Improvvisazione:

Mostrare il significato che l'improvvisazione ha all'interno della musica parlando direttamente con i
suoi intepreti e musicisti.
Non esiste nessun genere musicale nella storia che non sia stato legato all'improvvisazione nella sua
nascita e nella sua crescita.
L'improvvisazione non esiste al difuori della sua pratica, teorizzarla sempre molto complesso e
spesso inconcludente.
Il musicista quando esegue in performance un brano musicale suona ci che descritto o stato
spiegato ma ovviamente ci inserisce una componente emotiva e personale di quel attimo.
Trattare l'improvvisazione in modo astratto, poich gli esempi musicali (trascrizioni) possono
sviare il discorso principale.
Due tipologie di improvvisazioni: quella IDIOMATICA, ossia legata ad un idioma (jazz, flamenco,
barocca indiana) la cui improvvisazione serve per arricchire e sviluppare l'idioma nel corso degli
anni o emulare un artista specifico. Quella NON IDIOMATICA:la cosiddetta libera ma non
rappresenta nessun idioma.
I cambiamenti della musica da consumo o dell'accessibilt della musica (nelle mode musicali)
hanno influenzato il modo di far musica, ma non quello dell'improvvisazione.
Il musicista impara ad improvvisare spesso sugli errori fatti in principio cercando di corregerli.
Curt Sachs dice che l'abilt del musicista a leggere potrebbe sviarlo dalla capacit di improvvisare
ma certamente pu liberarlo dal fardello del compositore.

IMPROVVISAZIONE IDIOMATICA:
musica indiana:
Dialogo con Viram Jasani:
musica indostana (nord) e carnatica (sud)
L'improvvisazione una componente improtante soprattutto in quella del nord (pi tollerante nei
cambiamenti).
Musica molto legata alla sacralit (difficolt di scissione tra musica e religione)
L'improvvisazione si svolge per l'elaborazione del RAGA(cornice variabile).
La melodia del raga si sviluppa nelle "molecole" dello SVARA (dividono in 7 l'ottava). La stessa
ottava divisa in 22 SRUTI (dal valore variabile 1/2, 1/3, 1/4 dello svara), che permettono
l'oscillazione variable e il cambiamento di intonazione (personalizzando) Svara e di conseguenza il
feel verso il raga.
Musica NON armonica, : non si definisce ne tonica ne scala
Il ritmo definito dal TALA (variazioni ritmiche della seconda parte del Raga) e dal LAYA
(sensazione del ritmo, definita....come da noi swing, groove ecc..)
Divisione nell'esecuzione del raga in Alapa e Gat : nell'Alapa si espone il raga, e la nota cardine
(bordone) e si iniza ad improvvisare su di esso (registro basso), si creano delle scale e quando ci si
sofferma su una nello specificio si improvvisa su di essa, tornato al punto di partenza dar il via ad
una nuova improvvisazione di un altro elemento del gruppo.
L'improvvisazione in questa musica deriva dall'esperienza, ma non viene insegnata dal maestro,
inventa frasi proprie all'interno dei raga (modificandoli e sviluppandoli nel corso della storia
contribuendo al mutamento nel corso dei secoli di questa musica). Si intensifica il valore emotivo
del raga attraverso l'improvvisazione.

Flamenco:
Dialogo con Paco Pena
Assenza di documenti per la teoria di questo genere (debussy sosteneva un buon modo per tenerlo
lontanto dall'esperienza classico accademica).
Sviluppo tra musica andalusa e gitana (catalana).
Dialogo tra danza e musica : il chitarrita deve sostenere il ballerino e cercare di fargli dare il
massimo durante la performance.
Cornici variabili durante la performance, unit di tempo :COMPAS (accentuazioni).
Utilizzo accordi semlici (t, sd, d) o gradi modo frigio.
L'improvvisazione si sviluppa in relazione alle FALSETAS.
Ma l'improvvisazione in questo genere non basata sul cambio delle note ma spostare il baricentro,
ossi far sviluppare in modo performativo il brano in maniera diversa in base al contesto.
Magari si improvvisa per un solo pezzo del brano, i base all'altezza e all'emotivit e al modo di
percepire la musica (non si cambia tutto ma lo si rende ogni volta differente).
Improvvisazione utilizzata per mantenere l'autenticit del genere (sia nell'india che nel flamenco).