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Focus: La legge n.

76/2016: contenuti, problemi, prospettive Elena Falletti

Elena Falletti*

Quando lassenza pi forte di una presenza:


lo stralcio del dovere di fedelt tra matrimonio
e unione civile

Sommario

1. La fedelt importante? 2. Le lunghe radici del dovere di fedelt 3. Obbligo di fedelt, adulterio e
divorzio: il contributo del diritto comparato 4. La natura del dovere di fedelt 5. Lo stralcio del dove-
re di fedelt e il concetto di vita familiare 6. Gli effetti dello stralcio del dovere di fedelt sulla filiazione

Abstract

La legge 76/2016 ha eliminato il dovere di fedelt tra gli obblighi della coppia dello stesso sesso unita
civilmente. Questo rappresenta una discriminazione rispetto ai doveri delle coppie eterosessuali coniu-
gate? Lo scopo dellarticolo verificare come il concetto di fedelt sia mutato nel tempo: da garanzia
di certezza legale sulla paternit dei figli avuti dalla moglie in costanza di matrimonio a elemento che
rappresenta la lealt e il rispetto verso la persona con la quale si scelto di condividere la vita. Per
comprendere come questo passaggio sia potuto avvenire si verificano le influenze di religione, scienza
e evoluzione sociale.

In Italy, in the latest reform in family law done by the Law No. 76/2016 the duty of marital fidelity was eliminated
from the binding obligation for same-sex civil partnerships. Does this consist in discrimination against hetero-
sexual spouses? The aim of this article is to analyze how the concept of the duty of marital fidelity has changed over
time. In the past, it guaranteed the legal fatherhood of a wifes children, whereas now it represents loyalty and re-
spect towards the partner with whom a person has chosen to share his or her life. A comparative methology helps to
understand how this transition occurred and how it has been influenced by religion, science and social evolution.

1. La fedelt importante?

La legge 20 maggio 2016 n. 761 recante Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso
sesso e disciplina delle convivenze colma il vuoto legislativo italiano evidenziato sia dalla sentenza di
condanna Oliari contro Italia della Corte di Strasburgo2 sia dalla sentenza della Corte costituzionale del
15 aprile 2010 n. 138. Tale legge rappresenta il raggiungimento di un risultato importante, paragonabile

* Ricercatore confermato in diritto privato comparato, Universit Carlo Cattaneo - LIUC di Castellanza, Varese.
1 Pubblicata sulla G.U. Serie Generale n.118 del 21-5-2016.
2 Cedu, sentenza del 21 luglio 2015, ric. 18766/11 e 36030/11, Oliari contro Italia. In dottrina: P. Bruno, Oliari contro Italia: la
dottrina degli obblighi positivi impliciti al banco di prova delle unioni tra persone dello stesso sesso, in Famiglia e Diritto, 2015, 12, p.
1069; C. Nardocci, Dai moniti del Giudice costituzionale a lla condanna della Corte europea dei diritti delluomo. Brevi note a commento
della sentenza Oliari e altri c. Italia, in Forum Quaderni Costituzionali, n. 8/2015.

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al superamento di un impervio Gran Premio della Montagna in una lunga corsa a tappe: lo scollina-
mento entusiasmante, ma la corsa non ancora finita e il traguardo finale rimane lontano. Infatti, non
si pu non condividere lopinione di certa dottrina, la quale afferma che la legge ora in vigore sia discri-
minatoria3, perch gli omosessuali sono esclusi dal matrimonio sulla base di questa qualit personale:
infatti, la nuova disciplina stata delineata sul modello originario del Lebenspartnergeschaft tedesco4.
Durante liter di approvazione del testo di legge al Senato sono state stralciate le disposizioni che con-
sentivano ladozione del figlio da parte del partner omosessuale del genitore biologico (la c.d. stepchild
adoption) e il dovere di fedelt tra partner.
Seppure la differenziazione tra unioni civili e matrimonio per quel che concerne la qualificazione
dellistituto, la ridotta tutela della vita familiare e la diversa imposizione di doveri sia stata approvata
per legge, essa non cessa di essere discutibile; tuttavia in questo contributo ci si vuole concentrare su
cosa significhi nella societ attuale lobbligo di fedelt coniugale e, conseguentemente, che cosa rap-
presenti il suo stralcio dalla regolamentazione giuridica delle coppie omosessuali e che cosa significhi
nellimpatto concreto della disciplina sulla vita delle persone alle quali tale disciplina si applica5.
Limmodesto scopo di questo contributo analizzare, seppur sommariamente, la valenza dellob-
bligo di fedelt e cosa esso rappresenta: non tanto nellimmaginario collettivo, al quale i promotori
della cancellazione hanno fatto riferimento6, quanto nella realt giuridica. Lobbligo di fedelt vincola
la persona unita in matrimonio a esprimere sentimenti personalissimi e del tutto incoercibili, mentre la
percezione dello stesso obbligo mutata nella realt. Ad esempio, sotto il profilo sociale i rilevamenti
statistici indicano che le unioni libere sono quasi raddoppiate in dieci anni e ricoprono un ruolo alter-
nativo rispetto al matrimonio7.
Per quel che concerne la sua rilevanza giuridica, lobbligo di fedelt coniugale inesigibile poich
riconducibile ad un dovere morale considerabile addirittura quale elemento accidentale del matrimo-
nio. Tuttavia, nel tempo la violazione di tale obbligo ha conosciuto graduazioni diverse della colpa. In
tempi pi risalenti essa stata sanzionata attraverso la criminalizzazione delladulterio, mentre pi di
recente attraverso laddebitabilit della separazione coniugale con il possibile riconoscimento del risar-
cimento del danno. La graduale abolizione dellattribuzione della colpa dellinfedelt ha rappresentato
la rimozione dellinfluenza dei valori etici nella disciplina del matrimonio8. Inoltre, altrettanto interes-
sante verificare limpatto della tradizione culturale e religiosa in questo ambito e come tale tradizione
sopravviva anche allinfluenza delle tecnologie genetiche e riproduttive, specie per quel che concerne la
connessione tra obbligo di fedelt coniugale e attribuzione legale della paternit nella filiazione nata nel
matrimonio. Il percorso della giurisprudenza sul punto aiuta a fissare le tappe pi importanti di questo
cammino evolutivo.

2. Le lunghe radici del dovere di fedelt

Nel testo La dignit del matrimonio, Agostino individuava i tre beni del matrimonio, cio il bonum
fidei ovvero lesclusivit del vincolo e la reciproca fedelt dei coniugi, il bonum prolis,cio la generazione
e leducazione della prole, ed il bonum sacramenti, ovvero lindissolubilit matrimoniale9.

