Sei sulla pagina 1di 74

CONSERVATORIO DI MUSICA SAN PIETRO A MAJELLA - NAPOLI

ANNO ACCADEMICO 2011-2012

FONDAMENTI DI ACUSTICA
FONDAMENTI DI ACUSTICA DEGLI STRUMENTI MUSICALI E DELLA VOCE

PROF. MARIANO LA MARRA

DISPENSE ED APPUNTI DI STUDIO

Stesura per la.a. 2012-2013

-diritti di riproduzione riservati-


2



CONSERVATORIO DI MUSICA SAN PIETRO A MAJELLA - NAPOLI
ANNO ACCADEMICO 2011-2012

FONDAMENTI DI ACUSTICA
FONDAMENTI DI ACUSTICA DEGLI STRUMENTI MUSICALI E DELLA VOCE

PROF. MARIANO LA MARRA

DISPENSE ED APPUNTI DI STUDIO

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
3

S = V t Spazio, tempo e velocit : la relazione fondamentale (moto uniforme) (1)


es. (360 km) = 120 km/h 3 h

V = S/t (2)
es. (120 km/h) = 360 km : 3 h

t = S/V (3)
es. (3 h) = 360 km : 120 km/h

misurazione del moto oscillatorio:


-sistemi grafici, ottici, stroboscopici, la sirena di Cagnard de La Tour.

tT S Vv

periodo lunghezza donda velocit di propagazione (4)

T = 1/f es. (1/440 sec per 1 Hz) = 1/440 sec (0,002272 sec.) (5)

f = 1/T es. (Hz 440) = 1/1/440 sec = 1* 440 (frequenza) (6)

per cui:

= v T = v 1/f = v/f es. (0,7795454) = 343 m/sec : 440 Hz (la3) (7)

es. per = 78 cm:

39 cm - tubo aperto (l = /2)


19 cm - tubo chiuso (l = /4) (cfr. infra)

v= f es. (343 m/sec) = 0,7795454 * 440 Hz (8)

f = v/ es. (440 Hz) = 343 m/sec : 0,7795454 (9)

verificare con le seguenti frequenze :

(accordatura naturale)

-do3/264 Hz,
-re3/297 Hz,
-mi3/330 Hz,
-fa3/352 Hz,
-sol3/396 Hz,
-si3/495 Hz.

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
4

Trasmissione del moto vibratorio:


compressione ed espansione del mezzo di propagazione

t0 t1 t2 t3 t4 compimento del ciclo periodico


T

t0= valore normale di pressione dellaria in condizionidi quiete ( 1 atm ) / incremento costante
t1= compressione massima / decremento costante
t2= ripristino valore pressorio iniziale / decremento costante
t3= decremento pressorio ed espansione / incremento costante
t4= ripristino valore pressorio iniziale e compimento del moto periodico /

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
5

Fasi sinusoidali

onde in concordanza di fase : elongazioni massima, minima e nulla coincidenti


(interferenza costruttiva)

= spostamento di fase rispetto alla sinusoide di riferimento con fase 0

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
6

sinusoide con fase a 45


y = sen (x + /4)

quadratura di fase

sinusoide con fase a 90


y = sen (x + /2)
(coincidente con la cosinusoide)

elongazione massima contro elongazione nulla della sinusoide con fase a 0

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
7

opposizione di fase

sinusoide con fase a 180


y = sen (x + )

elongazione minima contro elongazione massima della sinusoide con fase a 0

sinusoide con fase a 270


y = sen (x + 3 /2)

in tutti gli altri casi : sfasamento generico donda


(anticipi e ritardi di fase)

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
8

SUONI ARMONICI NATURALI E PARCELLIZZAZIONE DEI CORPI VIBRANTI

Marin Mersenne - Harmonie universelle, 1637


Joseph Sauveur - Principes dacoustique ed de musique, 1701
Hermann Ludwig Helmholtz - Die Lehre von dem Tonempfindungen, 1863

FREQUENZA DI RIFERIMENTO (f 1)

