Sei sulla pagina 1di 18

Rescritti : si tratta di pareri dellimperatore su questione controverse di diritto

a lui sottoposte da privati.

Il principes non giurista e non aveva capacit per esprimersi cosicche il


privato si rivolgeva allimperatore per il tramite della cancelleria imperiale che
era lorgano centrale.

Con limperatore macrino eta decemvirale fu emanata un atto idoneo ad


abrogare tutti i rescritti dei predecessori.

Il rescritto sul piano della vincolativit in nulla differisce rispetto alle


costituzioni imperiali, mediante rescritto si poteva derogare a un principio
generale in quanto manca un rapporto gerarchico.

Acquisisce una definitiva consacrazione allepoca adrianea in quanto abbiamo


delle sezioni dette scrinia ognuno del quale ha precise funzioni, a differenza dei
nova officia i cancellieri non esercitavano funzioni delegate ma coadiuvavano
limperatore.

La sezione che si occupava dei rescitti era la scrinium a libelis chiamate cosi
sulla base del libello che era il documento che il privato in forma di supplica si
rivolge all imperatore.

Il libello veniva presentato alla sezione composta da giuristi. Era il giurista che
presiedeva la sezione nel ruolo di magister ac libelis a cui spettava la funzione
coadiuvato dagli altri giuristi di elaborare la soluzione giuridica.

Sul piano formale il rescritto dellimperatore ma sul piano sostanziale il


giurista.

Limperatore si limit a sottoscrivere il rescritto, una volta sottoscritto il libello


veniva dato al richiedente.

Rescritti proprio perche la risposta veniva data in calce al libello ove cera il
rescritto

Nel caso in cui la richiesta sarebbe stata formulata da un soggetto titolare di


una carica imperiale la risposta sarebbe datta dallimperatore con lepistula.

Epistula e rescritti si differenziano dal punto di vista formale:

rescritti sono dati in calce al libello


epistula un provvedimento autonomo dellimperatore

ad ogni modo ai romani non sfugge lampiezza degli effetti tra atti generali ed
particolari ma non per questo un atto avente portata particolare non produce
gli stessi effetti vincolanti di un atto generale in quanto entrambi frutto della
stessa espressione.

Lidea di mancanza di valore normativo assegnato da gaio.

Il rescritto al pari di una costituzione imperiale vincolante anche per il futuro


e non costituisce un semplice precedente.

Con la storia augusta si conosce la resistenza di Traiano ( imperatore ) a


emanare rescritti proprio per il timore che soluzioni per il caso concreto
potessero produrre effetti discorsivi per il sistema generale, effetti che non
potevano esserci se avessero efficacia solo per il caso particolare.

Con MACRINO imperatore del 217 dc eta severiana la storia ci dice che volesse
eliminare tutti i rescritti emanati dai predecessori ( se leditto avesse avuto
una efficacia solo per il caso concretto non cera nulla da abrogare).

Ad ogni modo mediante editto si pu derogare una norma di carattere generale


in quanto non c nessun rapporto gerarchico. Tutte le fonti sono sullo stesso
piano anche nel principato.

Giurisprudenza designa due diverse accezioni

-sinonimo di giuristi

attivit svolta dei giuristi in particolare lattivit di interpretatio iuris

La pi antica giurisprudenza a roma fu il colleggio sacerdotale con una relativa


competenza nellambito dell interpretatio iuris, un ruolo centrale lo ebbero i
pontefici.

I privati dunque si rivolgevano al collegio per avere indicata la soluzione di


diritto da seguire per il caso concreto.

Parrebbe che vi fosse la prassi che ogni anno venisse individuato allinterno del
collegio un membro che si occupasse di dare responsi a chi li richiedesse

Questi responsi si suddividono in tre attivit chiamate TRIA MUNERA IURIS


EDITARE e sono :

- Agerre
- Cadere
- Rispondere
Con agerre si fa riferimento a una attivit di assistenza processuale,
assistenza dei giuristi nei confronti del magistrato in ambito processuale.

Con il termine cadere si fa riferimento alla consulenza in materia negoziale


per cui per mezzo dei giuristi i privati mettono appunto degli schemi
negoziali verbali solenni con effetti reali e poi obbligatori.

Con lattivit di rispondere i giuristi indicano la regola da applicare nella


soluzione di un caso concreto. Questo parere che veniva rilasciato
nellambito del collegio pontificale vincolante in quanto espressione
della volont divina nel senso che il sacerdote si limit a indicare quale la
volont divina. Nella fase pi antica del diritto romano si ha un monopolio
pontificale nellambito dellinterpretazione iuris, nel corso dellet
repubblicana si assiste a una laicizzazione del diritto, il monopolio
pontificale nellet repubblicana si va sgretolando a causa di questo
processo di laicizzazione del diritto. Laicizzazione nel senso di divulgazione
del sapere giuridico. In sostanza si crea una classe di giuristi estranei al
collegio sacerdotale , si spezza quel nesso che nellet arcaica esisteva tra
conoscenza dello ius e appartenenti al collegio.

Si assiste ad un isolamento nel senso che adesso la scienza del diritto un


sapere autonomo rispetto alla religione.

La giurisprudenza smette di essere un sapere oracolare ma diventa un


sapere razionale.

Il responso non pi la comunicazione impetrabile della volont divina ma


il responso adesso il risultato di un processo razionale ove si arriva a una
conseguenza giustificata.