3 F. Bilotta, La tirannia della maggioranza, in About Gender, 2016, 5, p. 146.


4 Per successivamente equiparato al matrimonio dal Bundesverfassungsgericht tedesco (BVerfG, sentenza del 17 luglio 2002,
in Neue Juristische Wochenschrift, 2002, 2543), il quale afferm che la convivenza registrata non poteva considerarsi matrimonio
ai sensi dellart. 6 Grundgesetz, ma comunque era fonte di diritti equivalenti per le coppie dello stesso sesso S. Patti, Le Unioni civili
in Germania, in Famiglia e Diritto, 2015, 10, p. 958; M. Belletti, Matrimoni, unioni civili, convivenze di fatto: cosa cambia? Profili di
legittimit costituzionale della nuova normativa, in Osservatorio costituzionale AIC, 2/2016, p. 11.
5 M.R. Marella, Qualche notazione sui possibili effetti simbolici e redistributivi del d.d.l. Cirinn, in About Gender, 2016, p. 157; V. Lin-
giardi, Citizen Gay. Famiglie, Diritti negati e salute mentale, Milano, Il Saggiatore, 2007, p. 12 e ss.
6 M. Guerzoni, Unioni civili, resta fuori la fedelt per evitare riferimenti al matrimonio, in Corriere della Sera, 23 febbraio 2016.
7 ISTAT, Matrimoni, separazioni e divorzi, Anno 2014, consultato su www.istat.it, pp. 2 e 3.
8 C. Srgjerd, Reconstructing Marriage. The Legal Status of Relationships in a Changing Society, Intersentia, Cambridge-Ant-
werp-Portland, 2012, p. 122.
9 A. Ferrari, Il matrimonio nel diritto della Chiesa cattolica latina, in Il matrimonio, Diritto Ebraico, canonico e islamico: un commento
alle fonti, a cura di S. Ferrari, Torino, Giappichelli, 2006, pp. 95 ss.

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Tale interpretazione influenz nei secoli successivi la concezione cattolica del matrimonio, impe-
dendo la possibilit di matrimoni poligamici, divorzi, ripudi e nuove unioni, come invece avveniva per
la tradizione pagana ed ebraica10. In questo modo la dottrina Patristica rese giustificabile per la morale
cristiana un istituto pagano, sacralizzandolo11 gi a partire dalleditto di Costantino, che ridusse sensi-
bilmente le cause di divorzio, limitate alla sola venuta meno dellaffectio maritalis: tra esse si riscontra
ladulterio della moglie12.
Il diritto canonico medievale fu categorico nello stabilire lindissolubilit matrimoniale, infatti il
riferimento canonistico identifica il matrimonio come istituzione voluta da Dio, quale simbolo dellu-
nione tra il Cristo e la Chiesa, nella quale il dovere di fedelt imprescindibile, insieme a indissolubilit
e castit matrimoniale13.
La Riforma protestante restitu al matrimonio il suo carattere originario di accordo convenzionale
relativo alla comunione di vita14, cancellandone la peculiarit sacramentale. Quale conseguenza venne
accettato che i matrimoni, come le convenzioni, potessero essere sciolti attraverso il divorzio.15 Ci no-
nostante la Riforma non cambi idea sulla rigidit in merito alla fedelt: ad esempio Calvino definiva
linfedelt coniugale il pi turpe dei crimini poich con un solo atto ladultero, marito o moglie che
egli fosse, violava il patto con il coniuge, Dio e la comunit intera16. Siffatto rigore avrebbe prima o poi
subito un allentamento e ci accadde nel secolo dei Lumi. Infatti, a seconda dello status delle persone
interessate17, alla fedelt coniugale non si riconosceva pi il medesimo valore. Durante i convulsi tempi
rivoluzionari, la legge 20 settembre 1792 introdusse il divorzio, anche senza colpa ovvero su istanza
di parte18, e riconobbe ai coniugi la possibilit di divorziare consensualmente di fronte allufficiale di
stato civile qualora sussistessero alcune specifiche circostanze, tra cui incapacit mentale, condanne a
pene detentive, labbandono del tetto coniugale, lmigration19 e lincompatibilit dhumeur20, cio in-
compatibilit di carattere: linfedelt coniugale e ladulterio non erano considerati esplicitamente quali
cause di divorzio, ma potevano provocare proprio quella incompatibilit sopraccennata. Il divorzio
sopravvissuto agli eccessi rivoluzionari, anche se con limitazione delle cause scatenanti. Infatti, sotto
la vigenza del Code Napolon, si tolleravano le avventure galanti, ma si consideravano le gravidanze:
nessuna indulgenza per le donne colpevoli di mettere al mondo un figlio illegittimo21, perch si sarebbe

10 C. Pederoda, Matrimonio canonico Matrimonio civile, in I Quaderni di In Prin, Archivio di Stato di Udine, 2008, I, 1.
11 V. Parlato, Note su matrimonio e unioni civili nella concezione cattolica e nel diritto canonico, in Stato, Chiese e pluralismo confessiona-
le, n. 6/2014, p. 2; A. Ferrari, op. cit., p. 96. Ai principi summenzionati fa esplicito riferimento il can. 1096 del codice di diritto
canonico.
12 M.A. Glendon, The Transformation of Family Law, Chicago-London, The University of Chicago Press, 1989, 17; S. Sanders, The
Cyclical Nature of Divorce in the Western Legal Tradition, in 50 Loy. L. Rev. 407, 2004, p. 409.
13 V. Parlato, op. cit.
14 J. Gaudemet, Le mariage en Occident, Paris, 1987, p. 191. Questo autore osserva che seppure non avesse mai attribuito al ma-
trimonio la natura di contratto, la patristica latina ne riconosceva il carattere convenzionale. Lidea di contratto venne colle-
gata al matrimonio a partire dal Medioevo in ossequio al trionfo della dottrina consensualistica, tuttavia detta dottrina non
impose mai ladesione del matrimonio al contratto continuando a qualificarlo quale convenzione. Per una ricostruzione di
questo passaggio si rimanda a M. Rheinstein, R. Knig , Introduction, Chapter I, in Persons and Family, International Encyclopedia
of Comparative Law, Tubingen Leiden Boston, 2007, IV, pp. 1-9, c. 7.
15 D. Maccollough, Riforma. La divisione della casa comune europea (1490 1700), Roma, Carocci, 2010, p. 828.
16 J. Witte Jr., John Calvin on Marriage and Family Life, 2007, http://ssrn.com/abstract=1014729
17 S. Desan, Making and Breaking Marriage: An Overview on Old Regime Marriage as a Social Practice, in S. Desan, J. Merrick, (eds.),
Family, Gender, and Law in Early Modern France, Pennsylvania State University Press, University Park, 2009, p. 4. Come stato
osservato, se nella vita di una donna francese un amante era un evento trascurabile, in quello di una donna inglese aveva
effetti devastanti. Avendo noi la facolt di scegliere i nostri mariti, non ci permesso di non amarli, gli spieg e tradirli un
crimine che non ci viene in alcun caso perdonato B. Craveri, Gli Ultimi Libertini, Milano, Adelphi, 2016, p. 31.
18 M.A. Glendon, op. cit., p. 159; M. Parquet, Droit de la famille, Levallois-Perret, Editions Brals, p. 85.
19 Durante la Rivoluzione Francese, lmigration consisteva nella fuga allestero, specie dei membri della classe aristocratica,
ed era sanzionata con la morte civile. Si veda, K. Carpenter, Emigration in Politics and Imaginations, in D. Andress, The Oxford
Handbook of the French Revolution, Oxford New York, Oxford University Press, 2015, Ch. 19.
20 M.A. Glendon, op. cit., S. Desan, Ptitions de femmes en faveur dune rforme rvolutionnaire de la famille, Annales historiques de la
Rvolution franaise, 2006, p. 6, http://ahrf.revues.org/5883.
21 M. Parrot, Figure e compiti, in P. Aris, G. Duby, La vita privata. LOttocento, (trad. it., F. Cataldi Villari, M. Garin, S. Neri, F. Sal-
vatorelli), Roma-Bari, Laterza, 1991, p. 110. La stessa autrice osserva che luomo adultero non rischia nulla; gode di grandi

