Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
Arthur Schopenhauer
Il velo di Maya
filosofia - Schopenhauer
tradizione indiana. Il velo di Maya, che ci separa dal deserto del reale, , nella visione
indiana, indispensabile perch senza di esso saremmo esposti allorrore del reale e
non potremmo vivere. La sua stesura fu dunque un atto di piet da parte di Maya. Per
questo motivo, secondo la saggezza indiana, il velo di Maya non pu essere
perforato.
Il filosofo, abbiamo detto, sa che il fenomeno solo un velo di Maya che copre
la cosa in s. C un modo per sollevare questo velo e scoprire cosa sta sotto? Per
Schopenhauer s. E lo possiamo fare attraverso IL CORPO (se fossimo testa alata di
angelo, cio incorporei, non potremmo arrivare alla conoscenza del noumeno).
Infatti il corpo per S. lunico oggetto delluniverso che possiamo DAVVERO
conoscere. Il corpo un oggetto molto particolare: esterno a me (lo posso
toccare, vedere; lo posso percepire attraverso i sensi, come tutti gli altri oggetti del
mondo, ed quindi fenomeno come tutti gli altri oggetti del mondo); ma posso
conoscerlo anche dallinterno (lo viviamo dal di dentro, possiamo quindi capire
quale la sua essenza; vediamo il corpo come noumeno e non come fenomeno).
Concentrandosi su questo ultimo aspetto S. vede che lessenza del nostro io la
volont di vivere, limpulso (la forza) irresistibile che ci spinge ad esistere e ad
agire. Noi siamo vita e volont di vivere, pi ancora che intelligenza. Questa volont
una forza cieca e misteriosa, che ci spinge a desiderare, agire, lottare,
soffrire: un cieco e irrazionale istinto di sopravvivenza.
E questa volont non solo lessenza del nostro io, ma (per analogia) una forza che
muove tutto il mondo e tutti gli esseri. La volont per S. la cosa in s
dellintero universo: Essa lintimo essere, il nocciolo di ogni singolo, ed
egualmente del Tutto
CORPO
un oggetto del mondo che lo viviamo dallINTERNO
FENOMENO NOUMENO
possiamo percepire
la sua essenza la VOLONT DI VIVERE,
dallESTERNO
listinto di sopravvivenza
Caratteri della volont di vivere
filosofia - Schopenhauer
Il pessimismo
Lessenza di tutte le cose del mondo la volont: ed una volont infinita, una
volont che vuole tutto e non ha altro scopo se non quello della sua affermazione.
Volere significa desiderare. E si desidera sempre qualcosa che non si ha e si
vorrebbe avere: si desidera solo qualche cosa che manca. Il desiderio quindi anche
dolore, dolore per qualcosa che ci manca e vorremmo avere.
Non riusciamo mai a soddisfare i nostri desideri. Per un
desiderio che venga appagato, ne rimangono almeno dieci insoddisfatti. Inoltre,
nessun oggetto del volere, una volta conseguito, pu dare appagamento durevole,
bens rassomiglia soltanto allelemosina che, gettata al mendico, prolunga oggi la sua
vita per prolungare il suo tormento ( una piccola e breve soddisfazione che verr
filosofia - Schopenhauer
subito sostituita da un nuovo desiderio). Il piacere, dunque, non altro che una
momentanea assenza di dolore (mentre il dolore parte della struttura della vita).
Lamore Lamore non ci salva da tutto ci, anche lamore solo unillusione.
Lamore nelluomo un bisogno fortissimo ed accompagnato da
piacere: e non un caso. Difatti, per S., solo lo strumento usato dalla
volont per far continuare la vita della specie (attraverso la
riproduzione). Ogni innamoramento, per quanto etereo (spirituale, puro) voglia
apparire, affonda sempre le sue radici nellistinto sessuale, dice S. affermando la
natura puramente biologica dellamore. Proprio quando crediamo di realizzare
maggiormente noi stessi continua siamo lo zimbello della natura. Lamore?
[] due infelicit che si incontrano, due infelicit che si scambiano e una terza
infelicit che si prepara. Allegria!
filosofia - Schopenhauer
Larte
Larte conoscenza libera e disinteressata (non ha un fine pratico, utile). Qui il
soggetto contempla (osserva e pensa intensamente) le idee (lamore, la guerra ecc., in
astratto); nel fare questo lartista esce dal mondo concreto, se ne sottrae, se
ne libera, dimenticando per un attimo i bisogni e i desideri quotidiani per
cogliere le idee nella loro purezza. Larte un conforto alla vita, ma la sua funzione
liberatrice solo temporanea, dura poco. Il soggetto, momentaneamente, si pone di
l dal dolore, di l dalla volont, di l dal tempo; il soggetto (e il genio in
particolare) si perde nellintuizione artistica e dimentica nellarte la propria
individualit.
Schopenhauer presenta anche una classificazione dei generi artistici, dal grado pi
basso al grado pi alto:
filosofia - Schopenhauer
Larte, per, lo abbiamo visto, pu darci solo una soddisfazione momentanea, non
sconfigge la volont di vivere, non elimina la volont. Abbiamo dunque una seconda
possibilit di combattere la volont, la morale.
La morale
La morale un impegno nel mondo a favore del prossimo.
Da dove nasce, per S.? Dal sentimento di piet che avvertiamo quando vediamo
le sofferenze nelle altre persone e capiamo che sono come le nostre.
Attraverso la piet capiamo che siamo tutti uniti in questa vita dominata dalla volont
e riusciamo cos a sopprimere qualsiasi distinzione egoistica fra noi e gli
altri (perch abbiamo capito che in tutti i fenomeni del mondo c si individuata,
oggettivata la stessa volont che in noi).
Volont egoismo
Morale altruismo
Insomma: capiamo che noi e gli altri siamo la stessa cosa, dobbiamo tutti sottostare
alla volont. Cos non ci si preoccupa pi del nostro bene e del nostro male, ci si
distacca dal nostro interesse individuale. Ci si pu fare in due modi: 1) attraverso la
giustizia (il semplice non fare del male) o 2) attraverso la carit (il fare del bene,
per compassione).
Lascesi
Attraverso lascesi (esercizio dello spirito che, grazie allannullamento degli istinti e
delle passioni, cerca la perfezione spirituale) luomo cerca proprio di estirpare
(come per una pianta, togliere tutto, anche le radici) il proprio desiderio di
esistere e di volere.
filosofia - Schopenhauer
Si tratta dunque di eliminare ogni desiderio, ogni volere. Lascesi prima di tutto
castit perfetta, cio leliminazione dellimpulso che ci spinge a procreare. Bisogna
rinunciare poi a tutti i piaceri, tramite la povert, il sacrificio e cos via. Dobbiamo
insomma cercare di vincere la nostra stessa volont di vivere, facendo tutto il
contrario che questa volont vorrebbe che facessimo! Questo per S. lunico vero
atto di LIBERT che concesso alluomo. quindi un distaccarsi dalla vita e da se
stessi, fino ad arrivare al nirvana, cio una condizione di benessere assoluto, di
beatitudine perfetta, che nasce dallannullamento di tutte le passioni e della volont
stessa di vivere ( lestinzione della volont di vivere che in noi, con tutto il suo
carico di sofferenze e inquietudini).