Una giovane fotografa a Bologna e in Emilia Romagna

Essere un fotografo a Bologna e in Emilia Romagna nello specifico, non era una cosa che
pensavo di fare durante la mia vita. Pensavo tuttaltro. Ho fatto altro, Ho fatto tanto altro per
anni. Poi sono tornata alla fotografia. Dico tornata perch sin dallanalogico stata una storia
di allontanamenti e vicinanza, come talora succede, nelle cose che facciamo e ci spingono
oltre noi o non possiamo controllare appieno. Non avrei mai immaginato che con tutti gli
amanti e i pro nella fotografia che ci sono a Bologna, ci fosse onestamente necessit pure del
miopunto di vista sulla realt. Ed per questo motivo, pure nella vita di tutti i giorni e in tutti gli
ambiti della mia ricerca, che io avevo decisamente preferito per un posizione di considerazioni
e silenzio. Fino ad oggi.
Quando ci si mette comodi a sedere su un pratico punto ai primi posti senza mai salire sul
palco, quando ci si addestra ad osservare in silenzo, lurgenza della manifestazione si oscura
e, sotto la superficie quasi rovinata, si fa melma incandescente.

Quale era le cosa che avevo da reclamare che non fosse gi compiuto da altri? Cera
realmente pure necessit della mia fotografia? Facevo le domande sbagliate.
Quanto a lungo potevo eludere linteresse per rifrazioni, vetri e lenti?

Con queste energie ho cominciato daccapo nella nebbiosa e fredda Bologna e nell Emilia
Romagna, dove i desideri riescono a solidificarsi e camminare da soli.
Fotografia di strada, urbex e third landscapes, tra cieli e luoghi religiosi, con un
sentimentalismo lampante verso la produzione di ritrattistica.

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