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inquinata la linea di discendenza maschile. Dopo la caduta di Napoleone, il divorzio venne abolito con
la Restaurazione22 e reintrodotto dopo quasi settantanni nel 188423.

3. Obbligo di fedelt, adulterio e divorzio:


il contributo del diritto comparato

Anche in Common Law lidea di inquinamento della discendenza con la violazione dellobbligo di fedelt
era presente. A questo proposito, si ricorda che linfluenza della tradizione canonistica24 si manife-
stata attraverso la Chiesa dInghilterra, la quale considera linfedelt come distruttiva delle famiglie
e ne ha esteso la definizione fino a includervi lattivit sessuale extraconiugale del marito25, anche se
va sottolineato che la monogamia maschile era socialmente considerata una mera finzione26. Tanto nel
Common Law inglese quanto in quello americano non si parla di obbligo di fedelt quale obbligazione
matrimoniale, ma la violazione del dovere di fedelt viene sanzionata diversamente a seconda che si
tratti di fornication, termine che indica il rapporto sessuale, generalmente del marito sia prematrimoniale
sia extraconiugale27, ovvero di adultery, in riferimento al tradimento della moglie. Infatti, si pensa che il
tradimento femminile abbia tendency to adulterate the issue of an innocent husband, and to turn the inher-
itance away from his own blood, to that of a stranger28. Il concetto giuridico di adulterio si fonda sullidea
di furto, pertanto esso stato a lungo considerato un crimine penalmente perseguibile con le pene pi
diversificate, come esemplarmente racconta lo scrittore Nathaniel Hathworne nel romanzo La lettera
scarlatta. Durante il XVIII e il XIX, ladulterio e il divorzio sono rimasti ancora strettamente connessi
nei paesi protestanti, come in Germania29 e Inghilterra30. Lesperienza inglese in materia riveste un certo
interesse. Fino al 1857 la competenza per le cause di divorzio era del solo Parlamento, quindi riservato a
una stretta lite di soggetti e si registrarono solo quattro casi di istanze femminili accolte31. In quellanno
venne introdotto il divorzio giudiziale: i requisiti per lottenimento erano diversi per i coniugi e la mo-
glie lo poteva ottenere in concomitanza di circostanze aggravanti molto gravi, come la violenza e lab-
bandono32. A partire dal 1923 anche la moglie poteva divorziare giudizialmente per il semplice adulterio
e nel 1937 la disciplina si estese anche a motivi ulteriori, come labbandono durato tre anni, crudelt e
insanit mentale sopravvenuta33. Tuttavia, la situazione mutata a partire dalla seconda met del XX

complicit; la ricerca della paternit vietata dal Codice civile, mentre la morale consuetudinaria esigeva il matrimonio del
genitore con la ragazza che aveva ingravidato.
22 Si tratta della Loi Bonald dell8 maggio del 1816 (M. Parquet, op. cit., p. 85).
23 Con la Loi Naquet del 27 luglio 1884 (M. Parquet, ult. op. loc. cit.).
24 P. McKinley Brennan, Of Marriage and Monks, Community and Dialogue, in 48 Emory L.J. 689, 1999, p. 700.
25 S.S. Varnado, Avatars, Scarlet As, and Adultery in the Technological Age, in 55 Ariz. L. Rev. 371, 2013, p. 385.
26 Constitutional Barriers To Civil And Criminal Restrictions On Pre- And Extramarital Sex, 104 Harvard Law Review 1660, 1991, p.
1671.
27 C.J. Reid, Jr., The Augustinian Goods of Marriage: The Disappearing Cornerstone of the American Law of Marriage, in 18 BYU J. Pub.
L. 449, 2004, p. 457.
28 Cos si esprimeva la Corte Suprema del New Jersey nel 1838 nel caso State v. Lash (N.J. 1838).
29 S. Sanders, op. cit., p. 419; M.A. Glendon, op. cit., p. 174.
30 D.C. Wright, The Crisis of Child Custody: A History of the Birth of Family Law in England, in 11 Colum. J. Gender & L. 175, 176-82,
238-49, 2002; W.E. Schneider, Secrets and Lies: The Queens Proctor and Judicial Investigation of Party-Controlled Narratives, in 27
Law & Soc. Inquiry 449, 453-62, 2002; e H.D. Lord, Husband and Wife: English Marriage Law from 1750: A Bibliographic Essay, in
11 S. Cal. Rev. L. & Womens Stud. 1, 1-3, 12-26, 2001.
31 M.A. Glendon, op. cit., p. 149.
32 M.A. Glendon, op. cit., p. 150.
33 M.A. Glendon, ult. loc. op. cit.

