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LINEA GUIDA

PER LA CORRETTA MANUTENZIONE


DEI SISTEMI ANTINCENDIO

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO

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redatta in forma ridotta, senza riporto di stralci delle norme tecniche citate, al fine di consentirne la diffusione anche
in formato elettronico.

Si precisa che tutte le norme tecniche citate sono acquistabili in forma estesa direttamente presso UNI e relativi
centri autorizzati alla rivendita oltre che tramite ANIMA/UMAN.
INDICE

CAPITOLI
01 PREMESSA 05

02 IMPOSTAZIONE DEL PROGETTO E SUE FINALIT 06

03 NORME DI LEGGE CHE REGOLAMENTANO LA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 07

NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO CHE REGOLAMENTANO LA MANUTENZIONE


04 08
DEI SISTEMI ANTINCENDIO

05 LE PROBLEMATICHE CONNESSE ALLA GESTIONE DEI SISTEMI E DEI RICAMBI NEL TEMPO 10

06 CONSIDERAZIONI GENERALI 11

07 PRINCIPALI DEFINIZIONI 12

SEZIONI
I MANUTENZIONE SISTEMI RETI DI IDRANTI 15

II MANUTENZIONE SISTEMI DI RIVELAZIONE INCENDI 23

III MANUTENZIONE SISTEMI AD ESTINGUENTI GASSOSI 27

IV MANUTENZIONE SISTEMI A POLVERE 31

V MANUTENZIONE SISTEMI SPRINKLER E STAZIONI DI POMPAGGIO 39

VI MANUTENZIONE SISTEMI A SCHIUMA 49

VII MANUTENZIONE SISTEMI A DILUVIO ACQUA 59

VIII MANUTENZIONE SISTEMI AD ACQUA NEBULIZZATA - WATERMIST 67

IX MANUTENZIONE SISTEMI AD AEROSOL CONDENSATO 79

X MANUTENZIONE SISTEMI DI RIVELAZIONE ATMOSFERA ESPLOSIVA 87

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO


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PREMESSA 01

Chi opera nel campo della sicurezza sa che la funzio- dei lavori e la conoscenza della documentazione
nalit, lefficienza e il funzionamento dei sistemi progettuale che deve accompagnare ogni sistema
antincendio sono requisiti essenziali per assicurare: antincendio fin dalla sua realizzazione possono tute-
La salvaguardia e la tutela delle persone lare i Committenti, nelle loro scelte, e le Aziende di
la salvaguardia e la tutela dei beni Manutenzione Antincendio, nello svolgimento della
la salvaguardia e la tutela dellambiente. loro attivit.

Di conseguenza la corretta manutenzione dei si- Troppo spesso le Aziende di Manutenzione si trovano
stemi antincendio assume un ruolo fondamentale a lavorare su impianti approvati dagli Enti di Control-
nella garanzia del mantenimento di questi requisiti lo ma mancanti di buona parte delle documentazio-
nel tempo. ni progettuali previste dalla legge e molto spesso i
Committenti per ragioni economiche impongono
Ecco perch il Sottogruppo di Lavoro Manutenzio- prestazioni, svolte molte volte da personale poco
ne Impianti, facente capo al Gruppo Manutentori di preparato senza ladeguata conoscenza delle corrette
UMAN - Associazione costruttori materiali antincen- operazioni di manutenzione.
dio, ha ritenuto importante sviluppare questa Linea
Guida, quale supporto utilizzabile dalle Aziende di Le Aziende di Manutenzione devono rendersi conto
Manutenzione Antincendio, dai Committenti, dagli che la mancata o la limitata formazione del proprio
Addetti alla Sicurezza, dalle Associazioni Professionali personale non pu elevare il livello qualitativo delle
di Categoria e dagli Enti di Controllo nellassegnazio- prestazioni e i Committenti devono prendere atto del
ne, nello svolgimento e nella verifica dellesecuzione fatto che effettuare correttamente la manutenzione
di tali lavori. con personale preparato, in grado di garantire la fun-
zionalit, lefficienza e il funzionamento dei sistemi
E importante che tutti gli attori conoscano a fon- antincendio, costa.
do quali procedure e quali azioni possono garantire
prestazioni rispondenti sia alle normative tecniche La peculiarit del settore antincendio, per eccellenza
vigenti sia ai canoni di buona tecnica che il servizio in mercato del bene non goduto, deve agire da sti-
qualit richiede. molo e non da freno alla qualit del servizio, te-
nendo ben presente che nel momento dellemergen-
In un mercato come quello italiano, privo di control- za ognuno si ritrover col vero livello di sicurezza
li, solo la conoscenza delle modalit di svolgimento da lui scelto.

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02 IMPOSTAZIONE DEL PROGETTO E SUE FINALIT

Molte figure professionali, a vario titolo, hanno di- agevolare le operazioni di manutenzione.
squisito di manutenzione dei sistemi antincen- A lavoro ultimato la Linea Guida rappresenta un sup-
dio ma considerato che la materia da approfondire porto di consultazione immediata:
vasta e in continua evoluzione e partendo dal dato Per le Aziende di Manutenzione che intendono
di fatto che la nostra specializzazione, il Sotto- operare nel settore dellimpiantistica antincendio.
gruppo di Lavoro ha deciso di sviluppare un progetto Per i Committenti, gli Addetti alla Sicurezza e
articolato, suddiviso in pi sezioni, in grado di portare i Professionisti che intendono approfondire le
valore aggiunto allattivit di manutenzione e mag- procedure di manutenzione degli impianti antin-
giore trasparenza sul Mercato. cendio.
Per gli Enti di Controllo che intendono approfon-
Partendo dai supporti tecnico - normativi che gi esi- dire le tematiche legate allimpiantistica antin-
stono e usufruendo della collegialit delle esperienze cendio e alla gestione degli impianti nel tempo.
UMAN, stato deciso di creare una sezione, imple-
mentabile nel tempo, per ogni tipologia di impianto Il progetto non entra nel merito della figura profes-
oggi installato nel nostro Paese. sionale del Manutentore e della sua formazione, che
potranno essere oggetto di successivi approfondi-
I sistemi antincendio oggetto del lavoro sono i se- menti.
guenti:
Sistemi di rivelazione fumi Lelenco delle azioni di verifica, contenute nella fase di
Sistemi di spegnimento a sprinkler e stazioni di Controllo Periodico, previsto dalle norme tecniche
pompaggio di manutenzione di ogni impianto, non esaustivo
Sistemi di spegnimento a schiuma e stazioni di dei lavori da eseguire ma solo indicativo delle ope-
pompaggio razioni minime che devono essere effettuate.
Sistemi di spegnimento a gas inerti e di sintesi Infatti, la capacit di scomposizione delle Linee Guida
chimica di ogni impianto in procedure di verifica sar tanto
Sistemi di spegnimento Water Mist pi dettagliata quanto pi sar elevata la conoscenza
Sistemi di spegnimento e raffreddamento a dilu- nella materia, da parte dellAzienda di Manutenzione.
vio dacqua
Sistemi di spegnimento ad aerosol Quindi, partendo dal presupposto che il livello di ac-
Sistemi di spegnimento a polvere quisizione di una specializzazione frutto dei percorsi
Sistemi di rivelazione atmosfera esplosiva di crescita propri di ogni Azienda, corretto che ogni
Reti di idranti e stazioni di pompaggio. Committente valuti nel rapporto qualit del lavoro
richiesta costo della manutenzione, il peso che in-
Di ogni sistema la sezione approfondisce: tende dare alluno o allaltro elemento di valutazione.
La norma tecnica di riferimento
Le fasi e le periodicit delle visite Uno degli elementi fondamentali, validi per orientare
Le operazioni di verifica previste il Committente su questa scelta la Documentazio-
Le documentazioni necessarie che il Committen- ne che lAzienda di Manutenzione in grado di pro-
te deve mettere a disposizione dellAzienda di durre prima e dopo lesecuzione dei lavori.
Manutenzione
La documentazione indicativa che lazienda di E importante che gi nella fase di proposta, lAzien-
manutenzione deve mettere a disposizione del da di Manutenzione esponga in modo chiaro e det-
committente a conferma della corretta esecuzio- tagliato al Committente le modalit con cui intende
ne dei lavori gestire il servizio, i riferimenti tecnico/normativi che
Le attrezzature presenti sul mercato in grado di applicher, il livello di preparazione del suo persona-

6
IMPOSTAZIONE DEL PROGETTO E SUE FINALIT

le, ma soprattutto il Capitolato Operativo, che inten-


der adottare.
Da questi documenti di premessa, infatti, pu essere
generata parte della documentazione, che lAzienda
di Manutenzione deve mettere a disposizione del
Committente e degli Enti di Controllo.

NORME DI LEGGE CHE REGOLAMENTANO LA MANUTENZIONE 03


DEI SISTEMI ANTINCENDIO

La manutenzione dei sistemi antincendio regola- Norme di legge di carattere specifico


mentata dalla legge italiana, che prevede che tutti D.M. 26.08.1992 - Norme di prevenzione in-
i sistemi di sicurezza siano mantenuti efficienti nel cendi per ledilizia scolastica - Art. 12 Norme di
tempo. esercizio, comma 12.3.
D.M. 09.04.1994 - Approvazione della regola
Di seguito sono elencate le norme di legge, che speci- tecnica di prevenzione incendi per la costru-
ficatamente entrano nel merito di tale obbligatoriet. zione e lesercizio delle attivit turistico alber-
ghiere - Art. 14 Gestione della sicurezza e Art.
Norme di legge di carattere generale 16 Registro dei controlli.
D.M. 10.03.1998 Criteri generali di sicurezza DPR 30.06.1995 n. 418 - Regolamento concer-
antincendio e per la gestione dellemergenza nente norme di sicurezza antincendio per gli
nei luoghi di lavoro - Art. 4 Controllo e manu- edifici di interesse storico-artistico destinati
tenzione degli impianti e delle attrezzature an- a biblioteche ed archivi. - Art. 9 Gestione della
tincendio. sicurezza, comma 3.
DPR 12.01.1998 n. 37 - Art. 5 Obblighi connessi D.M. 18.03.1996 - Norme di sicurezza per la
con lesercizio dellattivit. costruzione e lesercizio degli impianti sporti-
D.lgs 09.04.2008 n. 81 - Allegato IV, Cap. 4 Misu- vi Art. 19 Gestione della sicurezza.
re contro lincendio e lesplosione, comma 4.1.3. D.M. 22.02.1996 n. 261 - Regolamento recante
Bozza Regola tecnica di prevenzione incendi norme sui servizi di vigilanza antincendio da
per i sistemi di protezione attiva contro gli in- parte dei Vigili del fuoco sui luoghi di spetta-
cendi installate nelle attivit soggette a con- colo e trattenimento - Art. 8 Adempimenti di
trolli di prevenzione incendi - Alla data odierna enti e privati, comma 3.
la bozza in procedura dinformazione europea,
presso la Commissione Europea.

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04 NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO CHE REGOLAMENTANO
LA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO

La manutenzione dei sistemi antincendio regola- lamento sui Prodotti da Costruzione (CPR), pubblica-
mentata da normative tecniche nazionali, comunita- to sulla G.U. dellUnione Europea L88 del 04.04.2011
rie o extra comunitarie. In generale le normative sono e entrato in vigore il 24.04.2011, che sostituisce la
specifiche tecniche che definiscono le caratteristi- direttiva europea 89/106/CE, relativa ai prodotti di
che richieste di un prodotto, quali i livelli di qualit costruzione, nota come direttiva CPD, che prevede
o di propriet di utilizzazione, la sicurezza, le dimen- lapposizione obbligatoria della marcatura CE sui
sioni comprese le prescrizioni applicabili al prodotto componenti, previa certificazione da parte di organi-
per quanto riguarda la denominazione di vendita, la smo notificato europeo.
terminologia, i simboli, le prove e i metodi di prova, Le norme armonizzate alla CPR prevedono la marca-
limballaggio, la marcatura e letichettatura nonch le tura (ove applicabile) dei componenti utilizzati nei
procedure di valutazione della conformit. sistemi antincendio quali: sistemi con estinguenti
gassosi, sistemi sprinkler, sistemi water mist, unita-
Nello specifico una normativa tecnica una speci- mente ai componenti dei sistemi fissi automatici per
fica tecnica approvata da un organismo riconosciu- la rilevazione e segnalazione incendi.
to ad attivit normativa, per applicazione ripetuta Nel mercato italiano, salvo specifiche richieste datti-
o continua, la cui osservanza non obbligatoria. A nenza a particolari norme, la manutenzione dei siste-
seconda dellorganismo che la emana, la norma pu mi antincendio regolamentata:
essere internazionale, europea o nazionale. dalle norme UNI (Ente Nazionale Italiano di Uni-
Tra le normative tecniche si segnalano le norme ficazione), dalle norme UNI EN (Norme armoniz-
armonizzate, specifiche tecniche di applicazione zate europee recepite da UNI), dalle specifiche
volontaria prodotte, secondo competenza, da un or- tecniche UNI CEN/TS (Specifiche Tecniche del Co-
ganismo di normazione europeo (CEN - Comitato Eu- mitato europeo di normalizzazione recepite da
ropeo di Normazione, CENELEC - Comitato Europeo UNI), dai rapporti tecnici UNI CEN/TR (Rapporti
di Normazione Elettrotecnica, ETSI - Istituto Europeo Tecnici del Comitato europeo di normalizzazione
delle Norme di Telecomunicazione) per una specifica recepiti da UNI);
direttiva e a seguito di uno specifico mandato della dalle norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italia-
Commissione Europea. Le norme armonizzate con- no), richieste dallEnte di controllo;
feriscono al prodotto la presunzione di conformit dalle norme statunitensi NFPA (National Fire Pro-
ai requisiti essenziali di sicurezza e tutela della salute tection Systems), richieste dalla Compagnia Assi-
applicabili a quel prodotto. curatrice o dallassenza di norme italiane;
Per contro, lunico documento che prevede lapplica- dai regolamenti FM (Factory Mutual), richieste
zione obbligatoria delle norme armonizzate il Rego- dalla Compagnia Assicuratrice.

NORME CEI Principali norme di riferimento

CEI 31-35:2007 Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas. Guida allapplica-
zione della norma CEI EN 60079-10 (CEI 31-30). Classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la
presenza di gas, vapori o nebbie infiammabili
CEI 64-8:2007 Impianti elettrici utilizzatori con potenza non superiore a 1000V in corrente alternata e a
1500V in corrente continua.
CEI EN 60079-10-1:2010 Atmosfere esplosive - Classificazione dei luoghi. Atmosfere esplosive per la pre-
senza di gas.
CEI EN 60079-10-2:2010 Atmosfere esplosive - Classificazione dei luoghi - Atmosfere esplosive per la
presenza di polveri combustibili.
CEI EN 60079-14:2010 Atmosfere esplosive - Progettazione, scelta e installazione degli impianti elettrici.
CEI EN 60079-17:2010 Atmosfere esplosive - Verifica e manutenzione degli impianti elettrici

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NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO CHE REGOLAMENTANO
LA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO

NORME UNI - UNI EN - UNI CEN/TS UNI CEN/TR Principali norme di riferimento

serie UNI EN 54 Sistemi di rivelazione e di segnalazione dincendio


UNI EN 671-3:2009 Sistemi fissi di estinzione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni - Parte 3: Ma-
nutenzione dei naspi antincendio con tubazioni semirigide e idranti a muro con tubazioni flessibili
UNI 9795:2010 Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme dincendio - Progettazio-
ne, installazione ed esercizio
UNI 10779:2007 Impianti di estinzione incendi - Reti di idranti - Progettazione, installazione ed esercizio
UNI 11292:2008 Locali destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per impianti antincendio - Caratteri-
stiche costruttive e funzionali
UNI 11224:2011Controllo iniziale e manutenzione dei sistemi di rivelazione incendi.
UNI 11280:2008 Controllo iniziale e manutenzione dei sistemi di estinzione incendi ad estinguenti gassosi
serie UNI EN 12094 Sistemi fissi di lotta contro lincendio - Componenti di impianti di estinzione a gas
serie UNI EN 12259 Installazioni fisse antincendio - Componenti per sistemi a sprinkler e a spruzzo dacqua
UNI EN 12416-2:2007 Sistemi fissi di lotta contro lincendio - Sistemi a polvere - Parte 2: Progettazione,
costruzione e manutenzione
UNI EN12845:2009 Installazioni fisse antincendio - Sistemi automatici a sprinkler Progettazione, instal-
lazione e manutenzione
UNI EN 13565-2:2009 Sistemi fissi di lotta contro lincendio - Sistemi a schiuma - Parte 2: Progettazione,
costruzione e manutenzione
UNI CEN/TS 14816:2009 Installazioni fisse antincendio - Sistemi spray ad acqua - Progettazione, installa-
zione e manutenzione
UNI CEN/TS14972:2011 Installazioni fisse antincendio - Sistemi ad acqua nebulizzata - Progettazione e
installazione
serie UNI EN 15004 Installazioni fisse antincendio - Sistemi a estinguenti gassosi
serie UNI CEN/TR 15276 Installazioni fisse antincendio - Sistemi estinguenti ad aerosol condensato

NORME NFPA Principali norme di riferimento

NFPA 11:2010 Standard for Low, Medium, and High - Expansion Foam.
NFPA 12:2011 Standard on Carbon Dioxide Extinguishing Systems.
NFPA 13:2010 Standard for the Installation of Sprinkler Systems.
NFPA 14:2010 Standard for the Installation of Standpipes and Hose Systems.
NFPA 15:2007 Standard for Water Spray Fixed Systems for Fire Protection.
NFPA 16:2011 Standard for the Installation of Foam - Water Sprinkler and Foam - Water Spray Systems.
NFPA 17:2009 Standard for Dry Chemical Extinguishing Systems.
NFPA 20:2010 Standard for the Installation of Stationary Pumps for Fire Protection.
NFPA 22:2008 Standard for Water Tanks for Private Fire Protection.
NFPA 25:2011 Standard for the Inspection, Testing, and Maintenance of Water - Based Fire Protection Systems.
NFPA 72:2010 National Fire Alarm and Signaling Code.
NFPA 750:2010 Standard on Water Mist Fire Protection Systems.
NFPA 2001:2008 Standard on Clean Agent Fire Extinguishing Systems.
NFPA 2010 Standard for Fixed Aerosol Fire-Extinguishing Systems.