Questo processo di trasformazione fu lungo e la prima tappa a partire dal


testo delle 12 tavole (451/450) queste lex costituisce un colpo al monopolio
sacerdotale del diritto perche per la prima volta vengono messi per iscritto
i mores maturo che sono considerati come loggetto su cui si base lattivit
di interpretazione del collegio pontificale. Dunque si sarebbe impedito
lesercizio di interpretazioni arbitrali.

Altra importante tappa di questo processo di disgregazione del monopolio si


ebbe intorno al 312 a.c. con appio claudio il cieco che era un censore.

Secondo pomponio e livio, appio avrebbe pubblicato un libro, una raccolta


di formulari processuali e negoziali relativi ai modi di acquisto della
propriet.

Meio flavio avrebbe rubato questa raccolta e lavrebbe fatta pubblicare e in


pi avrebbe pubblicato un ulteriore raccolta di schemi negoziali e avrebbe
pubblicato un calendario che avrebbe indicato i DIES COMITIALES ossia i
giorni in cui era possibile convocaree il comizio.

NELLO STESSO ELENCO Abbiamo anche i DIES FASTI ossia i giorni in cui era
volere divino che fossero esercitati alcune attivit divine.

Non occorreva pi rivolgersi ai pontefici per individuare quando convocare i


comizi perche sono adesso indicati nei dies comitiales.

Livio proprio per questi fatti dice lo ius civile fu reso conoscibile mentre
prima era impenetrabile.

Nel 254 a.c. con tiberio corucanio ( che fu primo pontefice massimo plebeo)
( fu possibile essere pontefici grazie alla lex olgunia del 300).

Tiberio corucanio diede vita a una nuova prassi nellambito dei responsi,
prassi della pubblice profitere ossia letteralmente la prassi di dare responsi
al pubblico.

Tiberio introduce un importante novit , per la prima volt non si limita a


dare responsi dinnanzi al pubblico ma viene data anche la ragione, la
motivazione che ha portato a questa soluzione a questo responso.

Fintantoch il responso era espressione della volont divina non cera


bisogno di una motivazione, adesso che il responso un processo razionale
motivabile

A poco a poco ascoltando queste motivazioni si sono fondate allinterno di


roma una organizzazione di cittadini che erano giuristi, nascwe una classe
di giuristi esterna al coleggio pontificale.

Nel 2 sec a.c. la conoscenza del diritto ( che viene al di fuori del collegio
pontificale) addirittura adesso un requisito per laccesso al collegio
pontificale.

Cicerone stesso dice nel delegibus riferendosi a mucio scevola che non si
pu essere un buon pontefice senza conoscere lo ius civile

La laicizzazione comporta una svolta epocale ed anche per queste ragioni


che gli studiosi moderni parlano ( seconda met del 3sec ac ) di et
preclassica

Gli studiosi individuano 4 momenti della storia romana:

1.1Dalla fondazione di Roma alle leggi delle XII tavole (753-451 a.C.)
1.2Diritto repubblicano fino alla seconda guerra punica (451 al 201 a.C.)
1.3Diritto pre-classico (201-27 a.C.)
1.4Diritto classico (27 a.C. - 235 d.C.)
1.5Diritto post classico (235-565 d.C.)
- Et arcaica che va dalla nascita di roma al 3sec a.c. c un monopolio
del diritto in mano ai pontefici e il processo quello delle legis actionnes
e abbiamo precisi schemi negoziali

- Met del 3sec a.c. et pre-classica ove si ha un nuovo sistema


processuale ( formulare), si tende adesso A dare rilievo alla volont delle
parti . . Let preclassica segna tutta let repubblicana.

- Sul finire dellet repubblicana a inizio principato abbiamo let classica,


Abbiamo un arricchimento dei compiti dei giuristi in quanto si va
sviluppando lattivit didattica e una attivit scientifico-letteraria.
Si sviluppa soprattutto lattivit dellagere, lattivit dellagere adesso si
traduce a una attivit che portai giuristi ad elaborare nuovi schemi
processuali, il magistrato normalmente non era un giurista, non aveva
competenze giuridiche per elaborare schemi processuali e dunque il
magistrato si serviva della collaborazione dei giuristi e questa
collaborazione assumeva un ruolo molto importante laddove fosse
possibile elaborare nuovi schemi processuali rispetto a quelli conosciuti,
nuovi programmi di giudizio. Non sempre accadeva che per un caso vi
fosse una formula e dunque il magistrato veniva aiutato dal giurista, il
motivo per cui cicerone nella promurena qualifica il giurista come
creatore/ideatore della formula. Nel 1 sec d.c. Quintiniano chiamava il
giurista come formularius.

nellet classica abbiamo una attivit didattica che va su due fasi, una
attivit di istituire e una attivit di istruire.
La distinzione riguarda la metodologia di studio.

Negli ultimi decenni del 2sec a.c. durante la fase della crisi della libera
res repubblica i giuristi moderni utilizzano distinguere due fasi di questa
crisi:
- Fondativa - sistematrice

( pomponio nellechiridion con riferimento allattivit di publio mucio


scevola dice che bruto e manilio avrebbero dato vita allo ius civile,
pomponio qui allude al passaggio dal sapere orale al sapere scritto/
letterale del pensiero giuridico.
Tutto ci non vuol dire che prima di questi giuristi non cerano scritti.
In particolare possiamo vedere come lo stesso pomponio parla dei
TRIPERTITA ( ultimi anni del 3sec a.c.) che era un commento delle
12tavole diviso in tre parti e che vengono definite come la culla del
diritto.
A partire dagli ultimi decenni del 2seca.c. dopo i giuristi bruto publio e
manilio si fa uso sistematico dello scritto.
A distanza di 50anni avremmo la fase sistematrice
E proprio durante la fase fondativa che abbiamo le prime definizione
e di un sapere che porta ad elaborare definizioni di portata generale .
A distanza di 50anni dalla fase fondativa abbiamo la fase sistematrice
ossia un sapere giuridico viene trasformato, saperi che vengono legati
tra di loro attraverso la elaborazione di categorie generali.

