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sicurezza
formatori
Notizie CNSAS - agosto 2015 - Anno XXI - n. 2 (61) - Poste italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - 70% NE/GO
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foto Paolo Cortelli Panini foto Marco Paderno

Anno XXI
n.2 (61) / agosto 2015

1 Editoriale 28 Soccorso alpino a Verona


N otizie delCORPO NAZIONALE
SOCCORSO ALPINO E
SPELEOLOGICO
la redazione di Michela Canova
Periodico specialistico pubblicato dal
Corpo nazionale 2 Dati statistici 2014 30 Sicuri con la Neve
soccorso alpino e speleologico.
Anno 21 (2015). Soccorso alpino e speleologico di Elio Guastalli
Numero 2 (61).
Registrazione presso il Tribunale 11 Dati statistici 2014 35 Estratto decreto 13 aprile 2011
di Gorizia n. 258 del 29-6-1995.
Editore: interventi in Valle D'Aosta 36 Estratto decreto 12 gennaio 2012
Corpo nazionale
soccorso alpino e speleologico a cura di Adriano Favre
Redazione:
38 Documento sicurezza volontariato
Ruggero Bissetta, Alessio Fabbricatore,
Giulio Frangioni, Elio Guastalli
12 Incidenti speleologici 2014 Servizi regionali CNSAS
Direttore responsabile: a cura di Lelo Pavanello
Alessio Fabbricatore 40 Soccorso alpino
Grafica:
Alessio Fabbricatore
14 Interventi in forra e speleologico lombardo
Segreteria editoriale: a cura di Lelo Pavanello di Daniela Rossi Saviore
Studio tecnico associato
Fabbricatore Alessio
Corso Giuseppe Verdi, 69
15 Accordi CNSAS 41 Consulta nazionale di volontariato
34170 GORIZIA
con ANC e UCIS di Alessio Fabbricatore
e fax 0481 82160 (studio)
338 6854443 (portatile) 18 Commissione 42 Dolomiti rescue race
E-mail:cnsassecondazona@libero.it
Amministrazione: tecnica speleologica di Michela Canova
Corpo nazionale
soccorso alpino e speleologico
via Petrella, 19 22 49 corso UCV 44 Garante della privacy
20124 MILANO
02 29530433 a cura di Giulio Frangioni a cura di Alessandro Molinu
fax 02 29530364
E-mail: segreteria@cnsas.it
23 Segugi bavaresi 45 Intervista al
Fotografie:
archivio C.T.S.; archivio Delegazione di Paolo Cortelli Panini dott. Mario Landriscina
bellunese; archivio Servizio regionale
lombardo; archivio Servizio regionale a cura di Elio Guastalli
piemontese; Paolo Cortelli Panini; 24 European
Elio Guastalli; Marco Paderno; P.C.M.
Dipartimento P.C.; Alex Stor Cave Rescue Meeting 2014 51 Trofeo Mezzalama
Foto di copertina e IV:
Archivio Trofeo Mezzalama di Alberto Ubertino 52 GeoSub
Elaborazione dati statistici:
Massimo Sbarbaro 26 La comunicazione del CNSAS
Impaginazione,
fotocomposizione, stampa: di Daniela Rossi Saviore
Grafica Goriziana - Gorizia

NotiziedelCORPO NAZIONALE 27 Corso DOS


SOCCORSO ALPINO E
SPELEOLOGICO di Antonello Casu e
stampato a Gorizia, agosto 2015
Daniela Rossi Saviore
siamo giunti al numero 60 del il Soccorso Alpino SpeleoSoccorso:
Ed it or ia le E dit or ia le E di to ria le E di to ria le E un bel traguardo. Ma analizziamo i contenuti di questo sessantesimo numero,
il primo del 2015.
Come ormai di consuetudine il primo numero dellanno dedicato alle statistiche degli
interventi di soccorso alpino e speleologico dellanno precedente, in questo caso il 2014.
Le statistiche, che questanno si presentano in una veste grafica ed una impaginazione
completamente nuova, accattivante ed immediatamente leggibile, sono presentate con
unanalisi dei dati redatta dal coordinatore di segreteria Giulio Frangioni.
Sempre, come di consueto, il veterano del Soccorso speleologico Lelo Pavanello, effettua
una impeccabile analisi di tuti gli incidenti speleologici e degli interventi in forra relativi
al 2014.
Su impulso del Dipartimento della Protezione civile il C.N.S.A.S. ha firmato due accordi
con lAssociazione Nazionale Carabinieri (A.N.C.) e con le Unit Cinofile Italiane di
Soccorso (U.C.I.S.). Ampio resoconto e testo degli accordi da pagina 15.
La Commissione tecnica speleologica del C.N.S.A.S. presenta un interessante lavoro,
innovativo soprattutto per la metodologia utilizzata: analisi non pi dei singoli materiali
ma la loro interazione allinterno dei complessi sistemi di recupero impiegati dal Soccorso
speleologico.
Il paginone centrale dedicato al European Cave Rescue Meeting 2014 organizzato sotto
legida della European Cave Rescue Association (E.C.R.A.). Il meeting si svolto a
Padriciano (Trieste) ed ha rappresentato il momento conclusivo del pi complesso
intervento di soccorso speleologico della storia: il soccorso svoltosi lo scorso giugno alla
Riesending-Schacthhle in Baviera.
Laddetto stampa del Soccorso alpino e speleologico lombardo, Daniela Rossi Saviore, tra
i vari interventi ha proposto delle riflessioni, relative alla Comunicazione del C.N.S.A.S.,
che offrono lo spunto per interessanti dibattiti su un argomento quanto mai attuale:
la comunicazione ed i social media.
Il redattore Elio Guastalli, referente del C.N.S.A.S. per Sicuri in Montagna, come di
consueto si assunto loneroso compito di raccogliere e normalizzare i quindici report
relativi alla giornata nazionale dedicata alla prevenzione degli incidenti tipici della
stagione invernale intitolata: Sicuri con la Neve.
Dopo la circolare inviata dalla Segreteria nazionale del C.N.S.A.S. per lennesima volta
vengono riproposti gli estratti del decreto 13 aprile 2011 e del decreto 12 gennaio 2012
che forniscono le indicazioni di base per la redazione del Documento di applicazione del
decreto interministeriale relativo alla sicurezza del volontariato (il cos detto D.V.R. del
volontariato). Ma non ci siamo limitati a fornire gli estremi dei decreti, di seguito
riportato lo schema di redazione del Documento con una ulteriore appendice relativa ad
un allegato previsto dalla circolare del D.P.C. del 06 dicembre 2012.
Nessun Presidente regionale del C.N.S.A.S. ha pi scusanti per non trasmettere il
Documento alla Segreteria nazionale del C.N.S.A.S. di Milano.
Il Consigliere nazionale Alessandro Molinu ci relaziona sullo stato dellarte relativo al via
libera dato al Soccorso alpino per lacquisizione non consensuale dagli smartphones dei
dati sulla posizione dei dispersi in montagna. Quando diverr effettivamente operativa
tale autorizzazione migliorer di gran lunga i tempi di ricerca delle persone scomparse e,
naturalmente, in possesso di uno smartphone.
Ancora Elio Guastalli ha condotto una magistrale intervista ad uno dei padri del Sistema
sanitario 118 e dellelisoccorso, il dott. Mario Landriscina.
Infine citiamo la ricostituzione della Consulta nazionale del volontariato avvenuta
ufficialmente a Roma, presso il Dipartimento di Protezione civile il 11 marzo 2015 e i
saluti a tutti i volontari del C.N.S.A.S. del Capo del Dipartimento della Protezione civile
Prefetto Franco Gabrielli che per decisione del Governo lascia tale incarico per assumere
quello di Prefetto di Roma.
la redazione
copertura di precise problematiche del-
lemergenza.
Una volta attuata una attenta analisi
nellambito dei rispettivi direttivi, ed
esplicitata la propria decisione di real-
izzare uno o pi dei moduli sopra indi-
cati, le Organizzazioni di rilievo
nazionale ricevono il necessario
sostegno economico e logistico (mate-
riali e mezzi assegnati in comodato
duso gratuito) da parte del Dipar-
timento.
Il Corpo nazionale soccorso alpino
e speleologico, classificato dalla legge
225/92 come struttura operativa del
Servizio nazionale della Protezione
civile, riconosciuto, anche con lis-
crizione nellelenco centrale ai sensi
della direttiva del Presidente del
Roma. Dipartimento Protezione Civile Italiana.
Consiglio dei Ministri del 13.11.2012,
in applicazione delle attivit program-
mate nel protocollo dintesa e degli
Sistema accordi stipulati con il Dipartimento
della Protezione Civile, ha avviato la
realizzazione dei seguenti moduli spe-
Protezione Civile Italiana cialistici:
1. modulo Speleo con sede a Lucca;
2. modulo Cani molecolari con
sede a Verbania;
3. modulo Camera iperbarica con

I
l Sistema della Protezione Civile azione di obiettivi immediati di raf-
forzamento delle potenzialit operative sede a Roma;
Italiana in continua evoluzione.
delle Organizzazioni di volontariato. 4. modulo Disostruttori con sede a
Landamento dinamico dellOrganiz-
Perugia.
zazione e, ancor prima delle scelte strate- Nella attuazione delle politiche di
Per ciascuno di questi moduli, il
giche, determinato dalle esigenze di ef- investimento di fondi nel settore del
C.N.S.A.S. assicura capacit tecniche,
ficienza ed efficacia che sono elemento Volontariato, sono stati individuati una
preparazione degli operatori e tempisti-
caratterizzante della macchina operativa. serie di obiettivi strategici di rafforza-
ca di intervento allaltezza di qualsiasi
Infatti lattenzione tecnica, a fare tesoro mento della capacit di intervento delle
esigenza operativa che presenti prob-
delle indicazioni derivanti dalle espe- Organizzazioni di volontariato di rilie-
lematiche attinenti al rispettivo settore.
rienze di soccorso e prevenzione, sia vo nazionale (quelle iscritte nellelenco
Per far ci il direttivo ha fornito da
nazionali che internazionali, porta ad af- centrale), che il Dipartimento della
tempo, allUnit di Crisi del
finare il coordinamento degli interventi Protezione Civile ha proposto, nel-
Dipartimento, riferimenti di reperibil-
in emergenza verso un target sempre pi lambito del suo ruolo di coordinatore it, raccolti in un apposito elenco, tali
definito e mirato, con evidente risparmio e di guida degli orientamenti di settore. da garantirne la possibilit di atti-
di energie e, non ultimo di sforzo eco- In tale prospettiva le Organizza- vazione, con tempi tecnici dichiarati,
nomico. Naturalmente va considerato che zioni di volontariato nazionale hanno 24 ore su 24.
la Protezione civile, a livello nazionale, potuto scegliere, secondo le proprie E importante rilevare infine che il
gode di un osservatorio privilegiato, potenzialit e capacit organizzative, descritto sistema modulare di interven-
dovuto sia alla posizione strategica del di realizzare i seguenti pacchetti modu- to in emergenza, non una speranza o
ruolo dei funzionari del Dipartimento del- lari: un progetto in costruzione ma una task
la Protezione Civile che alla grande 1. Modulo di assistenza alla popo- force di eccellenza, gi operativa e
platea del Volontariato. lazione per accogliere e soddisfare le disponibile che, negli aspetti del soc-
Ecco che, quindi, attraverso questi esigenze logistiche di circa 250 per- corso idrogeologico, sismico ecc. ha
elementi brevemente descritti e cio la sone; gi operato con successo.
ricerca dellefficacia e dellefficienza, 2. Modulo di assistenza soccorritori
le esigenze di ottimizzare le risorse per alloggiare ed assistere i Volontari dott. Mauro Ceccaroni
economiche a disposizione, le indi- operanti sullo scenario delle emergen- Servizio Volontariato
cazioni derivanti dallesperienza di ze; Presidenza del Consiglio dei Ministri
uomini (istituzionali e non) tesi verso 3. Moduli specialistici nei quali Dipartimento della Protezione Civile
un unico obiettivo (protezione e assis- ciascuna realt operativa Nazionale Ufficio I - Volontariato,
tenza alla popolazione colpita da possa offrire, secondo le proprie spe- formazione e comunicazione
calamit), hanno portato alla individu- cializzazioni e vocazioni operative, la Servizio Volontariato

2 il Soccorso Alpino aprile 2015


Langtang,
25 aprile

La Madre e la Figlia.
In alto una parte della seraccata
di Giuseppe Antonini caduta su Langtang

15 aprile

A vevamo avuto momenti di Sulla strada per Syabrubensi, nel fi-


tensione, ma non dir il perch; Siamo in treno e lei incrocia le dita nale, erano saltati a bordo del nostro bus
e cos per qualche giorno tra me mentre finisce le ultime telefonate, per una una decina di adolescenti. Pensavo fos-
e lei ci fu il silenzio. conferma che tutto funzioner come ha di- se una generosit concessa dallautista ai
Un messaggio di Oskar mi diede sposto con i suoi incastri prodigiosi. ragazzi della scuola. Ma il giorno seguente
loccasione per romperlo, dal momento Poi spegne il telefono. Ora , final- si legarono sulla schiena i nostri pesanti
che avremmo dovuto fare in fretta i mente in spedizione. Nanni ci attende in fardelli, facendo arrossire la nostra co-
biglietti per il Nepal. stazione, a Milano, ed sereno alla vigi- scienza ecco i nostri portatori; e il loro
Con Oskar sempre stato cos lia di questa impresa, da condividere con rivolgersi a noi con il Sir di protocollo,
allultimo momento, anche perch dei pochi amici. sottolineava la natura del rapporto, fa-
tanti che figuravano nella lista dei Lo scorso anno non eravamo riusciti cendoci sentire viaggiatori post colo-
disponibili a partire in spedizione, a convincerlo a venire, ma stavolta era- nialisti. E, tuttavia, la questione pi
eravamo rimasti solo in quattro. Pochi,
vamo stati molto pi persuasivi. complessa di quel che sembra. I principi
forse, ma determinati a concludere il
Infine, siamo a Kathmandu. morali e gli schemi delloccidente non
progetto esplorativo delle forre in quel
settore. Oskar li da qualche giorno e ci ac- possono funzionare in questa parte del
Il momento non era dei migliori ed coglie con la sua bella divisa nera da al- mondo, dove ogni individuo costretto a
Oskar era angustiato avrebbe voluto pinista, impeccabile come sempre. lavorare e guadagnare forse gi prima di
rinunciare perch sommerso dal lavoro; A vederlo sembra un alto ufficiale e, andare a scuola.
anche per me era lo stesso. in effetti, volendo fare un temerario pa-
Ma volevamo essere certi che la prima rallelismo, in soccorso gli spetterebbero i 19 aprile
volta della Figlia, la forra che rimaneva gradi pi alti, guadagnati in prima linea. Dopo due giorni di marcia tra il ros-
da scendere alla terza spedizione in so ed il rosa dei grandi rododendri fio-
Nepal, fosse ancora con i nostri chiodi. 17 aprile riti, siamo finalmente a Langtang.
E Giglio? Un istante dopo aver lanciato Solo una notte a KTM. Il mattino alle Ci accoglie Pasan Dindu, cuoco, gui-
il messaggio, pensai che avrebbe ore 7 siamo gi nel bus con tutto il cari- da locale ed amico, proprietario del lodge
rinunciato. co e con la prospettiva di otto ore a don- nel quale vivremo per i prossimi giorni.
Invece voleva esserci, nonostante un dolo tra le curve, che conciliano pensie- Questo lodge in pietra e legno sta-
elenco infinito di problemi che ancora ri, aspettative, sonno. La giornata finisce to edificato in circa tre mesi, tra maggio
doveva risolvere cambiare turni di e settembre dello scorso anno, come
a Syabrubensi, posto di frontiera: da qui
elisoccorso, notti in sala operatoria,
il Tibet a soli trenta chilometri, la stra- molti altri del resto. Qui gli edifici si mol-
sistemare i figli, aiutare amici bisognosi
da roba voluta dai cinesi che finanzia- tiplicano e c da credere che nel giro di
del suo sostegno, pensare al padre
anziano e davvero molto altro. no i collegamenti. Quella che si dice in- pochi anni Langtang non sar pi il pit-
Viveva nellincertezza e, fino ad un vasione pacifica. toresco villaggio di alta montagna come
giorno dalla partenza, non sapeva se lo vediamo ora; il segnale pi evidente sta
avesse potuto davvero prendere 18 aprile nel fatto che qui gi attiva una rete te-
quellaereo. Partiamo di buon ora, mentre i porta- lefonica dedicata; ma anche la corrente
Ma ci riusc. tori ci precedono. Gi, i portatori. elettrica, sebbene serale, una realt

agosto 2015 il Soccorso Alpino 3


quentarlo, sa che dietro questa maschera
c un uomo passionale, affettuoso, che
non si risparmia, nato per dedicarsi to-
talmente agli altri e di una generosit fuo-
ri dal comune. I racconti durano fin
quando nella stufa c legna, merce rara
qui, e quindi razionata.
Il dopo sono letture, ognuno le sue, o
un film da vedere insieme tutte le sere, con
Giglio.
Nella sua vita, sempre piena, c sta-
to poco spazio per tutto quello che non
fosse lessenziale. Non aveva tempo.
Cos, in quei giorni, in cui non aveva bi-
sogno di guardare lorologio, poteva fi-
nalmente concedersi la visione di qualche
film.

21 aprile
Oggi saliamo a portare lequipaggia-
mento allattacco della forra, il cui nome
la Figlia. E questa ha anche una Madre,
un solco vertiginoso nella grande pare-
te che sembra precipitare su Langtang.
Lavevamo esplorata lo scorso anno,
nella spedizione di maggio: eravamo ri-
masti in tre, io Oskar e Nicola.
Non stato semplice scenderla, con
una zavorra di oltre venti chilogrammi a
testa, fatta di nylon ed acciaio, che ci han-
no aiutato a tenere a bada le cascate ed
il soffio gelido della loro nebulizzazione.
Ma, dopo di questa, a maggio non era ri-
masto tempo per carezzare anche la
Figlia. E cos tornammo a novembre, solo
per Lei, ma invano: era percorsa da cascate
che non davano margini di sopravviven-
za. Nei primi giorni la prendemmo das-
Dopo la confluenza sedio non volevamo tornare a casa sen-
tra la Madre e la Figlia za averla scesa. Poi, la speranza di scen-
derla svan.
concreta grazie ad una piccola turbina giorno si presenti generalmente sgombe- E cos, affrontammo la discesa della
idroelettrica. ro, la sera si annuvola e facilmente pio- Lunga, altra forra spettacolare, che richiese
Ma, caso vuole, nei giorni preceden- viggina o nevica un po rendendo il ter- la ricerca di un complesso percorso di ac-
ti il nostro arrivo, si verific un guasto alla reno insidioso. cesso tra le pareti.
rete telefonica. Come sempre, dopo la caduta del sole, Quando la scendemmo eravamo feli-
Lunico modo per comunicare con ci si raccoglie attorno ad una piccola stu- ci, ma guardando la Figlia, ancora in-
lItalia era il telefono satellitare che por- fa, che brucia legna e sterco secco di yak. violata, sapevamo che saremmo dovuti
tavo appresso, unemergenza per rassi- Ed sempre attorno al fuoco, sebbene im- tornare solo per Lei.
curare gli affetti, lontani un continente. prigionato, che si apre il libro dei racconti. Nel momento in cui a novembre ri-
Storie divertenti, drammatiche tragi- nunciammo a scenderla, scegliemmo in-
20 aprile che. Oskar racconta lHymalaia e sem- consapevolmente la strada che ci stava
Oskar non molto daccordo, ma al- bra quasi esserne la voce. In una vita ha portando diretti allappuntamento con il
lindomani del nostro arrivo, io, Giglio e collezionato una moltitudine di espe- destino.
Nanni saliremo ad installare le corde rienze che riemergono dalle sue parole, dai
fisse per un accesso pi sicuro alle forre. suoi sguardi, talvolta solo frammenti, al- 22 aprile
Lui pensa che sia prematuro muoversi tri sono lunghi viaggi introspettivi. Mentre Oskar salir a sistemare alcune
senza unacclimatazione lenta ed effica- Lo voglio dire: molti considerano corde fisse, io andr a cercare un acces-
ce. Oskar una persona chiusa e, questo aspet- so possibile ad una forra minore che, for-
Anche se non difficile, il percorso to, amplificato dalla statura e dalla sua se, scenderemo dopo la Figlia. Giglio e
presenta tratti molto esposti da proteggere, montura nera, pu sconfinare nel timo- Nanni raggiungeranno invece il famo-
soprattutto in caso di terreno bagnato e in- re per chi se lo trova sulla propria strada. so monastero di Kyangjin Ghompa, alla
nevato. Infatti, sebbene il cielo durante il In realt, chi ha avuto la fortuna di fre- testata della valle.