FREQUENZA f 2

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
9

FREQUENZA f 3

FREQUENZA f 4

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
10

FREQUENZA f 5

FREQUENZA f1+f2

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
11

FREQUENZA f1+ f2 - onda risultante

FREQUENZA f1+ f2 + f3

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
12

FREQUENZA f1+ f2 + f3 - onda risultante

FREQUENZA f1+ f2 + f3 + f4

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
13

FREQUENZA f1+ f2 + f3 + f4 - onda risultante

onde a dente di sega ed onde quadre

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
14

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
15

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
16

circonferenza goniometrica (r = 1)

semicirconferenza = (angolo corrispondente = 180)


circonferenza = 2 (angolo corrispondente = 360)

quadranti I-II-III-IV della circonferenza goniometrica

archi orientati

distanza tra due punti : d2 = x02 + y02

relazione arco di circonferenza/angolo : arco (in radianti) = angolo * /180

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
17

Funzione goniometrica sinusoidale

sen 0 = 0 sen 90 = 1 sen 180 = 0 sen 270 = -1

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
18

Moto armonico semplice e moto circolare uniforme

Fasi sinusoidali

AB/2 = r in asse delle ordinate


= angolo formato da r rispetto allasse delle ascisse
y0(t) = valore istante per istante della proiezione di un punto della circonferenza su AB

y0(t) = r * sen (10)

0 = fase iniziale
= velocit angolare (radianti*/secondo)
*1 radiante = angolo sottintendente un arco di cerchio di lunghezza pari a r,contenuto 2 volte nella circonferenza:
e dunque un angolo giro (360) = 2 radianti

= t + 0 (11)
(evoluzione nel tempo dellangolo )

sostituendo (11) in (10) :

y(t) = r *sen ( t + 0 ) (12)


(equazione oraria del moto armonico semplice)

ove:

y(t) = elongazione istantanea


0 = fase iniziale

----------------------------------------------------------------
A (ampiezza) = elongazione massima, in A e B, coincidente con r

ove la fase iniziale nulla ( 0 = 0), la n. (12) si riduce a:

y(t) = r *sen t (13)

corrispondente allequazione del moto pendolare


x(t) = a*sen (t+0)
ove x(t) = distanza dalla verticale (elongazione del pendolo e a = elongazione massima

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
19

T = periodo
nel moto armonico semplice:
tempo impiegato per unintera oscillazione su AB attorno al punto di equilibrio O

nel moto circolare uniforme:


tempo impiegato perpercorrere unintera circonferenza

f = frequenza

il numero di periodi nellunit di tempo

= 2/T
(velocit impiegata per spazzare un angolo giro-360)

es. LP 33 giri/minuto (ovviamente v costante)


ove dunque T = 1/33 = 60/33 = 1,82
da cui = 2/1,82 = 3,45 rad/sec

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
20

- onde stazionarie - treni donda stazionaria

posizioni nodali: estremi della corda e tutte le posizioni equivalenti a n/ 2

posizioni ventrali: tutte le posizioni equivalenti a n dispari / 4

distanza tra 2 nodi o tra 2 ventri successivi: / 2

distanza tra un nodo ed il ventre immediatamente successivo: / 4

possibilit di formazione di onde stazionarie:

l = n * ( n / 2) (1a)

e dunque solo soddisfacendo la relazione:

n = 2l / n (2a)

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
21

esempi:
per n = 1 1 = 2l / 1 = 2l -un fuso con due nodi e un ventre in l/2-
per n = 2 2 = 2l / 2 = l -un doppio fuso con tre nodi di cui uno in l/2-
per n = 3 3 = 2l / 3 = 2/3l -un triplo fuso con quattro nodi e tre ventri-
per n = 4 4 = 2l / 4 = 1/2l -un quadruplo fuso con cinque nodi e quattro ventri-
e cos di seguito

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
22

tubi

- tubi aperti

per la legge di Young:

presenza di ventri allimboccatura ed alluscita;


presenza di almeno un nodo, per concretizzare un moto vibratorio e non
una semplice corrente daria;
presenza di onda stazionaria di semiperiodo T/2, da cui:

l= / 2
ove l = lunghezza teorica del tubo aperto senza coefficienti di correzione di bocca

= lunghezza d'onda

Richiamando la relazione

= v/f
si ricaver facilmente

l = v/2f

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
23

parcellizzazione della colonna daria nei tubi aperti:

per la legge di Young, impossibilit della formazione di un armonico che


nel punto di eccitazione (ventre) dovrebbe avere un nodo: nei tubi aperti, con la
presenza di ventri allimboccatura, dunque a distanza teoricamente nulla,
risulter impedita la formazione dellarmonico di ordine -esimo, e risulter
dunque possibile la teorica produzione di tutti gli armonici.