REGOLAMENTI FM

Prescrizioni aggiuntive da parte del Broker assicurativo.

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05 LE PROBLEMATICHE CONNESSE ALLA GESTIONE DEI SISTEMI E DEI
RICAMBI NEL TEMPO

Il mantenimento dellefficienza e dellefficacia di un E compito della Manutenzione verificare se lo stato di


sistema antincendio nel tempo legato a tanti fattori, fatto del sistema richieda un adeguamento, una revi-
che, se trascurati, rendono inadeguata la protezione sione o un suo totale rifacimento con nuovo progetto.
installata.
Non basta quindi avere realizzato un impianto se la Le modifiche ambientali o le modifiche del rischio
sua gestione non orientata al massimo dellefficien- protetto
za; infatti, come tutti i sistemi in stand-by, anche il Le aziende sono dinamiche e per rispondere alle esi-
sistema antincendio risente degli effetti generati dal genze di mercato, spesso devono modificare i pro-
tempo e dallinattivit. pri spazi o rinnovare le proprie attivit. Ovviamente
Fanno eccezione in questo gli impianti di rivelazione, queste azioni possono essere effettuate pi volte nel
in quanto perennemente in funzione. tempo e gli ambienti interessati, se protetti da un si-
A fronte di questa premessa, in una rapida carrellata stema antincendio, necessitano di una revisione o di
vogliamo evidenziare una serie di elementi insiti nella un rifacimento radicale delle loro protezioni.
vita di ogni sistema, in grado di generare problemati- Il mancato adeguamento di detti sistemi inficer lef-
che dinefficienza, se trascurati. ficacia delle protezioni e spetta al Manutentore evi-
denziare la situazione anomala in essere.
Il controllo periodico e la manutenzione Questa condizione pi frequente di quanto si creda
Come dimostrato dalle schede di ogni impianto, il e lascia stupiti con quanta facilit rischi elevati o pro-
controllo periodico e le operazioni di manutenzione dotti di valore continuino a essere gestiti con sistemi
non si limitano alla sola prova di funzionamento del antincendio chiaramente inefficienti e, ci che pi
sistema, come spesso in molti casi avviene, ma rego- preoccupa, spesso con lavallo degli Enti di controllo.
lamentano tutta una serie di verifiche, preventive e a E evidente che un incendio in queste condizioni sar
guasto, finalizzate alla conservazione del suo stato di disastroso!
fatto iniziale.
La frequenza con cui le norme insistono sulla figu- Le modifiche delle norme tecniche o di legge
ra professionale del manutentore, che a vario titolo Levoluzione tecnologica o le modifiche di legge sono
definiscono qualificato, competente e qualificato, un ulteriore elemento di impatto, tale da dover richie-
competente e formato, non lasciano dubbi sul tipo dere una revisione del sistema di antincendio.
di preparazione che deve avere. Rientrano in queste casistiche ad esempio le mo-
Tutti sanno effettuare le prove di funzionamento su difiche legate alle densit di scarica negli impianti
un impianto che non presenta problemi, pochi sanno sprinkler, alla concentrazione dellestinguente negli
mettere le mani su impianti con una serie di condizio- impianti a gas o allutilizzo di componentistica certi-
ni anomale in corso o su impianti complessi. ficata CE o TPED.
Molti impianti presentano condizioni critiche, per Normalmente il recepimento di queste variazioni av-
mancanza di manutenzione o per inadeguatezza del- viene in concomitanza delle fasi di revisione dellim-
le prestazioni, tali da compromettere il loro corretto pianto o in occasione della sostituzione programma-
funzionamento. Questa differenza ha un unico deno- ta o straordinaria dei componenti.
minatore: il prezzo! Proprio perch non sempre i Committenti accettano
Chiaramente un buon Manutentore costa, ma le sue in fase di revisione di adeguare i propri sistemi antin-
capacit saranno tali da consentire la risoluzione di tut- cendio alle nuove norme tecniche, in questo momen-
te le situazioni critiche che incontrer sul suo percorso. to sono oggetto di particolare attenzione da parte
Una corretta manutenzione non solo garantir leffi- dei Brokers Assicurativi proprio le densit di scarica,
cienza del sistema, ma sar in grado di far conservare le concentrazione degli estinguenti e la reale efficacia
nel tempo le caratteristiche iniziali dei componenti delle stazioni di pompaggio, fondamentali per garan-
installati, utilizzando ricambi originali o compatibili. tire il controllo degli incendi.

10
LE PROBLEMATICHE CONNESSE ALLA GESTIONE DEI SISTEMI E DEI
RICAMBI NEL TEMPO

La gestione dei ricambi nel tempo getto, prima di dar corso ai lavori, e a nuova certifica-
Compito della Manutenzione non solo quello di zione a fine lavori.
mantenere efficiente il sistema antincendio, ma an-
che quello di aggiornare dal lato documentale tutte La revisione periodica dei sistemi antincendio
le modifiche che vengono apportate. La revisione periodica prevista dai piani manutentivi
Tra queste assume una notevole importanza la ge- di ogni sistema antincendio il momento di una ve-
stione dei ricambi che non solo devono poter sosti- rifica approfondita, che deve tenere conto di tutte le
tuire i componenti in avaria, ma devono anche poter variabili sopra esposte:
garantire il mantenimento della certificazione del si- modifiche ambientali;
stema. modifiche del rischio protetto;
E evidente che ci richieder sempre lutilizzo di com- modifiche delle norme tecniche;
ponenti originali, in particolare in presenza di ricambi modifiche delle norme di legge;
CE o rientranti in un listato specifico, ma qualora ci mancanza di ricambi originali.
non fosse possibile, sar compito dellAzienda di Ma-
nutenzione individuare i componenti compatibili, in Sulla base delle variabili individuate dovranno essere
grado di non compromettere gli elementi progettuali opzionate le azioni correttive pi appropriate e defi-
e la certificazione del sistema. nite col Committente le azioni da intraprendere.
Qualora la mancanza di ricambi dovesse portare a Sar compito dellAzienda di Manutenzione suppor-
una revisione completa dellimpianto, lintervento di tare il Cliente nellindividuazione della soluzione pi
adeguamento dovr essere oggetto di un nuovo pro- consona al problema.

CONSIDERAZIONI GENERALI 06

Ai fini di una corretta attivit di manutenzione si pre- di verifica della funzionalit degli impianti e non
cisa che: della loro efficacia, per la quale si rimanda alle
In ottemperanza alle norme di legge vigenti le norme tecniche per la progettazione ed installa-
operazioni di manutenzione devono essere sem- zione. Le aziende che prendono in carico nuove
pre riportate a cura del committente nellapposi- manutenzioni devono verificare la conformit
to registro dei controlli, che deve essere tenuto a dellimpianto al progetto redatto (che lutilizza-
disposizione degli organi di vigilanza. tore deve avere) ed effettuare una verifica preli-
Tutte le operazioni di manutenzione straordina- minare atta ad acquisire tutte le informazioni in
ria possono essere eseguite da aziende in pos- merito.
sesso dei riconoscimenti rilasciati dalle Camere Qualora i documenti di impianto non siano di-
di Commercio ai sensi della vigente normativa sponibili, o siano parzialmente disponibili, la loro
(al momento della pubblicazione in vigore il predisposizione e/o aggiornamento a cura del
D.M. 37/2008) datore di lavoro o della persona dal lui preposta
La frequenza dei controlli e le operazioni da (delegata) secondo la legislazione vigente (alla
compiere sono determinate dallobiettivo di ga- data di pubblicazione della linea guida il D.lgs
rantire il corretto funzionamento degli impianti. 81/2008, come modificato dal D.lgs 106/2009, e
Le attivit delle aziende di manutenzione sono il D.M. 37/2008).

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 11


07 PRINCIPALI DEFINIZIONI

Cartellino di manutenzione: Documento che atte- trasporto, e alla normativa sul trasporto merci peri-
sta gli interventi effettuati in conformit alla presente colose ADR.
norma.
Manuale duso e manutenzione dellimpianto: Do-
Collaudo funzionale tubazioni flessibili e semirigi- cumento recante le istruzioni operative riguardanti
de: operazione di verifica delle tubazioni flessibili e luso e la manutenzione dellimpianto.
semirigide in dotazione alla rete idranti (manichette
di idranti a muro, naspi, idranti sopra suolo e idranti Manutenzione: operazione o intervento finalizzato a
sotto suolo) da effettuarsi una volta allanno; lopera- mantenere in efficienza e in buono stato le attrezza-
zione consiste nel testare la tubazione alla pressione ture e gli impianti.
della rete idrica antincendio ( tramite limpiego di ac-
qua o aria) al fine di verificarne lintegrit. Le tubazioni Manutenzione ordinaria: Operazione che si attua in
non perfettamente integre devono essere sostituite o loco, con strumenti ed attrezzi di uso corrente. Essa si
almeno collaudate alla pressione di 1,2 MPa limita a riparazioni di lieve entit, bisognevoli unica-
mente di minuterie e comporta limpiego di materiali
Collaudo periodico/Verifiche periodiche tubazio- di consumo di uso corrente o la sostituzione di parti
ni flessibili e semirigide: operazione di verifica delle di modesto valore espressamente previste.
tubazioni flessibili e semirigide in dotazione alla rete
idranti ( manichette di idranti a muro, naspi, idranti Manutenzione straordinaria: Intervento di manu-
sopra suolo e idranti sotto suolo) da effettuarsi una tenzione che non pu essere eseguito in loco o che,
volta ogni 5 anni; loperazione consiste nell esegui- pur essendo eseguito in loco, richiede mezzi di parti-
re la prova idraulica della tubazione alla pressione di colare importanza oppure attrezzature o strumenta-
massimo esercizio, al fine di verificarne lintegrit. zioni particolari o che comporti sostituzioni di intere
parti di impianto o la completa revisione o sostituzio-
Controllo iniziale: controllo effettuato per verificare ne di apparecchi per i quali non sia possibile o conve-
la completa e corretta funzionalit delle apparecchia- niente la riparazione.
ture e delle connessioni e la positiva corrispondenza
con i documenti del progetto esecutivo. Persona o Tecnico Qualificata/o Persona o Tecni-
co Competente e Qualificata/o Persona o Tecnico
Controllo periodico: insieme delle operazioni, da Competente e Formata/o (*): persona dotata della
effettuarsi con frequenza stabilita dalle norme di rife- necessaria formazione ed esperienza che ha acces-
rimento, per verificare la completa e corretta funzio- so ad attrezzature, apparecchiature ed informazioni,
nalit delle attrezzature e degli impianti. manuali e conoscenze significative di qualsiasi pro-
cedura speciale raccomandata dal produttore e/o dal
Etichetta identificativa della bombola: Documen- detentore di un impianto ad estinguenti gassosi, in
to posizionato sulla bombola riportante le seguenti grado di eseguire su detto impianto le procedure di
informazioni: tipologia di agente estinguente, dati manutenzione specificate dalla presente norma.
della bombola (capacit, matricola, tara, peso netto,
peso lordo, pressione di stoccaggio), dati del pro- Responsabile del sistema: datore di lavoro o perso-
duttore, dati del centro di caricamento. Per quanto na da lui preposta (delegata) secondo la legislazione
riguarda i gas fluorurati occorre seguire le indica- vigente.
zioni del Reg. CE 1494/2007. Oltre alletichetta iden-
tificativa posta sul corpo della bombola, la bombola Sorveglianza: Controllo visivo atto a verificare che
deve portare sul collo (ogiva) letichetta a losanga, le attrezzature e gli impianti antincendio siano nelle
in conformit alla UNI EN 1089-2, obbligatoria per il normali condizioni operative, siano facilmente ac-

12
PRINCIPALI DEFINIZIONI

cessibili e non presentino danni materiali accertabi- Utente o Utilizzatore: proprietario o detentore del
li tramite esame visivo. La sorveglianza deve essere sistema.
effettuata dal personale normalmente presente nelle
aree protette dopo aver ricevuto adeguate istruzioni.

Verifica generale del sistema o Revisione: control-


lo accurato e particolare del sistema, la cui periodicit
e metodologia dipende dalle prescrizioni normative
e legislative, relative ai singoli componenti utilizzati o
dalle istruzioni del produttore delle apparecchiature (*) Nomenclatura presente a vario titolo nelle norme di
impiegate. costruzione e manutenzione.

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 13


14
MANUTENZIONE SISTEMI RETI IDRANTI I

La sezione descrive le procedure di ispezione, controllo periodico, manutenzione della rete idranti e relativi
componenti, con riferimento alla norma UNI 10779:2007 e rimanda per le attivit da svolgere alle tubazioni
flessibili e semirigide (manichette e naspi) a quanto descritto nella norma UNI EN 671-3:2009, definendone in
maniera esplicita la periodicit degli interventi.

Per quanto riguarda la manutenzione delle alimentazioni idriche promiscue (allacciamenti a reti idriche gene-
rali delledificio) la norma rimanda invece alle attivit descritte nellappendice A.2 della stessa.

Le reti idranti possono essere alimentate: da acquedotto e da stazioni di pompaggio.

Per le modalit di ispezione, controllo e manutenzione dei componenti delle reti idranti e delle stazioni di
pompaggio si rimanda a quanto sotto riportato.

DEFINIZIONE DELLE TEMPISTICHE DI INTERVENTO

Fase Periodicit Competenze

Sorveglianza Settimanale Utente


Controllo periodico Semestrale Azienda specializzata
Collaudo funzionale Annuale Azienda specializzata
Collaudo periodico Quinquennale Azienda specializzata
Manutenzione ordinaria Occasionale Azienda specializzata
Manutenzione straordinaria Occasionale Azienda specializzata

OPERAZIONI CONNESSE ALLE VISITE PERIODICHE OPERAZIONI SETTIMANALI

Operazioni preliminari LUtente deve verificare limpianto come di seguito


Da effettuarsi sempre prima di ogni operazione indicato.
sullimpianto:
Informare il personale di riferimento dellutente Attacchi VVF
(guardiania, RSPP, etc..) dellinizio attivit. Verifica delle condizioni di stato dellattacco e della
Esporre cartello Impianto in manutenzione cassetta e/o armadio di contenimento
(escluso per operazioni settimanali)
Prima di effettuare qualsiasi manovra registrare Idranti soprasuolo e sottosuolo
le condizioni di stato di tutti i manometri e del Verifica delle condizioni di stato delle colonne idranti,
posizionamento delle valvole. controllando che siano regolarmente chiuse e con i
tappi delle bocche idranti serrati.
Verifica dellintegrit della dotazione, del corretto av-
volgimento della manichetta, dello stato degli spor-

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 15


MANUTENZIONE SISTEMI RETI IDRANTI

telli e lastre di protezione e della corretta chiusura e/o Naspi e Idranti a muro
piombatura del complesso. Il controllo periodico semestrale dei naspi e degli
idranti a muro deve essere effettuato da Azienda Spe-
Naspi e Idranti a muro cializzata sulla base delle operazioni di manutenzio-
Verifica dellintegrit della dotazione, del corretto av- ne specifiche previste dal capitolo 6 della norma UNI
volgimento della manichetta, dello stato degli spor- EN 671-3:2009, utilizzando strumentazioni specifiche.
telli e lastre di protezione e della corretta chiusura e/o
piombatura del complesso. Alimentazioni idriche con stazione di pompaggio
Il controllo periodico semestrale deve essere effet-
Alimentazioni idriche con stazione di pompaggio tuato da Azienda Specializzata che dovr verificare la
In presenza di stazione di pompaggio lUtente deve stazione di pompaggio, sulla base delle operazioni di
effettuare il controllo del gruppo Diesel - se installato manutenzione specifiche per i vari componenti de-
- cos come indicato dal Costruttore e deve far fun- gli impianti, come da indicazioni minime contenute
zionare il motore per almeno 20 minuti. Dovr altres nella norma UNI EN 12845:2009, utilizzando strumen-
verificare che lambiente dove alloggiata la stazione tazioni specifiche, idonea manualistica, disegni pro-
di pompaggio soddisfi i requisiti previsti dalla UNI EN gettuali, schemi elettrici e logiche di funzionamento
12845:2007. forniti dallUtente.

