I perossisomi
I perossisomi sono organuli
di diametro compreso tra 0,2
e 1,7 micrometri delimitati
da una sola membrana che
non fanno parte del sistema
delle endomembrane. Le
loro proteine sono quindi
sintetizzate dai ribosomi del
citoplasma e poi importate
post-traduzionalmente all'
interno del perossisoma. Essi
contengono degli enzimi in
grado di ossidare (Enzima
Ossidasi) o degradare
(Enzima Catalasi) substrati
regolando la produzione di
perossido di idrogeno
(H2O2), molecola
potenzialmente pericolosa. Tali enzimi sono disposti in un reticolo ordinato e
geometrico all interno del perossisoma, caratteristica grazie alla quale risulta
distinguibile al microscopio elettronico dagli altri organuli. Svolgono quindi un ruolo
importante nella detossificazione della cellula e sono anche coinvolti nella sintesi di
colesterolo e acidi biliari.
Oltre ai CLOROPLASTI altre strutture tipiche delle
cellule vegetali sono i VACUOLI e la PARETE
CELLULARE
Il vacuolo
Il vacuolo, presente solamente
nella cellula eucariotica
vegetale, ha un ruolo
importante in quanto permette
il mantenimento della forma
della cellula, occupandone
quasi l'intero volume e
portando il citoplasma a ridursi
ad una sottile striscia nella
quale sono gli altri organuli.
La sue funzioni sono:
Stoccaggio: nel vacuolo sono presenti delle sostanze potenzialmente utili alla
cellula;
Struttura: la pressione di turgore del vacuolo, contrapponendosi alla
resistenza della rigida parete cellulare, mantiene la forma della cellula;
Digestione: il vacuolo digerisce alcune sostanze provenienti dall' esterno,
nonostante nella cellula siano comunque presenti i lisosomi.
La parete cellulare
La parete cellulare si situa al di sopra della membrana plasmatica delle cellule
vegetali ed costituita dalla cellulosa, polimero lineare di glucosio di legame 1-4
glicosidico. Questi lunghi filamenti polisaccaridici vengono impaccati uno sull' altro
a formare una struttura filamentosa molto resistente. Lo spessore della parete non
permette l'accrescimento delle cellule vegetali; ci risulta essere un problema nella
divisione cellulare. Per questo motivo la divisione della cellula eucariotica vegetale
avviene secondo modalit ben diverse rispetto a quella della cellula eucariotica
animale: dopo la citodieresi, che porta alla formazione di due cellule figlie pi
piccole della cellula madre infatti non verr depositata subito una spessa parete ma
ne viene depositata una sottile, chiamata parete primaria (dall' osservazione al
microscopio questa risulta come uno strato sottile meno elettrondenso rispetto al
resto della parete) caratterizzata da filamenti di cellulosa pi lassi. Solo quando le
cellule avranno raggiunto la dimensione tipiche verr depositata la parete
secondaria, ovvero quella definitiva, che non permetter ulteriore accrescimento.
Il citoscheletro
Funzione:
1. Funzione strutturale;
2. Fungono da binari sui quali si spostano le vescicole di trasporto e pi in
generale alcuni organuli allinterno della cellula.
3. Al momento della divisione cellulare formano i filamenti del fuso mitotico che
servono per ancorare i cromosomi e separarli in maniera precisa.
PROTEINE MOTRICI: Sono il motore che permettono il movimento di organelli
(anche molto pi grandi delle proteine stesse) utilizzando lATP per passare
attraverso due conformazioni che permettono loro di camminare, nel vero senso
della parola, lungo il microtubulo. Sono caratterizzate da una struttura molto
particolare: presentano due domini globulari (alfa eliche e foglietti-beta) che
formano una sorta di piedini (domini dei piedi); delle porzioni pi allungate e
filamentose (lunghe alfa-eliche) che somigliano molto a delle gambe; unaltra
porzione globulare che interagisce con lorganulo da trasportare. I domini globulari
dei piedi interagiscono con i dimeri di tubulina (che formano il microtubulo) e sono
in grado di cambiare conformazione attraverso lidrolisi di ATP (da una
conformazione a cui corrisponde un passo a quella alla quale corrisponde il passo
successivo) che gli permette di camminare lungo il microtubulo (viene idrolizzata
una molecola di ATP per ogni passo). Il passo effettuato da una proteina motrice, in
questo specifico caso si chiamano chinesine, lungo 8 nanometri e corrisponde alla
lunghezza di un dimero di tubulina. Infatti il dominio globulare del piede interagisce
solo con la beta-tubulina, mai con lalfa-tubulina. (meccanismo HAND OVER HAND).
