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scale e continuare a destra sulla mulattiera che percorre la base della Si imbocca, sul retro della medievale chiesa di San Pietro, lantica e affacciano sullo strapiombo settentrionale. Interessante anche la
parete calcarea. Notare le interessanti antiche costruzioni rupestri (case
SENTIERO N. 83 comoda mulattiera che sale verso il Borgo Locoli. Si oltrepassano,
SENTIERO N. 88 cripta, nella quale si riesce ancora a scendere attraverso uno scomodo
addossate alla parete e sfruttanti piccole grotte) e la ricca Macchia senza deviare, due strade asfaltate che corono perpendicolarmente varco nel pavimento della chiesa. Una bella tavola quattrocentesca
Da Campora al Colle Ciavano Da Punta Tuoro alla Marina di Furore
Mediterranea. Si giunge in breve ad una stradina asfaltata che conduce al sentiero. Incrociando una terza strada asfaltata, deviare a destra rappresentante la Vergine e originariamente collocata in questa
L = Km 6. D = 500 m. L = 3 Km. D = 600 m. Facile e modestamente faticoso. chiesa, si trova ora a Pimonte.
sulla SS166 percorrerne circa 800 metri in direzione Agerola e prima su questa. Seguirla per tutto il suo tracciato (verso la fine il fondo in
Facile anche se moderatamente faticoso. Il sentiero parte dalla strada statale che scende da Agerola ad Amal-
del successivo tornante deviare a destra su rotabile comunale in discesa. terra battuta) per giungere sul crinale spartiacque dei Monti Lattari
Finita questa proseguire diritto sul sentiero che, correndo circa in quota, Di fronte alla chiesa di San Martino di imbocca una secolare mulattiera in localit La Parata. Qui, nellantichit si paravano le reti per fi, circa 250 m. pi avanti del belvedere di Bomerano (noto anche
porta sino alla stretta gola di Pino, dove si valica il Rio Schiato (notare i a gradoni, fiancheggiata a sinistra da un bellesempio di antica casa catturare gli stormi di uccelli migratori che utilizzavano questo basso come Cima Coppi). Il percorso si snoda lungo scalinate di origine Altre escursioni possibili
ruderi di un mulino ad acqua medievale e di unaltra casa rupestre nei padronale. Incrociando una prima stradina asfaltata, proseguire dritto. valico per superare la dorsale montuosa. Panorama sullintera conca medievali che un tempo costituivano le uniche vie di collegamento
pressi). Passati sullopposto versante della gola, continuare in leggera Notare fra i campi a sinistra, una casa rurale con tetto a scandole di di Agerola, a Sud, e sulla Piana del Sarno, sul Vesuvio e sul Golfo tra i vari centri della Costiera e appaiono a tratti danneggiate per la Utilizzando i sentieri CAI riportati sulla presente Carta, possibile effettuare
salita tenendo il piede delle parte (altre belle case rupestri e panorama castagno. Raggiunta a quota 700 metri una seconda strada asfaltata, di Napoli, a Nord. Sul crinale corre il CAI 00 (Alta Via dei Monti mancanza di manutenzione e pulizia. Poco dopo linizio si notano, a numerose altre escursioni di grande interesse paesaggistico e naturalistico. Tra le
sulla gola di Furore) fino a connettersi ad una strada rotabile comunale girare a destra e seguirla per circa 1 Km. Poi a sinistra in salita sul CAI Lattari: novanta chilometri di trekking fra Cava dei Tirreni e la Punta sinistra del sentiero, due secolari case rupestri incastrate entro grotte mete pi interessanti e vicine ad Agerola ricordiamo:
che sale a tornanti verso il centro di San Lazzaro. 65. Questa millenaria mulattiera, con tratti scavati a mano nella viva Campanella). Lo si prende verso sinistra e poco dopo lo si abbandona alla base di una parete calcarea (possibile deviazione di visita, non
roccia (calcari marini del periodo Giurassico), fiancheggia e poi scavalca deviando a destra. Un sentiero in leggera discesa percorre le boscose segnalata). Si passa poi vicino alle chiese di S. Pasquale e di S. Mi- periplo di alta quota del gruppo Tre Pizzi - Conocchia e salita sulla
un piccolo canion, per giungere allaltipiano del Pontechito (916 m) con pendici settentrionali del Colle Sughero giungendo in breve al gruppo cima S. Michele (1444 m.) effettuabili, come estensioni dei nostri
chele, entrambe di origine medioevali e degne di visita. Interessanti
SENTIERO N. 81 splendida vista su tutta Agerola e rudere di una tipica antica fattoria. di Sorgenti dellAcquara, che si possono visitare seguendo un breve sentieri 85 ed 86, lungo i sentieri CAI 00, 50 e 02;
sono anche molte case con volti a botte o a lamia (termine locale,
Oltrepassato questo, si devia a sinistra, sul CAI 01 (ampia mulattiera anello lungo il pendio. Notare la chiara stratificazione delle rocce di origine greca, per cupola) che si incontrano lungo la discesa tra
Premessa in terra) per salire dolcemente fino alla Sella di Croce di Scupolo, tra case rupestri di Grotta Biscotto e villaggio di Nocelle, raggiungibili
Da San Lazzaro al Convento di Cospita e ritorno (calcari marini con liste di selce risalenti al Cretacico), le cascatelle coltivazioni a terrazzi (di ulivi, limoni e viti), querce e carrubi.
