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Il quarzo, dopo aver rivoluzionato l'industria della orologeria moderna fa ora la sua entrata in quella
fotografica, un campo dove la relazione tempo intima. Gli impulsi, straordinariamente precisi, ge-
nerati da un minuscolo cristallo di quarzo controllano tutte le funzioni che hanno un rapporto con il
tempo nella vostra Contax 139 Quartz, il primo apparechio fotografico del mondo che applica prati-
camente la celebre precisione del quarzo. Ne risulta che la velocit di otturazione e tutte le sequen-
ze operative dell'apparecchio sono virtualmente esenti da errore.
Tra le altre caratteristiche notevoli notiamo: il "two mode exposure control": il normale sistema I I
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esposi metrico automatico / manuale ed il TTL Direct flash Control, che regola l'emissione dellam-
~ po, tramite un sensor interno TTL (questo quando si utilizza il TLA 20 Auto flash).
"I La gamma, degli obiettivi comprende i piu luminosi e migliori obiettivi dell'industria fotografica: gli
obiettivi intercambiabili Cari Zeiss T* (T-star} che vanno dall'ultra grandangolare 15 mm f/3,5
all'estremo tele 1000 mm f/5,6.
Menzioniamo inoltre il celebre sistema di scatto elettromagnetico Contax, che permette possibili-
t uniche di telecomando elettronico, un display AUTO/MANUAL a Led pulsar, un quadrante di
t compensazione esposizione, un blocco memoria "AE Lock" ed un autoscatto pilotato al quarzo.
Oltre all'esclusivo 139 Winder ed al 139 DATA Back, sulla Contax 139 Quartz utilizzabile una va-
sta gamma degli accessori Contax Real Time.
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Descrizione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . , . . . . . . . . . 4 Sistema operativo manuale. . . . . . . . . . . . . . . . . . 29
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DESC.RIZIONE . ]
Q)@@@@@ (J) @@ @ @ @ @ @@ 1 Contafotogrammi
2 Anello delle sensibilit del film
3 Leva per l'avanzamento del film
4 Pomello compensazione esposizione
5 Pulsante di scatto elettromagnetico
6 Indice compensazione esposizione
7 Blocco del pomello di compensazione
dell'esposizione. Pulsante per le
~ esposizioni multiple
8 Slitta porta-accessori
9 Contatti Auto Flash
10 Contatto X diretto
I 11 Indicatore dei tempi di posa
12 Pomello di ribobinamento della
I pellicola
13 Manovella di ribobinamento della
I pellicola
14 Pomello di controllo dell'otturatore
\, 15 Terminale sincro X
16 Pulsante di controllo dell'esposizione
17 Leva di blocco AE (Esposizione Auto)
18 Indicatore di autoscatto
19 Spia a intermittenza
20 Leva per l'impostazione dell'autoscatto
21 Pulsante di controllo della
:, profondit di campo
22 Comando di sgancio dell'obiettivo
23 Ghiera dei diaframmi
24 Ghiera di messa a fuoco
25 Riferimento sulla scala
diaframma/Distanza
26 Riferimento sulla montatura
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dell'obiettivo
Il 27 Spia di visualizzazione del diaframma
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ENTERCAMBIO DELLE OTTICHE
Montaggio dell'obiettivo
Dopo aver tolto il coperchietto di protezione sul corpo della
fotocamera, si inserisca la montatura dell'obiettivo nell'at-
tacco sul corpo della fotocamera, facendo in modo di otte-
nere che il punto rosso sulla montatura dell'obiettivo abbia
a combaciare con il punto rosso sull'attacco della fotoca-
mera. Quindi, afferrando saldamente il corpo dell'obiettivo,
lo si ruoti in senso orario fino ad avvertire il clic che indica
l'avvenuto autobloccaggio in sede dell'obiettivo.