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
24

- tubi chiusi cilindrici

per la legge di Young:

presenza di ventre allimboccatura e di nodo allestremit chiusa;


presenza di onda stazionaria pari a T/4, da cui:

l= / 4
ove l = lunghezza teorica del tubo aperto senza coefficienti di correzione di
bocca

= lunghezza d'onda

Richiamando la relazione

= v/f
si ricaver facilmente

l = v/4f

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
25

parcellizzazione della colonna daria nei tubi chiusi cilindrici:

sempre per la legge di Young, impossibilit della formazione di un


armonico che nel punto di eccitazione (ventre) dovrebbe avere un nodo: nei tubi
chiusi, con la presenza di nodo allestremit chiusa, risulter la presenza di zona
ventrale ogni n dispari di quarti di lunghezza donda e risulter dunque
impossibile la produzione degli armonici di ordine pari.

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
26

- tubi chiusi conici

dislocazione del fattore pressorio e formazione delle armoniche

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
27

corde vibranti

PARCELLIZZAZIONE DELLA CORDA VIBRANTE

richiamando:

=vT = v 1/f = v/f (7)

da cui:

f = v/
e dunque, per la possibilit di creazione di onde stazionarie:

fn = v/ n (3a)
(ove v da considerarsi velocit di propagazione dellonda lungo la corda)

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
28

e richiamando:

n = 2l / n (2a)
si ottiene:

fn = v /2l/n = nv / 2l (4a)

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
29

Poich

v = (/) (5a)
ove = tensione della corda e = massa per unit di lunghezza proporzionale al

sostituendo (5a) in (4a) si ottiene:

fn = nv / 2l = (n/2l)* (/) (6a)

che, per la frequenza fondamentale f1,vale:

f1 = (1/2l)* (/) (7a)

dalla quale si evince, per f1:

(LEGGE DI GALILEO)*

-la proporzionalit inversa rispetto alla lunghezza;

-la proporzionalit inversa rispetto alla radice quadrata della massa per
unit di lunghezza;

-la proporzionalit diretta rispetto alla radice quadrata della forza di


tensione.

* valida per oscillazioni di piccola ampiezza

Importanza del fattore tensivo nella corda vibrante con le


annesse implicazioni dordine timbrico:

accordatura ordinaria nel violino

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
30

ma, in una celebre pagina di Gustav Mahler:

Gustav Mahler (1860 1911), IV Sinfonia, II

il violino trattato come strumento traspositore in D;


laumento del fattore tensivo si traduce in una sonorit
graffiante e stridente [wie ein Fiedel]

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
31

PERCUSSIONI

regoli e verge

f = k * (e / l2)
ove f la frequenza fondamentale, e lo spessore, l la lunghezza, k una costante
caratteristica del materiale.

REGOLI
corpi vibranti simmetrici, liberi alle estremit, poggiati su cuspidi

VERGHE (simmetriche) = idem

VERGHE (asimmetriche)
punto dappoggio centrale, spesso ad U, ---nodo centrale

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
32

lamine

f = k / l2
ove f la frequenza fondamentale (approssimativa), l la lunghezza e k una costante
caratteristica del materiale e commisurata alla forza deccitazione applicata al
corpo vibrante.

armonici possibili:
in quanto vibratori asimmetrici = ORDINE DISPARI

Il modulo di elasticit longitudinale (o modulo di Young)

definito a partire dalla legge di Hooke:

: sforzo, viene misurato in pascal; dimensionalmente = F/A , cio forza


su superficie

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
33
: deformazione, una grandezza adimensionale, spesso la si esprime in
percentuale; dimensionalmente: = l/l , cio variazione di lunghezza su
lunghezza iniziale

membrane

f = k *1 /r *

( /m)

ove f la frequenza fondamentale (approssimativa), k una costante che varia in


funzione dei suoni parziali, la tensione data per costante ed identica in ogni
punto, m la massa per unit di superficie, r il raggio.

PRINCIPALI POSIZIONI DI DIAMETRI E CIRCONFERENZE NODALI NEI TIMPANI

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
34

piastre e campane

piastre - in linea generale:


spessore sottile= suono indeterminato
spessore maggiore = suono determinato fluttuante
campane - come piastre curvate

campane tubolari:

f = k* s / (d*l2)

ove s = spessore, d= diametro, l= lunghezza, k= costante commisurata al materiale

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
35

INTENSITA OGGETTIVA

I = intensit acustica:

W / m2
intesa come il flusso di potenza sonora attraversante la superficie unitaria perpendicolare alla
direzione di propagazione del moto vibratorio.

W = watt*, unit di misura della P (potenza) pari a un 1 J (Joule) al secondo.