OPERAZIONI TRIMESTRALI OPERAZIONI ANNUALI

Alimentazioni idriche con stazione di pompaggio Naspi e Idranti a muro, idranti soprasuolo e sotto-
Il controllo periodico trimestrale deve essere effet- suolo - Verifica tubazioni
tuato da Azienda Specializzata che dovr verificare la LAzienda specializzata verificher tutte le tubazioni
stazione di pompaggio, sulla base delle verifiche mi- flessibili e semirigide, sia degli idranti a muro e naspi
nime contenute nella norma UNI EN 12845:2009, uti- sia a corredo degli idranti soprasuolo e sottosuolo,
lizzando strumentazioni specifiche, idonea manuali- sottoponendole alla pressione di rete per verificarne
stica, disegni progettuali, schemi elettrici e logiche di lintegrit.
funzionamento forniti dallUtente. Le tubazioni non perfettamente integre devono es-
sere sostituite o almeno collaudate alla pressione di
OPERAZIONI DA ESEGUIRSI SEMESTRALMENTE 1,2 MPa.

Attacchi VVF Alimentazioni idriche con stazione di pompaggio


Il controllo periodico semestrale dellattacco auto- Oltre alle operazioni settimanali/trimestrali/seme-
pompa deve essere effettuato da Azienda Specia- strali sopracitate lAzienda Specializzata dovr effet-
lizzata sulla base delle operazioni di manutenzione tuare verifiche pi approfondite sui gruppi diesel se
specifiche previste dalla scheda di controllo Diagnosi installati sullefficienza della stazione di pompaggio
tecnica e di sicurezza - Attacchi per autopompa. sul sistema di rabbocco della riserva idrica, come pre-
visto dalla UNI EN 12845:2009, utilizzando strumen-
Idranti soprasuolo e sottosuolo tazioni specifiche, idonea manualistica, disegni pro-
Il controllo periodico semestrale degli idranti sopra- gettuali, schemi elettrici e logiche di funzionamento
suolo e sottosuolo deve essere effettuato da Azienda forniti dallUtente.
Specializzata sulla base delle operazioni di manu-
tenzione specifiche previste dalla scheda di controllo OPERAZIONI TRIENNALI
Diagnosi tecnica e di sicurezza Idranti soprasuolo
e sottosuolo. Alimentazioni idriche con stazione di pompaggio

16
MANUTENZIONE SISTEMI RETI IDRANTI

Oltre alle operazioni settimanali/trimestrali/seme- Con il progetto occorre verificare che siano state ri-
strali/annuali lAzienda Specializzata dovr verificare, spettate le indicazioni progettuali e che la dichiara-
revisionare o sostituire tutte le valvole di intercetta- zione di conformit dellimpianto sia presente e ripor-
zione, le valvole di allarme e di non ritorno e dovr ti la normativa tecnica di riferimento.
ispezionare esternamente e internamente i serbatoi
di accumulo come previsto dalla UNI EN 12845:2009. Sui documenti e disegni devono comparire le se-
guenti indicazioni:
OPERAZIONI QUINQUENNALI Nome dellutente e/o proprietario
Indirizzo del fabbricato
Naspi e Idranti a muro, idranti soprasuolo e sotto- Destinazione duso dei fabbricati coperti da
suolo - Collaudo idraulico tubazioni impianto/i
LAzienda specializzata verificher tutte le tubazioni Esecutore del progetto
flessibili e semirigide sia degli idranti a muro e naspi, Responsabile del controllo progetto
sia a corredo degli idranti soprasuolo e sottosuolo, Data del progetto
sottoponendole idraulicamente alla pressione di
massimo esercizio, specificata dalla norma UNI EN
671-3:2009, pari a 1,2 MPa. DOCUMENTAZIONE INDICATIVA CHE LAZIENDA
DI MANUTENZIONE DEVE METTERE A DISPOSI-
ZIONE DEL COMMITTENTE A CONFERMA DELLA
OPERAZIONI IN PRESENZA DI ALIMENTAZIONI CORRETTA ESECUZIONE DEI LAVORI
PROMISCUE - AREA DI LIVELLO 1
Compatibilmente con le procedure di ogni Azienda
Indipendentemente dalle operazioni di verifica previ- di Manutenzione, dopo ogni visita, lAzienda incarica-
ste dalle periodicit delle operazioni sopra descritte, ta deve predisporre un documento esaustivo (o una
limpianto dovr rispettare le condizioni operative documentazione esaustiva) in grado di consentire
previste dallappendice A.2 della UNI 10779:2007. una corretta gestione nel tempo del sistema:
Piano di Lavoro o documento equivalente da cui
si evinca: la data di consegna del lavoro, il tempo
PRESA IN CARICO DELLIMPIANTO E DOCUMENTI impiegato, il luogo, le persone che lo hanno ese-
DA RICHIEDERE AL COMMITTENTE guito, i preposti del Committente che lo hanno
avallato e i materiali forniti o sostituiti.
NB: Qualora i documenti di impianto non siano dispo- Check list delle operazioni eseguite
nibili, o siano parzialmente disponibili, la loro predispo- Report o Note di fine visita da cui si evinca: se il
sizione e/o aggiornamento a cura dellUtente o della sistema dispone di tutti i disegni e della docu-
persona dal lui preposta (delegata) secondo la legisla- mentazione prevista dalle norme di legge e dal-
zione vigente (alla data di pubblicazione della linea gui- le norme tecniche, se limpianto regolarmente
da il D.lgs 81/2008, come modificato dal D.lgs 106/2009, funzionante, se sono state riscontrate anomalie
e il D.M. 37/2008). e se sono state risolte, se sono state riscontrate
anomalie e deve essere pianificata la loro soluzio-
Prima di incominciare unattivit di controllo deve ne, se limpianto presenta delle non conformit e
essere acquisita una copia del progetto esecutivo re- le azioni proposte per la loro soluzione, se lam-
lativo allimpianto, con tutti gli elementi progettuali biente protetto ha subito modifiche e le azioni
previsti al capitolo 9.1 della UNI 10779:2007 e al capi- proposte per ladeguamento dellimpianto alle
tolo 4 della UNI EN 12845:2009 se presenti stazioni modifiche, si vi sono problemi ambientali o ge-
di pompaggio. stionali che possano compromettere il funziona-

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 17


MANUTENZIONE SISTEMI RETI IDRANTI

mento e la funzionalit del sistema. Strumenti di misurazione della portata e pres-


sione (es. tubo di pitot, lancia con manometro e
Quanto sopra descritto pu essere integrato da docu- indicatore di pressione).
mentazione aggiuntiva relativa a: Strumenti di misurazione della pressione statica
Elenco dettagliato dei componenti del sistema. (es. tappi con manometro e valvola di scarico).
Registrazione dei valori di portata e prevalenza Strumenti di misurazione della pressione dinami-
rilevati. ca (es. flussometri elettronici).
Registrazione delle date di collaudo periodico Eventuale tratto di tubazione completo di raccor-
delle tubazioni flessibile o semirigide, con riferi- di per le verifiche in luoghi dove eventuali perdi-
mento alle dotazioni verificate. te dacqua possano arrecare danno.
Chiavi di manovra.
Avvolgi manichetta (es. modelli carrellati, elettri-
ATTREZZATURE PRESENTI SUL MERCATO IN GRA- ci, con asciugatore).
DO DI AGEVOLARE LE OPERAZIONI Attrezzatura per prova idrostatica (idonea per
DI MANUTENZIONE pressione idrostatica di 12 bar).
Attrezzatura per pressatura pneumatica ( tarata
Viene di seguito riportato un elenco non esaustivo di max 6 bar).
attrezzature, presenti attualmente sul mercato, ne- Divisore valvolato con riduzioni e manometro.
cessarie per una corretta manutenzione. Filiera portatile.
Kit criogenico per interventi di riparazione de-
Attrezzatura standard che ogni tecnico deve ave- mergenza.
re (chiavi fisse, cacciaviti, giratubi, chiavi rego- Attrezzature per la verifica delle stazioni di pom-
labili, cercafase, carta vetrata, spazzole in ferro, paggio, come esposto alla sezione V della pre-
trapani, avvitatori, etc...). sente linea guida.

18
SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI RETI IDRANTI

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 19


SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI RETI IDRANTI

20
SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI RETI IDRANTI

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 21


22
MANUTENZIONE SISTEMI DI RIVELAZIONE INCENDI II

La sezione descrive le procedure di controllo iniziali, la sorveglianza, il controllo periodico, la manutenzione e la


verifica generale dei sistemi fissi automatici di rivelazione, di segnalazione manuale e di allarme incendio, con
riferimento alla norma UNI 11224:2011.

DEFINIZIONE DELLE TEMPISTICHE DI INTERVENTO

Fase Periodicit Competenze

Controllo iniziale Occasionale Utente


Sorveglianza Continua Utente
Controllo periodico Semestrale (frequenza minima) Azienda specializzata
Manutenzione ordinaria Occasionale Azienda specializzata
Manutenzione straordinaria Occasionale Azienda specializzata
Verifica generale sistema Decennale (frequenza minima) Azienda specializzata

OPERAZIONI CONNESSE ALLE VERIFICHE la centrale di controllo, in particolare che siano


PERIODICHE inattive le segnalazioni di guasto e di allarme e
che sia accesa la spia di colore verde di alimen-
Operazioni preliminari tazione attiva, sulla base delle istruzioni date dal
Da effettuarsi sempre prima di ogni operazione Costruttore e acquisizione degli eventi presenti
sullimpianto: nella memoria di centrale (in presenza di centrali
Informare il personale interessato delle opera- di controllo di tipo analogico).
zioni di verifica in corso: responsabili di reparto, Verifica delle condizioni di stato degli alimentato-
servizi di vigilanza, RSPP, preposti eventuali ecc. ri, sulla base delle istruzioni date dal Costruttore.
Predisporre opportuna segnaletica di manuten- Verifica dellintegrit dei pulsanti di allarme.
zione in corso. Verifica di funzionamento delle segnalazioni ot-
tico - acustiche.
SORVEGLIANZA Verifica di funzionamento degli asservimenti
connessi alle automazioni delle porte e dei por-
La sorveglianza deve essere effettuata dallutente toni tagliafuoco.
ogni giorno ricorrendo alla propria struttura interna Verifica del mantenimento delle condizioni ini-
di gestione della sicurezza e al personale presente ziali dellimpianto e dellarea protetta, come da
nelle varie aree dellattivit. Lobiettivo della verifica progetto.
quello di controllare che limpianto non presenti stati Registrazione delle verifiche effettuate.
anomali, disfunzioni, allarmi o problematiche parti-
colari tali da richiedere lintervento di tecnici specia- CONTROLLO PERIODICO
lizzati.
Il controllo periodico semestrale dovr essere effet-
Il controllo di sorveglianza deve essere effettuato nel- tuato da Azienda Specializzata che dovr verificare
le condizioni esistenti, durante lordinaria operativit lintero sistema, sulla base di una check-list, utilizzan-
dei sistemi, e consiste in: do strumentazioni specifiche, idonea manualistica
Verifica giornaliera delle condizioni di stato del- della centrale e delle apparecchiature installate in

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 23


MANUTENZIONE SISTEMI DI RIVELAZIONE INCENDI

campo, disegni progettuali, schemi elettrici e logiche


di funzionamento del sistema forniti dallUtente. La documentazione che lUtente deve produrre
In queste verifica dovranno essere provati, sulla base quella prevista dalla norma UNI 9795 allAppendice A,
delle periodicit stabilite dalla norma, tutti i dispositi- punti A.3.2 - A.3.4 - A.3.5 - A.3.6.
vi e gli azionamenti presenti nellimpianto.
Qualora questi documenti siano mancanti, dovr es-
Le appendici B.1, B.2, B3 contenute nella UNI sere rieffettuata una verifica come previsto allart. 8
11224:2011 sono indicative delle operazioni da effet- della presente norma, utilizzando lappendice A del-
tuarsi durante il controllo periodico semestrale. la norma UNI 11224:2011, come base per la presa in
carico.
MANUTENZIONE ORDINARIA
MANUTENZIONE STRAORDINARIA
DOCUMENTAZIONE INDICATIVA CHE LAZIENDA
Tutti gli interventi richiesti da anomalie, modifiche, DI MANUTENZIONE DEVE METTERE A DISPOSI-
ampliamenti o ristrutturazioni dovranno essere rea- ZIONE DEL COMMITTENTE A CONFERMA DELLA
lizzati da Azienda Specializzata e dovranno prevedere CORRETTA ESECUZIONE DEI LAVORI
le stesse procedure di collaudo contenute nelle ap-
pendici A1 A2 A3 e A4 della norma UNI 11224:2011. Compatibilmente con le procedure di ogni Azienda
di Manutenzione, dopo ogni visita, lAzienda incarica-
VERIFICA DECENNALE DEL SISTEMA ta deve predisporre un documento esaustivo (o una
documentazione esaustiva) in grado di consentire
Ogni 10 anni dovr essere verificata la rispondenza una corretta gestione nel tempo del sistema:
dellimpianto nei confronti dellambiente protetto e
delle nuove tecnologie, applicando le medesime pro- Piano di Lavoro o documento equivalente da cui
cedure di collaudo contenute nelle appendici A1 A2 si evinca: la data di consegna del lavoro, il tempo
A3 e A4 della norma UNI 11224:2011. impiegato, il luogo, le persone che lo hanno ese-
guito, i preposti del Committente che lo hanno
avallato e i materiali forniti o sostituiti.
PRESA IN CARICO DELLIMPIANTO - I DOCUMENTI Check list delle operazioni eseguite per ogni
DA RICHIEDERE AL COMMITTENTE impianto manutenzionato, in funzione dei riferi-
menti normativi o del Capitolato Operativo ap-
NB: Qualora i documenti di impianto non siano dispo- plicato.
nibili, o siano parzialmente disponibili, la loro predispo- Report o Note di fine visita da cui si evinca: se il
sizione e/o aggiornamento a cura dellUtente o della sistema dispone di tutti i disegni e della docu-
persona dal lui preposta (delegata) secondo la legisla- mentazione prevista dalle norme di legge e dal-
zione vigente (alla data di pubblicazione della linea gui- le norme tecniche, se limpianto regolarmente
da il D.lgs 81/2008, come modificato dal D.lgs 106/2009, funzionante, se sono state riscontrate anomalie
e il D.M. 37/2008). e se sono state risolte, se sono state riscontrate
Prima di incominciare unattivit di controllo devono anomalie e deve essere pianificata la loro soluzio-
essere acquisiti: ne, se limpianto presenta delle non conformit e
I documenti progettuali dellimpianto, per con- le azioni proposte per la loro soluzione, se lam-
sentire tutti i riscontri necessari a stabilire se il biente protetto ha subito modifiche e le azioni
progetto sia stato rispettato e se la realizzazione proposte per ladeguamento dellimpianto alle
sia conforme alla normativa vigente UNI 9795. modifiche, si vi sono problemi ambientali o ge-
La documentazione relativa al controllo iniziale. stionali che possano compromettere il funziona-

24
MANUTENZIONE SISTEMI DI RIVELAZIONE INCENDI

mento e la funzionalit del sistema. Kit per test di prova di funzionamento per rivela-
Quanto sopra descritto pu essere integrato da docu- tori ottici di fiamma.
mentazione aggiuntiva relativa a: Kit per test di prova di funzionamento per rivela-
Elenco dettagliato dei componenti del sistema. tori termici installati in aree classificate.
Elenco degli eventi registrati dalla centrale di Kit per smontaggio e rimontaggio rivelatori.
controllo, precedentemente allintervento di ma- Dispositivo di verifica camera ottica.
nutenzione. Dispositivi di programmazione dei rivelatori via
Elenco degli eventi registrati dalla centrale di radio o via cavo.
controllo durante le operazioni di manutenzione. Multimetro.
Stampa delle condizioni di stato di ogni singolo Analizzatori di rete per impianti analogici di rive-
rivelatore e del livello dimpolveramento rag- lazione.
giunto (se previsto dalla tipologia di centrale in- Kit per test di prova di funzionamento per rivela-
stallata). tori ottici lineari.
Kit per test di prova di funzionamento per rivela-
tori termici lineari.
LE ATTREZZATURE PRESENTI SUL MERCATO IN Chiavi di simulazione per verifica pulsanti di al-
GRADO DI AGEVOLARE LE OPERAZIONI DI MANU- larme.
TENZIONE Kit per test di prova di funzionamento per rivela-
tori termovelocimetrici pneumatici.
Viene di seguito riportato un elenco non esaustivo di Termoventilatore a temperatura regolabile.
attrezzature, presenti attualmente sul mercato, ne- Termostato a laser.
cessarie per una corretta manutenzione. Oscilloscopio.
Kit per test di prova di funzionamento per rivela- PC portatile per la gestione dei sistemi analogici.
tori ottici di fumo puntiformi. Attrezzature specifiche per sistemi di rivelazione
Kit per test di prova di funzionamento per rivela- ad aspirazione.
tori ottici di fumo/termici puntiformi. Attrezzature specifiche per rivelatori in condotte.
Kit per test di prova di funzionamento per rive-
latori ottici di fumo/termici/ossido di carbonio Le check-list di controllo che la norma UNI 11224:2011
puntiformi. prevede sono contenute nelle Appendici A e B della nor-
ma stessa.

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 25


26
MANUTENZIONE SISTEMI AD ESTINGUENTI GASSOSI III

La sezione descrive le procedure di controllo iniziali, la sorveglianza, il controllo periodico, la manutenzio-


ne e la revisione dei sistemi fissi di estinzione incendi ad estinguenti gassosi, con riferimento alla norma UNI
11280:2008.

