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L'AVVENTURA DELL'UOMO: in questa collana i grandi ed inquietanti problemi di sempre, i drammi dell'uomo, i Suoi immensi poteri latenti extrasensoriali @ paranormali @ le vestigia di un passato favoloso, in un panorama affascinante, sotto linsegna del mistero. IL LIBRO DI ABRAMO — | trentadue occulti sentieri della Saggezza - & i famoso "SFR ISIRE", "IL LIBRO DEI FONDAMENTI". Quasi seimila anni a Enoch aveva scritto: "L'uomo del futuro si trovera di fronte ad Un abisso: ancora un passo @ potra precipitarvi, ma io scrivo per lui pa- gine di salvezza”’. Abramo, quasi duemila anni dopo, riscopre le parole di Enoch. Con lui inizia il Monoteismo e la Tradizione. Concentra la sua scoperta in un piccolo libro, destinato a divenire il libro fondamentale del nostro terz0 millennio. Nei sei capitoli della sua opera parla di cinque di- mensioni in cui 'uomo é immerso e da la precedenza alla Vita, la dimen. sione morale. Oltre lo spazio e il tempo; ogi 'uomo nell'era dell’Acqua- rio, va riscoprendo in questa dimensione l'antica saggezza E ancora possibile che 'uomo si salvi dall'abisso e divenga callaboratore della creazione, ma dovra prima capire @ percorrere i trentadue occult sentieri OPERE DI MARIO PINCHERLE "LA GRANDE PIRAMIDE® (Fillo) ‘COME ESPLOSE LA CIVILTA” (Flefo) “LE FONTI ARCHEOLOGICHE DELLA MAGIA” (ato "ARARAT CHIAMA” (lef) EON” (rt) i MAGO DELLA PIETRA” (Fillo 'LA CICUTA E LA CROCE” (Fielfo) ( "GUIDA ALLA EDUCAZIONE TECNICA” f (aonza Eaitrice) "DUE DRAMMI NEL TEMPO” (Flt) “MI PESA.-O PADRE, IL TEM IMMUTABIL STELLE” (Poese) "LA STORIA MIOPE™ Enigramit Ipogramms (eto) LI CHIAMARONO 1 DIVINI" (eto) E FORME ARCHEOLOGICHE M. Pincherte- G. Gherara MARIO PINCHERLE.€ nato 9 Golo. "ATLANTIDE, MISTERO SVELAT na. Ha fart stud classic. Siélgu- | M Plncherl - L. Palazzini Finet (Fito) reat in ingegnera es iterassa ala "FANTASTICO DIARIO DI GIACOMO LEOPARD “paleotecnologia. A lui si debbona o) fendomertat epee aims dee PRIMO LBRO OSL MOND vol igndamentalscopertealfinterna del pinche L,Palaazin’ Finet (to) iis "10, DUPUIS, ARCHEOLOGO DEL TERRORE” mide 'Egito. Scrive libri di Archeo- "Ys BUEUIS logia. Colabora arise di archeolo: 4 DIAVOL) DIAVOLESSE & C.”(Fueloy ja italane e straniere, serve sui Alamo Pinchot Geet Rencicont de'Accademia coi n- "it VANGELO SECONDO L'APOSTOLO TOMMASO” ca (tell) 30.000 vente MARIO PINCHERLE, IL LIBRO DI ABRAMO FILELFO MARIO PINCHERLE IL LIBRO DI ABRAMO IL LIBRO DEL TERZO MILLENNIO pate O tyke ae ct _ Ce ie ga eon een Sed Co Eee ee eae Ct See rast esme sre aia ee ene eet ea eke SSR RM combinatorio; dj mutazioni, di telepatia, di cosmo- Co eee ee eee) CR Mer mand " | trentadue occulti sentieri della Saggezza “SFR ISIRE” col testo Ebraico a fronte FILELFO MARIO PINCHERLE IL LIBRO DI ABRAMO Anche I'uomo pit illuminato ¢ limitato, di fronte a Colui I TRENTADUE OCCULTI SENTIERI DELLA SAGGEZZA. che non possiede alcun limite, Brofondo come i fondamenti "SPR ISIRB" COL TESTO EBRAICO A FRONTE della Terra, infinitamente ~ esteso, come il Cosmo. : Finetti Carl Gustav sung Ricerche e note bibliografiche di Luigi Palazzi (Risposta a Giobbe) | 1 EDIZIONE FILELFO Questo tibro, nato per il Tuo ‘consiglio ‘ con la Tua preciosa collaborazione, 2 dedicato a Te, Gigi, che ci hai tanto atutato con le Tue preziose ricerche, ‘ed ora ci sei vicino, nella Dimensione della. Verita, LIAVVENTURA DELL'UOMO 31 Dropriet letterari risevmt copyright per tutta tt vin formato, ro, by Helo SOMMARIO Prefazione Se Ricerche storicheenote. . . . . . . . 17 Testo originale e traduzione lincare. . . . . » 23 Interpretazione . . . 7 os ol Commento . . . es STON yy) Bibliografia 2 2... orn RINGRAZIAMENTO La mia profonda gratitudine va a Luigi Palazzini Finetti, mio carissimo e illuminato amico che purtroppo recentemen~ te ci ha lasciati, ed alla Dottoressa Gloria Marinucci Murli, esperta esoterista. Mi sono avvalso, nella stesura di questo libro, della loro valida collaborazione. Un particolare ringraziamento esprimo al Dottor Cesare Tagliacozzo, Rabbino di Ancona, per i suoi préziosi suggeri- menti relativi alla interpretazione letterale del testo ebraico. Non sempre ho potuto seguire questi consigli perché al di la della grammatica, "spiritus litteras alit". PREMESSA Perché riporto il testo ebraico? E una lingua cosi antica, sconosciuta ai lettori... La ragione c'é: nei miei libri mi occupo di fatti remoti ed incredibili. Sembrano inventa -"la torre Zed, costruita col laser, la Grande Piramide che non é mai stata una tomba... i monoliti da cento ton- nellate che salivano da soli..." Tutte cose che hanno un aspetto fantascientifico, ma sono realta. E allora? E necessario documentare, frase per frase, parola per parola! Cosi, anche lo scienziato pil diffidente e il lettore pitt prevenuto si accorgeranno che ¢ esistito, sul pianeta, un periodo, al sorgere della civilta, in cui il Cielo e la Terra si toccavano, e gli uomini pronunciavano parole Vere. La babele e il massacro vennero dopo. E la realta fu creduta favola. Ma io non scrivo di fantascienza e di fanta-archeologia. Non mi piace favoleggiare? Cammino sulla roccia. Mi piacerebbe camminare in compagnia. PREFAZIONE, Un piccolo libro d'appunti. Il suo titolo é: SFR ISIRE, e queste parole significano: "LIBRO - BASE". Frase sbalor- ditiva, se si pensa che si riferisce ad un’opera estremamente antica, se @ vero cid che é scritto nella parte finale del libro in cui si fa cenno all'autore, che sarebbe nientemeno che il patriarca Abramo. Gli studiosi e gli storici, per ragioni prudenziali, ritengo- no che il piccolo libro sia stato scritto tra il settimo secolo prima della nostra era e i primi secoli dopo Cristo, pur ammettendo che il compilatore abbia attinto a fonti molto pili antiche. L'opera non appare un rifacimento 0 un rias- sunto, ma un testo originale, pur nella sua concisione: basta cogliere un segno o alterare una parola per creare una involuzione 0 un peggioramento. Inoltre certi termini, come vedremo, si accostano all'antichissimo linguaggio accadico e sicuramente precedono di molto il primo mi lennio a.C. Quest'opera fondamentale @ poco conosciuta. E stata definita "misteriosa ed impenetrabile". Gli studiosi di Cabala hanno voluto vedere nel SFR ISIRE una anticipa- zione dello Zohar. Aicuni mistici hanno tentato di utiliz~ zare il libro per stabilire dei metodi per avvicinarsi alla divinité. Alcuni autori, che si interessavano di magia, vi hanno cercato metodi per provocare fenomeni magici. I manoscritto di Abramo si basa sulle lettere dell'al- fabeto o jerogrammi, che hanno. un signficato simbolico ed anche un valore numerico, ma in senso pitagorico. Si @ parlato di forza creatrice insita nelle lettere che costituiscono i simboli racchiusi in questo libro. Si 8 parla- to di "Cabala mistica", di "elucubrazioni astratte" e, ad un certo punto, la confusione si é esasperata al massimo grado. In realtd é un libro fondamentale scritto da un profondo osservatore dei fenomeni della natura. Questa straordinaria persona, dal pensiero estremamente penetrante, ha scoper- to un nuovo modo di vedere le cose. Ha voluto osservarle con occhi diversi dal limitato sguardo umano. 1 suoi occhi, in un certo senso, si sono spalancati a dismisura ed essi si @ specchiato tutto l'Universo. Il suo metodo & quel- lo di non guardare tanto alle cose quanto alla relazione tra le cose. Se avviene un fenomeno non cid che avviene lo interessa, ma il come e il perché avviene. Dal moltepli- ce egli giunge all'Uno, dal complesso al semplice, dal creato al Creatore. Prima che fosse utilizzato questo nuovo sistema di vedere le cose, I'uomo era stato sincretista. Ora diventa sintetico. Prima !uomo raccoglieva in modo distaccato e superficiale gli elementi che scopriva negli oggetti delle sue osservazioni, ma questi elementi, nella loro molteplici- ta, non avevano alcuna possibilita di essere veramente unificati ed unificanti. L'yomo si limitava a considerare la, molteplicité dei fenomeni, senza tener conto delle loro relazioni e della causa che li aveva prodotti: E questo fatto, nel campo della religione, portd 'uomo ad una visio- he politeistica della realta. Era dunque un eclettismo frammentario ed incoerente e Vanalisi era talmente superficiale da non portare alla comprensione delle cose. Con questo libretto prezioso Yuomo, al contrario, effettud le prime vere sintesi, pene- trando all'interno delle cose, considerandole cioé nell'uni- td del loro stesso principio e prendendo coscienza della loro unione, cioé delle loro parti elementari in comune scoprendone cosi i legami interiori profondi. Per giungere a questo pensiero unificante, bisogna sapersi liberare dal tempo e dallo spazio, partire dall'uni-- tA senza mai perderla di vista abbagliati dalle molteplicita delle sue manifestazioni e cid vuol dire saper semplificare a tal punto le forme, da raggiungere la coscienza della Verita che di esse si riveste e quasi si maschera, per espri- mersi. Cid significa anche inoltrarsi nel campo dell'astratto, senza mai perdere il contatto con la realta. Il pericolo @ infatti quello di penetrare in simboli vuoti, falsi, igno- rando quella legge di corrispondenza che @ il fondamento di ogni simbolismo vero, in virtii della quale ogni cosa procede da un principio metafisico da cui dipende unica- mente la sua realtd, perché tutte le cose dell'universo esprimono a loro modo quel principio e si concatenano e si corrispondono in una perfetta armonia. Per questa ragione le leggi e i principi di un ordine inferiore possono realmente essere presi a simbolo di un ordine superiore e questa realta si pud sintetizzare nella frase: "Come in alto, cosi in basso”. Cosi tutti i fenomeni di questa Terra ci appaiono simboli di_principi trascendenti e questo fatto non rende meno valida la realta di questi fenomeni, ma anzi le conferisce un campo di validita estremamente vasto, al di fuori del tempo, dello spazio e delle circostanze. Ripetiamo perd che i simboli che si devono scoprire devono essere concreti e cioé non distaccati dalla realta delle funzioni-forme. Questi simboli "reali sono validi fuori del tempo e dello spazio e fuori delle limitatezze sensoriali. L'autore del piccolo libro di appunti @ riuscito 14 dove Platone, coi suoi archetipi, fallira e dove Aristotele, coi suoi falsi simboli si allontanera definitivamente dalla verita. « -u Abramo fece un duplice, lunghissimo viaggio. Il primo viaggio, noto a tutti, € quello geografico che lo ports da Ur, in Mesopotamia, attraverso la terra di Canaan, fino al paese del Nilo e delle piramidi. 11 secondo fu un viaggio metafisico che partiva dalle cose per risalire al loro Principio Unitario. Abramo osservando e analizzando le cose in modo nuovo, e proseguendo nella sua indagine, arriva ad una sintesi. Allora gli si manifesta il Principio Unitario Univer- sale e gli fece cogliere i legami tra il Cielo e la Terra, tra gli uomini € Dio, trail corpo e lo Spirito. Al termine del SFR ISIRE troviamo parole che si rife- riscono alla rivelazione di Abramo e al fatto che per la prima volta un uomo fece un grande salto di qualita e divenne veramente creativo, situandosi fuori dal processo temporale, divenendo lui stesso simbolo di un traguardo che si deve superare per uscire dall'animalité di uno psi- chismo collettivo e per acquistare l'individualita ed essere veramente "vivo", Il SFR ISIRE @, come abbiamo detto, un libro fonda- mentale estremamente meditato, perfetto, essenziale. E diviso in sei capitoli. 11 primo capitolo parla delle dieci SEFIROT, dieci campi di forze dell'universo, e del modo in cui la infinita Onda di Vita si trasforma, si concentra € si espande. Il secondo capitolo descrive le ventidue let- tere elementari ¢he in sostanza sono come recipienti, adatti_a contenere una parte dell'infinita onda vitale. Il terzo capitol introduce una gerarchia tra queste venti~ due lettere. Cosi la A, la M e la Sc appaiono sotto il loro aspetto preminente e vengono chiamate “lettere madri". Nel quarto capitolo vengono prese in considerazione sette lettére che vengono definite "relative" (0 bivalenti). A queste lettere corrispondono tutti i cambiamenti che avvengono nell'universo e si basano su realta complemen— tari_tra loro (pieno-vuoto, luce-tenebre, etc.). Il quinto capitolo prende in considerazione le rimanenti dodici lettere, cosiddette “assolute” (0 monovalenti). A queste lettere corrispondono, nell'uomo, i dodici organi, nel mon- do temporale, i dodici mesi dell'anno, nel Cosmo, le dodi ci costellazioni dello Zodiaco. Infine, nel sesto capitolo, si riprendono in considerazio ne le tre lettere madri che trasformano il pensiero vivente in energia e in materia. Come @ arrivato Abramo a vedere dietro alle cose una realtd superiore, che si avvale di pochi simboli per creare !'Universo? Abramo conosceva l'antica lingua acca- dica. Poté cosi attingere all'opera di un grande maestro: Enoch. Forse lo aveva scoperto dopo il suo lunghissimo viaggio, penetrando all'interno della piramide di Cheope. La, nel chiuso di un locale segreto, risuonarono forse per la prima volta alle sue orecchie le frasi che Enoch aveva scritto sotto la dettatura del Grande Artefice dell'Univer- 50. Da molti secoli gli Arabi ripetono che la grande pirami- de di Cheope & la tomba di Seydna Idris, e con questo nome indicano il profeta Enoch. La cosa sembra assurda dal momento che questo profeta, come riferiscono le Sacre Scritture, non mori come tutti i mortali, lasciando il suo corpo sulla Terra, ma fu trasportato, vivente, su nel Cielo. Come quindi avrebbe potuto avere una tomba dentro la pitamide? Dunque non il corpo di Enoch (0 di Idris, altimenti detto Surid) fu sepolto nella piramide, -B bensi il "CORPUS", cioé la sua scienza e i suoi libri che nel buio del grande monumento, sono in attesa di poter parlare ad una "generazione lontana, pencolante sull'orlo i un abisso”. La versione araba che abbiamo riportato attribuisce la costruzione della grande piramide a Idris-Surid che, come si @ detto, si identifica con Enoch ed anche con Sargon, con Ermete Trismegisto, con Toth ed infine con Osiride. In una parola col "Dio dai cento nomi" che scese sulla Terra a trasformare lominide in uomo, ad alitare ja sua Saggezza sul fango dell'Eta della Pietra. Da Lui la scienza sacra sarebbe stata deposta nella piramide, affinché fosse tramandata ai posteri, al di 1A del terribi- le cataclisma universale e proprio in previsione di questo diluvio (cfr. M. Pincherle "I Diluvio" - ed. Filelfo). Abramo poté leggere nel libro di Enoch le parole della Creazione: "Tutte le cose che cadono sotto la tua vista, sia ferme che in movimento, furono da Me compiute. Ora ti diré in che modo le ho create dal nulla. Nemmeno agli Angeli ho rivelato i miei segreti, né li ho informati della loro origine. Essi non hanno compreso cid che Io oggi ti rivelo. Prima che tutto cid che é visibile esistesse, Io esistevo e mi muovevo, ma non come fa il vostro Sole: andavo e venivo pulsando da Oriente ad Occidente e da. Occidente ad Oriente. Ero senza riposo, perché dovevo rendere visibile la mia creazione. Ordinai che dagli abissi dell'invisibile uscissero cose visibili. Usci_un'immensa sfera luminosa e vuota. La fissai, ed ecco che il suo colo- re divenne rosso incandescente. Dissi: "Esplodi in miriadi di pezzi e lascia che tutto cid che proviene da te diventi visibile." Essa esplose e ne usci una grande luce. lo mi “eo trovai al centro di una zona luminosa. Altra luce usci da quella luce. Controllai il mio progetto, osservando quel SEMI - UNIVERSO di luce: vidi che era buono. E dal mio trono dissi: "Espanditi o luce e sali sempre pi in alto e sii coronamento di tutte le cose". Contempora- neamente diedi un altro comando agli abissi del nulla © dissi: "Cose visibili uscite dall'invisibile". Usci allora untimmensa sfera piena, di colore oscuro. Dissi: "Esplodi in miriadi di pezzi e rendi visibile cid che da te uscira". E dopo che si fu suddivisa, ne usci una gran tenebra. Ed io controllai il mio progetto osservando quel SEMI - UNI- VERSO di tenebra: vidi che era buono. E dal mio trono dissi: "Discendi in basso, o tenebra, e sii fondamento di tutte le cose". Abramo rimase certamente sbalordito nel leggere queste frasi. Era’ ill primo passo verso il suo straordinario MODO DI VEDERE I FENOMENI. Cadeva il dualismo. Le cose tra loro nemiche divenivano alleate. La luce ¢ il buio, il vuoto e il pieno, la vita e la morte, divenivano comple- mentari. Questi complementari, nella realizzazione della totalita dell'essere, dovevano risultare perfettamente in equilibrio, senza alcun predominio dell'uno sull'altro. Nella mente di Abramo si fece strada Videa che i sim- boli_non dovevano essere prodotti artificiali dell'uomo, presi in modo arbitrario. Occorreva invece trarli dalla Natura, Meglio ancora: la Natura, cio€ il Creato, non @ altro che un insieme di simboli di una realta trascenden- te. Ma quale realté Allora Abramo capi che tutte le cose che cadevano sotto ai suoi sensi, dovevano essere.state concepite dal =15 Pensiero e, per la prima volta, senti il desiderio di fissare queste sue scoperte. Nacque il suo piccolo grande "LIBRO". 