*dal nome dello scozzese J. Watt (1736-1819), inventore della macchina a vapore

J = joule*, unit di misura dell E (energia), pari a un newton-metro.


*dal nome del fisico inglese J.P. Joule (1818-1889)

N = newton*, unit di misura della F (forza), pari alla forza che applicata alla
massa di 1 kg le imprime unaccelerazione di 1 m/sec
*dal nome del fisico e matematico inglese I. Newton (1642-1727)

erg/s per cm2


intesa come energia sonora trasmessa nellunit di tempo attraverso lunit di superficie

erg = unit di misura del lavoro equivalente al lavoro compiuto dalla forza di una
dina quando sposta il suo punto di applicazione di un centimetro nella sua stessa
direzione e nel suo stesso verso

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
36
dina = unit di misura pari alla forza capace di imprimere a 1 grammo massa
laccelerazione di 1 cm/sec2

p = pressione acustica:

espressa in Pa (Pascal)

p = p - p0
E la differenza tra la pressione esercitata su di un punto del mezzo di propagazione attravesato e la
pressione atmosferica statica esrcitata sul medesimo punto in assenza di fenomeno acustico.

Pa = pascal*, unit di misura della P (pressione), pari alla pressione esercita-ta


dalla forza di 1 newton che agisca perpendicolarmente a una superficie di 1 m2.

* dal nome dello scienziato e filosofo francese B. Pascal, (1623-1662) ideatore e realizzatore tra laltro di una
macchina calcolatrice.

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
37

SENSAZIONE SOGGETTIVA DINTENSITA

LA LEGGE DI FECHNER

S = k*logR
ove k=costante e R=Reiz (stimolo)

raffronto tra rapporti di potenza P/Pr e dB

B= Log (P/Pr) dB = 10 Log (P/Pr)


P/Pr dB B
................. .....
1.000.000 60 6
100.000 50 5
10.000 40 4
1.000 30 3
100 20 2
10 10 1
1 0 0
................ .....

bel* = unit di misura della sensazione uditiva, per il quale si usa generalmente il
sottomultiplo decibel
*dal nome del fisico inglese A. Graham Bell (1847-1922)

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
38

PHON E CURVE DI ISOFONIA DI FLETCHER E MUNSON

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
39

SON / PHON - TABELLA DI CORRISPOMDENZA

1 SON = SENSAZIONE CORRISPONDENTE A 40 PHON


2 SON = SENSAZIONE RADDOPPIATA (INCREMENTO DELLA PRESSIONE SONORA DI 10 DB)

(esempi con rapporti crescenti o decrescenti di 1 a 4)

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
40

ALTEZZA OGGETTIVA

misurazione in Hz:
(riferita alla f fondamentale del suono complesso)

SENSAZIONE SOGGETTIVA DALTEZZA


IL CAMPO DI UDIBILITA UMANA

in ordinata: intensit in ascissa: frequenza


a= curva della soglia del dolore
b = curva della soglia di udibilit

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
41

IL MEL E LA NON LINEARITA DELLA PERCEZIONE SOGGETTIVA DALTEZZA IN


FUNZIONE DELLA FREQUENZA

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
42

EFFETTO DOPPLER

(effetto Doppler in acustica/ottica - schema grafico riassuntivo)

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
43

formule acustiche non relativistiche:

moto di avvicinamento: f = f * (c+v)/c

moto di allontanamento: f = f * (c-v)/c

dove f = frequenza risultante, f = frequenza originaria, c = velocit del suono nel mezzo di
propagazione, v = velocit del moto o risultato della sommatoria dei moti della fonte e
dellosservatore
+ ( C. J. Doppler, 1803-1853)

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
44

TIMBRO

analisi armonica del suono e spettrogrammi:

distribuzione discreta di frequenze: le armoniche


ARMONICHE I II III IV V VI VII etc
AMPIEZZA 1 0.5 0.33 0.25 0.2 0.13 0.2 etc

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
45

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
46

distribuzione non discreta di frequenze: le parziali

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
47

le formanti:

frequenza, ampiezza e la larghezza di banda di alcune formanti, o zone di


massima energia sonora

Il Teorema di Fourier
Qualunque segnale periodico pu essere scomposto nella somma di un eventuale termine costante e di segni sinu-
soidali, dei quali il primo, avente lo stesso periodo e quindi la stessa frequenza del segnale considerato, denomina-
to prima armonica o fondamentale, e gli altri, aventi periodi sottomultipli e quindi frequenze multiple, sono denomi-
nati armoniche superiori
J.B. Fourier (1768-1830)