Qualora un sistema di estinzione incendi ad estinguenti gassosi non risulti conforme alla regola dellarte, lo
stesso deve essere sottoposto ad azioni correttive per ripristinare le condizioni normative. Le azioni correttive
non rientrano nellambito della norma UNI 11280.
I sistemi di estinzione incendi ad estinguenti gassosi sono considerati tali nel loro insieme sia che abbiano una
componente di rivelazione elettronica o di altro tipo sia che siano attivati manualmente e siano privi di un
sistema automatico di rivelazione.
Gli impianti di estinzione incendi ad estinguenti gassosi si possono suddividere in: Impianti a gas inerti, Im-
pianti a gas alogenati e di sintesi chimica, Impianti a biossido di carbonio (CO2); e sono strutturati in: Gruppo
bombole, Rete di distribuzione, Ugelli di erogazione.

N.B. Un sistema automatico di estinzione incendi deve essere verificato conformemente alla norma UNI 11224:2011
relativa ai sistemi di rivelazione incendi, in quanto il sistema di rivelazione installato unitamente al sistema di
estinzione.

DEFINIZIONE DELLE TEMPISTICHE DI INTERVENTO

Fase Periodicit Competenze

Sorveglianza Mensile (frequenza minima) Utente


Controllo periodico (ispezione) Semestrale (frequenza minima) Azienda specializzata
Manutenzione ordinaria Occasionale Azienda specializzata
Manutenzione straordinaria Occasionale Azienda specializzata
Revisione programmata Decennale Azienda specializzata

OPERAZIONI CONNESSE ALLE VERIFICHE OPERAZIONI MENSILI


PERIODICHE
LUtente deve verificare il corretto funzionamento
Operazioni preliminari dellimpianto a gas come indicato dal costruttore e
Da effettuarsi sempre prima di ogni operazione dalla norma UNI 11280:2008.
sullimpianto:
Informare il personale di riferimento dellutente OPERAZIONI SEMESTRALI
(guardiania, RSPP, ecc) dellinizio attivit.
Disinserire gli allarmi acustici o segnalazioni di Il controllo periodico semestrale dovr essere effet-
allarme. tuato da Azienda Specializzata che dovr verificare
Esporre cartello impianto in manutenzione. lintero sistema, sulla base di una check-list, utilizzan-
Prima di effettuare qualsiasi manovra registrare do strumentazioni specifiche, idonea manualistica
le condizioni di stato di tutti i manometri, degli della centrale e delle apparecchiature installate in
indicatori di peso delle bombole e delle valvole. campo, disegni progettuali, schemi elettrici e logiche

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 27


MANUTENZIONE SISTEMI AD ESTINGUENTI GASSOSI

di funzionamento del sistema forniti dallUtente. Prima di incominciare unattivit di controllo deve
In queste verifiche dovranno essere provati, sulla essere acquisita una copia del progetto esecutivo re-
base delle periodicit stabilite dalla norma, tutti i di- lativo allimpianto, con tutti gli elementi progettuali
spositivi e gli azionamenti presenti nellimpianto. previsti nella norma serie UNI EN 15004-1/10, in base
alla tipologia dimpianto.
Lappendice A contenuta nella UNI 11280:2008 indi- Con il progetto occorre verificare che siano state ri-
cativa delle operazioni effettuabili durante il control- spettate le indicazioni progettuali e che la dichiara-
lo periodico semestrale. zione di conformit dellimpianto sia presente e ripor-
ti la normativa tecnica di riferimento.
MANUTENZIONE ORDINARIA Sui documenti e disegni devono essere riportati:
MANUTENZIONE STRAORDINARIA Nome dellutente e/o proprietario
Indirizzo del fabbricato
Tutti gli interventi richiesti da anomalie, modifiche, Destinazione duso dei fabbricati coperti da
ampliamenti o ristrutturazioni dovranno essere rea- impianto/i
lizzati da Azienda Specializzata e dovranno prevede- Esecutore del progetto
re le stesse procedure di collaudo contenute nellap- Responsabile del controllo progetto
pendice A della norma UNI 11280:2008. Data del progetto
Qualora le trasformazioni modificassero il sistema do-
vr essere redatto un nuovo progetto.
DOCUMENTAZIONE INDICATIVA CHE LAZIENDA
OPERAZIONI DECENNALI DI MANUTENZIONE DEVE METTERE A DISPOSI-
ZIONE DEL COMMITTENTE A CONFERMA DELLA
La revisione decennale deve essere effettuata da CORRETTA ESECUZIONE DEI LAVORI
Azienda Specializzata che dovr verificare lintero im-
pianto di spegnimento, sulla base delle operazioni di Compatibilmente con le procedure di ogni Azienda
revisione previste per le apparecchiature in pressione, di Manutenzione, dopo ogni visita, lAzienda incarica-
secondo la legislazione vigente e come dalle indica- ta deve predisporre un documento esaustivo (o una
zioni minime contenute nella norma UNI 11280:2008, documentazione esaustiva) in grado di consentire
utilizzando strumentazioni specifiche, idonea ma- una corretta gestione nel tempo del sistema:
nualistica, disegni progettuali, schemi elettrici e logi- Piano di Lavoro o documento equivalente da cui
che di funzionamento forniti dallUtente. si evinca: la data di consegna del lavoro, il tempo
impiegato, il luogo, le persone che lo hanno ese-
guito, i preposti del Committente che lo hanno
PRESA IN CARICO DELLIMPIANTO - I DOCUMENTI avallato e i materiali forniti o sostituiti.
DA RICHIEDERE AL COMMITTENTE Check list delle operazioni eseguite per ogni
impianto manutenzionato, in funzione dei riferi-
NB: Qualora i documenti di impianto non siano dispo- menti normativi o del Capitolato Operativo ap-
nibili, o siano parzialmente disponibili, la loro predispo- plicato.
sizione e/o aggiornamento a cura dellUtente o della Report o Note di fine visita da cui si evinca: se il
persona dal lui preposta (delegata) secondo la legisla- sistema dispone di tutti i disegni e della docu-
zione vigente (alla data di pubblicazione della linea gui- mentazione prevista dalle norme di legge e dal-
da il D.lgs 81/2008, come modificato dal D.lgs 106/2009, le norme tecniche, se limpianto regolarmente
e il D.M. 37/2008). funzionante, se sono state riscontrate anomalie
e se sono state risolte, se sono state riscontrate
anomalie e deve essere pianificata la loro soluzio-

28
MANUTENZIONE SISTEMI AD ESTINGUENTI GASSOSI

ne, se limpianto presenta delle non conformit e rica delle bombole e/o delle soglie di intervento/
le azioni proposte per la loro soluzione, se lam- allarme di queste apparecchiature.
biente protetto ha subito modifiche e le azioni Level liquid indicator: strumento ad ultrasuoni
proposte per ladeguamento dellimpianto alle per il controllo del livello di carica delle bombo-
modifiche, si vi sono problemi ambientali o ge- le a CO2 e HFC mediante il rilievo del livello del
stionali che possano compromettere il funziona- liquido.
mento e la funzionalit del sistema. Bomboletta cercafughe: attrezzatura per la verifi-
ca delle perdite nelle linee pneumatiche di pilo-
Quanto sopra descritto pu essere integrato da docu- taggio, attacco valvola/prese pressione per ma-
mentazione aggiuntiva relativa a: nometri e pressostati, attacco bombola/valvola.
Elenco dettagliato dei componenti del sistema. Carrelli: strumenti per la movimentazione e il tra-
Data di scadenza ricollaudi bombole sporto delle bombole in sicurezza.
Registrazione dei valori di carica delle bombole Bombola azoto per prova della linea pneumatica
Registrazione degli eventi relativi al sistema di e di pilotaggio.
rilevazione. Apparecchi elettronici di simulazione da collega-
Registrazione delle verifiche di tenuta dei locali re in prossimit dei dispositivi di attuazione (sole-
(Door Fan Test). noide, lampade di prova e cartucce pirotecniche)
dei quali devono possedere caratteristiche elet-
triche analoghe.
ATTREZZATURE PRESENTI SUL MERCATO IN GRA- Door fan test (o prova del ventilatore sulla por-
DO DI AGEVOLARE LE OPERAZIONI ta): Strumento utilizzato per la pressurizzazione /
DI MANUTENZIONE depressurizzazione dellambiente in accordo con
UNI EN 15004-1 Appendice E. Determina il tem-
Viene di seguito riportato un elenco non esaustivo di po di permanenza e quindi lefficacia del sistema
attrezzature, presenti attualmente sul mercato, ne- estinguente.
cessarie per una corretta manutenzione. Eventuali strumenti di prova predisposti allo sco-
po dai produttori delle apparecchiature.
Attrezzatura standard che ogni tecnico deve ave- Bilancia portatile di portata adeguata opportu-
re (chiavi fisse, cacciaviti, giratubi, chiavi rego- namente tarata e soggetta a controllo, per la pe-
labili, cercafase, carta vetrata, spazzole in ferro, satura in loco.
trapani, avvitatori, etc.). Attrezzature per la verifica dei sistemi di rileva-
Multimetro. zione come esposto alla sezione II della presente
Manometro campione per verifica dei manome- linea guida.
tri presenti e controllo/taratura intervento pres-
sostati. NB: La check-list di controllo che la norma UNI
Pressostati e/o trasduttori di pressione: strumen- 11280:2008 prevede contenuta nellAppendice A della
ti tarati per la verifica dei valori di pressione di ca- norma stessa.

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 29


30
MANUTENZIONE SISTEMI A POLVERE IV

La sezione descrive le procedure di ispezione, controllo periodico, manutenzione dei sistemi a polvere, con
riferimento alla norma UNI EN 12416-2:2007.

NB: Se presente un sistema automatico di estinzione incendi la sua verifica deve essere effettuata conformemente
alla norma UNI 11224:2011.

DEFINIZIONE DELLE TEMPISTICHE DI INTERVENTO

Fase Periodicit Competenze

Sorveglianza Quotidiana Utente


Controllo periodico Mensile Utente / Azienda Specializzata
Manutenzione ordinaria Semestrale Azienda specializzata
Manutenzione straordinaria Occasionale Azienda specializzata

OPERAZIONI CONNESSE ALLE VISITE PERIODICHE OPERAZIONI MENSILI

Operazioni preliminari Il controllo periodico mensile dovr essere effettuato


Da effettuarsi sempre prima di ogni operazione da Utente/Azienda Specializzata che dovr verificare
sullimpianto : lintero sistema, sulla base delle operazioni previste al
Informare il personale di riferimento dellutente capitolo 14 punto 3.3 della UNI EN 12416-2:2007, uti-
(guardiania, RSPP, etc..) dellinizio attivit. lizzando strumentazioni specifiche, idonea manuali-
Disinserire gli allarmi acustici o segnalazione stica della centrale e delle apparecchiature installate
di allarme (escluso per operazioni quotidiane e in campo, disegni progettuali, schemi elettrici e logi-
mensili). che di funzionamento del sistema forniti dallUtente.
Esporre cartello Impianto in manutenzione In queste verifiche dovranno essere provati, sulla
(escluso per operazioni quotidiane e mensili). base delle periodicit stabilite dalla norma, tutti i di-
Prima di effettuare qualsiasi manovra registrare spositivi e gli azionamenti presenti nellimpianto.
le condizioni di stato di tutti i manometri e del
posizionamento delle valvole (escluso per opera- OPERAZIONI SEMESTRALI
zioni quotidiane e mensili).
Il controllo periodico semestrale dovr essere effet-
OPERAZIONI QUOTIDIANE tuato da Azienda Specializzata che dovr verificare
lintero sistema, sulla base delle operazioni sotto
Il controllo visivo dello stato generale dellimpianto elencate, utilizzando strumentazioni specifiche, ido-
inteso come perdite, danneggiamenti o corrosioni nea manualistica della centrale e delle apparecchia-
sar effettuato dallUtente. Se necessario apportare ture installate in campo, disegni progettuali, schemi
gli opportuni accorgimenti. elettrici e logiche di funzionamento del sistema for-
niti dallUtente.

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 31


MANUTENZIONE SISTEMI A POLVERE

Controllo dello stato della polvere estinguente. Compatibilmente con le procedure di ogni Azienda
Controllo delle apparecchiature e dei compo- di Manutenzione, dopo ogni visita, lAzienda incarica-
nenti di controllo e segnalazione del sistema in ta deve predisporre un documento esaustivo (o una
accordo quanto riportato nel libretto di uso e documentazione esaustiva) in grado di consentire
manutenzione del produttore. una corretta gestione nel tempo del sistema:
Verifica di tutti i componenti del sistema, mano-
vrabilit, tenute, perdite, difetti ecc. Piano di Lavoro o documento equivalente da cui
Test di apertura/chiusura valvole e delle parti si evinca: la data di consegna del lavoro, il tempo
meccaniche. impiegato, il luogo, le persone che lo hanno ese-
Test della funzionalit del sistema al fine di veri- guito, i preposti del Committente che lo hanno
ficare: corretto funzionamento del sistema, ugelli avallato e i materiali forniti o sostituiti.
erogatori liberi da ostruzioni, corretto funziona- Check list delle operazioni eseguite per ogni
mento delle valvole ed il raggiungimento della impianto manutenzionato, in funzione dei riferi-
copertura richiesta. menti normativi o del Capitolato Operativo ap-
plicato.
Altre Operazioni Report o Note di fine visita da cui si evinca: se il
sistema dispone di tutti i disegni e della docu-
Sostituzione della polvere estinguente ogni 3 mentazione prevista dalle norme di legge e dal-
anni. le norme tecniche, se limpianto regolarmente
funzionante, se sono state riscontrate anomalie
PRESA IN CARICO DELLIMPIANTO E DOCUMENTI e se sono state risolte, se sono state riscontrate
DA RICHIEDERE AL COMMITTENTE anomalie e deve essere pianificata la loro soluzio-
ne, se limpianto presenta delle non conformit e
NB: Qualora i documenti di impianto non siano dispo- le azioni proposte per la loro soluzione, se lam-
nibili, o siano parzialmente disponibili, la loro predispo- biente protetto ha subito modifiche e le azioni
sizione e/o aggiornamento a cura dellUtente o della proposte per ladeguamento dellimpianto alle
persona dal lui preposta (delegata) secondo la legisla- modifiche, si vi sono problemi ambientali o ge-
zione vigente (alla data di pubblicazione della linea gui- stionali che possano compromettere il funziona-
da il D.lgs 81/2008, come modificato dal D.lgs 106/2009, mento e la funzionalit del sistema.
e il D.M. 37/2008).
Quanto sopra descritto pu essere integrato da docu-
Prima di incominciare unattivit di controllo deve mentazione aggiuntiva relativa a:
essere acquisita una copia del progetto esecutivo re- Elenco dettagliato dei componenti del sistema.
lativo allimpianto, con tutti gli elementi progettuali Data di scadenza ricollaudi bombole, in presenza
previsti al capitolo 14 della UNI EN 1246-2:2007. di impianti utilizzanti bombole in alta pressione
Con il progetto occorre verificare che siano state ri- Registrazione dei valori di carica delle bombole,
spettate le indicazioni progettuali e che la dichiara- in presenza di impianti utilizzanti bombole in alta
zione di conformit dellimpianto sia presente e ripor- pressione
ti la normativa tecnica di riferimento. Registrazione degli eventi relativi al sistema di
rilevazione, se presente.

DOCUMENTAZIONE INDICATIVA CHE LAZIENDA ATTREZZATURE PRESENTI SUL MERCATO IN GRA-


DI MANUTENZIONE DEVE METTERE A DISPOSI- DO DI AGEVOLARE LE OPERAZIONI
ZIONE DEL COMMITTENTE A CONFERMA DELLA DI MANUTENZIONE
CORRETTA ESECUZIONE DEI LAVORI

32
MANUTENZIONE SISTEMI A POLVERE

Viene di seguito riportato un elenco non esaustivo di taggio, attacco valvola/prese pressione per ma-
attrezzature, presenti attualmente sul mercato, ne- nometri e pressostati, attacco bombola/valvola.
cessarie per una corretta manutenzione. Carrelli: strumenti per la movimentazione e il tra-
sporto delle bombole in sicurezza.
Attrezzatura standard che ogni tecnico deve ave- Apparecchi elettronici di simulazione da collega-
re (chiavi fisse, cacciaviti, giratubi, chiavi rego- re in prossimit dei dispositivi di attuazione (sole-
labili, cercafase, carta vetrata, spazzole in ferro, noide e cartuccie pirotecniche) dei quali devono
trapani, avvitatori, etc...) possedere caratteristiche elettriche analoghe.
Multimetro. Bilancia portatile di portata adeguata opportu-
Manometro campione per verifica dei manome- namente tarata e soggetta a controllo, per la pe-
tri presenti e controllo/taratura intervento pres- satura in loco.
sostati. Attrezzature per la verifica dei sistemi di rileva-
Bomboletta cercafughe: attrezzatura per la veri- zione come esposto alla sezione I della presente
fica delle perdite nelle line pneumatiche di pilo- linea guida.

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 33


34
SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI A POLVERE

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 35


SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI A POLVERE

36
SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI A POLVERE

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 37


38
MANUTENZIONE SISTEMI AUTOMATICI V
A SPRINKLER E STAZIONI DI POMPAGGIO

La sezione descrive le procedure di controllo iniziali, la sorveglianza, il controllo periodico, la manutenzione


e la revisione dei sistemi automatici di spegnimento incendi a sprinkler, con riferimento alla norma UNI EN
12845:2009.
Durante le fasi di sorveglianza, per questi tipi di impianti, si dovranno eseguire alcune prove e controlli al fine
di garantire il buon funzionamento (avviamenti in automatico e manuale delle pompe, verifica di funziona-
mento delle campane di allarme, etc.).
Questa attivit consente di verificare anche eventuali manomissioni al sistema

N.B. Se presente un sistema automatico di rivelazione incendi la sua verifica deve essere effettuata conformemente
alla norma UNI 11224:2011.