6 RICERCHE.STORICHE E NOTE Molti segreti nasconde il Sfr Isiré: la prima domanda che i critici moderni si sono posti é stata: "Chi ne é stato V'Autore? La seconda: "In che epoca 8 stato scritto?” Molte delle edizioni pitt antiche dell’opera portano, all'inizio, una dichiarazione del commentatore o del tradut- tore, in cui viene affermato, in base all'ultimo paragrafo del libro, che Abramo é il patriarca a cui si deve tutta la dottrina della creazione contenuta nel Sfr Isiré che gli sarebbe stata dettata per ispirazione divina. Secondo la critica moderna, egli avrebbe trasmesso oralmente, col suo insegnamento, ai stoi discendenti, il contenuto di quella dottrina, finché, giunti in epoca storica avanzata, i rabbini di Gerusalemme, temendo che questo prezioso insieme di insegnamenti andasse distrutto, decisero di affidarlo alla scrittura. Possiamo affermare che, mentre una tradizione inizia~ tica fa risalire Vopera fino ad Abramo, la sua recensione scritta @ molto posteriore? Vedremo che non é cosi. Le congetture fatte intorno all'epoca della sua trascri- zione si concentrano ipalmente intorno a due date fondamentali per la storia del popolo ebreo e della sua religione: la profanazione del Tempio ad opera di ANTIO- CO EPIFANE avvenuta nel 186 a.C. e la distruzione del ‘Tempio stesso, ad opera di TITO nel 70 d.c. Alcuni autori si sono anche fissati sul nome del Rabbi AKIBA, morto nel 155 4.C., che ne sarebbe stato il primo compilatore. Tl concetto basilare delle SEFIROT nell'ambito della 2 — 1 UBRE 01 ABRAMO -7 creazione é certamente molto antico e di origine mesopo- tamica. Esse sono servite di fondamento per tutti i siste- mi teologici-metafisici delle costruzioni di carattere Cabalistico e delle successive scuole Gnostiche. Il Talmud di Gerusalemme, nel trattato Sanhechin, al Capitolo VII°, riporta una ingenua, quanto interessante affermazione: "Diceva Rabbi Jehoshua, figlio di Hananja: “Io potrei, per mezzo del SFR ISIRE, prendere zucche e meloni e farne cervi e caprioli", intendendo che poteva essere un manuale per la fabbricazione di miracoli, una vera fonte di magia. 1 Commento al Sfr Isiré di Sabbatai DONNOLO d'ORIA, Pugliese, vissuto nella prima meta del secolo X°, contiene alcune interessanti leggende sulle origini della’ scrittura € sui primi libri noti all'umanita, nella tradizione dei Pa- triarchi. Le leggende ebraiche piii antiche hanno attribuito ad Abramo un insegnamento di carattere esoterico e anche prima di lui, secondo quanto riferisce il "Libro dei Giubi- lei", (Cap. VIII°) Cainan, figlio di Enos e nipote di Seth, trovd scolpito su una roccia un trattato di astrologia, dovuto ai padri pill antichi, che egli trascrisse in segreto. Nel capitolo X°, sempre del "Libro dei Giubilei", si dice che Noé trascrisse un libro di medicina che trasmise al figlio Sem, prima di morire. Nel successivo capitolo XIl° troviamo Abramo, emigrato con suo padre Terah nella citta di Haran, ove studia lastronomia e lastrolo- gia; arrivando al concetto di un unico Dio Creatore e Regolatore di tutto 1'Universo. Un angelo é inviato dal Cielo per mostrargli tutta la Terra e per insegnargli LA LINGUA DELLA CREAZIONE che nessuno pitt conosce dal tempo della confusione delle lingue, all'epoca della Torre di Babele. Abramo pud cos) "LEGGERE 1 LIBRI CHE GLI ANTICHI PADRI HANNO SCRITTO IN QUELLA LINGUA". Questo sembra un chiaro riferimento ai famosi “Libri di Enoch". Nelle raccomandazioni di Abramo morente al figlio Isacco, il patriarca, per avvalorare le sue parole, si ser- ve delle citazioni tratte dai libri scritti da Enoch e da Nog. Giacobbe, sul letto di morte, consegna al figlio Levi che fu il capostipite della tribi dei sacerdoti, tutti i libri suoi e quelli di Enoch e di Noé, 11 Libro di Enoch (Cap. XXXV°) profetizza che i libri sacri si potranno salvare dal diluvio perché l'arcangelo Michele dara ordine ai suoi angeli Arioch, Marioch, Ariukh e Pariukh di preservarli dafle acque che distruggeranno il mondo. Nelle epoche pili lontane della preistoria dell'umanita, il moto apparente della volta stellata fu certamente il fenomeno celeste che piti attird lattenzione degli astrono- mi primitivi Nel capitolo VI° del Sfr Isiré @ contenuta una interes- sante osservazione che potra esserci d'aiuto per stabilire, sia pure approssimativamente, epoca della concezione del libro. "IL DRAGONE, nell'Universo, (sta fermo) come il Re’sul suo Trono". La costellazione del DRAGO in posizione "polare" € quindi "ferma" era il simbolo dell'immobilita, della sta~ bilita eterna, unico punto fisso nell'Universo, il perno attorno al quale si svolgeva limmenso roteare di tutti gli altri corpi celesti, delle stelle cosiddette "fisse". Tl punto apparentemente fermo della volta celeste &, invece, per noi che viviamo nel XX° secolo 4.C., la stella Polare, indicata, in astronomia, come I'Alfa (la -19 stella pit luminosa) della costellazione dell'Orsa Minore. La Terra, come sappiamo, oltre a tutti gli altri suoi movimenti, @ dotata di una lentissima oscillazione del proprio asse il quale, in un periodo approssimativo di 26.000 anni (il cosiddetto anno platonico, calcolato esattamente dagli astronomi moderni in 25.765 anni) descrive un cono la cui base @ segnata dalle successive posizioni del Polo Nord Celeste. Fra le diverse conseguenze di cid, oltre ajlo spostamento delle stagioni, dovuto a questo moto, detto di precessione degli equinozi, vi @ anche quella del cambiamento continuo del Polo Nord Celeste e quindi delle stelle che con la loro vicinanza ne permettono Vindividuazione, servendo di riferimento per gli orienta menti astronomici. Al'epoca di Abramo, vissuto duemila e duecento anni prima di Cristo, la Stella Polare non era V'Alfa dell'Orsa Minore, ma I'Alfa della costellazione del Dragone. Percid il Sfr Isiré conserva in modo evidente le tracce di una dottrina iniziatica ed astrologica antichissima. In esso si parla della costellazione del Dragone, gid nota agli astrologhi ed astronomi caldei e babilonesi. Liastronomia e lastrologia, dunque, dimostrano che il Sfr Isiré risale realmente all'epoca di Abramo. Ma la prova fondamentale e definitiva dell'estrema antichita del testo la troviamo al termine del quinto capi- tolo, dove @ detto: "QUESTE SONO LE VENTIDUE "AUTIUT" CON LE QUALI FONDO L'ECBE ‘(*) IL SIGNO- RE DELLE SCHIERE CELESTI, DIO VIVENTE, DIO DI ISRAELE, ECCELSO E GLORIOSO, LA CUI PRESENZA E£ ETERNA, IL CUI NOME & SANTO, SUBLIME E SANTO B PROPRIO LUI". Ebbene, in questa frase é contenuta la parola ECBE ghe significa ARCA, MANGIATOIA 0 BACINO SACRO. E un termine accadico (ECiUBBE, EGUBBUM) ancora (*) leggi: BRITE a in uso all'epoca di Abramo, e poi non piii adoperato! NOTA Dal libro” FONTI ARCHEOLOGICHE DELLA MAGIA” di Mario Pincherle - (Editrice FILELFO), potranno essere ricavate ulteriori notizie molto interessanti sulla vita del patriarca Abramo, tratte soprattutto dal "Libro dei Giubilei”, da tayolette accadiche e sumere e dai manoscritti "L’Apocalisse di Abramo” e "Il Te- stamento di Abramo’ "BD oF SFR ISIRE FRONTE. Le frasi tra parentesi si riferiscono ad aggiunte espli- cative. Molte parole ebraiche sono state trascritte, nella traduzione e nel commento, usando lettere dell'alfabeto . italiano, secondo la seguente corrispondenza convenzionale: J su =™ 7 TRADUZIONE LETTERALE COL TESTO EBRAICO A Tl =E* (come a%G L Pp = C (francese fy) Jo-z goss W = Se (come sci BS -a* FT = iespiratay © = 8 (come uso) mer {3 = ™dinspiratay ¥ J = 6 (come gas) 5 F (tra fae va) REGOLA FONDAMENTALE: “ad ogni segno corrisponde un solo suono". Questa regola si era perduta nel correre dei millenni. E FALSA OPINIONE CREDERE CHE NELL'EBRAICO ANTICO NON SI SCRIVESSERO LE VOCALI. ESSE SONO J =D m= K (come kilo) = 8 (come se) SEGNATE CON L'ASTERISCO NELLA TABELLA: (*). ue —3 a pwn man3 one owses NW meay mY ppm ABS 97e Se DAD PST DN DSR Sew SR NPI OMe Ty pw Ke BV pam OM wos OMOD AWIw3 IAW NR RI He snp) 36D) 42 One) Mwy) nD oa NMED WY 3D Mow YIw MoK why TNO AYR imowe Mey one 1,3 sey Top mp ea mee wy ID “Pre 3) won 79 Yon Mysse 2 yo nos peor noos ysoxa nso 44 JSON NA AVY moa MB wy FD 7BIN3 IT, Mwy pny xd wy ‘aym BAD pM OAS Na AYS3 pM finda op Tey sem wna Sy a7 CAPITOLO PRIMO 41 In trentadue modi meravigliosi la Saggezza scolpisce, IE, IEUE, SBAUT, ALEI, ISCRAL ALEIM HIIM e Re del Cosmo, Signore di giustizia, misericordioso, clemente, esaltato, elevato, vivente nell'eternita, sublime e santo @ il suo nome, crea dall'A alla Z il suo universo con tre stampi: con lo stampare € lo stampo e lo stampato. 1,2 Dieci progressioni (stampaggi) immateriali, misteriose e ventidue AUTIUT (stampi) fondamentali, tre madri, sette relative (positive e negative) © dodici assolute. 1,3 Dieci progression immateriali, misteriose, come la cifra delle dieci dita, cinque di fronte a cinque e 'ALLEANZA unitaria @ posta nel mezzo. E sia cosi la circoncisione del linguaggio, come la circoncisione del membro. 4 Dieci progressioni immateriali, misteriose, dieci e non nove, dieci e non undici, comprendi con Saggezza vaglia con intelligenza, esaminale e fa esperimenti con esse. Chi fa cosi 15 PRO wy IID ADs PeveD wy AD Dens pow nw pow Aw ond inn payor paw yr parr sw pory POW) PHS paw sayo pow mip paw B33 duo JOR? To Ox TY on Pw W wip py 1,6 meDD re 3 poe wy TD 2 MDT pp dP pan wh er BOD MENON aw am 2OMnNwD OF WOD 47 ona ypro pryana a mrs wy PD Doma Aw AsAbw> ros jronm TO TM Bd wd pe Th IN 75.0 INS parla al Creatore e mette il Formatore al Suo posto. 1,5 Dieci progressioni immateriali, misteriose, dieci, non cl fine per loro: profonditi verso I'INIZIO, profondita verso il FUTURO, profondita verso la CONTRAZIONE (bene tenebroso) e profondita verso I'ESPANSIONE (bene luminoso), profon- dita verso l'ALTO e profondita verso il BASSO, profondita verso 'ORIENTE e profondita verso !OCCIDENTE, pro- fondita verso il NORD e profondita verso il SUD. ADUN, UNICO DIO, RE FERMO domina con esse il cosmo dalla dimora della sua santita e per sempre, sempre, sempre. 1,6 Dieci. progressioni immateriali, misteriose, la cui immagine ha Yaspetto di_un lampo, il Joro fine @ senza termine, e la Sua parola é in esse, coll'andare e venire e quando parla, come la tempesta, si precipi- tano e, davanti al suo trono, esse si inchinano. 47 Dieci progressioni immateriali, misteriose, la loro fine unita al principio, i loro principio alla fine, come la fiamma é legata al tizzone. Sc ADUN @ UNICO, nessuno gli & secondo, e prima dell'UNO chi puoi tu contare? 1,8 AaB PP ONos ms MED Wy AD sw pS prow aaabe yah ST penM a dy. Ope! Enya maa nt aa7 by 1,9 DINDR MT nn ADS PED we EYED 7 oo wow Mao. I on SPA AM wn Wan nM dp oodwyn 1,10 oy m3 33m ppn mma nn one MYDD yaw MOR woe NOY NYMR ON SO nS mn ninwe Mwy One Lu Wh P13 kM ppr my oo vse ND AMY PO IppA ow wer way iAa"yo pos 0390 AD pos [37 1,12 02 73 3¥M ppn o'no we YI QD pA nym Up ow Tas “ORI INYO TD yw >wor Men ‘Nb fem) we TMwD mn voxdD rey progressioni immateriali, misteriose, ferma In bocca e non parlare € il cuore e non pensare, e se si espande il tuo cuore, si concentri! perché fu detto: "LA VITA VADA E VENGA!" e su questa frase é stipulata I'Alleanza. 49 Dieci progressioni immateriali, misteriose. Prima: lo SPIRITO del DIO VIVENTE, beneéetto e glorificato il Suo Nome che appartiene alla Vita dell'Universo, SUONO, SPIRITO, E PAROLA. E questo é lo SPIRITO SANTO! 1,10 Seconda: lo SPIRITO DALLO SPIRITO. Incide e stampa con esso le Ventidue AUTIUT fondamentali: le tre madri, le sette relative € le dodici assolute e lo Spirito é tuttuno con esse. 1,11 Terza: "ACQUA DALLO SPIRITO. Incide e stampa con essa lo SPAZIO € il VUOTO, con plasma cedevole stabilisce ogni specie di area ¢ incide ogni sorta di separazioni e richiude ogni sorta di copertura. 112 Quarta: i] FUOCO DALLIACQUA. Incide e stampa con esso il TRONO di gloria: I SERAFINI, LE RUOTE (dischi?), 1 SANTI VIVENTI, (cioé) —n 113 cnn menwon jo meme woe won IS Suan tees yap wy 3 on o> Mmpy NMP ww ona ONM wy food mm nnn onn we .yma wom wo mp monn y3y AY on. PanNd Map Sryo oA MIoe. Ya won word mp Orn onn yen . na won yoxow) mp) ney Onn wy «AM toOnM :¥m3 worm 114 YY ne TO NYY Wy oR be, =) AMO Dov AMD AM) On Oe yO Mp nam Ayo om ODD OR gli angeli aiutatori, e su questi tre basa la Dimora, come é detto: "Egli forma i suoi angeli di Spirito e i suoi aiutatori di fuoco splendenite". 1,13 Quinta: tre "AUTIUT" tra le relative sigilld. Ne sceglie tre e le prende dal suo nome grande: IEUE. Stampa con esse i SEI CONFINI e si volge verso e crea (Ialtezza) con IEU. Sesta: crea la profondit volgendosi in basso e la crea con IUE. Settima: crea loriente volgendosi di fronte € lo crea con EIU. Ottava: crea l'occidente volgendosi indietro € lo crea con BUI. Nona: crea il sud volgendosi a destra e lo crea con UIE. Deci crea il nord volgendosi a sinistra e lo crea con UEI. 114 Ecco dieci progressioni immateriali, misteriose. Prima: lo SPIRITO del DIO VIVENTE, poi lo SPIRITO (ARIA) DALLO SPIRITO e YACQUA DALLO SPIRITO € il FUOCO DALL'ACQUA e Ieccelsa ALTEZZA e la PROFONDI- TA, 'ORIENTE e !'0CCIDENTE e il NORD e il SUD (LA TERRA DAL FUOCO). 3 — 1 eR oF ABRAMo M1 TO nym One OM, " moa pay ree 299 8D'5 vox mox woe .mowe my one yn2o pn Pw Aa AD mot A> pH POnea U2 1Bsn PN PYM one ony 3D ‘93 wb) BAD WEI prom ope 2999 Tinga 99 wen eT 11, 3 : Ppp To nen one ony TD ABI MNP AMI Maryn dps P2 AYES oy'nne mopo cAyENS 3 peor net Tl, 4 Yap TO nme ow oF up Soar nm OMe x12. oh = Abyod naw px 337 Joo wm nN yuo mood Ayra pad ayo CAPITOLO SECONDO ui, 1 Ventidue AUTIUT fondamentali. ‘Tre madri, sete relative e dodici assolute. Tre madri: A, M, Sc basate sul piatto del merito e sul piatto della colpa e il linguaggio @ legge di equilibrio tra loro. u,2 Ventidue AUTIUT, le incide, le cesella, le soppesa e le scambia, le scorifica e forma con esse I'anima di ogni essere formato e l'anima di ogni futuro essere. i, 3 Ventidue AUTIUT fondamentali, incise con la voce, scavate con lo Spirito, fissate nella bocca in cinque posti: A,H, E,O . B,U,M,F . G,I,K,C . D, Th, L, N, T . 2,8, Sc, R, S. u, 4 Ventidue AUTIUT fondamentali, fissate in una ruota con 231 combinazioni. Gira la ruota avanti e indietro. Questo é l'esempio di parola: niente nel BENE OSCURO é superiore a ON(G) (orgasmo) e niente nel BENE LUMINOSO @ inferiore a O(G)N (lebbra). Tl, 5 053) Ob> OYA prom ybpy yD ns. py 0531 09: y Tm oy ue Sna7H 95) wn 52 RxD) ASST MINN 27M V2 RIT 1,6 2M Ue ABN woo wine ww YES 7m wary wRY “MRD OST OTOP OD ney Mw 52 Tey “YoDl rpry yoo Dine oMwy 1375 oro. IM Ow ONDA sms AUS rT In che modo le soppesa e le scambia? ALF con tutte e tutte con ALF, BIT con tutte e tutte con BIT fe e infine si rigira, evviva! Ene consegue che tutto cid ch’é formato € tutto cid ch'é nominato ha un unico nome. u,6 Forma con lo spazio la materia e fa il nulla esistere e scolpisce I PILASTRI GRANDIOSI con la luce inafferrabile e imprendibile e questo prova di SUFE (tifone) e MMIR (amarezza o diluvio). Colui che fece tutto il creato e dall'A alla Z ha pronunziate le parole con un unico nome. Esempio di queste parole le ventidue chiuse nell'UNO. -97 m1 AD yO vox MOR woY ND "DH pm ped) mst AS) non 2ON3 yr Mm, 2 wopIo dy TD vOR nos wy 3D ‘oo mye ews DIAM ADD AIpN Gr epoAPD os ex oNSY MAN TN FINI wes moe woe 2590 8a) chow Ml, 3 WR DYD HN OAS WOR Mox woe YTD SNS PANN VND ANN was DD DOT PI VAT PI yO MM oD ml, 4 DO UN mya WOR mos why I'D pop “Ap RO ND On AM mor voy .ONPS yao MD AN ND NADI WRT MN OD WR WEI2 wos PMID MI KDI AM O'OD NIA jo) Tone CAPITOLO TERZO m1 Tre madri: A, M, Sc basate sul piatto della colpa e sul piatto del merito é il linguaggio é legge equilibrante tra i due. i, 2 ‘Tre madri: A, M, Sc, segreto grande, recondito € nascosto, sigillato con sei rulli e da cui si dipartono FUOCO e ACQUA, si dividono maschio e femmina, tre madri: A, M, Se, fondamentali, e da esse vengono generati i padri da cui é creato tutto. Mm, 3 ‘Tre madri: A, M, Sc, nel cosmo LUCE, ACQUA, FUOCO. i cieli sono creati in principio dal FUOCO e la terra é creata dall'ACQUA e la LUCE fa da equilibrante tra FUOCO e ACQUA. m4 ‘Tre madri: A, M, Sc, nel mondo temporale: FUOCO e ACQUA SPIRITO (ARIA). Il caldo é creato dal FUOCO, il freddo dal- YACQUA ¢ il clima temperato dallo SPIRITO che fa equilibrante tra i due. ‘Tre madri: ‘A, M, Sc, nell'uomo: FUOCO e ACQUA e SPIRITO. La testa & creata dal FUOCO, Vaddome dall’ACQUA € il torace é creato dallo SPIRITO ed equi- libra i due. Tl, 5 PIS) BEM yp wor mor woy ow) Days mex woy jn onm i 273PN 7D HID Nox woe mwa Moe Il, 6 HD swpr AND AR Ms POT 1 MN AZoM Ar oy Ar yy 2 "oR I> yes ANN Aw a ody, O'UNS Aap m1, 7 ond 8 swpr ODS o’D mx Poor Ty DopD PIS AD OAM AT OY AT Tey WrNDs WDIMapN rot WEIS jar AWA Apr 2 8’wDD ADpN I, 8 AND 19 Wwpr wR PY MW Poon TN cow Dog AS oAM Moy API : AapN Dr wa ex AWS OM Mm, 5 Tre madri: A, M, Sc, stampate e cesellate e fuse e con esse suggell6 tre madri nel cosmo e tre madri nel mondo temporale e tre madri nell'uomo, maschio e fem- mina. Mm, 6 Da la supremazia alla lettera "ALE" nello SPIRITO e Ia incorona, poi le combina una con l'altra e stampa con esse la luce nel cosmo, la gioia nel mondo temporale e il torace nell'uomo, maschio con AMSc e femmina con AScM. m7 Dé la supremazia alla lettera "MIM" nell'ACQUA e la incorona, poi le combina una con I'altra e stampa con esse la Terra nel,cosmo € il freddo nel mondo temporale e I'addome nell'uomo, maschio e femmina, maschio con MASc e femmina con MScA. I, 8 DA la supremazia alla lettera "ScIN" nel FUOCO e la incorona, poi le combina una con Ialtra e stampa con esse i cieli nel cosmo @ il caldo nel mondo temporale e la testa nell'uomo, maschio e femmina. -4a W,1 nMpD 333 MADD yw ND “TD yno .