4 il Soccorso Alpino agosto 2015


23 aprile 24 aprile vo qui, consapevoli di aver fatto una gran-
Ancora trasporto materiale allattacco Oggi deciso che riposeremo. Ce lo de discesa. Poi, quando la fiamma langue,
della forra ma, in pi, io ed Oskar scen- dobbiamo imporre, in vista della lunga ognuno prende il suo letto. Nanni sul-
deremo lo spigolo che delimita il lato si- giornata di domani. Il tempo dovremo de- le pagine di un libro e so gi che alla se-
nistro della Figlia, mettendo gli occhi in dicarlo alla lettura, a bere t e mangiare. conda, forse la terza pagina, si addor-
quel profondo baratro, per capire quali dif- I materiali sono ormai tutti in quota e do- menter.
ficolt incontreremo durante la discesa. mani saliremo scarichi, per essere nelle
Scendiamo per oltre venti calate, en- migliori condizioni possibili. Sar infat- 25 aprile
trando in forra in un paio di punti ad in- ti una lunga giornata piena di incognite e Mi sveglio, sempre alle cinque in que-
stallare corde fisse per una fuga in caso dovremo essere al massimo della forma. sti giorni. Ma stamane non c il solito rag-
di problemi insormontabili. Giglio mi domanda ancora una volta se ho gio di sole ad illuminare la porta, il segnale
E facciamo bene, dal momento che in dubbi su di lei, sulla sua preparazione. che partiremo per la Figlia. C nebbia so-
forra resistono ancora grandi nevai di va- Figuriamoci se ne ho mai avuti su que- pra i 3.600 metri. E cos, convinto che non
langa, relitti di un inverno molto generoso. sta donna, che conosco da oltre trenta anni; andremo, continuo a gustarmi il tepore
Bisogna ricordare che, una volta dentro, so bene quello che in grado di fare ed della piuma ancora per unora. Verso le
non c altra via duscita che la fine del- una sicurezza infinita per noi in caso di sei busso da Oskar e, come immaginavo,
la forra. Nel mezzo molte incognite, per incidente. Ma, pi di questo, Giglio la rinunciamo allidea di andare: con quel-
lo pi legate alla sinistra presenza di gran- saggezza fatta persona, la garanzia che la nebbia patiremmo troppo il freddo del-
di nevai, tra cui quello sospeso come un in qualsiasi circostanza, farebbe qualsia- le cascate nebulizzate.
damocle sopra la grande cascata di ses- si cosa per salvare una vita. Poi vado a dare il buon giorno a
santa metri: si sta evolvendo verso il crol- E poi forte e coraggiosa: nonostan- Giglio. Ancora ha gli occhi chiusi ma vo-
lo e noi dovremo passare pi o meno te il richiamo materno per i due figli, che glio destarla al meglio, con la mano leg-
sotto la sua traiettoria. Ma troveremo una hanno imparato a trattenere le lacrime al gera sul viso. Quando si sveglia intuisce
soluzione. Tutte queste precauzioni sono momento di ogni lungo viaggio, Giglio ha che oggi non si far nulla. Cos, mi af-
la conseguenza di una linea prudente, con- seguito un altro istinto, affrontando dif- fianco nel letto, domandandole se ha
siderato che saremo tutti e quattro in for- ficolt immense, ma la sua volont lha dormito bene. Impiega un po a rispon-
ra e che, in caso di necessit, nessuno verr portata qui dove voleva. E, la prossima dermi poi con uno sguardo adombra-
a tirarci fuori da quelle cascate, incassa- volta, porter qui anche Andrea ed Eva, to mi dice ho sognato Mamma (sua ma-
te nel solco della profonda gola. Va ri- convinta pi che mai che lesperienza in dre era scomparsa lo scorso anno).
cordato che il soccorso in Himalaya gi un luogo del terzo mondo, fatto di vita Cosa ti ha detto? le domando incu-
qualcosa di molto aleatorio. Figuriamoci semplice, essenziale, misera, ma per que- riosito, e Lei: cose brutte, ma ora non vo-
farsi male in forra. sto ancor pi dignitosa, li aiuter a for- glio parlarne lo far pi tardi, quando
A sera siamo di nuovo nel lodge, a marsi come individui pi consapevoli a mi sentir di raccontare. Va bene, mi di-
mangiare tibetano. Non sembra, ma la cu- crescere nel giusto. rai
cina di Pasan e della moglie riescono an- La sera, dopo cena, ci raccogliamo di E cos, scendiamo di sotto a fare co-
che ad alleggerire i pensieri, orientati da nuovo attorno alla stufa a confermare i pia- lazione, la stufa gi accesa e la figlia di
qualche giorno alla discesa di quelle ca- ni per lindomani, a sentirci, a rilassar- Pasan continua a mettere legna.
scate. ci ed a pensare a quando saremo di nuo- Il programma di oggi, sar una repli-

Contenti dopo aver esplorato la Madre

agosto 2015 il Soccorso Alpino 5


ca della giornata di ieri. Letture, scrittu-
re e, soprattutto, altro film.
Verso le 10:30 esco dal lodge con il
satellitare in mano; devo comunicare a
Paola, in Italia, il cambio di programma,
informandola che tutto rinviato al gior-
no dopo. Passiamo poco tempo al telefono
dal momento che il credito residuo ormai
quasi esaurito. Ci diamo appuntamen-
to telefonico per il 26 sera o, al pi tardi,
il 27 mattina. Poi chiudo e salgo in stan-
za con Giglio e, mentre cerco un film sul
computer, mi arrivano chiare le voci di
Renzo Benedetti e Marco Pojer, i trenti-
ni: tornano dal trekking e sono passati a
salutarci. Oskar e Nanni prendono un t
con loro, li sento chiacchierare a lungo.
Poi se ne vanno. Ci eravamo visti per caso
qualche giorno fa, mentre salivano diretti
allalta valle di Langtang. Fa sempre pia-
cere incontrare connazionali in capo al
mondo c sempre qualcosa che ci lega
nella lontananza.
A questo punto Giglio mi fa spazio nel
letto e, proprio sui titoli iniziali del film,
accade qualcosa . La terra inizia a tremare,
inizialmente poco, ma in un crescendo
che atterrisce. Anche Giglio si alza dal let-
to e stiamo vicini. Sono abituato al ter-
remoto, vivendo in unarea sismica dove
gi dallinfanzia si impara a convivere con
questo mostro orrendo. Chi lo tocca non
lo dimentica, sapendo quanto sia profon-
do il solco che lascia nellanima. Negli
istanti che seguono cresce dintensit e la
struttura della casa ondeggia, sembra
quasi che si stia per disarticolare pas-
sano i secondi e mi rendo conto che, se
continua cos, a breve croller tutto.
Pensando al peggio, osservo il tetto sopra
di noi, molto leggero e, forse, nel crol-
lo potremmo anche sopravvivere altri
secondi interminabili, poi lintensit di-
minuisce, lasciando la speranza che for- e cupo che ne nasconde un altro, pi si- nubiforme. Tra pochi istanti quella roba
se finir qui. Ma non cos aumenta nistro ancora. So gi che cos, perch il uscir dalla nebbia. La mia sola speran-
in modo esponenziale e stavolta, ne sono rumore non lascia dubbi. Ho letto molto za che non sia troppo grande e che la di-
certo, sprofonderemo tra le macerie; in- su questa sciagura che sta per uscire stanza che ci separa sia sufficiente ad at-
fatti, pochi istanti pi tardi crollano i muri dalla nebbia che circonda la montagna. tenuarne la forza. Quando la vedo pre-
esterni, lasciandoci praticamente alla- Infatti, dalla parete vedo precipitare la cipitare, spero che prosegua come laltra
perto. Inspiegabilmente il tetto ed il so- massa solida di una ciclopica valanga. nellalveo, senza allargarsi troppo.
laio reggono ancora. Ma per quanto an- Spero che la distanza, circa un chilome- Ma non cos questa immensa nube
cora? Ed cos che, le implorazioni fan- tro, sia sufficiente ad impedire al mostro grigia, alta forse qualche centinaio di
no si che la terra finisca di tremare. In quel di raggiungerci ed infatti, nei secondi che metri, avanza senza esitare verso di noi
momento grido agli altri di sotto chie- seguono, la massa solida si abbatte sul fon- sempre pi rapida (400 km/h), ad ondate
dendo se sono salvi. Mi risponde Nanni, do della parete, proseguendo nellalveo successive. Moriremo, lo so, rinunciando
rassicurandomi che sono tutti vivi, ma di della valle, rilanciando la speranza che tut- ad ogni speranza. Ma Giglio, che forse
fare attenzione perch la tenuta del lod- to andr per il meglio. Ma rimane un si- non ne pienamente consapevole, mi do-
ge appesa ad un filo. In un istante mi al- bilo di sottofondo, qualcosa che avanza manda: cosa facciamo?. Per la prima
lontano da Giglio per controllare se la sca- ancora nascosto tra le nebbie. So che lim- volta, non trovo una risposta dentro di me,
la per scendere esiste ancora e quella mensa seraccata che incombe su Langtang e le dico solo vieni qui con me. Non so
c, quindi dico a Giglio che potremo franata su un fronte immenso tra i 6.000 se abbia realizzato che non ci sarebbe sta-
scendere. Ma, mentre con gli occhi sono ed i 7.000 metri di quota, e sta per rag- ta pi vita, che non avremmo pi potuto
gi sulla scala, avverto un rumore sordo giungerci sotto forma di una valanga rivedere figli, amici, madri e fratelli.

6 il Soccorso Alpino agosto 2015


So solo che vedevo la nube avanzare, In quel momento non piango, non rie- minciava a farsi vivo, soprattutto ai pie-
ormai vicina e, come un condannato a sco a farlo. La mia mente non vuole ac- di, scalzi nella neve.
morte chiede di poter esser bendato, mi cettare la realt ma il mondo si fa buio. Rovistando tra le macerie passo da-
sono portato dietro la sottile parete divi- La vita mi ha dato tanto, ma in quel- vanti ai corpi semisepolti e straziati di gen-
soria della mia stanza, per non vedere in listante mi ha tolto di pi. te che, fino a poco prima, ci salutava con
faccia la fine. Giglio mi stava raggiun- Rimango ancora ad accarezzarla in- un sorriso; in qualche caso non riesco nep-
gendo li, per morire insieme. credulo e svuotato. Poi, i richiami di Nanni pure a capire se si tratti del corpo di una
Poi pi nulla. mi riportano a quello che devo fare. persona o di un animale. Faccio fatica a
Il primo contatto con la realt il ru- Cammino scalzo verso di lui e solo allora crederlo, ma la mia mente gi entrata in
more del vento dalla forza immane, apro posso avere unimmagine complessiva modalit sopravvivenza e, pertanto, non
gli occhi solo per vedere la neve nebu- della devastazione. Nulla esiste pi intorno considera pi ci che privo di vita.
lizzata che non mi consente di capire nul- a noi. Tutto grigio, la nebbia sempre Compassione, piet, non c posto per
la, n di orientarmi. Non so neppure pi bassa e pochi centimetri di neve questi sentimenti. Solo azione funziona
cosa stia succedendo attorno a me, ma sen- sporca sono la coperta che la morte ha di- bene. Infine, entro nella porta scardinata
to che molte pietre mi colpiscono la testa. steso su tutti noi. di un ripostiglio, ormai senza tetto, dove
Non avverto alcun dolore, e penso solo La seraccata caduta da tre chilome- vedo alcuni bidoni blu da spedizione.
che probabilmente tra poco arriver la fra- tri sopra di noi, ha attraversato il fiume ed Trovo cos un paio di scarponi, dei gran-
zione solida della valanga, ricoprendomi risalita sul versante opposto per pi di di teli in plastica e coperte, lunico ma-
totalmente. In quellistante ho sperato di mille metri di dislivello, penetrando a teriale sfuggito alla sepoltura. Non so a chi
morire subito, per non subire lagonia del monte ed a valle per almeno un chilo- devo questo, se a Dio o agli dei, ma quel-
soffocamento. Non saprei dire quanto metro. Non c pi nulla. Le uniche cose la roba era li per noi, per farci vivere an-
durato il vento, so solo che per aria vo- vive che vedo attorno a me sono Nanni, cora. Esco e copro immediatamente
lavano grandi pietre ed ogni pezzo di che si lamenta, dolorante alladdome, e Oskar e Nanni, ai quali chiedo solo di at-
Langtang. Pasan che ha un braccio rotto e piange per tendere per il tempo che servir a cerca-
E, mentre mi chiedevo cosa ci sareb- sua moglie, schiacciata dalle macerie. Ma re una dimora per i giorni a seguire. E cos
be stato dopo la vita, quel soffio im- ... Oskar, dov? mi allontano, camminando solo su macerie
provvisamente cessato, lasciando solo Chiedo a Nanni, che me lo indica, ap- e, pi in la, neppure quelle la nube ha
un silenzio immane. Ci sono voluti alcu- pena visibile tra i detriti; lo vedo di spal- fatto il suo lavoro in modo perfetto: la
ni istanti per collegare la mente al corpo le, mi avvicino e lo trovo seduto dentro dove cerano case, sembra che ci siano sta-
e, la prima cosa che ho gridato stata una specie di buca tra le macerie, dalle ti da sempre solo pascoli; neppure le ma-
Giglio. quali Pasan lo ha liberato. cerie sono rimaste. Mentre vago desola-
Lho chiamata ma non rispondeva. Ora davanti a me, ha il volto gonfio, to alla ricerca di un riparo e non so che al-
Poi ho pensato che fosse sotto le macerie ma il resto sembra a posto. Non so che tro, in lontananza intravvedo due sagome
e che quindi dovevo fare in fretta. Ma non cosa abbia veramente, ma disorientato nella nebbia. Grido loro di avvicinarsi. Mi
mi ero ancora reso conto di essere sepolto e, sebbene mi capisca, non riesce a ri- si presenta Florent, un francese con il suo
dai detriti; fuori, oltre alla testa, mi ri- spondere alle mie domande. Temo che ab- portatore. E in lacrime, ha appena ritro-
maneva solo un braccio. Il resto era sot- bia un trauma cranico o peggio. Ma vato il corpo straziato della sua ragazza:
to i rottami della casa. Ho preso a scava- spero di sbagliarmi e voglio pensare in po- era solo pochi metri dietro di lui, ma lei
re per liberarmi e, nel frattempo, Nanni mi sitivo. Gli dico Oskar, non ti preoccupare, stata spazzata dalla nube. Lo scuoto e
chiamava. Lo sentivo, ma non potevo ve- ora troveremo un riparo e poi arriveran- gli dico che questo non il momento di
derlo, essendo intrappolato e senza pos- no i soccorsi. lasciarsi andare, ma di rimanere in piedi,
sibilit di voltarmi. Pietra dopo pietra sono In realt, in quel momento non cre- e cos gli dico di farsi forza, poich anche
riuscito a tirarmi fuori con il busto ed a devo veramente allarrivo dei soccorsi, a me toccata la stessa sorte, e ora biso-
guardarmi attorno, chiamando Giglio, perch gi la mente razionalizzava sul fat- gna reagire. Gli chiedo di unirsi a me per
ma invano. Cercando con gli occhi, infi- to che quel disastro era di proporzioni im- aiutare i sopravvissuti.
ne, lo sguardo si imbatte in un qualcosa mani e noi, dispersi in un villaggio tra le Cos torniamo da Oskar e Nanni e,
di blu. Giglio indossava proprio una ma- montagne, saremmo stati gli ultimi degli mentre provo a cercare altro per coprir-
glia di quel colore, ma il sangue che mi ultimi. Cos, gi mi proiettavo in un fu- ci, chiedo a Florent di recarsi presso lu-
cola sugli occhi non mi permette di met- turo a breve fatto di fame e di attesa nica casa rimasta in piedi a met.
tere a fuoco nulla. Penso di aver impie- giorni, forse una settimana; senza conta- Paradossalmente la casa pi vicina alla
gato una ventina di minuti a liberarmi dal- re Oskar e Nanni, sul cui futuro non avrei traiettoria seguita dalla nube, ma essen-
le macerie e, con estremo stupore, mi ren- potuto scommettere. Ero smarrito, forse do addossata ad una parete, stata lette-
do conto di poter camminare. Cos mi pre- sarei rimasto solo. Ma dovevo reagire e ralmente scavalcata. Pi tardi torna di-
cipito verso quel blu, lontanto una deci- pensare ai vivi, ero lunico in piedi e do- cendomi che la casa, quel che ne rimane
na di metri e che realizzo essere proprio vevo pensare a loro. dopo il sisma, in buone condizioni.
Lei. Mi avvicino e la trovo piegata con il Cos mi allontano in cerca di un ri- Ma lontana, almeno quattrocento
busto in avanti la chiamo, le sollevo il paro dove sopravvivere e, soprattutto, di metri da dove siamo. Troppo lontana per
busto, spero che sia solo ferita. indumenti, scarpe, cibo. Oskar e Nanni che non sono in grado di
Poi, la osservo bene, le apro gli occhi, Eravamo con due maglie addosso e camminare. E noi non abbiamo le forze
le ascolto il polso. nullaltro. La neve polverizzata nella per trascinarli fin la. Allora cerco meglio
Ma Giglio non pu sentire le mie mani nube aveva intriso completamente gli in- e il cielo ci viene in aiuto. Trovo una
non pi. Lanima non pu essere toc- dumenti ed eravamo fradici. Nonostante stalla, bassa, ancora in piedi, ma semi se-
cata. ladrenalina scorresse a fiumi, il freddo co- polta dalle macerie. Si trova a poche de-

agosto 2015 il Soccorso Alpino 7


cine di metri ed davvero lunico posto vetro di un mobile sono orribile: non E vorrei liberarmi anchio del macigno che
riparato: ha una base di sterco asciutto, iso- c un centimetro del mio volto che non pesa sulla mia anima, ma non riesco a far-
lante, ed inoltre c molta legna secca. Ma sia coperto da sangue rappreso e mi spa- lo.
la neve della nube, si sta gi sciogliendo vento a guardarmi. Ho loccasione per fer- Poi lo rassicuro, informandolo che c
sul tetto e filtra tra le assi, creando uno stil- marmi un po a capire in che condizioni un punto di raccolta sulla collina che bru-
licidio intenso che rischia di infradiciare mi trovo. E cos toccandomi la testa ca- lica di persone, proprio dov stato com-
tutto e di trasformarlo in pantano. pisco di esser pieno di ematomi e tagli pletato in pochi mesi un piccolo ospeda-
Devo fare in fretta e cos, cercando an- profondi. Non mi rimane che avvolgere le. Tutti gli escursionisti della valle stan-
cora come un disperato, trovo dei tappe- una maglia sulla testa in modo da evita- no scendendo verso Langtang, convinti di
ti, che stendo nella stalla, poi porto i teli re altri sanguinamenti. trovarvi rifugio; ma, quando si affaccia-
e le coperte. Infine, il momento pi dif- Mentre ci asciughiamo al fuoco, si af- no dallalto, non si azzardano neppure
ficile: dobbiamo portare qui Nanni ed facciano alla porta una ventina di super- a scendere: sono terrorizzati dalla visio-
Oskar. Nanni si lascia trasportare nella stiti, gli unici di Langtang, gente impe- ne spettrale del luogo. Cos, nessuno de-
stalla. Lo copro per bene con i teli e le co- gnata lontano, nei campi, o in posizioni gli escursionisti scender ad aiutarci. Ma
perte, affiancandogli Pasan che lo veglier riparate. Sono tutti anziani, salvo cinque devo convincere qualcuno a portare
per tutta la notte. Poi, il momento di bambini, ormai orfani. Ma noto subito in Nanni fin lass. Nel frattempo la nebbia
Oskar. Mi avvicino e gli dico Oskar, ora loro un atteggiamento sospettoso, che sfo- si alza e, poco dopo, avverto il rumore di
ti porteremo in un riparo sicuro, devi solo cia ben presto in aperta ostilit non appena un elicottero lontano che sale la valle: for-
lasciarti aiutare a raggiungerlo qui vi- vedono bruciare nel fuoco quei mobili che se non ci hanno abbandonato. Poco dopo
cino. Lui mi osserva smarrito e, anche se avevo rotto. Tentano addirittura di sbat- sbarca un gruppo di militari e penso che
intende quello che dico, mi risponde in terci fuori dalla casa; ma, per fortuna, ce ne andremo tutti, per questo, mi affretto
modo incomprensibile. Ma non c tem- dopo aver chiarito che dovevamo asciu- a costruire una barella di fortuna con due
po per pensare, lo afferriamo e, nono- garci per sopravvivere, ci tengono tra loro. travi ed una corda, che a fatica ho strap-
stante i lamenti, lo portiamo nella stalla, Devo dire che mai avrei pensato di tro- pato dalle macerie; ma, sono senza forze,
dove rimane in posizione semi seduta. Lo varmi in una situazione come questa. ed ogni nodo per gli incroci di corda ri-
copro con quello che rimane del mio sac- Probabilmente quei mobili, a quanto ho chiede almeno un paio di minuti. Poco pi
coletto, strappato alle macerie, e con i teli potuto capire, erano considerati come re- tardi scende un militare, al quale richie-
di plastica. liquie sacre. Tuttavia, anche di fronte al do aiuto. Mezzora dopo un gruppo di ne-
Nel frattempo ci raggiunge una don- sacro, non avrei esitato in una situazione palesi sistema Nanni su una lettiga mili-
na anziana che si aggrega al gruppo e, a analoga a bruciare un crocifisso per so- tare, molto meglio della mia barella di for-
questo punto, le chiedo di accendere un pravvivere. Ma evidentemente questo tuna, ed inizia il trasporto verso la colli-
fuoco e di mantenerlo per tutta la notte. fatto sottolinea le differenze tra due mon- na dellospedale comincio ad intrav-
Pasan, le riferisce le mie istruzioni. di. Durante la notte mi offrono t ed una vedere uno spiraglio.
Ma ora il momento di separarci. La tazza di riso. Devo mangiare e bere, al- Ma prima di salire mi affaccio nella
stalla infatti molto sicura nel caso di un trimenti non regger a lungo. Sento infatti stalla, dove Oskar giace avvolto dal telo.
altro sisma, ma non nel caso di caduta di che le forze residue se ne stanno andan- Poi, torno da Giglio. E sempre li, non ho
unaltra seraccata. Ma comunque un do. Ogni tanto qualche scossa di terremoto le forze per liberarla dalle macerie: un tra-
bunker essendo protetta su ogni lato da de- ci desta da un dormiveglia fatto di im- ve sembra trattenerla per la gamba e non
triti. In ogni caso sarebbe impossibile tra- magini, quella di Giglio che se ne an- so come fare non c nessuno che pos-
sferire Oskar e Nanni nella casa della pa- data, ma sempre nei miei pensieri. E spe- sa darmi una mano. La abbraccio, pian-
rete la quale, anche se confortevole poco ro davvero di svegliarmi da un momen- go, la bacio. Poi la copro per non lasciarla
sicura in caso di altri eventi sismici, es- to allaltro per poter raccontare di questo esposta allo scempio degli avvoltoi che
sendo per met crollata. E, li dentro, in incubo, cos incredibilmente vero. Ma so volano alti.
caso di terremoto, bisognerebbe uscire in bene che non ci sar risveglio, e che que- Raggiungo a fatica la collina dello-
fretta e con le proprie gambe per evitare sta sofferenza dovr viverla per il resto spedale. Ci saranno circa centoventi per-
la sepoltura tra le macerie. E cos io, dellesistenza. Viene lalba e c nebbia. sone, in prevalenza europei. Tutti vengono
Florent e la figlia di Pasan, di appena nove Non appena si dirada, mi incammino zop- attirati dalla barella su cui si trova Nanni
anni, ci incamminiamo verso la casa. Per picante verso la stalla, pensando a cosa tro- ma, subito dopo, il loro sguardo ricade su
la verit la piccola non avrebbe voluto se- ver. Me lo sono domandato spesso nel- di me, dallaspetto orribile, con il volto di-
pararsi dal padre, ma la soluzione pi si- la notte. Nanni aveva problemi alladdo- pinto dal sangue rappreso. Tutti si aspet-
cura e Pasan lo sa quindi acconsente me e non possibile escludere che fos- tano che da un momento allaltro crolli al
alla separazione. Raggiunta la casa en- se unemorragia interna, un lento stillicidio suolo, come nel copione di un film.
triamo, trovandola in buono stato. Florent fatale; mentre Oskar aveva un trauma cra- Nanni viene trasferito dalla lettiga ad una
ha forzato la serratura. Comincia a far nico certo e, forse una frattura della base porta, quella dellospedale, che sar il suo
freddo e, per prima cosa, bisogna accen- cranica. Spero che almeno uno dei due sia letto, quindi viene sistemato tra le mura
dere un fuoco. Cos inizio a cercare legna ancora vivo. Almeno uno. E quando lul- in cemento che sono ancora in piedi. Lo
che non trovo. Non mi rimane che sac- timo passo mi porta nella stalla, non ho spostamento daria ha fatto esplodere
cheggiare i mobili, seppure di legno in- quasi il coraggio di rompere quel silen- ogni cosa, il tetto per primo. Ma tra le
tarsiato. E cos il fuoco acceso. Poi cer- zio. Ma trovo la forza di farlo e mi ri- mura almeno saremo riparati dal vento.
co ancora nella casa e trovo indumenti, sponde Nanni. Sono sollevato. Poi chie- Pi tardi arriva un altro elicottero, un
con i quali mi copro, sapendo che passer do di Oskar. Ecureil, che tuttavia pu imbarcare solo
del tempo prima di scendere a valle. Mi E morto stanotte, ha rallentato il re- sei persone. Nonostante Nanni sia il pi
intravvedo un istante specchiandomi nel spiro e poi se n andato. Nanni piange. grave della lista, tutti pensano a me, cre-