Vengono utilizzati gli strumenti della definito e della diaresis ( wikipedia


fonte dice che un mezzo per giungere alla definizione di un concetto
partendo da un concetto pi vasto e procedendo per mezzo di una
concatenazione di divisioni )
Quinto mucio scevola utilizza questo sistema ove articola lo ius civile per
generi
Si ebbero libri decent et iuris civilis, vengono sostanzialmente elaborate
categorie generali del diritto.
Un intervento simile fatto da parte di SERVIO RUFFO ( ORATORE) il
quale applico queste tecniche delloratoria a un genere differente, ai
responsa degli editti respondendi, non si tratta di una semplice raccolta
di responsi quanto piuttosto una raccolta sistematica per materia e in pi
il responso viene tipizzato cioe vengono soppressi tutti gli elementi
accidentali superflui che riguardano un caso specifico in modo da creare
una fattispecie astratta.
Poi abbiamo una fase classica della giurisprudenza chiamata cosi perche
rappresenta un momento di grande splendore per la giurisprudenza. La
fase grosso modo risale al principato ( fine principato 284d.c.) ma non
coincide perfettamente con la fine del principato perche si fa risalire la
fine dellet classica intorno al 235d.c. in quanto scompare la figura
professionale del giurista come creatore del diritto.
Qui nascono le scuole classiche, le scuole del diritto, le scuole sono due,
proculeiani e sabiniani, la scuola dei proculeiani che fa capo a LABEONE e
invece i sabiniani a cui a capo abbiamo capitone.

La scuola era chiamata oltre che scuola sabiniana anche "Schola


cassiana" e Plinio (Epist. VII,24) si riferisce a Cassio come fondatore della
scuola

I proculeiani avrebbero suggerito soluzioni nuove mentre i sabiniani erano


considerati conservatori.

Ad ogni modo vi una rivalit riguardante le persone tra queste scuole.

Una distinzione sembra emergere sul piano politico nel senso che mentre i
sabiniani si manterano aperti al nuovo sistema costituzionale ( principato) i
proculeiani con labeone rifiutano il principato, addirittura labeone rifiuto il
posto di console.
Questa distinzione ad ogni modo a distanza di 10anni and perduta, questa
contrapposizione si ritiene conclusa in epoca adrianea.

A partire da questa epoca la contrapposizione sarebbe stata non pi tra


proculeiani e sabiniani ma tra giuristi interni e esterni alla burocrazia
imperiale.

La giurisprudenza dovette confrontarsi con il potere imperiale nellepoca


classica abbiamo un processo involutivo per quanto attiene allattivit
dellagere e cadere, il giurista perde queste facolt e si attribuiscono a nuove
figure professionali.

Pi precisamente lattivit di agere ebbe un processo involutivo dipese


inazzittutto dal fatto che abbiamo un nuovo processo, la cognitio extra ordinem
riguardante le liti tra privati, rispetto al processo formulare era un processo
monobasico cio si svolgeva integralmente dinnanzi al funzionario imperiale
detto cognitor perche questo funzionario imperiale a differenza del magistrato
aveva il potere di entrare nel merito della fattispecie, non abbiamo pi una
formula. Questo processo si andr sempre pi diffondendo al punto che nel
dominato nel 347 d.c. verr abolito il processo formulare. Il giurista piano piano
scompare.

Ad ogni modo con lemanazione delleditto perpetuo ( testo stabile approvato


dal senato ( senato consulto) lambito di discrezionalit del giurista anche
nellambito del processo formulare sarebbe stato molto ridotto. Il suo potere al
massimo poteva esplicarsi nellambito delle azioni decretali.

Cadere: il giurista predispone schemi negoziali attraversi formulari, tuttavia


attraverso un processo di standardizzazione questi formulari furono stabilizzati
e i giuristi non aveva pi una rilevanza che avevano una volta. Questi schemi
negoziali avevano oramai precise forme, una precisa struttura e si trattavano
di interventi al massimo diretti a integrarli con elementi variabile al caso
concreto, interventi che non richiedevano pi un intervento del giurista.

Ecco che la figura del giurista viene sostituita con la figura dei Tabelliones ( i
primi notai), in epoca post classica si riconobbe il potere di confezionare i c.d.
strumenta publice confetta i quali nel caso di registrazione avrebbero ottenuto
il valore di atti pubblici.

Respondere: si fa riferimento allattivit dei giuristi a rilasciare pareri, in


riferimento a questa attivit si fece sentire il potere del controllo imperiale,
pomponio ci da qualche informazione piuttosto scarsa, pomponio dice che per
la prima volta sarebbe stato riconosciuto lo ius publicae respondendi
letteralmente il potere di rilasciare responsi con potere pubblico, ci dice che
limperatore Tiberio abbia dato lo ius respondendi al giurista Sabino.
Nonostante la confusione secondo un indirizzo interpretativo che gli
imperatori tiberio e Augusto avrebbero dato lo ius respondendi ai giuristi.

