Sei sulla pagina 1di 2

(luogo di grande quiete e suggestione; panorama mozzafiato sulla scandole) si prosegue lungo il CAI 41, prima in dolce salita

scandole) si prosegue lungo il CAI 41, prima in dolce salita tra


SENTIERO N. 27 Costiera Amalfitana).
SENTIERO N. 84 boschi, poi ripidamente su petraia. Splendido panorama dominato
SENTIERO N. 89
Rientro per stessa via oppure seguendo i segnali che portano verso la in alto dalla mole di stile dolomitico del Monte Tre Pizzi (1444 m.)
Da Bomerano a Positano Da San Lazzaro al borgo marittimo di Conca dei Marini Da Vettica Minore alla spiaggia di S. Croce
base della parate superiore e che permettono di superarla risalendo e abbracciante una visione aerea della intera Penisola Sorrentina, (estensione del sentiero 84)
L = 7 Km D = 630 m. Poco faticoso. Media difficolt. un ripido canalone (sentiero medievale a tratti scavato nella roccia). L =3 Km. D = 650 m. Facile e poco faticoso. da Positano fino a Capri. Giunti alla Sella di Capo Muro (1072) si
Dalla piazza di Bomerano si diparte un pittoresco sentiero che L = 1 Km. D = 200 m. Facile e leggero.
Questa variante (consigliata solo ad esperti perch difficile) si ricon- Dalla punta Belvedere di San Lazzaro prendere le scale che scen- lascia il sentiero CAI e si prende a salire lungo l86, che percorre il
conduce fino a Positano. Lungo il percorso si passa sotto la grotta del nette poi alla mulattiera a gradoni utilizzata per landata. dono verso Tovere. Ad un primo bivio delle scale girare a sinistra roccioso spigolo sud-orientale del Monte Catiello fino alla aguzza Scendendo da S. Lazzaro lungo l84, una volta giunti sulla strada
Biscotto dove, oltre alla particolare conformazione geologica della (tra le case). Pi avanti (quota 402 m) le scale incrociano un ampio cima di questo rilievo. Da qui il panorama a 360 gradi: si domina- statale, anzich deviare a destra per Conca dei Marini, deviare a
PRO LOCO AGEROLA
roccia, possibile ammirare secolari case rupestri incastrate nella viottolo che sulla destra, in quota, conduce al centro di Tovere (pos- no, verso N, il Golfo di Napoli col Vesuvio e le isole; verso W, lintera sinistra e, seguendo a tratti la strada ed a tratti delle antiche scalinate,
grotta. Superata la localit Colle La Serra, si apre un incantevole SENTIERO N. 82 sibile deviazione per visita allinteressante chiesa madre. Prendere Penisola Sorrentina e Capri; verso S e SE, tutto il Golfo di Salerno raggiungere la bella spiaggia ciottolosa di Santa Croce. Alle spalle
scenario sulla penisola Sorrentina. invece a sinistra per continuare la discesa lungo le gradinate che fino al Cilento ed ai Monti Alburni; verso E, tutte le altre cime dei della spiaggia vi lomonima ampia grotta costiera con dentro i
Da Bomerano a Vettica Maggiore conducono verso Vettica Minore passando al piede di belle pareti Lattari e, al di l di questi, i Monti Picentini, il M. Partenio, ecc. ruderi di una costruzione medioevale. Attaccati alle pareti della ca-
L = Km 5. D = 650m. Facile e poco faticoso. e guglie calcaree. Arroccata su una di queste vi una bellissima ed Lo strapiombante versante sud-occidentale del Tre Pizzi, coronato vit, che stata invasa ed allargata dal mare, si conservano depositi
SENTIERO N. 80 Da Piazza Capasso si scende lungo il sentiero 80 e dopo circa 300 antica costruzione che ricorda le Meteore greche (visita possibile da spettacolari pareti e guglie rocciose, dissecato profondamente di spiaggia cementati che risalgono allultimo periodo interglaciale
con breve deviazione in salita, non segnalata dal terreno). Segue dalla forra che pi a valle prende il nome di Vallone Porto (presso (circa 130.000 anni fa), quando il livello del mare era di circa 6 metri
m si devia a destra su un ponticello in calcestruzzo con ringhiera. pi alto dellattuale. A destra della spiaggia la costa, alta e rocciosa,
Da Bomerano a San Lazzaro un breve tratto in cui le scale sono state danneggiate da una frana Positano), sede di unoasi di protezione naturalistica. Nessun altro
Circa in quota tra coltivi fino ad una antica e interessante casa presenta un bellarco naturale a mare.
L = 6 Km D = 250 m. Non faticoso. Media difficolt. rurale posta su una cengia rocciosa tra spettacolari pareti. Subito occorsa negli anni ottanta. Si passa tra macchia mediterranea e tratto di costa italiana ha cime cos alte cos vicine al mare.