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secolo in relazione al distacco tra atto sessuale e procreazione34, in particolare con la presa di controllo
della propria fecondit da parte delle donne attraverso lassunzione di contraccettivi35.
Negli attuali Stati Uniti, la materia familiare di competenza statale e le Corti possono dichiarare
sciolto il matrimonio solo nei casi previsti dalla legge. Il panorama giuridico in materia molto varie-
gato, infatti nella maggioranza degli Stati la violazione del dovere di fedelt ancora prevista come
causa di divorzio36 e ladultery punito anche penalmente37, mentre in altri Stati38 vige la no fault rule.
Infatti, sopravvive un legame con la tradizione attraverso riferimenti alla consumazione delladultery39.
interessante notare come non necessariamente gli Stati che puniscono penalmente ladultery preveda-
no tale fattispecie quale esplicita causa di divorzio40. Anche se questa circostanza sembra essere illogica,
essa parrebbe essere conseguente al fatto che alcuni Stati puniscono ladultery senza definirla in modo
tassativo41. La dottrina osserva che dalla sua definizione sorgono due questioni. Da un lato, un primo
problema concerne lindividuazione del soggetto attivo, cio se solo una persona sposata possa essere
colpevole di adultery o se anche una persona non sposata possa essere condannata nel caso abbia una
relazione di natura sessuale con una persona sposata. Dallaltro lato in che cosa consista la fattispecie
stessa di adultery. Sul punto gli Stati divergono, alcuni richiedono che la relazione extramatrimoniale
sia abituale e che preveda coabitazione e manifestazione pubblica della medesima, altri proibiscono
qualsiasi forma di adultery42. Di fronte a siffatto panorama, la dottrina osserva che seppure negli Stati
Uniti vi siano ancora procedimenti penali a seguito di incriminazioni per adultery, essi sono divenuti
ormai rari43. Tali incriminazioni esplicitano il legame simbolico, ancora molto forte, con i valori morali44
provenienti dalla tradizione religiosa45 delle Colonie americane puritane che, distaccandosi dal Common
Law inglese, addirittura consentivano la comminazione della pena capitale in caso di adultery.
Per quel che riguarda il dibattito comparatistico europeo, si osserva in via generale che nella disci-
plina dello scioglimento del matrimonio viene taciuto lesplicito riferimento alla violazione del dovere
di fedelt, ma disciplinata la rottura irreparabile del matrimonio46. Essa pu derivare anche da altre
circostanze, come nel caso delle normative olandese47 e tedesca48 dove, in caso di istanza congiunta di di-
vorzio, i motivi della rottura irreparabile del matrimonio non vengono neppure verificati dal giudice49.

34 Si ricorda, infatti, che la nascita della prima bambina in provetta, Louise Brown, avvenne proprio in Inghilterra nel 1978
(R.M.A. Kamel, Assisted Reproductive Technology after the birth of Louise Brown, in J Reprod Infertil. 2013 Jul;14(3):96-109).
35 F. Hritier, Dissolvere la gerarchia. Maschile/Femminile II, trad. it. A. Panaro, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2004, p. 166.
36 Si tratta di Alabama, Alaska, Arkansa, Connecticut, Delaware, Georgia, Idaho, Illinois, Indiana, Louisiana, Maine, Massachu-
setts, Maryland, Mississippi, News Hampshire, New Jersey, New Mexico, New York, North Carolina, North Dakota, Ohio,
Oklahoma, Pennsylvania, Rhode Island, South Carolina, South Dakota, Tennessee, Texas, Utah, Virginia, Vermont, West
Virginia (S. Varnado, Avatars, Scarlet As, and Adultery in the Technological Age, in 55 Ariz. L. Rev. 371, 2013, p. 383).
37 Sono 21 gli Stati che puniscono ladulterio come crimine, si tratta di Alabama, Arizona, Florida, Georgia, Idaho, Illinois,
Kansas, Maryland, Massachusetts, Michigan Minnesota, Mississippi, New York, North Carolina, North Dakota, Oklahoma,
Rhode Island, South Carolina, Utah, Virginia, Wisconsin (A.D. Cohen, How the Establishment Clause Can Influence Substantive
Due Process: Adultery Bans after Lawrence, 79 Fordham L. Rev. 605, 2010, p. 613; D.L. Rhode, Adultery: An Agenda for Legal Reform,
11 Stan. J.C.R. & C.L. 179, 2015, p. 180, n. 2).
38 Si tratta di: Arizona, California, Colorado, D.C., Florida, Hawaii, Iowa, Kentucky, Michigan, Minnesota, Missouri, Montana,
Nebraska, Oregon, Washington, Wisconsin, Wyoming (S. Varnado, op. cit.).
39 S. Varnado, op. cit.
40 Gli Stati in questione sono Arizona, Florida, Michigan, Minnesota e Wisconsin.
41 R.A. Posner, K.B. Silbaug, A Guide to Americas Sex Laws, Chicago, The University of Chicago Press, 1996, p. 103 ss.
42 R.A. Posner, K.B. Silbaug, ult. op. loc. cit.
43 D.L. Rhode, op. cit., p. 181.
44 D.L. Rhode, op. cit., p. 184.
45 A.D. Cohen, op. cit., p. 613.
46 C.Srgjerd, op. cit., p. 127.
47 C.Srgjerd, op. cit., 128.
48 D. Martiny, German Report, in European Family Law in Action, Vol. I: Ground for Divorce, Cambridge-Antwerp-Portland, In-
tersentia, 2003, p. 80. Si osserva che la violazione dei doveri matrimoniali ha un effetto marginale, principalmente influisce
sullaccesso della parte colpevole ad una procedura di divorzio pi rapida (D. Martiny, op. cit., p. 188 ss).
49 K. Boele-Woelki, O. Cherednychenko, C. Lieeke, Dutch Report, in European Family Law in Action, Volume I: Ground for Divorce,
2003, cit., p. 89.