Secondo Cerami invece vi sarebbe una netta differenza tra lintervento di


augusto e quello di tibero nel senso che augusto si sarebbe limitato ad
effettuare un controllo formale, si sarebbe limitato A stabilire che i giuristi
potevano rilasciarsi responsi a certe condizioni ossia augusto imperatore stabili
che i giuristi rilasciassero i responsi in forma scritta e sigillata perche prima il
responso era orale e si aveva una incertezza dello ius, con lo scritto e sigillato
si aveva una certezza sulla paternit e sul contenuto del responso e sul
contenuto e tutto cio alimentava lo ius controversum, con augusto tutti gli
giuristi avevano lo ius respondendi ma lo faceva a precise regole stabilite
dallimperatore augusto. ( si assiste a una sostanziale subordinazione del
giurista allimperatore)

Con Tiberio che era successore di augusto abbandona lo ius respondendi e


avrebbe introdotto lo ius publicae respondendi, la differenza tra i due e legata
al fatto che si trattava adesso di concessioni fatta a singole giuristi, con
augusto tutti avevavo lo ius respondendi ma a certe condizioni, con tiberio non
tutti avevano lo ius respondendi ma lo avevano solo alcuni giuristi su
concessione ovviamente di tiberio, tiberio ovviamente avrebbe dato questa
concessione ai giuristi vicino alla cancelleria imperiale, di qui la distinzione tra
giuristi patentati che possono rilasciare responsi e non patentati, i giuristi non
patentati potevano rilasciare responsi ma questi responsi avevano un minor
valore rispetto al giurista con patente.

Con limperatore Adriano fu chiesto da parte di alcuni giuristi la concessione


dello ius respondendi, di fronte a questa richiesta Adriano afferm che
chiunque potesse dare responsi! Seconda una interpretazione tradizionale
adriano non avrebbe fatto nulla di nuovo, secondo cerami adriano avrebbe
abolito lo ius pubblicae respondendi e dunque chiunque poteva effettuare lo ius
respondendi, aboli lo ius publicae respondendi perche oramai il controllo su
questa attivit della giurisprudenza era interna in quanto adriano esercitava
un controllo direttamente su questi responsi perche a partire da adriano i
giuristi sono assorbiti allinterno della amministrazione imperiale, in sostanza al
giurista affidato delle cariche imperiali e dunque vi un rapporto di fiducia
tra imperatore e giurista. Il genere del responso in questo momento entra in
crisi nel senso che si trasforma in un rescritto in quanto nasce il giurista
burocrate il giurista qui inserito allinterno della cancelleria e come tale
soggetto titolare di una carica politica. Il giurista elabora sempre la soluzione
giuridica solo che la soluzione giuridica ma formalmente costituzione
imperiale con altri effetti sul piano della vincolativit
-Il rescritto (Rescriptum principis) una delle fonti del diritto romano. In pratica
si tratta di una risposta data ad un quesito, attinente a questioni giuridiche,
rivolto all'imperatore da parte di un privato o un pubblico funzionario. Il parere,
apposto in calce all'istanza, faceva stato, divenendo un indirizzo giuridico
generale.-

Occorre precisare che adriano fu autore di un rescritto che con il quale avrebbe
riconosciuto efficacia vincolante ai responsi dei giuristi a condizione che tra gli
stessi vi fosse una comunis opinio( si ha una incertezza su questa disposizione
poiche gli studiosi danno diverse interpretazione su questo intervento, chi
sostiene che adriano non avrebbe abolit lo ius publicae respondendi ritengono
che qui adriano si sarebbe posto il problema di regolare lutilizzo dei responsi
rilasciati dai giuristi muniti di ius publicae respondendi, soprattutto nel caso in
cui vi fosse contrasti di opinione tra questi responsi, adriano dunque avrebbe
indivuato una regola circa lutilizzo di questi responsi, adriano dice che erano
vincolanti i responsi ove vi era una comune opinione, quindi in sintesi quelli
non patentati non erano vincolanti, quelli patentati erano vincolanti solo se vi
era una comunis opinio.

Secondo lindirizzo di cerami ossia quelli che ritengono che adriano avrebbe
abolito lo ius publicae respondi, questo rescritto avrebbe riguardato i responsi
rilasciati da tutti gli giuristi senza distinzione tra patentati e non patentati.

Ha efficacia di legge quella opinione dei giuristi ove vi comune opinione.

GENERI LETTERARI RELATIVI ALLA ATTIVITA DIDATTICA

Opere elementari del diritto

Pomponio con il suo enchiridion ossia un manuale elementare che tratta di


diritto pubblico, autore un giurista dellepoca antoniniana ossia seconda
metta del 2sec d.c. noi non conosciamo lopera in maniera completa,
conosciamo lopera o meglio parte dellopera grazie al digesto, lopera divisa
in tre parti:

- Le origini del processo in cui pomponio si occupa delle Fonti del diritto
- De magistratibus ove si occupa della carica politica
- Tratta della Giurisprudenza e si occupa della successione degli giuristi.

Gaio sempre nelleta antoniniana con le sue istituzioni riguarda


prevalentemente lo ius privato romano ( il diritto pubblico ne parla
pochissimo ove gaio si sofferma su alcuni concetti principali e parla di
fonti del diritto) secondo uno schema suddiviso in tre parti:
- Persone
- Le res
- Le actionnes

Le parti sono tre e i libri sono 4

Per persone si intendeun essere umano e non come soggetto di diritto, le


persone sono distinte tra liberi e schiavi e a roma gli schiavi non hanno
capacit giuridica e non potevano essere titolare di diritto o obbligazioni ma
hanno capacit dagire. Il significato pi antico di persona deriva dalla
maschera teatrale, ci deriva attraverso un percorso semantico in quanto
persona avrebbe indicato la maschera dal verbo latino personaree cio
risuonare legata al fatto che la voce interna alla maschera avrebbe
risuonato. Da maschera al personaggio che porta la maschera

Gli schiavi a roma sono in una posizione intermedia, sono essere umani ma
sono anche res.