Secondo il teorema di Fourier un segnale periodico, ad alcune condizioni, pu essere


ottenuto mediante la somma di un termine costante e di infinite funzioni sinusoidali, le cui
frequenze siano multipli interi di quella del segnale (ovvero le cui pulsazioni ne siano multipli
interi). Indicando con 0 = 2 f la pulsazione di un segnale periodico v(t) a frequenza f0, il
0

teorema presentato con la seguente espressione matematica, definita sviluppo in serie di


Fourier:

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
48

In tale espressione 0 la pulsazione del segnale periodico v(t), e t la variabile tempo;


restano dunque da determinare, il valore del termine costante A0, nonch i valori dellampiezza An
e della fase iniziale n di ciascuna delle funzioni sinusoidali presenti nella serie.

Il teorema di Fourier, che pu essere esteso con opportune modifiche anche ai segnali non
periodici, pu essere considerato da due diversi punti di vista:

-da un lato esso afferma che qualsiasi segnale, al fine della determinazione del suo
comportamento, pu essere visto come la somma delle sue componenti armoniche (analisi di
Fourier);

-daltro canto, il medesimo teorema afferma che la somma di un termine costante con n
termini sinusoidali di opportuna frequenza, ampiezza e fase iniziale, produce qualsivoglia segnale
complesso entro i limiti matematici della validit del teorema stesso (sintesi di Fourier).

rappresentazioni spettrografiche ed oscillografiche


(dimensione armonico-analitica e temporale)

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
49

Transitori dattacco e di estinzione:


inviluppi sonori e fasi A -D -S -R

attack: la fase in cui il suono si genera e aumenta di intensit.


decay: la fase dellinviluppo in cui il suono decresce di intensit;pu essere assente.
sustain: lintensit del suono non subisce grandi sbalzi, resta grosso modo costante.
release: fase finale, gradualmente degradante ad intensit inferiore al rumore di fondo.

inviluppo sonoro (pf) (fasi A-D-S-R)

inviluppo sonoro (vl) (fasi A-S-R)

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
50

Inarmonicit della corda vibrante


esemplificazione (DO grave del pianoforte - sistema temperato equabile)

armoniche parziali rapporto P/A

Fondamentale 32,703 32,703 1


a2 + p2 65.406 65,523 1,00178
a3 + p3 98,109 98,401 1,00297
a4 + p4 130,812 131,434 1,00475
a5 + p5 163,515 164,434 1,00773
a6 + p6 196,218 198,435 1,01130
etc :::::::::::: ::::::::::::: ::::::::::::::

Mascheramento acustico

diagramma di mascheramento di Harvey Fletcher - frequenza mascherante = 400 Hz

in ascissa = progressione di frequenze mascherate

in ordinata = incrementi di intensit per effetto di udibilit in presenza di frequenza mascherante

20-40-60-80-100 dB = incrementi sperimentali sulla soglia di udibilit della frequenza mascherante

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
51

frequenza mascherante = 1200 Hz

in ascissa = progressione di frequenze mascherate

in ordinata = incrementi di intensit per effetto di udibilit in presenza di frequenza mascherante

20-40-60-80-100 dB = incrementi sperimentali sulla soglia di udibilit della frequenza mascherante

SI NOTI LACCENTUAZIONE DEL FENOMENO DI MASCHERAMENTO ALLINTERNO DELLA FASCIA DI BANDA CRITICA

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
52

La banda critica

Importanza dei fenomeni di mascheramento e della fascia di


banda critica :

sugli equilibri fonici esecutivi

sulle prassi scritturali compositive

effetti di massima fusione <------------------> massima discriminazione

(Frequenza <<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<< )

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
53

Sfasature nella percezione monofrequenziale:


il fenomeno dei battimenti

x1=sin(210t) x2=sin(29t)

Battimenti sin(210t) + sin(29t)

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
54

Interferenza

interferenza costruttiva e distruttiva

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
55

Tubo di Quincke*
Dividendo in due una serie di onde sonore originate da una stessa sorgente e
poi facendole sovrapporre nella stessa direzione, si pu produrre fenomeno di
interferenza.
L'apparecchio di Quincke costituito da un tubo diviso in due rami ad U, uno
di lunghezza costante e l'altro dotato di sistema a coulisse che ne rende
variabile la lunghezza. Il suono emesso da un diapason o da una membrana
vibrante si ripartisce nei due rami. Ove le onde si ricongiungono viene posto un
ricevitore nel quale si percepisce o meno il suono a seconda della differenza di
lunghezza fra i due percorsi. I due tubi, in ottone, sono sostenuti da uno stelo
fissato a un treppiede in metallo.