I,
I Estrazione dell'obiettivo
Tenendo premuto il pulsante di sgancio dell'obiettivo, si ruo-
I
ti verso sinistra togliendolo quindi dall'attacco sulla fotoca-
mera. Quando l'obiettivo non montato sulla fotocamera, si
protegga sempre l'attacco per gli obiettivi di quest'ultima e
l'attacco omonimo sul corpo dell'obiettivo con l'apposito
coperchi etto. Inoltre, nei periodi di inattivit sempre buona
norma proteggere con l'apposito coperchietto anche la len-
te frontale delle ottiche di dotazione.
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. Evitate di toccare con le dita l'interno della fotocamera o
le superfici delle lenti degli obiettivi.
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(
MONI~GGIO DELLA BATTERIA )
l Il sistema di controllo dell'esposizione e l'otturatore non
I funzionano se nella fotocamera non sono state inserite le pi-
le occorrenti. In ogni caso accertateVi sempre che queste
siano state inserite nel modo corretto, perch solo cosi ga-
rantita la perfetta operabilit della fotocamera.
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I CARICAMENTO DELLA PELLICOLA 8
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4 Si azioni leggermente la levetta di trascinamento della pel-
licola, fino a che i dentini del tamburo di trascinamento non
abbiano perfettamente ingranato entrambe le perforazioni
della pellicola (Se necessario, azionare anche lo scatto e
quindi tornare a ruotare la levetta di trascinamento). Richiu-
~ dere ii dorso della fotocamera, esercitando una leggera
pressione fino ad avvertirne anche acusticamente la riavve-
nuta chiusura.
I~ 5 Ribaltare la manovella di ribobinamento e ruotarla con
I molta delicatezza in direzione della freccia. Questa opera-
zione consentir di dare alla pellicoia la giusta tensione.
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Contafotogrammi
Il contafotogrammi registra il numero delle pose gi scatta-
te, da 1 a 36 fotogrammi. I numeri 12 - 20 - 24 e 36 sono co-
munque di colore arancione perch possono corrispondere
all'ultimo fotogramma della pellicola di diversa lunghezza,
eventualmente caricato nella fotocamera. All'apertura del
dorso della fotocamera, il contofotogrammi torna ad azze-
rarsi automaticamente riportandosi sulla "S" (= Start =
inizio).
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'IMPOSTM'i0M~:f)EL:LA'SENiSIBlLlfP
DELLA PELLICOLA
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IIL RIBOBINAMENTO DELLA PELLICOLA
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I LA MESSA A FUOCO
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IL MIRINO
Nel mirino della CONTAX 139 si effettua sempre la Visualizzazione del diaframma
traguardazione a tutta apertura del diaframma. Il numero che appare nella finestrella visibile sulla
Nel mirino sono inoltre visibili tutte le pi importanti parte alta del mirino indica quale sia il diaframma
informazioni operative: impostato sulJ'obiettivo (detto anche numero /f/).
Detto numero varia a seconda dei diaframmi
Scala dei tempi di posa dell'obiettivo, e consente cos di conoscere in qual-
Le cifre lungo il Iato destro del mirino indicano i siasi momento quale diaframma si sta utilizzando.
~.
tempi di posa. Le cifre in nero indicano tempi al di Per ci che concerne i valori numerici tale variazio-
sotto di 1 secondo (per esempio: "1000" = 1/1000 ne presenta le seguenti cifre: .- 1,4-2 -2,8- 4 -5,6-8
sec, "2" = 1/2 sec, ecc.). La cifra "2" in rosso indica - 11 - 22 - 32 (il primo punto rappresenta il valore
un tempo di posa di 2 secondi pieni; "L T" indica f/1,2 e la posizione fra 1,4 e 2 'indica f/1,7).