8 il Soccorso Alpino agosto 2015


dendomi ad un passo dalla fine. In ogni
caso, quel volo destinato ad altri.
Scende la nebbia e per il resto della gior-
nata nessun elicottero ci raggiunger pi.
Ed arriva unaltra notte, fredda ed umi-
da. Si accendono i fuochi tra le stanze
spettrali dellospedale, mai finito e sen-
za tetto. Lo scenario apocalittico, post
atomico. Vago tra una stanza e laltra, pas-
sando ogni tanto per quella di Nanni, co-
perto dai sacchi letto.
Infine vengo invitato a sedermi attorno
ad un fuoco, acceso da ragazzi neoze-
landesi e da un italiano, al quale posso fi-
nalmente raccontare questa storia, libe-
randomi un po di questo peso.
Il resto della notte trascorre davanti ad
un fuoco che scalda appena, a prezzo di
un fumo insopportabile; siamo tutti ad-
dossati luno allaltro, ognuno prove-
niente da terre diverse ma listinto gre-
gario prevale sulle differenze. E cos, men-
tre la fiamma tremula langue sempre pi,
la ragazza che mi offre la spalla come cu- Gigliola
dopo la discesa di una forra a Langtang
scino, mi prende per mano, sotto il sac-
coletto, ed inizia a carezzarmela, ma in un
modo che gi conoscevo quello di mente facendone esplodere i polmoni. Ma in attesa del secondo volo. Nel frattem-
Giglio. Non sto vaneggiando, n so- per Giglio stato diverso e se n anda- po, non solo gli occidentali, ma anche i ne-
gnando. Penso solo che lei sia li, vicino ta in un istante: un grosso oggetto lha col- palesi, elargiscono rupie e dollari ai mi-
a me, e non abbia altro modo per farmi pita alla schiena, risparmiandole lagonia. litari per aggiudicarsi la precedenza nel-
sentire la sua vicinanza, se non per mano Non ha fatto in tempo a raggiungermi die- la lista dattesa. Ma questo fa parte del co-
di unaltra. E, mentre le carezze conti- tro quel muro sottile, che ha fatto la dif- pione, come in ogni catastrofe che si ri-
nuano, le lacrime, le poche rimaste, ba- ferenza. Forse stata tratta in inganno dal- spetti. Quello che non avevo considera-
stano appena a lucidarmi gli occhi. la nube, ancora lontana, che tuttavia era to, invece, era la possibilit del linciaggio.
preceduta da un pistone daria compres- Un paio di ragazzi baschi, scesi a
27 aprile sa invisibile, sorprendendola prima che Langtang in cerca di qualcosa tra le ma-
Sono le sei del mattino e c sempre potesse unirsi a me. Chiss perch toc- cerie, avevano recuperato un marsupio con
nebbia. Mi sollevo anchilosato, ormai an- cato a me vivere, me lo domando spesso; del denaro. Infine, erano risaliti allo-
che ladrenalina non ha pi effetto: lho ma essendo fatalista non mi affliggo nel spedale con lintenzione di devolverlo ai
semplicemente finita ed il corpo ne dro- cercare tra i se ed i forse. Penso solo che, superstiti nepalesi. Risultato? Scambiati
gato. Mi accorgo cos del profondo taglio di fronte a quello che accaduto, luni- per sciacalli, rincorsi a bastonate e pietrate.
alla gamba sinistra, da cui vedo bene di ca spiegazione che, evidentemente, ho La lapidazione una brutta cosa, questo
che colore la carne, come mai mi era ca- un compito da portare a termine in que- lho capito Ed i militari a stento sono
pitato. Ora so perch zoppicavo. Sento che sta vita. Un giorno scoprir esattamente riusciti a spegnere gli animi. Poi, arri-
oggi, scenderemo e cos, prima di andar- cosa. Raggiunti i muri dellospedale, vato lelicottero. Nonostante lassalto, i
mene, devo rivedere Giglio. Tutti mi di- esce un raggio di sole e laria si scalda. militari mi hanno condotto in cabina. Ma
cono di non andare, di non tormentarmi, Forse oggi gli elicotteri voleranno. Non ho chiesto con forza che fosse Nanni ad
che non ce la far a tornare, visto il mio ho pi forze e mi sdraio al suolo, la- imbarcarsi per primo. E cos, finalmente,
deperimento fisico. Ma voglio farlo per sciandomi penetrare dal calore del sole. lo hanno caricato con me. Appena de-
Lei e soprattutto, devo farlo per Chiedo di nuovo allufficiale di dare collati ci siamo avvitati verso lalto e, a
Andrea ed Eva, i figli di Giglio. Scendo precedenza a Nanni nellimbarco, es- quel punto, ho potuto vedere le propor-
di nuovo a Langtang impiegando un sendo il pi grave. Ma, sinceramente, non zioni del disastro immane, la nicchia di di-
tempo assurdo, ormai sono quasi finito. sono sicuro che andr cos, perch gi alla stacco della seraccata la valanga risa-
Scopro Giglio dal telo che la nasconde e prima rotazione si palesa la miseria uma- lita sul versante opposto. E poi, man mano
le parlo, sapendo che quel corpo non pi na. Lelicottero viene letteralmente assalito che scendevamo la valle, le frane, i crol-
Lei, anche se il suo sguardo, ne sono cer- da decine di persone, che spingono per en- li. Osservavo le strade di fondovalle, in-
to, su di me. Dopo un ultimo bacio le trare, ancora in fase di atterraggio, ri- terrotte da decine di frane i paesi ridotti
scopro il collo, togliendole le due cate- schiando di finire nel rotore. Una ragaz- a spettri e lesodo della popolazione ver-
nine che era solita portare. Devo taglia- za americana, illesa e con il proprio ba- so Kathmandu. Infine, sbarchiamo a
re un laccio con i denti. Poi, piangendo, gaglio, una che non ha perso davvero nul- Trisuli, nello spazio antistante lospeda-
risalgo il pendio, superando i corpi intatti la, finge persino di svenire per avere la le, ormai in rovina, dove insieme a deci-
di alcune persone e di animali. La valan- precedenza al recupero su feriti gravi, ne di persone, nel sangue in comune, tra
ga si presa le vite di molti, semplice- come Nanni. Ed infatti noi rimaniamo li, le mosche ed il caldo, ci offrono la prima

agosto 2015 il Soccorso Alpino 9


Oskar e Luisa
dopo la discesa di una forra a Langtang

assistenza, poco pi che infermieristica, sani e salvi. Sapevo che sarebbe arrivato Anche lui evidentemente ha ancora
in condizioni cos precarie che posso dav- questo momento. Mi domanda di Oskar una missione da concludere in questa vita.
vero essere fiero dei miei anticorpi. Tra segue il mio silenzio, interminabile. E poi Quanto a me, il 29 aprile, vestito in
la folla, riconosco Pasan e sua figlia. le dico ci che mai avrei voluto dirle. In pigiama e sandali, senza soldi n telefo-
Piange ancora al ricordo della moglie, la- quel momento le ho scaricato addosso il no, raggiungo laeroporto di KTM, ac-
sciata sotto le macerie, ma anche per suo peso di un dolore che non si sopporta. cettando la proposta di tornare a Langtang
figlio, che proprio la mattina del 25 apri- Lho sentita gridare e, le sue lacrime, an- per recuperare Gigliola ed Oskar. La
le era sceso nella valle per tornare a scuo- che cos lontane, mi hanno bagnato missione, voluta da Luisa e da Piergiorgio
la. Ora, che KTM pi vicina, una cosa profondamente, come nessuna pioggia po- Rosati, pilota di elicotteri ed amico di
importante devo ancora fare: farmi vivo tr mai fare. Infine, questa donna forte, Oskar, presente in Nepal per lavoro, do-
per ridare speranza alle persone in Italia, conclude la conversazione tra le lacrime veva essere portata a termine insieme a
le quali, con poche eccezioni, daranno per amare dicendomi: arrivate a Kathmandu Gianpaolo Corona e Francois Cazzanelli,
scontato che siamo scomparsi per sempre. e poi vi porteremo fuori da li presenti per una spedizione alpinistica. Fin
Ma come fare? Chiedo a Pasan che, per Segue la telefonata di Roberto, mio da subito ho voluto chiarire i rischi del-
fortuna, ottiene il cellulare da uno sco- fratello, che in questi giorni, insieme a la missione, molto alti: atterrare con un eli-
nosciuto. Compongo un numero, ma le co- Luisa, ha mosso mari e monti per trovarci cottero per recuperare due salme, quan-
municazioni sono difficili e discontinue. e riportarci a casa. E uno stratega delle do ancora c gente viva, ma allo stremo,
Poi, finalmente, Paola risponde, ma non emergenze, come ha dimostrato nel re- nel villaggio di Langtang, presenta il ri-
capisce e cade la linea. cupero di Johan in Baviera. Stesse istru- schio concreto di linciaggio.
Nel frattempo ci imbarcano in un bus zioni arrivare a KTM per essere re- Tuttavia, quel giorno la missione sfu-
con destinazione KTM, insieme ad altri cuperati. mata, essendo gli elicotteri precettati e de-
feriti. Domando dove ci lasceranno una Raggiungiamo KTM con unauto a stinati ad altre urgenze. E cos, dopo aver
volta in citt; la risposta scontata i dont noleggio, insieme alla ragazza olandese spiegato bene a Pigi Rosati come trovare
know e siamo ospiti della Swiss Family Home, Giglio ed Oskar, quella sera stessa sono sa-
Ma non pu andare sempre male, ed diretta da uno svizzero, Stephan, che si lito a bordo di un C 130 dellaeronauti-
cos che rivedo la donna olandese con prende cura di noi come un padre: senza ca militare. Sono tornato a casa. E non c
cui sono sceso in elicottero. Le domando di lui, privi di soldi, di un cellulare, davvero pi nulla da raccontare. Sono pas-
se posso usare il suo cellulare per una te- avremmo vagato nella metropoli caotica sati quasi tre mesi dal 25 aprile. E presto
lefonata e lei acconsente. Non riesco a far- per giorni, nel tentativo di trovare il ban- per farsi passare il dolore, dicono tutti. E
mi sentire, ora che vorrei, a causa delle co- dolo della matassa per tornare a casa. tutti dicono che mi passer. So solo che il
municazioni aleatorie; ma, proprio quan- Due giorni dopo Nanni riesce a pren- tempo potr aiutarmi a pensare meno
do tutto sembra impossibile, la ragazza dere unaeroambulanza che lo porta a frequentemente a Giglio ed Oskar, ma
olandese mi porge di nuovo il telefono Parigi, dove viene sottoposto alle cure del ogni volta che la loro immagine si pre-
dallItalia. caso. Nonostante le gravi lesioni riporta- senter, il dolore sar quello di sempre, per-
La voce quella di Luisa che, sentendo te a bacino e colonna, riprender la vita ch mi mancano. Dico sempre a me stes-
la mia, immagina che siamo tutti insieme, di prima. so che, quando sar il mio momento, an-

10 il Soccorso Alpino agosto 2015


dr a cercarli , fosse anche lontano une- fine senza il tuo volto, Giglio. Voglio cre-
ternit. Perch la verit che quel gior- dere che Tu sia qui, vicino a noi. Tienimi Gigliola con noi
no a Langtang siamo morti tutti, ognuno per mano e continua a guardare il mon- unassociazione per ricordare
a modo suo. do attraverso i miei occhi. Gigliola Mancinelli. Le finalit sono
Ma sono ancora in questo mondo e vo- fornire una borsa di studio ad uno stu-
Le ricadute sul CNSAS
glio continuare a vivere, anche per ri- dente privo di mezzi, proprio come la
Oskar e Gigliola lasciano un buco cos
cordare due persone cos grandi, sempre sua condizione durante gli studi uni-
grande che, personalmente, penso ci vorr
accanto a noi ogni volta che seguiremo versitari. Inoltre, in linea con il suo
davvero molto per essere colmato.
la strada giusta che hanno tracciato nel Sebbene la nostra organizzazione sia, pensiero, il progetto prevede il finan-
soccorso. per fortuna, in grado di rigenerarsi, pro- ziamento, attraverso il C.N.S.A.S., del-
Giglio ed Oskar ora sono unidea, prio perch fatta da una moltitudine di per- la formazione sanitaria per i tecnici
quella che la passione e la volont, puli- sone con esperienza, non c dubbio che dei servizi regionali del Centro sud.
te da qualsiasi altro interesse, possono pi con la scomparsa di questi due pilastri il Sar possibile partecipare fattivamen-
di ogni altra cosa. E se il C.N.S.A.S. ha processo di crescita subir, in qualche te a questi progetti iscrivendosi come
ancora un futuro, lo si deve in buona par- modo, un rallentamento. Ma ho anche fi- soci (Euro 25,00) o sotto forma di do-
te a persone come loro che sapevamo ducia del fatto che, tutte le persone che li nazioni da indirizzare a questo conto
guardare avanti. hanno conosciuti nella loro grandezza, corrente
Oskar, amico, ora che voli pi alto del continueranno a portare avanti il soccor- Banca delle Marche
so con entusiasmo e con il loro stesso spi- IBAN:
tuo elicottero, veglia su di noi.
rito, nella direzione da essi indicata. IT85 C060 5502 6000 0000 0008 909
E non c giorno che abbia inizio e

U
na vita passata a sfio- lettuale che deriva unica-
rare il cielo dalle Ho avuto una vita fortunata mente dal rapportarsi con
vette, a esplorare le menti brillanti e animi gen-
radici delle montagne e a per- tili. Gigliola una di queste
correre le acque che le tengono rarissime persone. Parliamo
in contatto. Di tutto ci si di tutto e, anche quando mi
potrebbe gi essere soddisfat- racconta cose che non
ti ma io ho avuto molto di pi. conosco direttamente, lo fa in
Vi ho incontrato amici che mi un modo talmente garbato e
hanno fatto diventare un uomo coinvolgente che impossi-
migliore. bile sottrarsi al suo fascino.
Queste poche righe, tratte Come in molte altre occasioni
dal libro che sto scrivendo, mi parla dei suoi figlioli.
hanno la sfrontata presun- Langtang. Nanni dopo il disastro Il pi grande ha 16 anni,
zione di raccontare, a chi non et complicata per mille mo-
li avesse conosciuti chi erano Oskar e Gigliola. Ma , pi che al- tivi. Si mettono in discussione scelte passate senza avere idee
tro, servono a me per sentirli ancora vicini e non dimenticare i chiare per quelle future. Avendo notato questo disorientamen-
loro insegnamenti. to, durante una passeggiata con il figlio aveva cercato con dol-
Oskar incarna in tutto e per tutto lessenza delluomo di cezza e discrezione di aiutarlo suggerendogli possibili soluzioni
montagna. sul cosa fare del proprio tempo e dei propri sogni. Mi correg-
Per chi non lo conosce, il primo impatto sempre una es- go, pi che suggerimenti era un attento ascoltare in attesa che
perienza ad effetto. Poche parole intervallate da silenzi che ap- fosse lo stesso ragazzo a esternare il suo disagio e le sue aspi-
paiono interminabili, sorrisi con il contagocce che mai ho vis- razioni. Alla fine, le parole del figliolo alla sua mamma furono
to sfociare in risate fragorose, valutazioni sintetiche e stringate le seguenti: mamma, io voglio andare in montagna con te!
sia che tu abbia torto o ragione. Come diceva sempre il buon Oskar, una nuova ascen-
Questo quello che appare ai pi ma, se aveste avuto la for- sione, una vita salvata, lesplorazione di un canyon, sono li, al-
tuna di approfondire il rapporto, vi sareste accorti che il vero la portata di tutti. Non hanno bisogno di essere strombazzate a
Oskar un altro. In un mondo dove ormai si regalano amicizie destra e a manca. Prima o poi, qualcuno passer di li e capir.
fasulle come fossero noccioline, Oskar le valutava con min- La presenza al mio fianco di Gigliola mi garantiva una cal-
uziosa accuratezza alla ricerca di quei valori che aveva posto al- ma e una serenit che rasentavano lequilibrio perfetto. Da una
la base del suo essere: bont danimo, onest intellettuale, ci parte la sua professione di medico mi infondeva linconscia con-
che sei e non ci che appari o rappresenti. Se superavi questo os- vinzione che, qualora mi fosse accaduto un incidente, Gigliola
tacolo Oskar ti apriva le porte del suo cuore. sarebbe arrivata e ci avrebbe messo una pezza. Dallaltra, quel
Le poche parole diventavano bellissimi racconti intrisi di suo affidarsi a me nelle situazioni pi tecniche, specialmente di
passione e poesia, le pause erano momenti di riflessione per natura acquatica, in maniera totale, incondizionata, mi faceva
garantire alle argomentazioni che si sarebbero succedute inci- sentire grande, importante.
sivit e coerenza. E quando arrivava il momento di ridere, lo Ricordo con dolce malinconia la sua frase prima di af-
capivi subito che qualcosa era cambiato e lo vedevi dagli occhi frontare situazioni difficili : Nanni, dammi una occhiata!
che si illuminavano di una luce profonda. A presto amici miei, la terra vi sia lieve.
Durante il cammino praticamente impossibile non chiac-
chierare con Gigliola. Se ne trae quel piacere puramente intel- Giovanni Pizzorni

agosto 2015 il Soccorso Alpino 11


La comunicazione
del CNSAS
CCD e AS, in prima fila
per una comunicazione efficace

a cura di
Roberto Carminucci e Daniela Rossi
Coordinamento nazionale addetti stampa

In fase dintervento
L
ultimo pensiero di un dellavvio di un intervento in contempo-
soccorritore quello di Ogni intervento unico, anche per la ranea ai tecnici C.N.S.A.S. Larco di tem-
apparire sul giornale o in tv: comunicazione: lambito speleologico, po tra lallertamento e la conclusione
anzi, essere schivi ci che, al per esempio, caratterizzato da tempi e uno dei momenti pi rischiosi, perch le
contrario, sembra caratterizzare procedure che richiedono modalit del informazioni, per ragioni legate alla fre-
latteggiamento dei volontari tutto differenti rispetto al settore alpino; quenza dei contatti e alle eventuali diffi-
C.N.S.A.S. Negli ultimi anni per la la ricerca di persone disperse non assi- colt tecniche di comunicazione interna,
rilevanza data alla comunicazione, milabile a un intervento in valanga. non sono ancora n verificate n comple-
allinterno della struttura, Che cosa accade dal punto di vista te. E nostro dovere, in qualit di C.C.D.
aumentata: i cambiamenti avviati dalla della comunicazione quando scatta la ri- (Commissione Comunicazione e
rete e poi dai social media costringono chiesta di soccorso? Esaminiamo un ca- Documentazione) e Rete nazionale ad-
a fare i conti con una realt che viene detti stampa, accertare in tutti i modi la
so frequente: il responsabile (Delegato,
fissata, descritta e diffusa in tempi corrispondenza della realt a quanto de-
Capostazione, altra persona autorizzata),
brevissimi. Le potenzialit e i rischi, di scritto, comprendere bene le ragioni per
dopo avere organizzato la prima fase del-
pari passo, sono amplificati e se non cui comunichiamo e selezionare le infor-
loperazione, avverte lAddetto Stampa
siamo in grado di conoscere e gestire mazioni di conseguenza, persino quelle
(A.S.) che, nellimmediato, valuta il mo-
il flusso di informazioni che ci pi tecniche, neutre solo in apparenza: se
riguardano, siamo destinati a subirlo. do in cui trattare la comunicazione e lo
condivide con il responsabile. Le azioni non accertate o decontestualizzate, pos-
Lattenzione nei confronti della
successive andranno compiute tenendo in sono produrre equivoci e persino danni.
comunicazione da parte del C.N.S.A.S.
considerazione anche le richieste dei me- Il nostro compito anche quello di ri-
si affermata progressivamente,
dia, in particolare i tempi giornalistici e solvere attriti e conflitti nelle sedi ap-
soprattutto nellultimo decennio,
limportanza della tempestivit della no- propriate e rispettare sempre la riserva-
dapprima tra i vertici nazionali e
locali, che sono le figure di riferimento tizia. Lintervento per non ancora ter- tezza e la dignit delle persone soccorse
per i media, poi anche alla base: i minato e quindi non possibile prevede- e delle loro famiglie. A tutto questo si ag-
nuovi strumenti permettono infatti a re sviluppi e implicazioni, non solo di ti- giungono le differenze presenti a livello
tutti di essere al tempo stesso fruitori e po organizzativo e sanitario ma anche locale, per le caratteristiche fisiche, or-
produttori di informazioni e ciascuno sui rapporti con le parti coinvolte. Ecco ganizzative e storiche di un territorio o di
in grado di girare video o scattare foto perch, salvo casi eccezionali per durata un presidio, che si tratti di Delegazione o
e di renderli pubblici. In questo o per gravit, i comunicati e altri ele- di Servizio territoriale.
contesto nata lesigenza di rivolgersi menti vanno pubblicati solo quando lin-
a persone che, per professione o per tervento terminato. I rapporti con i media
attitudine, filtrino i messaggi e Quasi sempre, attraverso una serie di La comunicazione non una scienza
costruiscano relazioni. strumenti, i giornalisti sono a conoscenza esatta e richiede scelte differenti per si-

12 il Soccorso Alpino agosto 2015


tuazioni differenti. In particolare, la co- coordinamento a livello centrale evita impossibile da esigere. Pu capitare in-
municazione del C.N.S.A.S. serve per che si possano creare casi di comunica- fatti che la comunicazione prenda dire-
salvaguardare la correttezza delle infor- zione parallela, dove pi organi emetto- zioni differenti rispetto a quelle indivi-
mazioni e tutelare la reputazione della no informazioni sullo stesso argomento. duate in partenza: accade perch forse il
Struttura: altrettanto importanti sono la Per riuscire a svolgere questo ruolo, messaggio non era chiaro, perch ci so-
diffusione di iniziative e campagne di il gruppo partecipa a momenti di forma- no degli errori, omissioni importanti,
prevenzione, come pure il rendere nota la zione, effettua valutazioni periodiche dei stravolgimenti di significato, associazio-
complessit della selezione e della for- casi reali e ipotizza situazioni che po- ni a immagini non corrette o altro. In al-
mazione dei nostri tecnici, oltre alla par- trebbero presentare criticit. cuni casi, queste inesattezze sembrano
te relativa agli interventi e al ruolo svol- Un altro aspetto importante il sup- vanificare il lavoro svolto allorigine op-
to dal Corpo allinterno del Sistema na- porto concreto alla comunicazione inter- pure possono generare conseguenze che
zionale di Protezione civile. na e questo avviene soprattutto in occa- non era possibile prevedere. Si migliora
Non siamo tenuti alla completezza sione di interventi nazionali di grande con la formazione, lesperienza, la con-
dellinformazione: il nostro ruolo quel- portata o internazionali, come capitato divisione, il lavoro di gruppo, il con-
lo di descrivere quanto stato fatto dal in Germania, nella grotta Riesending - fronto con le parti in causa, sempre e co-
C.N.S.A.S. Spetta al giornalista consul- Schachthhle, nel giugno 2014: oltre a stantemente, in un mondo che cambia in
tare altre fonti e approfondire il quadro una copertura dellevento ininterrotta, continuazione e in presenza di circo-
complessivo dellintervento. Non siamo sul posto e in remoto, ogni quattro ore la stanze determinate da elementi molte-
neppure al servizio di altre realt, cos co- C.C.D. e la Rete addetti stampa elabora- plici.
me non dobbiamo compiacere. La cro- vano e fornivano informazioni dettaglia- Una sfida tuttaltro che facile: i cam-
naca non lo scopo principale della no- te nellambito della comunicazione in- biamenti in corso nel mondo dei media e
stra comunicazione ma solo uno dei terna, attraverso la gestione di informa- la rivoluzione portata dalla rete fanno
mezzi, il pi potente forse ma non un fi- zioni riservate di particolare rilevanza e ipotizzare che la soluzione migliore sia
ne, tra quelli di cui disponiamo per pro- nel passaggio di dati con i Delegati, i investire su media proprietari, che sono
muovere lattivit del C.N.S.A.S. Con i Presidenti e i Responsabili. fonti dinformazione autogestite, pi che
giornalisti necessario mediare e co- sui media tradizionali. Attraverso i media
struire un rapporto, a volte produttivo, a proprietari possiamo anche misurare e
Il futuro: analizzare in che modo chi ci legge rea-
volte faticoso, di collaborazione recipro-
ca, nel rispetto del lavoro di entrambi. I
limportanza dei media proprietari gisce alla comunicazione. Tali strumen-
media hanno degli obbiettivi che talvol- Per molti versi, il lavoro di un comu- ti permettono di comunicare senza vin-
ta possono non coincidere con quelli del nicatore simile a quello di un tecnico: coli e di controllare ogni aspetto del pro-
C.N.S.A.S.: sono le linee guida naziona- la nostra responsabilit principale di cesso di elaborazione e pubblicazione
li di riferimento che contano quando essere molto attenti a quello che ci com- delle informazioni: questo avviene sul-
difficile scegliere in che direzione pro- pete, cercando di prevedere i rischi e por- lorgano di stampa ufficiale, con lag-
cedere. tando a termine il nostro compito, con- giornamento dei nostri siti internet e dei
sapevoli che ci sono aspetti sui quali non social media, producendo contenuti (te-
Ruolo politico e ruolo operativo possiamo intervenire o possiamo farlo sti, immagini, filmati) di qualit da di-
in modo molto limitato. In parole sem- stribuire alle testate ma anche da mette-
della comunicazione del CNSAS plici, dobbiamo dare bene le nostre infor- re a disposizione di tutti, perch i modi
Dopo una prima fase di valutazione e mazioni, invece di cercare di controllare attraverso cui oggi i cittadini e le istitu-
di sperimentazione, negli ultimi tempi si come le danno gli altri, anche perch zioni si informano sono molteplici.
sta quindi delineando uno scenario pi
comprensibile e definito, sia nei rappor-
ti tra i punti di riferimento riconosciuti, la
C.C.D. e la Rete nazionale addetti stam-
pa, sia nei frequenti momenti di forma-
zione, di confronto e di elaborazione di
linee guida per chi si occupa di informa-
zione, sotto la supervisione dei vertici
nazionali, che stabiliscono strategie e ri-
sultati.
Il lavoro svolto dalla C.C.D. e dagli
A.S. quello di un organo operativo che
agisce secondo le direttive del Presidente
nazionale, dei Presidenti dei Servizi re-
gionali, del Responsabile nazionale del
Soccorso speleologico. Diamo notoriet
alla voce ufficiale e quindi ogni comuni-
cato lespressione di ci che il
C.N.S.A.S. pensa, ritiene, considera ri-
spetto a una situazione: non una comu-
nicazione in senso generale ma esatta-
mente ci che la dirigenza vuole comu-
nicare, a vantaggio della Struttura. Il
Commissione foto, video) ed a trasmetterlo allinterno
della struttura in via riservata mante-
nendola continuamente aggiornata sullo
comunicazione svolgimento delle attivit in corso, sulle
problematiche previste ed impreviste e
e documentazione sulle tecniche adottate per superare le
difficolt incontrate. Tutto questo evi-
a cura della CCD tando accuratamente la fuoriuscita di
informazioni riservate.
mentale necessit di documentazione