* G.H. Quincke (1834-1924)

bidirezionalit interferente nel tubo di Quincke

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
56

Riflessione, eco, rimbombo, rifrazione, diffrazione,


assorbimento, riverberazione

angoli di incidenza e riflessione

POTERE SEPARATORE PERCETTIVO UMANO PER LEFFETTO DECO:

1/10 SEC (17+17 M )

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
57

rifrazione e complementariet degli angoli r ed i - cambio di densit del mezzo di propagazione e


deviazione del treno donda

rifrazione e condizioni ambientali nelle esecuzioni allaperto

riverberaziome ambientale

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
58

schematizzazione riassuntiva

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
59

DIFFRAZIONE

Aggiramento di un ostacolo.
Nwlla genesi del fenomeno riveste basilare importanza la frequenza, in quanto suoni con
una grande lunghezza d'onda (e dunque bassa frequenza) superano con facilit ostacoli con
una dimensione minore della loro stessa lunghezza d'onda. Questo uno dei motivi per cui le
prime frequenze che vengono attenuate sono quelle alte mentre quelle basse si propagano a
distanze di gran lunga superiori .

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
60

SOGLIE DIFFERENZIALI

SOGLIA DIFFERENZIALE PER LINTENSIT

spl = Sound Pressure Level rispetto al valore di riferimento


(2*10-5 Pa)

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
61

SOGLIA DIFFERENZIALE PER LALTEZZA

diagramma di apprezzabilita incrementale daltezza in relazione alla frequenza

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
62

TEORIE DELLA CONSONANZA

-teoria delle proporzioni

-risalente a Pitagora di Samo - 580/497 a.C.

-consonanza direttamente relazionata alla semplicit dei rapporti


intervallari.

es: tetrachtys pitagorica: 1 - 2 - 3 - 4


ottava = 2/1; quinta = 3/2; quarta = 4/3; ::::: limma = 256/243
consonanza <<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<< >>>>>>>>>>>>>>>>>dissonanza

-obiezioni: complessit relazioni numeriche delle consonanze


temperate.

es: 1.0594637 = quinta temperata equabile

-teoria dellaffinit armonica (Klangverwandschaft)

-Hermann Ludwig Ferdinand von Helmholtz (1821-1894)


Die Lehre von dem Tonempfindungen, 1863
consonanza direttamente relazionata alla coincidenza di uno o pi
armonici ed inversamente relazionata alla quantit di battimenti:

ottava quinta

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
63

quarta terza

-obiezioni: semplificazione eccessiva del problema, battimenti lenti


avvertiti come variazione periodica dampiezza e non comeasprezza
cfr. infra, R. Plomp. Aspects of Tone Sensation

-teoria della fusione dei suoni (Tonverschmelzung)

-Carl Stumpf (1848-1936)


Tonpsychologie, 1883-90

-consonanza relazionata ad illusoria percezione monofrequenziale,


statisticamente rilevata, da parte dellascoltatore non educato:

ottava 75% quinta 50%

quarta 33% terza 25%

-obiezioni: spostamento dellindagine su parametri di ordine


quantitativo.

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
64

-teoria degli armonici soggettivi e dei suoni residuali

-J.F. Schouten
The Residue, a New Component in Subjective Sound Analysis, 1940

-consonanza relazionata alla percezione di armonici soggettivi e suoni


residuali originati nella perilinfa al coincidere delle armoniche superiori.

-osservazioni: una riesplorazione ed una rivitalizzazione ben


documentata di taluni punti delle teorie di Helmholtz.

-teoria della banda critica

R. Plomp. Aspects of Tone Sensation, 1976

-sensazione di consonanza ed importanza basilare della larghezza di


banda critica:

asprezza | BATTIMENTI | asprezza


------------------------------------------------------------------------------------------
dolcezza dolcezza

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
65

SISTEMI DI ACCORDATURA

SISTEMI PARTITIVI SISTEMI DIVISIVI


equalizzazione aprioristica tipologizzazione aprioristica
di n intervalli = 2/1 (ottava) degli intervalli (non equalizzati)

xn = 2/1 e dunque x = 21/n ...+..+....+..+...+---> = 2/1

ACCORDATURA PITAGORICA
(sistema partitivo indiretto, con derivazione di tutti gli intervalli dal rapporto di
quinta 3/2)

2x2x2x2x2x2x2=128)
1,5x1,5x1,5x1,5x1,5x1,5x1,5x1,5x1,5x1,5x1,5x1,5= 129,7463378906).
discrepanza = Comma pitagorico
attribuzione dellerrore ad una sola quinta (del lupo)
Le altre quinte permangono giuste.