l'impostazione di un lungo tempo di posa con rego-
lazione dell'otturatore su AUTO (fino a 11 sec) e la . Quando gli obiettivi usati abbiano un apertura re-
lettera "8", parimenti in rosso, indica la posa, cio
lativa di f/5,6 o ancor pi chiusa, oppure quando si
l'esposizione senza alcun limite di tempo. La parola impiegano accessori che non consentono di avva-
"OVER" infine, sulla parte alta della scala avverte lersi dell'automatismo di diaframmazione (soffietto
che c' il rischio di una SOVRAesposizione. auto, adattatore p~r microscopio, ecc.) l'indicatore
Indicatori a LED dei diaframmi rimane costantemente "acceso" su
Agendo sul pulsante del sistema per il controllo 1,4 in quanto disinserito. Anche in questo caso co-
dell'esposizione si verifica l'accensione di uno o pi munque rimane perfettamente operativo l'intero si-
LEDall'interno del mirino stesso per indicare: il tem- stema che provvede alla regolazione automatica
po di posa, il sistema operativo e altre informazioni dell'esposizione; normale rimane anche la lettura
sull'esposizione. dei tempi di posa.
Dopo aver premuto il pulsante di controllo
dell'esposizione, i LED rimangono illuminati per 10 Stigmometro a coincidenza di immagine/corona a
sec; la loro accensione risulter a interrflittenza o microprismi
~
continua a seconda del sistema operativo imposta- La CONTAX 139 presenta un sistema di messa a
to. Il riferimento ("") di color verde sulla parte supe- fuoco caratterizzato da 3 diverse possibilit operati-
riore della scala dei tempi di posa l'indicatore de- ve: stigmometro orizzontale nel cerchio centrale
stinato a visualizzare il funzionamento della CON- una corora circolare a microprismi e, infine, un am-
TAX 139 in abbinamento all'esclusivo lampeggiato- pio campo smerigliato (per maggiori particolari in
re elettronico TLA 20 Auto Flash Uni!. . merito vedasi a pag.14 "La messa a fuoco").
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2 Preselezionare sull'obiettivo l'apertura del diaframma (o
numero f/) portando il valore del diaframma desiderato a col-
limare con l'apposito indice di riferimento.
Il valore numerico del diaframma da Voi preselezionato ap-
parir allora nella apposita finestrella all'interno del mirino.
Per effettuare la preselezione del diaframma di lavoro pu
essere utile la tabella sottoriportata:
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1 LED / 2 LEDs
I LEDs del mirino si illuminanoallorch si preme il
pulsante per il controllo dell'esposizione e quando
si preme il pulsante di scatto. Se si illumina un LED,
l'esposizione avverr in base al tempo di posa indi"
cato. Invece la contemporanea accensione di due
LEDs, indica che l'esposizione avverr con un tem-
po intermedio ai due valori indicati.
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Sovraesposizione
Quando il LED lampeggia nella posizione "aVER",
questo vuoi dire che il soggetto rischia di essere
SOVRAesposto. Occorre pertanto chiudere mag-
giormente il diaframma in modo da ottenere un pro-
lungamento del tempo di posa (passare cio da f/8 a
f/11 oppure a f/16). Inoltre si pu ricorrere all'impie-
go di filtri CONTAX a densit neutra, atti appunto a
ridurre l'intensit della luce.
Sottoesposizione
Quando il LED si accende a intermittenza vicino alla
lettera "B", questo significa che il soggetto rischia
di essere sottoesposto. Per far fronte a questo peri-
colo, occorre aprire di pi il diaframma (passando
per esempio da f/8 a f/5,6 o anche a f/1 ,7) in modo da
ottenere l'impostazione di un tempo di posa pi ra-
pido. Inoltre possibile effettuare esposizioni con
tempi molto lunghi (oltre 11 secondi) impostando
l'otturatore su "L T" con sistema operativo AUTO e
ricorrendo al contempo a uno stativo. Se anche
maggiorando l'apertura del diaframma, il tempo di
posa non "cresce" oltre "8", sar allora opportuno
ricorrere a una sorgente luminosa artificiale, come
ad esempio il lampeggiatore elettronico (vedasi a
pag.34).