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Una delle esperienze pioneristiche maggiormente interessanti in questo senso quella svedese
dove nella disciplina pi risalente la violazione dellobbligo di fedelt non era soggetta a particolari
sanzioni. Negli anni Settanta del secolo scorso essa stata sottoposta ad un ampio dibattito secondo
cui il mantenimento di tale obbligo, considerato ormai superato, avrebbe potuto rappresentare un de-
terrente al matrimonio per le giovani coppie50, mentre nella riforma del diritto nuziale promulgata nel
1987 si sottolineava che essa era da intendersi in un senso pi ampio rispetto alla sola fedelt, proprio
in riferimento alla lealt e solidariet tra gli sposi51. Tale esperienza ha rappresentato un modello per la
riforma della legislazione spagnola, la quale non stabilisce specifici motivi per la richiesta di divorzio:
sufficiente la volont di uno dei coniugi52. In Francia, larticolo 212 del Code Civil stabilisce che i coniugi
reciprocamente si devono rispetto, fedelt, soccorso, assistenza mentre larticolo 242 afferma che la colpa
possa essere ritenuta un motivo sufficiente per il divorzio. Essa riconducibile a una o pi circostanze
che costituiscono una violazione grave e reiterata dei doveri e degli obblighi del matrimonio53 e che
abbiano provocato una alterazione definitiva del legame coniugale54. A questo proposito, si osserva che
nellinterpretazione giurisprudenziale francese recente, linfedelt viene considerata come effetto della
vita matrimoniale divenuta intollerabile55, anche per infedelt reciproca56, ad esempio per lerosione
dei sentimenti sulla vita coniugale quotidiana, la presenza di suoceri utilizzati come coadiuvanti per la cura per
il bambino quando entrambi i genitori lavorano, le differenze di progettazione, la presenza di elementi di grande
banalit nella vita di una coppia; sono prove che suggeriscono che la responsabilit esclusiva della disintegrazione
progressiva imputabile esclusivamente alla moglie che ha tenuto un comportamento eccessivo e pregiudizievole
allo svolgimento soddisfacente del rapporto matrimoniale57.

4. La natura del dovere di fedelt

La dottrina italiana pi legata ai dettami canonistici da un lato rigetta lidentificazione tra unione civile
e matrimonio58, mentre dallaltro assume quale paradigma matrimoniale il matrimonio concordatario,
quindi il modello canonico59, disciplinato nel Concordato dell11 febbraio 1929. Si ricorda che lart. 34
del Concordato Lateranense stabiliva la sostituzione della regola della esclusivit del matrimonio civile,
obbligatorio secondo il codice Pisanelli del 186560, con un sistema di scelta, facoltativa, della forma della
celebrazione61, attribuendo al matrimonio canonico la capacit di conseguire gli effetti del matrimonio
civile attraverso la sua trascrizione nei registri di stato civile, nei casi previsti dalla legge62.
Riferendosi allart. 3463, certa dottrina ecclesiastica ha inteso affermare che in quegli anni, anche la
concezione laica del matrimonio non differiva sostanzialmente da quella cattolica: fedelt reciproca dei coniugi,

50 C. Srgjerd, op. cit.


51 C. Srgjerd, op. cit., p. 123.
52 C. Srgjerd, op. cit., p. 126.
53 Art. 242 del Code Civil francese, modificato dalla Loi n. 2004-439 del 26 maggio 2004.
54 Art. 246 del Code Civil francese.
55 Cour dappel de Limoges, sentenza del 13 maggio 2013, RG 12/00908; Cour dappel de Bastia, sentenza del 10 aprile 2013, RG
11/00356
56 Cour dappel de Rennes, sentenza del 14 ottobre 2014, RG 13/04534.
57 Cour dappel de Versailles, sentenza del 17 marzo 2016, RG 15/02921.
58 V. Parlato, op. cit.
59 Marginalmente, si nota che la celebrazione unione civile ricalca il rito canonico, in quanto Due persone maggiorenni dello
stesso sesso costituiscono ununione civile mediante dichiarazione di fronte allufficiale di stato civile ed alla presenza di due
testimoni (art. 1., co. 2, legge 20 maggio 2016, n. 76).
60 C.M. Bianca, Diritto Civile, La Famiglia, Milano, Giuffr, 2014, p. 36.
61 C. Pederoda, op. cit.
62 C.M. Bianca, op. cit., p. 37.
63 Il quale statuisce che Lo Stato italiano, volendo ridonare allistituto del matrimonio, che base della famiglia, dignit con-
forme alle tradizioni cattoliche del suo popolo, riconosce al sacramento del matrimonio, disciplinato dal diritto canonico, gli
effetti civili. Le pubblicazioni del matrimonio come sopra saranno effettuate, oltre che nella chiesa parrocchiale, anche nella

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indissolubilit, finalit della procreazione ed educazione della prole, aiuto reciproco degli sposi, tutela dei figli nati
nel matrimonio, legittimi, rispetto a quelli naturali, riconoscibili, in certi casi, o addirittura non riconoscibili, se
adulterini64. Ma se ci poteva avere un senso negli Anni Trenta, attualmente non pi un fatto condi-
viso dallinsieme dei consociati. Infatti, i quasi novanta anni che ci distanziano dal 1929 hanno visto
profondi cambiamenti, che hanno inciso sia nella societ, sia sulla disciplina del matrimonio e del rap-
porto di coppia. Siffatta evoluzione non stata n veloce, n semplice e probabilmente non definitiva.
possibile affermare che essa abbia avuto inizio a partire dalle sentenze della Corte costituzionale sulla
diversa sanzionabilit penale dellinfedelt coniugale65, poi attraverso lintroduzione del divorzio, fino
alla riforma del diritto di famiglia del 1975. Tuttavia lo scioglimento civile del vincolo matrimoniale per-
mane ancora legato allirreparabilit della frattura della vita matrimoniale, la quale emerge dalla gravit
dei fatti che non consentono la prosecuzione della convivenza, al punto da escludere ogni possibile re-
cupero del rapporto66. Tale inquadramento sopravvive anche successivamente alla riforma sulla durata
della separazione apportata dalla legge 132/2014, che infatti ha mancato di introdurre lo scioglimento
immediato del vincolo per comune volont delle parti67.
Al contrario, la disciplina delle unioni civili, ai sensi del comma 24 dellart. 1 della legge 20 maggio
2016, n. 74, non prevede in caso di scioglimento dellunione un periodo di separazione paragonabile a
quella residuale prevista per le coppie coniugate. In questo senso, in riferimento ai diritti e doveri dei
partner occorre tener presente che non essendoci separazione, non pu esservi laddebito, neppure per
la violazione della promessa di fedelt. Infatti, nel caso relativo allo scioglimento dellunione civile
sufficiente che ciascuna delle parti manifesti, anche disgiuntamente, la volont di scioglimento dinan-
zi allufficiale di stato civile. Ci appare coerente con il percorso evolutivo giurisprudenziale il quale
ha mutato la natura del dovere di fedelt, spostandone la rilevanza dal piano riproduttivo-sessuale al
rispetto della persona dellaltro coniuge68. La dottrina ha cercato una definizione pi appropriata di
siffatto dovere e le idee che si sono manifestate, seppur presentando ancora residui attaccamenti alla
tradizione, hanno accolto lavvenuta mutazione. Infatti, vi chi ha parlato di reciproca dedizione fisica
e spirituale69 tra i coniugi, ovvero di lealt70, o ancora di impegno globale di devozione71 a non
tradire la reciproca fiducia;, tuttavia, lorientamento maggioritario sottolinea che il dovere di fedelt non
riconducibile a una mera astensione dai rapporti sessuali con altre persone, ma si tratta del rafforza-
mento della comunione materiale e spirituale dei coniugi.