(minw> nwa ming) sTOWOON YIN I wy mam Ow ON 3.79 933'3 mw ‘nes Msminoy 22 Pan APY an Fn yap Yn rmon .nynsn yay mies wm Pow noon nan yi aby nen mo Devon y's Aon snp wy non AMay My|D MAN AeDy pT Wv,2 8 yawn’ 132 myd ysw 3p ‘pM ja NI ANow xd yaw ww yma 99 BT Tay (awm -MM) AD uno Sy ayy oem IV, 3 so nes 19 mde yaw sb mip ARON Adyo NNyp "1 onD NMyp YIDRS N20 IPA IM oN pay syDr 2 PD PR RED AM CAPITOLO QUARTO Iv,1 Sette relative: B, G, D; K, F, R, T. (hanno due caratteri) fondate sulla vita, sulla pace, sulla saggezza, sulla ricchezza, sulla bellezza, sulla fertilita e sul dominio presentano due caratteri: +B, -B; +G, ~G; +D, -D; +K, -K; +F, -F; #R, -R; +T, ~T: il carattere tenue e duro, il carattere po- sitivo © negativo; relative, producono rovesciamenti. Rovesciamento del- la vita @ la morte, rovesciamento della pace é il male, rovesciamento della saggezza é la stupidita rovesciamento della ricchezza é la poverta, rovesciamento della bellezza é la bruttezza, rovesciamento della fertilita @ la sterilita, rovesciamento del dominio é la schia~ vith. WW, 2 Sette relative: B, G, D; K, F, R, T. Sette e non sei, sette e non otto. Penetra in esse e scruta con esse (investiga e stima). Chi fa cosi, parla al Creatore € ristabilisce il Formatore nella sua funzione. B, G, D; K, F, R, T, di fronte a 7 estremita, delle quali sei estremita: zenit e nadir, oriente € occidente, nord e sud e il Santuario santo, posto nel mezzo le sostiene tutte. 48 Wv,4 23n yppn np a3 MDs yaw Wy DON OoWS O'3313 O73 WT OW ay3v ppm yo wea ONE mwa Pd mse yaw mow paws opp town 23 ANN. wae 337 WV, 5 Twp) owns ‘3 Mw Poon WD AND PURI OM dS naw AS AN ND SBI POY py mwa 1, 6 9378) ND wr Me Poon Seow py) mwa ue or oy ps 7 v3. ae 33 Ny AND 1 WPT NW Poon PD pO? yn maw ‘3 Om OS Pi bI3 IV, 8 33.380 3d. WHI '> Me Poor Seow ye mwa 7 om ous non Ne 3 0b3 v4 Sette relative: B, G, D; K, F, R, T, le progetta, le incide Ie combina e forma con esse i KUKBIM (pianeti) nel cosmo, i giorni nel mondo temporale e gli orifizi nell'uomo e con esse progetta i sette firmamenti, le sette terre, i sette sabati e per cid Egli predilige il settimo tra tutti i cieli. IV, 5 Come agisce? Da la supremazia alla lettera B, tra tutto cid che vive e la incorona e crea con essa SeBTi (?) nel cosmo e il giorno iniziale nel mondo temporale e locchio destro nell'uomo. WV, 6 Dé la supremazia alla lettera G, e la incorona e crea con essa SDC (il pianeta di giustizia) nel cosmo, il secondo giorno nel tempo @ Voechio sinistro nell'uomo. V,7 Da la supremazia alla lettera D, e la incorona e crea con essa MADIM (il pianeta della forza) nel cosmo, il terzo giorno nel tempo e lorecchio destro nell'uomo. Wv,8 Da Ja supremazia alla lettera K, e la incorona e crea con essa EME (il pianeta del furore) nel cosmo, il quarto giorno nel tempo e Vorecchio sinistro Iv, 9 13.95) 3D 9 wr ‘DM Poon oD yo na Awa ‘mom pds mys 2epa IV, 10 {33H IHD swe Me Toon THN mw3 we DM dys aorD "> tepna Sxow IV, 11 S31 AND.19 wer nome Poo NY mwa nay om obys mas .- 3 EIS 7B) IV, 12 ny .jpIs TH MADD yaw Jy 073 3 MND OIDR API MI. yIw .ONI Ave MIND ows) AO MND won Jona wy) -0'N3 OMY MND yaw MNS wy .oOnS {ONS pI oDeX nvon mona psy Sao neA pRw nD own ey pw N20 Ye yOwd vb men pe aa nell'uomo. lv, 9 DA la supremazia alla lettera F, e la incorona e crea con essa NUNE (?) nel cosmo, il quinto giérno nel mondo temporale, e la narice destra nell'uomo. IV, 10 Dé la supremazia alla lettera R, € la incorona e crea con essa KUKB (venere) nel cosmo, il sesto giorno nel mondo temporale e la narice sinistra nell'uomo. IV, 11 DA la supremazia alla lettera T, e la incorona e crea con essa LBNE (il pianeta candido) nel cosmo e il giorno di Sabato nel mondo temporale € la bocea nell'uomo. WV, 12 Sette relative, come sono combinate? Due elementi formano due costruzioni; tre formano sei costruzioni; quattro formano ventiquattro costruzioni; cinque formano centoventi costruzioni; sei formano settecentoventi costruzioni; sette formano cinquemilaquaranta costruzio Da questo punto in avanti va e considera ci che la bocca @ in- capace di dire e le orecchie sono incapaci di udire. Ed ecco a faa) aa1 nny Aon pds ova Apaw Taw2 DOr TT OR) . OND PTE naw CID OMY! AYSIU .neRn3 ‘or apse ARM ANA *3p3 sw) OME Thy OY AAW Iw MSW Pawo yp? nyaw ‘‘ppr ys sDOwA ANN pen dao yraw aan > myw sette pianeti nel cosmo: Sole, Venere, Mercurio, Luna, Satumo, Giove, Marte. Ed ecco 7 giorni nel mondo temporale, sette giorni della Creazione. E sette orifizi nell'uomo: - ‘due occhi, due orecchi e due narici e la bocca. E con esse sono progettati sette firmamenti, sette terre e sette tempi € per questo Egli ama il settimo tra tutto cid che si muove sotto iicieli. 4 1 BRO oF ABRAM -4 Vii nnn maw myy one "1 A TRRT TO Wry N 2 FOUN TOY AME AM nyo {nye A. pine aM Nor eye 2X33. PONS OI AWwY ONY IND aa Pow renin dy93 ney nem Oa mann nnn daa en nD Qa ran mnes aa. non mney ADNOY MIWS N32 NOT Mayo DAN Marya M3, MeN Payo 513 Srennn May AI, Ma AT 133 HYMN OM AY sy sy pod psmor soa V,2 YOMD NT Yn mews Mey one 3D 17s pw jayn pn pry yp Boys MD wy o8W BAI Mn pron Dea J YOR). 7T2 PY 3'kD N’en IoD. 28 Non po We YON Aaa DWN wy +R BIW NIV o> Pwo “wh didx en whe wa pmo wy ow pT ber Mp 739 Siw nv. spy od cher Dy shen ond she] japyp map coon sn) PEWS ne ONY nw) Oy ne PW [AIM] (MID) po Rwy . [Or CAPITOLO QUINTO v1 Dodici assolute (spogliate): E, U, Z, H, Th, I, Ly N, S, 0, S, C creano la vista, Tudito, Fodorato, la parola, la nutrizione, l'accoppiamento Yagire, il camminare, lira, il riso, 1a concezione, il sono; caratterizzano dodici confini diagonali: confine tra oriente e settentrione, confine tra oriente e mezzogiorno, confine tra oriente ¢ zenit, confine tra oriente e nadir, confine tra settentrione e zenit, confine tra settentrione e nadir, confine tra occidente e mezzogiorno, confine tra occidente e settentrione confine tra occidente e zenit, confine tra occidente e nadir, confine tra mezzogiorno e zenit, confine tra mezzogiorno e nadir. Si estendono all'infinito, per sempre, sempre, sempre e sono le braccia del cosmo. v,2 Dodici assolute: E, U, Z, H, Th, I, Ly Ny S, 0, S, Ci le progetta, le pesa, le combina, le fonde, le trasforma e crea con esse le dodici zodiacali nel cosmo, sigla (mnemonica): ThScT - SAB - MOC - GDD. Ed ecco i dodici HDScIM (mesi) nel mondo temporale: NISN (Aprile), AIR (Maggio), SIUN (Giugno), TMUZ (Luglio), AB (Agosto) ALUL (Settembre), TScRI (Ottobre), MRH ScUN (Novembre), KSLU (Dicembre), Th BT (Gennaio), Se BTh (Febbraio), ADR (Marzo) Ecco i dodici organi nell'uomo: due mani e due piedi, due reni, il fegato, la milza, la cistifellea, il colon, lo stomaco, Vintestino; due LUOZIM, due OLIZIM, due IUOSIM e due IOUSIM, due ThURFIN e due 3 TwY nt rows mr ns o2 mando pos * TORT 32 wn wp Te pen oe 2) G3 tov oy ov melee v2 6 wp me TOT snap Jw aban ves New dr ned an wee 2 Tua OH OBS OW 13 “Ny AS wp prea WP bp nme oon ee Toe “orw yran woos Seow Sen mea tom aby tehnon mae an conga Tw 13 381 nD WI was 7D wp 9 me Then bs oe spoaa Seay “win mea 3 AR Boys ome wo an we sup Mk TOO ep. 3 mw yon esa ae mea mem ‘ren aivs momen cya apy ia eo Pep 2m AND wp. DA Poon wo °B me pos .we3 MO Aye tho obs Sper wea ron chwa va an yo wep ta an ro 1) wp ye eon woe ‘Poms “yoon wens np) mes bow, Daya fos san bbya ona an ans pL tema 1arp SIIDIM. Li crea come cittd e li pone come in guerra, disposti I'uno di fronte all'altro. Cid & opera di Dio. Come le combina? Da la supremazia alla lettera E, ¢ la incorona e crea con essa THLE (Ariete) nel cosmo, Aprile nel mondo temporale, e la mano destra nell'uomo masc! e femmina. Da la supremazia alla lettera U e la incorona e crea con essa SCUR (Toro) nel cosmo, Maggio nel mondo temporale e la mano sinistra nell'uo- mo. Da la supremazia alla lettera Z € la incorona e crea con essa TAUMIN (Gemelli) nel cosmo, Giugno nel mondo temporale e il piede destro nell'uomo. Da la supremazia alla lettera H, e la incorona e crea con essa SRTHN (Cancro) nel cosmo, Luglio nel mondo temporale e il piede sinistro nell'uo- mo. Da la supremazia alla lettera Th e la incorona e crea con essa ARIE (Leone) nel cosmo, Agosto nel mondo temporale e il rene alla lettera Ie la incorona 6 crea con essa BTULE (Vergine) nel cosmo, Settembre nel mondo temporale e il rene sinistro nell'uomo. Da la supremazia alla lettera |. e la incorona e crea con essa MAZNIM (Bilancia) nel cosmo, Ottobre nel mondo temporale e il fegato nell'uomo. Da la suprema- zia alla lettera N e la incorona € crea con-essa OCRB (Scorpione) nel cosmo, Novembre nel mondo temporale e la milza nell'uomo. Da la supremazia alla lettera $ e la incorona e crea con essa CScT (Sagittario) nel cosmo, Dicembre nel mondo temporale e la cistifellea nell'uo- mo. 1a la supremazia alla lettera O € la incorona € crea con essa GDI (Cupricorno) nel cosmo, Gennaio nel mondo temporale e il colon destro nell'uomo. DA Ia supremazi —3 v,3 onoy max nyoy ony moe we DAW MON wo , DDL NM wx RY 22 SMW wy DW Md v4 JO ONSY MYM O'NN Mwy toe On DOR Mas mn rene we NP TY aw wen on Se The +107 wri on nell'uomo. Da la supremazia alla lettera S e la incorona e crea con essa DLI (Acquario) nel cosmo, Febbraio nel mondo temporale e lo stomaco nell'uomo. Da la supremazia alla lettera C e la incorona e crea con essa DGIM (i Pesci) nel cosmo, Marzo nel mondo temporale e l'intestino nell'uomo. v,3 ‘Tre madri, e da esse tre padri da cui si origina il FUOCO, L'ARIA (LO SPIRITO) e L'ACQUA. Tre madri e sette sssolute (spogliate o monova- enti). relative (doppie o bivalenti) e dodici v,4 Ecco le ventidue AUTIUT con le quali stabili la ECBE (ARCA), IE, IEUE, SBAUT, Dio Vivente, Dio di Israele, Eccelso e Glorioso, Presenza Eterna, Nome Santo. Sublime e Santo é proprio-Lui. Via “3 AYIeNNTIM max moby ¥ wy DI MWA) OID Pe T3082 DIY BT? AWN pode sd1o3 AI wy Ow pn wer me ody x meow .ady b350 na pepe meen PND read oo ndyod wx Mm DvD PR RON BRT DID J. ONS yiroy PIN AN NPT yw nDON O’D . oon ONS psp VI, 2 yw3 9259 wos dy qon> o>, wera 37? foo shan xD mm now> m yen bs nt oy .nonbos ated ND «YT AoW) 310 . omben Mey M20 Ya yan nw pnp sion vom Ay) oad AMoY now . Stn ne 3 moe CAPITOLO SESTO Vint Tre PADRI assieme a tutti i loro generati astri assieme a tutte le loro schiere e dodi confini diagonali e la prova é nella parola, fedeli testimoni il cosmo, il mondo temporale, I'uomo. La legge del dodici, del sete € del tre funzionano per mezzo del DRAGO, della RUOTA e del CUORE. Tre: FUOCO, @ ACQUA e SPIRITO, il FUOCO esalta, 'ACQUA deprime, 10 SPIRITO 6 legge Gi equilibrio tra i due. L'esempio di parola @ che il FUOCO fa deperire dall'A alla Z TACQUA. La M tace, la Sc sibila, 'ALEF 8 legge di equilibrio tra i due. sette VI, 2 Tl DRAGO nel cosmo @ come il Re sul trono, la RUOTA nel mondo : temporale @ come il Re a Medina: Il CUORE nell'uomo 8 come il Re in battaglia. Proprio dall'A alla Z, tutto a coppia, questo di fronte a quello fece Dio: il BENE TENEBROSO (contrazione) di fronte al BENE LUMINOSO (espansione); tenebra con tenebra e luce con luce. E la tenebra é distinta dall'A alla Z dalla luce ela luce é distinta dall'A alla Z dalla tenebra. La tenebra é riservata ai tenebrosi e la luce vata ai luminosi. é 8 Vi, 3. TPN Tow 1139 IM b> node ID DNS YDo pm nwdy dw mee Dame nee nondea Moy wy ow _Dnnp maby omno node paw ney Denney .non oR 557 OM neo ‘Se YORI 750 ON) ebm MOM TaIn saa Sy robe moby a3 Sy sme, ybi3 pro wy ow saa by nyse nye m3 m ppm VI, 4 Bam n'y Wk OTK now “81731 3M ppm pam IPM AN a Son pe yoy vda we ens-mndyy wep ween Sy pen pra wae (2 FORM WAT ANS Wy MD) som Wy P23 be apy} nem SOT ren ease rom mpi Sey BEM .potn eT PP oo rere } ron wots neme ore Teas ey ew on oa pI SRD Wy ows OG APD ee 8 Tre, ciascuna fa da sé. Sette divise in tre di fronte a tre e la Legge fa equilibrio tra loro. Dodici sono in guerra, tre amiche, tre nemiche, tre vitali, tre mortali. ‘Tre amiches il cuore, le’ orecchie, la bocca. Tre nemiche: il fegato, la bile e la lingua. E AL, RE FEDELE, regna su tutte: UNO sta sopra il TRE, TRE sta sopra SETTE, SETTE sta sopra DODICI, e tutti sono uniti 'uno allaltro. vL4 Dopoché guardé Abramo padre nostro occhio vivo e vide © osservé € contemplé e capi e approfondi e trové le basi e analizzd e sintetizz6 e afferré con la mano, eterno ALEF si manifestd a lui ADUN EKL in Vita, € lo pose sul seno € lo bacid sul capo e to chiamd amico e concluse con iui alleanza e cai-discendenti e la rese sta~ bile con la E (vita) € lo accolse tra i giusti e concluse con tui alleanza con dieci dita dei piedi ed é V'aHleanza della circoncisione, e dieci Gita delle mani ed é il linguaggio e affidd a tui ventidue AUTIUT nel linguaggio e rivelo a iui te basi, calmandole con 'ACQUA, rinforzandole con il FUOCO, muovendole con lo SPIRITO, trasformandole con le SETTE, dirigendole con le DODICI ZODIACALI. INTERPRETAZIONE, Capitolo Primo Con trentadue straordinari metodi di saggezza il Dio vi- vente, che dimora nella eternita, crea I'universo, con tre forme: IL PENSIERO FORMANTE, GLI STAMP] PER FOR- MARE E LE FORME CREATE. (Lo stampare, lo stampo, lo stampato). Il pensiero formante Il pensiero formante agisce a DIECI livelli, perché dieci sono le infinita (o Sefirot). Dieci sono i PIANI EVOLUTIVI DELLA COSCIENZA. Dieci sono i sensi o versi delle infini- te strade che il pensiero-vivente percorre, quando tende all'infinito, cio’ a Dio. Gli stampi per formare VENTIDUE sono gli stampi che il pensiero-vivente pos~ siede per dare forma alle cose. Sono chiamati "impronte” © “lettere sacre", oppure "FUNZIONI del pensiero creativo” (Autiut). Le forme create Infinitamente numerose sono le forme del creato: sono tuttavia state create soltanto con TRENTADUE METODI, cio8 DIECI INFINITE PAGINE (infinita) su cui il pensiero stampa le cose che crea e VENTIDUE STAMPI con cui il pensiero da forza a queste cose. -o Dieci infinita sono i sensi o versi delle cinque strade lun go le quali il pensiero-vivente pud avvicinarsi all'infinito ma, come le dita delle mani, pur essendo dieci, cinque si sovrappongono a cinque. Su queste infinita, che sono le strade percorse dall'uomo per giungere a Dio, é stretto un patto, che le armonizza e le mette in equilibrio. Questo equilibrio é ottenuto per mezzo di due liberazio— ni. Una di esse libera le parole e il MODO DI PENSARE E DI AGIRE. Riguarda dunque i ventidue stampi con cui il pensiero da forma alle cose. Si chiama "LINGUA-VERA". Le lingue false condizionano l'uomo e lo fanno agire in modo sbagliato. Sono generatrici del "male". Lialtra liberazione si chiama "CIRCONCISIONE": regola il MODO DI PROCEDERE dell'uomo lungo le vie dell'infini td. Riguarda dunque i dieci modi con cui il pensiero tende all'infinito. La circoncisione infatti libera il membro ma- schile dalla prigione del prepuzio che lo imbavaglia. Circon- cisione é liberazione. Ma é il cuore, e non il membro, che deve essere circonciso. E il pensiero che deve essere libera- to dal suo prepuzio. Se il pensiero dell'uomo sara libero, riguardo al SESSO, egli nascera gid circonciso anche nel corpo, e la donna nascera senza imene. Le DIECI INFINITA sono i sensi o versi delle vie del Pensiero. TRE VIE NELLO SPAZIO, UNA NEL TEMPO, UNA NELLA VITA. Tre dimensioni spaziali, una temporale, una vitale. CIASCUNA VIA E A DOPPIO SENSO. Il pensiero deve percorrerle liberamente nei due sensi. Cinque in un verso, cinque nel'altro, totale dieci. Ecco le cinque vie del pensiero e le dieci infinita: LA VIA INFINITA DELLA VITA: é la direzione lungo la quale pulsa la vita. Ha due sensi: in un verso pulsa in CON- TRAZIONE, ed é forza-pensiero di tipo femminile; nell’altro verso pulsa in ESPANSIONE, ed @ forza-pensiero di tipo maschile. Se questa pulsazione vitale non @ impedita ma é libera, genera equilibrio e armonia, quindi perfezione