S
enza memoria non c futuro e E importante che ogni volontario
Saper fare, ma anche far sapere. interna e comunicazione esterna stato comprenda le ragioni che impongono
Un motto di Gramsci e una antica, istituito il Gruppo Lavoro Addetti questa riservatezza. Gli interventi di
ma sempre attuale, legge di mercato rias- Stampa di Delegazione (G.L.A.S.D.) soccorso possono durare giorni, e spes-
sumono la duplice missione di chi si oc- allinterno della componente speleolo- so le cause degli incidenti, levoluzione
cupa di comunicazione allinterno del gica. Oggi questo si trasformato nella delle condizioni dei feriti e le problema-
Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Commissione Comunicazione e tiche che vanno affrontate per la loro
Speleologico (C.N.S.A.S.). Documentazione (C.C.D.), una Com - evacuazione in sicurezza non sono note
Per portare efficacemente soccorso missione operativa del Soccorso speleo- o si modificano durante lo sviluppo
a persone che si trovano in ambienti logico. degli interventi stessi. Quindi, la preco-
ostili dove non possono arrivare gli altri Compito della C.C.D. documenta- ce fuoriuscita di informazioni sbagliate,
corpi di soccorso dello Stato, i tecnici re gli eventi formativi e gli interventi scorrette o che non tutelano la riserva-
del C.N.S.A.S. sanno che devono conti- del C.N.S.A.S. Per questo i componenti tezza del ferito, dei medici e di tutti i
nuamente addestrarsi a mettere in atto di questa Commissione devono essere tecnici coinvolti possono avere conse-
tecniche di progressione, medicalizza- tecnici capaci di lavorare insieme agli guenze molto negative, anche dal punto
zione, trasporto, recupero e coordina- altri soccorritori del C.N.S.A.S. ed in di vista giudiziario.
mento negli ambienti impervi pi dispa- grado di padroneggiare e saper docu- Per questo la C.C.D. lavora sempre
rati. Ma al contempo devono sapere fare mentare tutte le situazioni e le tecniche a stretto contatto e in piena collabora-
tesoro delle esperienze maturate duran- messe in atto durante gli eventi. zione con tutti i tecnici coinvolti nel-
te le esercitazioni e gli interventi al fine I componenti della C.C.D. devono lintervento. Per il C.N.S.A.S. fonda-
di condividere le esperienze maturate e perci essere formati non solo come mentale la collaborazione che ciascun
rendere sempre pi efficace l impegno tecnici di soccorso ma anche come soccorritore offre per documentare il
di ciascuno. esperti nella documentazione e nella proprio lavoro e quello della propria
Inoltre, nellera digitale, esiste solo comunicazione. Partecipano periodica- squadra, spesso facendosene carico lui
chi in grado di comunicare efficace- mente ad eventi formativi dedicati alla stesso in prima persona quando i mem-
mente. E dalla efficace comunicazione conoscenza ed allapplicazione di tecni- bri della C.C.D. non sono presenti. E
delladdestramento e delle attivit delle che informatiche e di video fotografia, altrettanto fondamentale che ogni tecni-
donne e degli uomini del C.N.S.A.S. gestione e distribuzione dei materiali co comprenda e faccia sua questa esi-
dipende la visibilit del Corpo, la sensi- documentali raccolti, comunicazione genza di riservatezza nelle comunica-
bilizzazione dellopinione pubblica e interna ed esterna, rapporti con i media. zioni verso il pubblico ed i media.
lattenzione dei decisori istituzionali. Durante un intervento, la C.C.D. Soltanto dopo aver ricevuto autoriz-
Per soddisfare questa duplice fonda- provvede a realizzare materiale (testi, zazione da chi coordina levento, la
C.C.D. si fa carico di comunicare alle- figure autorizzate a comunicare alle- network delle singole delegazioni. I sin-
sterno. Ma la C.C.D. non una testata sterno sono, nel caso di eventi locali, il goli volontari non sono autorizzati a
giornalistica, non ha il compito di pub- Delegato alpino o speleologico compe- parlare coi mass media o a pubblicare
blicare tutte le informazioni di cui entra tente per territorio o direttamente o tra- nulla che riguardi le attivit del
in possesso prima della concorrenza e mite un addetto stampa di sua fiducia. C.N.S.A.S. su propri siti o social
non deve rispettare le categorie ed i In caso di eventi di portata nazionale o network se non in casi particolari e die-
tempi dei media. E, al contrario, una sovranazionale (o di eventi nati come tro esplicita autorizzazione del proprio
Commissione operativa alle dipendenze locali ma che si evolvono a livello Delegato.
del C.N.S.A.S. e comunica allesterno nazionale), la responsabilit delle ope- Infine, ricordiamo che la C.C.D. non
soltanto quello che il responsabile della razioni passa al Presidente nazionale decide la strategia comunicativa del
gestione dellevento decide di comuni- che si avvale di un suo portavoce. La C.N.S.A.S. ma deve realizzare il pro-
care e nel momento in cui decide di C.C.D., se richiesta, offre supporto ope- getto esecutivo di comunicazione
farlo. Per questo, la comunicazione uffi- rativo documentale e comunicativo alle
secondo gli obiettivi definiti dal vertice.
ciale del C.N.S.A.S. arriva spesso dopo delegazioni che non sono dotate di un
Per questo deve essere sempre e costan-
le prime notizie incontrollate pubblicate addetto stampa o che hanno comunque
temente mantenuto informato su tutto
dai media. Chi si fa carico della comu- bisogno di rafforzare la struttura comu-
ci che riguarda lazione in essere e su
nicazione ufficiale del C.N.S.A.S. ha il nicativa durante eventi di grandi dimen-
dovere di verificare e ricevere autoriz- sioni. tutte le problematiche che la direzione
zazione per ogni elemento informativo Nel 2014 stata costituita la Rete delle operazioni sta affrontando.
che verr pubblicato. La comunicazione degli addetti stampa con lo scopo di La C.C.D. sta lavorando, sotto il
esterna del C.N.S.A.S. non si pone il formare, coordinare e rendere pi effi- coordinamento dellEsecutivo speleolo-
problema di arrivare prima degli altri cace il lavoro dei singoli addetti stampa gico, per definire i progetti di documen-
ma quello di riferire esattamente gli locali sia della componente alpina che tazione interna e comunicazione istitu-
eventi accaduti, comunicare solo quelli di quella speleologica. zionale del C.N.S.A.S. indicati dalla
realmente rilevanti ed essere una fonte I canali comunicativi autorizzati dal presidenza nazionale. Su questa base,
riconosciuta da tutti come assolutamen- C.N.S.A.S. sono solo quelli istituziona- sta delineando i canali di comunicazio-
te attendibile anche in caso di coinvol- li: i siti cnsas.it e soccorsospeleo.it, ne e le procedure di scambio di infor-
gimento dellautorit giudiziaria laccount facebook ufficiale del mazioni che dovranno essere rispettate
Allinterno del C.N.S.A.S., le sole C.N.S.A.S., i siti ed account social da tutti i membri del Corpo.

agosto 2015 il Soccorso Alpino 15


e la C.C.D. stanno inserendo il
Il nuovo sito internet, materiale storico e le foto del inter-
venti attuali. Lo strumento ha una
larchivio e i video istituzionali capicit di due TB, incrementabili,
ed accessibile con password riser-
strumenti al servizio del CNSAS vate da qualsiasi parte del mondo.
Una speciale cartella temporanea
a cura di Walter Milan
permette lo scambio di foto e filma-
Come molti di voi avranno notato la Direzione nazio- ti con i giornalisti, decidendo cosa caricare e per quanto
nale ha deciso di rinnovare completamente il portale isti- tempo renderlo disponibile. Ogni Servizio regionale ha il
tuzionale (www.cnsas.it). Il vecchio sito aveva fatto il suo spazio riservato e pu proporre e inviare materiale
suo corso: la grafica era superata, non era responsive - selezionato alla Direzione nazionale, che dopo un con-
quindi visualizzabile correttamente con tablet e cellulari trollo sulla qualit lo inserisce nel proprio database.
- e laggiornamento delle notizie e delle informazioni era Da maggio sono in corso di realizzazione anche
particolarmente complicato. Nel nuovo sito internet nuovi filmati istituzionali: alcuni di questi, di breve dura-
abbiamo voluto dare ampio rilievo alle news, per comu- ta, sono utilizzati per arricchire il sito internet e favorire
nicare efficacemente la mole degli interventi del la condivisione sui social network, quelli pi lunghi e il
C.N.S.A.S., e di pari passo abbiamo valuto valorizzare materiale grezzo viene conservato per essere utilizzato
nelle sezioni dedicate alle Commissioni e alla formazio- quando richiesto al C.N.S.A.S. di intervenire in tra-
ne, la nostra preparazione tecnica e le nostre specializza- smissioni televisive (accade sempre pi spesso) o per
zioni. momenti di divulgazione e incontro con la cittadinanza.
Nellarea riservata del sito, a disposizione di tutti gli Stazioni, Delegazioni e Servizi regionali possono
addetti stampa e della Direzione nazionale, stato crea- richiedere materiale selezionato scrivendo a:
to un archivio multimediale, dove la Rete addetti stampa coordinamentostampa@cnsas.it o ad archivio@cnsas.it

I periodici del CNSAS


L
a rivista periodica il Soccorso ta di Notizie del Corpo nazionale soc- obsoleto.
Alpino SpeleoSoccorso ha anti- corso alpino e speleologico, nel forma- Il n. 35 del 2006 rappresenta la
che origini, che possiamo far ri- to 31,5 X 47. Dal n. 3 dicembre 1995 svolta: la testata diventa lattuale il
salire allormai lontano 1972. In quel- viene spedito a ciascun volontario Soccorso Alpino SpeleoSoccorso, sca-
lanno usciva il primo Bollettino della direttamente al suo indirizzo di resi- ricabile on line.
Delegazione speleologica del C.N.S.A. denza. Risale al 2001 lattuale formato Si pu tranquillamente affermare
Nel Bollettino, edito con cadenza an- 21 X 29,6 e al 2004 la stampa intera- che si sempre guardato al futuro,
nuale, erano raccolte le relazioni annuali mente a colori; nel 2005 esce lultimo tenendo salde le tradizioni che vengo-
dei Gruppi speleologici del C.N.S.A. e nuemro dellAnnuario, ritenuto ormai no dal passato.
lelenco, comprensivo di indirizzo e nu-
mero di telefono, dei volontari, suddi-
visi per Gruppi e per Squadre di
Soccorso speleologico. Del Bollettino
uscirono 14 numeri nel formato 17X24,
lultimo nel 1989.
Nel 1990 usciva il n.1 N.S. (pro-
prio per mantenere la continuit con il
passato) di SpeleoSoccorso, semestra-
le in formato tabloid 28X41. Speleo -
Soccorso, come si pu desumere facil-
mente dal titolo, riportava in massima
parte articoli relativi al Soccorso spe-
leologico, pur inserendo, timidamen-
te, anche contributi di interesse gene-
rale di tutto il C.N.S.A.S. Lultimo
numero di SpeleoSoccorso, il n. 9,
usciva nel dicembre del 1994.
Il 1995 vedeva la prima rivoluzio-
ne nella stampa periodica del Soc -
corso alpino e speleologico con lusci-

16 il Soccorso Alpino agosto 2015


In tutti questi anni sono stati inoltre scun tecnico una copia del periodico.
pubblicati o in forma di allegato o Questa semplice azione ha portato ad
come testata diversi numeri che raccol- un radicale cambiamento di mentalit
gono Statuti e regolamenti; di tutta la struttura del C.N.S.A.S. Sono
Regolamenti scuole; Leggi; Decreti; venuti cos a cadere tutti i depositari
Direttive; Circolari; Accordi e conven- della verit annullando di fatto incom-
zioni; Normativa sicurezza e mono- prensioni tra la Direzione nazionale, i
grafie delle quali, tra tutte citiamo Servizi regionali e tutti i volontari:
Linee guida - Ricerca e soccorso di verba volant, scripta manent .
persone disperse. La comunicazione capillare a tutta
Questi allegati si propongono come la struttura ha portato una ventata di
strumenti di lavoro per far fronte ad trasparenza che elimina, sul nascere,
impegni gestionale ed organizzativi qualsiasi interpretazione personale di
sempre pi cpmplessi. informazioni relative alla struttura
sociale del C.N.S.A.S. e rende parteci-
Funzione pe della vita associativa, indistinta-
dei periodici del CNSAS mente, tutti i tecnici, qualunque ruolo
Da una iniziale raccolta archivisti- od incarico ricoprano allinterno del
ca dei dati relativi agli interventi del sodalizio.
Soccorso speleologico si passati ad Infine, ma non per questo meno
una informazione capillare a disposi- interviste e lattivit dei Servizi regio- imprtante, la nostra stampa periodica
zione di tutti i tecnici del C.N.S.A.S. nali. rappresenta un formidabile biglietto da
Ci non ha comportato rinnegare le visita verso il mondo esterno: dalle
Le Raccolte e le Monografie sono
istituzioni pubbliche a quelle private.
origini in quanto il Chronik degli anni poi degli strumenti di lavoro indispen-
Possiamo concludere affermando,
Settanta del secolo scorso si trasfor- sabili per i Servizi regionali.
senza paura di peccare di immodestia,
mato nellanalisi statistica degli inter- Ma tutto questo servirebbe a ben
che per i contenuti, liconografia e,
venti di soccorso alpino, speleologico poco se rimanessero in giacenza in pol-
perch no, per il rispetto della periodi-
ed in forra, che puntualmente viene verosi magazzini.
cit (quadrimestrale) il Soccorso
pubblicata sul primo numero di ogni Mi spiego meglio: fino al 1995 la
Alpino SpeleoSoccorso viene apprez-
anno. rivista veniva stampata in numero di
zata non solo allinterno, ma anche
Tutte le pi importanti attivit del copie equivalenti al numero dei tecnici
allesterno, del C.N.S.A.S.
Corpo, dagli interventi pi ecclatanti del C.N.S.A.S. ma venivano spedite ai
allattivit di prevenzione, vengono Servizi regionali che avrebbero dovuto La redazione del
riportate nella rivista sociale. Ma non distribuirle a tutti i volontari di loro il Soccorso Alpino SpeleoSoccorso
solo, ampio spazio viene riservato competenza. Alessio Fabbricatore
anche per: prove di attrezzature e Ci, puntualmente, non accadeva. Giulio Frangioni
materiali, per presentare nuove tecni- Pertanto la Direzione nazionale nel Elio Guastalli
che di intervento, senza dimenticare 1995 decideva di inviare a casa di cia- Ruggero Bissetta

I
nformiamo, con tristezza e stupore, che prematuramente venuto a mancare
Maurizio Glavina, tecnico di lunga militanza nelle file del Soccorso speleologico
II Zona Friuli Venezia Giulia. Nato nel 1959, entra a far parte della stazione di
Trieste nel 1979: da subito tecnico operativo presente in tutte le attivit di forma-
zione sul campo e in prima linea durante gli interventi del periodo 1980-2010, oltre
ad assumere la guida della stazione di Trieste nei primi anni 80, per due mandati con-
secutivi. Partecipa in veste di tecnico-istruttore alle sessioni di tecnica al 7
Congresso internazionale di soccorso speleologico di Trieste-Cividale ed in alcune
Nella foto di copertina in primo piano Maurizio Glavina

occasioni congressuali anche allestero.


Viene ricordato come sempre presente nelle prime squadre a partire nei grandi
e complessi incidenti degli anni 80 allabisso Davanzo in Canin, allabisso Gortani
nel 1987, nelle profondit del Veliko Sbrego e negli ultimi interventi degli anni
2000 alla Gronda Pipote ed al Bela Bartok (entrambi sempre in alta quota nel mas-
siccio Canin), oltre ovviamente a tutti gli interventi della squadra di Trieste sul
Carso Triestino, sul territorio del F.V.G. e in Italia.
Dotato di inesauribile grinta e doti naturali che lo rendevano quasi insensibile
alle lunghe permanenza ipogee senza perdere lucidit e capacit operative, resta nei
ranghi della stazione di Trieste (passando a tecnico logistico dal 2008) sino al 2014,
anno in cui decide di ritirarsi dopo 35 anni di servizio al C.N.S.A.S.
Mancher ai moltissimi amici.
Roberto Antonini
delegato II Zona speleologica F.V.G.

agosto 2015 il Soccorso Alpino 17


Torino 19 giugno 2015 interaziendale 118 Piemonte); essere fattibile in campo elicotteristico,
Il volo notturno Angelo Giubboni nellambito dellelisoccorso frutto
(Presidente HEMS Association); del recepimento e dellapplicazione del
con elicottero sanitario, Massimo Bellizzi regolamento europeo (EU 965 /2012),
(Direttore Generale ENAV); che ha introdotto rilevanti aperture
viluppo procedure PBN Sebastiano Veccia operative superando i limiti imposti
nel mondo HEMS (Direttore Regolazione aeroporti nella passata normativa aeronautica di
e spazio aereo ENAC); riferimento.
Gian Gherardo Calini I punti chiave di queste disposizio-

I
l 19 Giugno 2015 si tenuta a
(Head of market ni riguardano in particolare il ricono-
Torino presso il Centro incontri del- Devellopment GSA). scimento della Performance Based
la Regione Piemonte una conferen- Nellincontro sono stati evidenziati Navigation (P.B.N.), la possibilit di
za che, prendendo spunto e focalizzan- gli sviluppi che sono oggi in atto per operare in notturno su elisuperfici e
do lo stato dei lavori riguardanti le- ampliare le possibilit operative dei lopportunit di operare anche in ambi-
stensione al servizio notturno delleli- servizi di elisoccorso, con lestensione to civile con lausilio di N.G.V. (Night
soccorso piemontese, ha affrontato le- di operativit per i trasporti sanitari Vision Googless).
voluzione delle possibilit operative nel nelle ore notturne. Come emerso nel In ambito normativo, riteniamo
prossimo futuro nel campo del traspor- convegno, ci che sta oggi coinvolgen- utile ricordare come anche in prece-
to e soccorso sanitario con gli aeromo- do il mondo dellala rotante ha origine, denza, contestualmente alla legge del
bili ad ala rotante. in buona parte dai nuovi scenari legi- 26 febbraio 2010, numero 26, fosse
Nel convegno, che ha visto limpor- slativi e dallaffermazione delle nuove stata sancita unimportante linea din-
tante partecipazione di ENAV ed tecnologie che sfruttano la navigazione dirizzo, nellart. 5 bis:
ENAC, si sono alternati gli interventi di: satellitare. Legge 26 febbraio 2010, n. 26
Danilo Bono Riguardo agli aspetti normativi, Conversione in legge, con modifi-
(Direttore Dipartimento stato rilevato che quanto risulta oggi cazioni, del decreto-legge 30 dicembre