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22
r COMPENSA~IONE DELL'ESPOSIZIONE ]
Quando si fotografa in controluce per esempio ponendo il sog-
getto sullo sfondo di una finestra o davanti a un'altra sorgente
luminosa molto intensa, questo tende a rimanere sottoesposto,
se ci si avvale dell'automatismo di esposizione. AI contrario Pomello di
-cio rischio di sovraesposizione - si ha quando il soggetto il- compensazione
luminato da luce tipo spot. dell'esposizione
" Per poter risolvere nel modo pi semplice e razionale possibile
questi problemi di esposizione la Vostra CONTAX 139 per-
mette di scegliere fra metodi diversi di conpensazione della
esposizione: il blocco AE e il pomello per la compensazione
dell'esposizione. Entrambi i metodi consentono poi la
realizzazione di sotto e sovraesposizioni
intenzionali, con il fine cio di conseguire
particolari effetti di ripresa fotografica.
Leva di
blocco - AE
t (Esposizione-Auto)
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Come impstare if blocco AE
L'impostazione del blocco AE pu avvenire in due diversi
modi: per i casi pi semplici non occorre che effettuare la
lettura dell'esposizione come sopra spiegato, spostare la le-
1 va(che comanda il blocco) in direzione della freccia e ten'er-
vela fino a che non si sia azionato il pulsante di scatto (i
j LEDs nel mirino si accenderanno a intermittenza fintanto
che si attua il blocco AE).
Blocco continuo
Il secondo modo di funzionamento previsto per serie conti-
nue di esposizione o usando il 139 Winder, come sopra spie-
gato.
In questo caso occorre: primo, far avanzare la pellicola, se
non la si gi fatto, posizionare quindi la leva di trascina.
mento nella posizione d'arresto (staccata dal corpo della fo-
tocamera) come illustrato in figura. Si effettui poi la lettura
dell'esposizione come descritto e si tiri verso l'alto la levetta
per il blocco AE fino a che non si arresti, cosa questa segna-
lata dal classico "clic".
Per sbloccare il blocco AE dalla sua posizione di blocco con-
tinuo, si pu intervenire su detta leva riportandola manual- .
1 mente nella posizione di disinserimento o si pu spingere la
leva di trascinamento, sempre con dolcezza, verso il corpo
I della fotocamera.
Quando non c' pi necessit del blocco AE, ci si ricordi di
liberarlo al fine di evitare un inutile consumo delle pile.
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Pomello di compensazione dell'esposizione
Per fotografare normalmente su AUTO, il sistema di com-
pensazione dell'esposizione bloccato sulla posizione X1.
Per liberare il pomello dalla posizione X1 per effettuare la
necessaria correzione dell'esposizione, occorre premere il
cursore di blocco della compensazione dell'esposizione - a
fondo - in direzione della parte anteriore della fotocamera e
ruotare il pomello nella direzione della compensazione desi-
derata.
La scala per la compensazione dell'esposizione presenta
quattro posizioni d'arresto oltre a quella "normale" X1e pre-
cisamente: X2, X4, X1/2 e X1/4 ( possibile anche l'imposta-
zione su valori intermedi). Il visualizzatore dei diaframmi
all'interno del mirino diventa rosso quando il suddetto po-
mello regolato su una posizione diversa da quella di X1.
Quando non pi richiesta alcuna compensazione
dell'esposizione, ci si ricordi di riportare il pomello omonimo
sulla posizione contrassegnata da X1.
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Per soggetti in controluce "2" "4"
Quando si fotografa in controluce, per
esempio con il soggetto anteposto a una fi-
nestra molto illuminata, per scene sulla ne-
ve, ecc., si corre il rischio di sottoesporre il
soggetto principale. Per compensare que-
sto fatto e poter rendere visibili i dettagli
del soggetto necessario posizionare il po-
mello per la compensazione dell'esposizio-
ne su "2" o "4".
