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MANUALE SU
LA BUSTA PAGA
Il presente volume non esaurisce tutte le tematiche inerenti alla busta paga, si pone
solo come supporto al modulo formativo. Per maggiori e pi precisi riferimenti rifarsi
al CCNL metalmeccanici o alle leggi inerenti gli argomenti regolamentati per legge.
Sono gradite osservazioni al testo che possono essere inoltrate alla UILM Bergamo,
telefonando al 035224158 o attraverso il fax 035243325 o tramite posta elettronica
maurizio.testoni@gmail.com. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato
a questo lavoro e a coloro che ci aiuteranno a migliorarlo .
Gennaio 2007
Formazione UILM Lombardia (a cura di Maurizio Testoni)
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Ufficio formazione Nazionale
Indice
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Ufficio formazione Nazionale
1. La busta paga
La busta paga il documento riepilogativo della "paga", cio del corrispettivo che
dato al lavoratore alle dipendenze di un datore di lavoro, per la prestazione oggetto
del contratto di lavoro.
Pi comunemente, la paga chiamata retribuzione e misura la qualit e la quantit di
lavoro che prestato: quantit perch la retribuzione direttamente proporzionale
alle ore - giornate lavorate e qualit, perch, a seconda del lavoro svolto, con pi o
meno responsabilit o con pi o meno professionalit, si ha diritto ad una retribuzione
diversa.
Il principio di qualit e quantit della retribuzione stabilito dall'art. 36 della nostra
costituzione al quale la giurisprudenza si pi volte relazionata stabilendo il principio
che l dove manchi unespressa pattuizione, la retribuzione, modulata come abbiamo
visto sopra, deve essere quella del Contratto Collettivo applicabile alla categoria.
L'art. 2099 stabilisce che, l dove manchi un accordo tra le parti, la retribuzione pu
essere stabilit dal giudice.
2. Livelli di contrattazione
La retribuzione deriva in parte da disposizioni legislative ed in parte frutto di accordi
sindacali con le controparti imprenditoriali e lo Stato. L'articolo 36 della Costituzione
italiana, al primo comma, prevede:
"il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionale alla quantit e qualit del
suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a s e alla famiglia un'esistenza
libera e dignitosa".
Per realizzare questo principio costituzionale si sempre di pi affermato il principio
della contrattazione sindacale, di tutti gli aspetti che influiscono sulla qualit della
retribuzione.
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Ufficio formazione Nazionale
Anche gli aspetti che vengono regolati per legge e non per accordi collettivi sono
soggetti ad intervento sindacale, come la materia fiscale e previdenziale, gli assegni
familiari e cos via.
I livelli negoziali che influenzano la materia retributiva sono quattro:
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Ufficio formazione Nazionale
4. Elementi retributivi
4.1 Paga base o minimo tabellare
E il minimo tabellare riconosciuto ai lavoratori in base al loro inquadramento
professionale.
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Ufficio formazione Nazionale
4.2 E.D.R.
L'Elemento Distinto della Retribuzione, pari a 10,33, stato introdotto a parziale
recupero della perdita dell'indennit di Contingenza in conseguenza di quanto
pattuito con il protocollo del 31 luglio 1992 fra CGIL-CISL-UIL e Confindustria.
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Ufficio formazione Nazionale
4.4 Superminimo
In un rapporto di lavoro che tende sempre ad essere pi frequentemente
individualizzato, la voce superminimo compare sempre pi spesso nelle retribuzioni
dei lavoratori.
Si tratta di valori che sono contrattati "ad personam" senza nessun riferimento
particolare a valori convenzionali se non l'andamento del mercato del lavoro di quella
particolare figura professionale.
Esempi:
Paga base, 3 cat. 1227,25 + (3 scatti x 25,05) 75,15 = 1302,4
Passaggio alla 4 cat. nuova paga base 1275,55
1302,4 1275,55 = 26,85 APA ( aumenti periodici di anzianit congelati)
ECCEZIONE! Passaggio dalla 4 cat. alla 5 cat. Si mantengono gli scatti con
rivalutazione.
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In caso di passaggio dalla categoria. 2 alla 3 dalla 3 alla 4 e dalla 5 alla 5s, dalla 6
alla 7, si mantengono gli scatti maturati, con rivalutazione.
ECCEZIONI! Dalla 4 alla 5 e dalla 5 alla 6, si assorbe il 50% degli scatti maturati e si
riparte da 0 nella nuova categoria.