Per res si intende elementi del patrimonio. Si occupa sia di diritti reali che
obbligatori

Le actionnes riguardano il processo privato romano, in particolare gaio si


occupa del processo per legis actionnes ( senza questo manuale sapremmo
ben poco) e del processo formulare e non vi nessuna informazione del
processo cognitorio nonostante nellepoca antoniniana e dunque durante il
periodo di gaio fosse quello pi utilizzato

Questo manuale colma molte lacune, a noi ci pervenuto integralmente


ossia al di fuori di qualsiasi compilazione scritta giustinianea e post classica,
il fatto che conosciamo questa opera integralmente garantirebbe
loriginalit e genuinit, una opera priva di interpolazioni al pi qualche
glossema. Conoscere un opera al di fuori del digesto vuol dire conoscere un
opera genuina poiche la compilazione del digesto quale raccolte di
frammenti di giuristi classici rispondeva ad una esigenza di tipo legislativo e
cio determinava una interpolazione delle opere in quanto considerate come
fonti del diritto determinava lesigenza da parte di giustiniano di adeguare
lopera classica con il diritto giustinianeo e ci determinava una non
genuinit dell opera stessa. Nel digesto noi non siamo sicuri se lopera
classica originare o interpolata

Le istituzioni di gaio le conosciamo grazie ad uno studioso tedesco Niupur


( anni 800)il quale venne inviato in italia da Savigny alla ricerca di scritti,
nel 1800 lo studioso nella biblioteca di verona trovo un palinsesto, un testo
in cui erano riportate le lettere di san girolamo, al di sotto di queste lettere
cera una scrittura pi antica detta scrittura interior che certamente si
riferiva ad una opera giuridica, il codice era un codice pergamenaceo, visto
che questo materiale era molto costoso vi era la prassi che questi fogli
veniva raschiasti, la scrittura veniva raschiata per riscriverci sopra, lo
studioso per non si rese conto che lopera fosse di gaio, sar savigny che
si accorge che questo testo riportava il testo di gaio.

Si solito parlare di gaio veronese perche questi rescritti sono stati ritrovati
a verona, noi abbiamo altre informazioni pervenuta direttamente per mezzo
di papiri ritrovati in egitto, in questo caso si parla di Gaio egizio.

Gaio pubblico il manoscritto nel 2sec d.c. e a distanza di 3sec ossia nel 5sec
si ha una copia del manoscritto, noi conosciamo un opera riproduttiva. Il
manoscritto non coevo con il momento della pubblicazione, lopera viene
pubblicato nel 2sec d.c. il manoscritto una copia del 5 sec a.c.

Grazie a uno di questi papiri noi siamo a conoscenza del consortium ex cirto.

Gaio un giurista del secondo sec d.c., non sappiamo quasi niente di gaio,
( in origine era un provinciale secondo moxen) secondo gli studiosi gaio si
presume un giurista modesto in quanto sconosciuto durante il suo periodo di
vit, giao famoso nellepoca post classica perce in un epoca di
offuscamento delle varie opere giuridiche, gaio fu apprezzato per la sua
chiarezza.

Gaio lunico giurista classico non di et severiana che viene inserito nella
legge delle citazioni.

Viene fatto un riassunto delle istituzioni, riassunto chiamato epitome gai,


lepitome gai un riassunto delle istituzioni contenuto nelle lex romana
visigoturium del 506, una legge romano barbarica, si tratta di una raccolta
mista di leges e iura fatta da Alarico II re dei visigoti e serviva a regolare i
rapporti con i cittadini romani che vivevano nel regno visigotico ( tra Francia
e spagna), questa raccolta si ispira al principio di personalit del diritto,
tramite questa lex conosciamo frammenti del codice gregoriano teodosiano
ed ermogeniano, conosciamo frammenti delle tavole sentezie ovvero una
opera giurisprudenziale che costitui una rielaborazione fatta in epoca post-
classica di opere e rescritti del giurista paoloe in pi contiene lepitome gai
cioe un compendio o una sintesi delle istituzioni di gaio, questo epitome
contiene due libri e manca il processo perche anacronistico.

Allinterno della lex romana visigoturium si trova una interpretazione


visigotica in cui si spiegano ogni singolo atto, lunica parte che non contiene
linterpretazio proprio lepitome gai perche gia di per se rappresenta una
sintesi.
Il quadro del diritto che emrge da gaio non sembra corrispondente alla stato
del diritto della seconda met del 2sec d.c. piuttosto il quadro che gaio ci
mostra sembra coerente con la situazione giuridica del I sec e non della
seconda met del 2sec a.c.

Gaio per esempio si occupa del processo gi abolito nel secondo secolo,
gaio non si occupa del processo cognitorio che era attuale ai suoi tempi e si
occupa del processo delle legis cationi gi abolito con la lex julia indiciurum
privatorium di ottaviano, gaio inoltre si professa sabiniano facendo
riferimento a giuristi sabianiani del I sec d.c.