e gioia. Allora @ perfettamente bilanciata, é coppia, ALEF, SOFFIO DI VITA o SPIRITO DEL DIO VIVENTE. la prima di tutte le infinita, divina, eterna, infinita, vitale, indiffe- renziata. E Dio, uno e trino. Nl soffio di vita, cioé lo spirito del Dio vivente tende alla manifestazione ed & chiamato SPIRITO DALLO SPIRITO. E lo spirito che si riflette. E pensiero vivo che pensa a sé stesso, é vita, ma non completa. E sposa senza sposo. E ab- braccio che stringe il vuoto. E madre senza figlio. Tutto ricorda e tutto accoglie senza possibilita di difesa. chiamato tenebra generatrice di luce (Lucifero), ma il suo vero nome & "GRANDE MADRE", utero del cosmo, che ha creato i ventidue segni viventi. LA VIA INFINITA DEL TEMPO: @ la direzione lungo la quale scorre il flusso del tempo. Ha due sensi. In un senso sembra procedere verso il passato, nel'altro senso sembra procedere verso il futuro. Se questo flusso non é impedito, si ha spirito ed eterno presente, perché si genera perfetto equilibrio e il tempo si annulla. Se il tempo si pud muovere in un verso solo, perché Valtro, per una ragione permessa dal libero arbitrio e dipendente dalle opinioni errate dell'uo- mo, viene impedito, allora si hanno due diverse tendenze: il soffio di vita, cioé lo spirito del Dio vivente, tende alla concentrazione, al dolore, alla solitudine, alla separazione ed chiamato dragone 0 ACQUA DALLO SPIRITO, fata di tempo che perd procede a ritroso, dal futuro al passato. Quindi @ tempo non completo, non annullabile. E ritorno senza andata. B onda che proviene da un misterioso infinito converge in un punto. E onda creatrice di spazi, di delimi- tazioni, di forme. Per creare queste forme utilizza i venti- Gue autiut, i segni viventi creati e resi vitali dallo spirito, dalla grande madre. L'ACQUA DALLO SPIRITO @ costrut. tiva, passiva, sensitiva, ricettiva, positiva, femminile, sin- tetica. Questa forza-pensiero, invertendo il suo movimento, cioé riflettendosi, pensando a sé stessa, tende all'espansio- ne, al piacere, alla compagnia, alla riunificazione ed é chiamata FUOCO DALL'ACQUA, fatta di tempo che proce- de dal passato al futuro. Anche questo é tempo non comple= to, non annullabile. E andata senza ritorno. E onda che pro- viene da un punto e si espande verso un misterioso infinito. IL FUOCO DALL'ACQUA é distruttivo, attivo, insensibile, dispersivo, negativo, maschile, analitico. LE TRE VIE INFINITE-DELLO SPAZIO: sono le tre dire zioni spaziali, altezza, lunghezza, larghezza. Sono cumula- tivamente chiamate direzioni spaziali della terra e del cosmo, 0 TERRA DAL FUOCO, perché create direttamente dal tempo tradizionale (scandito dagli orologi) e cio8 dal “fuoco" e create indirettamente dallo spirito vivente. Tre vie spaziali a doppio senso. LA PRIMA VIA: in un. senso va verso l'alto; nell'altro senso va verso il basso. LA SECONDA VIA: in un senso va verso loriente; nel- Yaltro senso va verso l'occidente. LA TERZA VIA: in un senso va verso il sud; nell'altro senso va verso il nord. Sono dieci vie infinite, inspiegabili, meravigliose. La loro fine coincide col loro principio. Sono i dieci giri istanta- nei del cosmo. Quando l'uomo vuole avviarsi verso Iinfinito deve percorrere una di queste dieci strade. In senso cosmico e con termini di alchimia: ‘TERRA significa: SPAZIO; ‘ACQUA significa: ANTI-TEMPO; NL nome di Dio: IEUE, contiene tre lettere (autiut) da lui scelte per creare le sei infinita spaziali: con IEU crea V'alto, volgendosi verso laltos con IUE crea il basso, volgendosi verso il basso; con EIU crea l'oriente, volgendosi di fronte; con EUI crea loccidente, volgendosi indietros con UIE crea il sud, volgendosi a destras con UEI crea‘il nord, volgendosi a sinistra. Ecco la grande legge cosmica del pensiero-vivente: fl pensiero va e viene. Pulsando lungo una particolare direzione cosmica. E VITA ETERNA. Pulsando lungo un'al- tra direzione cosinica la: vita crea il tempo. Pulsando lungo altre tre direzioni cosmiche il tempo crea lo spazio. Questo pulsare della vita é conseguenza di due forze- pensiero che devono essere equilibrate. Questo equilibrio é spirituale, vitale, essenziale, inva~ riante, una volta che sin raggiunto. Nel'armonia e nel'equilibrio vitale tra le due forze- Pensiero si basa Valleanza tra Dio e 'uomo. Armonia tra la 5 — 1 tieRo OF ABRAMO 6 sistole e la diastole, cioé tra la forza femminile e¢ quella maschile, tra I'acqua e il fuoco, tra l'anti-tempo e il tempo, tra il passivo e l'attivo, tra il positivo e il negativo. Armonia nello spazio e armonia nel tempo: questa armonia é la vita. Il pensiero equilibrato e perfetto é LO SPIRITO. La vita @ spirito. Lo spirito é uno, indifferenziato, copulare, eterno, onnipresente. E L'ALEF. I pensiero non equilibrato e imperfetto forma LE ANIME. Le anime sono molteplici. Spirto € la prima duplice infinita che crea le altre quattro duplici infinita ed é indipendente da esse. B QUIETE e MOTO. E Dio. Lo spirito, riflettendosi, pensando a sé stesso, si diffe- renzia e si manifesta: nascono le due forze-pensiero complementari; prima nasce la forza-pensiero FEMMINILE; poi nasce la forza-pensiero MASCHILE; il pensiero-femmina, riflettendo su sé stesso, crea il pensiero-maschio; Jo spirito appare a sé stesso nei suoi due aspetti, prima in quello costruttivo della materia (concentrazione) € poi in quello distruttivo (espansione). Queste due forze-pensiero, una oscura ed una luminosa, tenebra e luce, sono necessarie alla manifestazione della materia e sono BUONE. Cosa ¢ il pensiero? Gli esseri viventi, compreso I'uomo, NON PENSANO. Lo spirito pensa in loro. E il pensiero unico e vivente, che pensa. Ma pud pensare soltanto se pulsa secondo “la copularitd. L'uomo, con la sua mente limitata e dualistica, deforma ¢ impedisce la libera pulsa- zione del pensiero. Il cervello umano riceve solo limitatamente la viva forza-pensante che esiste, fuori dal tempo e dallo spazio, anche quando la materia cerebrale @ dissolta. . Come avviene la deformazione del pensiero? B un difetto di ricezione dovuto al fatto che !uomo, erronea- mente, ritiene buona una sola delle due forze-pensiero, e ritiene cattiva Valtra. Questo errore @ la sorgente del male. E Verror diabolicus. E IL PECCATO ORIGINALE. Cosi il frutto della vita viene spezzato in due e le perfette forze-pensiero complementari sono _ritenute dall'uomo nemiche e opposte tra loro. Conseguenza: l'uomo si crea Vinferno ¢ i diavoli e si crea le malattie e la morte, perché il pulsare della vita @ libero nella espansione, vio~ Ientato nella contrazione, 0 viceversa. Liuomo, creato a immagine e somiglianza di Dio, é uno e trino. Uno: spirito, eterno perfetto pensiero. Trinos corpo, anima, spirito. L’anima, liberandosi dai suoi limiti di spazio e di’ tempo, si perfeziona in spirito. Legge cosmica della evoluzione dei viventi @ I'immensa scala di perfezionamento al cui termine il piccolo uomo si trasforma in UOMO COSMICO. E la legge della ScEKINA, viva presenza di Dio sul pianeta, che si verifica puntuale ogni volta che un'anima si trasforma tutta in spirito. Questa é la "strada del Cristo” (lo sono la via, la verita, la vita). Ricapitolando, le dieci infinita (0 sefirot) sono: 1°: spirito del Dio vivente = profonditd verso il bene tenebroso. 2°: spirito dallo spirito luminoso. profondita verso il bene =o 3° :acqua dallo spirito = profondita verso il passato. fuoco dall'acqua = profondita verso il futuro. 5° prima terra dal fuoco = profonfita verso l'alto (EU). 6° :seconda terra dal fuoco = profondita verso il basso (UE). 7° :terza terra dal fuoco = profondita verso oriente (EIU). 8° : quarta terra dal fuoco = profondita verso occidente (Eun. 9° = quinta terra dal fuoco = profondita verso sud (UIE). 10°: sesta terra dal fuoco = profondita verso nord (UEI). Capitolo Secondo In VENTIDUE modi il pensiero-vivente da vita alle cose. Sono chiamate: "impronte” o "lettere sacre"'. Sono gli STAMPI che Dio adopera per plasmare l'universo. Dio Pone queste lettere in reciproca relazione, le unisce, e forma con esse le caratteristiche di tutte le cose che sono, che furono, che saranno. Alle ventidue "Iettere sacre" corrispondono ventidue suoni che sembrano provenire da cinque luoghi, vicini e diversi, posti nella cavita orale dell'uomo: A,B, H, O: gutturali (gola) G, 1, K, C: palatali (palato) D, Th, L, N, Ts linguali (lingua) 2, S, S, Se, R: dentali (denti) 8, , U, M, F: labiali (labbra) Ventidue lettere sacre. Sono le funzioni del pensiero- vivente. Ventidue suoni fondamentali, messi a due a due in relazione tra loro, in duecentotrentuno modi 0 combi- nazioni. "A" con tutte, ma non da sola. Effettuando la somma si ottiene: L+243444+5+6+7+8+9+ 104114124134 14415 +16+17+18+19 + 20 + 21 = 231. Si formano cosi le "VERE RADICI" delle parole. Queste radici sono essenziali. Formano le "parole vere" della “lingua vera", sono bilettere. Queste radici vanno tenute nella, massima considerazione. Se si alterano, il linguaggio la vivo diviene morto, da _ see ee aciviene morto, da vero civiene falso e si cade Queste radici, lette in un senso, Lette nell'altro hanno un significato. senso hanno un significato opposto. Ad esempio: AL(F) = unire (FLA = dividere OG)N piacere (orgasmo) dolore (lebbra o piaga dolorosa) integro e resistente inerte e morto N(G)O ™ MT Cosi ogni cosa creata é al tempo stesso, nominata col suo vero nome. Perché ogni cosa é creata con i venti- due stampi, tra loro combinati. E ad ogni stampo corrispon- de un suono e uno soltanto! Dio pud tramutare il vuoto in pieno e viceversa. Cosi HA SCOLPITO GLI INIMENSI PILASTRI DEL FIRMAMEN. TQ PER MEZZO DELLA LUCE IMPALPABILE A PROVA DI DILUVIO E DEL SOPRAGGIUNGERE DELL'ONDA AMARA. _ Ogni cosa @ formata, ogni cosa é nominata con un nome unico. La prova é nei ventidue elementi racchiusi nell'unita. Capitolo Terzo As Mj Se. TRE LETTERE MADRI. Sono tre invarianti. Non dipen- dono dal tempo e dallo spazio, non dipendono dalle altre lettere. Sono basate sulla vita e dipendono solo dalla vita. La vera legge morale & "Vevoluzione della vita". Queste tre lettere madri sono valutabili solo su un piano morale: servono a far evolvere la vita. In cié sta il merito. Le tre lettere madri sono vitali, evolutive, equilibrate, solo nella "lingua vera". Le babeli le distruggono! Grande ed ineffabile segreto! Tre lettere. Si combinano tra loro in sei modi diversi. Cosi vengono pronunciate in sei successioni diverse, che fanno nascere forza-pensie- ro femminile fredda e costruttiva, oppure forza-pensiero maschile calda e dispersiva. Da queste tre lettere e dalla loro successione dipende il sesso di tutto cid che nasce e he derivano i vari organi dei corpi, compreso il cervello. Da queste tre lettere madri provengono le altre dician- nove "lettere sacre", funzioni del pensiero creativo. Tutte insieme formano i ventidue modi con cui il pensiero eterno e vivente genera tutto'il creato. Quando la lettera A é al primo posto nella successione, prevale la vita. Si ha: L'aria dallo spirito NEL COSMO fa nascere la forza-pensiero femminile —1 chiamata ACQUA DALL'ARIA, cio il pensiero che si concentra. NEL MONDO TEMPORALE fa nascere 'ANTI-TEMPO. E ill tempo che sembra scorrere dal futuro al passato. Nel tempo "normale" tutto si disperde, i fenomeni avvengono Per espansione. Nell'anti-tempo i fenomeni avvengono per contrazione e sono finalizzati verso uno scopo. Un fenomeno dell'anti-tempo @ evoluzione del feto umano a partire da una cellula. Un fenomeno del tempo é il di- sfacimento di un cadavere. NELL'UOMO fa nascere il SESSO. Nella successione AMSc il sesso & femminile. Nella successione AScM il ‘sesso é maschile. Quando la lettera M & al primo posto nella successione, prevale la forza-pulsante femminile. Si ha: L'acqua dallaria NEL COSMO fa nascere la forza-pensiero maschile chiamata FUOCO DALL'ACQUA, cioé il pensiero che si espande. NEI, MONDO TEMPORALE fa hascere pensieri e sen sazioni di freddo. NELL'VOMO fa nascere gli organi interni. Nella suc~ cessione MASc gli organi sono femminili. Nella succes- sione MScA gli organi sono maschili. Quando la lettera Sc @ al primo posto nella successio~ he prevale la forza-pulsante maschile. Si ha: Tl fuoco dalll'acqua NEL COSMO fa nascere LO SPAZIO, cioé il pensiero spaziale chiamato "terra dal fuoco". NEL MONDO TEMPORALE fa nascere pensieri e sensa- zioni di caldo. NELL'UOMO’ forma la mente. Sia nella successione ScMA che nella successione SCAM la mente & sempre BI- SESSUATA. : Il fatto che la mente dell'uomo sia bisessuata, & fonda~ mentale. La mente @ l'apparato ricevente (testa-cervello) dell'on- da-pensiero. LA: MENTE E L'ANIMA, @ pensiero parzial- mente ricevuto. Quindi lanima é bisessuata, ma disarmoni- camente e parzialmente anima (femminile) pit animo (maschile). La bisessualité deve essere equilibrata. L'anima @ la disarmonia della coppia. Lo spirito é l'armonia della copia. Armonizzando Vanima, si ha lo spirito. L’omoses- sualita @ grande squilibrio, grande disarmonia. Capitolo Quarto B; Gs Ds Kj By RST. SETTE LETTERE RELATIVE, cioé sette lettere BIVA- LENTI. Sono caratterizzate da un aspetto positive e da un aspetto negativo. Sono chiamate FUNZIONI TRASFORMA- TRICI perché permettono di trasformare i pensieri e le co- se. Questi cambiamenti sembrano avvenire per contrasto € per opposizione. In realta avvengono per collaborazione e per complementarieta; Sono complementari: in senso positivo in senso negativo VITA MORTE PACE E RETTITUDINE MALE ED ERRORE SAGGEZZA STOLTEZZA RICCHEZZA POVERTA BELLEZZA BRUTTEZZA FERTILITA STERILITA DOMINIO SCHIAVITU Le lettere relative sono simbolizzate in questi pianeti: B: nel pianeta ScBTi (2) G: nel pianeta SDC (pianeta della giustizia) D: nel pianeta MADIM (pianeta della forza) ne K: nel pianeta EME (pianeta del furore) el pianeta NUNE (?) el pianeta KUKB (venere) T:nel pianeta LBNE (pianeta candido) Alle prime sei di queste lettere relative corrispondono le COORDINATE SPAZIALI MAGGIORE: sono le direzioni di ogni TRASFORMAZIONE. alto il basso D: Voriente K: Voccidente 1 sud R: il nord La settima lettera, la sacra Tau (T), indica la fine di ogni ciclo di trasformazione, armonizza con le altre sei, le sostiene stando nel mezzo, equilibrandole con la bilancia della. saggezza, unendole e pacificandole. Rappresenta Yorigine delle coordinate spaziali maggiori. Con queste FUNZIONI TRASFORMATRICI Dio crea: NEL COSMO i cicli della creazione che terminano col settimo segno, quello del riposo (la Tau). NEL MONDO TEMPORALE i giorni della settimana, le settimane cosmiche, le grandi ere. NELL'UOMO le sue "sete aperture” verso il mondo esterno. Il creatore predilige il numero sette, come completa~ mento di ogni ciclo vitale di trasformazione e di evoluzione. In questi modi si combinano tra loro le FUNZIONI TRA- SFORMATRICI: due elementi: in due modi tre elementi: in sei modi quattro elementi: in ventiquattro modi cingue elementi: in centoventi mod sei elementi: in settecentoventi modi sette elementi: in cinquemilaquaranta modi. Questo numero (5040) si ottiene moltiplicando 1 x 2 x 3.x 4x 5 x 6 x7 = 5040 (i matematici lo chiamano 7! cioe "sette fattoriale"). Le miriadi di forme nel cosmo e le infinite loro trasfor- mazioni sono dovute alle combinazioni di queste SETTE LETTERE RELATIVE BIVALENTI, sia tra loro che in rela- zione alle altre autiut. Essendo le autiut ventidue, il numero delle combinazioni, 22! (ventidue fattoriale).