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
66

rapporti intervallari pitagorici

nota DO1 RE1 MI1 FA1 SOL1 LA1 SI1 DO2


frequenza 1 9/8 81/64 4/3 3/2 27/16 243/128 2

rapporti scalari progressivi pitagorici

do-re 9/8 tono


re-mi 9/8 tono
mi-fa 256/243 limma
fa-sol 9/8 tono
sol-la 9/8 tono
la-si 9/8 tono
si-do 256/243 limma

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
67

osservazioni riepilogative:

11 quinte pure + 1 ridotta di un comma ditonico ( o pitagorico )

intervalli di terza duri, pi ampi della terza naturale di un


comma sintonico*

terza pitagorica : 81/64


terza naturale : 5/4* (cfr infra, accordatura pura)
estrema irregolarit della gamma cromatica

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
68

ACCORDATURA NATURALE
(sistema divisivo)

il senario: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6
do1 do2 sol2 do3 mi3 sol3

2/1 = ottava 3/2 = quinta 4/3 = quarta 5/4 = terza M 6/5 = terza m

terza pitagorica 81/64 : terza pura 5/4 =


comma sintonico o di Didimo (I sec. a. C.) = 81/80*

*1,0125 = 21,5 cents = circa 1/8 di T temperato equabile, chiaramente


percepibile da ascoltatore educato, specie in bande medio-acute.

rapporti intervallari puri

nota DO1 RE1 MI1 FA1 SOL1 LA1 SI1 DO2


frequenza 1 9/8 5/4 4/3 3/2 5/3 15/8 2

rapporti scalari progressivi puri

do-re 9/8 tono grande


re-mi 10/9 tono piccolo (5/4 : 9/8)
mi-fa 16/15 seconda minore diatonica/Sdp (4/3 : 5/4)
fa-sol 9/8 tono grande
sol-la 10/9 tono piccolo (5/4 : 9/8)
la-si 9/8 tono grande
si-do 16/15 seconda minore diatonica/Sdp (4/3 : 5/4)

raffronto scala naturale - scala pitagorica

nota DO1 RE1 MI1 FA1 SOL1 LA1 SI1 DO2


frequenza 1 9/8 5/4 4/3 3/2 5/3 15/8 2
(scala naturale)
frequenza 1 9/8 81/64 4/3 3/2 27/16 243/128 2
(scala pitagorica)
differenza CS -1CS -1CS -1CS

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
69

osservazioni riepilogative:

terze pure

diversificazione intervalli di tono grande e tono piccolo

ristrettezza della quinta posta sul II grado (5/3 : 9/8 = 40/27 [-1CS] )

inefficacia della sovrapposizione di tre terze pure per il raggiungimento


dellottava: 5/4 x 5/4 x 5/4 = 125/64 > 128/64 [2] ossia -41 cents, circa 1/4
di T temperato equabile

diversificazione intervalli di seconda minore diatonica/semitono diatonico


piccolo-Sdp = 16/15 e semitono cromatico = 5/4 : 6/5 = 25/24

diversificazione intervalli di semitono cromatico = 5/4 : 6/5 = 25/24 e


semitono diatonico grande/Sdg = 9/8 : 25/24 = 27/25

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
70

e dunque:

TONO GRANDE ASCENDENTE DO-RE 9/8 =


SEMITONO CROMATICO DO-DO# 25/24 +
SEMITONO DIATONICO GRANDE DO#-RE 27/25 (9/8 : 25/24)

TONO GRANDE DISCENDENTE RE-DO 8/9 =


SEMITONO CROMATICO RE-REb 24/25 +
SEMITONO DIATONICO GRANDE REb-DO 25/27 (8/9 : 24/25)

TONO PICCOLO ASCENDENTE RE-MI 10/9 =


SEMITONO CROMATICO RE-RE# 25/24 +
SEMITONO DIATONICO PICCOLO RE#-MI 16/15 (10/9 : 25/24)