casa comunale. Subito dopo la celebrazione il parroco spiegher ai coniugi gli effetti civili del matrimonio, dando lettura de-
gli articoli del codice civile riguardanti i diritti ed i doveri dei coniugi, e rediger latto di matrimonio, del quale entro cinque
giorni trasmetter copia integrale al Comune, affinch venga trascritto nei registri dello stato civile. Le cause concernenti la
nullit del matrimonio e la dispensa dal matrimonio rato e non consumato sono riservate alla competenza dei tribunali e dei
dicasteri ecclesiastici. I provvedimenti e le sentenze relative, quando siano divenute definitive, saranno portate al Supremo
Tribunale della Segnatura, il quale controller se siano state rispettate le norme del diritto canonico relative alla competenza
del giudice, alla citazione ed alla legittima rappresentanza o contumacia delle parti. I detti provvedimenti e sentenze defini-
tive coi relativi decreti del Supremo Tribunale della Segnatura saranno trasmessi alla Corte di appello dello Stato competente
per territorio, la quale, con ordinanze emesse in Camera di Consiglio, li render esecutivi agli effetti civili ed ordiner che
siano annotati nei registri dello stato civile a margine dellatto di matrimonio. Quanto alle cause di separazione personale, la
Santa Sede consente che siano giudicate dallautorit giudiziaria civile.
64 V. Parlato, op. cit.
65 Sul punto, P. Palermo, Uguaglianza e tradizione nel matrimonio: dalladulterio alle unioni omosessuali, in La nuova giurisprudenza
civile commentata, 2010, II, p. 537.
66 C.M. Bianca, op. cit., p. 277.
67 Atto Senato n. 1857, Modifiche alla legge 1 dicembre 1970, n. 898, in materia di legittimazione alla richiesta di scioglimento
e cessazione degli effetti civili del matrimonio. Il testo di tale ddl recita: Dopo larticolo 3 della legge 1 dicembre 1970, n.
898, inserito il seguente: Art. 3-bis. - 1. Lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio pu altres essere
richiesto da entrambi i coniugi, con ricorso congiunto presentato allautorit giudiziaria competente, anche in assenza di
separazione legale, quando non vi siano figli minori, figli maggiorenni incapaci o portatori di handicap grave ovvero figli
di et inferiore ai ventisei anni economicamente non autosufficienti. Non si applicano gli articoli 6 e 12 del decreto-legge 12
settembre 2014, n. 132, convertito, con modificazioni, dalla legge 10 novembre 2014, n. 162.
68 D. Morello Di Giovanni, Obbligo di fedelt e pronuncia di addebito, in Famiglia e Diritto, 2013, pp. 8, 9, 777.
69 Corte di cassazione, Sez. I, sentenza del 18 gennaio 1997, n. 9287, in Famiglia e Diritto, 1998, 1, p.10.
70 la quale impone di sacrificare gli interessi e le scelte individuali di ciascun coniuge che si rivelino in conflitto con gli impegni
e le prospettive della vita comune (Corte di cassazione, sentenza dell1 giugno 2012, n. 8862, in Banca Dati Leggi dItalia, 2012;
Corte di cassazione, sentenza dell11 giugno 2008, n. 15557, in D&G, 2008).
71 Corte di cassazione, Sez. I, sentenza del 9 ottobre 2012, n. 17196, in Foro Italiano, 2012, 11, 1, p. 2956.

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5. Gli effetti dello stralcio del dovere di fedelt


e il concetto di vita familiare

Lo stralcio dellobbligo di fedelt apparirebbe sottolineare una discriminazione nei confronti delle cop-
pie omosessuali, simbolicamente deprivate di uno degli obblighi caratterizzanti limpegno formale del-
la vita di coppia. In realt limposizione legale di tale obbligo parrebbe anacronistica nei tempi odierni,
dove sono maggiormente accettati comportamenti individuali pi liberi e disinvolti rispetto al passato72.
Come noto, la fedelt sessuale dei coniugi stata tradizionalmente interpretata come un dove-
re della moglie nei confronti del marito, sanzionato anche penalmente. A questo proposito, si ricorda
infatti che la Corte costituzionale abrogava la dichiarazione di illegittimit costituzionale dellart. 559
del codice penale, che prevedeva il reato di adulterio della moglie e del correo delladultera. Con la
sentenza 19 dicembre 1968, n. 12673, Giudice delle leggi stabiliva che per lunit familiare costituisce
indubbiamente un pericolo sia ladulterio del marito sia quello della moglie; ma quando la legge faccia
un differente trattamento, questo pericolo assume proporzioni pi gravi, sia per i riflessi sul comporta-
mento di entrambi i coniugi, sia per le conseguenze psicologiche sui soggetti. Pertanto, tale fattispecie
incriminatrice era viziata di illegittimit costituzionale in riferimento agli artt. 3 e 29 della Costituzione,
in quanto sanciscono una deroga al principio di eguaglianza dei coniugi non essenziale per la garanzia
dellunit familiare, ma risolventesi, piuttosto, per il marito, in un privilegio; e questo, come tutti i pri-
vilegi, viola il principio di parit. Tale sentenza ha rappresentato il primo passo dellerosione del dovere
di fedelt che per secoli ha costituito la garanzia della certezza, anche fittizia, della paternit della prole
e, conseguentemente, della trasmissione del nome e del patrimonio familiare.
Successivamente la Corte costituzionale intervenuta sullobbligo di fedelt, con la sentenza
99/1974, dichiarando secondo cui era illegittimo, per violazione dellart. 3 Cost., lart. 156, comma 1, c.c.,
nella parte in cui, disponendo che per i coniugi consensualmente separati perduri lobbligo reciproco di
fedelt, non limitava questobbligo al dovere di astenersi da quei comportamenti che, per il concorso di
determinate circostanze, siano idonei a costituire ingiuria grave allaltro coniuge74. Il percorso giurispru-
denziale proseguito mutando la natura del dovere di fedelt, spostandone la rilevanza dal piano ripro-
duttivo-sessuale al rispetto della persona dellaltro coniuge75. La giurisprudenza, seguita dalla dottrina,
ha ormai stabilmente affermato che il dovere di fedelt coniugale si riferisce principalmente allobbligo
di non tradire la fiducia reciproca ovvero il rapporto di dedizione fisica e spirituale tra i coniugi, cos
da non tradire la sensibilit e la dignit della persona che subisce gli effetti di siffatti comportamenti76.
Alluopo, si evidenzia come linosservanza dellobbligo di fedelt coniugale intanto pu giustificare
laddebito della separazione al coniuge responsabile in quanto determina la situazione di intollerabilit
del protrarsi della convivenza coniugale ma non nel caso in cui intervenga dopo che questa situazione
sia gi maturata e, dunque, in un contesto di disgregazione della comunione materiale e spirituale77.
Come accennato in precedenza, la disciplina delle unioni civili consente alla coppia di interrom-
pere immediatamente il legame attraverso la comunicazione dinanzi allufficiale di stato civile. Alla
luce di quanto espresso, ci si potrebbe chiedere se non sussista in merito allobbligo di fedelt una
discriminazione a discapito delle coppie coniugate, considerato che esso riguarda un comportamen-
to personalissimo, spontaneo e insopprimibile di un individuo, imponendo per legge ormai alle sole
coppie eterosessuali la manifestazione di una condotta (fedelt al coniuge) legata alla presenza di un
sentimento (innamoramento verso il coniuge) in un contesto sociale che giuridicamente riconducibile
alla protezione della vita familiare. A questo proposito, la Corte europea dei diritti umani riconosce
lequiparazione del concetto di vita familiare tanto per le famiglie composte da persone di orientamen-
to eterosessuale quanto omosessuale. La decisione Schalk e Kopf contro Austria sottolinea il mutamento
del paradigma scientifico legale, morale e sociale, nonch estende la nozione di vita familiare garantito
dallart. 8 Cedu anche alle famiglie composte da persone dello stesso sesso78, indipendentemente dalla
differenziazione adottata per legge.