boschi di castagno (belle fioriture di narcisi tra Aprile e Maggio). Alla col CAI 27 (ovvero il celebre Sentiero degli Dei);
L = km 4,5. D = 400 m. (pi cospicue e talora ghiacciate di inverno) e i magnifici esemplari di Oltrepassato il borgo di Porpore si incontra una nuova strada rotabile
I sentieri indicati nella carta sono marcati sul terreno con segni in rosso minio; Sella si devia a destra per seguire laguzzo crinale che sale verso le Cime
Poco faticoso ma impegnativo sconsigliato ad inesperti. carpino nel bosco. Rientro in paese per la stessa strada. (attualmente in costruzione) e la si segue, in discesa, per poi lasciarla
i punti di partenza sono marcati anche con un quadrato bianco contornato in del Colle Sproviere (1115 m) e del Colle delle Vene (1135 m). Il sentiero Pogerola ed Amalfi, raggiungibili seguendo nellordine i sentieri
Dalla Piazza Avitabile percorrere la rotabile per Radicosa fino alla corre lungo la rete di recinzione della Riserva Naturale Integrale della nuovamente a favore di scale che scendono, sempre a sinistra, verso
rosso recante il numero del sentiero. Molti dei sentieri segnati a cura del Circolo CAI 63, 01, 59 e 25;
netta curva a sinistra che chiude il tratto in forte salita. Proseguire Valle delle Ferriere, dalla quale si gode di una spettacolare vista (seguire la Marina di Furore. Giunti sullorlo della profonda gola entro cui
Legambiente di Agerola (con numeri da 80 in su) intersecano sentieri marcati SENTIERO N. 86
in salita su stradine in calcestruzzo. Allaltezza di una cappelletta la recinzione anche in mancanza di segnali). In cima al Colle delle Vene si trova la Marina, si presenta un bivio sulle scalinate: tenendo a sorgenti del M. Cervigliano, altipiano del Megano e M. Cerreto,
dal Club Alpino Italiano (con numeri da 00 a 67) sui quali si pu deviare per
deviare a sinistra su mulattiera a gradoni. Incontrando il segnale di la recinzione termina; continuare a seguire il crinale scendendo fino destra si scende direttamente nel borgo marinaro abbandonato che attraverso il sentiero 85 e proseguendo verso Est sul CAI 00;
effettuare escursioni anche pi lunghe. A tale proposito si consiglia di munirsi Dal Casino di Paipo al Monte Catiello.
inizio anello, scegliere lalternativa di sinistra salendo fino al crinale ad una sella rocciosa. Da questa parte il sentiero 86 (vedi), a sinistra, si trova nella gola (borgo di Marina di Furore); seguendo invece a
dellottima Carta dei Sentieri dei Monti Lattari Penisola Sorrentina curata dalle
(quota 850) dove si apre il panorama su Amalfi e si scorgono in basso arrivandoci, ed il ritorno breve al Pontechito, a destra. Prima di im- L = 2 Km. D = 500 m. sinistra, come indicano i segni, si scende sulla strada statale costiera Valle delle Ferriere e piani di S. Maria a Castello attraverso sentieri
sezioni C.A.I. di Napoli e Cava dei Tirreni ed edita dalla Selca di Firenze.
i ruderi di Cospita. Si continua su sentiero in terra in discesa che si boccarlo si prosegua diritto ed in salita sul crinale che culmina con il Alquanto faticoso ed impegnativo. Sconsigliato ad inesperti. presso il ponte che valica la gola, per ammirare dallalto la ria di CAI 63 e 01, con possibile estensione fino a Scala e Ravello col
Per ciascuno degli itinerari qui descritti viene indicato con L la lunghezza totale
del percorso (solo andata) e con D il dislivello totale da superare. tiene a monte di una parete rocciosa. Monte Ciavano (1036 m) per godere il panorama su Amalfi, Ravello, Il punto di partenza il Casino di Paipo (875 m.) che si pu raggiun- Furore (ria, e non fiordo, andrebbe chiamata questa che una valle CAI 51.
Per le escursioni che conducono sulla costa si pu prevedere il rientro ad Agerola Laddove questa si attenua, piegare nettamente a destra (si incrocia Capo dOrso e Golfo di Salerno. Tornato alla sella, deviare a sinistra gere in auto con la strada che parte dalla frazione S. Maria o con fluviale, non glaciale, penetrata dal mare) ed il villaggio abbandonato.
con le autolinee della Sita, nel qual caso si consiglia di pianificare i tempi dopo lo 01 che fa anchesso gomito, ma in senso opposto. Non prenderlo). sul sentiero di ritorno che, prima col ripido zig-zag, poi in dolce discesa, quella pi breve e ripida che vi sale da Bomerano. In alternativa, ci Dal ponte si dipartono poi le altre scale che scendono sulla piccola
avere consultato gli orari delle corse. Per informazioni telefonare agli uffici Sita di Si continua ora lungo il piede della parete e si dirige verso i ruderi il porta su di unampia mulattiera in terra che dirige verso S. In localit si pu arrivare a piedi col sentiero CAI 41, che parte anchesso da spiaggia incastrata tra le splendide pareti a picco della gola (bagno
Amalfi (089-871009), Salerno (089-226604) o Napoli (081-5522176). convento medievale di Cospita, oramai visibili presso il ciglio inferio- Cantorate, deviare a destra sul CAI 01 che riporta sul pianoro di Pon- Bomerano. Dal Casino (uno degli ultimi resti della bella architettura sconsigliato fintanto che non sar completato il depuratore delle
re di una cengia boscosa limitata a monte e a valle da alti strapiombi techito. Infine si scende in paese lungo il percorso dellandata. tipica agerolese; notare laguzzo tetto con tegole di castagno, dette acque reflue di Agerola).
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