é tanto grande che le sue cifre non stanno in questo fogli | Capitolo Quinto Es Us 5 Hy Ths 1s Ly Ns S; DODICI LETTERE ASSOLUTE, cio® dodici lettere MO- NOVALENTI, 0 SEMPLICI. Sono chiamate FUNZIONI ATTI- VE perché permettono di ottenere tutte le azioni possibili, anche a grande distanza. Queste dodici lettere indicano dodici versi o.sensi diago- nali: le’ "DIAGONALI DELLO SPAZIO", cioé le direzioni intermedie rispetto alle coordinate spaziali maggiori. Sono le COORDINATE SPAZIALI MINORI: rappresentano le dire- zioni di ogni azione. Queste "diagonali dello spazio” sono poste: E: tra Voriente e il settentrione U: tra Toriente e il mezzogiorno Z: tra Voriente e Malto (zenit) Hi: tra Toriente e il basso (nadir) ‘Th: tra il settentrione e I'alto I: tra il settentrione e il basso 1: tra Voccidente e il mezzogiorno a Voccidente e il settentrione S: tra Poccidente e alto 0: tra Foccidente e il basso S: tra il mezzogiorno e Valto Cz tra il mezzogiorno e i basso. Ipunti cardinali, oriente, settentrione, mezzogiorno, ze- nit, nadir, occidente, non si riferiscono alla terra, mavalla sfera celeste, al cosmo intero e solo in determinati periodi gli orientamenti terrestri si avvicinano di pid a quel cosmici. Queste diagonali si estendono eternamente all'infinito € sono le braccia attive del cosmo, le direzioni di ogni ATT TIVITA. Con queste funzioni attive Dio crea: NEL COSMO i cicli zodiacali, che simbolizzano gli "eventi cosmnici". NEL MONDO TEMPORALE i mesi dell'anno. NELL'VOMO ji dodici organi del corpo umano. TRE LETTERE MADRI. Se sono in equilibrio il pensiero che ne risulta equilibrato e vitale. Appena vi é squilibrio prevale la forza-pensiero di tipo femminile, in contrazione, oppure la forza-pensiero di tipo maschile, in espunsione: cioé prevale Vazione costruttiva o quella distruttiva; en- trambe buone e creative, sono la "sposa" e lo “sposo" del cosmo e dobbiamo aiutarle a riunirsi, a formare coppia perfetta: SETTE LETTERE RELATIVE BIVALENTI. Hanno funzioni trasformatrici. Sono le trasformatrici del pensiero. Su esse 'si basano i cambiamenti delle cose. DODICI LETTERE ASSOLUTE MONOVALENTI. Ilanno funzioni attive. Sono le braccia dell'uomo cosinico, che si estendono all'infinito. Su esse si basano le azion LE TRE PIU LE SETTE PIU LE DODICI formano le ventidue funzioni fondamentali del pensiero creativo. In ventidue modi diversi il pensiero crea tutte le forme del- Tuniverso, attraverso dieci procedimenti. Queste sono le ventidue lettere sacre, i "segni vivi", su cui il Dio vivente fonda la sua ECBE, cioé 'ARCA DEL- LIALLEANZA. a Capitolo Sesto La prova di queste leggi cosmiche fondamentali é rac- chiusa nella PAROLA VERA. La lingua vera funziona vera~ . Le altre sono "morte". meiNfestimont fedeli sono: il COSMO, il MONDO, e 'UO- MO. La lingua vera funziona nell'uomo, nel mondo, nel cosmo. Le ventidue funzioni agiscono per espansione e per con trazione, in un pulsare eterno. La forza femminile, che si contrae, é costruttiva, men- tre la forza maschile, che si espande,. é distruttiva. Sono forze "buone" che vanno armonizzate. = La vita, cioé lo spirito, il pensiero vivente, equilibria queste due forze fondamentali e ci da la prova che l'espan- sione @ conseguenza della contrazione e non viceversa. Co- sa si espanderebbe, che prima non si fosse formato per concentrazione? : Quindi V'anti-tempo, femminile, costruttivo, ha la premi~ nenza rispetto al tempo, maschile, distruttivo. Cio’ il maschile deriva dal femminile e non viceversa. La vita fa da equilibratrice tra tempo e anti-tempo. Nella "VITA" , che @ eterna, non vi & né cae sare ne reminenza, né conseguenza. La vita pone sullo stesso pian ai parita i due posi LA FORZA. FEMMINILE E QUELLA MASCHILE. La vita: ' NEL COSMO é statica e appare ferma come la costella~ zione del DRAGO IN CIELO O NEL COSMO (come un re se- duto sul trono). NEL MONDO TEMPORALE @ limitatamente dinamica € appare come un lento giro della RUOTA dello zodiaco (come un re in lenta processione attraverso le sue provines), NELL'UOMO @ estremamente dinamica e appare come un CUORE che pulsa (come un re che si slancia in battaglia). Quindi il cuore dell'uomo é veloce, il cuore del mondo 8 lento, il cuore del cosmo pulsa, ma @ fermo. bio & mote € quiete, contemporaneamente. Dal principio alla fine Dio crea tutte le cose per mezzo delle due fondamentali forze-pensiero, che fanno pulsare i cuori degli esseri viventi, prendendo a modello Vinfinito Cuore del cosmo. Queste forze-pensiero sembrano opposte ma non lo sono, perché si aiutano e sono-complementari, se lasciate libere di accoppiarsi nell'amplesso cosmico, fatto di tenebra e di luce. La forza-pensiero femminile @ attenuatrice di tutti fenomeni; la forza-pensiero maschile 6 esaltatrice di tutti i fenomeni. La forza-pensiero femminile € complementare a quella maschile. Il piacere é complementare al dolore, ma il piace- Te, dal principio alla fine dei tempi, & separato dal dolore € iI dolore dal piacere. Il dolore & conseguenza di errore Tiservato a chi sbaglia, mentre il piacere 6 riservato a chi agisce rettamente. Werrore, cioé il diavolo, é chiamato Stra Ahra, visione Parziale, perché.& una conseguenza di una visione parziale della realta. TRE LETTERE MADRI invarianti, indipendenti dalle altre. SETTE LETTERE RELATIVE BIVALENTI, TRASFOR. MATRICI (tre di fronte a tre e una le equilibra). DODICI LETTERE ASSOLUTE, MONOVALENTI ATTIVE A DISTAN- ZA (tre amiche, tte-nemiche, tre vitali, tre mortali). E Dio domina tutte le lettere: uno domina tre, tre domina sette, sette domina dodici. Ma tutte sono unite € collaborano tra loro. Tutto questo scopri locchio vivo di nostro padre ABRA~ MO, che trové le basi del pensiero vivente, e capi che I'UO- MO E NATO PER CONOSCERE L’UNIVERSO. Allora l'eter- no alef, lo spirito santo, gli si manifestd con la sua azione vitale (E), chiamandolo "amico" e stringendo alleanza con i suoi seguaci. : Nall ebbe uo fede incrollbile nel pensero viventee iI Signore lo premié stabilendo con lui DUE PATTI DI ALLEANZA. Uno é chiamato: "CIRCONCISIONE" e libera dal suo prepuzio 0 bavaglio il pensiero vivente, permettendo- gli di procedere abbracciato a sé stesso (maschio-femmina) lungo le diect infinita, Questa alleanza € chiamata: "patto del procedere con i piedi dalle dieci dita libere". i Valtro patto di alleanza @ chiamato: "LINGUA VERA € libera lomo dai preconcetti permettendogli di agire nel modo pili giusto e funzionale. Questa seconda alleanza @ chiamata: "patto dell'agire con le mani dalle dieci dita libere". : ' neat atid i ventidue segni sacri e gli riveld, dal primo all'ultimo, le loro FUNZIONI fondamentali, che vengono ATTENUATE con la forza-pensiero femminile, ESALTATE, con la forza-pensiero maschile, TRASFORMATE con le sette funzioni trasformatrici e DIRETTE A DISTANZA con le do- dici attive funzioni orientatrici zodiacali. Cosi Abramo ci fa conoscere che il Signore "funziona", e ci dice come agisce. laRO 1 ABRAM -8 COMMENTO Abramo ha sintetizzato, nel suo libro, le basi della Scienza Divina dopo aver riscoperto I'Eden, il modo di vivere dei-suoi ubitanti, la loro lingua, le loro regole con- sone alle leggi cosmiche. La Wibbia ci fa capire nella Ge- nesi che I'errore e la colpa sono sopraggiunti pili tardi. Tutta Tattenzione deve essere concentrata sul PECCATO ORIGINALE. I conflitto tra Tideale di Dio e la realta della colpa @ conseguenzi di una catustrofe che ha tra~ sformuto il divino in diabolico. Questo fatto fondamenta~ le & purtroppo reulmente uvvenuto nella storia del nostro pianeta € si rispecchia anche nel bambino. |'uomo provie- he dal Paradiso e continua a desiderare il Paradiso. E emerso dull'Eden e dovri ritornarvi. Nell'uomo vi sono due parti in lotta, due mondi che si contrastano: @ la lot~ ta tra I'Eden e I'Eté della Pietra. Anche in ogni bambino hasce, ad un certo momento, il contrasto tra bontd e cat- tiveria. Dio & gid nell'uomo: non occorre cercarlo all’ester- no. I:'Eden @ come il nocciolo segreto chiuso nell'essere umano. Abramo ha cupito che il Regno pud essere ricostruito sulla terra e non in un mistico al di Ii. Una visione limita ta, brutale ed egoistica cerca di scongiurare nell'uomo ogni "pericolo" di ritorno al Paradiso perduto. Grazie alla brutalita. Ia terra ha riguadagnato MEti della Pietra © non vuole perderla. Questo modo errato di vivere & co- me una trappola, anche se raffinata. L'uomo, da seimila anni si @ adattato a vivere in questa trappola, e il libro di Abramo appare all'uomo intrappolato quasi una favola assurda. Lladattamento alla trappola @ cosi totale che, della vita nel Paradiso, rimane solo un debole ricordo, sogno di un lontano passato. Perché I'uomo ha perduto il suo Paradiso? Perché é uscito dal suo anello di felicita? La Bibbia ci parla assai poco della famosa cacciata dal Paradiso. I libri di Enoch, invece, sono molto piti esau- rienti_su questo argomeno. Apprendiamo che l'uomo ha tradito un PATTO, quel patto che Abramo chiama "circon— cisione” ¢ "linguaggio". La Vita @ divina, @ fatta di pensiero vivente. Questa onda di pensiero deve poter pulsare liberamente espanden- dosi e contraendosi come un cuore. Ma il cuore dell'Umani- ta & ingabbiato. Bisogna liberarlo come si libera, nella nudité dell'uomo, il membro virile dal suo bavaglio di carne, citconcidendolo. "Circoncidete il cuore degli uomi- ni" ~ diceva Gesil. Questa prigione consiste nel fatto che {il cuore @ libero di espandersi ma non di contrarsi. L'uomo crede "buona" solo la forza che fa espandere i cuori. La luce @ espansione. La tenebra contrazione. E la tenebra @ giudicata in parte buona, in parte cattiva. Luce e tene- bra. Dio e Diavolo. Ma il Diavolo @ ben altro. Non ha nul- la @ che vedere con Lucifero e con la tenebra “culla della Luce". Diabolico @ T'errore, dovuto alla Vista parziale, alla dualité dell'uomo. Per uscire dalla trappola della Gualita occorre capire la bonta e la spiritualita della te- nebra. La Vita, coll'errato dualismo: BENE-LUCE e MA- LE-BUIO si @ spezzata. L'Onda Vivente ristagna. Occor- re liberarla e far pulsare liberamente i cuori degli esse- ti viventi. Occorre dunque togliere i prepuzi dai cuori € liberarli da quelle prigioni non fatte di carne ma di pre~ giudizi e di errori. Questo prepuzio, questo paraocchi @ il male. La tenebra, invece, & buona. B necessario ar- monizzarla con la luce. Occorre dare al BENE il suo com- plementare che @ il BENE, pulsante in senso opposto. Verror diabolicus che ha sconvolto I'umanita consiste nel credere che il complementare del BENE sia il MALE. Occorte liberarsi da questo preconcetto! Luomo, che uscito dall’Eden invertendo la rota, potra rientrarvi. Condizione necessaria e indispensabile sara Taver compreso il perché di quell'uscita, la vera ragioné della perdita del Paradiso. E necessario risolvere il mistero del simbolico albero proibito che pud indicare quell'entrata della trappola che, usata alla rovescia, diverra l'uscita. Abramo si 6 messo al lavoro, ha guardato, ha veduto, ha osservato, ha contem- plato ed ha scoperto molti segreti dell'Eden. Ha sentito la voce di Dio, lo ha conosciuto e trionfalmente nel suo libro di appunti ha segnato queste parole: "Ho messo il Creatore al suo giusto posto". : ‘Abramo ha capito che il regno di Dio sulla terra pud e deve ritornare. La realtd del Regno @ evidente, per lui. Abramo si @ chiesto: "Perché gli uomini hanno perduto il Regno? Devono essere stati loro ad allontanarsi da: Dio non Dio da loro. Ma come e quando @ potuta accadere una cosa simile?”. : Simbolicamente la Bibbia dice che @ stato posto un angelo con una spada fiammeggiante a guardia dell'entrata dell'Eden. Per entrare nel Paradiso non solo é necessario scoprire cosa sia 'Eden ma bisogna anche essere in grado di penetrare nel suo santuario pili segreto, in quel Sancta Sanctorum in cui nessuno, eccetto il grande sacerdote, poteva entrare. easel Dio é stato mistificato, paganizzato: occorre riscoprirlo, vincendo la minaccia della "spada fiammeggiante”. Il vero guardiano del Paradiso & 'uomo stesso. Ed é un essere debo- le, deformato, ritornato all'Eta della Pietra, abituato alla menzogna. Non pué piii affrontare la Verita di colpo. Come il minatore dei tempi antichi deve, uscendo dal sottosuolo, abituarsi a poco a poco ai raggi del sole. Una nuova cat. strofe sommergerebbe l'umanita se 'uomo, di colpo, scopris~ se i segreti dell'Eden. In realta in questi seimila anni il modo di vita dell'uomo, @ parte gli unilaterali progressi della tecnica, non é cambia- to. La giungla di rami e di foglie si é trasformata in una iungla d'asfalto e di acciaio. Da quando luomo si é staccato dall'Eden, @ uscito dal patto, e ha babelizzato la lingua vera, ogni cosa é rimasta immobile, la storia si pietrificata, Tuomo, che scrive la storia, é divenuto statua. Per comprendere la storia bisogna cominciare a pensare secondo i tre punti di vista scoperti da Abramo: la dimen- sione umana, la dimensione mondiale e la dimensione cosmi- ca. Abbiamo detto che nel punto piii interno e pill segreto dell'uomo, nascosto sotto un impenetrabile e duro prepuzio, esiste il nocciolo delt'Eden. Questo nocciolo é ricoperto da quella corazza che Matteo ha cosi ben descritto nel Van- gelo: "Udite con i vostri orecchi ma non intendeté. Guardate Con i vostri occhi ma non vedete, perché il cuore dell'uma- nita @ racchiuso entro uno strato impenetrabile...", Prima di Cristo, Abramo aveva detto agli uomini che sulla terra il Regno€ realmente possibile. Aveva capito che l'uomo pud ancora riguadagnare I'Eden. La grande scoperta di Abramo @ l'unita, @ ALF, @ il dissolvimento’ di tutti gli_apparenti contrari. Abramo é il vincitore del dualismo. Con meraviglia ha letto nei libri di Enoch che le tenebre sono "buone". Si é accorto che le cose che sembrano opposte sono in realta complement: Ma si @ anche accorto che il male non é complementare al bene. E invece ERRORE, VISIONE PARZIALE. L'errore non @ altro che mancata conoscenza di verita. Per giungere alle piit grandi verita & necessario prima scoprire e smasche- rare le pill gravi menzogne. Il male consiste nel percorrere la strada della verita in un senso solo. L'eterno presente si percepisce spingendo lo sguardo contemporaneamente verso il passato e verso il futuro. Allora il due si fa uno! L'uomo, portato a cadere nel dualismo, é squarciato da forze opposte. Si sente allo stesso tempo divino e diabo- lico. ; : Viodio dell'uomo @ conseguenza delle sue’ frustrazioni millenarie. L'uomo non manifesta apertamente il suo odio, lo nasconde, lo vive clandestinamente, con estrema vilta. Prima di Abramo l'uomo ha alterato I'Eden. La "rivelazione", il primo vero modello di Vita Vera é stato a tal punto altera~ to da impedire che la mente lo afferri, ed @ stato a tal punto allontanato con strani riti e simboli falsi da renderlo privo di vita. Cosi il Paradiso, strappato dalla Terra & stato situato in un mondo astratto e lontanissimo. Ma Abra- mo ha scoperto che Dio non @ un'astrazione, & vivente, anzi @ la Vita stessa. Ia intuito che lo spazio non & vuoto, ma @ percorso da un'infinita pulsazione di Vita.Per ricono- scere questa pulsazione 'uomo deve affrontare lo sforzo immane di conoscere sé stesso, altrimenti la scoperta della Vita sara vana e l'uomo emettera ancora e ancora cadaveri di parole e pensera pensieri morti. : : . Gesit ha lanciato Vinvettiva: "Guai a voi uomini ipocriti perché chiudete la porta del Regno e non lasciate che entrino coloro che vi vogliono entrare". Gia all'epoca di Abramo Dio era stato mistificato. Quando il Dio vivente ritorné sulla terra lopera di mistificazione continud. Enoch aveva avvisato: "Nessuno pud prendere su di sé i peccati di un altro". Gesii mostrava una strada, anzi era la strada stessa che porta alla Vita, la Vera Via. Fu mistificato. Sorse Videa che Gesit fosse maestro di "Dolore", non di conoscen- za, Prima ancora di Giovanni Battista, Abramo é stato l'an- hunciatore. Ha scoperto la corrente di Vita dell'universo ed ha capito che questa corrente che lui chiama Spirito € che definisce un' "energia pulsante" avrebbe un giorno animato un uomo vero, un Uomo Cosmico, che sarebbe stato contemporaneamente Dio vero, il. Dio Vivente e un normalissimo essere umano del nostro pianeta. Abramo non poteva realizzare egli stesso il regno di Dio sulla terra, Poteva soltanto scoprire gli elementi fondamentali che avrebbero portato, in un lontano futuro, al ritorno del Re no. Ma la verita che Abramo ha scoperto é stata subito Rascosta perché questa @ la vera tragedia della verita: non pud venire accettata se non viene mistificata e distorta, appiattita, resa incfficiente. Le idee di Abramo erano reall ed effettuabili. Ma gli uomini deformati dai LUOGIHII CO- MUNI e dalle loro VISIONI PARZIALI, hanno rifiutato la sua veritd accettandone solo una parte che sconfina con Ja magia nera. Cosi hanno estratto dal SFR ISIRE solo poche formule rese inutili o addirittura dannose. 