L'impostazione su 2 raddoppia la quantit
di luce che giunge alla pellicola (per esem-
pio un tempo di posa di 1/250 di sec. verr
prolungato a 1/125 di sec.). Su "4", la quan.
tit di luce quadruplica (cio un tempo di
posa di 1/250 di sec. verr prolungato a 1/6
di sec.).
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Impostazione su "B"
Per esposizioni con tempo di posa manuale pi lungo di 1
secondo, occorre impostare il pomello di controllo dei tempi
di posa su B. In questo caso l'otturatore rimarr aperto fin-
ch dura la pressione sul pulsante di scatto,
Con l'impostazione su B occorre fissare la fotocamera con
uno stativo per evitare di fari a muovere.
raccomandabile servirsi per le pose, anche di un apposito
cavo di scatto S, fornibile come accessorio extra.
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I ESPOSIZI~I MULTIPLE
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Impiego di altri lampeggiatori
La CONTAX 139 pu anche essere abbinata ad altri lampeg-
giatori elettronici, d'impiego manuale o automatizzato, ma
senza controllo TTL. Queste unit possono essere sincroniz-
zate impostando il pomello dei tempi di posa su X, per 1/125
di sec. (in questo caso nel mirino si verifica l'accensione a
intermittenza del LED corrispondente alla impostazione su
"125"). Per sincronizzazioni flash - otturatore su tempi piu
lenti (1/60 o piu) occorre invece impostare il pomello sul si-
stema operativo per l'impostazione manuale dei tempi di po-
sa. In caso di lampeggiatori che richiedano per il contatto di
sincronizzazione l'uso di un convenzionale cavetto sincro, lo
spinotto terminale di quest'ultimo deve essere inserito nel
relativo contatto sul corpo della fotocamera. Per determina-
re i dati esposi metrici necessari con la luce lampo, occorre
attenersi alle istruzioni d'impiego relative al lampeggiatore
usato o impostare il diaframma calcolando a mezzo della se-
guente formula:
Diaframma = Numero Guida: Distanza del soggetto
35
-
. Con la CONTAX 139 si possono usare anche i flash che im-
piegano le convenzionali lampadine a combustione (FP, M
ed MF). In tal caso non si deve impostare il disco di controllo
dei tempi di posa su X, ma servirsi di un tempo di posa di
1/30 di sec. o pi lento.
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Contatto di scatto
La CONTAX 139 presenta anche, sul corpo della fotocame-
ra, un contatto di scatto che consente di collegare il suo si-
stema elettromagnetico di scatto con un'ampia gamma di
accessori per il telecomando come: il cavetto di scatto S
(Cable Switch S), il telecomando S a raggi infrarossi (Infra-
red Controller S) (un sistema di telecomando che opera sen-
za'necessit di alcun cavo di connessione con la fotocame-
ra) il set di controllo radio (Radio Controller Set), e con tutta
una serie di altri accessori come il Soffietto Auto PC e illam-
peggiatore elettronico RTF 540. Ognuna di queste unit
comprende un suo proprio pulsante di scatto per il comando
a distanza della fotocamera.
Dorso intercambiabile
Il dorso della 139 interr;ambiabile e quindi sulla folocame-
ra si pu montare lo spe iale dorso con datario (139 DATA
BACK),un dispositivo in grado di stampare direttamente sui
singoli fotogrammi la data e altre informazioni relative
all'esposizione. Il dorso della fotocamera viene tolto - come
illustrato - spingendo in basso il nottolino di sgancio del dor-
so della fotocamera, il che consente poi di allontanare dalla
fotocamera il dorso stesso.
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GLI ACCESS,pRI - l
Il 139 Winder
Disponibile come accessorio su ri-
chiesta, il 139 Winder viene montato
sulla base della fotocamera e prov-
vede all'avanzamento automatico
della pellicola, dopo lo scatto di ogni
singola posa. Esso Vi offre quindi
l'opportunit di catturare "il momen-
to decisivo", in quanto la fotocame-
ra sempre pronta a funzionare. Il
Winder ha una velocit massima di
avanzamento di 2 fotogrammi/secondo
ed sincronizzato con tutti i tempi di
posa a impostazione manuale o au-
tomatica. Inoltre esso presenta un
proprio pulsante di scatto che facili-
ta tale operazione quando, a Winder
montato, si lavori tenendo la fotoca-
mera in verticale, Il Winder alimen-
tato da 4 pile a stilo e per ogni serie
di pile in grado di esporre 50 rullini
da 36 pose.
