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Il dubbio concreta espressione della razionalit della mente, della libert di coscienza,
della totale indipendenza e dignit della persona umana.
La veritiera lettura della storia del passato la fonte dei dubbi della storia presente e pone
interrogativi per la storia del domani, una lettura che possiamo definire la saggezza della
coscienza quella saggezza necessaria alla ricerca della verit, mai unica e, soprattutto, mai
definitiva.
Il dubbio crea una coscienza critica che rifiuta ogni assolutismo razionale o di fede.
Di fronte ad una semplice immagine televisiva, vedendo la tragedia di unumanit, fatta
soprattutto di giovani, quindi del futuro, che, disperati, fuggono dalle loro terre e, spesso,
trovano un mare come tomba, viene spontaneo chiedersi: ma che societ abbiamo creato?
dove sono i grandi principi e valori del cristianesimo, dellilluminismo, luguaglianza, la
libert, la terra patria di tutti?
E quale mondo andiamo costruendo ora? Un mondo non solo di voci diverse, di
incomprensioni, ma di muri autentici.
Ne avevamo appena distrutto uno, cementato dal sangue di tante vittime, ora ne
costruiamo non uno, ma tanti e anche questi saranno cementati dal sangue di moltitudini
disperate in cerca di una terra ospitale per riposare e di un tozzo di pane per far tacere i
crampi dello stomaco.
Eravamo certi che le conquiste della scienza e della coscienza (1948 Dichiarazione
Universale dei Diritti dellUomo), della libert di pensiero, di una vita pi umana, fossero per
tutti eravamo certi! Ma venuto il tempo di dubitare delle nostre certezze perch chiudere
gli occhi offusca la coscienza, potrebbe essere una colpa imperdonabile per le generazioni
future.
Fondazione Guido Piccini per i diritti delluomo onlus
via Terzago 11
25080 Calvagese della Riviera (BS) Italy
www.fondazionegpiccini.org
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Anche se queste certezze hanno fatto la storia di santi ed eroi, una terra sempre pi
ricoperta di sangue innocente, sparso in nome di una falsa verit, levidente dimostrazione
di un fallimento epocale che ci trasciniamo da troppo tempo.
In questo mondo, dove si diffondono menti offuscate da certezze di progresso infinito,
lumanit globale si trova senza punti di riferimento per costruire il presente e preparare il
futuro su autentici valori, giustizia, libert, verit i soli che possano far sorridere alla
speranza di una nuova civilt globale.
Non forse spontaneo chiederci, almeno per chi ancora sa usare i suoi occhi del volto,
della ragione, della coscienza in che storia viviamo e quale sar quella di domani?
Quanto sono povere, senza valore, lontane dal vero quelle parole che scendano dai pulpiti
e dalle cattedre, di ogni chiesa e di ogni istituzione, culturali e no, e pretendono di essere la
vera luce di un cammino reale, che il tempo rende bugiarde.
Si fanno incontri a non finire, nei luoghi pi celebri del nostro passato, con sorrisi e
strette di mano, mentre sulle coste del Mediterraneo arrivano, quando non oscurano lacqua
dei loro giovani cadaveri, i naufraghi di unodissea senza fine.
Un progresso continuo, che aveva creato lillusione di un mondo totalmente diverso dal
nostro triste passato, un mondo di pace, di libert e di giustizia, naufragato nelle acque dei
nostri mari, ormai divenuti cimiteri non solo di cadaveri umani, ma di illusioni e di speranza.
Sorge, allora, con forza un dubbio: che fine hanno fatto le speranze, soprattutto nel secolo
dei Lumi, di unumanit che pensava di iniziare un nuovo tempo dove i valori essenziali
della dignit umana potessero diventare storia quotidiana universale? Un dubbio storico:
abbiamo tradito le aspettative di una casa comune dove ogni essere poteva realizzare le sue
naturali aspirazioni?
Il dubbio di un grande tradimento concreto sta alla base delle nostre scelte lumanit di
ieri e di oggi, ricca dei valori pi nobili poteva dimenticare, pur lungo e faticoso, il cammino
di libert, giustizia, dignit?
indispensabile.
Il dubbio, anzi, la metodica del dubbio, sottolineata da Aristotele e Tommaso
dAquino, come afferma Angelo Marchesi, indispensabile momento di ricerca e di
approfondimento per attingere poi la verit in modo motivato e sicuro.
Sempre Tommaso dAquino aggiunge, sulla scorta del testo di Aristotele, che
coloro che vogliono inquirere veritatem non considerando prius dubitationem
assomigliano a coloro che non sanno dove stanno andando (assimilantur illis
qui nesciunt quo vadant).
