
ll ata sull'uso pubblico della ragione anche quando gli argomenti sono formulati
ne ll'intimit della propria mente. Se la libert privata dipende dal suo uso pubbl
ico, come sostiene Kant, essa dipen de anche dalla disponibilit di un interlocuto
re ad ascoltare e rispondere sincera mente. Adottare la prospettiva kantiana, co
me fa Habermas, significa "de facto" rifiutare qualsiasi richiesta di appoggio i
ncondizionato (9). DAL DIRITTO INTERNAZIONALE CLASSICO A UN NUOVO ORDINE COSMOPO
LITA. La richiesta di appoggio incondizionato avanzata dall'amministrazione degl
i Stat i Uniti non solo ai propri alleati politici, ma a tutto il mondo civilizza
to, cost ituisce per Habermas solo un aspetto dell'era post-11 settembre. Un altr
o aspett o che la minaccia del terrorismo globale ha accelerato la necessit del p
assaggio, su scala mondiale, dal diritto internazionale classico a un nuovo ordi
ne c

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