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Il nono schiavo

Ibrahim, principe di Shirvan, baci l'infimo gradino di pietra del trono del suo conquistatore. Le sue
offerte di seta, gioielli e cavalli, constavano (com' usanza tra i tartari) di nove capi ciascuna, ma
uno spettatore osserv che c'erano solo otto schiavi. Il nono sono io, dichiar Ibrahim, e la sua
lusinga si guadagn il sorriso di Tamerlano

Dal capitolo LXV del Decline and Fall of the Roman Empire di Gibbon.

Un mito di Alessandro

Chi non ricorda quel poema di Robert Graves, in cui egli sogna che Alessandro il Grande non mor
a Babilonia, ma smarr il suo esercito e si intern sempre pi nell'Asia? Dopo un lungo errare in
quella geografia ignota, si imbatt in un esercito di uomini gialli, e dato che il suo mestiere era la
guerra, si arruol nelle loro file. Passarono cos molti anni, e un giorno di paga, Alessandro guard
con sorpresa la moneta d'oro che gli avevano dato. Riconobbe l'effige e pens: io ho fatto coniare
questa moneta per celebrare una vittoria su Dario, quand'ero Alessandro di Macedonia.

Adrienne Bordenave, La modification du Pass ou la seule base da la Tradition (Pau, 1949).

L'opera e il poeta

Il poeta ind Tulsi Das compose un'opera sulle gesta di Hanuman e del suo esercito di scimmie.
Anni dopo, un re lo incarcer in una torre di pietra. Nella cella si mise a meditare, e da quella
meditazione sorse Hanuman col suo esercito di scimmie, e conquistarono la citt e irruppero nella
torre e lo liberarono.

R. F. Burton, Indica (1887).

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