72 L. Remiddi, Le unioni civili dopo la legge Cirinn: le questioni ancora aperte, in Giudicedonna.it, 2016, 1, p. 3.
73 In Giurisprudenza italiana, 1969, 1, p. 416
74 Foro Italiano, 1974, 1, p. 1574. Sul punto, L. Remiddi, op. cit.
75 D. Morello Di Giovanni, Obbligo di fedelt e pronuncia di addebito, in Famiglia e Diritto, 2013, 8, p. 777.
76 Corte di cassazione, Sez. I, sentenza del 18 gennaio 1997, n. 9287.
77 Corte di cassazione, sentenza dell11 dicembre 2013, n. 27730.
78 Corte europea dei diritti umani, sentenza del 24 giugno 2010, Schalk e Kopf contro Austria.

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Altres, alla luce di tale circostanza ci si pu chiedere se la diversa valutazione dei doveri inerenti
alla vita familiare non costituisca una discriminazione per il trattamento differente in merito al rico-
noscimento del danno endofamiliare79: si potrebbe riconoscere anche alle coppie dello stesso sesso per
la violazione dei doveri loro ascritti? In precedenza allentrata in vigore della legge 20 maggio 2016,
n. 76, la giurisprudenza aveva gi affermato che la violazione dei diritti fondamentali della persona
conseguente a condotte connotate da gravit pu configurarsi anche allinterno di una unione di fatto,
riconoscendo cos il risarcimento del danno endofamiliare. A questo fine, tale unione deve avere, be-
ninteso, caratteristiche di seriet e stabilit, avuto riguardo alla irrinunciabilit del nucleo essenziale di tali diritti,
riconosciuti, ai sensi dellart. 2 Cost., in tutte le formazioni sociali in cui si svolge la personalit dellindividuo80.
Pare concordare la dottrina, la quale afferma che i partner di una unione civile sono pur sempre tenuti ad
alimentare il rapporto con comportamenti rispettosi degli obblighi reciproci previsti per i coniugi. Pur in assenza di
uneteroimposizione, i membri della coppia fin quando dura la convivenza devono dare luogo ad un progetto
di vita comune che presuppone assistenza e protezione reciproca81, anche in assenza dellobbligo di fedelt,
pertanto pare estensibile anche alle unioni civili il riconoscimento del danno endofamiliare per i com-
portamenti lesivi della dignit posti in essere da un partner nei confronti dellaltro. Ci si pu chiedere se
tra tali comportamenti possa rientrare la violazione del dovere di fedelt. Alla luce summenzionati dei
principi di pari dignit e uguaglianza la risposta sembrerebbe essere affermativa.

6. Gli effetti dello stralcio del dovere di fedelt sulla filiazione

Altrettanto utile indagare brevemente il rapporto tra dovere di fedelt e presunzione legale di pater-
nit nel matrimonio. In tale presunzione vi una valenza di origine religiosa, che considerava la donna
come propriet necessaria ai fini riproduttivi: si tratta dello ius in corpore in capo al marito. A questo
proposito la dottrina82 rammenta il dettato del vecchio codex juris canonici. Al par. 1081 esso affermava
che il consensus matrimonialis est actus voluntatis quo utraque pars tardit et acceptat jus in corpus, perpetuum
et exclusivum, in ordine ad actus per se aptos ad prolis generationem. La visione proprietaria del corpo della
donna83, contenuta in questa definizione, era strettamente connessa con la certezza della paternit e
la purezza della stirpe paterna, promossa dalla Chiesa attraverso una costruzione cattolica dei rapporti
familiari84, nel senso di una concezione del matrimonio orientata alla procreazione85. Come gi visto,
con lart. 34 del Concordato lateranense del 1929, lo Stato accettava di equiparare lefficacia del matri-
monio religioso, a tutti gli effetti, al matrimonio civile nella sua interezza86. Tale visione stata recepita
nel nuovo ordinamento repubblicano attraverso il discusso inserimento dei Patti Lateranensi nella Co-
stituzione87. In questo modo, si protraeva la continuit dellinfluenza della disciplina del matrimonio
canonico e quindi del rigoroso collegamento tra fedelt matrimoniale e presunzione di paternit. Tale
presunzione mantiene vivo il presupposto che il matrimonio sia la condizione indispensabile perch
vi sia un padre: infatti la questione determinante stabilire se la prole sia nata o meno al suo interno88.
Lapplicazione delle innovazioni scientifiche e tecnologiche nellambito riproduttivo umano ha mutato
la tradizionale prospettiva.
Alla luce dellintervento della tecnica possibile affermare che il dovere di fedelt strumentale alla
attribuzione della paternit sia diventato un elemento fittizio. Infatti, partendo dalla nuova formula-