18 il Soccorso Alpino agosto 2015


2009, n. 195, recante disposizioni La ricognizione dellinsieme nor- Un ulteriore importante aspetto,
urgenti per la cessazione dello stato di mativo caratterizzante non pu che che stato rilevato, che limplemen-
emergenza in materia di rifiuti nella essere completata, com stato ben tazione delle tecnologie di navigazione
regione Campania, per lavvio della indicato nellincontro, con le linee porter anche al miglioramento della
fase post emergenziale nel territorio dindirizzo contenute nel decreto 70 sicurezza nelle operazioni, anche nelle
della regione Abruzzo ed altre disposi- del Ministero della salute, pubblicato il missioni diurne soprattutto in condizio-
zioni urgenti relative alla Presidenza 2 aprile 2015, che pone le basi e rego- ni meteorologiche marginali.
del Consiglio dei Ministri ed alla lamenta gli standard qualitativi, strut- Il progetto della Regione Piemonte,
Protezione civile. turali, tecnologici e quantitativi relativi com stato presentato, prevede la rea-
Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale allassistenza ospedaliera. lizzazione di una rete di rotte che
n. 48 del 27 febbraio 2010 - Supple - Il decreto n. 70 propone un Servizio andranno a regime a settembre 2016.
mento ordinario n. 39 di elisoccorso notturno integrato con i Rotte che garantiranno il collegamento
omissis mezzi di soccorso di terra tramite una- delle aree regionali periferiche con i
Art 5 bis deguata rete di elisuperfici notturne a centri ospedalieri di riferimento e tra-
Disposizioni concernenti lattivit servizio di destinazioni sanitarie e mite lo sviluppo di adeguate procedure
del Corpo nazionale soccorso alpino e comunit isolate e aree disagiate. (PBN) a supporto delle operazioni di
speleologico del Club alpino italiano Senza dubbio il complesso del volo diurne e notturne, permetteranno
omissis nuovo scenario normativo ha consentito di collegare le basi HEMS, le destina-
3. Al fine di sviluppare lefficacia lapertura di nuove possibilit operative zioni sanitarie, le elisuperfici di struttu-
dei servizi di elisoccorso in ambiente e orientato le Regioni in questa direzio- re ospedaliere, i siti dinteresse pubbli-
montano ovvero in ambienti ostili ed ne. co e le comunit isolate.
impervi del territorio nazionale da Nellincontro di Torino stato fatto Nellincontro emerso anche in
parte del Corpo Nazionale Soccorso il punto sui lavori che hanno permesso qual rilevante misura il miglioramento
Alpino e Speleologico (CNSAS), con lattivazione del servizio notturno in e limplementazione delle tecnologie
decreto del Presidente del Consiglio Regione Piemonte, che con ENAV ha di navigazione satellitare ricopriranno
dei Ministri, su proposta del stabilito le procedure e le prime rotte un ruolo fondamentale nellamplia-
Dipartimento della protezione civile e basate su (PBN) che, come ha esposto il mento delle possibilit operative.
dellENAC, disciplinato lutilizzo dott. Bono, sono come dei corridoi che Interessante stato un intervento di
delle strumentazioni tecnologicamente permettono il collegamento tra eli- Gian Gherardo Calini, che ha presenta-
avanzate, anche per il volo notturno, superfici sfruttando le tecnologie di to come lAgenzia europea per il siste-
previa adeguata formazione del perso- volo strumentale delle eliambulanze in ma di navigazione satellitare,
nale addetto. servizio. (European GSA), sia impegnata nella

agosto 2015 il Soccorso Alpino 19


crescita di queste opportunit, in parti- costellazione di trenta satelliti e che un sistema GNSS di nuova generazione.
colare sul fronte dei finanziamenti per oggi ha gi in attivo la messa in orbita (PBN) la navigazione PBN
larmonizzazione dei sistemi a livello di otto satelliti. (Performance - Based Navigation) che
europeo. Interessanti anche i contributi por- sfrutta sistemi satellitari (GNSS) stata
Riguardo alle tecnologie, emerso tati dai rappresentanti di ENAC ed individuata come la soluzione che per-
come la capacit di navigazione stru- ENAV, che hanno evidenziato il signi- metter lo sviluppo della mobilit eli-
mentale degli elicotteri, basata sui ficativo impegno delle rispettive orga- cotteristica, giacch supera i sistemi tra-
sistemi satellitari, sia gi oggi tecnica- nizzazioni nello sviluppo delle future dizionali di navigazione di terra e per-
mente avanzata grazie allutilizzo di possibilit e procedure. mette di realizzare procedure di volo e
avanzate avioniche, presenti nelle In conclusione nellincontro si rotte strumentali anche laddove non
dotazioni degli aeromobili di recente evidenziato come le prossime sfide e sono disponibili la radioassistenza di
produzione europea. Le moderne dota- gli sviluppi futuri dipenderanno dal- terra o la loro copertura elettromagneti-
zioni tecnologiche comprendono appa- limpegno comune. Il raggiungimento ca non sia adeguata, consentendo una
recchiature di navigazione in grado di degli auspicabili maggiori standard navigazione sicura e capillare.
sfruttare i sistemi di correzione e moni- operativi, resi possibili con limpiego (EGNOS) European Geostationary
toraggio dei dati di posizione satellita- delle nuove tecnologie, dipender dal Navigation Overlay System: ovve-
ri, quali ad esempio quello consentito lavoro che si dovr sviluppare in un ro Sistema geostazionario europeo di
dal sistema EGNOS. Inoltre stato tavolo di confronto tra enti, operatori, e navigazione di sovrapposizione, un
rilevato nel Convegno, limportante costruttori, i cui risultati dipenderanno sistema sviluppato dallAgenzia spazia-
ruolo che ricoprir negli anni a venire, dalla capacit di creare una forte e indi- le europea, dalla Commissione euro-
il sistema satellitare europeo Galileo, spensabile sinergia a livello nazionale. pea e da Eurocontrol, costituito da una
struttura che prevedr a regime una Ruggero Bissetta rete di satelliti e basi terrestri, per incre-
mentare laccuratezza e lintegrit dei
dati del sistema GPS.
(SBAS) Satellite - Based Augmen -
tation Systems: sistemi satellitari di
aumento di precisione che completano i
sistemi globali di navigazione satellita-
re in grado di compensare i sistemi di
navigazione satellitare (GNSS) nei ter-
mini di accuratezza integrit e disponi-
bilit dei dati di posizione. Per maggior
chiarezza, n il GPS degli USA n il
sistema GLONASS della Russia soddi-
sfano i requisiti operativi stabiliti
dallOrganizzazione internazionale del-
laviazione civile (ICAO) per lutilizzo
dei dati di posizione durante le fasi pi
critiche del volo degli aeromobili, in
particolare per gli approcci finali. Per
risolvere questo problema, lICAO ha
deciso di standardizzare diversi sistemi
GNSS di potenziamento tra cui SBAS;
il sistema SBAS, attraverso il costante
monitoraggio dei dati GNSS tramite
stazioni di riferimento distribuite su un
intero continente, in grado di rilevare
errori di posizione che sono trasferiti in
tempo reale a un centro di elaborazione
che (longitudine, latitudine ed altitudi- in cui sono calcolate le correzioni diffe-
Legenda ne) su un qualunque punto della super- renziali che sono trasmesse utilizzando
ficie terrestre o dellatmosfera tramite satelliti geostazionari in grado di copri-
(GNSS) Global Navigation Satellite segnali a radiofrequenza trasmessi in re vaste aree.
System: sistema satellitare globale di linea di vista da tali satelliti; tra questi (ENAC) Ente Nazionale Aviazione
navigazione; sono i sistemi di geo- sistemi i pi noti sono lo statunitense Civile, lautorit italiana di regolamen-
radiolocalizzazione e navigazione terre- NAVSTAR Global Positioning System tazione tecnica, certificazione e vigilan-
stre, marittima o aerea, che utilizzano (GPS), pienamente operativo, il sistema za nel settore dellaviazione civile.
una rete di satelliti artificiali in orbita, i russo GLONASS, operativo dal dicem- (ENAV) Societ Nazionale per
sistemi sono dedicati alla fornitura di un bre 2011, il sistema europeo Galileo lAssistenza al Volo, una societ pub-
servizio di posizionamento geo-spaziale che in fase dimplementazione; la blica responsabile della fornitura dei
a copertura globale che permette a pic- Cina prevede il potenziamento del servizi del traffico aereo e di altri servi-
coli ed appositi ricevitori elettronici di Sistema di posizionamento Beidou; zi relativi alla navigazione aerea in
determinare le loro coordinate geografi- lIndia infine sta sviluppando IRNSS, Italia.

20 il Soccorso Alpino agosto 2015


Ottavo corso
SNaMed

testo e foto
a cura del
dott. Mario Milani

Corso di Medicina di emergenza ti sanitari e organizzativi di soccorso in

N
ei due giorni precedenti
lottavo Corso S.Na.Med. di Anche questo anno, come detto ambiente alpino, ipogeo e in forra, par-
Medicina di emergenza (vedi sopra, la Scuola medica C.N.S.A.S. tendo dalla epidemiologia, alla chiama-
poi) hanno visto docenti e allievi alpina e speleologica hanno dato vita al ta, alla sicurezza, alle modalit di inter-
impegnati per il corso di Gestione Corso di Medicina di emergenza dedi- vento e di evacuazione, riprendendo nei
cato a Fabrizio Spaziani, collega morto pomeriggi alcuni argomenti con le parti
delle Vie Aeree (G.V.A.) in ambiente
in una missione di soccorso, giunto alla pratiche, di gestione delle vie aeree,
impervio e ostile. Il corso, accreditato
delle vie di infusioni (intraossea, nasa-
per 16 ECM, si avvale di docenti della sua ottava edizione e che stato accre-
le) e gestione del trauma. La conclusio-
S.Na.Med. ed esterni, fra cui molto ditato per 44,4 ECM. Il Corso si svol-
ne avvenuta lultimo giorno con sce-
attivo il gruppo Svizzero del Canton to dal 18 al 22 maggio a Fertilia di
nari in ambiente, coadiuvati dalla com-
Ticino con cui abbiamo ormai una Alghero, presso la base dellAeronau-
ponente tecnica del C.N.S.A.S. della
attiva collaborazione da anni anche tica militare che ci ha concesso una otti-
Sardegna, che riassumevano quanto
per lipotermia ma ospitalit e disponibilit unita ad fatto nei giorni precedenti e che ha visto
(http://www.ipotermia.org/). una cortesia veramente encomiabile e molta soddisfazione da parte degli allie-
Durante i due giorni si sviluppano che ci ha permesso di superare tutti i vi.
tramite lezioni frontali e atelier pratici piccoli inconvenienti che questi corsi Doverosi i ringraziamenti alla
tutti gli argomenti sulla materia, con comportano. Segreteria nazionale (Valentina soprat-
presentazione anche delle novit sul Il Corso ha visto la partecipazione tutto), agli amici sardi, in particolar
mercato dei differenti presidi per di discenti da tutta lItalia, seguiti nelle modo Alessandro, Vincenzo, Maurizio
intubazione orotrachale e parti pratiche dagli Istruttori nazionali e Antonello, nonch Fabio, per il sup-
sovraglottica e con la possibilit di della S.Na.Med. e nella parte teorica dai porto logistico e conviviale indispensa-
testare materiali e capacit su docenti che ormai da anni ci supportano bili per lottima riuscita dellevento, i
manichini di ultima generazione. in questa impegnativa iniziativa e responsabili di foresteria e della base
Volgiamo qui ringraziare tutto il garantiscono un alto livello scientifico AM per la disponibilit e i colleghi tutti,
delle relazioni, con molti spunti pratici, docenti, che gratuitamente e sobbarcan-
gruppo G.V.A. per limpegno che ogni
che permettono di comprendere quali dosi ore di viaggio anche per essere pre-
anno mettono nel condurre e gestire
problemi e differenze (e possibili solu- senti poche ore, giusto a volte il tempo
questi corsi, in prima persona diretti zioni) vi siano tra un soccorso normale della lezione, e che dedicano il loro
da Lorenzo Introzzi I.N. S.Na.Med., e uno in ambiente remoto e ostile. tempo alla buona riuscita di queste ini-
anima di questa iniziativa. Il Corso ha affrontato tutti gli aspet- ziative.

agosto 2015 il Soccorso Alpino 21


Emergenze modo di comprendere come molti degli aspetti del soccorso in
ed urgenze in ambienti estremi ambienti estremi che caratterizzano gli scenari militari e i nostri
abbiamo molto in comune nella complessit della organizza-

N
ei giorni di venerd 22 maggio e sabato 23 maggio, il
C.N.S.A.S. rappresentato dal dott. Livio Russo zione, logistica e modalit di affrontare i problemi, non solo
(S.Na.Med.speleo.) e Lorenzo Introzzi e Mario Milani sanitari, determinati dallagire in ambienti remoti, con scarsit di
(S.Na.Med. alpina) stato presente su invito al II Convegno Bruno risorse e difficolt ambientali, pur con epidemiologia compren-
Falcomat Emergenze ed urgenze in ambienti estremi organizza- sibilmente differente. Presenti anche i colleghi dellAREU,
to da C.F. (SAN) G. Ruffino e dal dott. Dario Franchi per conto lAzienda regionale lombarda per il 118. Il convegno ha rappre-
della Marina militare italiana Comando scuole MM e svoltosi nel- sentato una occasione per riunire diversi interlocutori che
la splendida cornice della base militare sede della Com.Sub.In pres- affrontano tali problemi ogni giorno e che possono scambiarsi
so Portovenere (La Spezia). esperienze e opportunit di approfondimento in diversi settori,
Il convegno, che ha visto gli interventi dei partecipanti sia di strategie di intervento, protocolli e materiali. Tutte le parti
C.N.S.A.S. sulla tematica di soccorso in ambienti confinati, spe- hanno mostrato interesse e curiosit verso le realt che ognuno
leologici e speleosubacquei e in ambiente remoto alpino, ha dato rappresenta e ci si dati appuntamento al prossimo convegno.

CISA IKAR: Commissione medica

L
a commissione medica della CISA medico ha presentato la sua esperienza in ha permesso a chi non conosceva lam-
- IKAR (ICAR Med.Com.) si ri- Nepal come medico di un ospedale del- biente di valutare appieno le difficolt di
unita questo anno per lo spring- la regione di Lukla: Presentation of un soccorso in forra.
meeting a Cresciano (CH) dal 27 maggio Earthquake in Nepal the Day After e Altre due relazioni sono state di par-
al 31 maggio e ha visto partecipare mem- ha dato spunto a discussioni sui proble- ticolare rilievo: la possibilit di una ri-
bri delle organizzazioni di soccorso alpino mi, anche insoliti, che tali emergenze animazione RCP ritardata e intermittente
dellAustria, Svizzera, Francia, Gran comportano. in caso di ipotermia grave
Bretagna, Germania, Slovenia e Italia. Per Giacomo ha presentato uno studio (http://dx.doi.org/10.1016/j.resuscitation.
il C.N.S.A.S. eravamo presenti il sotto- sulla epidemiologia degli incidenti in for- 2015.02.017);
scritto, in qualit di Direttore S.Na.Med., ra e si discusso sulle Evidence based le novit che a fine anno vi saranno
e Giacomo Strapazzon per la componente recommendations for canyoning rescue e per quanto riguarda la flow chart per la
speleologica e forre. per rendere meglio lidea dellambiente, gestione medica in valanga.
Temi di questo incontro largomento i colleghi della Rega ci hanno condotto Gli appuntamenti prossimi vedranno
della Mass Casualty Incident (M.C.I.) in allesperienza di forra portandoci a scen- la commissione riunita in ottobre in
ambiente remoto con simulazione al- dere il torrente Boggera inferiore con Irlanda e a primavera 2016 a CapeTown.
laperto e discussione; la sera Monika mute e attrezzature adeguate. Tale espe-
Brodmann dellUniversit di Berna, rienza stata interessante e divertente e dott. Mario Milani

22 il Soccorso Alpino agosto 2015


Per questo Gigliola manca cos tanto a

Mario, tu che dici? tanti, a tutti quelli che la conoscevano


e le volevano bene.
Gigliola era un Istruttore della

I
o Gigliola la ricordo cos, con perch sono morti, Perch sono morti S.Na.Med. che sin dallinizio, come
questa domanda con cui chiudeva e questa nel contempo sia una tutti, ha mostrato entusiasmo e
tutte le idee che aveva in mente o domanda, a cui non c risposta dedizione a quella che e
quando proponeva questa o quella sensata, che una constatazione: che a consideriamo la nostra missione:
iniziativa, e la mia risposta non quella promessa mancata, non integrare in maniera stretta la
poteva essere che Oh Gigliola, certo mantenuta, non c rimedio, non pi. competenza sanitaria alla competenza
che s, figurati! perch erano sempre Pu sembrare egoismo, irresponsabilit tecnica dei nostri volontari, lavorando
buone idee o buone proposte. o incoscienza, ce lo sentiamo dire fianco a fianco con gli istruttori
Gentile e competente e sempre anche noi e forse a volte lo pensiamo nazionali e regionali delle varie
disponibile, nel gruppo, a fare e anche noi, ma la nostra vita: senza scuole, trasmettendo ai partecipanti
portare avanti la sua, la nostra, non sarebbe la nostra, sarebbe quella tutto quello che serve per capire e
passione, perch essere medico del che altri vogliono per noi. gestire un problema medico in quegli
C.N.S.A.S. portare il proprio Chi non vive queste passioni, lessere ambienti difficili, con gli strumenti
mestiere a unirsi alla passione della medico e vivere la montagna, sopra e che hanno.
montagna, grotta e forra, fonderli e sotto, e la forra, fatica a capire perch
Non sempre si riesce a soddisfare
dedicare molto della propria vita, a a volte si sacrifichino anche gli affetti,
tutte le esigenze, ma Gigliola era
volte tutta, tanto entrambe le passioni il lavoro, il proprio tempo a fare cose
incredibile, lavorando assieme a Pino
possono essere totalizzanti. strane, quando molte sono le
e a Oscar, a non perdere una
Alle ore del giorno e della notte responsabilit, e le attenzioni per i
occasione per trasmettere questa
quando mi chiamavano per i soccorsi, nostri cari anche, a cui siamo chiamati.
competenza ed entusiasmo alla Scuola
le mie bimbe chiedevano: Dove vai Ma alla passione non risponde la
ragione, risponde il cuore. forre e ai loro allievi e tutti noi
pap, a salvare i pericolati? Eh,
Gigliola era questo: cuore. Un cuore avvertiamo pesantissima questa
s! rispondevo, - Ma poi torni,
per Certo che torno. Ma poi che rispondeva alla chiamata quando perdita, la loro mancanza.
torni, per. E sorridevo a questa qualcuno era in pericolo, in ospedale o Sentiamo come nostro dovere
paura: certo che torno, perch non fuori, o a quella della curiosit di continuare quello che Gigliola
dovrei ritornare! esplorare pi a fondo la natura e se riteneva compito fondamentale della
Alcuni di noi non sono tornati, dai stessi; un cuore che non sarebbe stato Scuola medica, e non sar difficile,
soccorsi, dalle montagne. In chi lo stesso, libero e felice, io credo, perch quello in cui crediamo tutti.
rimane a volte cresce un rabbia per perch cos che ci sentiamo anche
queste morti, per questa promessa noi, se fosse stato rinchiuso nello Mario Milani
tradita, non mantenuta: ma poi torni stretto della routine quotidiana. a nome degli
per certo che torno Un cuore che non avrebbe potuto dare Istruttori S.Na.Med.
Oscar e Gigliola non sono tornati, cos tanto a tanti. e colleghi tutti

Tecnici del CNSAS


da tre regioni si addestrano
in forra ricordando
Giliola Mancinelli e Oskar Piazza
U nesercitazione per ricordare salutati, consapevoli che il vuoto lascia- Regionale della Delegazione ligure, i
due amici prima ancora che due to sar difficile da colmare. tecnici si sono alternati e nella gestione
colleghi, perch Giliola Con questo spirito, venti tecnici del delle manovre di progressione e assicu-
Mancinelli e Oskar Piazza, scomparsi in C.N.S.A.S. provenienti dalle squadre razione, affinando le modalit di soc-
Nepal durante il sisma dello scorso forre della Liguria, Emilia Romagna e corso in forra e, soprattutto, ricordan-
Aprile, erano prima di tutto persone dal Piemonte, si sono dati appuntamento lo do con profonda commozione Giliola e
grande cuore prima ancora che esperti scorso 9 Maggio sul Rio Pralunga, in Oskar, amici e colleghi, scomparsi a
tecnci di soccorso. provincia di Savona, per prendere parte Langtang sotto una valanga provocata
Essere soccorritori vuol dire anche ad una articolata esercitazione, simulan- dal violentissimo sisma che lo scorso 25
questo, vuol dire stringersi insieme, do il trasporto di un ferito lungo la via aprile ha messo in ginocchio il Nepal.
farsi forza a vicenda e continuare il dellacqua attraverso diverse tecniche. Luigi Barbarese
lavoro in onore e nel nome di chi ci ha Alla presenza di un istruttore addetto stampa SAER

agosto 2015 il Soccorso Alpino 23


Il Comitato
direttivo centrale
del CAI
si riunito alla
baita Ciapin
CDC CAI baita Ciapin

V
enerd 15 maggio il Comitato di- montagna e al Soccorso alpino. Umberto Martini; a lui si sono aggiunti
rettivo centrale del C.A.I., lim- Daniele Chiappa era Accademico del Vincenzo Torti ed Erminio Quartiani le-
portante organismo con funzio- C.A.I.; conosciuto soprattutto per aver gato a Daniele da vecchia amicizia.
ni politico-amministrative del nostro conquistato nel 1974 il Cerro Torre dal- Danilo Barbisotti, Presidente del
Sodalizio, ha scelto un luogo insolito per la parete ovest insieme ai compagni di Soccorso alpino e speleologico lombar-
la propria riunione; lincontro non si te- cordata Casimiro Ferrari, Pino Negri e do, e Antonio Fumagalli, Delegato della
nuto nella Sede centrale del C.A.I. a Mario Conti. XXI lariana, hanno ricordato che la bai-
Daniele Chiappa stato Vice presi- ta stata dedicata a Ciapin con lintento
Milano ma in Valsassina, ai Piani di
dente nazionale del C.N.S.A.S., di proporsi come centro formativo per il
Bobbio, presso la baita Ciapin.
Presidente del Servizio regionale C.N.S.A.S. e non solo, ma soprattutto
La giornata non era delle migliori ma
C.N.S.A.S. lombardo, Istruttore nazio- come luogo dove parlare di prevenzione
la pioggia non ha impedito di raggiun- nale del C.N.S.A.S. e fondamentale rife- degli incidenti in montagna perch pro-
gere la baita, percorrendo la mulattiera rimento per tecniche di soccorso in mon- prio Daniele fu promotore del progetto
che collega Barzio ai Piani di Bobbio, tagna e impegni appassionati volti alla SICURI in MONTAGNA che oggi ha as-
con i mezzi fuoristrada del Soccorso al- prevenzione degli incidenti. sunto valenza nazionale da oltre un de-
pino lombardo. Abbiamo deciso di riunirci ai Piani cennio.
La scelta ha avuto un significato par- di Bobbio per rendere omaggio a una fi- La riunione del C.D.C. poi prose-
ticolare: quello di ricordare Daniele gura importante del C.N.S.A.S., venuto a guita entrando nel merito del programma
Chiappa Ciapin, cui la baita dedicata, mancare prematuramente, non solo alla sovrinteso dal Direttore generale del
scomparso nel 2008 a 56 anni, indimen- famiglia, ma anche alla montagna e al- C.A.I. Andreina Maggiore e coordinato
ticabile figura legata al mondo della la societ tutta; questo il commento del dalla segretaria Emanuela Pesenti.
Presidente generale Se pur dislocata in montagna, nella
CDC CAI ricorda Ciapin del C.A.I. Umberto sua bella semplicit, la baita si dimo-
Martini. strata capace di accogliere efficacemen-
Cos, i compo- te la riunione; merito anche della logisti-
nenti del C.D.C. ca garantita da Fabio Paruzzi, Fabio
hanno raggiunto la Pozzoni della Stazione C.N.S.A.S.
baita di primo matti- Valsassina e Giuseppe Rocchi della
no dove i lavori so- Stazione C.N.S.A.S. Lecco.
no stati aperti da un Non poteva mancare, nel segno del-
breve ma motivato la pi vera amicizia, un apprezzato spun-
ricordo di Ciapin tino conviviale preparato da Fulvio e
pronunciato dal Osvaldo, in chiusura della giornata.
Presidente generale Elio Guastalli

Sabine Zimmerebner
U
n altro lutto ha colpito il mondo del soccorso speleologico. Durante lesplorazione
di una nuova cavit sul massiccio del Riesending, lo stesso dellincidente dellan-
no scorso, Sabine Zimmerebner veniva colpita mortalmente da una pietra alla pro-
fondit di meno 70 metri.
Chi ha partecipato allintervento in Germania, la ricorder, assieme al compagno, sem-
pre presente durante tutte le operazioni di recupero in profondit.
Verr inviata lettera di cordoglio ufficiale da parte del C.N.S.A.S. Nazionale.
Roberto Antonini
delegato II Zona speleologica F.V.G.