Gaio inoltre non fa riferimento alla codificazione di adriano

Questo anacronismo ha portato alla possibilit che questo manuale che noi
conosciamo sia la rielaborazione di un testo di un precedete manuale del 1
sec d.c. gli studiosi parlano ur gaios ossia gaio originario, quindi vi sarebbe
stato un gaio originario che avrebbe scritto un manuale rielaborato da un
altro gaio.

Ce chi sostiene che questo gaio altro non sarebbe che gaio cassio ossia un
giurista che avrebbe dato vita alla scuola sabianiana detta anche cassiana.

DOMINATO

284 d.c. al 565 corrispondente alla morte di giustiniano, durante questa


fase il tema principale riguarda quello delle fonti del diritto, un tema che
viene affrontato dagli imperatori attraverso due esigenze, da un lato
abbiamo lesigenza di relizzare raccolte di questo materiale delle fonti del
diritto, dallaltro abbiamo lesigenza di articolare le diverse fonti del diritto
in base a precisi rapporti gerarchici.

Ad inizio del dominato abbiamo la pubblicazione dei primi 2 codici, il codex


gregoriano seguito dal codex ermogeniano ( codici di epoca dioclezianea), il
termine codex viene utilizzato in un nuovo significato, non pi di corteccia
che poi passo nel 3sec a formatto librario, adesso viene utilizzato per
indicare la raccolta di leges ovvero raccolta di costituzioni imperiali.

In epoca classica si dice che le costituzioni hanno efficacia di legge, nel


tardo principato si dice che le costituzioni sono esse stesse leges, questa
equiparazione tra costituzione e leges si mantiene anche nel dominato,
reso possibile dal fatto che non ci sono pi leges comiziale.

Il codice gregoriano era una raccolta fatta di privati, raccolta di costituzioni


imperiali a partire dallepoca adrianea, si tratta soprattutto di costituzioni
che riguardano il diritto privato e in pi vengono raccolti rescritti, il codice
ermogeniano un semplice codex di completamento del codice gregoriano,
si tratta di un semplice libro. Noi conosciamo questi codice in via
frammentaria tramite la lex romana visigoturim, non abbiamo la certezza
degli autori, certo che non sono emanati da imperatori e come tale non
hanno valore normativo. Si tratta di codex fatti da privati, si presume che
questi privati siano membri del collegio imperiali.

Per quanto riguarda lesigenza di avere un rapporto gerarchico tra le diverse


fonti fu avvertita in primis dallimperatore Costantino ( primi anni 4sec d.c.),
per la prima volt le diverse fonti del diritto si vanno organizzando sulla
base di un rapporto gerarchico, tutto ci al di fuori di una politica
programmatica, si tratta di singoli episodici interventi che riguardano solo
alcune fonti del diritto e peraltro maturati in epoca distanti tra di loro
( questi interventi).

Il primo intervento riguarda le leges o costituzioni imperiali, al di la del fatto


che costantino stabilisce alcune condizioni per il riconoscimento di
costituzioni, per la prima volta si pone un rapporto gerarchico tra rescritti e
il resto dell ordinamento giuridico, pi precisamente viene affermato da
Costantino la nullit dei rescritti contra ius, il rescritto una fonte
subordinata rispetto alle altre fonti del diritto, con costantino si rovescia la
prospettiva classica relativa al rapporto consetudo e lex, giuliano equiparava
consuetudine e lex, costantino invece subordinava la consuetudine alla lex
poiche la cosetudine nonostante venisse considerata non poteva prevalere
sulla legge o ratio iuris ossia contro i principi fondamentali dellordinamento
giuridico e in pi Costantino con riferimento agli iura inteso come scritti di
giuristi dellepoca classica quindi in un senso differente di gaio che parlava
di iura, eta post-classica vi era la tendenza a ricondurre tutte le fonti del
diritto a due grandi categorie leges e iura .

Gli interventi di Costantino riguardano:

- Il divieto dellutilizzo delle note di paolo e ulpiniano aventi ad oggetto gli


scritti di papiniano
- Costantino riconosce a distanza di 6 anni lefficacia vincolante delle
sentenze di paolo quale rielaborazione in epoca post classica di opere del
giurista paolo conosciute grazie alla lex romana visigoturium

Per avere una politica programmatica circa le fonti del diritto bisogna
attendere i primi anni del 5sec d.c. con valentiniano III, limpero oramai
diviso in due parti, impero doriente ed impero doccidente, questa
distinzione risale al 395d.c. alla morte dellimperatore tedosio I, alla sua
morte limero viene diviso in due parti , onorio e arcadio, valentiniano III
imperatore doccidente attua un provvedimento emanato nel 496d.c., si
tratta questo provvedimento di una horatio in senato, una costituzioni ab
senato. Valentiniano III emana un provvedimento generale per quanto
riguarda lutilizzo nei processi delle leges e iura. Il provvedimento che
riguarda le leges ( conosciuto per me mezzo del codex giustinianeo)
riporta nella prescizio il nome non solo di valentiniano ma anche di
teodosio II.
Il provvedimento in realta viene adottato da Valentiniano III (allinterno
della prescrizio ci sono entrambi i nomi perche nonostante limpero fosse
separato valeva sempre il principio di unitariet) xk nella subscrizio ove
c data e luogo di emanazione c scritto Ravenna ( capitale in quei
tempi dellimpero romano occidente).
Per la prima volta viene posta una distinzione formale tra leges
generales e specialis:

lex generalis :
-qualunque provvedimento adottato dallimperatore con la forma
delleditto o nella forma di senato consulto
-ogni provvedimento emanato dallimperatore e notificate nelle provincie
- sono leges generali tutti i provvedimenti dellimperatore in cui
espressamente detto che questa lege deve considerarsi generale e in cui
espressamente detto che questo provvedimento appena adottato
dallimperatore debba essere applicato anche ai casi futuri.