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Ufficio formazione Nazionale
5. Maggiorazioni
5.1 Indennit di lavoro notturno
l'indennit che riconosciuta per il disagio di lavorare di notte. Anche in questo
caso i contratti collettivi stabiliscono non solo la maggiorazione ma anche cosa si
intende per lavoro notturno:
nel contratto riconosciuto lavoro notturno quello che va dalle 22.00 alle 6.00 del
giorno dopo per gli operai e dalle 21.00 alle 6.00 del giorno dopo per gli impiegati .
Lavoro
non a turni a turni
a) lavoro straordinario:
prime 2 ore 25% 25%
ore successive 30% 30%
b) notturno fino alle ore 22 20% 15%
notturno oltre le ore 22 30% 15%
c) festivo 50% 50%
d) festivo con riposo compensativo (1) 10% 10%
e) straordinario festivo (oltre le 8 ore) 55% 55%
f) straordinario festivo
con riposo compensativo(oltre le 8 ore)(1) 35% 35%
g) straordinario notturno (prime 2 ore) 50% 40%
straordinario notturno (ore successive) 50% 45%
h) notturno festivo 60% 55%
i) notturno festivo con riposo compensativo (1) 35% 30%
l) straordinario notturno festivo
(oltre le 8 ore) 75% 65%
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(*) Il lavoro festivo in giorni di domenica, con riposo compensativo, consentito solo
nei casi previsti dalla legge.
(**) Il lavoro notturno decorre:
- per gli operai dalle 12 ore successive al primo turno del mattino.
- per gli equiparati e gli impiegati quello compreso tra le 21 e le 6 del mattino
Lavoro
non a turni a turni
(a) lavoro straordinario diurno 20% 20%
(b) lavoro notturno
- fino alle ore 22 25% 25%
- oltre le ore 22 35% 25%
(c) festivo 55% 55%
(d) festivo con riposo compensativo(1) 10% 10%
(e) straordinario festivo oltre le 8 ore 55% 55%
(f) straordinario festivo con riposo compensativo
oltre le 8 ore(1) 35% 35%
(g) straordinario notturno
- prime 2 ore 50% 40%
- ore successive 50% 45%
(h) notturno e festivo 60% 55%
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5.3 Cottimo
Il Ccnl prevede la regolamentazione del lavoro a cottimo qualora la valutazione della
prestazione richiesta al lavoratore sia fatta in base al risultato della misurazione dei
tempi di lavorazione.
Le tariffe sono stabilite in modo da garantire al lavoratore di normale capacit e
operosit un minimo che stabilito dal Ccnl.
6. Malattia
La materia regolata da leggi e dal contratto nazionale.
Le normative che riassumiamo si applicano ai lavoratori operai e impiegati
metalmeccanici dell'industria.
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6 mesi al 50%
Oltre sei anni 12 mesi 4 mesi al 100%
8 mesi al 50%
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In ogni caso il tetto massimo raggiungibile per gli eventi unitariamente considerati,
non pu superare i 120 giorni.
7. Contributi previdenziali
I contributi come dice la parola stessa, costituiscono il finanziamento delle prestazioni
previdenziali e assistenziali, finanziamento che attuato mediante l'applicazione di
una percentuale sulla retribuzione che il lavoratore percepisce.
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Di cui a
Settore Qualifiche Aliquota carico del
globale lavoratore
Industria fino a 15 dipendenti Operai 42.07% 9.19%
Industria fino a 15 dipendenti Impiegati 39.85% 9.19%
Industria oltre i 15 fino a 50 dipendenti Operai 43.27% 9.49%
Industria oltre i 15 fino a 50 dipendenti Impiegati 41.05% 9.49%
Industria oltre i 50 dipendenti Operai 43.57% 9.49%
Industria oltre i 50 dipendenti Impiegati 41.35% 9.49%
8. Imposta fiscale
Il datore di lavoro obbligato a porsi quale "sostituto d'imposta" nei confronti del
dipendente, cio autorizzato dall'Agenzia delle Entrate (Ministero delle Finanze) a
determinare il tributo che lo stato chiede ad ogni cittadino.
Questa situazione rende responsabile anche il datore di lavoro per le eventuali errate
trattenute effettuate al lavoratore e lo obbliga a prelevare mese per mese, dalla
retribuzione, la quota destinata a imposta fiscale. Dato che per il calcolo delle
imposte deve essere effettuato sulla retribuzione complessiva annua, alla fine
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40.000
Il coefficiente va assunto nelle prime quattro cifre decimali. Se il risultato del rapporto
uguale a zero la detrazione non spetta.