24 il Soccorso Alpino agosto 2015


S icuri sul sentiero Sicuri sul sentiero Sicuri sul sentiero

SICURI sul SENTIERO


Report della giornata nazionale dedicata alla prevenzione degli incidenti nella stagione estiva:
sentieri, ferrate, falesie, a cercar funghi ed altro ancora

21 giugno 2015
appuntamento del progetto SICURI in MONTAGNA di chi ha voluto dedicare un po del proprio tempo a far

L del C.N.S.A.S. dedicato alla prevenzione degli


incidenti tipici della stagione estiva ha messo in
campo, il 21 giugno scorso, la giornata SICURI sul
crescere la cultura della prevenzione inventando iniziative
spesso coinvolgenti ed accattivanti. Sicuramente proficue,
ad esempio, le idee di associare gli interventi di
SENTIERO; ancora una volta numerose sono state le prevenzione a manifestazioni sportive proposte da altri
manifestazioni, sparse un po ovunque seppur in modo Enti e Associazioni; non meno interessante lidea di
disomogeneo. puntare sulla diffusione del messaggio tramite i canali
In estate si concentrano gli interventi di soccorso in internet e social che, sicuramente, possono interessare
montagna; questa ragione basta per capire che la giornata popolazioni altrimenti poco raggiungibili. Diverse sono
di giugno assume una particolare rilevanza. Lattenzione state le manifestazioni che hanno coinvolto direttamente i
dimostrata da chi ha aderito alla manifestazione si rivolta ragazzi dellAlpinismo giovanile del C.A.I.: bacino
soprattutto allescursionismo e alle ferrate; certo non sono meraviglioso che ci fa ben sperare per il futuro. Ancora
mancate altre proposte che hanno caratterizzato gli una volta alcuni presidi di sentieri e ferrate hanno
interventi, a volte anche con notevole fantasia. E solo il permesso di raccogliere dati informativi interessanti che si
caso di ricordare che gli spazi e le modalit delle attestano sulle osservazioni degli scorsi anni; ovviamente il
manifestazioni sono pressoch infiniti, in termini di quadro che emerge fortemente caratterizzato dalla
proposte e discipline sportive: larrampicata in falesia, la localit e dal tipo di popolazione osservata. Molti
raccolta dei funghi, il canyoning, la speleologia ed altro escursionisti non sono iscritti al C.A.I.; appare mediamente
ancora. Le localit attivate per la manifestazione sono diffusa una sufficiente attenzione alla preparazione della
state: Terranova di Pollino in Basilicata; Reggio Calabria,
gita anche attraverso informazioni in internet, allascolto
Morano Calabro, in Calabria; Rif. Castello del Matese in
del bollettino meteo ed alluso di materiali ed
Campania; Terminillo, in Lazio; Monte di Portofino,
abbigliamento appropriati; meno incoraggianti risultano le
Rapallo, Parco del Peralto in Liguria; Ferrata del
capacit di primo soccorso in caso di necessit. Nella
Venticinquennale, Ferrata 30 OSA al Corno Rat, Ferrata
popolazione dei ferratisti, facendo un confronto a distanza
Angelino, Ferrata CAO Como, Ferrata Due mani, Baita
Ciapin ai Piani di Bobbio, in Lombardia; Rifugio Pian di di parecchi anni, pare rilevabile una maggiore attenzione
Troscia, nelle Marche; Bocchetto di Sessera, in Piemonte; allutilizzo dei materiali di auto assicurazione. Il Soccorso
Ulassai, in Sardegna; oltre una dozzina di localit sparse alpino e speleologico del C.A.I., che per sua natura e
per la Toscana; parecchie localit in Trentino; Monte peculiarit si occupa dinterventi di soccorso in montagna
Tezio, in Umbria; Rifugio Telegrafo al Monte Baldo in a 360, con il progetto SICURI in MONTAGNA, nato una
Veneto. quindicina di anni fa, si propone semplicemente come
Come si vede dallelenco sono diverse le Regioni che promotore di iniziative dedicate alla prevenzione attorno
propongono svariate iniziative; purtroppo rimangono alle quali catalizzare la massima condivisione di persone,
ancora scarsamente presenti alcune aree che andrebbero Enti e Organizzazioni. Non vi dubbio che sar premura
presto implementate, compito auspicabile delle direzioni del C.N.S.A.S. continuare a presentare questi momenti
dei Servizi regionali del C.N.S.A.S. Tecnici del Soccorso come impegno nazionale dedicato alla prevenzione degli
alpino, Accompagnatori di Escursionismo e di alpinismo incidenti con la viva speranza che la prevenzione,
giovanile, Istruttori di Alpinismo e scialpinismo, Guide attraverso il progetto SICURI in MONTAGNA possa
alpine, rappresentanti di Enti ed Associazioni, hanno dato cogliere sempre maggiori consensi. Il prossimo
voce alla prevenzione degli incidenti tipici della stagione appuntamento per la giornata SICURI con la NEVE 2016
estiva dimostrando di lavorare insieme con entusiasmo. sar domenica 17 gennaio; per SICURI sul SENTIERO
Pochi i report pervenuti, segno che generalmente c pi 2016 bisogner aspettare domenica 21 giugno: noi ci
propensione al fare che allo scrivere; di seguito sono saremo.
riportati gli articoli che dimostrano la fantasia e la passione Elio Guastalli

agosto 2015 il Soccorso Alpino 25


S icuri sul sentiero Sicuri sul sentiero Sicuri sul sentiero

Parco del Pollino Basilicata


Il Soccorso alpino della Basilicata, nellambito della prevenzione degli incidenti in montagna, ha utilizza-
to alcune importanti manifestazioni locali per diffondere il messaggio proposto da SICURI sul SENTIERO.
La prima manifestazione ha riguardato i percorsi attrezzati sulle Dolomiti lucane, ferrata in ambiente tipi-
co recentemente allestita, dove gli uomini del C.N.S.A.S. hanno collaborato per linaugurazione dell11 lu-
glio dando assistenza ai partecipanti sui temi della prevenzione tipici di questi percorsi. Buona la collabo-
razione con Enti ed Associazioni. Una seconda importante manifestazione denominata Corsa dei Briganti
del Pollino ovvero, il campionato regionale di corsa in montagna, tenutasi il 12 luglio a San Severino Lucano,
organizzata dallassociazione Correrepollino, ha visto la presenza dei tecnici del C.N.S.A.S. con uno stand
informativo insieme al presidio a favore della manifestazione. Sicuramente positivi sono stati i riscontri rac-
colti in termini di immagine e collaborazione
Rosario Amendolara

Reggio Calabria - Calabria


Il 28 giugno la stazione C.N.S.A.S. Aspromonte ha realizzato la manifestazione SICURI
sul SENTIERO presso larena dello stretto di Reggio Calabria. Levento, patrocinato dal
Comune di Reggio Calabria, si svolto insieme ai nostri partner ufficiali: sezioni C.A.I.,
118, Croce rossa, Polizia di Stato, WWF e associazioni di trekking del territorio. In que-
sta edizione si pensato di sfruttare al meglio i canali internet e social in modo da avere
una diffusione capillare del messaggio comunicativo. Cos, sono stati girati dei cortome-
traggi sulle diverse tipologie di incidenti, con semplici nozioni su come comportarsi e
anche su come organizzare lescursione al fine di ridurre al minimo i rischi. E stato crea-
to un canale su you tube e creato un evento su Facebook. Durante la giornata negli stands
sono stati coinvolti tutti i partners, con lezioni riguardanti le tematiche dellevento. Lo
stand montato (due gazebi e una tenda del Ministero dellinterno), in una delle zone pi trafficate della citt, stato suddiviso in quat-
tro aree ed stato strutturato in modo tale che i visitatori percorrendo il tracciato interno hanno potuto attraverso i video e la presen-
za preziosa dei volontari, ricevere le informazioni inerenti le problematiche trattate. Queste le sezioni proposte, tutte visitate con gran-
de interesse; Area C.N.S.A.S.; Area sanitaria; Area escursionistica; Area Polizia di Stato.
Sartiano Mirko

Matese Campania
Domenica 21 giugno 2015 stata la giornata dedicata alla sicurezza in montagna che ha
visto il servizio regionale C.N.S.A.S. della Campania impegnato nella manifestazione SI-
CURI sul SENTIERO, giunto alla 15 edizione. In Campania levento stato ospitato/creato
nellambito della manifestazione 100 donne sul Matese, XX edizione di una manifestazione
ideata da una socia della sezione C.A.I. di Piedimonte Matese (CE) per favorire e stimo-
lare la fruizione femminile della montagna. In questa occasione c stata una massiccia par-
tecipazione delle sezioni C.A.I. regionali: Piedimonte Matese (CE), Benevento, Avellino
e Castellammare di Stabia (NA), nonch di qualche sezione molisana, quella di Isernia.
La squadra alpina del Servizio regionale C.N.S.A.S. Campania ha partecipato al briefing
iniziale, prima della partenza dellescursione, illustrando lattivit della struttura ed i
campi di azione agli oltre cento soci C.A.I. intervenuti. Dopodich i tecnici hanno spiegato la tipologia e lutilizzo di alcuni dei di-
spositivi in dotazione al C.N.S.A.S. in caso di intervento, hanno anche effettuato una dimostrazione pratica con la barella portantina,
eseguendone il montaggio e simulando un trasporto di infortunato. Tutti gli escursionisti intervenuti hanno mostrato grande interes-
se per lattivit della struttura per molti ancora sconosciuta. Dopo la partenza dellescursione la squadra del C.N.S.A.S. rimasta a
presidiare la zona, ancora per qualche ora, continuando lattivit divulgativa.
Rossana DArienzo

Monte Terminillo Lazio


Si svolta sul Monte Terminillo la giornata SICURI sul SENTIERO organizzata dal
C.N.S.A.S. Stazione di Rieti con la partecipazione della sezione C.A.I. di Rieti. Levento
ha visto la presenza del Capo stazione del C.N.S.A.S. di Rieti e del Presidente del C.A.I.
di Rieti. Il Capo stazione ha presentato il C.N.S.A.S. e spiegato sia le competenze e fun-
zioni del Corpo sia lorganizzazione interna dello stesso. Lincontro stato dedicato ad il-
lustrare, da parte degli uomini del C.N.S.A.S., le norme base della prevenzione sui possi-
bili incidenti in montagna, sul sentiero e sui relativi comportamenti da tenersi. Tra le im-
portanti nozioni, sono state spiegate quelle della chiamata e relativa attivit di richiesta di
intervento del C.N.S.A.S. a seguito di difficolt e/o infortunio sul sentiero e/o in ambien-
te montano in genere. Durante lincontro sono stati inoltre presentati gli strumenti di la-
voro utilizzati dagli operatori del C.N.S.A.S., tra cui il nuovo sistema informatico Geo.Res.Q. Lincontro stato ulteriormente inte-
ressante in quanto gli uomini del C.N.S.A.S. hanno dedicato parte della giornata a rispondere alle numerose domande dei partecipanti
ed in particolare al gruppo del C.A.I. di Rieti, impegnato in un corso di escursionismo di primo livello. Si poi svolta una dimostra-
zione pratica di calata su pendio esposto di uno o pi operatori e recupero degli stessi. La giornata si conclusa con interviste e com-
pilazione dei modelli forniti dal C.N.S.A.S. alle persone intervenute e agli escursionisti incontrati.
Bianchetti Paolo; Mazzilli Alessandro

26 il Soccorso Alpino agosto 2015


Sicuri sul sentiero Sicuri sul sentiero Sicuri sul sentiero

Righi, Parco del Peralto Genova Liguria


La giornata nazionale SICURI sul SENTIERO, promossa dal C.N.S.A.S., ha visto impe-
gnati anche i Tecnici della Stazione di Genova che hanno organizzato, presso la zona del
Righi nel Parco del Peralto, uno stand informativo. La bella giornata e la posizione stra-
tegica hanno certamente contribuito alla buona riuscita dellevento. Sono stati molti in-
fatti gli escursionisti che con la mtb, a piedi o correndo hanno potuto ricevere materiale
divulgativo ed informazioni utili circa la prevenzione degli incidenti durante le varie at-
tivit escursionistiche. Durante il presidio vi sono state anche alcune richieste di assistenza
da parte dei frequentatori del Parco causate da piccoli traumi ed un malore che sono sta-
ti opportunamente trattati grazie al personale presente ed al coordinamento della Centrale
118 di Genova. SICURI in MONTAGNA si conferma quindi, oltre che un ottimo momento divulgativo, un efficace strumento di sen-
sibilizzazione a tutte le tematiche che concorrono ad una pratica pi consapevole e quindi sicura delle pi disparate forme di escur-
sionismo raggiungendo cos quello che rimane lobiettivo pi importante, ovvero quello di prevenire gli incidenti, per quanto possi-
bile, prima che accadano.
Zumiani Riccardo

Ferrata CAO Como Lombardia


I tecnici della stazione C.N.S.A.S. Lario Occidentale e Ceresio hanno presidiato la ferrata del Centenario
CAO Como al Monte Grona, Menaggio (CO), sulle Prealpi lombarde. La ferrata stata recentemente ri-
fatta e riattrezzata presentandosi cos in condizioni ottimali. Questo percorso attrezzato richiama una fre-
quentazione diffusa in tutte le stagioni; favorevoli sono anche lambiente prealpino e le medie difficolt
tecniche che la ferrata presenta. Numerosi sono gli escursionisti locali che si incontrano; non mancano pe-
raltro gli stranieri. La giornata di presidio ha portato a considerazioni positive: quasi tutti i partecipanti
avevano lattrezzatura di auto sicurezza completa ed idonea e sapevano inoltre muoversi abbastanza be-
ne nella progressione; solo qualche escursionista, non appartenente ad attivit organizzata, dimostrava di
indossare attrezzature obsolete e palesava anche qualche incertezza di movimento. Tutte le persone coin-
volte hanno comunque dimostrato buon interesse per la manifestazione, apprezzando i consigli che veni-
vano impartiti. La manifestazione sicuramente da ripetere.
Riccardo Botta

Ferrata Angelino al M. Generoso - Lombardia


Presidio organizzato dalla Stazione C.N.S.A.S. del Lario Occidentale e Ceresio. La ferrata Angelino al
Monte Generoso nel Comune di San Fedele Intelvi (CO) sicuramente una ferrata non ancora famosa e
poco frequentata dalla massa degli escursionisti; non vi dubbio che meriterebbe maggiore attenzione.
La ferrata stata completamente rifatta tre anni fa ed quindi in perfette condizioni di sicurezza, con le
attrezzature completamente revisionate; le difficolt sono classificabile PD. Questo percorso, posto sul con-
fine con la vicina Svizzera, viene frequentata in gran parte da stranieri; il paradosso che la ferrata Angelino
viene promossa maggiormente in Svizzera che in Italia. In prospettiva, con adeguata visibilit pu sicu-
ramente diventare un posto molto pi frequentato vista la posizione panoramica di cui gode e la facile ac-
cessibilit che ha. I pochi escursionisti presenti hanno dimostrato di possedere una adeguata attrezzatura
e una preparazione perlomeno sufficiente. Buona la collaborazione e lapprezzamento per la manifesta-
zione.
Paolo Lanfranconi

Ferrata Monte Due mani - Lombardia


Anche questanno si dato luogo al presidio della ferrata Simone Contessi al Monte Due
mani in Valsassina da parte di Istruttori del C.A.I. di Ballabio e la collaborazione di uo-
mini del C.N.S.A.S. La presenza di escursionisti non stata numerosissima ma co-
munque buona; liniziativa ha riscontrato anche linteresse di giornalisti che si sono re-
si disponibili a diffondere il messaggio della prevenzione degli incidenti con la pub-
blicazione di articoli sugli organi di informazione. Tutti i partecipanti hanno dimostrato
ampia disponibilit alle interviste per raccogliere i dati statistici e qualche piccolo sug-
gerimento; buona lattrezzatura utilizzata e labbigliamento, comprese le calzature.
Significativa la presenza di escursionisti stranieri. Sorprendentemente alto risultava il
grado di informazione circa le caratteristiche ed il grado di difficolt della ferrata; informazioni apprese da internet. Buono il giu-
dizio complessivo della manifestazione.
Crippa Paolo

agosto 2015 il Soccorso Alpino 27


Sicuri sul sentiero Sicuri sul sentiero Sicuri sul sentiero

Piani di Bobbio Lombardia


Alla baita Ciapin, dedicata allindimenticabile Daniele Chiappa, ai Piani di Bobbio, si
aperta una nuova sinergia fra C.N.S.A.S., FALC e Alpinismo giovanile; dopo le consoli-
date edizioni invernali, lappuntamento estivo rivolto soprattutto ai ragazzi che si avvi-
cinano allambiente montano, con lo scopo di trasmettere loro i primi rudimenti sulla si-
curezza in montagna. Una partecipazione ristretta ma attenta: circa una trentina i ragazzi
coinvolti, principalmente un gruppo del C.A.I. Lecco, qualche ragazzo della FALC, e al-
tri. Loccasione ha visto la presentazione di un nuovo opuscolo curato da Elio Guastalli,
Giancarlo Nardi e Enrico Volpe, dal titolo In montagna raga, in cui si invitano i pi gio-
vani a frequentare le montagne con entusiasmo e la giusta prudenza. Gradita e simpatica
la presenza del past president generale del C.A.I. Gabriele Bianchi. I ragazzi si sono poi diretti nella zona ove i tecnici della stazione
C.N.S.A.S. Valsassina hanno tenuto una dimostrazione di calata della barella con ferito in parete. A seguire i ragazzi, con una barel-
la in formato ridotto, si sono cimentati provetti soccorritori, trasportando fino alla baita un simulante ferito. La polenta taragna di Fulvio
Scolari ha allietato la fine della giornata, fra chiacchiere e pensieri per il futuro. Lappuntamento per la terza domenica di giugno
2016, insieme agli Accompagnatori di Alpinismo giovanile con i loro ragazzi; con lobiettivo di allargare la partecipazione nel segno
dellentusiasmo proprio dei pi giovani.
Volpe Enrico, Pozzoni Fabio

Ferrata Corni di Canzo - Lombardia


La Stazione del Triangolo Lariano, come di consuetudine, non ha mancato di aderire an-
che questanno al progetto SICURI in MONTAGNA, manifestazione dedicata alla pre-
venzione degli incidenti nella stagione estiva. La ferrata del Corno Rat a Valmadrera e del
Corno Occidentale ai Corni di Canzo sono fra le ferrate pi frequentate delle montagna
lecchesi. Alla partenza di questi itinerari i tecnici del C.N.S.A.S. hanno fornito importan-
ti informazioni sulla progressione in sicurezza dei percorsi attrezzati oltre ad utili consi-
gli su attrezzatura e abbigliamento pi idonei. Durante la mattinata sono stati raccolti i da-
ti statistici e distribuiti gli opuscoli informativi con le indicazioni per una corretta fre-
quentazione delle vie ferrate e della montagna pi in generale in tutti i suoi aspetti. La ma-
nifestazione, che ha visto una discreta partecipazione, come sempre ha incontrato linte-
resse e lapprezzamento dei presenti, complice favorevole anche il bel tempo. Senza dubbio il prossimo anno liniziativa verr ripro-
posta.
Alberto Redaelli

Ferrata Centenario al Resegone - Lombardia


Sin dalle primissime ore del mattino, la nostra ferrata stata presa dassalto da un nutri-
to gruppo di persone, 63 per lesattezza, che comprendevano tutte le et con anche diver-
si gruppi familiari, con pap, mamma, alcuni anche con due figli: i pi piccoli di nove e
undici anni. In un gruppo, non mancava il nonno al seguito. Fin dallinizio i bambini era-
no entusiasti, complice la meravigliosa giornata; mentre si preparavano, di fronte a qual-
che titubanza dei genitori e dei pi grandi, i piccoli non mancavano di incitarli a vincere
qualche esitazione data dalla verticalit iniziale della parete: ma vieni mamma che non
per niente difficile, vedrai. Dopo pranzo verso le 13:00 il tempo si guastato e per un
paio di ore ha piovuto anche abbondantemente per poi smettere, comunque alla mattina
temperature molto buone e un venticello che soffiava via lafa del mattutina. Tutti indos-
savano adeguatamente imbracatura omologata con set dissipatore, casco, calzature idonee, nella media scarponcino. Solo alcuni por-
tavano scarpe basse visibilmente poco adatte al percorso attrezzato. Diverse le persone che chiedevano come fare per raggiungere la
partenza della seconda Ferrata De Franco Silvano che parte a quota 1.750 per poi raggiungere la vetta del Resegone 1.875 metri.
Bilancio della giornata pi che positivo: da ripetere.