Sono leges speciali tutti le altre


una distinzione che serve ad affermare la nullit delle legi speciali
contram leggi generali
La legge speciale subordinata alla legge generale.

La parte che si occupa degli iura nota come le LEGGI DELLE


CITAZIONI, in questa parte valentiniano III fornisce un criterio ai giudici
con il quale disciplinare lutilizzo degli scritti degli giuristi nellambito del
processo. Valentiniano afferma che possono essere utilizzate solo le
opere di 5 giuristi, ossia papiniano gaio paolo ulpiniano e modestino.
Nel caso di conflitto di opinioni tra le opere di questi giuristi prevale la
maggioranza, se non cera una maggioranza prevale papiniano. Nel caso
di mancaza di maggioranza e papiniano non si fosse espresso il giudice
era libero, la decisione si dice veniva rimessa la prudente apprezzamento
del giudice.
Teodosio II recepi la legge delle citazioni che fu riportata nel codice
teodosiano( che noi conosciamo con la lex romana visigotorium).
Teodosio II recepi lidea di valentiniano III circa gli iura nel senso di tener
in considerazione questi 5 giuristi ma inoltre qui teodosio allargo
lopinione dei giuristi che potevano essere utilizzati, dunque non solo
questi 5 ( gaio, papiniono , modestino ulpiniano e paolo) ma anche questi
giuristi che da questi 5 venivano richiamati nelle loro opere purche vi
fosse certezza del fatto che questi venivano richiamate.
A distanza di tre anni si ebbe un ulteriore intervento estremamente
importante, la pubblicazione di una costitutio che va sotto il nome di ina
ox del 429 d,..c valentiniano III ribalta un principio caposaldo del
principato e dominato relativo al rapporto tra imperatore e plebisciti, il
principe come sappiamo non era tenuto al rispetto della legge.
Valentiniano III afferma un principio opposto ossia che adesso anche il
principe al pari di chiunque cittadino sottoposto allosservanza delle
leggi, si abbandona il principio di principes super leges e viene adottato il
principio di legges super principes, si afferm il principio di legalit, il
sovrano pu decide in base alla legge .
Nel 1579 abbiamo un opera considerato fonte del costituzionalismo
politico e religioso, viene pubblicato da stefanus brutto uccisore del
tiranno e della ribellione contro il tiranno , il diritto del singolo di agire
contro il tiranno. Si fa riferimento alle vicende relative Nel 1572 la notte
di san Bartolomeo , si doveva celebrare un matrimonio tra protestate e
una cattolica, arrivati a parigi, durante la notte gli ungonotti furono
sterminati quasi completamenti, da li si ha la pubblicazione di questa
opera. Questa opera riporta la costituzione di valentiniano III circa la
sottoposizione alla legge. Il principe potra certamente modificare le leggi
ma non potra farla per mezzo di provvedimenti di portata particolare, l
imperatore pu modificare la lex ma per tutti e non pu discostarsi da
quanto lui detto.

Il codex teodosiano si tratta ( 438d.c.) di una raccolta di costituzioni


imperiali, il primo codex ufficiale ossia pubblicato e fatto da un
imperatore, ha valore normativo a differenza degli altri codice e in pi c
una differenza per quanto attiene alla tipologia, al contenuto, perche i
primi due codici ( gregoriano ed ermogeniano) sono raccolte di leges
particolare ( rescritti), il codice teodosiano raccoglie lex generales a
partire da costantino in poi. Da constantino in poi perche un codice
cristiano e quindi raccoglie lex di imperatori cristiani ( co costantino si ha
leditto di tolleranza ) ( tanto e vero che parte del codex tratta della
materia ecclesiastica ) . il codex suddiviso in 16 libri a loro volta
suddivisi in titoli per ratione materie, altres tratta prevalentemente di
ius pubblico mentre i primi due codici trattano di diritto privato. Codice
conosciuto grazie alla lex romana visigotorium.
Il codex risalente al 438 fu recepito nel 439 anche in occidente.
Questo codice il risultato di un lungo processo codificatorio, nel 429
teodosio II aveva dato un incarico a una commissione di realizzare una
duplice raccolta, una prima compilazione di costituzioni imperiali
emanate da constatino in poi indipendentemente dal fatto se fossero
state abrogate, un secondo progetto preveda la raccolta di sole
costituzioni imperiali valide correlati dalla raccolta di iura ossia scritti
della giurisprudenza classica, questo progetto non and a buon fine ed
il motivo per cui nel 435 teodosio II abbandona il suo progetto e si occupa
della raccolta di sole costituzioni imperiali in vigore. Per quanto attiene ai
codice gregoriano ed ermogeniano viene riconosciuta efficacia
normativa, nellambito del codex teodosiano una prima gerarchia delle
fonti nel senso che le fonti sono disposte secondo lordine di trattazione,
la gerarchia dunque dipenderebbe dallordine di trattazione ( editti
rescritti mandati e gli iura ossia rescritti dei giuristi)

GIUSTINIANO

Imperatore doriente ( loccidente nel 476 d.c. con la deposizione di


romolo augusto quale
ultimo imperatore doccidente, questa parte fu sottoposto al potere
ostrogoti e visigoti)

limpero doriente andr avanti fino al 15 sec ( poi avremmo i turchi).