TONO PICCOLO DISCENDENTE MI-RE 9/10 =


SEMITONO CROMATICO MI-MIb 24/25 +
SEMITONO DIATONICO PICCOLO MIb-RE 15/16 (9/10 : 24/25)

la scala naturale ed ulteriori problema dellaccordatura degli strumenti ad


intonazione fissa in relazione alla coesistenza di sistemi eptafonici:

DO RE
do-re re-mi 9/8 tono grande
re-mi mi-fa# 10/9 tono piccolo (5/4 : 9/8)
mi-fa fa#-sol 16/15 seconda minore diatonica/Sdp (4/3 : 5/4)
fa-sol sol-la 9/8 tono grande
sol-la la-si 10/9 tono piccolo (5/4 : 9/8)
la-si si-do# 9/8 tono grande
si-do do#-re 16/15 seconda minore diatonica/Sdp (4/3 : 5/4)

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
71

ACCORDATURA MESOTONICA CLASSICA


(sistema divisivo)

Do
Fa -1/4 ! -1/4 Sol
-1/4 ! -1/4
Sib ! Re
-1/4 ! -1/4
Mib -------- ! -------- La
lupo (+7/4)! -1/4
Sol# ! Mi
-1/4 ! -1/4
Do# -1/4 ! -1/4 Si
Fa#

Mesotonico classico ad 8 terze pure


Presenza del tono medio TM 5/4 scaturente dal restringimento di 1/4 CS per
ciascuna delle prime 2 quinte do-sol / sol-re:

9/8 : [ 9/4 * 1/ 5 ]
Tutte le quinte vengono ristrette di un quarto di comma, fatta eccezione per la
quinta del lupo, attribuita allintervallo sol#-mib (allargato di 1 e 3/4 CS).

Il sistema comporta la presenza di 8 terze pure :


mib-sol sol-si sib-re re-fa#
fa-la la-do# do-mi mi-sol#

Quattro terze risultano impraticabili perch troppo ampie:


si : re# reb : fa fa# : la# lab : do

Tonalit/gamme praticabili

jonico - maggiore sib - fa - do - sol - re - la


eolico - minore sol - re - la

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
72

alcuni importanti temperamenti barocchi

WERCKMEISTER III (1691)


Andreas Werckmeister (1645-1706) - Musikalische Temperatur (1686-1687)

Celeberrimo, tonalit centrali sontuosamente eufoniche, intrise di asprezze


pitagoriche quelle pi lontane. Splendido per la letteratura bachiana.

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
73

WERCKMEISTER IV

Do
Fa 0 ! -1/3 Sol
-1/3 ! 0
(La#)Sib ! Re
+1/3 ! -1/3
(Re#)Mib -------- ! -------- La
+1/3 ! 0
(Lab)Sol# ! Mi
0 ! -1/3
(Reb)Do#-1/3! 0 Si
(Solb)Fa#
Basato sul terzo di comma, adatto ai contesti diatonici, forte discriminazione degli incisi o
passaggi cromatici, una certa ondulazione espressiva attribuibile allassenza di terze maggiori
pure.

KIRNBERGER II - 1766
Johann Philipp Kirnberger (1721 - 1783) - Die Kunst des reine Satzes

Do
Fa 0 ! 0 Sol
0 ! 0
(La#)Sib ! Re
0 ! -1/2
(Re#)Mib -------- ! -------- La
0 ! -1/2
(Sol#)Lab ! Mi
0 ! 0
(Do#)Reb 0-*! 0 Si
(Solb)Fa#
*schisma
Comma sintonico ripartito tra le due quinte re-la e mi-si.
Grande contrasto tra accordi puri do-mi-sol / sol-si-re / mi-sol-si / si-re-fa#, terze do-mi, sol-si /
re-fa# ed accordi temperati.

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-
74

IL TEMPERAMENTO EQUABILE
(sistema partitivo)

Do
Fa -1/12 ! -1/12 Sol
-1/12 ! -1/12
(La#)Sib ! Re
-1/12 ! -1/1
(Re#)Mib ---------- ! ---------- La
-1/12 ! -1/12
(Sol#)Lab ! Mi
-1/12 ! -1/12
(Do#)Reb -1/12 ! -1/12 Si
(Fa#)Solb

semitono temperato = 21/12

12

2/1 = 1,059463094

Conservatorio di Musica San Pietro a Majella NAPOLI Corso di FONDAMENTI DI ACUSTICA prof. MARIANO LA MARRA
-diritti di riproduzione riservati - 2a versione depositata presso la segreteria didattica prot. 3379 dell 8 maggio 2012-

Potrebbero piacerti anche