Marcolini Danilo

Monte Catria Marche


Nellambito del progetto del C.N.S.A.S. denominato SICURI in MONTAGNA, sabato 20 giugno la
Stazione di Pesaro del SASM, in collaborazione con il C.A.I. di Pesaro, ha inaugurato il Sentiero del
FLO dedicato allalpinista Massimo Lorenzetti, da molti conosciuto nellambiente montano, purtrop-
po prematuramente deceduto sul monte Catria nel 2013 per cause incerte. Le ricerche, coordinate dal
C.N.S.A.S., terminarono il 13 dicembre dopo alcuni giorni e decine di uomini impegnati. Lescursione
ha avuto inizio dal parcheggio dellimpianto di risalita al Monte Catria in localit Caprile nel Comune
di Frontone alla volta della localit denominata Infilatoio, da li lescursione proseguita fino al rifu-
gio Cupa delle Cotaline che ha messo a disposizione i suoi locali per far riposare i partecipanti. Dopo
un breve ristoro il gruppo si diviso in due. Una parte ha preferito rientrare al punto di partenza uti-
lizzando limpianto, mentre laltra parte, nonostante il tempo avverso, ha preferito onorare levento rag-
giungendo a piedi il piazzale. Prima del tramonto la comitiva di escursionisti rientrata alla base.
Durante tutto levento tecnici del Soccorso alpino marchigiano della Stazione di Pesaro hanno ac-

28 il Soccorso Alpino agosto 2015


Sicuri sul sentiero Sicuri sul sentiero Sicuri sul sentiero

compagnato gli escursionisti sfruttando loccasione per offrire consigli sulla sicurezza in montagna ed attuando cos il primo dovere
del soccorritore: La prevenzione. Il numero dei partecipanti, circa quaranta, viene considerato positivo soprattutto viste le avverse con-
dizioni meteorologiche che sfortunatamente hanno accompagnato la manifestazione con pioggia battente che non ha intimorito i par-
tecipanti.
Menchetti Paolo

Localit varie - Toscana


Anche questanno il Soccorso alpino e speleologico toscano ha partecipato alla giornata
nazionale SICURI sul SENTIERO, tenutasi domenica 21 giugno. Per raggiungere lo sco-
po della giornata, ovvero creare una maggiore sensibilit nelle persone sui rischi del-
lambiente montano ed informare per prevenire gli incidenti tipici della stagione estiva,
in tutte le stazioni toscane del S.A.S.T. sono state organizzate manifestazioni diverse co-
me: presidi, percorsi organizzati e stand informativi. Come da qualche anno, il Soccorso
alpino e speleologico toscano riesce a coinvolgere un gran numero di volontari che di-
mostrano cos di considerare la prevenzione come compito primario non mancando agli
appuntamenti nazionali di gennaio e di giugno. I volontari hanno riscontrato un interesse
notevole ed una maggiore affluenza, dettata anche dal bel tempo, rispetto agli anni pas-
sati. Da sottolineare la partecipazione di numerosi bambini, accompagnati dai genitori, che vogliono scoprire la montagna in ragio-
nevole sicurezza.
Rinaldelli Alma

Castel Corno Trentino


Per festeggiare i 50anni della Scuola di Alpinismo e scialpinismo Catel Corno di Rovereto
e Mori si svolto in localit Castel Corno (Isera) presso lomonimo maniero medioevale
una serata sulla storia dellalpinismo ed in particolare sulla nascita della suola a met de-
gli anni Sessanta. Per loccasione stata allestita una piccola mostra fotografica e distri-
buita in anteprima la Nuova guida alle escursioni, nata al tavolo della montagna che rac-
coglie Guide alpine, Soccorso alpino trentino, Associazione rifugi, S.A.T. e Accademia
della montagna. La stessa stata poi distribuita nella giornata del 21 giugno, durante le
escursioni programmate dalle Sezioni S.A.T. del Trentino, ai circa cinquecento partecipanti.
Si parlato inoltre di come affrontare la montagna muniti di una adeguata attrezzatura, e
preparazione tecnica che in aggiunta alla preparazione fisica riduce di molto il rischio re-
siduo, comunque sempre presente nella attivit alpinistica ed escursionistica. La distribuzione dellopuscolo proseguir nei mesi esti-
vi durante gli appuntamenti I suoni delle dolomiti festival della musica in quota sulle dolomiti del Trentino. Inoltre presso la Sede cen-
trale S.A.T. di Trento via, Manci 58, le sezioni S.A.T., nelle Stazioni di soccorso, presso i rifugi alpini, sparsi sul territorio possibi-
le reperire la guida; Poche regole utili e intelligenti possono salvare una vita, la prevenzione degli incidenti in montagna passa anche
attraverso linformazione mirata, lamore e la cultura del territorio.
Mazzola Mauro

Monte Baldo - Verona - Veneto


Forse davvero gli incidenti che succedono in montagna sono pochi a fronte delle situazioni
che si vedono ogni giorno sui sentieri, anche della montagna veronese. La conferma ar-
rivata domenica 21 giugno in occasione della manifestazione nazionale SICURI sul SEN-
TIERO. Alcuni volontari della Stazione di Verona hanno svolto attivit di informazione,
analisi e prevenzione lungo i sentieri di accesso e presso il Rifugio Telegrafo sul Monte
Baldo. Hanno chiacchierato con i numerosi escursionisti, con i frequentatori abituali ma
anche con quelli occasionali; raccolto dati e dato consigli. Il quadro che ne emerso per
certi versi incoraggiante: molti escursionisti erano adeguatamente preparati, attrezzati e
informati. Purtroppo per il numero di camminatori improvvisati ancora troppo alto. I
volontari del C.N.S.A.S. hanno riscontrato notevoli carenze soprattutto in fatto di calza-
ture e di abbigliamento. Troppe ancora le persone che si avventurano a 2.000 metri con pantaloni corti e senza la possibilit di un cam-
bio. Troppe le persone che camminano con ai piedi scarpe dal collo basso e dalla suola liscia o quasi. Prova ne stata il fatto che, rien-
trando dalla manifestazione, la squadra dovuta intervenire in soccorso di una signora che, probabilmente per le calzature inadatte,
scivolata sul sentiero procurandosi la frattura di entrambe le caviglie. Non ci stancheremo mai di ripetere che per frequentare qual-
siasi sentiero, anche il pi banale, occorrono preparazione e attrezzatura adeguate.
Roberto Morandi

La prossima edizione di
Sicuri sul sentiero
sar il 19 giugno 2016
www.sicurinmontagna.it

agosto 2015 il Soccorso Alpino 29


Le Unit cinofile del CNSAS
la grande trasformazione
perfetta sintonia con i molecolari, ha

E
ra laprile del 1960 quando banalmente stesso protagonista: il cane
Morhele, cagnetta bastardina ed il suo naso. spinto il piede sullacceleratore. Al suo
bianco-nera di uno stradino di Le due esperienze crebbero separate ed fianco il prezioso ed insostituibile
Zolda facente parte del Corpo autonome per anni, crescendo di apporto tecnico della S.Na.Te.,
Soccorso Alpino, trov il parroco del esperienza e migliorando notevolmente necessaria realt per rendere i binomi
paese sotto una valanga. metodiche addestrative ma sempre in autonomi in ambiente impervio e
Pochi mesi dopo Robert e Fritz totale isolamento dal mondo cinofilo superiori a qualsiasi altra realt
Reinstalder ricevettero dalla Guardia internazionale. presente nel territorio nazionale.
di Finanza tre cani Bell, Giolan e Stolz Nel 2007, in seguito ad un intervento in In questo ultimo appuntamento friulano
che, anche se adulti, furono i primi Piemonte in cui furono protagonisti concluso il sei giugno 2015 nuove
cani messi al servizio del C.S.A. per la cani da pista della Polizia speciale strategie addestrative, grande
ricerca travolti in valanga. Nessuna svizzera, nacque allallora direttore attenzione alla scelta del cucciolo,
scuola, nessuna esperienza, solo della scuola U.C.R.S. lintuizione delle conferma della Classe puppies,
passione e fiducia. Un anno dopo Bell potenzialit dei cani da matrailing al aggiornamenti istruttori rivolto non
salv una turista austriaca travolta servizio del C.N.S.A.S. Il progetto, solo alla filosofia dei moderni concetti
viva. presentato ed accettato dal di addestramento ma anche della
Non eravamo per i primi. Oltralpe gi Dipartimento di Protezione civile, comunicazione interna al gruppo
da tempo si sfruttava lolfatto del cane port alla nascita dei Cani molecolari. docenti ed esterna agli allievi, abbiamo
per questo compito. Nel 2011 si aggiunsero alle tre visto un corso unico nel suo genere ed
Si dovettero aspettare sei lunghi anni specialit i cani da macerie. Anche per apprezzato da tutti i conduttori.
prima che nascesse il primo corso per queste nuove esperienze un unico Quattro sono le specialit, ognuna
Unit cinofile da valanga del soccorso denominatore: il naso del cane. eccellente nel proprio modus operandi
alpino. Nel 2015 il Corpo nazionale soccorso e per questo di fatto limitate a
Il prossimo anno festeggeremo alpino e speleologico vanta una situazioni particolari.
cinquanta anni della Scuola e molto da copertura nel soccorso in ambiente Per questo si st lavorando ormai da
allora cambiato. innevato, superficie, pista e macerie mesi su un progetto ormai noto ai
Nuove tecniche alpinistiche sviluppate mettendo a disposizione specialisti a tecnici del settore. Chiamate da alcuni
per il soccorso, nuove conoscenze della due e quattro zampe che formano Unit cinofile ibride da altri miste, da
medicina durgenza in ambiente binomi di eccellenza tecnica. altri ancora bavaresi, non sono altro
innevato, nuovi sistemi di rilevamento Ma questo solo linizio di un nuovo che conduttori che formano cani in
persone travolte (A.R.T.Va. e RECCO) percorso. grado di seguire una pista fresca al
sempre pi performanti e veloci, mezzi Richard Bach scrisse che quella che il guinzaglione (mantrailing) per poi
di trasporto efficienti come mai si bruco chiama fine del mondo, il liberarli se lambiente risultasse
sarebbe potuto neanche ipotizzare nel maestro chiama farfalla... impervio con conclusione coerente
1996. Ci che non cambiato solo il Per qualcuno morte, per qualcun altro alladdrestramento da superficie. Un
cane con il suo naso. Strano a dirsi ma rinascita futuro prossimo molto vicino che
proprio lui che ancora, a dispetto Le Unit cinofile del Soccorso alpino speriamo possa dare al soccorso un
della tecnologia spinta allinverosimile, stanno attuando questa delicata e arma in pi per risolvere in alcuni casi
fa la differenza. necessaria trasformazione. Il Corso di ricerche in tempi brevi
Nel 1989, ben ventisei anni fa si Ravascletto appena concluso ne la Il livello tecnico migliorato in modo
aggiunse alla scuola U.C.V. (Unit degna testimonianza. Dopo alcuni anni tangibile ma ancora molto c da fare.
Cinofile da Valanga), una nuova di studio, di confronto con le realt Nuove regole chiare che daranno non
scuola allora indipendente: U.C.R.S. nazionali ed internazionali, la nuova solo il la ma il ritmo serrato del
(Unit Cinofile Ricerca in Superficie). Direzione U.C., ormai unita per il rinnovamento.
Ambiente impervio ma non innevato, e settore valanga e superficie, ed in Paolo Cortelli Panin

Il 26 Corso in cifre:
26 Corso UCRS Classe A:
Ravascletto, giugno 2015. 27 promossi, 3 negatvi;
Le Unit cinofile da ricerca in superficie Classe B:
si sono ritrovate per il 26Corso UCRS 27 operativi, 1 riserva tecnica, 2 negatvi.
Nominati 4 nuovi istruttori U.C.
a cura di Alessio Fabbricatore

30 il Soccorso Alpino agosto 2015


Il 26 Corso Unit cinofile ricerca zionale Soccorso Alpino Speleologico permesso di far pervenire al Corso tutti
in superficie ha sperimentato, con (C.N.S.A.S.), dellAssociazione Na- i cani coperti da trattamenti antiparas-
successo, parecchie novit tecniche. zionale Carabinieri (A.N.C.) e le sitari ed al momento non abbiamo
Ma sentiamo dalla voce del direttore Unit Cinofile Italiane Soccorso avuto alcun problema. Quasi settanta
della Scuola U.C. Marco Garbellini (U.C.I.S.) un protocollo di intesa cui tecnici a quattro zampe hanno lavora-
le innovazioni del Corso. ha avuto seguito degli incontri di to per circa sei ore al giorno in gruppi
carattere tecnico. Quali sono stati i di quattro/sei per squadra e non abbia-
Al 26 Corso ci siamo trovati con risultati che ne sono scaturiti da que- mo avuto ferite da morso ne traumi di
una settantina di allievi tra Classe A e sti incontri tecnici? una certa rilevanza. Delle piazze di
Classe B e qualche cucciolotto che il lavoro quella che ci preoccupava di pi
prossimo anno, probabilmente, parteci- Con A.N.C. Abbiamo, gi da un era la caserma poich piena di detriti e
per al corso della Classe A. Questan- po di tempo, incominciato a effettuare lamiere. Organizzato tutto cos bene
no abbiamo trattato degli argomenti, e le verifiche delle loro Unit cinofile. dai responsabili che neanche un cane si
questo lo abbiamo spiegato ai condut- Abbiamo effettuato gi quattro incontri tagliato.
tori ad inizio Corso, ai quali noi diamo dando delle valutazioni di operativit
una importanza particolarmente eleva- in modo da poter, in futuro, collabora- Al dott. Mauro Ceccaroni, pre-
ta. Argomenti finalizzati al lavoro del re. Abbiamo riscontrato nella A..N.C. sente in qualit di rappresentante del
cane e, soprattutto, rapportati allam- delle buone, anche eccellenti, Unit Dipartimento di Protezione Civile
biente di lavoro in cui andiamo ad ope- cinofile. Naturalmente le loro capacit, (D.P.C.), chiediamo le considerazioni
rare. Abbiamo cio trattato argomenti in ambiente impervio estremo, sono sia sul 26 Corso U.C.R.S. che sul
che siamo riusciti ad associare al terri- limitate, ma rappresentano comunque protocollo di intesa con la A.N.C. e
torio e a siti particolari. Abbiamo, in delle buone risorse. Con le U.C.I.S. con le U.C.I.S., ricordando che larte-
pratica, individuato dei siti specifici abbiamo ora gi siglato un accordo di fice principale della sottoscrizione
dove ogni argomento veniva focalizza- verifica, sia riguardo il programma sul del protocollo stato il D.P.C., presso
to dallistruttore sia dal punto di vista campo, sia riguardo i criteri valutativi. la cui sede operativa, come abbiamo
didattico sia dal punto di vista prati- Da notare che le U.C.I.S. rappresenta- gi riferito, stato firmato.
co/operativo. Rispetto ai siti dello scor- no numericamente unentit pi grande
so anno, massi accatastati e una caser- dellA.N.C. Il Corso conferma non soltanto la
ma dismessa, abbiamo voluto ulterior- qualit del lavoro delle Scuole del
mente esasperare le situazioni operati- Chiediamo ora al dott. Paolo Soccorso alpino, ma anche la capacit
ve di lavoro operando sia in una minie- Cortelli Panini, Responsabile nazio- di autocritica dei tecnici del Soccorso
ra di carbone sia nei bunker, quindi nale delle Unit Cinofile Mollecolari alpino che riescono ogni volta a rimet-
condizione di buio, di pavimentazione (U.C.M.) e responsabile veterinario tersi in discussione per cercare nuovi
disestata, di rimbombo, ecc. Ed ancora assieme al dott. Fabrizio Emanuelli, orizzonti di addestramento, di socializ-
abbiamo inserito lambiente frana, considerazioni, dal punto di vista zazione sia tra gli animali che tra i
operando su un terreno franoso posto veterinario, di questo 26 Corso volontari. Questa aspetto, dal mio
allinterno di una zona boschiva. U.C.R.S. Tenuto conto anche della punto di vista, rappresenta sempre un
Abbiamo inoltre inserito lambiente location. momento di crescita. Per quanto
acquatico, acqua in movimento di un riguarda i protocolli di intesa che sono
fiume e acqua stagnante. Nel comples- Il dott. Fabrizio Emanuelli ed io, stati stipulati, il Dipartimento della
so si sono visti dei bei lavori. Ogni responsabili veterinari dei Corsi Protezione Civile ha spinto moltissimo
argomento, se analizzato attentamente, valanga e superficie, siamo estrema- in quella direzione per due motivi.
ha fornito risultati veramente interes- mente soddisfatti. Rispetto agli anni Seguire la politica di conoscenza tra le
santi. Risultati, che nella loro comples- passati non abbiamo avuto al corso ne organizzazioni di volontariato apparte-
sit, portano a migliorare sia le motiva- patologie gastrointestinali ne respirato- nenti al sistema della protezione civile.
zioni del cane sia la gestione del cane rie. Ci dovuto ad una sempre Mettere insieme realt diverse e farle
(questo fa parte degli argomenti tratta- migliore gestione da parte dei condut- lavorare verso un unico obiettivo, che
ti) quindi migliorando ulteriormente il tori dei cani del C.N.S.A.S. Le scelte quello del raggiungimento di livelli
rapporto tra conduttore e cane, con una fatte da qualche anno, come il non tecnici elevati attraverso lo scambio di
conseguente migliore segnalazione cambiare mangime ed il far dormire i esperienze e la partecipazione ad espe-
(abbaio) del cane. Direi che abbiamo cani, se le condizioni ambientali lo per- rienze esercitative condivise. Con il
ottenuto buoni risultati, anche per il mettono direttamente nelle macchine protocollo di intesa ci siamo prefissi di
fatto che abbiamo operato con squadre dei conduttori, hanno generato una mettere in contatto le realt di queste
composte da quattro, cinque condutto- diminuzione importantissima di stress, associazioni di livello, non dico infe-
ri. Con questi numeri si riesce a fare un che molto spesso sfocia in un abbassa- riore, ma sicuramente di diverso livello
buon lavoro, lavorando dalla mattina mento delle difese immunitarie con tecnico. Lobiettivo quello di unifor-
fino al pomeriggio, quindi con orario conseguenti diarree e raffreddori. La mare, su un livello tecnico ottimale, le
continuativo: breve pausa, pranzo con Carnia purtroppo famosa i parassiti realt cinofile della Protezione Civile,
sacchetto e via. esterni soprattutto zecche. La obbliga- questo fatto ci consentir di lavorare su
toriet di protezione, richiesta dalla uno share pi ampio per quanto con-
Nel 2015 stato siglato tra le Direzione della Scuola nazionale U.C. cerne la scelta degli strumenti di ricer-
Direzioni nazionali del Corpo Na- attraverso il lavoro dei veterinari, ha ca a disposizione.

agosto 2015 il Soccorso Alpino 31


Per ogni articolo inserito pu essere

La Gestione magazzino generata una matricola univoca che per-


mette di identificarlo nel tempo.
La piattaforma prevede una suddivi-

di AROGIS sione iniziale in Macro categorie gi


classificate. Queste Macro categorie
sono immodificabili e comuni a tutti i
a cura di Servizi al fine di rappresentare una linea
Ruggero Bissetta, Alessandro Molinu e Silvano Dal Ri di classificazione univoca e condivisa a
livello nazionale. Allinterno di ciascu-
na classificazione sono state codificate
delle Famiglie, che riguardano la quasi

S
ono oggi operative le attivit subacquea;
attivit cinofile. totalit della tipologia di gruppi di arti-
nuove funzionalit di
Specificando al termine dellelenca- coli in uso alla struttura. In ogni fami-
AROGIS, disposte dalla zione di cui al punto 2: glia sono poi raccolte le voci Tipi che
Direzione nazionale, e ora I compiti di soccorso in ambiente definiscono in dettaglio la tipologia
fruibili per tutte le strutture montano, impervio od ipogeo costitui- classificante larticolo registrato. Un
periferiche territoriali del scono compiti specifici svolti dai volon- esempio di una classificazione per regi-
tari appartenenti al C.N.S.A.S. ed alle strare dei moschettoni potr essere cos
C.N.S.A.S.
organizzazioni equivalenti esistenti effettuata.
Le nuove funzionalit nelle provincie autonome di Trento e Macro categoria: Attrezzature di
riguardano la gestione di Bolzano. squadra e personali.
magazzino, e consistono in un Famiglia: materiali metallici.
completo e articolato strumento Struttura del Tipo: moschettoni.
Modulo magazzino Articolo: HMS Napik Screw Sleeve.
che permette la registrazione di
Sulla base delle indicazioni date Le definizioni previste per le
tutto le dotazioni occorrenti alla Famiglie e per i Tipi sono voci amplia-
dalla normativa di riferimento, nellotti-
vita operativa della struttura, ca di rispondere quindi ai dettami in bili e modificabili secondo le esigenze
consentendo la storicizzazione tema sicurezza per i nostri operatori, ma delle strutture periferiche territoriali.
delle scadenze ed eventuali anche di predisporre uno strumento con Per ciascun Articolo, secondo quan-
marcata valenza nella gestione delle to previsto dal produttore, prevista la
verifiche per qualunque articolo
dotazioni (e non solo) in capo alle varie possibilit di stabilire, quando necessa-
registrato a sistema. ria, leventuale scadenza e o data di revi-
strutture interne al C.N.S.A.S., stata
definita una struttura del modulo su sione, e contestualmente automatizzare
Normativa di riferimento livelli che come dei contenitori permet- linvio di avviso di scadenza, a mezzo e-
Il Decreto interministeriale 13 apri- tono la corretta registrazione degli arti- mail, a tutto il personale interessato. Nel
le 2011 Art. 4 Obbligo delle organizza- coli: caso di materiale che richiede revisioni
zioni di volontariato, al punto 2 recita: 1. Macro categorie, sono delle ma - periodiche, queste potranno essere di
Le organizzazioni curano che il cro categorie fisse e modificabili solo a volta in volta registrate e potranno esse-
volontario aderente, nellambito degli livello nazionale e quindi uguali per re rinnovate secondo necessit le date di
scenari di rischio di protezione civile tutti i Servizi regionali; prossima scadenza.
individuati dalle autorit competenti e 2. Famiglie, sono delle famiglie di Sono state previste inoltre alcune
sulla base dei compiti da lui svolti, sia Macro categorie suggerite dal naziona- ulteriori utili funzionalit, tra esse quel-
dotato di attrezzature e dispositivi di le ma liberamente implementabili e la che prevede la possibilit di poter
protezione individuale idonei per lo modificabili a livello regionale; definire che un bene registrato pu a sua
specifico impiego e che sia adeguata- 3. Tipi, allinterno delle famiglie, volta divenire contenitore e magazzino
mente formato ed addestrato al loro uso sono delle tipologie di articoli, suggeri- (ubicazione) Per meglio chiarire si
conformemente alle indicazioni specifi- te dal nazionale ma liberamente imple- pensi ad esempio ad un automezzo di
cate dal fabbricante. mentabili e modificabili a livello regio- primo intervento, dopo essere stato
Dallanalisi del punto 2 dellArt. 4 si nale. registrato con le sue scadenze quali ad
evince dal decreto due macro aree: La piattaforma consente agli ammi- esempio assicurazione e collaudo, a sua
a. attrezzature; nistratori regionali di sistema, analoga- volta, lautomezzo, potr essere definito
b. Dispositivi di Protezione Indivi- mente alle usuali funzioni di AROGIS, come ubicazione che ospita dei materia-
duale (D.P.I.). di assegnare le abilitazioni operative ai li in dotazione. Sede di magazzino che
Il Decreto interministeriale 13 aprile ruoli, come ad esempio magazziniere potr comparire nelle successive regi-
2011 non cita altro, ma il Decreto 12 regionale, di Delegazione o Zona, di strazioni di altri materiali sulla piat-
gennaio 2012 del Dipartimento della Stazione, ecc., oppure delle specifiche taforma. Analogamente con questa logi-
Protezione Civile (D.P.C.) nellAllega - figure interessate come ad esempio i ca potranno essere anche registrati gli
to 1 al punto 2. Compiti svolti dai vo - sanitari per le particolari dotazioni uti- assegnatari di materiali e dotazioni.
lontari prevede tra laltro: lizzate. Come tutti i sistemi evoluti per la
soccorso ed assistenza sanitaria; Le abilitazioni possono essere di gestione di base di dati non mancheran-
uso di attrezzature speciali; sola lettura, di modifica e aggiornamen- no gli strumenti di estrazione e interro-
conduzione di mezzi speciali; to dei dati ecc. gazione delle informazioni, quali le sca-

32 il Soccorso Alpino agosto 2015


denze, e le estrazioni per Tipo o za deve essere riportata almeno la data illustrano in dettaglio le classificazioni
Famiglia, ecc. di acquisto, in caso contrario lattrezza- e le relazioni definite per il raggruppa-
Il Modulo magazzino rappresenter tura non pu essere utilizzata. mento e la registrazione dei dati.
a tutti gli effetti lo strumento ufficiale Sulla base di quanto sin qui riporta- Questo strumento consentir, se cor-
del C.N.S.A.S. in tema di sicurezza per to sono state individuate le seguenti rettamente impiegato, di mantenere
la gestione e le azioni di controllo dei principali macro categorie. aggiornato larchivio dei beni in uso
mezzi, delle attrezzature e dei dispositi- alla struttura, ottemperando agli obbli-
vi di protezione individuale. 1. Attrezzature di squadra e personali. ghi di legge riguardanti le verifiche
Al fine delladempimento di quanto 2. Attrezzature sanitarie. periodiche e le scadenze dei presidi
previsto dalla vigente normativa in mate- 3. Attrezzature speciali. impiegati. Limpiego del Modulo
ria di sicurezza da applicare al volonta- 4. Automezzi. magazzino di AROGIS permetter di
riato (compreso il C.N.S.A.S.) sar pos- 5. Immobili/sedi. poter tenere traccia dei materiali e della
sibile conoscere la storia di tutte le 6. Gestione uffici. loro assegnazione, e agevoler in tutte
attrezzature, i D.P.I. ed i mezzi speciali 7. Telecomunicazioni. le operazioni di registrazione e interro-
in uso presso i vari Servizi regionali. gazione di magazzino, garantendo nel
Nota Bene: Per il materiale di cui Da esse si delineano le Famiglie e i tempo gli indispensabili requisiti di
non si ha alcun dato riguardo la scaden- Tipi di articolo previsti. I diagrammi integrit dei dati.

agosto 2015 il Soccorso Alpino 33


34 il Soccorso Alpino agosto 2015
Corso per ispettori DPI
e Attrezzature complesse
KONG

a cura di
Alessandro Molinu

N
ei giorni 21 e 22 maggio 2015, C.N.S.A.S. provenienti dai vari Servizi re- un po distante dal reale contesto in cui
presso la sede della KONG S.p.a. gionali. si svolgono le operazioni di soccorso in
in Via XXV aprile n. 4, a Monte I partecipanti che hanno completato montagna ed in grotta.
Marenzo (LC), si sono tenute due sessioni il Corso sono stati inseriti in un apposi- Viene riportata di seguito integral-
dei Corsi per ispettori D.P.I. e to elenco Ispettori per il controllo delle mente un interessante nota in tema di
Attrezzature complesse KONG. Tali cor- attrezzature KONG esclusivamente del controlli periodici dei D.P.I., pubbli-
si sono stati gentilmente offerti dalla C.N.S.A.S. cata online sul sito www.Kong.it a
KONG S.p.a. a seguito dellaccordo come Un altro importante passo per la cura di Ettore Togni, responsabile del
fornitore ufficiale del C.N.S.A.S. Durante nostra struttura verso una corretta settore Formazione e sviluppo della
la stessa formazione stato introdotto il gestione delle nostre dotazioni persona- sicurezza sul lavoro della KONG
nuovo Modulo di AROGIS sul magazzi- li e di squadra. Un passo che ci allinea S.p.a., ed alcuni documenti KONG
no e la gestione delle dotazioni. La for- sempre pi verso un quadro normativo relativi allispezione e controllo dei
mazione ha riguardato trenta operatori giustamente stringente, anche se a volte materiali.