I microtubuli sono anche importanti componenti di strutture eucariotiche quali ciglia
e flagelli. Queste sono dal punto di vista di forma e di funzione strutture analoghe ai
pili e ai flagelli procariotici ma presentano delle diversit sostanziali a livello di
componenti macromolecolari che ne fanno parte e di meccanismo di
funzionamento. Ciglia e flagelli eucariotici sono delle strutture che hanno unasse
portante centrale costituita da nove doppiette di microtubuli che formano una
struttura cilindrica(un microtubulo intero mentre il secondo parziale e
appoggiato) e da due microtubuli centrali interi. I nove doppietti sono ben collegati
gli uni agli altri in modo statico e rigido da delle proteine chiamate nexine che
garantiscono quindi alla struttura di essere integra e di non sfaldarsi. Ci sono delle
altre proteine motrici, le dineine (con una struttura simile alle chinesine), che
permettono un contatto di tipo dinamico: sono attaccate ad un doppietto di
microtubuli e si uniscono al doppietto adiacente in modo dinamica (possono
attaccarsi e staccarsi). Queste proteine permettono lo scorrimento di un doppietto
di microtubuli sullaltro: camminano sul doppietto vicino ed essendo ancorate al
doppietto adiacente lo fanno scorrere sul primo. Questo camminamento porta ad
una flessione dei doppietti di microtubuli vicini che conduce dunque ad una
flessione di tutta la struttura e di conseguenza ad una flessione di tutto il flagello o
di tutto il ciglio. Questo meccanismo propulsivo che permette lo spostamento della
cellula attraverso un mezzo viscoso oppure lo spostamento del fluido stesso al di
sopra della cellula dunque un meccanismo di flessione della struttura
(Meccanismo che ricorda i remi di una barca a differenza del meccanismo dei pili e
dei flagelli dei procarioti caratterizzato da tubuli proteici che ruotano su se stessi
ricordando il meccanismo dellelica della barca).
Le dineine si trovano anche nel citosol e insieme alle chinesine possono contribuire
allo spostamento di organuli allinterno della cellula. La differenza sostanziale tra
dineine e chinesine la direzione del movimento: le chinesine si muovono verso
lestremit positiva dei microtubuli mentre le dineine si muovono verso lestremit
negativa (le vescicole dunque utilizzano dineine o chinesine in base a dove devono
andare).
Alla base delle strutture di ciglia e flagelli vi il corpo basale, che molto simile (di
fatto lo ) ad un centriolo, costituito da nove triplette di microtubuli. In ogni tripletta
del corpo basale ad un certo punto si interrompe uno dei tre microtubuli e i restanti
due continuano nel doppietto di microtubuli che si trova allinterno della struttura
del flagello o del ciglio.
Esistono anche delle proteine motrici in grado di camminare lungo i microfilamenti
chiamate miosine.
La matrice extracellulare
La matrice extracellulare la sostanza che cementa le cellule, ovvero le tiene
insieme. costituita da tre Componenti principali. I proteoglicani che sono
macromolecole con una componente glucidica e una proteica, di struttura simile ma
non da confondere con i peptidoglicani. Infatti i proteoglicani hanno struttura ad
alberello, con un asse centrale costituita da una proteina e i rami laterali da
polisaccaridi. La matrice extracellulare costituita da una componente viscosa, i
proteoglicani appunto, una componente liquida di acqua ioni e piccole molecole e
macromolecole solubili e una componente fibrosa costituita da collagene. Il
collagene forma dei cordoni lunghi e forti e ne conferisce resistenza. L ECM in
stretto rapporto con le cellule immerse tramite le fibronectine, proteine filamentose
di connessione stretta tra gli elementi dell ECM e la membrana plasmatica in
corrispondenza delle proteine integrali della membrana plasmatica, presentando un
dominio di legame per le fibre di collagene e un dominio per le integrine.
Funzioni:
1. Unisce le cellule;
2. Determina le caratteristiche chimico-fisico del tessuto;
3. Facilita e orienta gli spostamenti cellulari durante lo sviluppo embrionale o
durate la riparazione dei tessuti, fornendo binari utili per lo spostamento;
4. Permette lo scambio di segali chimici tra le cellule sotto forma di piccole
molecole chiamate primi messaggeri che, passando per l ECM, giungono in
corrispondenza dei recettori specifici sulla faccia esterna della membrana
cellulare
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