Nel 527 d.c. dopo la morte di Giustino che era imperatore , Giustiniano
diviene imperatore

Il primo progetto quello di realizzare una raccolta di leges, questo progetto


ha inizio nel 528 con la pubblicazione di una costituzione che va sotto il
nome di et que necessario.

Giustiniano diede lincarico ad una commissione di effettuare una raccolta di


costituzioni imperiali, con la possibilit di interpolarle per adattarle al diritto
giustinianeo, a partire da teodosiano e di abrogare i precedenti codici
gregoriano ermogeniano, Giustiniano dunque tenta di creare un codex che
avrebbe posto fine a tutti i vari codex emanati nel tempo.

questo codice prende il nome di Codex iustinianus novus abrogato solo


5anni dopo la sua emanazione.

Nel 530 giustiniano diede lincarico ad una commissione presieduta da


triboniano di effettuare una raccolta di iura ossia raccolta di opere
giurisprudenziali classici, questa opera DI RACCOLTA a distanza di tre anni
sar pubblicata con la costitutio TANTA.

Nel 533 abbiamo il digesto quale raccolta organica di scritti dei giuristi e di
frammenti di giuristi. Lopera si compone in 50 libri ed ogni libri e suddiviso
in titoli in ratione materie, allinterno abbiamo i framenti, ogni brano
presieduto dalla prescrizio indicante il giurista,

all11 sec avremmo anche i paragrafi

Il digesto ( significa raccogliere) aveva finalit normativa, giustiniano


risponde alla stessa esigenza avtua da valentiniano III, quello del digesto era
una esigenza di stabilire come sostanzialmente utilizzare gli scritti dei
giuristi nei processi ( i brani veniva utilizzato dalle parti in processo) in
quanto fonti del diritto.

E questo il motivo che spinge Giustiniano a pubblicare il digesto e lo pubblica


in una costituzione imperiale ( costituzione tanta). I brani del digesto hanno
valore normativo, parla Giustiniano di leges nostrae

Con valentiniano abbiamo il criterio delle leggi delle citazioni, Giustiniano qui
riporta la vincolativit in diverse modo.

Nel 534 viene pubblicato da Giustiniano il codex repetitae prelationis, si tratta


di un secondo codex che abroga il primo codex, si tratta di una seconda
edizione del primo codex

Giustiniano pubblica questo secondo codice perche tra il 529 data di


emanazione del primo e il 534 data di emanazione del secondo, il primo
codice sarebbe invecchiato perche i questi 5 anni sarebbero state
emanate tante costituzioni imperiali che determinarono linvecchiamento
precocce del primo codex, in realta una volta pubblicato il digesto il
primo codex era incompatibile, il digesto incompatibile con il primo
codice ( a noi non pervenuto ).
noi conosciamo conosciamo un piccolo papiro del primo codex, questo
papirio ci dice che limpianto sistematico del primo codex era assai
diverso e inoltre stando alle informazioni di questo papirio si sa che nel
primo libro del primo codice era contenuta la legge delle citazioni di
valentiniano III relativo al regolamento degli iura. Dunque nel primo
codex Giustiniano aderiva alla prospettiva di valentiniano III che nel 533
oramai era obsoleta in quanto non vale pi la legge delle citazioni in
quanto vale il digesto in quanto si tratta di una sola costituzione che
regola lintero sistema giuridico.
Il primo codice si sostiene che rappresenti un opera grossolana di qui
lopportunit di modificare abrogando il primo codice, si parla di auto
interpolazione. Auto interpolazione voluta da Giustiniano stesso
( Giustiniano vieto l utilizzo del primo codice, addirittura viet la
riproduzione del primo codex)
Il primo codex composto da 12 libri divisi in titoli per materie
preceduta prescrizio e seguita da subscrizio e contiene le leggi delle
citazioni.

Dopo il 534 giustiniano continua ad emanare costituzioni imperiali ma


non verranno mai inseriti in codice ne sar fatto un terzo codice, per
riferissi a queste costituzioni si parla di novelle costituzioni, novelle
costitutiones fa riferimento a quelle costituzioni imperiali che fossero
intervenute a modificare limpianto di un precedente codice, non
sufficiente che sia nuova ma occorre che modifichi un precedete codice,
si parla di novelle in due precisi momenti, per Giustiniano e per teodosio
II ove si parla di novelle teodosiane

Istituzioni lultima parte della compilazione giustinianea, in ordine


temporale precendete al secondo codice, vengono pubblicato nello stesso
anno del digesto 533, sono un opera compilatoria ossia opera creata
utilizzata pi opere. Il punto di riferimento principale delle istituzioni di
Giustiniano sono le istituzioni di gaio ma vengono utilizzate anche altre
opere.

A differenza del digesto le istituzioni sono sviluppate in forma di discorso


diretto dellimperatore, come se a parlare fosse limperatore stesso che si
rivolge agli studenti.

Lopera suddivisa in 4 libri grosso modo ricalca le istituzione gaiane con


qualche differenza, il processo non formulare ma il processo per cognitio
extra ordinem.

Le istituzioni al pari del digesto, del codex hanno valore normativo, sono
fonti del diritto tanto vero che vengono anchesse emanata da una
costituzioni imperiali.

Linsieme di tutte queste opere prende il nome di corpus iuris civilis verr
utilizzata a fini didattici nellambito di un impianto di riforma degli studi
giudici. ( riforma avvenne con la costitutio omnem)

Potrebbero piacerti anche