DEFINIZIONE DELLE TEMPISTICHE DI INTERVENTO

Fase Periodicit Competenze

Controllo periodico Settimanale Utente


Controllo periodico Mensile Utente
Controllo periodico Trimestrale comunque Azienda specializzata
non superiore a 13 settimane
Semestrale per impianti a secco
Prova alimentazioni Annuale Azienda specializzata
Verifica e Revisione serbatoi e valvole Triennale Azienda specializzata
Revisione Generale Decennale Azienda specializzata

OPERAZIONI CONNESSE ALLE VERIFICHE OPERAZIONI SETTIMANALI


PERIODICHE OPERAZIONI MENSILI

Operazioni Preliminari Impianto Sprinkler


Da effettuarsi sempre prima di ogni operazione LUtente deve provare il corretto funzionamento
sullimpianto: dellimpianto sprinkler come indicato dal Costruttore
Informare il personale di riferimento dellutente e dalla norma UNI EN 12845:2009.
(guardiania, RSPP, ecc) dellinizio attivit.
Disinserire gli allarmi acustici o segnalazioni di Stazioni di Pompaggio
allarme. LUtente deve effettuare il controllo del gruppo Diesel
Esporre cartello impianto in manutenzione. - se installato - cos come indicato dal Costruttore e
Prima di effettuare qualsiasi manovra effettuare deve far funzionare il motore per almeno 20 minuti.
lettura e registrazione di tutti i manometri, indi- Dovr altres verificare che lambiente dove allog-
catori di livello e posizionamento delle valvole giata la stazione di pompaggio soddisfi i requisiti pre-
visti dalla normativa UNI 11292:2008.

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 39


MANUTENZIONE SISTEMI AUTOMATICI
A SPRINKLER E STAZIONI DI POMPAGGIO

OPERAZIONI TRIMESTRALI OPERAZIONI DECENNALI

Il controllo periodico trimestrale deve essere effet- Oltre alle operazioni settimanali/trimestrali/seme-
tuato da Azienda Specializzata che dovr verificare strali/annuali/triennali lAzienda Specializzata dovr
il sistema di spegnimento sprinkler e la stazione di provvedere a unaccurata pulizia della riserva idrica
pompaggio se presente , sulla base delle verifiche controllando lo stato della struttura e dellimperme-
minime contenute nella norma UNI EN 12845:2009, abilizzazione della vasca, se questa realizzata in ce-
utilizzando strumentazioni specifiche, idonea ma- mento.
nualistica, disegni progettuali, schemi elettrici e logi-
che di funzionamento forniti dallUtente.
Dovr verificare anche che siano presenti le dotazioni PRESA IN CARICO DELLIMPIANTO - I DOCUMENTI
di scorta. DA RICHIEDERE AL COMMITTENTE

OPERAZIONI SEMESTRALI NB: Qualora i documenti di impianto non siano dispo-


nibili, o siano parzialmente disponibili, la loro predispo-
Il controllo periodico semestrale deve essere effettua- sizione e/o aggiornamento a cura dellUtente o della
to da Azienda Specializzata che dovr verificare il si- persona dal lui preposta (delegata) secondo la legisla-
stema di spegnimento sprinkler e la stazione di pom- zione vigente (alla data di pubblicazione della linea gui-
paggio se presente , sulla base delle operazioni di da il D.lgs 81/2008, come modificato dal D.lgs 106/2009,
manutenzione specifiche per i vari componenti degli e il D.M. 37/2008).
impianti, come da indicazioni minime contenute nel-
la norma UNI EN 12845:2009, utilizzando strumen- Prima di incominciare unattivit di controllo deve
tazioni specifiche, idonea manualistica, disegni pro- essere acquisita una copia del progetto esecutivo re-
gettuali, schemi elettrici e logiche di funzionamento lativo allimpianto, con tutti gli elementi progettuali
forniti dallUtente. Dovr verificare anche lefficienza previsti al capitolo 4 della UNI EN 12845:2009.
delle dotazioni di scorta. Con il progetto occorre verificare che siano state ri-
spettate le indicazioni progettuali e che la dichiara-
OPERAZIONI ANNUALI zione di conformit dellimpianto sia presente e ripor-
ti la normativa tecnica di riferimento.
Oltre alle operazioni settimanali/trimestrali/seme- Sui documenti e disegni devono essere riportati:
strali sopraccitate lAzienda Specializzata dovr effet- nome dellutente e/o proprietario
tuare verifiche pi approfondite sui gruppi diesel se indirizzo del fabbricato
installati sullefficienza della stazione di pompaggio destinazione duso dei fabbricati coperti da
sul sistema di rabbocco della riserva idrica, come pre- impianto/i
visto dalla UNI EN 12845:2009, utilizzando strumen- esecutore del progetto
tazioni specifiche, idonea manualistica, disegni pro- responsabile del controllo progetto
gettuali, schemi elettrici e logiche di funzionamento data del progetto
forniti dallUtente.

OPERAZIONI TRIENNALI DOCUMENTAZIONE INDICATIVA CHE LAZIENDA


DI MANUTENZIONE DEVE METTERE A DISPOSI-
Oltre alle operazioni settimanali/trimestrali/seme- ZIONE DEL COMMITTENTE A CONFERMA DELLA
strali/annuali lAzienda Specializzata dovr verificare, CORRETTA ESECUZIONE DEI LAVORI
revisionare o sostituire tutte le valvole di intercetta-
zione, le valvole di allarme e di non ritorno e dovr Compatibilmente con le procedure di ogni Azienda
ispezionare esternamente e internamente i serbatoi di Manutenzione, dopo ogni visita, lAzienda incarica-
di accumulo come previsto dalla UNI EN 12845:2009. ta deve predisporre un documento esaustivo (o una

40
MANUTENZIONE SISTEMI AUTOMATICI
A SPRINKLER E STAZIONI DI POMPAGGIO

documentazione esaustiva) in grado di consentire ATTREZZATURE PRESENTI SUL MERCATO IN GRA-


una corretta gestione nel tempo del sistema: DO DI AGEVOLARE LE OPERAZIONI
Piano di Lavoro o documento equivalente da cui DI MANUTENZIONE
si evinca: la data di consegna del lavoro, il tempo
impiegato, il luogo, le persone che lo hanno ese- Viene di seguito riportato un elenco non esaustivo di
guito, i preposti del Committente che lo hanno attrezzature, presenti attualmente sul mercato, ne-
avallato e i materiali forniti o sostituiti. cessarie per una corretta manutenzione.
Check list delle operazioni eseguite per ogni
impianto manutenzionato, in funzione dei riferi- Attrezzatura standard che ogni tecnico deve ave-
menti normativi o del Capitolato Operativo ap- re (chiavi fisse, cacciaviti, giratubi, chiavi rego-
plicato. labili, cercafase, carta vetrata, spazzole in ferro,
Report o Note di fine visita da cui si evinca: se il trapani, avvitatori, etc...)
sistema dispone di tutti i disegni e della docu- Termometro digitale per verifica di scambiatore
mentazione prevista dalle norme di legge e dal- di calore, circuito di raffreddamento motopompa
le norme tecniche, se limpianto regolarmente e surriscaldamento cuscinetti pompe.
funzionante, se sono state riscontrate anomalie Termometro ambiente per misurare la tempera-
e se sono state risolte, se sono state riscontrate tura ambientale nel locale pompe dopo lutilizzo
anomalie e deve essere pianificata la loro soluzio- del motore diesel e per verificare la temperatura
ne, se limpianto presenta delle non conformit e del locale con motori a riposo.
le azioni proposte per la loro soluzione, se lam- Misuratore di giri motore.
biente protetto ha subito modifiche e le azioni Densimetro per verifica capacit elementi batte-
proposte per ladeguamento dellimpianto alle rie a umido.
modifiche, si vi sono problemi ambientali o ge- Multimetro.
stionali che possano compromettere il funziona- Torcia per verificare il livello dei liquidi batteria e
mento e la funzionalit del sistema. raffreddamento.
Attrezzi per la pulizia dei tubi graduati montati
Quanto sopra descritto pu essere integrato da docu- sui misuratori di portata.
mentazione aggiuntiva relativa a: Manometro campione per verifica dei manome-
Elenco dettagliato dei componenti del sistema. tri presenti e controllo/taratura intervento pres-
Prove di verifica con strumentazione certificata sostati.
della reale efficacia delle stazioni di pompaggio Spazzola ottone per pulizia filtri su circuito raf-
con rilievo della curva delle pompe e della tara- freddamento motori diesel e campana.
tura degli strumenti di misura installati. Pinza amperometrica per verificare gli assorbi-
Report di analisi temperatura quadri elettrici, tra- menti elettrici delle varie apparecchiature in sala.
mite termocamera. Registratore di pressione per la misurazione
Report di analisi sulle vibrazioni dei gruppi. dellintervento delle pompe nellarco temporale.
Registrazione dei tempi di intervento degli im- Prodotti anticalcare per la pulizia dei filtri su ac-
pianti sprinkler. qua di raffreddamento.
Registrazione degli interventi preventivi di sosti- Filiera portatile.
tuzione kit guarnizioni valvole di controllo. Set di misurazione a ultrasuoni per ricostruzione
Registrazione degli eventi relativi al sistema di curva gruppi di pompaggio.
rilevazione, se presente. Termocamera.
Set di misurazione vibrazioni gruppi pompe.
Attrezzature per la verifica dei sistemi di rileva-
zione come esposto alla sezione II della presente
linea guida.

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 41


42
SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI AUTOMATICI A SPRINKLER E STAZIONI DI POMPAGGIO

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 43


SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI AUTOMATICI A SPRINKLER E STAZIONI DI POMPAGGIO

44
SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI AUTOMATICI A SPRINKLER E STAZIONI DI POMPAGGIO

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 45


SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI AUTOMATICI A SPRINKLER E STAZIONI DI POMPAGGIO

46
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 47
48
MANUTENZIONE SISTEMI A SCHIUMA VI

La sezione descrive le procedure di controllo iniziali, la sorveglianza, il controllo periodico, la manutenzione e


la revisione degli impianti di spegnimento incendi a schiuma, con riferimento alla norma UNI EN 13565-2:2009.

NB: Se presente un sistema automatico di rivelazione incendi la sua verifica deve essere effettuata conformemente
alla norma UNI 11224:2011.
Se presente una stazione di pompaggio la sua verifica deve essere effettuata conformemente alla norma UNI EN
12845:2009.

DEFINIZIONE DELLE TEMPISTICHE DI INTERVENTO

Fase Periodicit Competenze

Sorveglianza Settimanale Utente


Controllo periodico Mensile Utente
Trimestrale Azienda specializzata
Semestrale Azienda specializzata
Annuale Azienda specializzata
Analisi chimiche Annuale Azienda specializzata
Manutenzione ordinaria Occasionale Azienda specializzata
Manutenzione straordinaria Occasionale Azienda specializzata
Operazioni consigliate Quinquennale Azienda specializzata

OPERAZIONI CONNESSE ALLE VERIFICHE OPERAZIONI SETTIMANALI OPERAZIONI MENSILI


PERIODICHE
Impianto a Schiuma
Operazioni preliminari LUtente deve provare il corretto funzionamento
Da effettuarsi sempre prima di ogni operazione dellimpianto a schiuma come indicato dal costrutto-
sullimpianto: re e dalla norma UNI EN 13565-2:2009.
Informare il personale di riferimento dellutente
(guardiania, RSPP, etc..) dellinizio attivit. Stazione di Pompaggio
Disinserire gli allarmi acustici o segnalazione di LUtente deve effettuare il controllo del gruppo Die-
allarme (escluso per operazione settimanali) sel - se installato - cos come indicato dal costruttore
Esporre cartello Impianto in manutenzione e deve far funzionare il motore per almeno 20 minuti.
(escluso per operazione settimanali) Dovr altres verificare che lambiente dove allog-
Prima di effettuare qualsiasi manovra registrare giata la stazione di pompaggio soddisfi i requisiti pre-
le condizioni di stato di tutti i manometri, indi- visti dalla UNI 11292:2008.
catori di livello e il posizionamento delle valvole
(escluso per operazioni settimanali) OPERAZIONI TRIMESTRALI

Stazione di pompaggio
Il controllo periodico trimestrale deve essere effet-

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 49


MANUTENZIONE SISTEMI A SCHIUMA

tuato da Azienda Specializzata che dovr verificare cienza della stazione di pompaggio e sul sistema di
la stazione di pompaggio se presente -, sulla base rabbocco della riserva idrica, come previsto dalla UNI
delle verifiche minime contenute nella norma UNI EN EN 12845:2009, utilizzando strumentazioni specifiche,
12845:2009, utilizzando strumentazioni specifiche, idonea manualistica, disegni progettuali, schemi elet-
idonea manualistica, disegni progettuali, schemi elet- trici e logiche di funzionamento forniti dallUtente.
trici e logiche di funzionamento forniti dallUtente.
Operazione Consigliate
OPERAZIONI SEMESTRALI In accordo con le istruzioni del costruttore, ogni 5
anni consigliabile la verifica della membrana del
Impianto a Schiuma premescolatore.
Il controllo periodico semestrale deve essere effet-
tuato da Azienda Specializzata che dovr verificare Altre ispezioni
il sistema di spegnimento a schiuma sulla base delle Le pompe del liquido schiumogeno devono esse-
operazioni di manutenzione previste per le varie ti- re controllate in accordo con le normative nazionali
pologie dimpianto, come da indicazioni minime con- vigenti I motori diesel se installati ,devono esse-
tenute nella norma UNI EN 13565-2:2009, utilizzando re fatti funzionare per almeno 20 min. oppure per il
strumentazioni specifiche, idonea manualistica, dise- tempo raccomandato dal costruttore.
gni progettuali, schemi elettrici e logiche di funziona-
mento forniti dallUtente.
LAzienda Specializzata dovr verificare anche leffi- PRESA IN CARICO DELLIMPIANTO I DOCUMENTI
cienza delle dotazioni di scorta. DAL RICHIEDERE AL COMMITTENTE

Stazione di pompaggio NB: Qualora i documenti di impianto non siano dispo-


Il controllo periodico semestrale deve essere effet- nibili, o siano parzialmente disponibili, la loro predispo-
tuato da Azienda Specializzata che dovr verificare sizione e/o aggiornamento a cura dellUtente o della
la stazione di pompaggio se presente -, sulla base persona dal lui preposta (delegata) secondo la legisla-
delle operazioni di manutenzione previste, come da zione vigente (alla data di pubblicazione della linea gui-
indicazioni minime contenute UNI EN 12845:2009, da il D.lgs 81/2008, come modificato dal D.lgs 106/2009,
utilizzando strumentazioni specifiche, idonea ma- e il D.M. 37/2008).
nualistica, disegni progettuali, schemi elettrici e logi-
che di funzionamento forniti dallUtente. Prima di incominciare unattivit di controllo deve
essere acquisita una copia del progetto esecutivo re-
OPERAZIONI DA ESEGUIRSI ANNUALMENTE lativo allimpianto, con tutti gli elementi progettuali
previsti al capitolo 4.1.4 della UNI EN 13565-2:2009 e
Impianto a Schiuma al capitolo 4 della UNI EN 12845:2009.
Oltre alle operazioni settimanali/mensili/semestrali Con il progetto occorre verificare che siano state ri-
sopraccitate lAzienda Specializzata dovr effettuare spettate le indicazioni progettuali e che la dichiara-
verifiche pi approfondite sullo schiumogeno conte- zione di conformit dellimpianto sia presente e ripor-
nuto nel premescolatore, come previsto dalla UNI EN ti la normativa tecnica di riferimento.
13565-2:2009. Sui documenti e disegni devono essere riportati:
Nome dellutente e/o proprietario
Stazione di Pompaggio Indirizzo del fabbricato
Oltre alle operazioni settimanali/mensili/semestrali Destinazione duso dei fabbricati coperti da
sopraccitate lAzienda Specializzata dovr effettuare impianto/i
verifiche sui gruppi diesel se installati , sulleffi- Esecutore del progetto

50
MANUTENZIONE SISTEMI A SCHIUMA

Responsabile del controllo progetto Report delle analisi degli schiumogeni.


Data del progetto Report delle analisi delle membrane.

