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RITORNO

La nostra casa aveva un giardino sospeso sul tetto, reminiscenza pensile dellAntica

Babilonia, immerso nel cielo tipo mare al contrario, dove sinumidivano i vestiti di

freschezza e le nuvole stesse vi frangevano a riposare.

Eravamo in affitto da trentanni quando ci sfrattarono.

Dovemmo lasciare la citt. La casa rest vuota. Negli anni ogni tanto tornavo a trovarla.

La vita trascorse alla velocit delle goccia pioggia sui vetri.

Arrivarono i soldi e il giorno in cui potei acquistarla. Ero vecchio.

Mi furono date le stesse chiavi. Ci misi uninfinit per fare le scale. Ad ogni gradino

raccoglievo un ricordo, ogni passo mi riempiva.

Raggiunsi laltezza sazio del mio passato e scoprii, al centro del quadrato sospeso che fu

il giardino, irriverente al tempo, lulivo di mio padre, testimone arboreo delle nostre vite,

oltre il quale la volta di quel giorno abbagliava di perfezione.

Luca Bianchi

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