Renata Paleari
Università degli Studi di Milano
Fase pre-analitica
La rigorosa applicazione delle corrette modalità di prelievo,
trasporto, trattamento e conservazione del campione è condi-
zione preliminare ed essenziale per garantire l’attendibilità
dei risultati ottenuti con le tecniche di biologia molecolare.
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Errore pre-analitico
• Errore introdotto:
- contaminazione crociata (falsi positivi)
- frammentazione DNA per errata manipolazione
• Comportamenti operatore
- muoversi secondo il flusso area1--->area2--->area3
- mai entrare nell’area 1 o 2 con prodotti amplificati
- lavorare con i guanti (che vanno cambiati quando si cambia area)
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Prevenzione contaminazione (2/2)
• Organizzazione del lavoro
- distribuzione materiale in funzione del tipo di
lavoro (pipette, puntali, accessori differenti per ogni area)
- strumentazione dedicata per ogni area
- vetreria sterilizzata, materiale usa e getta
- puntali con filtro (contaminazione canale pipette con aerosol
contenenti a. nucleici)
- soluzioni suddivise in piccole aliquote
- pulizia superfici lavoro e apparecchiature con
soluzioni decontaminanti (ipoclorito 2%)
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Inibitori della reazione della PCR
In quasi tutti i campioni biologi sono presenti sostanze con
azione inibitoria sulla PCR che devono essere eliminate nella
fase di preparazione del campione.
TIPO DI CAMPIONE
• Sangue (leucociti)
• Tessuti (biopsie, in paraffina, villi coriali)
• Liquido di lavaggio broncoalveolare (BAL)
• Liquidi biologici: - urina
- liquor
- saliva
- liquido amniotico
- liquidi cavitari
• Bulbo di capello
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Fase di preparazione del campione
• Scopo: ottenere materiale in condizioni ottimali per
indagini di tipo molecolare
• Requisiti:
- Non danneggiare: non introdurre errori
- Rilasciare ac. nucleici
- Concentrare: ottenere una quantità adeguata di a. nucleici
- Eliminare inibitori PCR
- Stabilizzare: tempo, temperatura, luce deteriorano
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Separazione dei linfociti da sangue
Centrifugazione in gradiente di densità di FICOLL
- Diluizione sangue (1:2 con PBS)
- Stratificazione sangue su FICOLL (d=1.077 g/mL)
- Centrifugazione
(1000 g, 30-40 min, 20°C)
- 4 strati: - plasma
- anello di linfociti
- FICOLL
- RBC sul fondo
- Raccolta linfociti
- Lavaggi, conservare a –20°C
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•Campioni da biopsie:
- disgregazione tessuto (bisturi, omogenizzatore)
- eventuale lisi RBC presenti
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Conservazione campioni
• Per estrazione DNA
- Sangue: +4°C (24-48 ore)
“ -20°C (anni)
- Leucociti: -20°C
- Pellet: -20°C
- Liquor : +4°C
trattato: -20°C
- Tessuti: N2 liquido
• Metodo ideale
- elevata purezza
- elevato recupero
- sicuro: no reagenti pericolosi
- economico
- rapida esecuzione
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Estrazione del DNA: fasi
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1. Lisi cellulare
Lo scopo di questa fase è di liberare il DNA dai nuclei e
dalle proteine istoniche ed inoltre di inattivare le proteasi
- Disgregazione meccanica:
- lisi ipotonica
- omogenizzazione
- Trattamento con soluzioni di lisi contenenti:
- detergenti: solubilizzazione membrane cellulari
(SDS, Sarcosyl, Nonidet P40)
3. Precipitazione DNA
Lo scopo di questa fase è di concentrare, desalificare e recuperare
il DNA in forma solida permettendone il successivo ridiscioglimento
nella soluzione desiderata
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Purificazione DNA con fenolo-cloroformio
Metodo di estrazione classico basato sulla diversa solubilità delle
molecole in soluzione (DNA/contaminanti) tra due fasi non miscibili
- Lisi campione
- 1-10 milioni cellule (si ottengono da 1.0 mL sangue)
- Tampone contenente SDS, EDTA, proteinasi K (500 μL)
- Overnight 55°C
- Estrazione DNA
- Trattamento 1:1 con fenolo-cloroformio alcool isoamilico pH 8.0
( a pH 7.5-8.0 il DNA è nella fase acquosa; a pH 5.0-6.0 il DNA è nella fase organica)
- Centrifugazione
- 3 fasi: - fase acquosa contenente DNA
- interfaccia contenente proteine denaturate
- fase organica contenente i lipidi
- Prelevare la fase acquosa superiore
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- Precipitazione DNA
- Aggiunta etanolo assoluto (1 mL) e tampone ad alta forza ionica (50 μL)
(Na acetato 3 M pH 5.2)
- Precipitazione DNA (formazione gomitolo)
- Centrifugazione a velocità alta (12.000 rpm)
- Lavaggio pellet con etanolo 70 %(1 mL) per rimuovere sali in eccesso
- Evaporazione etanolo (potente inibitore enzimatico), per almeno
15 min a provetta aperta
- Il DNA precipitato e asciutto può essere conservato a -20°C.
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Metodo del salting out
Il metodo è basato sull’utilizzo di elevate concentrazioni di sali.
Procedura rapida, sicura e poco costosa.
- Lisi campione:
- con tampone contenente detergenti, proteinasi K
- Precipitazione DNA:
- con etanolo
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- Lisi campione:
- con tampone contenente detergenti, proteinasi K, sali coatropici
56°C per 10 min.
- Adsorbimento DNA al gel di silice contenuto in una colonnina
- in presenza di etanolo e sali cautropici il DNA si lega alla silice
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Campione
Lavaggio
Tampone
di lisi
centrifugazione
Legame DNA
alla silice Eluizione
DNA
centrifugazione
centrifugazione
Eliminazione
contaminanti DNA
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4.2 Valutazione quantitativa DNA estratto
• Concentrazione DNA
- Diluizione in tampone alcalino
- Assorbanza 260 nm dsDNA: 1.0 A = 50 μg/mL
ssDNA: 1.0 A = 33 μg/mL
- DNA, μg/mL= A260 x f.dil x 50 RNA: 1.0 A = 40 μg/mL
oligo: 1.0 A = 33 μg/mL
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5. Conservazione del DNA
Il Dna estratto e purificato è in genere risospeso in H2O distillata
sterile ultrapura o in soluzioni a bassa concentrazione salina
a pH 7.4.
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• Molecola instabile
- presenza ossidrile libero in posizione 2’ sul ribosio
- idrolisi in soluzione acquosa alcalina
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Manipolazione RNA: precauzioni (2/2)
• Inattivazione RNasi endogene
(utilizzo inibitori, denaturanti)
- Sali di vanadio complessati con ribonucleosidi: inibitore
- Rnasina: inibitore specifico
- Guanidina isotiocianato: agente denaturante