DOCUMENTAZIONE INDICATIVA CHE LAZIENDA ATTREZZATURE PRESENTI SUL MERCATO IN GRA-


DI MANUTENZIONE DEVE METTERE A DISPOSI- DO DI AGEVOLARE LE OPERAZIONI
ZIONE DEL COMMITTENTE A CONFERMA DELLA DI MANUTENZIONE
CORRETTA ESECUZIONE DEI LAVORI
Viene di seguito riportato un elenco non esaustivo di
Compatibilmente con le procedure di ogni Azienda attrezzature, presenti attualmente sul mercato, ne-
di Manutenzione, dopo ogni visita, lAzienda incarica- cessarie per una corretta manutenzione.
ta deve predisporre un documento esaustivo (o una
documentazione esaustiva) in grado di consentire Attrezzatura standard che ogni tecnico deve ave-
una corretta gestione nel tempo del sistema: re (chiavi fisse, cacciaviti, giratubi, chiavi rego-
Piano di Lavoro o documento equivalente da cui labili, cercafase, carta vetrata, spazzole in ferro,
si evinca: la data di consegna del lavoro, il tempo trapani, avvitatori, etc...).
impiegato, il luogo, le persone che lo hanno ese- Termometro digitale per verifica scambiatore di
guito, i preposti del Committente che lo hanno calore circuito di raffreddamento motopompa e
avallato e i materiali forniti o sostituiti. surriscaldamento cuscinetti pompe.
Check list delle operazioni eseguite per ogni Termometro ambiente per misurare la tempera-
impianto manutenzionato, in funzione dei riferi- tura ambientale nel locale pompe dopo lutilizzo
menti normativi o del Capitolato Operativo ap- del motore diesel e per verificare la temperatura
plicato. del locale con motori a riposo.
Report o Note di fine visita da cui si evinca: se il Misuratore di giri motore.
sistema dispone di tutti i disegni e della docu- Densimetro per verifica capacit elementi batte-
mentazione prevista dalle norme di legge e dal- rie a umido.
le norme tecniche, se limpianto regolarmente Multimetro.
funzionante, se sono state riscontrate anomalie Torcia per verificare il livello dei liquidi batteria e
e se sono state risolte, se sono state riscontrate raffreddamento.
anomalie e deve essere pianificata la loro soluzio- Attrezzi per la pulizia dei tubi graduati montati
ne, se limpianto presenta delle non conformit e sui misuratori di portata.
le azioni proposte per la loro soluzione, se lam- Manometro campione per verifica dei manome-
biente protetto ha subito modifiche e le azioni tri presenti e controllo/taratura intervento pres-
proposte per ladeguamento dellimpianto alle sostati.
modifiche, si vi sono problemi ambientali o ge- Spazzola ottone per pulizia filtri su circuito raf-
stionali che possano compromettere il funziona- freddamento motori diesel e campana.
mento e la funzionalit del sistema. Pinza amperometrica per verificare gli assorbi-
menti elettrici delle varie apparecchiature in sala.
Quanto sopra descritto pu essere integrato da docu- Registratore di pressione per la misurazione
mentazione aggiuntiva relativa a: dellintervento delle pompe nellarco temporale
Elenco dettagliato dei componenti del sistema. Prodotti anticalcare per la pulizia dei filtri su ac-
Prove di verifica della reale efficacia delle stazioni qua di raffreddamento.
di pompaggio con rilievo della curva delle pompe. Filiera portatile.
Registrazione degli interventi preventivi di sosti- Set di misurazione a ultrasuoni per ricostruzione
tuzione kit guarnizioni valvole di controllo. curva gruppi di pompaggio.

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 51


MANUTENZIONE SISTEMI A SCHIUMA

Termocamera. Bombola di azoto completa di riduttore di pres-


Set di misurazione vibrazioni gruppi pompe. sione o compressore completo di riduttore di
Pompa manuale o elettrica di travaso liquido pressione per la verifica delle membrane.
schiumogeno tipo auto adescante. Mezzo di sollevamento membrane.
Rifrattometro digitale per la verifica della percen- Attrezzature per la verifica dei sistemi di rileva-
tuale di miscelazione. zione come esposto alla sezione II della presente
Provette per la campionatura del liquido schiu- linea guida.
mogeno.

52
SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI A SCHIUMA

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 53


SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI A SCHIUMA

54
SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI A SCHIUMA

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 55


SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI A SCHIUMA

56
LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 57
58
MANUTENZIONE SISTEMI A DILUVIO DACQUA VII

La sezione descrive le procedure di ispezione, controllo periodico, manutenzione e revisione dei sistemi di
estinzione incendi a diluvio dacqua, con riferimento alla norma NFPA 25:2011.
Volutamente non stata considerata la norma UNI CEN TS 14816 in quanto ritenuta pi completa la norma
NFPA 25:2011.

NB: Se presente un sistema automatico di estinzione incendi la sua verifica deve essere effettuata conformemente
alla norma UNI 11224:2011. Se presente una stazione di pompaggio la sua verifica deve essere effettuata conforme-
mente alla norma UNI EN 12845:2009.

DEFINIZIONE DELLE TEMPISTICHE DI INTERVENTO

Fase Periodicit Competenze

Sorveglianza Settimanale, Mensile Utente


Controllo ed ispezione periodica Trimestrale, Semestrale, Annuale Azienda specializzata
Manutenzione ordinaria Occasionale Azienda specializzata
Manutenzione straordinaria Occasionale Azienda specializzata
Revisione generale Decennale Azienda specializzata

OPERAZIONI CONNESSE ALLE VISITE PERIODICHE nenti.


Verifica dei manometri sui trim delle valvole
Operazioni preliminari da effettuarsi sempre prima di Controllo delle pressioni aria/acqua ed annotarle
ogni operazione sullimpianto: sul registro.
Informare il personale di riferimento dellutente Controllo della pressione della rete
(guardiania, RSPP, etc..) dellinizio attivit. Verifica dellassenza di trafilamenti.
Disinserire gli allarmi acustici o segnalazione di Controllo posizionamento valvole.
allarme. Controllo funzionamento campana idraulica per
Esporre cartello Impianto in manutenzione. almeno 30 Sec.
Prima di effettuare qualsiasi manovra registrare Verifica che il sistema non sia esposto a pericoli
le condizioni di stato di tutti i manometri e delle di gelo.
valvole. Controllo del corretto stato dei dispositivi di in-
nesco manuali e automatici.
OPERAZIONI SETTIMANALI/MENSILI Controllo delle segnalazioni di allarme per i siste-
mi automatici.
LUtente deve verificare il corretto funzionamento Controllo dello stato generale dellimpianto inte-
dellimpianto come di seguito indicato. so come perdite, danneggiamenti o corrosioni.
Se necessario apportare le necessarie riparazioni.
Impianto a diluvio dacqua Stazione di Pompaggio
Controllo visivo della valvola e dei suoi compo- LUtente deve effettuare il controllo del grup-

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 59


MANUTENZIONE SISTEMI A DILUVIO DACQUA

po Diesel - se installato - cos come indicato tuato da Azienda Specializzata che dovr verificare
dal costruttore e deve far funzionare il motore la stazione di pompaggio se presente -, sulla base
per almeno 20 minuti. Dovr altres verificare delle verifiche minime contenute nella norma UNI EN
che lambiente dove alloggiata la stazione di 12845:2009, utilizzando strumentazioni specifiche,
pompaggio soddisfi i requisiti previsti dalla UNI idonea manualistica, disegni progettuali, schemi elet-
11292:2008. trici e logiche di funzionamento forniti dallUtente.

OPERAZIONI TRIMESTRALI OPERAZIONI SEMESTRALI

Il controllo periodico trimestrale deve essere effettua- Il controllo periodico semestrale deve essere effettua-
to da Azienda Specializzata che dovr verificare lim- to da Azienda Specializzata che dovr verificare lim-
pianto utilizzando strumentazioni specifiche, idonea pianto utilizzando strumentazioni specifiche, idonea
manualistica, disegni progettuali, schemi elettrici e manualistica, disegni progettuali, schemi elettrici e
logiche di funzionamento forniti dallUtente. logiche di funzionamento forniti dallUtente.

Impianto a diluvio dacqua Impianto a diluvio dacqua


Controllo visivo dei filtri. Test di apertura / chiusura valvole e delle parti
Riesaminare le attivit ed il luogo ove installato meccaniche in accordo alle istruzioni riportate
limpianto. E importante verificare, con persona allinterno del manuale di uso e manutenzione
delegata, che non vi siano stati cambiamenti re- del costruttore (Prova di sgancio manuale, Prova
lativi a ambienti, modalit di stoccaggio e mate- degli allarmi).
riale stoccato. Prova di deflusso in accordo alle istruzioni indi-
Verificare se limpianto intervenuto rispetto cate nel manuale del costruttore atto a verificare
allultima verifica effettuata. che non siano variate le condizioni iniziali della
Verificare se non vi siano state modifiche nelle rete di distribuzione idrica.
aree protette che potrebbero ostacolare il fun- Test degli automatismi del trim valvola simulan-
zionamento degli ugelli. do lintervento tramite calo di pressione da linea
Verificare se non sono state installate, lampade, pneumatica (comando pneumatico) oppure in-
condizionatori ecc. che potrebbero ostruire ren- tervenendo sul sistema di rilevazione (comando
dendo inefficace la protezione. elettrico) il tutto in accordo alle istruzioni riporta-
Verificare se non siano state realizzate aree chiu- te allinterno del manuale di uso e manutenzione
se allinterno di aree protette. del produttore.
Verifica che gli ugelli non siano sporchi o con Prova di scarica funzionale al fine di verificare:
tracce di alterazioni o corrosioni. corretto funzionamento del sistema , che gli
Verificare se le tubazioni di alimentazione e di- ugelli.
stribuzione e relativi sostegni siano in buono sta- erogatori siano liberi da ostruzioni, il corretto funzio-
to e non presentino tracce di corrosione. namento delle valvole e il raggiungimento della
Verificare, dove presente, lintervento del presso- copertura richiesta.
stato di allarme bassa pressione.
Verificare la manovrabilit ed il posizionamento Stazione di pompaggio
di tutte le valvole dintercettazione del sistema. Il controllo periodico semestrale deve essere effet-
tuato da Azienda Specializzata che dovr verificare
Stazione di pompaggio la stazione di pompaggio se presente -, sulla base
Il controllo periodico trimestrale deve essere effet- delle operazioni di manutenzione previste, come da
indicazioni minime contenute UNI EN 12845:2009,

60
MANUTENZIONE SISTEMI A DILUVIO DACQUA

utilizzando strumentazioni specifiche, idonea ma- e il D.M. 37/2008).


nualistica, disegni progettuali, schemi elettrici e logi-
che di funzionamento forniti dallUtente. Prima di incominciare unattivit di controllo deve
essere acquisita una copia del progetto esecutivo re-
OPERAZIONI ANNUALI lativo allimpianto. Con il progetto occorre verificare
che siano state rispettate le indicazioni progettuali e
Stazione di Pompaggio che la dichiarazione di conformit dellimpianto sia
Oltre alle operazioni settimanali/mensili/semestrali presente e riporti la normativa tecnica di riferimento
sopraccitate lAzienda Specializzata dovr effettuare (serie UNI EN 12259 o NFPA 15:2010).
verifiche sui gruppi diesel se installati , sulleffi- Sui documenti e disegni devono essere riportati:
cienza della stazione di pompaggio e sul sistema di Nome dellutente e/o proprietario
rabbocco della riserva idrica, come previsto dalla UNI Indirizzo del fabbricato
EN 12845:2009, utilizzando strumentazioni specifiche, Destinazione duso dei fabbricati coperti da
idonea manualistica, disegni progettuali, schemi elet- impianto/i
trici e logiche di funzionamento forniti dallUtente. Esecutore del progetto
Responsabile del controllo progetto
OPERAZIONI DECENNALI Data del progetto

La revisione decennale deve essere effettuata da


Azienda Specializzata che dovr verificare limpianto DOCUMENTI NECESSARI PER LA PRESA IN CARICO
utilizzando strumentazioni specifiche, idonea ma- DEGLI IMPIANTI A DILUVIO
nualistica, disegni progettuali, schemi elettrici e logi-
che di funzionamento forniti dallUtente. Manuali di uso e manutenzione dei sistemi e del-
le apparecchiature presenti.
Impianto a diluvio dacqua Lay-out generale dellimpianto con diametri del-
Tutte le valvole di intercettazione dellalimenta- le tubazioni, posizionamento valvole ed elenco
zione idrica, le valvole di allarme e di non ritorno dei componenti.
devono essere esaminate e se necessario, sosti- P&ID generale del sistema.
tuite o revisionate. Dati tecnici componenti.
Test di attendibilit dei manometri con manome- Disegni e sezioni delle zone/apparecchiature da
tro di prova, nel caso la percentuale di errore su- proteggere.
perasse il 3% provvedere alla sostituzione. Calcoli idraulici.
Ove necessario, vanno riverniciati e/o ripristinata Numero, posizione e riferimenti per ogni stazio-
la protezione contro la corrosione. ne di controllo.
Numero, posizione e riferimenti per ogni indica-
tore di flusso e pressostato.
PRESA IN CARICO DELLIMPIANTO E DOCUMENTI Numero, posizione e riferimenti per ogni campa-
DA RICHIEDERE AL COMMITTENTE na idraulica di allarme.
Numero, tipo e caratteristiche degli ugelli per
NB: Qualora i documenti di impianto non siano dispo- ogni stazione di controllo e per ogni area protetta.
nibili, o siano parzialmente disponibili, la loro predispo- Dati di progetto (riserva idrica, portata, pressio-
sizione e/o aggiornamento a cura dellUtente o della ne, ecc.).
persona dal lui preposta (delegata) secondo la legisla- Certificato di conformit di quanto installato.
zione vigente (alla data di pubblicazione della linea gui-
da il D.lgs 81/2008, come modificato dal D.lgs 106/2009,

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 61


MANUTENZIONE SISTEMI A DILUVIO DACQUA

DOCUMENTAZIONE INDICATIVA CHE LAZIENDA Quanto sopra descritto pu essere integrato da docu-
DI MANUTENZIONE DEVE METTERE A DISPOSI- mentazione aggiuntiva relativa a:
ZIONE DEL COMMITTENTE A CONFERMA DELLA Elenco dettagliato dei componenti del sistema.
CORRETTA ESECUZIONE DEI LAVORI Prove di verifica della reale efficacia delle stazioni
di pompaggio con rilievo della curva delle pompe.
Compatibilmente con le procedure di ogni Azienda Registrazione degli interventi preventivi di sosti-
di Manutenzione, dopo ogni visita, lAzienda incarica- tuzione kit guarnizioni valvole di controllo.
ta deve predisporre un documento esaustivo (o una Registrazione degli eventi relativi al sistema di
documentazione esaustiva) in grado di consentire rilevazione, se presente.
una corretta gestione nel tempo del sistema:

Piano di Lavoro o documento equivalente da cui ATTREZZATURE PRESENTI SUL MERCATO IN GRA-
si evinca: la data di consegna del lavoro, il tempo DO DI AGEVOLARE LE OPERAZIONI
impiegato, il luogo, le persone che lo hanno ese- DI MANUTENZIONE
guito, i preposti del Committente che lo hanno
avallato e i materiali forniti o sostituiti. Viene di seguito riportato un elenco non esaustivo di
Check list delle operazioni eseguite per ogni attrezzature, presenti attualmente sul mercato, ne-
impianto manutenzionato, in funzione dei riferi- cessarie per una corretta manutenzione.
menti normativi o del Capitolato Operativo ap- Attrezzatura standard che ogni tecnico deve ave-
plicato. re (chiavi fisse, cacciaviti, giratubi, chiavi rego-
Report o Note di fine visita da cui si evinca: se il labili, cercafase, carta vetrata, spazzole in ferro,
sistema dispone di tutti i disegni e della docu- trapani, avvitatori, etc...)
mentazione prevista dalle norme di legge e dal- Multimetro.
le norme tecniche, se limpianto regolarmente Manometro campione per verifica dei manome-
funzionante, se sono state riscontrate anomalie tri presenti e controllo/taratura intervento pres-
e se sono state risolte, se sono state riscontrate sostati.
anomalie e deve essere pianificata la loro soluzio- Filiera portatile.
ne, se limpianto presenta delle non conformit e Attrezzature per la verifica delle stazioni di pom-
le azioni proposte per la loro soluzione, se lam- paggio, come esposto alla sezione V della pre-
biente protetto ha subito modifiche e le azioni sente linea guida.
proposte per ladeguamento dellimpianto alle Attrezzature per la verifica dei sistemi di rileva-
modifiche, si vi sono problemi ambientali o ge- zione come esposto alla sezione II della presente
stionali che possano compromettere il funziona- linea guida.
mento e la funzionalit del sistema.

62
SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI A DILUVIO DACQUA

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 63


SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI A DILUVIO DACQUA

64
SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI A DILUVIO DACQUA

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 65


66
MANUTENZIONI SISTEMI AD ACQUA NEBULIZZATA - WATERMIST VIII

La sezione descrive le procedure di ispezione, controllo periodico, manutenzione e revisione dei sistemi di
estinzione incendi ad acqua nebulizzata watermist, con riferimento alla norma UNI CEN/TC 14972:2008 e NFPA
750:2010.

Considerando lelevato grado di peculiarit degli impianti watermist in relazione alle scelte di ogni singolo
produttore indispensabile, prima di ogni tipo di intervento di manutenzione:
acquisire i manuali duso e manutenzione;
acquisire le procedure operative;
formare adeguatamente il personale incaricato dellesecuzione degli interventi di manutenzione.

Il capitolo 9.3.2 della norma UNI CEN/TS 14972:2008 non descrive le procedure di controllo iniziali, le verifiche
periodiche e le operazioni di manutenzione.
A fronte di questi pochi dati, abbiamo ipotizzato un percorso di verifica, con cui definire delle fasi operative
consigliabili da condividere e abbinare sempre alle istruzioni del costruttore.