Il sentiero parte allangolo Piazza Capasso Via Piano, dove si prende ad E della casa il sentiero (mal visibile, attenzione) scende a zig-zag gariga, cui seguono uliveti terrazzati. In basso a destra si vede il
una stradina comunale in discesa che pi avanti diviene una mulattiera sul declivio roccioso per poi curvare a W al piede di una parete. Bel massiccio edificio del Convento di Santa Rosa, costruito sul ciglio di
a gradoni e poi un sentiero. Tenere sempre a sinistra senza valicare il bosco a roverelle e frassini. Si giunge sul greto del torrente Praia e unalta parete rocciosa. Giunti sulla strada statale deviare a destra, SENTIERO N. 87 SENTIERO N. 90
vallone (si incontrano, sulla destra, gli attacchi dei sentieri 27 per Grotta si incrocia con un sentiero che scende da Santa Barbara. Seguirlo oltrepassare la galleria (attenzione alle auto) e, subito dopo questa,
deviare a sinistra sulla rotabile per Conca dei Marini. Poco prima Da Colle Ciavano ad Acqua del Sambuco Da tunnel di Agerola ai ruderi di S. Maria a Pino
Biscotto, Colle La Serra e Nocelle, ed 82 per Praiano). Si cammina al in discesa (destra).
piede di spettacolari pareti rocciose passando sotto le grotte di Santa della piazzetta prendere le scale che scendono a S. Pancrazio e, L = 1 Km. D = 150 m. L = 3 Km. D = 150 m. Facile e poco faticoso.
Da qui in poi si prosegue su una mulattiera bene evidente. Spetta-
Barbara (visitabili con deviazione non segnalata e difficile). Ancora colare paesaggio tra il montuoso ed il marino, con bella vegetazione dopo una sosta alla rotonda belvedere sita presso lomonima chiesa, Breve e facile estensione del percorso n. 83. Dallimbocco, lato Castellammare, del tunnel (sorgente) si segue il
in discesa (su mulattiera rovinata) e poi in leggera salita passando tra mediterranea. Si passa a monte dellabitato di Praiano e, poi, di proseguire fino alla strada statale costiera. Attraversarla prendere, di Arrivati alla sella tra il Colle delle Vene ed il M. Ciavano (vedi sen- tratto abbandonato di strada che va verso il vecchio tunnel. Giunti
terrazzi agricoli fino ad una selletta tra la base delle parte ed una guglia quello di Vettica, tra coltivazioni terrazzate e tipiche case sparse. Si fronte (subito a sinistra dellHotel Belvedere), le scale che scendono tiero 83) prendere la deviazione a sinistra, ovvero lo stretto sentiero al tornante si prende la strada in costruzione (con sbarra di chiusura)
rocciosa (bella casa rurale a portici subito sotto la guglia). Girando a lascia via Costantinopoli per delle scalette che scendono a Piazza al pittoresco borgo marinaro medievale di Conca Dei Marini. in roccia che percorre in discesa le pareti meridionali del Colle delle che dirige verso E e la si segue per circa 2 km. Si devia poi a sinistra
sinistra si continua su buona mulattiera a gradoni che scende fino a e, seguendo i segnali, si arriva ai ruderi del Ducato di Amalfi sopra
CARTA DEI SENTIERI Moresca e alla chiesa di San Matteo. Infine le scalette di Via Gra- Vene. Si alternano tratti di grande panoramicit (viste sul paesaggio
uno sprone roccioso che domina la valle del Rio di Gragnano. Della
con allegate note descrittive q. 475. Evitare la deviazione a destra in discesa; proseguire dritto ed dillo portano sulla strada Statale. Da questa partono diverse discese quasi alpestre della profonda incisione della Valle delle Ferriere) e
in quota su sentiero in terra attraverso bosco di querce. a mare. Si consiglia quella che dalla chiesa principale conduce alla SENTIERO N. 85 tratti nel fitto di boschi misti di latifoglie. Dopo circa 1 km si giun- cinta muraria restano pochi e modesti relitti. La chiesa, per quanto
AGEROLA E DINTORNI Il sentiero diviene pi largo ed in calcestruzzo. Deviare a destra scen- Cala di Rezzola, presso lomonima torre medioevale. ge ad uno sperone roccioso stupendamente affacciato sulla vallata anchessa rovinata per incuria totale da parte delle autorit, di
Aldo Cinque e Ciro Minopoli dendo le scale in cemento che conducono alla chiesetta di SantAlfonso, Da Pianillo alle sorgenti dellAcquara. sottostante. Un segnale rosso di tornante indica la fine del sentiero. notevole interesse storico e architettonico. Essa ha pianta quadra-
per godere lo splendido panorama su tutto il vallone Praia. Risalire le L = 3,5 Km. D = 300 m. Facile e poco faticoso. Tornare ad Agerola lungo stesso percorso (87 e poi 83). ta, volte a crociera a tre absidi (quella centrale con finestra) che si