11 Regno di Abra~ mo era il Regno dell'amore e della felicita sulla terra. Ma gli uomini hanno inteso la parola "Regno” a modo loro: on sono riusciti ad immagiriare un regno senza un re, senza un esercito, senza guerre, senza vittorie e soprattutto senza idoli perché gli uomini, tornando all'Eta della Pietra, Yopo essere usciti dall'Eden, si sono circondati di idoli non pil. di pietra ma dioro che, come dice la Bibbia, "hanno costruito per loro stupidita", Il primo grande distruttore di idoli dell’antichita é stato Abramo, sin dal momento in cui, bambino, ha lanciato nel fuoco una statuetta di legno che raffigurava il dio Barisat. Abramo riscopre I'Alleanza, si rende conto, dapprima con sorpresa e poi con estrema sicurezza, di quel fenomeno che le antichissime scritture chiamano SHEKINA e che consiste nell'innescarsi dell'infinito "arco voltaico" che fa da ponte e unisce I'uomo a Dio permettendo il contatto diretto tra gli uomini di buona volonta che vivono su questa terra e il Dio vivente. Ma Abramo intuisce anche molti pericoli: si accorge che le verita che va riscoprendo non sono adatte agli uomini della sua epoca. Allora tiene segreti i suoi appunti. Decide di non consegnarli nemmeno a suo figlio. Li dara al nipote Giacobbe, che solo, & in grado di comprendere le “parole vere". Cosi decide di non fare uscire alla luce del sole i libri di Enoch che ha riscoperti nel loro nascondiglio segreto. Il. suo piccolo libro @ incomprensibile per i suoi contemporanei. Questa incomprensibilita si é mantenuta per quattromila anni. Solo oggi se ne pud intendere il significato e 1a portata ma non del tutto e da tutti. Solo oggi si comprende laltezza del pensiero di Abramo e la sua solitudine. Il Patriarca se ne sta per suo conto, medita, prende appunti, & circondato da familiari e da collaboratori ma non divengono i suoi confidenti: li lascia al posto loro. Permette che abbiano le loro abitudini, i loro modi di vita. Solo il suo nipote piti giovane trovera la Via e comince- rd a capire. Allinizio, la solitudine di Abramo deve essere stata insopportabile -perché era un uomo allegro, spiritoso, esuberante, amava la gente, era pieno di entusiasmo, eta uno come tutti, amava Vamicizia, a dispetto dell'abisso che lo Separava dai suoi contemporanei. Poi, a pocoa poco, prese la solitudine come conseguenza inevitabile del suo modo di vivere, delle sue scoperte e della verita che lo iluminava. Non volle dedicarsi alla salvezza dei suoi con- temporanei ma lavord per il futuro, per lasciure ai discen denti le parole vere e le regole dell'Alleunza. Viveva troppo in unticipo rispetto alla sua gente. Volle udire un'unica vo- Ce, volle avere un'unica certezza e fu cosi che il Patriarca "guardd, vide, osservd, contempld e ad un certo punto la voce dell'Amico Vero e rimise il Creatore, il Formato. re dell'universo al suo giusto posto”. 1a greve e stupida aria del'Eté della Pietra fu rotta e si precipitarono sul Pianeta correnti cosmiche di emozioni vere e grandiose. Forse Abramo, qualche volta, parlé in modo meno,vela to alle sue genti e lascid che le parole e i pensieri si spar- gessero nella vastiti del mondo. Ma i semi che andava spargendo dovevano dare frutti assai tardi. Cosi gli Autiut, i segni_misteriosi, i Grandi Arcani che aveva scoperti rimasero nellombra 0 divennero "giochi". per l'umanita immatura e la Verita ¢ la Vita seguitarono.ad essere assas~ sinate con le solite millenarie e tristi regole dell'Eta della Pietra che uccideva la "Sacra Materia” con violenti colpi disprezzanti. Cosi Socrate ebbe la sua cicuta e Gest la sua croce. La “spiritualissima carne” fu straziata dai Chiodi. Milioni di uomini, dotati di troppa fiducia verso il prossimo e completamente privi di malizia, subirono torture € vennero uccisi senza aver fatto nulla di male, Per l'assoluta impotenza della Vita di fronte alla bestialits € Tassoluta incapacitd dell'uomo buono di lottare usando Je stesse armi degli uomini malvagi e cio la menzogna, la calunnia, il calcolo, la diffamazione e la crudelta. E la "visione parziale" dell'uomo divenne DIAVOLO. Aitri diavoli non esistono. La Vita, quando si trova di fronte alla bestialita ha a sensazione di trovarsi in trappola per colpa dell'ignoranza dei_torturatori. Ignoranza, cio@ paraocchi, sinonimo di "demonio". In un certo senso i buoni, la cui vista & totale, sono parulizzati dalla propria vastissima visione di bont e dalla propria doleezza senza limiti. Ma ormai @ giunto il tempo in cui gli uomini devono sapere quello che fanno. Non possiamo pill essere scusati. Le antiche veritd, in questa era dell'Acquario, stanno tornando alla luce. 11 SFR ISIRE, che nél Medio Evo era inteso solamente come un trattato di Cabale astruse, ormai sta diventando chiaro e comprensibile alle nostre orecchie. E il libro della vita futura. B il libro "DEL TERZO MIL- LENNIO". Abramo all'ultima pagina di questo libro, aggiunge,qual- che parola, a significare "esultanza e ringraziamento”. Noi potremmo parafrasare in questo modo i suoi pensieri: "Questa é la strutturazione divina degli esseri! lo ti ringra~ zio 0 Dio Formatore, Strutturatore, Creatore, per avermi concesso la grazia di guardare, vedere, osservare, contem- plare quello che hai fatto, mentre il cuore mi batteva in petto, esultando per opera delle tue mani. Ho finito questo lavoro al quale Tu mi chiamasti fin dal momento in cui bruciai il primo idole in casa-di mio padre. Il libro @ terminato: le parole sono poche, ma la sua vastita & im- mensa. Io cercato di specchiarvi l'immensita dell'universo da Te creato . Ho messo nel SFR ISIRE tutta la forza dello Spirito che Tu mi hai donato. Ho potuto rivelare la grandio- sit della Tua opera agli uomini per quel tanto che la mia mente limitata ha potuto capire del Tuo Regno. Tu mi hai chiamato "occhio vivo" ‘perché ho saputo vedere dietro alle creature I'Unico Infinito Creatore. Potranno i lettori della mia opera acquistare la stessa mia vista? O quell'lSI- RE (che loro gid chiamano ISIDE!) diverra un nuovo idolo, una dea da adorare? In questo caso l'idea perderebbe vita, acquisterebbe sapore di morte. Iside resterebbe coperta dai suoi veli chissi per quante migliaia di anni or Certo i parenti, gli amici, i familiari e i contemporanei di Abramo avevano un modo limitato e superstizioso di vedere le cose. La "visione parziale" agiva negativamente in loro. Le veriti scoperte da Abramo erano fulminanti: agivano sulla realta. Questa azione sarebbe stata benefica solamente se le veriti rivelate da Abramo fossero divenute retaggio di uomini dotati di Saggezza, e non soltanto di Scienza. E la Saggezza, che prima che Abramo fosse, gid era, scese di nuovo sul pianeta. UI testo pud apparire inaccessibile anche alle nostre men- ti moderne. Lo rileggeremo con quell’ "occhio vivo" che era la caratteristica di Abramo. Anche noi guarderemo le cose sotto un triplice aspetto temporale, spaziale e vitale. Uscendo dalle dimensioni spaziali e temporali entreremo nel mondo del sempre e dell'ovunque. Allora ogni frase, ogni parola, diverri viva e palpitante perché, come ha detto Abramo, quando le forze che si scatenano nel tempo € nello spazio si placano & facile scoprire la grande equili- bratrice che @ posta tra di esse: la divina VITA UNIFICA~ TRICE. Alla ricerca di questa Vita iniziamo la rilettura del libro della Vita. E il libro della creazione. Se veramente I'uomo é chiama- to a divenire collaboratore del Creatore dell'Universo, dovra iniziare sé stesso alla contemplazione, cioé alla vista superiore che permette di Scoprire le cose contempo- Taneamente fuori di noi e dentro di noi. Abramo @ stato chiamato_ed ha risposto al richiamo. Questa risposta é il SFR ISIRE. In essa ha messo tutta la forza dello Spirito che Dio gli ha donato. Ha potuto cosi passare dalla visione nor- male delle cose, alla contemplazione ed ha scoperte che Dio vivente cosi come vive lui stesso. Ma Abramo vive ~ nel tempo. Per capire Dio, deve cominciare a vivere nel- Vetemnita. 11 Patriarea ha scoperto le principali caratteri stiche della divinita: la Vita, 'Eternita 'Onnipotenza, la Giustizia e la misericordia. Ha soprattutto scoperto che @ Uno, cioé unico, ma pud apparire all'uomo sotto tre angolazioni diverse: la Potenza, la Saggezza e I'Amore. Scrive Abramo: "Ho scoperto che Dio crea il Suo universo proprio per mezzo dei suoi tre aspetti". Questi tre aspetti Abramo li definisce: "LA FUNZIONE PLASMANTE, LA MATERIA PLASMABILE e LE FORME PLASMATE". Ha scoperto i tre sigilli di Dio. Ventidue sono LE FUNZIONI PLASMANTI e Abramo le chiama "AUTIUT". E_ infinite sono LE FORME PLASMATE. In infiniti modi ogni FUNZIO- NE si veste di forma. Cosi l'azione creativa diviene oggetto formato al termine della creazione. Ma Abramo ha capito che parlare di inizio e di termine non ha senso. Le azioni di Dio sono tutte contemporanee. Contemplando l'universo, ha scoperto quel VENTIDUE che indica lestrema liniitatez~ za del numero dei "sigilli". Si meraviglia di questo fatto eppure ne é assolutamente sicuro, Le prime righe del libro rispecchiano questo stupor. "Usando in dieci modi i suoi ventidue segni sacri, e cio’ con trentadue occulti sentieri di Saggezza, il Creatore dell'Universo ha fatto apparire dal nulla miliardi di miliardi di miliardi di cose, tutte diverse I'una dall'altra, semplici © complicatissime, piccolissime ed infinitamente grandi". Ma nello scrivere queste ultime parole Abramo con un sortiso, sembra voler criticare sé stesso. Ha capito che parlare di piccolo e di grande non ha senso, cosi come non ha senso parlare di ieri e di domani. Si, 'occhio di Abramo @ divenuto veramente un "occhio vivo" . Nel linguaggio vero, la lettera "0" & il simbolo dell'oc- chio, e la lettera "E" rappresenta li Vita. Cosi i due arche- tipi OE, messi I'uno di seguito ull'ultro, significano "OC- CIO VIVO". Nel libro antico sono posti accunto ul nome di Abramo, ad indicarne lscutissima vista, capace di scan dagliare i segreti della Vita percorrendo nei due sensi le strade della verita. Ventidue segni sucri. Soltanto ventidue. Ma quali? | si- gilli dell'Universo devono essere veramente straordinari, Se possono, in numero tanto limitato, plasmare tutte le cose del cosmo. Abramo comincia a fare distinzioni. La prima e piii importante di tutte & questa: "Non si debbono Creare nuovi idoli". Quando @ giunto alla soglia della sco- perta dei trentadue sentieri occulti, si @ sentito piegare le ginocchia. 11 suo istinto & stato quello di porsi in adora- zione di fronte a trentudue idoli, tanto magiche e straor- dinarie gli apparivano quelle “cose. \a immiediatamente ha sentito risonare dentro di sé una voce che gli diceva: "Non aggiungere’ un ultro anello alla catena degli errori degli_uomini; noi trentudue siamo solamente strumenti di Dio, non siamo la Somma Saggezza. Resisti al tuo im- pulso di inginocchiarti, di udorarci e di glorificarci. Tu hai scoperto che uno di noi si chiama vaso, brocca, reci- piente. Lhai chiumato Ba (0 Bit). ‘Ebbene noi tutte siamo ecipienti d'acqua, ma non siamo la Sorgente”. ‘Trentadue cose soltanto, per costruire tutto luriver- so. Abramo ha capito che occorre fare una prima distin- zione. Le trentadue cose vanno divise in due grandi grup- it un gruppo di dieci e un gruppo di ventidue. Dieci strade infinite. Quando noi ulziamo le nostre due mani e contiamo le dita: sono dieci, ma le due mani si possono sovrapporre ¢ allora le doppie dita diventano cinque. E cosi le strude. Abramo le chiama "direzioni astratte": ogni strada @ una direzione, ogni direzione ha due sensi. Abramo prende in considerazione la prima stra~ da, Ia pitt importante. E ta strada che porta al bene, alla veriti. Non vi é una strada del bene e una.strada del male ma vi @ un'unica direzione su cui agiscono due pulsazioni: una luminosa che si espande, una oscura che si concentra, entrambe buone e vitali. Questa 6 la strada della Vita. Vi @ poi unlaltra strada che potremmo chiamare "la strada del tempo". In un senso ci porta al futuro ¢ nel senso opposto ci porta al passato. Vi & poi una terza via, la pil scoscesa che esista, la stradu delle altezze e delle profondita, la strada dei pozzi e delle torri. Anch'essa @ unica, & come una scala che ci fa salire in alto 0 scende- re in basso. La quarta strada si perde, da una parte, verso Ia luce orientale e, dullfaltra verso, il tramonto delloccidente. E la strada del sole. Vi @ infine una quinta strada, che ci porta da un lato verso il freddo settentrione e dull'al- tro verso ik calore del mezzogiorno. In realti il modo di procedere, dal passato ul futuro, dal basso all'alto, dul ‘buio alla luce, dal freddo al caldo, non @ ben definibi- le. Solo la strada della Vita va e viene, pulsando armot samente. Abramo pensa: se la mia mente si mette a correre in un solo senso si crea una disarmonia. La legge cosmica della Vita @ scoperta: il pensiero dell'uomo vada in due opposte direzioni. Se si sposta dieci passi verso nord oc- corre che si sposti contemporaneamente dieci passi ver- 80 sud. Se si arrampica dieci scalini verso lalto occorre .che scenda dieci scalini verso il basso. Solo cosi l'uomo si libera. dal tempo e dallo spazio. L'uomo ‘vive in un universo fatto’ di Vita, di Spuzio ¢ di Tempo. Per scoprire la Vita occorre fermare il Tempo, unificare lo Spazio. Occorre una regola nel procedere e nell'agire. Le strade dei chilometri e delle ore non hanno principio e non hanno fine. In ogni punto, ad ogni passo iniziano e contemporanesmente terminano. Quando si segue la regola della Saggezza e si fa correre il pensiero vivente in due opposte direzioni si ha l'equilibrio, lunita. Si chiede: "Prima dell'Uno chi posso contare?” A questo punto Abramo, che ha gid definito le cinque coordinate spaziali, temporali e vitali vuole disporre que- ste coordinate secondo una scala di valori e mette al primo posto il parametro della Vita. Definisce questo parametro col nome di "Spirito Santo". Poi vengono i parametri temporali_ed infine “quelli spaziali. Lungo queste strade agisce lo Spirit del Dio Vivente che, pulsando si rispecchia su Sé stesso e diviene lo Spirito dallo Spirito e poi si differenzia divenendo Energia legata al tempo secondo un moto concentrativo (acqua) © secondo un moto espansivo (fuoco). A loro volta questi moti possono seguire le strade dello spazio: la via delle altezze e della profondita, la via dell'oriente e dell'occidente ed infine, la strada indicata dalla bussola il cui ago si dispone nella direzione nord-sud. Nella seconda parte del suo libro, Abramo si occupa del secondo gruppo delle trentadue "cose" di cui & fatto Yuniverso. Non sono pitt modi di procedere, ma sono funzio- ni semplici, che si esplicano attraverso miriadi di forme. Abramo si guarda intorno, vede alberi, case, fiumi, uccell sfreccianti nel cielo, sussi, ciuffi d'erba. Queste forme sono complicate. E difficile capirle. Prova ad imitare queste forme con le sue mani, con le sue braccia, col suo corpo. Per indicare lacqua gli viene spontaneo eseguire con le mani, un movimento ondulatorio, per .indicare Varia e il cielo, dopo aver posto le mani vicine, le allontana e le solleva alzando le braccia. Per indicare i solidi e le cose che si concentrano e si solidificano, dopo aver allargato la mano, la richiude a pugno. Quando vuole indicare un recipiente, una copa, un vaso, pone verso l'alto-la conca~ vita del palmo della mano e quando vuol indicare la punta penetrante di una freccia o di una lancia punta in avanti il dito indice. Ha una sorpresa felice. Le funzioni, quando sono sempli- ficate, diventano sorprendentemente poche. Le conta, le riconta, cerca di scoprirne altre e alla fine si convince che nell'universo esistono soltanto ventidue funzioni elemen- tari. Occorre raggrupparle. Per effettuare questo raggruppamento Abramo deve tener presente cid che. ha scoperto, riguardo alle strade € cioé ai modi di procedere. Quali sono, di quei ventidue fatti, quelli che hanno un valore solamente spirituale e possono venir pesati sul piatto del merito ¢ sul piatto della colpa? La grande legge che Abramo ha scoperto e che ha chiamato “legge spiritua- le" lo aiuta a trovare la prima e la piv! importante delle ventidue forme: é la forma unificante, la forma equilibran- te, che provvede a mettere:in equilibrio gli sbilanciamenti, ad unificare gli apparenti "opposti", a rendere complemen- tari tutte le cose che sembrano in guerra tra loro. F il gran- de segno della pace, della unificazione: L' "UNO". Quando una cosa @ incompleta questo segno la completera, cosi 7 — 1 LBRO oF ABRAKO -7 come una frazione si completa quando il dividendo e il divi- sore sono uguali. Questo é il segno dell'alleanza.. Hl verbo "unificare", nella lingua vera, & detto "ALF", € il suo valore @ uno. Sulla strada del passato e su quella del futuro questo segno, diremmo noi, va a zero e cosi bure sulle strade dello spazio. E dunque un segno aspaziale atemporale. II suo valore @ soltanto morale. Le ventidue "cose" hanno espresso la "cosa vera". Le ven- tidue lettere hanno espresso la "Lettera". Cosi come esiste una funzione unificante, una forma unificante, esiste un suono unificante, un colore unificante, un sapore unificante, un odore unificante. La lettera ALF @ espressione del~ I "indifferenziato". Le sensazioni per mezzo suo diventano indifferenziate cosi, come nel campo dei colori la unifica~ zione di tutti i colori porta ad un colore chiaro, verde azzurrino, che é il colore della Vita, e, nel campo dei suoni, il pronunciare contemporaneamente tutti i suoni alfabetici fa udire il misterioso, arcano, primordiale suono della lettera A, Varmonia stellare, la musica delle sfere. Questa ALEP, cioé la lettera "A", pud essere considerata una invariante; se il mondo si ribaltasse la A resterebbe immo- bile. Ma Abramo ha scoperto fra le ventidue Funzioni altre due lettere magiche invarianti, fatte non di tempo e di spazio ma di Vita, e pesate anch'esse soltanto sul piatto del merito e sul piatto della colpa. In queste tre lettere che non cambiano mai @ racchiuso un immenso segreto: hanno la caratteristica della creativi- td. Creano dal nulla l'universo manifestato. Queste tre lettere hanno un aspetto cosmico, un aspetto planetario e un aspetto umano. VALF (0 