I sistemi ad acqua watermist prevedono:


La manutenzione preventiva: include il controllo della lubrificazione delle valvole e la pulizia dei filtri.
La manutenzione correttiva: include la sostituzione di ugelli corrosi, di supporti per le tubazioni staccatisi
o allargatisi, la pulizia delle pompe intasate, la sostituzione di sedi e guarnizioni valvole.
La manutenzione di emergenza: include la riparazione dei guasti delle tubazioni causati da congela-
mento o da impatto, la riparazione della strumentazione rotta, la sostituzione di ugelli congelati o fusi, la
sostituzione di allarmi o sistemi elettrici di rivelazione difettosi.

N.B. Se presente un sistema automatico di estinzione incendi la sua verifica deve essere effettuata conformemente
alla norma UNI 11224:2011.

DEFINIZIONE DELLE TEMPISTICHE DI INTERVENTO

Fase Periodicit Competenze

Sorveglianza Settimanale Utente


Controllo Periodico Semestrale Azienda specializzata
Manutenzione correttiva, Semestrale / Oltre i 5 anni Azienda specializzata
preventiva e di emergenza
Revisione programmata delle bombole Decennale Azienda specializzata

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 67


MANUTENZIONI SISTEMI AD ACQUA NEBULIZZATA - WATERMIST

OPERAZIONI CONNESSE ALLE VERIFICHE diante voltmetro.


PERIODICHE Test lampade mediante apposito pulsante.
Controllo della modalit di funzionamento me-
Operazioni Preliminari diante selettori a chiave.
Da effettuarsi sempre prima di ogni operazione
sullimpianto: OPERAZIONI SEMESTRALI
Informare il personale di riferimento dellutente
(guardiania, RSPP, ecc) dellinizio attivit. Il controllo periodico semestrale deve essere effettua-
Disinserire gli allarmi acustici o segnalazioni di to da Azienda Specializzata sulla base delle verifiche
allarme. minime sotto elencate, utilizzando strumentazioni
Esporre cartello impianto in manutenzione. specifiche, idonea manualistica, disegni progettuali,
Prima di effettuare qualsiasi manovra registrare schemi elettrici e logiche di funzionamento forniti
le condizioni di stato di tutti i manometri, degli dallUtente.
indicatori di livello, del peso delle bombole e del-
le valvole. Sistemi con Bombole
Rimuovere lattuatore elettrico dalla bombola pi-
OPERAZIONI SETTIMANALI lota di azoto.
Effettuare le prove in bianco del sistema per
LUtente deve verificare il corretto funzionamento controllare il corretto funzionamento dellattua-
dellimpianto come di seguito indicato. tore elettrico di comando, verificando lavvenu-
to intervento dello stesso automaticamente da
Ispezioni Settimanali per Sistemi con Bombole impianto di rivelazione e manualmente tramite
Controllare la pressione delle bombole di azoto azionamento manuale diretto.
mediante il manometro su di esse apposto; an- Resettare il sistema della centrale di raccolta al-
notare eventuali variazioni dal controllo prece- larme.
dente e sostituire o ricaricare lunit se viene letta Controllare i manometri sulla bombola di azoto e
una pressione inferiore a 180 bar. sostituire o ricaricare le bombole che presentino
Controllare il corretto posizionamento della val- pressioni inferiori ai 180 bar.
vola di mandata (aperta) e del comando manuale Controllare a vista lo stato di conservazione delle
(sigillato). apparecchiature e lo stato di integrit delle tuba-
Controllare lintegrit delle tubazioni e degli zioni sino agli ugelli.
ugelli. Riarmare lattuatore elettrico e ricollegarlo sulla
Controllare che lattuatore elettrico sia nella po- bombola di azoto.
sizione Armato. Rimettere in marcia il sistema secondo le proce-
dure di commissioning elencate nel manuale di
Ispezioni Settimanali per Sistemi di Pompaggio a uso e manutenzione.
funzionamento elettrico Assicurarsi che non siano state apportate modifi-
Controllare il corretto posizionamento della val- che ai locali protetti rispetto alla configurazione
vola di mandata (aperta). originaria.
Controllare lintegrit delle tubazioni in campo e Annotare e comunicare con urgenza ogni cam-
degli ugelli. biamento nellambiente protetto od ogni ostru-
Controllare che il valore di pressione, rilevato dal zione degli ugelli che possa pregiudicare il cor-
manometro sul collettore generale, coincida con retto funzionamento dellimpianto.
il valore di progetto
Controllo visivo della corretta alimentazione me-

68
MANUTENZIONI SISTEMI AD ACQUA NEBULIZZATA - WATERMIST

Sistemi di Pompaggio a funzionamento elettrico Le bombole che necessitano di ricarica e per le quali
Controllare che il valore di pressione, rilevato dal siano trascorsi pi di 5 anni dallultima ricarica o ricol-
manometro sul collettore generale, coincida con laudo, devono essere sottoposte preventivamente a
i valori di progetto. prova idrostatica.
Test delle lampade. Considerando le specificit degli impianti watermist,
Controllare a vista lo stato di conservazione delle si consiglia di attenersi alle istruzioni fornite dal co-
apparecchiature e lo stato di integrit delle tuba- struttore dellimpianto.
zioni sino agli ugelli.
Effettuare le prove in bianco del sistema per veri-
ficare il corretto funzionamento, resettare il siste- PRESA IN CARICO DELLIMPIANTO - DOCUMENTI
ma dalla centrale di raccolta allarme (nel caso di DA RICHIEDERE ALLUTENTE
presenza di impianto di rivelazione) e, al termine
della prova, ripristinare le condizioni di esercizio. NB: Qualora i documenti di impianto non siano dispo-
Controllare lo stato di carica delle batterie tam- nibili, o siano parzialmente disponibili, la loro predispo-
pone (con sostituzione preventiva ogni due anni sizione e/o aggiornamento a cura dellUtente o della
con batterie di pari caratteristiche). persona dal lui preposta (delegata) secondo la legisla-
Controllare visivamente lo stato dei componenti zione vigente (alla data di pubblicazione della linea gui-
allinterno del quadro. da il D.lgs 81/2008, come modificato dal D.lgs 106/2009,
Sostituire i fusibili con altrettanti di pari caratteri- e il D.M. 37/2008).
stiche nel caso di rottura.
Controllare il serraggio dei componenti allinter- Prima di incominciare unattivit di controllo deve es-
no del quadro (operazione da farsi con quadro sere acquisita una copia del progetto esecutivo rela-
elettrico in sicurezza). tivo allimpianto.
Analisi chimico-fisica dellacqua contenuta nel Con il progetto occorre verificare che siano state ri-
serbatoio. spettate le indicazioni progettuali e che la dichiara-
zione di conformit dellimpianto sia presente e ripor-
MANUTENZIONE ANNUALE ti la normativa tecnica di riferimento (cap 10 UNI EN
CEN/TS 14972:2008 o NFPA 750:2010).
Il controllo periodico annuale deve essere effettua- Sui documenti e disegni devono essere riportati:
to da Azienda Specializzata sulla base delle verifiche Nome dellutente e/o proprietario;
minime sotto elencate, utilizzando strumentazioni Indirizzo del fabbricato;
specifiche, idonea manualistica, disegni progettuali, Destinazione duso dei fabbricati coperti da
schemi elettrici e logiche di funzionamento forniti impianto/i;
dallUtente. Esecutore del progetto;
Responsabile del controllo progetto;
Sistemi di Pompaggio a funzionamento elettrico Data del progetto.
Pulizia del serbatoio
Pulizia dei filtri o loro sostituzione, se necessario
DOCUMENTI NECESSARI PER LA PRESA IN CARICO
MANUTENZIONE DA ESEGUIRSI TRASCORSI PIU DI
CINQUE ANNI Disegni e sezioni dellimpianto con quote ed in-
dicazione del nord.
Le bombole installate nellimpianto e mai intervenute Indicazioni tipologia di impianti presenti, diame-
sono soggette a revisione e ricollaudo, come da nor- tri nominali per ogni stazione di controllo.
ma di legge, ogni 10 anni. Numero, posizione e riferimenti per ogni stazio-

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 69


MANUTENZIONI SISTEMI AD ACQUA NEBULIZZATA - WATERMIST

ne di controllo. anomalie e deve essere pianificata la loro soluzio-


Numero, posizione e riferimenti per ogni indica- ne, se limpianto presenta delle non conformit e
tore di flusso e pressostato. le azioni proposte per la loro soluzione, se lam-
Numero, tipo e classe degli erogatori water mist biente protetto ha subito modifiche e le azioni
per ogni stazione di controllo. proposte per ladeguamento dellimpianto alle
Posizione delle valvole di prova impianto. modifiche, si vi sono problemi ambientali o ge-
Volume delle tubazioni per impianti a secco. stionali che possano compromettere il funziona-
Elenco della componentistica mento e la funzionalit del sistema.
Dichiarazione di conformit di quanto installato. Quanto sopra descritto pu essere integrato da docu-
Calcolo idraulico dellimpianto. mentazione aggiuntiva relativa a:
Dati di targa delle pompe, con lindicazione della Elenco dettagliato dei componenti del sistema.
curva di prevalenza, potenza assorbita e potenza Prove di verifica della reale efficacia delle stazioni
disponibile e tipo di alimentazione privilegiata. di pompaggio con rilievo della curva delle pompe.
Curve caratteristiche delle pompe. Data di scadenza ricollaudi bombole, in presenza
Indicazioni del costruttore. di impianti utilizzanti bombole in alta pressione.
Indicazione dei sistemi di alimentazione, (acque- Registrazione dei valori di carica delle bombole,
dotto - vasca di accumulo - serbatoi in pressione) in presenza di impianti utilizzanti bombole in alta
Certificazione T-PED per ogni bombola pressione.
Registrazione degli eventi relativi al sistema di
rilevazione, se presente.
DOCUMENTAZIONE INDICATIVA CHE LAZIENDA
DI MANUTENZIONE DEVE METTERE A DISPOSI-
ZIONE DEL COMMITTENTE A CONFERMA DELLA ATTREZZATURE PRESENTI SUL MERCATO IN GRA-
CORRETTA ESECUZIONE DEI LAVORI DO DI AGEVOLARE LE OPERAZIONI
DI MANUTENZIONE
Compatibilmente con le procedure di ogni Azienda
di Manutenzione, dopo ogni visita, lAzienda incarica- Considerando lelevato grado di peculiarit degli im-
ta deve predisporre un documento esaustivo (o una pianti watermist in relazione alle scelte costruttive del
documentazione esaustiva) in grado di consentire singolo costruttore indispensabile, prima di ogni
una corretta gestione nel tempo del sistema: tipo di intervento di manutenzione, far riferimento ai
Piano di Lavoro o documento equivalente da cui manuali duso e manutenzione per lindividuazione
si evinca: la data di consegna del lavoro, il tempo delle attrezzature necessarie.
impiegato, il luogo, le persone che lo hanno ese- Viene comunque riportato di seguito un elenco non
guito, i preposti del Committente che lo hanno esaustivo di attrezzature, presenti attualmente sul
avallato e i materiali forniti o sostituiti. mercato, necessarie per una corretta manutenzione:
Check list delle operazioni eseguite per ogni
impianto manutenzionato, in funzione dei riferi- Attrezzatura standard che ogni tecnico deve ave-
menti normativi o del Capitolato Operativo ap- re (chiavi fisse, cacciaviti, giratubi, chiavi rego-
plicato. labili, cercafase, carta vetrata, spazzole in ferro,
Report o Note di fine visita da cui si evinca: se il trapani, avvitatori, etc...)
sistema dispone di tutti i disegni e della docu- Multimetro.
mentazione prevista dalle norme di legge e dal- Manometro campione per verifica dei manome-
le norme tecniche, se limpianto regolarmente tri presenti e controllo/taratura intervento pres-
funzionante, se sono state riscontrate anomalie sostati.
e se sono state risolte, se sono state riscontrate Pressostati e/o trasduttori di pressione: strumen-

70
MANUTENZIONI SISTEMI AD ACQUA NEBULIZZATA - WATERMIST

ti tarati per la verifica dei valori di pressione di ca- per prova linea pneumatica e pilotaggio.
rica delle bombole e/o delle soglie di intervento/ Apparecchi elettronici di simulazione da collega-
allarme di queste apparecchiature. re in prossimit dei dispositivi di attuazione (sole-
Level liquid indicator: strumento ad ultrasuoni noide e cartuccie pirotecniche) dei quali devono
per il controllo del livello di carica delle bombo- possedere caratteristiche elettriche analoghe
le contenenti acqua mediante il rilievo del livello Bilancia portatile di portata adeguata opportu-
del liquido. namente tarata e soggetta a controllo, per la pe-
Bomboletta cercafughe: attrezzatura per la verifi- satura in loco.
ca delle perdite nelle linee pneumatiche di pilo- Eventuali strumenti di prova predisposti allo sco-
taggio, attacco valvola/prese pressione per ma- po dai produttori delle apparecchiature.
nometri e pressostati, attacco bombola/valvola Attrezzature per la verifica dei sistemi di rileva-
Carrelli: strumenti per la movimentazione e il tra- zione come esposto alla sezione II della presente
sporto delle bombole in sicurezza. linea guida.
Bombola azoto o compressore per pulizia ugelli e

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 71


72
SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI AD ACQUA NEBULIZZATA - WATER MIST

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 73


SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI AD ACQUA NEBULIZZATA - WATER MIST

74
SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI AD ACQUA NEBULIZZATA - WATER MIST

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 75


SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI AD ACQUA NEBULIZZATA - WATER MIST

76
SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI AD ACQUA NEBULIZZATA - WATER MIST

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 77


78
MANUTENZIONE SISTEMI AD AEROSOL CONDENSATO IX

La sezione descrive le procedure di ispezione, controllo periodico, manutenzione dei sistemi fissi di estinzione
incendi ad aerosol condensato automatici o manuali, con riferimento alla norma UNI CEN/TR 15276-2:2009.

I sistemi fissi di estinzione ad aerosol condensato sono cos strutturati:


erogatori, box di connessione, unit di supporto.

Linstallatore dovrebbe fornire allutente le istruzioni per luso, specificando i requisiti per lispezione e la for-
mazione del personale, anche in relazione alle misure di sicurezza per il personale stesso. Lutente dovrebbe
altres attuare un programma di ispezione, approntare una tabella di manutenzione e tenere le registrazioni
delle ispezioni e della manutenzione.

NB: Se presente un sistema automatico di estinzione incendi la sua verifica deve essere effettuata conformemente
alla norma UNI 11224:2011.

DEFINIZIONE DELLE TEMPISTICHE DI INTERVENTO

Fase Periodicit Competenze

Sorveglianza Settimanale, Mensile Utente


Controllo periodico Semestrale, Annuale Azienda specializzata
Manutenzione ordinaria e straordinaria Occasionale Azienda specializzata
Sostituzione degli erogatori Alla scadenza dichiarata Azienda specializzata
dal costruttore

OPERAZIONI CONNESSE ALLE VISITE PERIODICHE OPERAZIONI SETTIMANALI

Operazioni preliminari LUtente deve verificare il corretto funzionamento


Da effettuarsi sempre prima di ogni operazione dellimpianto come di seguito indicato.
sullimpianto:
Informare il personale di riferimento dellutente Controllare il corretto posizionamento degli ero-
(guardiania, RSPP, etc..) dellinizio attivit. gatori ed il loro collegamento alle linee di co-
Disinserire gli allarmi acustici o segnalazione di mando.
allarme (escluso per operazioni settimanali) Controllare che eventuali chiavi selettore siano
Esporre cartello Impianto in manutenzione posizionate nella maniera stabilita dalla proce-
(escluso per operazioni settimanali) dura di impianto.
Prima di effettuare qualsiasi manovra effettuare Controllare che non vi siano accese spie di allar-
lettura e registrazione di tutti gli indicatori pre- me o di guasto.
senti sui pannelli di controllo e comando.
Prima di effettuare qualsiasi manovra registrare OPERAZIONI MENSILI
le condizioni di stato di tutti gli indicatori presen-
ti sui pannelli di controllo e comando. Oltre alle operazioni elencate nelle verifiche settima-

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 79


MANUTENZIONE SISTEMI AD AEROSOL CONDENSATO

nali lUtente dovr provvedere alla formazione del pone, con sostituzione preventiva ogni due anni
personale incaricato alla gestione dellimpianto. con batterie di pari caratteristiche.
Controllare lo stato di efficienza degli attuatori di
OPERAZIONI SEMESTRALI ciascun erogatore, seguendo le procedure indi-
cate dal produttore.
Il controllo periodico semestrale deve essere effettua- Effettuare le prove in bianco del sistema per ve-
to da Azienda Specializzata che dovr verificare lim- rificarne il corretto funzionamento ed al termine
pianto utilizzando strumentazioni specifiche, idonea della prova, ripristinare le condizioni di esercizio.
manualistica, disegni progettuali, schemi elettrici e Assicurarsi che non siano state apportate modifi-
logiche di funzionamento forniti dallUtente. che ai locali protetti rispetto alla configurazione
Controllare il corretto posizionamento degli ero- originaria che possano pregiudicare il corretto
gatori ed il loro collegamento alle linee di co- funzionamento dellimpianto, annotarle e comu-
mando. nicarle con urgenza allutente.
Controllare le date di scadenza degli erogatori Aggiornare il registro di manutenzione.
secondo quanto dichiarato dal produttore e ri-
portato in etichetta e procedere alla loro sostitu- MANUTENZIONE QUINQUENNALE
zione se sono scaduti i termini.
Controllare che le eventuali chiavi selettore siano In aggiunta alle prescritte operazioni annuali, ove
posizionate nella maniera stabilita dalla proce- possibile, consigliabile sostituire gli attuatori di cia-
dura di impianto. scun erogatore.
Controllare che non vi siano accese spie di allar-
me o di guasto.
Controllare lefficienza di eventuali alimentatori. PRESA IN CARICO DELLIMPIANTO E DOCUMENTI
Controllare lo stato di carica di eventuali batterie DA RICHIEDERE AL COMMITTENTE
tampone, con sostituzione ogni due anni di ser-
vizio con batterie di pari caratteristiche. NB: Qualora i documenti di impianto non siano dispo-
Aggiornare il registro di manutenzione. nibili, o siano parzialmente disponibili, la loro predispo-
sizione e/o aggiornamento a cura dellUtente o della
OPERAZIONI ANNUALI persona dal lui preposta (delegata) secondo la legisla-
zione vigente (alla data di pubblicazione della linea gui-
Il controllo periodico annuale deve essere effettuato da il D.lgs 81/2008, come modificato dal D.lgs 106/2009,
da Azienda Specializzata che dovr verificare lim- e il D.M. 37/2008).
pianto utilizzando strumentazioni specifiche, idonea
manualistica, disegni progettuali, schemi elettrici e Prima di incominciare unattivit di controllo deve es-
logiche di funzionamento forniti dallUtente. sere acquisita una copia del progetto esecutivo rela-
Controllare il corretto posizionamento degli ero- tivo allimpianto.
gatori ed il loro collegamento alle linee di co- Con il progetto occorre verificare che siano state ri-
mando. spettate le indicazioni progettuali e che la dichiara-
Controllare che le eventuali chiavi selettore siano zione di conformit dellimpianto sia presente e ripor-
posizionate nella maniera stabilita dalla proce- ti la normativa tecnica di riferimento (serie UNI CEN/
dura di impianto. TR 15276).
Controllare che non vi siano accese spie di allar- Sui documenti e disegni devono comparire le se-
me o di guasto. guenti indicazioni:
Controllare lefficienza di eventuali alimentatori. Nome dellutente e/o proprietario.
Controllare lo stato di carica delle batterie tam- Indirizzo del fabbricato.