scale e continuare a destra sulla mulattiera che percorre la base della Si imbocca, sul retro della medievale chiesa di San Pietro, lantica e affacciano sullo strapiombo settentrionale. Interessante anche la
parete calcarea. Notare le interessanti antiche costruzioni rupestri (case
SENTIERO N. 83 comoda mulattiera che sale verso il Borgo Locoli. Si oltrepassano,
SENTIERO N. 88 cripta, nella quale si riesce ancora a scendere attraverso uno scomodo
addossate alla parete e sfruttanti piccole grotte) e la ricca Macchia senza deviare, due strade asfaltate che corono perpendicolarmente varco nel pavimento della chiesa. Una bella tavola quattrocentesca
Da Campora al Colle Ciavano Da Punta Tuoro alla Marina di Furore
Mediterranea. Si giunge in breve ad una stradina asfaltata che conduce al sentiero. Incrociando una terza strada asfaltata, deviare a destra rappresentante la Vergine e originariamente collocata in questa
L = Km 6. D = 500 m. L = 3 Km. D = 600 m. Facile e modestamente faticoso. chiesa, si trova ora a Pimonte.
sulla SS166 percorrerne circa 800 metri in direzione Agerola e prima su questa. Seguirla per tutto il suo tracciato (verso la fine il fondo in
Facile anche se moderatamente faticoso. Il sentiero parte dalla strada statale che scende da Agerola ad Amal-
del successivo tornante deviare a destra su rotabile comunale in discesa. terra battuta) per giungere sul crinale spartiacque dei Monti Lattari
Finita questa proseguire diritto sul sentiero che, correndo circa in quota, Di fronte alla chiesa di San Martino di imbocca una secolare mulattiera in localit La Parata. Qui, nellantichit si paravano le reti per fi, circa 250 m. pi avanti del belvedere di Bomerano (noto anche
porta sino alla stretta gola di Pino, dove si valica il Rio Schiato (notare i a gradoni, fiancheggiata a sinistra da un bellesempio di antica casa catturare gli stormi di uccelli migratori che utilizzavano questo basso come Cima Coppi). Il percorso si snoda lungo scalinate di origine Altre escursioni possibili
ruderi di un mulino ad acqua medievale e di unaltra casa rupestre nei padronale. Incrociando una prima stradina asfaltata, proseguire dritto. valico per superare la dorsale montuosa. Panorama sullintera conca medievali che un tempo costituivano le uniche vie di collegamento
pressi). Passati sullopposto versante della gola, continuare in leggera Notare fra i campi a sinistra, una casa rurale con tetto a scandole di di Agerola, a Sud, e sulla Piana del Sarno, sul Vesuvio e sul Golfo tra i vari centri della Costiera e appaiono a tratti danneggiate per la Utilizzando i sentieri CAI riportati sulla presente Carta, possibile effettuare
salita tenendo il piede delle parte (altre belle case rupestri e panorama castagno. Raggiunta a quota 700 metri una seconda strada asfaltata, di Napoli, a Nord. Sul crinale corre il CAI 00 (Alta Via dei Monti mancanza di manutenzione e pulizia. Poco dopo linizio si notano, a numerose altre escursioni di grande interesse paesaggistico e naturalistico. Tra le
sulla gola di Furore) fino a connettersi ad una strada rotabile comunale girare a destra e seguirla per circa 1 Km. Poi a sinistra in salita sul CAI Lattari: novanta chilometri di trekking fra Cava dei Tirreni e la Punta sinistra del sentiero, due secolari case rupestri incastrate entro grotte mete pi interessanti e vicine ad Agerola ricordiamo:
che sale a tornanti verso il centro di San Lazzaro. 65. Questa millenaria mulattiera, con tratti scavati a mano nella viva Campanella). Lo si prende verso sinistra e poco dopo lo si abbandona alla base di una parete calcarea (possibile deviazione di visita, non
roccia (calcari marini del periodo Giurassico), fiancheggia e poi scavalca deviando a destra. Un sentiero in leggera discesa percorre le boscose segnalata). Si passa poi vicino alle chiese di S. Pasquale e di S. Mi- periplo di alta quota del gruppo Tre Pizzi - Conocchia e salita sulla
un piccolo canion, per giungere allaltipiano del Pontechito (916 m) con pendici settentrionali del Colle Sughero giungendo in breve al gruppo cima S. Michele (1444 m.) effettuabili, come estensioni dei nostri
chele, entrambe di origine medioevali e degne di visita. Interessanti
SENTIERO N. 81 splendida vista su tutta Agerola e rudere di una tipica antica fattoria. di Sorgenti dellAcquara, che si possono visitare seguendo un breve sentieri 85 ed 86, lungo i sentieri CAI 00, 50 e 02;
sono anche molte case con volti a botte o a lamia (termine locale,
Oltrepassato questo, si devia a sinistra, sul CAI 01 (ampia mulattiera anello lungo il pendio. Notare la chiara stratificazione delle rocce di origine greca, per cupola) che si incontrano lungo la discesa tra
Premessa in terra) per salire dolcemente fino alla Sella di Croce di Scupolo, tra case rupestri di Grotta Biscotto e villaggio di Nocelle, raggiungibili
Da San Lazzaro al Convento di Cospita e ritorno (calcari marini con liste di selce risalenti al Cretacico), le cascatelle coltivazioni a terrazzi (di ulivi, limoni e viti), querce e carrubi.
boschi di castagno (belle fioriture di narcisi tra Aprile e Maggio). Alla col CAI 27 (ovvero il celebre Sentiero degli Dei);
L = km 4,5. D = 400 m. (pi cospicue e talora ghiacciate di inverno) e i magnifici esemplari di Oltrepassato il borgo di Porpore si incontra una nuova strada rotabile
I sentieri indicati nella carta sono marcati sul terreno con segni in rosso minio; Sella si devia a destra per seguire laguzzo crinale che sale verso le Cime
Poco faticoso ma impegnativo sconsigliato ad inesperti. carpino nel bosco. Rientro in paese per la stessa strada. (attualmente in costruzione) e la si segue, in discesa, per poi lasciarla
i punti di partenza sono marcati anche con un quadrato bianco contornato in del Colle Sproviere (1115 m) e del Colle delle Vene (1135 m). Il sentiero Pogerola ed Amalfi, raggiungibili seguendo nellordine i sentieri
Dalla Piazza Avitabile percorrere la rotabile per Radicosa fino alla corre lungo la rete di recinzione della Riserva Naturale Integrale della nuovamente a favore di scale che scendono, sempre a sinistra, verso
rosso recante il numero del sentiero. Molti dei sentieri segnati a cura del Circolo CAI 63, 01, 59 e 25;
netta curva a sinistra che chiude il tratto in forte salita. Proseguire Valle delle Ferriere, dalla quale si gode di una spettacolare vista (seguire la Marina di Furore. Giunti sullorlo della profonda gola entro cui
Legambiente di Agerola (con numeri da 80 in su) intersecano sentieri marcati SENTIERO N. 86
in salita su stradine in calcestruzzo. Allaltezza di una cappelletta la recinzione anche in mancanza di segnali). In cima al Colle delle Vene si trova la Marina, si presenta un bivio sulle scalinate: tenendo a sorgenti del M. Cervigliano, altipiano del Megano e M. Cerreto,
dal Club Alpino Italiano (con numeri da 00 a 67) sui quali si pu deviare per