ALEF), pur essendo immobile, respira. EB un respiro fatto di contrazione ed espansione. Cosi il suono A si trasorma in suono M e in suono Sc. Questi tre suo magici primordiali A - M ~ Sc possono essere messi in relazione reciproca. Pronunciati nella successione M ~ A = Sc sono capaci di creare organi maschili. Pronunciati nella successione M - Sc - A creano organi femminili. Nella lingua vera, che Abramo ha riscoperto, le ventidue lettere sono messe in relazione tra loro a due a due, secondo un doppio senso di lettura. Dalle ventidue lettere possono nascere cosi 231 sillabe formate da due lettere e queste sillabe sono ottenute combinando e leggendo 1a coppia di lettere sia in un senso che nell'altro. Il cambiar senso alla lettura, rovescia il significato della parola. Nella "lingua vera", la parola ON, simbolo del massimo piacere diviene, letta alla rovescia: NO, simbolo del massimo dolore. Le ventidue Funzioni hanno una portata cosmica, diven- gono scalpelli capaci di incidere qualsiasi pietra, trapani capaci di attraversare qualsiasi sostanza, presse capaci di schiacciare qualsiasi cosa. E Abramo aggiunge: "Ho capito che Dio, partendo dall' ALF, dall'uno, libera le parti elementari che sono tacchiuse nell'unitd e si serve di esse per poter plasmare, scalpellare, stampare e, in una parola, creare tutto l'universo. Ho visto con i miei occhi le pili grandi e meravigliose pietre del mondo, i pilastri del firmamento e mi sono reso conto che la loro forma perfetta non é opera dell'uomo ma del Creatore dell'universo che ha utilizzato la luce come uno scalpello per scolpire quei grandiosi pilastri che hanno resistito all'usura del tempo". Quei pilastri esistono ancor oggi e sono protetti dentro alla grande piramide d'Egitto. Dalle lettere sacre A, M, Sc, derivano l'energia concen trativa e Venergia espansiva. L'ALF, forza vitale equilibra le energie ne stabilisce i rapporti. Le tre lettere A, M, Sc, generano direttamente o indirettamente ose, sia nel cosmo che nel mondo. Anche I'uomo é fatto di Energia Vitale (Spirito), di Energia Espansiva che avviene ber onde divergenti, e di energia concentrativa che avvie~ ne per onde convergenti. tutte le cose, Abramo ci parla delle sette Funzioni Reldtive, positi- ve 0 negative, aventi due aspetti diversi a seconda che siano in crescita o in diminuzione. La parola “negativo" non @ usata in senso dispregiativo. Non significa “catti- vo", ma solo: ASPETTO DECRESCENTE. Questi sette Segni Relativi sono le lettere: : Bs Gh; Ds Ky Fy Rs T. Si riferiscono a tutti i fenomeni ai trasform: La magia di questi segni produce i cambiamenti delle cose. Queste sette lettere si combinano tra loro secondo tux: calcolo combinatorio di tipo modernissimo che i nostri matematici chiamerebbero: "Calcolo Fattoriale". "Esse formano, combinandosi ben 5040 combinazioni e questo numero si ottiene moltiplicando uno per due, per’ tre, per quattro, per cinque, per sei, per sete : Un successive momento della creazione 8 tostituito Galt'azione dei dodici segni assoluti, che sii mantengono luguali sia in’ crescita che in diminuzione. Essi stabiliseo, no nell’universo spazio-temporale le direzioni intermedie © diagonali tra le dimension spaziali principali (Oriente, Occidente, Settentrione, Meridione, Zenit, Nadir) e, al 100 — lungandosi all'infinito, sono come le braccia dell'universo. Queste direzioni, nel cosmo, possono essere individuate solamente ricorrendo alle stelle fisse e riferendosi ai vari periodi dell’anno. Ad esempio, ci dice Abramo, il segno I, che @ il concentratore, il coagulatore, il sintetiz~ zatore, corrisponde ad una magica direzione dell'universo che pud essere individuata tramite la costellazione del leone, corrispondentemente al mese di agosto, cosi come Jo jerogramma 1H, che significa separazione, paratoia, barriera, protezione, corrisponde ad una magica direzione dell'universo che pud essere individuata tramite la costel- lazione del cancro, nel cosmo, corrispondentemente nel- Yepoca attuale, al mese di luglio. Analoghe corrispondenze avvengono per gli altri jerogrammi compresi nel gruppo di queste dodici lettere. Al termine di questa parte del libro, Abramo sottolinea una frase fondamentale: "Ecco Te ventidue funzioni elementari. Su di esse Dio basd la Sua Arca dell'Alleanza. stato proprio Lui a donarla al- YUmanita". Si arriva cosi all'ultima parte del Libro-base. E la ricapitolazione delle parti precedenti. Abramo dice: "Per controllare quanto ho detto, dccorre considerare il cosmo, il mondo temporale, e l'uomo". Si scoprira cosi Venergia cosmica, che agisce per pulsazione. Questa pulsazione risulta dovuta a due tipi di onde, le prime convergenti e le seconde divergenti. Separate, i loro effetti sono disa-~ strosi, unite insieme armonicamente producono il perfetto pulsare della Vita Universale. Ogni Onda convergente, provenendo dall'infinito, si concentra in un punto che & la sua meta. Ogni Onda diver gente, provenendo da un punto che é la sua sorgente, va = 101 verso l'infinito: si sa da dove viene ma non dove vada, mentre V'altra onda si sa dove va ma non da dove venga, Separati, questi moti, sono schiavi del tempo e dello spa zio, spariscono, si degradano o nel passato o nel futuro. Uniti insieme formano la perfetta pulsazione della Vita, che pervade tutto l'Universo. Questa Vita 6 fatta di Pen siero, @ divina, @ il respiro vitale del Cosmo. £ chiamata Spirito, é detta "Energia di tutte le energie", libera, ubi qua, creativa. Disse un saggio scienziato: "Se I'uomo potesse pore il suo sguardo su questa pulsazione, guardando dritto da~ vanti a sé vedrebbe la sua nuca, perché Vonda‘nello stes- So momento della partenza avrebbe gia fatto il giro del- TUniverso, tornando. indietro dall'altra parte". Questo immenso giro fu chiamato da Abramo: SEFIRA, Tutte le cose nascono da forme di energia e tutte le energie provengono dalla Vita. Attraverso il suo meto- do, Abramo raggiunse Dio e scopri la grande onda pulsan- te sconosciuta. La Vita eterna ed infinita gli si manifesto. Da quel momento fu stretta l'Alleanza tra 'uomo e Dio ¢ la liberta dell'uome, per esistere, divenne TRINA: liber- tA entro il limite umano, liberta entro il limite del mondo ed infine liberta nel cosmo. Base di queste tre liberazioni fu la circoncisione dei cuori e la limitazione dei simboli. Solo i ventidue simboli del linguaggio universale sono veri, ¢ tutti gli altri, inventati dall'uomo, sono falsi e Portano alla "babele". Le stelle del Cosmo divennero strumenti indispensabi- li per individuare la misteriosa direzione continuamente variabile, di quel campo di Forza Vitale che Abramo sep- be per primo trovare. Pil di mille anni dopo la scrittura del piccolo libro, aleuni popoli si preoccupavaho di ricercare la direzione esatta dell'Onda Vivente. Gli Etruschi, quando dovevano 102 — fondare una citta, scelto il posto adatto, ne segnavano il "MUL", Yorientamento, tracciando sul terreno la linea del cuore universale, il "CARDO", cio’ la direzione ORIEN- TE-OCCIDENTE. Ecco perché si usa ancora oggi il verbo "orientare". Cosi, per undici mesi all'anno, la linea trac- ciata avrebbe coinciso “con la direzione della Vita nel Cosmo. Nel'altro mese, cioé nel _mese "matto", marzo, la Terra, come una nave impazzita, procede quasi di pop- pa anziché di prua. Tracciato il CARDO era facile segnare sul suolo, con uno strumento girevole a braccia perpendico- lari, la GROMA, Taltra direzione importante, utile ad ottenere per un notturno riposo perfetto, la direzione dei giacigli: il DECUMANUS (da DECUMBERE). Per undi: ci mesi, ogni notte, cosi orientati, sarebbero stati pit sensibili- alonda cosmica Vitale che pulsa in direzione perpendicolare al CARDO MAGGIORE. Nel mese “matto” occorreva scambiare la testa coi piedi. Liuomo va orientato. Il mondo va orientato. Orientare vuol dire liberare la Vita Cosmica in noi e fare che "qui in basso" tutto avvenga come "lA in alto" (come in terra cosi in cielo). Nell'antica lingua di Abramo la parola "MUL" significa "ORIENTARE". Aggiungendovi il segno del TAU, cio& Veffetto sull'uomo, la nuova parola: MULT significa CIRCONCISIONE. Ecco qual’é il vero senso della cincon- cisione: liberazione, orientamento, armonizzazione. To- gliere i prepuzi, le divisioni, gli schermi, perché la Vita sia libera di manifestarsi. Gli esseri viventi e i mondi devono divenire perfetti specchi sferici del Cosmo. L'Universo @ vivo. Il cuore degli esseri viventi batte furiosamente. Il cuore dei. mondi batte meno veloce. I cuore delle stelle batte lento. L'Universo @ un infinito cuore fermo, che appare contemporaneamente in un con- tinuo va e vieni. La visione Universale agisce nell'eterno presente, liberata dal tempo e dallo spazio. La normale — 103 coscienza dell'uomo assorbe il tempo e, solo in parte, lo supera. Il tempo assorbe lo spazio e lo supera. Il punto, grazie al tempo, si muove non pid lungo la sua traicttoria spaziale ma sulla nuova direzione concettuale. Nasce la retta. Nasce il segno Sc, la coscienza del divenire. Ma quanto € lento questo movimento rettilineo, in confronto alla istantaneitd dell'Onda Vitale Cosmica che, col suo pulsare, ha raggiunto la meta gid prima di "partire"! Anni luce, secoli luce, per superare lo spazio tra una stella eValtra. Abramo ha effettuato la sintesi del pensiero umano. L'uomo possiede, in lotta tra loro, due mezzi pensieri. Queste due meta sono nemiche, quando sono divise. Pensie~ ro femminile, sintetico, simbolico e sognatore. Pensiero maschile, analitico, realista, violento. Abramo ha scoperto che ogni cuore vivente é un pendo- Jo, va e viene in una oscillazione duale, nel suo intimo divenire. Dentro l'unita c'é il due, c'é la coppla, la copula. Fuori dell'unité c’é il tre. Doppio @ il respiro non solo i ogni cuore e di ogni essere vivente, ma anche di ogni fenomeno Vitale: fulmine che contemporaneamente scende © sale, due mezze pulsazioni che producono tutti i muta— menti di forma pur restando unica la funzione globale. Cosi il pieno pud apparire vuoto, la ricchezza pud mutarsi in poverta, la forza in debolezza, la bellezza in bruttezza, la guerra in pace, il piacere in dolore. Tutte le cose ¢ tutti i fenomeni hanno questa doppia apparenza oscillante tra il si e il no. Tutti meno uno: 1a Vita, cioé il Bene. Dice- va Socrate: "Il Bene, la Vita, @ cid che esiste. Il suo oppo- sto, dunque, non esiste". La Vita & complementare a sé stessa, 104 — Liunita, che & coppia, di ad ogni forma una struttura simmetrica. Mutano le forme e resta questo magico movi mento pulsante della Vita, cioé la FUNZIONE VITALE che riunisce ¢ divide, riunisce e torna a dividere. Cosi il cosmo vive, nella sua copula, pulsando nel suo infinito amplesso. Ma dal due nasce il tre. Dall'incontro del Pa- dre e della Madre nasce il Figlio. Dal positive e dal nega- tivo, che sono entrambi buoni nel loro indissolubile abbrac- cio, nasce il Nuovo Termine, il terzo della Trinita. Cosi il piacere si alterna al dolore andando verso la gioia. Cosi la morte, che é vita rovesciata, si alterna alla vita che € morte rovesciata, andando verso la Vita. L'involuzione @ la tincorsa del saltatore. Cosi i due sessi del pensiero (anima e animo), si completano. Questo & il grande, intimo segreto della Creazione scoperto da Abramo. La legge del due @ asservita alla legge del tre. Il SI e il NO, abbracciandosi, creano. Cosi il contrario del bene & un altro bene, rovesciato. Il male non risiede nel dolore, che é la rincorsa al piacere, non risiede nella tenebra, che é la rincorSa alla luce, non ri- siede nell'involuzione, che @ la rincorsa all'evoluzione, ma nel perseverare dentro Verrore, nel restare ancorati alle forme senza capire le funzioni. 8 male costruire una ruota quadrata. B male usare il coltello per prendere il brodo. E male la droga. E male la menzogna. E male lo squilibrio. E male lomosessualita. E male la guerra. E male il suicidio. E male reprimere le forze primarie della Vita. EB’ male reprimere, paventare, esecrare, maledire la tenebra, quella dolce rincorsa che da spinta all'evoluzione. Disarmonizzando il pensiero armonioso abbiamo fatto esistere, realmente e tangibilmente, il male. Il tempo ci é divenuto prigione e ci limita perché lo abbiamo limi- tato ammettendone solo quella meta che sembra scorrere dall'oggi al domani. Le nostre deduzioni umane si sono — 105 staccate dalla sorgente e non hanno piit senso. La trinita copulare cosmica ha perduto la Grande Madre, divenuta una nebulosa, figura maschile dopo il Padre e il liolo. — la Materia, carne, considerata peccaminosa, é stata trafitta ai polsi, ai piedi, al costato. La Materia sta. L'Energia va e la Vita dice dove deve andare. Purtroppo, perd, 'tomo cerca la Vita nelle forme, non nelle funzioni, negli effetti, non nelle cause. Dice la Bibbia: "Nl Signore Iddio formé Tuomo dal fan- go della terra e gli ispird lo Spirito di Vita e luomo fu fatto anima vivente”. Il fango della terra & la Materia che sta. L'Energia la muove e il soffio della Vita la dirige. Per questo, Dio, che é Onda Vivente, sta nell'intimo delle cose. Sta in noi. Quando ne avremo una coscienza non latente ma chiara, allora Tuomo avra vinto la morte. La Materia 6 Viva e pud plasmarsi quando é@ liberamente toccata da un profondo comando. La Volonta Cosmica, ill Padre, creande 1'Universo, non ha bisogno di materiale esterno. Fuori di Dio, non c’é nulla. Lo Sposo crea, pla- smando la Sposa, materia e scopo della creazione: Abramo lovha capito. E il gioco delle tre grandi lettere: ALEF, la MEM ela ScIN. L'ALEF @ COPPIA INDIFFERENZIATA. Esiste fuori dal tempo, prima del tempo, prima dello spa~ zio. Dall'amore della’ copia cosmica nascono le differen- ziazioni, le manifestazioni della Vita. Il cuore del Figlio apprende il suo battito dal Cuore fermo del Cosmo. Nel “Libro dei Giubilei" € detto che un nipote di Abramo trascriveva i libri scritti dal suo antenato. 106 — Secondo la tradizione ebraica le lettere dell'alfabeto sono Vespressione scritta del linguaggio che Dio insegnd agli uomini dell'Eden e la cui comprensione fu persa ai tempi della torre di Babele. Nell'impero dell'Eden i sessan- tacinque popoli che lo formavano, pur parlando lingue diverse, si potevano capire usando gli jerogrammi dell'al- fabeto divino. Il Libro dei Giubilei parla di Abramo come del ritrova- tore di una tradizione perduta, ma parla della lingua- vera in modo molto generale, dicendo che, dalla costruzione della torre di Babele fino ad Abramo, nessuno aveva pitt compreso quella lingua, tornata in onore proprio per merito del patriarca che, in un certo senso, la riscoperse con Yaiuto divino. I ventidue segni sacri o jerogrammi contengono tutti i segreti meravigliosi della natura e della creazione di tutte le cose. Sono i cosiddetti "simboli veri", fondamenta- li, indispensabili_e dalle loro innumerevoli combinazioni possono ricavarsi le forme e le formule di tutte le cose e di tutti gli avvenimenti. Sono i VERI ARCHETIPI. Le idee fondamentali racchiuse in questi segni vennero risco- perte e comprese da Abramo e cid valse a farlo diventare amico di Colui che, ai tempi dell'Eden, era sceso in mezzo agli uomini per parlare con loro da amico, alla brezza della sera. Abramo divenne dunque collaboratore del "Signore delle Schiere" e viene naturale pensare ‘che queste schiere, pitt che legioni in battaglia, non siano altro che questi ventidue segni di cui parla il Libro-Base e che hanno un valore magico oltre che ideografico e tecnico. Potremmo quindi stabilire questa identita: "Jerogral mi = Funzioni Elementari = Arcani Maggiori = Archetipi Tecnemi = Fonemi = Semantemi = Elementi di Creativita". Nel periodo pitt oscuro della storia umana in quella 107 che fu chiamata: “lacuna storica" e che @ tristemente collegata col diluvio universale, fu perso dagli uomini il collegamento con gli jerogrammi magici. Tra Yumano ¢ il divino vi fu incomunicabilita. 