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Storie di emigrazione
e di integrazione (I) Incontri di civilt
I Senegalesi operai nelle fab- I Senegalesi venditori ambu- fino ad allora fondato la sua eco-
briche lombarde lanti sulla riviera romagnola nomia (vedi Lora di storia, volume
Discendiamo pi a Sud, al di l del 3, pag.144). Le arachidi non si
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Incontri di civilt
Italia e quindi essere estranei alla cessit. La setta ha la capitale a Tu- della comunit. Anche luso di in-
cultura delle persone in mezzo al- ba, dove i suoi adepti hanno co- ternet serve a rinsaldare i legami:
le quali vivono; dal non avere, infi- struito la moschea pi grande di via internet si vengono, tra laltro, a
ne, diritti politici e quindi nessuna tutta lAfrica a Sud del Sahara. conoscere subito le decisioni pre-
possibilit di influenzare col voto le se dalle gerarchie religiose della
decisioni dei governanti italiani che Essere qui e l nello stes- Muridiyya.
li riguardano. so tempo Infine, i progressi della tecnolo-
I legami con la comunit di origine gia dei trasporti e lintensificarsi
La confraternita della muri- rimangono forti. Grazie allo svilup- delle comunicazioni aeree ora per-
diyya po delle nuove tecnologie infor- mettono di attraversare pi spesso
I Senegalesi dItalia sono musul- matiche in questi ultimi anni au- i confini geografici e politici e di ri-
mani e in maggioranza apparten- mentata la possibilit per gli emi- tornare in patria per qualche tem-
gono alla setta religiosa della mu- grati di mettersi in contatto con la po. Ma i viaggi in aereo costano
ridiyya, fondata alla fine del XIX loro terra di provenienza, comuni- molto, le ferie pagate durano al
secolo dallo sceicco Ahmadu cando a viva voce, per mezzo so- massimo un mese: con gli amici e
Bamba. I suoi membri si caratteriz- prattutto dei telefoni cellulari, con le persone care si hanno rapidi e
zano per un forte sentimento co- gli amici e i familiari lontani. I lega- brevi contatti, che troppo spesso
munitario: le cerimonie religiose mi vengono mantenuti, oltre che non bastano.
sono celebrate sempre tutti assie- con le conversazioni telefoniche,
me; il lavoro, la coltivazione e il con le informazioni che via via dif- Un luogo dincontro:
dissodamento di terre soprattutto, fondono gli ultimi arrivati; oppure la moschea di Pontevico
visto come un dovere religioso e ascoltando audiocassette nelle Nella zona industriale di Pontevico,
morale; i legami famigliari sono quali sono incisi canti e poemi sa- in provincia di Brescia, i Senegale-
molto sentiti; c limpegno ad aiu- cri; proiettando pubblicamente da si hanno comperato e adibito a
tarsi lun laltro, anche economica- videocassette le immagini registra-
Senegalesi che giocano con le
mente, oppure offrendo il proprio te in patria delle cerimonie religio- monete davanti alla moschea di
lavoro, in caso di bisogno o di ne- se, delle processioni, delle feste Pontevico (da la Repubblica, 12
ottobre 2003).
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Incontri di civilt
TRENTINO
LOMBARDIA
Val Trompia
spiaggia e qui ritornano per ne ascoltano tutti assieme i consi-
VENETO
Franciacorta Brescia
Montichiari
passare la sera in compagnia gli e le benedizioni; assistono agli
Pontevico e pernottare. Vivendo assie- spettacoli dei cantastorie; prendo-
PIEMONTE Mar me, lontano da vicini italiani no in giro, pur credendoci un po-
EMILIA Adriatico
ROMAGNA che spesso sentono ostili, si co, i taumaturghi che predicono la
Mar
sentono anche meno estranei al buona fortuna. Incontrano, soprat-
Ligure paese in cui vivono e pi protetti tutto, tanti altri come loro.
TOSCANA
dalle incursioni della polizia, che Il commercio, con le sue esi-
possono in qualche modo preve- genze, per un poco dimenticato,
dere. Tra i giovani soprattutto c anche se il campeggio riminese
I Senegalesi in Lombardia e in chi per tutto lanno aspetta con im- una tappa obbligata per i fornitori,
Emilia-Romagna
pazienza lestate, per poter final- che vanno avanti e indietro di con-
mente andare al campeggio, che tinuo, da Marsiglia a Napoli, su ca-
come in Senegal. Qui trovano mioncini sovraccarichi di manufatti
dei poveri marabutti (predicatori dellartigianato africano: maschere,
moschea un capannone. Qui si ra- musulmani che vanno da un pae- sculture in legno che raffigurano
dunano, a migliaia, da tutto il se allaltro vivendo di elemosina) e elefanti o guerrieri, tamburi
Nord-est dItalia e dalla Romagna,
l8 giugno, il giorno nel quale il Co-
mune di Pontevico ha dato il con-
senso di celebrare la loro festa. Un marabutto che predica in mezzo alla folla in un villaggio
del Senegal (fotogramma dal film NDiangane, di Mahama
sbucano dalla nebbia scrive Pao- Traor).
lo Rumiz (La Repubblica, 12 otto-
bre 2003) con le loro tuniche
colorate, si chiamano fratelli lun
laltro, si genuflettono Ma so-
prattutto cantano e chiacchierano,
per non sentirsi soli. Attorno alla
moschea, cos, essi ricostruiscono
uno spazio comune, nel quale
sincontrano, stanno assieme, rivi-
vono le strette relazioni sociali e la
vita comunitaria della patria lonta-
na.
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