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~ARATTERISTICHE~TE~NIC~
Tipo:refi ex con automatismo d'esposizione
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r CURA E MANUTENZ~NE
. Una temperatura eccessivamente
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elevata pu Avvertenze precauzionali nell'uso delle pile
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danneggiare la pellicola, le pile o il sistema operati- . La durata d'esercizio e il rendimento delle pile
vo della fotocamera, portando a esposizioni errate. possono risultare alterati allorch la .totocamera
Evitate quindi di esporre la fotocamera alla diretta venga impiegata in climi troppo freddi. Evidenziano
illuminazione solare, di tenerla nel porta-oggetti di questo pericolo l'incerto funzionamento del siste-
auto in sosta sott() il sole, nel porta-bagagli delle ma di visualizzazione nel mirino e del sistema di
auto e in ogni altro posto dove la temperatura possa esposizione. Pertanto in tali condizioni ambientai i
aumentare sensibilmente. Qua ora la fotocamera si faccia in modo di tenere la fotocamera al caldo fi-
fosse stata accidentalmente esposta a un eccessi- no al momento dello scatto. Si abbia anche l'avver-
vo calore, prima di impiegarla occorre attendere che tenza di portarsi appresso una serie di pile di ricam-
essa si sia nuovamente raffreddata. bio. Comunque si ricordi che le pile che denunciano
un calo di rendimento quando siano esposte a tem-
. La salsedine, la sabbia, la sporcizia e altri corpi perature troppo tigide, si "rigenerano" dopo un cer-
estranei possono causare seri danni se riescono a to periodo di permanenza a temperatura normale.
penetrare nel "cuore" della fotocamera. Pertanto si . Quando si inseriscono le pile, ci si accerti che i lo-
abbia cura di proteggerla con particolare riguardo ro poli di contatto siano ben puliti (strofinarli even-
quando si fotografa al mare o in vicinanza di luoghi tualmente con un panno piuttosto ruvido e pulito):
sabbiosi, in specie se c' vento. Un altra causa di in- in caso contrario possono presentare un rendimen-
cidenti rappresentata dagli urti e dai colpi cui pu to difettoso appunto per contatto elettrico difetto-
essere accidentalmente soggetta la fotocamera: so.
trattate sempre con estrema cura la Vostra fotoca- . In caso di lunghi periodi di inattivit della fotoca-
mera quindi, perch solo cosi essa potr servirVi fe- mera, prendete la buona abitudine di togliere le pile.
delmente per anni e anni. . Anche se esaurite le pile non vanno mai buttate
. Evitate di toccare le lenti degli obiettivi, l'oculare nel fuoco n smontate. E PERICOLOSO! Inoltre non
di traguradazione e le altre superfici di vetro della tenere le pile alla portata dei bambini pi piccoli.
fotocamera o dei suoi accessori, con le dita nude.
La polvere e la sporcizia eventualmente depositate-
,~ si su dette superfici dovranno essere allontanate
mediante un pennellino a pompetta e solo dopo pu-
lite - laddove assolutamente necessario - con un
panno estremamente morbido. Naturalmente pos- Le indicazioni sopra riportate e gli schmi tecnici il-
sibile procedere a una loro radicale pulizia adope- lustrati possono essere modificati senza alcun
rando le speciali soluzioni in commercio e le norma- preavviso.
li cartine ottiche. Comunque, effettuare queste puli- 47
zie (anche quella dello specchietto reflex) con estre-
ma attenzione, onde non causare graffi e rigature
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su queste sensibilissime superfici.
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