1 suoni si modificarono di lingua in lingua ed ogni popolo lesse gli stessi caratteri in modo diverso, cosi che non iu pili possibile comprender- € comprendersi. Da allora alcuni simboli ebbero un dop- pio'e un triplo suono: ad esempio il suono Ci venne equipa- rato al suono Ki. Dal punto di vista "funzionale” era come identificare un filo con un chiodo! Le lingue divennero tutte bugiarde. L'uomo non conobbe pit il linguaggio della Vita. La Storia stessa non fu pit) maestra di Vita. Seguen- do simboli falsi gli uomini, per migliaia di anni lottarono tra loro e si uccisero. Il patto della Circoncisione, cio’ della liberazione, fu roto. I cuore dell'uomo si tivesti di_un prepuzio cosi forte da sembrare una corazza. Le cingue strade dell'infinito erano ancora aperte verso Dio ma Yuomo non poteva salire, i suoi passi erano impediti. L'Umanita "non funzionava". ‘Tommaso, nel suo Vangelo che fu ritrovato in Egitto allinizio della nostra attuale Era dell'Acquario, ci riferi- sce: "Un giorno chiedemmo a Gesii: quale sard la nostra fine? Egli° ci rispose: se saprete riscoprire il principio delle cose, non dovrete pili preoccuparvi della fine, per- ché dove é la fine, 1a @ il. principio, e chi conosce il princi- pio conosce la fine e si libera dalle morti. Poi aggiunse: volete sapere in che modo luomo si libera dalle morti? Ve lo dico subito: divenendo consapevole di essere gid esistito prima della nascita. Questo é il fondamento tutto cid che vi dico. Allora, pur restando su questa terra, diverrete padroni dei cinque alberi meravigliosi che fiori~ Scono eternamente nel Paradiso. Chi conosce questi albe- ri conosce la Veritd e si libera. dalle morti. Verra il gior- no in cui la Verité non sara pid nascosta. L'uomo non avra 108 — pil nascondigli o maschere. Il vostro cuore sara circonci- so e cioé liberato dalla terribile corazza in cui lo avete rinchiuso. Anche il pensiero pill recondito sara colto in piena luce. Tutte le lampade saranno circoncise, e cioé usciranno dai loro nascondigli e brilleranno sui luoghi alti. Noi chiedemmo: Tu ci parli della circoncisione. giusto dare tanta importanza a questo rito? Gesii rispose: se la circoncisione fosse davvero tanto importante e tanto utile, il Padre vi farebbe nascere gid circoncisi. Ma la vera circoncisione @ quella dello Spirito, che deve essere liberato da ogni pretuzio, perché possa dare liberamente Ja sua impronta alla carne. Lo Spirito é il Pensiero Viven- te, che un giorno si riveleré completamente all'uomo. Allora, al di la delle apparenze, I'uomo sapra vedere la vera funzione di tutte le cose. L'uomo si rallegrer’ quando vedré a chi somiglia. Ma questo é niente di fronte all'im- mensa gioia che prover scoprendo i SEGNI SACRI che sono eternamente viventi e non muoiono e non nascono, non si deteriorano e non spariscono né si manifestano ma semplicemente ed eternamente sono. Per scoprire questi SEGNI ricordate quello che vi dico: sappiate unifica~ re in una sola essenza interno ed esterno, passato e futuro, maschile e femminile. Trasformate il due in uno. Ma atten— ti a non trasformare I'uno in una meta! Percid fate di due mani una mano, di due piedi un solo piede, ma due occhi fate che restino due occhi perché due occhi sono una Cosa sola. Cosi, dando’ importanza alle funzioni eterne € non alle labili forme, vi libererete dal tempo e dallo spazio ed entrerete nel Regno, pur restando coi piedi su questo Pianeta. Allora non sarete piti divisi e per voi non vi sara pill il due ma I'UNO. Non disprezzerete la carne di fronte allo Spirito, perché se lo Spirito si trasfor- ma in carne @ una cosa meravigliosa ma se la care si trasforma in Spirito questa la meraviglia di tutte le — 109 meraviglie. E davvero stupefacente come questa immensa ricchezza possa scaturire da tanta presunta poverta! Questo disse Ges". Abramo fu colui che riusci, con aiuto divino, a com- prendere e recuperare la chiave perduta del Grande Enigna ea riscoprire la "Lingua Vera", cioé gli ALBERI DEL PARADISO, i SEGNI VIVENTI. Risali alle origini della creazione esplosiva della civilta! Quel periodo fu chiamato: "Eta del'Oro" 0 "Regno di Dio sulla terra". In quel regno edenico le parole erano "Segni di Alleanza" e cioé mezzi di rapporto tra Dio e l'uomo. Ogni segno era un promemo- ria, una formula con cui l'Essere Supremo aveva voluto ajutare la labilita dell'intelletto e della memoria umana. Riscoprendo questi antichi segreti, Abramo li ha rac~ colti nel suo piccolo libro destinato a far apparire chiara all'uomo I'esistenza del Dio Unico, perché, conoscendo i fondamenti, appare nella varietd e nella molteplicita Yarmonia e Yordine che possono derivare soltanto da un unico Creatore e Coordinatore. Questo ordine e questa armonia rivelano che V'universo si é formato ed é stato ereato e sostenuto dal Dio Unico, da cui ogni cosa ha tratto origine per emanazione (Abramo diceva: "Per Strut- turazione"). Il Libro Fondamentale, differenziandosi dal Genesi biblico e chiarendo meglio i concetti espressi nel libro di Enoch, ci insegna che Dio formé I'universo non dal nulla ma da Sé stesso. Tutto esiste in Dio, che é il fondamento di tutte le cose e di tutti gli esseri nati per mezzo dei simboli della Sua intelligenza creatrice. Dio e 1'Universo costituiscono una perfetta unitd e il vincolo che lega tutta la creazione & dato dalle lettere jerografiche. Questi 110 — ventidue segni possono venire strutturati in dieci_ modi diversi, secondo le infinitd riscoperte da Abramo." Ecco dunque le trentadue vie prodigiose della Saggezza, sulle quali Dio realizza luniverso; con le lettere del Suo Nome che rappresentano l'operazione del formare, lo stampo necessario alla formatura e la materia plasmabile che deve assumere la forma voluta. Questi segni possono essere considerati come elementi di pensiero resi visibili. II soffio divino é in loro e li rende simili all'uomo e a Dio. La scrittura di Dio é la creazione. La parola di Dio @ la Sua scrittura e il pensiero di Dio @ la Sua parola: pensiero, parola e scrittura sono un'unica cosa in Dio, mentre nell'uomo sono tre cose diverse che spesso, purtroppo, perdono i contatti fino a divenire anti- tetiche. I_ "PIANI DI COSCIENZA", che si possono definire "INFINITA", permettono all'intelletto umano di afferrare, attraverso i sensi e attraverso le percezioni extrasenso riali, lesistenza del mondo e del cosmo e lazione divina nel mondo e nel cosmo. Questi piani, che sembrano dieci e in realta si riducono a cinque, sono emanazioni divine che non hanno confini né di spazio né di tempo, né di co- scienza, alberi dell'eterno giardino. Ogni cosa é espressa da Dio e questa emanazione é simboleggiata da una irradiazione di luce. Ma gid la luce che appare ai nostri occhi é una forma di energia struttu- rata. La vera luce @ il PENSIERO VIVENTE, lo Spirito di Dio, Velemento generatore, la sostanza dell'universo, Jo Spirito Santo, la voce e la parola di Dio sono un'unica cosa che si potrebbe definire: "Energia che crea tutte le energie ¢ tutte le strutture". Dio é Pensiero che diviene Cosmo. Con questa concezione del mondo, ogni sostanza si risolve in un solo 2rincipio e si riconduce ad una sola legge. Se gli, éxtra-terrestri esistessero e scendessero sulla terra, potrebbero dimostrarci, esprimendosi, che —m anche nelle lontane galassie le onde-pensiero seguono le trentadue strade meravigliose. Altre strade non esisto- no. Gli Autiut, sono i segni dai quali si pud riconoscere un unico divino stampo. Questi jerogrammi sono le lette- re di Dio € le cinque infinita sono i libri su cui sono scrit- te. Per mezzo di questi "libri", che si devono sfogliare in due sensi, e per mezzo delle ventidue lettere, Dio ha creato V'anima di ogni forma. Con la Lingua Vera e con la Scrittura Vera I'uomo pud penetrare nei pid arcani se- greti di Dio e pud operare i pid grandiosi prodigi. La for- ma del pensiero rappresentata dai ventidue jerogrammi é anche la forma di tutto cid che esiste, perché all'infuori dell'uomo, del mondo temporale e del cosmo null'altro & concepibile percid questi simboli sacri sono chiamati "I fedeli testimoni della Verita”. Liuniverso delle lettere sacre e delle parole da esse formate @ costituito secondo una progressione ed una gerarchia: I'uno domina il tre, il tre governa il sette, il sette é superiore al dodici e tuttavia ogni parte del siste- ma 6 inseparabile dalle altre. Queste parti sono un tutto, anche se molti elementi sembrano in opposizione, schiera~ in apparenza I'uno contro Valtro. In realta gli opposti non esistono. Al di sopra dell'uomo, al di sopra del mondo, al di so- pra dell'universo, al di 1a del tempo e dello spazio ¢ di quei piani di esistenza che Abramo chiama i Sefirot, sta TALF, !'Uno che non ammette definizioni perché é infinito e impercepibile e tuttavia partecipa ad ogni fatto dell'uni- verso. Egli @ la Legge. Pid le cose e gli esseri sono vicini a Lui, piil sono illuminati dalla Sua Luce. I male non esiste in senso assoluto ma é una "posizione provviso- ria di parzialita". Come leggiamo nel libro del Genesi, il principio del mondo é la Parola di Dio e come é scritto nel Vangelo di S. GIOVANNI la Parola si fa CARNE e 1m A luogo a quel feonomeno reale e tangibile che gli antichi chiamavano: "Scekina", cioé la viva e.umana presenza di Dio sulla terra. Vediamo nel Libro-Base che la Parola non & con Dio ma @ Dio stesso, & la manifestazione del pensiero di Dio che si riflette in ogni sfera dell'esistenza. Il numero Uno @ la pill sublime caratteristica di Dio: il Suo pensiero e la Sua intelligenza. Per concludere: i ventidue segni sacri, nelle innumere- voli combinazioni, costituiscono il testo di una immensa iscrizione. Le dieci Sefirot costituiscono i materiali sui quali questa iscrizione @ tracciata. Nel non manifestato, in cui non esiste né tempo, né spazio, il Pensiero Vitale, la Vita e cioé lo Spirito di Dio, si insinua e si stabilisce come forza preesistente ed intelligente. Il Vuoto non c’é. Lo Spirito @ dapperttutto. Non c’é VUOTO DI TEMPO: lo Spirito non ha inizio perché esiste "ab aeterno", in uno stato potenziale rappresentato dal trono di Dio, cioé dal fondamento, quello che Abramo chiama ISIRE, la tranquil- lita assoluta che non ha né principio né fine. Lo Spirito che si manifesta nelle sfere (Sefirot), @ energia creatrice che pulsa, si comprime e si espande, concentrandosi in un punto e propagandosi nell'infinito, 1ungo quelle sfere e quei campi di forza che sono chiamati da Abramo "le braccia dell'universo" ossia gli strumenti di quell'azione per la quale non esistono limiti né di spazio né di tempo. Questa energia creatrice @ come Ieffetto di un sasso gettato su una superficie liquida senza limiti: i cerchi provocati dalla cadtita si allargano: concentricamente da un punto, fino allinfinito, ma nell’anti fenomeno che i abbina al fenomeno stesso, i cerchi, rimbalzando dall'in- finito, si restringono fino a ritornare nel punto. Dalle tre lettere dell’energia, attraverso le sette let- tere dei cambiamenti di forma, si giunge all'azione delle #8 = IL LBRO oF ABRAMS — U3 Godici lettere che regolano i fenomeni. Conoscere tutte le combinazioni di queste lettere significa ottenere V'espres- sione di tutte le possibilita esistenti nella realta. Se vi @ un Uomo capace di comprendere veramente il. valore Gi ogni segno, quest'Uomo possiede la Saggezza perfetta, bud e sa tutto, perché gli jerogrammi divengono realta al momento in cui vengono attivati per mezzo dei Sefirot, cosi come una- lettera dell'alfabeto diventa realtd se & scritta con inchiostro su carta o se scolpita con uno scal- pello sulla pietra. Se Dio, nella Sua infinita creazione ha scritto un im- menso Libro, I'Uomo pud scrivere un libro pit piccolo ma le lettere dei due libri saranno.le stesse: tuttavia la differenza non @ solo nelle proporzioni, ma nel fatto che Dio crea "ex nihilo", traendo il materiale da Sé stesso, mentre I'Uomo deve servirsi di un materiale preesistente. In questo senso Dio @ Creatore e l'uomo solo trasformato— re di cose. Ma cos'é 'Uomo se non un insieme di caratte- ri raggruppati nella scrittura di una "parola" del Libro divino? Chi sa leggere e interpretare il significato segre- to e simbolico di questa purola e di tutte le altre che individuano gli esseri ottiene la chiave dell'universo, ren dendosi simile a Dio, per conoscenza e saggezza e dive- Rendo cioé non solo spettatore ma anche collaboratore dell'atto creativo. La frase del Genesi: "Voi sarete simili a Dio" potrebbe allora essere quella che chiude il Libro Fondamentale € che ci da un esempio pratico della elevazione dell'uomo verso quel fenomeno che & chiamato "Scekina". Questo esempio vivente @ Abramo, il quale, dopo aver scoperto il segreto significato dei ventidue jerogrammi, viene ac- colto da Dio come un amico e un collaboratore, instauran- do con lui perpetua Alleanza. Si pud ora finalmente comprendere portanza_basi- 4 — lare della scrittura alfabetica. Le pid antiche tradizioni dell'umanita gia ne parlano come di una invenzione miste- riosa, il cui significato segreto é andato perduto. Impor- tanza della scrittura vera e vacuitd delle false scritture. Qualehe traccia della scrittura sacra rimane in certi simboli grafici, in alcune espressioni divine, invocazioni, preghiere. Le "Parole Vere" producono, in chi & preparato a recepirle, un effetto sonoro di vastitd universale, come un eco cosmico, una "musica delle sfere". Per concludere questo commento al Libro Fondamen- tale, possiamo dire che una volta afferrato il principio che ne sta alla base si comprende come sia il pensiero dell'uomo Tagente suscitatore di formule che possono trasformare le cose. La scienza moderna ha scandagliato il mondo della materia ed @ giunta a disintegrarla ma non a crearla. Ha una nozione piuttosto vaga e sospettosa di tutto cid che va al di 1d dei sensi dell'uomo. Uno studio serio dei fenomeni extrasensoriali potra avvenire soltanto quando Tuomo avra ritrovate le fonti della magia, le parole arca- ne avvolte nel nebuloso ricordo di quegli jerogrammi che furono il dono di Dio all'umanita e che andarono perduti all’epoca della torre di Babele. In questo senso il Libro di Abramo 6 "ANTIBABELE. Abbiamo infine un chiarimento da fare: il rapport che intercorre tra l'uomo e Dio, nel Libro Fondamentale. L'idea del divino non corrisponde che in minima parte al concetto tradizionale della religione ebraica e di quella cristiana, di un Dio completamente distinto dalla natura, di cui é Vartefice e il padrone. Diverse sono le espressio~ ni usate nel SFR ISIRE per indicare la creativita di Dio, — us che viene definito: "Formatore, Plasmatore di qualcosa che gid esiste da sempre". L'artefice di ogni cosa, ha una materia prima a Sua disposizione ed essa é la Sua Sposa, lo Spirito Santo, la Sua Infinita Cosciente. Il SFR ISIRE @ il libro delle cause. La causa prima é la manifestazione del pensiero di Dio. Dice il Libro dei Morti dell'Antico Egitto (cap. XVII°): "lo sono Colui che apre e chiude. Io sono I'Uno. Io sono Iddio che crea a Sé stesso i Suoi Nomi che danno ini al ciclo divino". Nella notte cosmica Vinfinita celeste con le sue costel- lazioni brilla come i granelli di porpora sul lapislazzulo. E sufficiente una piccolissima sfera, un puntino della Jod, dalla superficie riflettente, a specchiare quell'oceano di stelle. 1 pid) minuscoli esseri viventi, grumi di vita, sono come quella piccola, lucida sfera. Specchiano Yuniverso, ma sono fatti di materia plasmabile. Un comando misterioso giunge dall'infinito ¢ allora, come lo scalpello di uno scul- tore, il Pensiero perfetto compie la sua opera darte. E la materia risponde come pud e secondo il suo grado di matu- razione a quel richiamo di liberté. Ogni particella riceve {il suo messaggio cifrato in cui, con lettere sacre, é scritta la strada per uscire dalla sua prigione fatta di tempo e di spazio. E inizia quel viaggio misterioso che porta ogni ato- mo di vita a percorrere la strada della Scekina. Abramo ha riscoperto quel percorso e, attraverso labisso dei mi Jenni, ha avuto, chiara e luminosa, la visione di quel suo lontano discendente, che giunto al termine della strada si & voltato verso gli altri uomini e, con voce di Cosmo ha detto: "Sono io la Via, la Verita, la Vita". 116 — TAVOLE 1 AUTIUT ARCHETIPI | pDOdg 2m ns | Ty ee) os, ]ZnN6re--cAa -nwaarnsaannrAL| =: 118 Sit create OPT We =couk IdILAHOUY = LNILNV samo [a] gy [voce Youasttar | como sean [os] py | renee [ono | verae ruoco fs] BBP] caste | catoo | testa ee BIBLIOGRAFIA Abrahami Patriarchae liber Jezirah, sive Formationis mundi, Patribus quidem Abrahamo tempora praecedenti- bus revelatus, sed ab ipso etiam Abrahamo expositus Isaaco et per Profetarum manus posteritati conservatus, ipsis autem 72 Mosis auditoribus in secundo divinae veritatis loco, hoc est in ratione, quae est posterior auctoritate habitus. Vertebat ex Hebraeis et commentariis illustrabat Wilhelm Postel, Parisiis 1552. Sepher Jetsirah, con 5 .commentari rabbinici edito da Jacob ben Naphtabo Gazolo, Mantova 1562. dean Pistor, Liber de Creatione, Cabalistinis hebraeice Sepher Jezira, authore Abrahamo (Artis Cabalisticae scriptores, Basilea 1587, pp. 869-862). Sepher Jetsirah, id est Liber Creationis, ex Hebraeis tran- slatus, Lublino 1624. Sepher Jetsirah, id est Liber Jezirah, qui Abrahamo Pa- triarchae adscribitur, uno cum commentario Rabi Abraham Filii Dior, super 32 Semitis Sapientiae, a quibus Liber Jezirah incipit. Translatus et notis illustratus a Joanni Stephano Rittange- Tio, Amstelodami 1642. Athanasius Kircher, Oedipus Aegyptiacus, traduzione 1m latina del Sepher Jetsirah, Vol. II°, p. 1 e segg., Roma 1653. Sepher Jetsiran, con una prefazione di Mosceh ben Jaqob Hagir, edito da Jaqob ben Abraham, Amsterdam 1713. 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