Emerge pertanto con chiarezza che la metodica del dubbio accettata e messa
a tema, sia da Aristotele, sia da Tommaso dAquino, come un indispensabile
momento di ricerca e di approfondimento per attingere poi la verit in modo
motivato e sicuro. [] Continuando infatti il suo Commento al terzo libro della
Metafisica, lAquinate rileva che coloro che non hanno, dubitando, in
precedenza problematizzato la loro indagine, non sono neppure in condizione di
sapere se hanno o no trovato ci che cercavano1.
1
Angelo Marchesi, Sulla tematica del dubbio, www.dialexis.it
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Basta ricordare le grandi figure storiche del percorso cristiano, da Agostino a Tommaso
dAquino, alle figure contemplative come Caterina da Siena, Margherita Alacoque, Francesco
di Sales lelenco sarebbe lunghissimo, tutti sono stati tormentati dal dubbio o della fede
religiosa cristiana nel suo insieme o di specifiche verit, come il male e la salvezza eterna.
Non poteva essere altrimenti, dato che una verit religiosa non mai frutto di un
ragionamento razionale complesso, anche se non in contrasto con la ragione.
Lo stesso Meslier, il parroco ateo del 700, non condanna tanto i contenuti della fede, ma
la sua strumentalizzazione che impedisce alla coscienza umana di giudicare gli inganni
religiosi che oscurano la mente e la coscienza della gente comune.
Se la teologia scienza perch porta con s il tormento del dubbio che le permette una
ricerca costante e preziosa per smascherare le pseudo-verit del passato, imposte per dogma.
Attraverso il travaglio del dubbio arriva a scoprire il cammino verso la verit, se non la verit
stessa, a volte sofferta per un credere solo fideistico.
Ogni scienza ed ogni conquista scientifica hanno alla base il dubbio come forza e valore
di ricerca scientifica, razionale, laica o religiosa.
2
Gilbert Keith Chesterton, Lortodossia, MORCELLIANA 1960
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consentire alla ragione di cogliere nella fede e dalla fede (non solo necessariamente
religiosa) i forti valori propositivi per il bene del singolo e della societ, cos da
costruire un bene storico concreto, condiviso, proprio perch problematico,
dubitativo in ogni esperienza, in ogni cammino umano come in ogni civilt.
La fede religiosa in una specifica dottrina non pu e non deve cancellare la libert piena
di ogni essere dotato di libera intelligenza, ma, purificata dal dubbio, si apre alla ragione e
perde le sue certezze assolute, proprio perch supera la sua dogmatica e diventa valore
positivo per la ragione e per le scelte di un nuovo cammino.
Esiste, certo, un grave problema di coerenza tra ci che credo e ci che faccio. Il dubbio,
vissuto nella sua dimensione positiva, pu trovare il punto di coerenza nella piena libert di
adesione e di rifiuto.
La Chiesa cattolica, nella sua assurda concezione dinfallibilit, ha tolto alla libera
coscienza del credente lo strumento del dubbio, che poteva e pu evitare gravi errori, non solo
per lesperienza della comunit cristiana, e permettere unincarnazione dinamica-storica
dello stesso messaggio cristiano.
Se lannuncio evangelico contiene valori essenziali per la dignit umana, deve esservi
una capacit di amore e dincarnazione perennemente rinnovabile.
E il dubbio sul passato e sul presente dellannuncio e delletica cristiana , di fatto, un
continuo esame di coscienza di coerenza per essere testimoni di parola e di vita del messaggio
evangelico.
CONCLUDENDO
Bisogna, per, riflettere con oggettivit anche sulla negativit del dubbio: il dubbio su
tutto e tutti, fatto principio di coscienza sia razionale che storica. Non sostituisce lautocritica
della ragione, per cui non lecito farne una necessit assoluta nella ricerca della verit.
Se il dubbio non una necessit assoluta e unica per arrivare alla verit , per, uno
strumento indispensabile per costruire i ma e i se della ragione, cercando nel travaglio
culturale di dar loro una risposta, seppur parziale.
Ogni epoca storica crea un tempo di civilt che il dubbio mette a confronto con altri
valori di civilt di tempi diversi.
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Il dubbio, ripetiamo, prezioso nella ricerca della verit storica, perch cerca, attraverso
gli strumenti interrogativi storici di oggi, di capire meglio lo scenario che ha formato e
costruito una particolare presenza ed una specifica dinamica.
Quante volte il dubbio del poi ha aiutato a scoprire le infinite ombre di pseudo-verit
ritenute storia vera! Purificando il passato, lo rende scuola e insegnamento del presente,
cancella menzogne e condizionamenti del percorso storico.
Il famoso ciceroniano historia docet, valido proprio perch il dubbio, disinteressato,
del dopo permette di giungere alla verit essenziale di un determinato tempo che solo il
dubbio ripropone alla ragione della storia.
Renato Piccini
febbraio 2017