79 G. Casaburi, Convivenze e unioni civili: una prima lettura della nuova legge, in Questione Giustizia, 17 maggio 2016.
80 Tribunale Bologna, Sez. I, sentenza del 16 dicembre 2014.
81 F. Romeo, M.C. Venuti, Relazioni affettive non matrimoniali: riflessioni a margine del d.d.l. in materia di regolamentazione delle unioni
civili e disciplina delle convivenze, in Le nuove leggi civili commentate, 2015, 5, p. 971.
82 V. Carbone, Lirreversibile crisi della coppia legittima ladulterio, rendendo non addebitabile la separazione?, in Famiglia e Diritto, 1999,
2, p. 105.
83 M. DAmelia, Recensione a Nozze di Sangue, di Marco Cavina, in Il Mestiere di Storico, 2012, 1, p. 171.
84 P. Ginsborg, Famiglia Novecento, Vita familiare, rivoluzione e dittature, 1900-1950, trad. it., E. Benghi, Torino, Einaudi, 2013, p.
284; M.E.B. Norton, The Adulterous Wife: A Cross-Historical and Interdisciplinary Approach, in 16 Buff. Womens L.J. 1, 2008, p. 4.
85 P. Moneta, Voce: Matrimonio canonico, in Digesto civile, Torino, UTET, 1994 e dottrina ivi segnalata.
86 P. Moneta, Voce: Matrimonio concordatario, in Digesto Civile, Torino, UTET, 1994.
87 G. Ferrando, voce: Matrimonio civile, in Digesto Civile, Aggiornamento 2014, Torino, UTET, 2014.
88 G. Galeotti, In cerca del padre, Bari - Roma, Laterza, 2009, pp. 5-7.

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zione dellart. 231 c.c., elaborata a seguito della riforma desulla filiazione, possibile notare che essa
non incide sul nucleo essenziale della nozione di filiazione tradizionale nel matrimonio, che costituito
dallattribuzione della qualit di padre a colui che indicato dal matrimonio.
Ci nonostante ci si pu chiedere se abbia ancora senso la coesistenza logica e giuridica del dovere
di fedelt con la presunzione di paternit e, alla luce delle ultime riforme in materia di filiazione, di
entrambi con lo status unico di figlio previsto dagli artt. 315 c.c. e seguenti89 e considerata la diversa di-
sciplina processuale90, sopravvissuta alla riforma del 2012, per la filiazione nata dentro il matrimonio da
quella nata fuori dal matrimonio. Detta distinzione ha significativi effetti: ovvero nel caso in cui i geni-
tori non siano coniugati il genitore biologico non avrebbe alcun problema a proporre il disconoscimento
di paternit per difetto di veridicit, azione disponibile a chiunque vi abbia interesse. Al contrario, per
quel che concerne la filiazione nata avvenuta nel matrimonio la legge prevede rigorosi limiti per la pro-
posizione dellazione di disconoscimento di paternit ai sensi dellart. 243 bis c.c.91.
Alla luce di tali emergenze possibile verificare una correlazione tra lo stralcio dellobbligo di
fedelt e quello delladozione del cogenitore: il messaggio sotteso stabilisce che la bigenitorialit sem-
brerebbe essere esclusivamente riferita alla coppia eterosessuale coniugata. La questione controversa
oggetto dello stralcio in parola concerne lipotesi della coppia omosessuale che conviva con i figli minori
di uno dei due, nati da un apporto esterno, fecondazione eterologa ovvero gestazione per altri, instau-
rando un rapporto di genitorialit sociale con laltro componente della coppia. Invero, in tali circostanze
lunico rapporto riconosciuto e tutelato dalla legge quello con il genitore biologico, mentre il rapporto
con il genitore sociale sebbene avvertito e vissuto dal minore alla stregua dellaltra figura genito-
riale non riceve alcun riconoscimento o tutela, con conseguente privazione del minore della doppia
figura genitoriale, in spregio al principio fondante del mantenimento di rapporti costanti con ambedue
le figure genitoriali92. La rilevanza di questo rapporto verticale tra minore e genitore sociale stata pi
volte riconosciuta dalla giurisprudenza, specie di merito, in applicazione dei principi di provenienza
europea, secondo cui lequiparazione del concetto di vita familiare valida tanto per le famiglie compo-
ste da genitori di orientamento eterosessuale quanto omosessuale93. Infatti i giudici di Strasburgo hanno
sottolineato che siano le indubbie qualit personali e lattitudine per leducazione dei bambini degli
aspiranti genitori, indipendentemente dal loro orientamento sessuale94; a dover rientrare sicuramente
nella valutazione del migliore interesse del bambino, una nozione chiave nello strumento internazio-
nale pertinente. Il legislatore italiano si posto in antitesi con questa giurisprudenza95, eliminando la
norma che che consentiva ladozione del figlio del partner, coerentemente al mantenimento della visione
tradizionale della famiglia eterosessuale e coniugata, legata quindi alla presunzione legale di paternit.
In conclusione, quanto riconosciuto dalla legge 20 maggio 2016 n. 76 da considerarsi soltanto una
copertura parziale del precedente vuoto normativo. In questo contesto, il ruolo giocato dallo stralcio
dellobbligo di fedelt importante e rappresenta pienamente lintenzione discriminatoria tra matrimo-
nio e unione civile. Infatti, imporre tale dovere a un consorzio familiare, cio al matrimonio, e negarlo ad
un altro, cio allunione civile, esclusivamente sulla base dellorientamento sessuale discriminatorio
nel momento in cui si impedisce alle persone di orientamento omosessuale di sposarsi. Pertanto anche
in questo ambito compito della giurisprudenza valutare empiricamente la valenza del dovere di fe-
delt nella vita familiare, indipendentemente dallorientamento sessuale dei suoi componenti, facendo
da battistrada alla completa parificazione sostanziale dei diritti e dei doveri, come gi accaduto in altri
ambiti giuridici.

89 V. Carbone, Le riforme generazionali del diritto di famiglia: luci ed ombre, in Famiglia e Diritto, 2015, 11, p. 972.
90 V. Carbone, La diversa evoluzione della responsabilit genitoriale paterna e di quella materna, in Famiglia e Diritto, 2016, 2, p. 209.
91 E. Andreola, Il principio di verit nella filiazione, in Famiglia e Diritto, 2015, 1, p. 88.
92 Tribunale di Palermo, sentenza del 6 aprile 2015.
93 Corte europea diritti umani, decisione del 19 dicembre 2013, X e altri contro Austria.
94 Corte europea dei diritti umani, decisione del 22 novembre 2008, E.B. contro Francia.
95 A. Schillaci, Un buco nel cuore. Ladozione coparentale dopo il voto del Senato, in Articolo29, www.articolo29.it.

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