80
MANUTENZIONE SISTEMI AD AEROSOL CONDENSATO

Destinazione duso dei fabbricati coperti da si evinca: la data di consegna del lavoro, il tempo
impianto/i. impiegato, il luogo, le persone che lo hanno ese-
Esecutore del progetto. guito, i preposti del Committente che lo hanno
Responsabile del controllo progetto. avallato e i materiali forniti o sostituiti.
Data del progetto. Check list delle operazioni eseguite per ogni
impianto manutenzionato, in funzione dei riferi-
DOCUMENTI NECESSARI PER LA PRESA IN CARICO DE- menti normativi o del Capitolato Operativo ap-
GLI IMPIANTI AD AEROSOL CONDENSATO plicato.
Report o Note di fine visita da cui si evinca: se il
I disegni in scala dellubicazione e distribuzione sistema dispone di tutti i disegni e della docu-
dei generatori di aerosol. mentazione prevista dalle norme di legge e dal-
Lubicazione e la costruzione delle pareti e delle le norme tecniche, se limpianto regolarmente
partizioni del volume protetto. funzionante, se sono state riscontrate anomalie
La rappresentazione in sezione del volume, a tut- e se sono state risolte, se sono state riscontrate
ta altezza o in diagramma schematico, compreso anomalie e deve essere pianificata la loro soluzio-
il pavimento di accesso sopraelevato e il soffitto ne, se limpianto presenta delle non conformit e
sospeso. le azioni proposte per la loro soluzione, se lam-
Il tipo di generatori di aerosol utilizzati. biente protetto ha subito modifiche e le azioni
Il coefficiente di progetto. proposte per ladeguamento dellimpianto alle
La descrizione degli occupanti e dei pericoli per i modifiche, si vi sono problemi ambientali o ge-
quali fornita la protezione. stionali che possano compromettere il funziona-
La specifica dei generatori di aerosol utilizzati. mento e la funzionalit del sistema.
La tabella delle attrezzature o la distinta dei ma-
teriali per ciascuna attrezzatura o ciascun dispo- Quanto sopra descritto pu essere integrato da docu-
sitivo, con indicazione del nome del dispositivo. mentazione aggiuntiva relativa a:
Il fabbricante, il modello o il numero della parte, Elenco dettagliato dei componenti del sistema.
la quantit e la descrizione. Registrazione delle date di scadenza degli erogatori.
Il calcolo del sistema. Registrazione degli eventi relativi al sistema di
I calcoli della pressurizzazione e dei sistemi di rilevazione, se presente.
sfiato del volume protetto, ove necessario:
La descrizione dei sistemi di rivelazione dincen-
dio, azionamento e controllo. ATTREZZATURE PRESENTI SUL MERCATO IN GRA-
DO DI AGEVOLARE LE OPERAZIONI
DI MANUTENZIONE
DOCUMENTAZIONE INDICATIVA CHE LAZIENDA
DI MANUTENZIONE DEVE METTERE A DISPOSI- Viene di seguito riportato un elenco non esaustivo di
ZIONE DEL COMMITTENTE A CONFERMA DELLA attrezzature, presenti attualmente sul mercato, ne-
CORRETTA ESECUZIONE DEI LAVORI cessarie per una corretta manutenzione.

Compatibilmente con le procedure di ogni Azienda Kit di verifica integrit linee di collegamento tra
di Manutenzione, dopo ogni visita, lAzienda incarica- unit di supporto e box di giunzione.
ta deve predisporre un documento esaustivo (o una Multimetro.
documentazione esaustiva) in grado di consentire Attrezzature per la verifica dei sistemi di rileva-
una corretta gestione nel tempo del sistema: zione come esposto alla sezione I della presente
Piano di Lavoro o documento equivalente da cui linea guida.

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 81


82
SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI AD AEROSOL CONDENSATO

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 83


SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI AD AEROSOL CONDENSATO

84
SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI AD AEROSOL CONDENSATO

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 85


86
MANUTENZIONE SISTEMI DI RIVELAZIONE ATMOSFERA ESPLOSIVA X

La sezione descrive le procedure di controllo iniziali, le verifiche periodiche e le operazioni di manutenzione,


demandando al produttore dei sensori le modalit di esecuzione delle verifiche, con riferimento allart.7.5.4
della normativa CEI 31-35:2007.
La norma ribadisce in diversi punti che gli interventi devono essere effettuati da personale competente e ade-
guatamente istruito in grado di considerare le reali condizioni di installazione e di operativit dellimpianto.

NB: Sulla base di questi pochi dati abbiamo ipotizzato un percorso di verifica, con cui definire delle fasi operative
consigliabili da condividere e abbinare sempre alle istruzioni del produttore, utilizzando come guida pratica i per-
corsi di verifica, utilizzabili per la manutenzione dei sistemi di rivelazione incendi.

DEFINIZIONE DELLE TEMPISTICHE DI INTERVENTO

Fase Periodicit Competenze

Sorveglianza Continua, secondo le istruzioni Utente


del produttore.
(frequenza minima mensile)
Verifiche periodiche Secondo le istruzioni del produttore. Azienda Specializzata
Sistemi che controllano ambienti
con emissioni di 1 grado: ogni 3 mesi
Sistemi che controllano ambienti
con emissioni di 2 grado: ogni 6 mesi
Manutenzione * ordinaria Occasionale Azienda Specializzata
Manutenzione * straordinaria Occasionale Azienda Specializzata
Revisione o Verifica generale sistema * Decennale (frequenza minima) Azienda Specializzata

* Frequenza suggerita prendendo a esempio la norma di manutenzione dei sistemi di rivelazione incendi.

OPERAZIONI CONNESSE ALLE VERIFICHE PERIODICHE OPERAZIONI QUOTIDIANE

Operazioni preliminari Il controllo visivo dello stato generale dellimpianto


Da effettuarsi sempre prima di ogni operazione sar effettuato dallutente. Se necessario apportare
sullimpianto: gli opportuni accorgimenti.
Informare il personale interessato delle opera-
zioni di verifica in corso: responsabili di reparto, Verifica delle condizioni di stato della centrale di
servizi di vigilanza, RSPP, preposti eventuali ecc.. controllo, in particolare che siano inattive le se-
Predisporre opportuna segnaletica di manuten- gnalazioni di guasto e di allarme e che sia accesa
zione in corso. la spia di colore verde di alimentazione attiva,
sulla base delle istruzioni date dal produttore e
acquisizione degli eventi presenti nella memoria
di centrale (in presenza di centrali predisposte

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 87


MANUTENZIONE SISTEMI DI RIVELAZIONE ATMOSFERA ESPLOSIVA

per questa funzione. Sistemi per ambienti con emissioni di secondo grado
Verifica delle condizioni di stato degli alimenta- Le verifiche periodiche devono essere effettuate nelle
tori (se presenti), sulla base delle istruzioni date condizioni esistenti durante lordinaria operativit dei
dal produttore. sistemi.
Verifica del mantenimento delle condizioni ini- Consistono in una verifica funzionale di tutto il siste-
ziali dellimpianto e dellarea protetta, come da ma, con lutilizzo di strumentazione specifica, pre-
progetto. disposta dal produttore dei componenti installati, e
Registrazione delle verifiche effettuate. metrologica adeguata per le prove da effettuare.
Devono essere verificate le tarature dei sensori utiliz-
OPERAZIONI TRIMESTRALI zando gas di taratura appropriati con bombole di gas
titolate o gas di riferimento, come indicato dal pro-
Il controllo periodico trimestrale dovr essere effet- duttore.
tuato da Azienda Specializzata che dovr verificare Deve essere prestata particolare attenzione alla ri-
lintero sistema, sulla base delle operazioni sotto cerca di sostanze contaminanti (polvere o sporco),
elencate. condensa o solventi nei sistemi di campionamento e
nelle sedi dei rivelatori.
Sistemi per ambienti con emissioni di primo grado Le operazioni di verifica inoltre devono essere pre-
Le verifiche periodiche devono essere effettuate nelle parate e supportate da idonea manualistica della
condizioni esistenti durante lordinaria operativit dei centrale e delle apparecchiature, da software dedi-
sistemi. cato (se richiesto) e da documentazione progettuale
Consistono in una verifica funzionale di tutto il siste- dellimpianto.
ma, con lutilizzo di strumentazione specifica, pre-
disposta dal produttore dei componenti installati, e OPERAZIONI DECENNALI
metrologica adeguata per le prove da effettuare.
Devono essere verificate le tarature dei sensori utiliz- La revisione richiesta da prescrizioni normative o
zando gas di taratura appropriati con bombole di gas legislative, oppure da adeguamenti dei sistemi instal-
titolate o gas di riferimento, come indicato dal pro- lati alle nuove tecnologie e dovr essere effettuata da
duttore. Azienda Specializzata.
Deve essere prestata particolare attenzione alla ri- Lentit degli interventi normalmente richiedono le
cerca di sostanze contaminanti (polvere o sporco), stesse verifiche previste dalla metodologia di con-
condensa o solventi nei sistemi di campionamento e trollo iniziale per la messa in funzione dellimpianto.
nelle sedi dei rivelatori.
Le operazioni di verifica inoltre devono essere pre-
parate e supportate da idonea manualistica della PRESA IN CARICO DELLIMPIANTO E DOCUMENTI
centrale e delle apparecchiature, da software dedi- DA RICHIEDERE AL COMMITTENTE
cato (se richiesto) e da documentazione progettuale
dellimpianto. NB: Qualora i documenti di impianto non siano dispo-
nibili, o siano parzialmente disponibili, la loro predispo-
OPERAZIONI SEMESTRALI sizione e/o aggiornamento a cura dellUtente o della
persona dal lui preposta (delegata) secondo la legisla-
Il controllo periodico semestrale dovr essere effet- zione vigente (alla data di pubblicazione della linea gui-
tuato da Azienda Specializzata che dovr verificare da il D.lgs 81/2008, come modificato dal D.lgs 106/2009,
lintero sistema, sulla base delle operazioni sotto e il D.M. 37/2008).
elencate.

88
MANUTENZIONE SISTEMI DI RIVELAZIONE ATMOSFERA ESPLOSIVA

Prima di incominciare unattivit di verifica devono di Manutenzione, dopo ogni visita, lAzienda incarica-
essere acquisiti i documenti progettuali dellimpian- ta deve predisporre un documento esaustivo (o una
to, per consentire tutti i riscontri necessari a stabilire documentazione esaustiva) in grado di consentire
se il progetto stato rispettato e se la realizzazione una corretta gestione nel tempo del sistema:
conforme alla normativa vigente (art. 7.5.1 della nor- Piano di Lavoro o documento equivalente da cui
ma CEI 31-35: 2000-2). si evinca: la data di consegna del lavoro, il tempo
Non riportando larticolo citato lelenco della docu- impiegato, il luogo, le persone che lo hanno ese-
mentazione progettuale necessaria, indispensabile guito, i preposti del Committente che lo hanno
fare riferimento allart. 5, commi 2 paragrafo g, 3 e 4 avallato e i materiali forniti o sostituiti.
del D.M. n. 37 del 22.01.2008, che regolamenta tutte Check list delle operazioni eseguite per ogni
le attivit impiantistiche. impianto manutenzionato, in funzione dei riferi-
In sintesi nellarticolo viene precisato che: menti normativi o del Capitolato Operativo ap-
Per gli ambienti soggetti a normativa specifica plicato.
CEI, nei quali sussista pericolo di esplosione, il Report o Note di fine visita da cui si evinca: se il
progetto per linstallazione, la trasformazione sistema dispone di tutti i disegni e della docu-
e lampliamento deve essere redatto da Profes- mentazione prevista dalle norme di legge e dal-
sionista iscritto agli albi professionali, secondo le le norme tecniche, se limpianto regolarmente
specifiche competenze tecniche. funzionante, se sono state riscontrate anomalie
I progetti devono essere elaborati secondo la re- e se sono state risolte; se sono state riscontrate
gola dellarte; i progetti elaborati in conformit anomalie e deve essere pianificata la loro solu-
alle norme UNI o CEI o di altri Enti di normalizza- zione; se limpianto presenta delle non confor-
zione europea si considerano redatti secondo la mit e le azioni proposte per la loro soluzione;
regola dellarte. se lambiente protetto ha subito modifiche e le
I progetti contengano almeno gli schemi dellim- azioni proposte per ladeguamento dellimpianto
pianto, i disegni planimetrici, una relazione tec- alle modifiche; se vi sono problemi ambientali o
nica sulla consistenza e tipologia dellintervento, gestionali che possano compromettere il funzio-
sulle caratteristiche dei materiali e componenti, namento e la funzionalit del sistema.
sulle misure di prevenzione e sicurezza da adot-
tare, con particolare attenzione agli ambienti con Quanto sopra descritto pu essere integrato da docu-
pericoli di esplosione. mentazione aggiuntiva relativa a:
Elenco dettagliato dei componenti del sistema.
La documentazione prevista dallappendice A della Soglie di impostazione degli allarmi in centrale.
norma UNI 9795:2010, per la realizzazione degli im- Periodicit scadenza di validit dei sensori per in-
pianti di rivelazione fumi, potrebbe essere considera- terventi preventivi di sostituzione
ta come un esempio di linea guida anche per la realiz- Elenco degli eventi registrati dalla centrale di
zazione degli impianti di rivelazione gas. controllo, precedentemente allintervento di ma-
nutenzione (se predisposta).
Elenco degli eventi registrati dalla centrale di
DOCUMENTAZIONI CHE LAZIENDA DI MANUTEN- controllo durante le operazioni di manutenzione
ZIONE DEVE METTERE A DISPOSIZIONE DEL COM- (se predisposta).
MITTENTE A CONFERMA DELLA CORRETTA ESE-
CUZIONE DEI LAVORI

Compatibilmente con le procedure di ogni Azienda

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 89


MANUTENZIONE SISTEMI DI RIVELAZIONE ATMOSFERA ESPLOSIVA

LE ATTREZZATURE PRESENTI SUL MERCATO IN labili, cercafase, carta vetrata, spazzole in ferro,
GRADO DI AGEVOLARE LE OPERAZIONI DI MANU- trapani, avvitatori, etc..)
TENZIONE Kit per test di prova di funzionamento dei sensori
con bombole di gas di taratura appropriati e tito-
Viene di seguito riportato un elenco non esaustivo di lati, indicati dal produttore.
attrezzature, presenti attualmente sul mercato, ne- Multimetro.
cessarie per una corretta manutenzione. Kit di calibratura dei sensori.
Oscilloscopio.
Attrezzatura standard che ogni tecnico deve ave- Attrezzature specifiche indicate dai singoli pro-
re (chiavi fisse, cacciaviti, giratubi, chiavi rego- duttori.

90
SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI DI RILEVAZIONE ATMOSFERA ESPLOSIVA

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 91


SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI DI RILEVAZIONE ATMOSFERA ESPLOSIVA

92
SCHEDA DI CONTROLLO
SISTEMI DI RILEVAZIONE ATMOSFERA ESPLOSIVA

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO 93


94
LINEA GUIDA
PER LA CORRETTA MANUTENZIONE
DEI SISTEMI ANTINCENDIO

LINEA GUIDA PER LA CORRETTA MANUTENZIONE DEI SISTEMI ANTINCENDIO

via A. Scarsellini 13 - 20161 Milano


tel. +39 0245418.500 - fax +39 0245418.545
uman@anima-it.com - www.uman.it

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