deviare a sinistra su mulattiera a gradoni. Incontrando il segnale di la recinzione termina; continuare a seguire il crinale scendendo fino destra si scende direttamente nel borgo marinaro abbandonato che attraverso il sentiero 85 e proseguendo verso Est sul CAI 00;
effettuare escursioni anche pi lunghe. A tale proposito si consiglia di munirsi Dal Casino di Paipo al Monte Catiello.
inizio anello, scegliere lalternativa di sinistra salendo fino al crinale ad una sella rocciosa. Da questa parte il sentiero 86 (vedi), a sinistra, si trova nella gola (borgo di Marina di Furore); seguendo invece a
dellottima Carta dei Sentieri dei Monti Lattari Penisola Sorrentina curata dalle
(quota 850) dove si apre il panorama su Amalfi e si scorgono in basso arrivandoci, ed il ritorno breve al Pontechito, a destra. Prima di im- L = 2 Km. D = 500 m. sinistra, come indicano i segni, si scende sulla strada statale costiera Valle delle Ferriere e piani di S. Maria a Castello attraverso sentieri
sezioni C.A.I. di Napoli e Cava dei Tirreni ed edita dalla Selca di Firenze.
i ruderi di Cospita. Si continua su sentiero in terra in discesa che si boccarlo si prosegua diritto ed in salita sul crinale che culmina con il Alquanto faticoso ed impegnativo. Sconsigliato ad inesperti. presso il ponte che valica la gola, per ammirare dallalto la ria di CAI 63 e 01, con possibile estensione fino a Scala e Ravello col
Per ciascuno degli itinerari qui descritti viene indicato con L la lunghezza totale
del percorso (solo andata) e con D il dislivello totale da superare. tiene a monte di una parete rocciosa. Monte Ciavano (1036 m) per godere il panorama su Amalfi, Ravello, Il punto di partenza il Casino di Paipo (875 m.) che si pu raggiun- Furore (ria, e non fiordo, andrebbe chiamata questa che una valle CAI 51.
Per le escursioni che conducono sulla costa si pu prevedere il rientro ad Agerola Laddove questa si attenua, piegare nettamente a destra (si incrocia Capo dOrso e Golfo di Salerno. Tornato alla sella, deviare a sinistra gere in auto con la strada che parte dalla frazione S. Maria o con fluviale, non glaciale, penetrata dal mare) ed il villaggio abbandonato.
con le autolinee della Sita, nel qual caso si consiglia di pianificare i tempi dopo lo 01 che fa anchesso gomito, ma in senso opposto. Non prenderlo). sul sentiero di ritorno che, prima col ripido zig-zag, poi in dolce discesa, quella pi breve e ripida che vi sale da Bomerano. In alternativa, ci Dal ponte si dipartono poi le altre scale che scendono sulla piccola
avere consultato gli orari delle corse. Per informazioni telefonare agli uffici Sita di Si continua ora lungo il piede della parete e si dirige verso i ruderi il porta su di unampia mulattiera in terra che dirige verso S. In localit si pu arrivare a piedi col sentiero CAI 41, che parte anchesso da spiaggia incastrata tra le splendide pareti a picco della gola (bagno
Amalfi (089-871009), Salerno (089-226604) o Napoli (081-5522176). convento medievale di Cospita, oramai visibili presso il ciglio inferio- Cantorate, deviare a destra sul CAI 01 che riporta sul pianoro di Pon- Bomerano. Dal Casino (uno degli ultimi resti della bella architettura sconsigliato fintanto che non sar completato il depuratore delle
re di una cengia boscosa limitata a monte e a valle da alti strapiombi techito. Infine si scende in paese lungo il percorso dellandata. tipica agerolese; notare laguzzo tetto con tegole di castagno, dette acque reflue di Agerola).
90

87

85

83

86

81
80
89

27

84

88
82

Potrebbero piacerti anche