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- 800 euro per ciascun figlio, compresi i figli naturali riconosciuti, i figli adottivi e gli
affidati o affiliati;
Gli importi predetti sono aumentati di 220 euro per ogni figlio portatore di handicap ai
sensi dellart. 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
Pertanto:
Figlio portatore di handicap di et < a 3 anni (900+220) = 1.120 euro
Figlio portatore di handicap di et > a 3 anni (800+220) = 1.020 euro.
Per i contribuenti con pi di tre figli a carico la detrazione aumentata di 200 euro per
ciascun figlio a partire dal primo.
Le detrazioni per i figli non si possono pi ripartire liberamente tra i genitori, essendo
stata prevista la spartizione al 50% della somma spettante tra i genitori non
legalmente ed effettivamente separati.
In alternativa, se c accordo tra le parti, si pu scegliere di attribuire tutta la
detrazione al genitore che possiede il reddito pi elevato.
Coniugi con tre figli a carico maggiori di tre anni e un reddito complessivo di 30.00
euro il primo e 25.000 euro il secondo.
Detrazione teorica totale: 2400 (800 x 3), pari a 1200 euro per genitore.
Ipotizziamo una ripartizione al 50% tra i genitori (1200 euro ciascuno).
Per passare alle detrazioni effettive occorrono i seguenti calcoli.
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1 coniuge:
1.200 x [(125.000 30.000)/125.000]= 1.200 x 0,76 = 912
2 coniuge:
1.200 x [(125.000 25.000)/125.000] = 1.200 x 0.8 = 960
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- reddito complessivo superiore a 15.000 euro ma non a 55.000 euro 1338 euro X il
coefficiente derivante dal seguente calcolo:;
11. Festivit
Sono considerate giornate festive tutte le domeniche oppure i giorni di riposo
compensativo, quando vi sia obbligo per il lavoratore di prestare il suo normale turno
di lavoro durante le domeniche.
Di norma il riposo settimanale coincide con la domenica, salvo casi eccezionali
(esempio per gli addetti a ciclo continuo, gli addetti alla salvaguardia del patrimonio
aziendale, ecc.).
Sono inoltre considerati festivi:
Gruppo A: 25 Aprile (anniversario Liberazione), 1 maggio (festa del lavoro), 2 giugno
( festa della Repubblica).
Gruppo B: Capodanno (1 gennaio), Epifania (6 gennaio), Ognissanti (1 novembre),
Luned di Pasqua (mobile), Assunzione (15 agosto), Immacolata Concezione (8
dicembre), Natale (25 dicembre),
S. Stefano (26 dicembre), Il patrono della localit ove risiede lunit produttiva.
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12. Ferie
Larticolo 36 della Costituzione afferma che: il lavoratore ha diritto al riposo
settimanale e a ferie annuali retribuite.
Operai - Agli operai competono quattro settimane di ferie ogni anno (160 ore oppure
20 giorni lavorativi in caso di distribuzione dellorario
settimanale su 5 giorni). Ogni giornata di ferie computata nella misura di 8 ore.
Le festivit retribuite interrompono le ferie: pertanto si dar luogo al prolungamento
del periodo feriale per altrettante giornate, oppure al pagamento della relativa
indennit sostitutiva.
Impiegati e intermedi - A queste categorie competono ogni anno:
a) 4 settimane di ferie (20 giorni lavorativi in caso di distribuzione dellorario
settimanale su 5 giorni) fino a 10 anni di anzianit aziendale;
b) 4 settimane pi 1 giorno (21 giorni lavorativi) da 10 a 18 anni di anzianit
aziendale;
c) 5 settimane (25 giorni lavorativi) dopo 18 anni di anzianit aziendale.
Come per gli operai le festivit interrompono il periodo feriale.
Le frazioni di mese superiori ai quindici giorni, ai fini della maturazione delle ferie
sono considerate come intere.
14.1 Cometa
Cometa il fondo pensione complementare dei metalmeccanici, nato dallaccordo tra
le organizzazioni di categoria delle imprese (Federmeccanica ed Assistal) e dei
lavoratori (Fim, Fiom, Uilm, Fismic).
La contribuzione a Cometa
14.2 Fondapi
FONDAPI un fondo pensione, complementare alla pensione INPS, per i lavoratori
delle piccole e medie aziende, costituito il 2 aprile 1998, tra le associazioni
imprenditoriali e le organizzazioni sindacali.
COME SI CONTRIBUISCE
Lavoratore Azienda TFR Totale
Apprendisti 1,5% 1,5%
Metalmeccanici 1,2% 1,2% 2,76% 5,16%
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