Controlli periodici
dei Dispositivi a cura di
Ettore Togni, responsabile del settore
di protezione individuale Formazione e sviluppo della sicurezza
sul lavoro della KONG S.p.a.

rischi mentre in molte attivit del tempo

N
el settore del tempo libero i allo scopo di proteggerlo contro uno o
D.P.I. sono:.................................... pi rischi suscettibili di minacciarne la libero lassunzione del rischio e lav-
i prodotti che hanno la funzio- sicurezza o la salute durante il lavoro, ventura ne sono i fondamenti.
ne di salvaguardare la persona che li in- nonch ogni complemento o accessorio Ci che segue principalmente indi-
dossi, o comunque li porti con s, da ri- destinato a tale scopo. rizzato al settore professionale e, per i
schi per la salute e la sicurezza. Dal punto di vista dellapplicazione praticanti pi attenti e premurosi, anche
Nel settore professionale i D.P.I. delle norme il settore professionale alle attrezzature usate nel tempo libero.
sono: decisamente pi rigoroso rispetto a Per parlare di manutenzione e con-
qualsiasi attrezzatura destinata ad quello del tempo libero. Ci perch al trollo dei D.P.I. necessario innanzitut-
essere indossata e tenuta dal lavoratore lavoratore non consentito assumersi to dare qualche coordinata di riferimen-

agosto 2015 il Soccorso Alpino 35


to normativo. riparazioni. ne di un D.P.I. o di un altro equipaggia-
Il Capo II del Titolo III del Dlgs. Nella norma troviamo le definizioni mento e pu essere necessario prevede-
81/08 e s.m.i. in materia di tutela della di seguito riportate. re un aggiornamento di tale addestra-
salute e della sicurezza nei luoghi di 1. Manutenzione: serve a mantenere mento a causa di modifiche e migliora-
lavoro precisa chiaramente gli obblighi il dispositivo in condizioni di funziona- menti.
del datore di lavoro in merito alla scelta mento sicuro per mezzo di azioni pre- Infine una persona pu essere com-
del D.P.I., alle condizioni in cui devono ventive quali pulizia ed adeguato imma- petente per eseguire le ispezioni perio-
essere utilizzati, ai requisiti necessari. gazzinamento (EN 365 3). Pu essere diche su un particolare modello di
Inoltre scrive che il datore di lavoro (art. eseguita dallutilizzatore secondo le D.P.I. o altro equipaggiamento o essere
77, comma 4): istruzioni fornite con la nota informati- competente per ispezionare diversi
a. mantiene in efficienza i D.P.I. e va. modelli.
ne assicura le condizioni digiene, 2. Ispezione periodica: si intende
mediante la manutenzione, le riparazio- lattivit da condurre con regolare Il Registro ufficiale Ispettori DPI
ni e le sostituzioni necessarie e secondo periodicit (almeno ogni 12 mesi) pre- e Attrezzature complesse KONG
le eventuali indicazioni fornite dal fab- vedendo unapprofondita ispezione del
Dal 1 gennaio 2014, KONG S.p.a.
bricante. D.P.I. per verificare la presenza di difet-
ha istituito un Registro ufficiale ispetto-
Insomma i dispositivi di protezione ti. In questo caso lattivit deve essere
ri nel quale si trovano i riferimenti di
individuale, dove con individuale si svolta unicamente da persona compe-
tutte le persone che hanno frequentato
intende che i dispositivi che al momen- tente e nel rispetto delle procedure di-
la specifica formazione e che, essendo
to delluso proteggono la singola perso- spezione periodica del fabbricante (EN
ritenute competenti, sono le uniche che
na, e non una specifica persona, non 365 4.4 b-c).
possono effettuare lispezione periodica
solo devono garantire la protezione, ma 3. Riparazione: attivit svolta qua-
su tutti i D.P.I. e su tutte le Attrezzature
devono mantenere tale capacit per lora insorgano dubbi o conclamati mal-
complesse prodotte da KONG.
tutto il periodo del loro impiego. Ed funzionamenti del D.P.I., sempre che il
Lunico Registro ufficiale aggiorna-
evidente che i dispositivi devono essere D.P.I. sia riparabile. Deve essere svolta
to quello pubblicato sul sito web:
adeguatamente mantenuti in stato di unicamente da persona competente per
www.kong.it
efficienza anche attraverso specifiche le riparazioni, preventivamente autoriz-
procedure e controlli periodici. zata dal fabbricante, in conformit alle Il Corso di formazione per ispettori
Per quanto riguarda i dispositivi di istruzioni da esso impartite (EN 365 DPI KONG si svolge presso la sede di
protezione individuale contro le cadute 4.5). Monte Marenzo (LC) ed ha una durata
dallalto possiamo fare specifico riferi- 4. Persona competente dellispezio- di otto ore.
mento alla norma UNI EN 365 (nella ne periodica: persona a conoscenza dei
versione UNI EN 365:2005 che recepi- requisiti correnti di ispezione periodica, Le Attrezzature complesse
sce la EN 365:2004 e sostituisce la UNI delle raccomandazioni e delle istruzioni Le Attrezzature complesse non sono
EN 365:1993). emesse dal fabbricante applicabili al D.P.I. ma KONG suggerisce comunque
La UNI EN 365:2005 la versione componente, al sottosistema o al siste- lispezione annuale e la revisione quin-
ufficiale della norma europea EN 365 e ma pertinente. quennale.
specifica i requisiti generali minimi per: La norma stessa indica nelle note Per revisione si intende ispezione
a. le istruzioni per luso; che questa persona deve: comprensiva di interventi correttivi e
b. la manutenzione; a. essere in grado di identificare e pu essere effettuata solo dalla KONG
c. lispezione periodica; valutare lentit dei difetti; S.p.a.
d. la riparazione; b. avviare lazione correttiva da Le Attrezzature complesse prodotte
e. la marcatura e limballaggio dei intraprendere, se consentitogli espressa- da KONG S.p.a. sono le seguenti:
D.P.I. che includono dispositivi di trat- mente dal fabbricante; 1. Cevedale (tripode da soccorso
tenuta per il corpo ed altri equipaggia- c. avere la capacit e le risorse per tecnico);
menti utilizzati congiuntamente ad un fare ci. 2. Barella Lecco e accessori (barella
dispositivo di trattenuta per il corpo, per Inoltre pu essere necessario un spalleggiabile);
prevenire cadute, per accessi, uscite e addestramento rivolto alla persona com- 3. Kit Everest Carbon (barella per
posizionamento sul lavoro, oppure per petente da parte del fabbricante o del elisoccorso);
arrestare le cadute e per il salvataggio. suo rappresentante autorizzato su D.P.I. 4. X-Trim (tavola spinale in carbo-
La UNI EN 365:2005 stabilisce specifici o altro equipaggiamento, per nio);
dunque che ciascun D.P.I. anticaduta esempio a causa della loro complessit 5. Ortles (argano due velocit);
sia sottoposto a regolare manutenzione o innovazione o dove sia fondamentale 6. Stelvio e Mini-Stelvio (palo
ed ispezione periodica e, nel caso avere nozioni tecniche per lo smantella- pescante, mini palo);
necessario, siano effettuate le adeguate mento, il riassemblaggio o la valutazio- 7. Grizzly (bipode).

36 il Soccorso Alpino agosto 2015


Durata dei prodotti KONG

L
a societ KONG S.p.A. in segui- c. nessun controllo evidenzi difetti mobili esposte al sole.
to allesperienza acquisita dal- di funzionamento, deformazioni, usura, Non utilizzate dispositivi obsoleti,
lentrata in vigore delle norme CE deterioramento del tessuto o delle cuci- (ad es. la cui durata scaduta, sprovvi-
e sulla base di considerazioni statistiche ture, ecc.; sti della scheda di controllo con le regi-
dichiara d. siano immagazzinati puliti, strazioni aggiornate, non conformi alle
che la durata dei prodotti: asciutti e lubrificati, in un posto asciut- normative vigenti, non adatti o non
1. metallici teoricamente illimita- to (umidit relativa 40-90%), fresco compatibili alle attuali tecniche, ecc.).
ta; (temperatura 5 - 40C) e scuro (evitate Eliminate i dispositivi obsoleti, defor-
2. tessili e plastici di dieci anni le radiazioni U.V.), chimicamente neu- mati, usurati, non correttamente funzio-
dalla data di produzione. tro (evitate assolutamente ambienti sali- nanti, ecc. distruggendoli per evitare
Pertanto, nel relativo periodo di ni), lontano da spigoli taglienti, fonti di ogni futuro utilizzo.
durata, i prodotti possono essere utiliz- calore, umidit, sostanze corrosive o Con questa dichiarazione si sostitui-
zati in tutta sicurezza a condizione che: altre possibili condizioni pregiudizievo- sce la durata del prodotto riportata sulle
a. i controlli pre uso e post uso ven- li; relative istruzioni duso che verranno
gano effettuati da una persona compe- e. la manutenzione sia effettuata aggiornate in occasione della prossima
tente; come descritto nelle relative istruzioni ristampa.
b. i controlli periodici vengano duso; Monte Marenzo,
effettuati e registrati sulla scheda di f. siano utilizzati correttamente non 17 dicembre 2008
controllo da parte di un tecnico autoriz- eccedendo un quarto del carico di rottu- KONG S.p.a.
zato dal fabbricante; ra, evitate di lasciare i prodotti in auto- il Presidente dott. Marco Bonaiti

Lavaggio e disinfezione teli per barelle KONG


Disinfezione Pulizia
a. Diluire in acqua nella misura del 1% la candeggina (ipo- 1. Lavare il telo in lavatrice (max 60C) con un detergente
clorito di sodio). neutro delicato (ad es. sapone Marsiglia) senza centrifugare.
b. Immergere il telo e lascirlo in ammollo per circa unora. 2. Stendere il telo e lascirlo asciugare senza esporlo a fonti
c. Risciacquare il telo. di calore dirette.
d. Stendere il telo e lasciarlo asciugare senza esporlo a fonti
di calore dirette. Importante
Non lavare il telo con acqua ad alta pressione.
Precauzioni
La candeggina e le soluzioni di ipoclorito di sodio sono irri- Monte Marenzo,
tanti e caustiche, bene pertanto maneggiarle usando un paio di 27 novembre 2013
guanti di gomma avendo cura di evitare il contatto con gli KONG S.p.a.
occhi. Giuseppe Secomandi

Serializzazione dei DPI

A
lla data del presente documento zione di tale numero in modo da non progressiva mediante penna elettri-
la KONG S.p.a. Fornisce tutti I daneggiare il prodotto. ca/pneumatica o marcatura laser su
suoi D.P.I. Marcati con un nu- 1. Corde: dopo aver effettuato il parti non soggette ad usura.
mero di serie (batch number). Tale numero taglio come da procedura indicata dal E evidente che tale numerazione
progressivo e permette lidentificazio- produttore, si procede con lapplicazio- progressiva debba essere riportata sul
ne univoca del singolo pezzo. ne sui capi estremi di un nastro di tela rapporto di messa in uso e di ispezione
Tuttavia possibile che una piccola con scritto il numero univoco tramite periodica (control sheet) inerente lo
parte degli articoli prodotti in passato pennarello indelebile. specifico prodotto marcato.
sia priva della numerazione progressiva 2. Lanyard e sling: serializzazione Monte Marenzo,
per cui, in questo caso, necessario mediante pennarello indelebile sulleti- 03 novembre 2014
apporre un numero univoco. chetta. KONG S.p.a.
Di seguito le istruzioni per lapposi- 3. Prodotti metallici: numerazione il Presidente dott. Marco Bonaiti

agosto 2015 il Soccorso Alpino 37


Procedura per il taglio della corda
Metodologia di taglio raccomandata dal produttore
in assenza di taglio ad ultrasuoni
Passo 1. Passo 5.
Utilizzare una fonte di Tagliare le fibre del cuore
calore diretta (es. della calza con la forbice.
accendino) per fondere la
parte di calza nella zona
dove deve essere effettuato
il taglio.

Passo 2. Passo 6.
Fondere la zona dove deve Spingere con attenzione la
essere effettuato il taglio in calza in mdo tale che il
modo tale che tutte le fibre cuore rientri
della calza siano fuse tra completamente.
loro, questo serve per
evitare lapertura delle
fibre della calza una volta
tagliata la corda.

Passo 3. Passo 7.
Utilizzare una forbice a Saldare la parte finale della
lame frastagliate e tagliare corda utilizzando una fonte
la corda esattamente nella di calore diretta (o fiamma
zona fusa. con accendino); il tutto
deve essere compattato e
saldato come ununica
parte.

Passo 4. Il terminale della corda


Estrarre con attenzione il deve essere
cuore della calza dalla compleatamente saldato e
corda come mostrato in compattato con una forma
foto. (Potete notare che la circolare. Non devono
pre-fusione della calza esserci cricche, parti
aiuta a mantenere le fibre spigolose, o parti del cuore
chiuse tra loro non visibili. Il prodotto poi
aprendo la costruzione deve essere etichettato
della calza). come richiesto dallo
standard EN.

LANEX a.s.
Ji Gazda
Product manager TENDON
Bolatice, 28 luglio 2014

38 il Soccorso Alpino agosto 2015


Agosto 1965
Incidente alla
Grotta Guglielmo
(Lombardia)
a cura di Lelo Pavanello

L
a Grotta Guglielmo si apre sul lombardi.
Monte Palanzone sopra il Lago di Infatti nei primi
Como, per la sua difficolt di es- giorni di agosto Da-
plorazione era soprannominata La nilo Mazza, uno dei
Terribile, la profondit in quegli anni era pi forti esploratori
di 452 metri, diversi pozzi erano percor- di quei tempi, scen-
si da rivoli dacqua, che con le scale non de assieme a Gianni
si potevano evitare. Piatti, raggiunto il
Nel giugno di quellanno fu organiz- fondo risale il pozzo
zata una discesa al fondo da: Gruppo di 45 metri poi assi-
speleologico bolognese, Gruppo speleo- cura la risalita del
logico faentino, Gruppo grotte Milano, compagno, non esi-
esplorazione conclusasi in 32 ore; la stevano imbraghi e
cavit fu lasciata armata con scale in Piatti ha un cintur-
quanto il milanese Danilo Mazza voleva one da pompiere al
ritornarci in agosto con altri speleologi quale lega la corda

di sicura. A circa met risalita grida al


compagno di tenerlo in quanto stanco,
Danilo lo regge mentre si lascia sulla
corda; purtroppo Piatti ha legato la
corda ad un anello che non regge il peso
e si stacca facendolo precipitare per
oltre venti metri; Mazza si rende conto
dellaccaduto e della gravit della situ-
azione, chiama il compagno che non
risponde, a quel punto non gli resta che
risalire ed avvisare altri speleologi del-
lincidente.
Non esiste nessuna struttura di soc-
corso speleologico, il periodo anche
dei peggiori infatti i Gruppi grotte pi
attivi sono impegnati nei campi speleo-
logici in varie zone italiane. Viene raci-
molata una squadra che scende ma non
in grado di raggiungere il punto del-
lincidente e risale con non poche diffi-
colt. Parte un appello via radio per
avvisare gli speleologi che erano scesi
nella Guglielmo in giugno, sono
avvisati mentre partecipano ad un
campo sul Massiccio del Marguareis
(Alpi Marittime) e sono in esplorazione
ad una nuova cavit siglata F 5.
Raccolto lallarme parte una squadra
composta da torinesi, bolognesi e faen-
tini che raggiunge il Rifugio Palanzone
dove regna il caos pi folle, giornalisti,
Lelo Pavanello allmbocco del pozzo inizilae Carabinieri e Vigili del fuoco non sanno

agosto 2015 il Soccorso Alpino 39


bene cosa fare il Rifugio stracolmo senza dei parenti, ai Vigili del fuoco che altro incidente in Sardegna dove perde
e dormiamo per terra. provvederanno a trasportarla a valle. la vita lo speleologo torinese e caro
Fortunatamente arrivano anche Dal momento dellincidente allus- amico Eraldo Saracco, sar recuperato
speleologi di Trieste coi quali viene cita dalla cavit della salma trascorsa dai compagni. In passato Eraldo si era
approntato un piano per il recupero, il una settimana, ci si rende conto che, pur occupato del problema del soccorso,
mattino seguente scende al fondo una essendoci speleologi tecnicamente cos come Marino Vianello a Trieste e
squadra formata da: preparati e capaci, manca completa- Sergio Macci nelle Marche, ed il
Giulio Gecchele, Renzo Gozzi del mente la bench minima organizzazione Gruppo speleologico piemontese di
Gruppo speleologico piemontese C.A.I. di soccorso, ci si pone il problema di Torino si attiva per portare avanti le sue
- U.G.E.T. di Torino; Lelo Pavanello, sviluppare questo tema. idee, vengono contattati e coinvolti vari
Sergio Trebbi del Gruppo speleologico Una settimana dopo si verifica un Gruppi speleologici e singole persone.
bolognese; Pino Guidi della Com-
missione Grotte E. Boegan della S.A.G.
di Trieste, Giovanni Leoncavallo, Piero
Babini, Lusa Oscar, Luigi Zimelli del
Gruppo speleologico faentino.
Raggiunta la salma viene sistemata
in un sacco datoci dal Soccorso alpino,
inizia la risalita usando tecniche e mate-
riali dellepoca, superate le strettoie
delle Forche Caudine il recupero pros-
egue sino alla base del pozzo iniziale
con la forte squadra triestina composta
da:
Adelchi Casale, Marino Vianello
della Commissione Grotte E. Boegan
S.A.G.; Remigio Franco, Renato
Tommasini della XXX Ottobre; Libero
Boschini, Luciano Benedetti del
Gruppo triestino speleologi.
Il giorno dopo la salma portata
allesterno e viene consegnata, alla pre- I soccorritori al Rifugio Palanzone

40 il Soccorso Alpino agosto 2015


In settembre, nel corso del VI
Convegno speleologico dellEmilia
Romagna, viene presentata una
relazione di Giulio Badini del Gruppo
speleolgico bolognese Sulloppor-
tunit di creare un Corpo di Soccorso
speleologico, liniziativa ottiene ampio
consenso.
Grazie allimpegno di tutti ed alla
spinta organizzativa del Gruppo speleo-
logico di Torino, si avvia la costituzione
di questo organismo che si preoccupa di
riunire gli speleologi tecnicamente pi
preparati ed esperti che si sono cimen-
tati nelle maggiori e pi difficoltose
cavit italiane.
Lobiettivo di essere in grado di
soccorrere chiunque possa trovarsi in
difficolt allinterno di qualche grotta, e
solo gli speleologi sono in grado di
farlo.
Prende vita il Soccorso speleologico
e nel marzo 1966 in una seduta tenutasi
a Torino, entrer a far parte dellallora
Corpo soccorso alpino del Club alpino
italiano come Sezione speleologica, e di
questo dobbiamo ringraziare lallora
direttore Bruno Toniolo.
La suddivisione territoriale era
ripartita come di seguito riportato.
1 Gruppo: Piemonte, Valle
dAosta, Liguria, Lombardia, Sardegna
con 25 volontari.
2 Gruppo: Veneto, Trentino Alto

Adige, Friuli Venezia Giulia con 31 vo -


lontari.
3 Gruppo: Emilia Romagna, Tos-
cana con 29 volontari.
4 Gruppo: Marche, Umbria con 10
volontari.
5 Gruppo: Lazio, Abruzzo, Italia
meridionale con 17 volontari.
Per un totale di 112 volontari, non
esistevano leggi e normative che ci
riconoscevano, e per gli interventi in
operazioni di soccorso si utilizzavano
giorni di ferie o permessi non retribuiti,
alcuni volontari hanno anche rischiato il
posto di lavoro, per fortuna oggi le cose
sono cambiate.
Da quei giorni sono trascorsi 50
anni, e possiamo dire con orgoglio che
il Soccorso speleologico, parte inte-
grante del Corpo nazionale soccorso
alpino e speleologico una realt oper-
ativa efficiente la cui professionalit
riconosciuta in Italia ed in Europa e non
solo, come ha dimostrato loperazione
di soccorso in svoltasi in una grotta
della Baviera (Germania) nel 2014.
Avanti cos e buon lavoro agli
Preparativi davanti allingresso della cavit attuali dirigenti e tutti i tecnici.

agosto 2015 il Soccorso Alpino 41


La Stazione speleologica
Veneto orientale
ha compiuto 40 anni
1987 Gorgazzo

ne poi il primo delegato della VI zona al-

G iampaolo fu il primo, Tono lo Riccardo Voltan. Una delle peculiarit


stato a lungo a partire dal 86, la sua istituzione nel 1971. Sabato 20 giu- della Stazione da sempre la presenza di
Andrea lo dal 2012 ad oggi. gno sono stati ripercorsi i quattro decen- medici, da Meneghello allora, a Sandro
Tre capistazione della VI Zona speleolo- ni di storia, attraverso un filmato che ha Irsara presente oggi con linfermiere
gica Veneto Trentino Alto Adige del raccolto le esercitazioni, gli interventi, i Paolo Grotto, presidi sanitari per le re-
C.N.S.A.S., che si sono ritrovati sabato 20 verbali delle vecchie riunioni, ma soprat- gioni del nord della penisola. Senza di-
giugno assieme a una settantina, tra com- tutto grazie ai ricordi diretti dei protago- menticare Ugo Vacca che partecip alle-
nisti, che hanno riportato al presente gli vento di Veliko Sbrego nel 1990, linci-
ponenti e amici, a festeggiare i 40 anni
avvenimenti pi remoti, come i pi re- dente in grotta che segn un prima e do-
dalla fondazione della loro Stazione del
centi. Fu Gianfranco Camon in quegli po epocali nella speleologia italiana.
Veneto orientale, tra scambi di ricordi,
anni a capo della Stazione speleo di Quello che era iniziato infatti come un
aneddoti, chiacchierate di vita e passione
Verona a contattarci racconta il primo
comune, quelle legate alla speleologia, impegnativo intervento nel versante slo-
capostazione Giampaolo Fornara
che hanno accomunato i 173 soccorritori veno del Canin - recuperare a quota me-
Verona e Vicenza cerano gi e pensava-
che ne hanno fatto parte dal 1975. In realt no 1.080 metri Mario Bianchetti, uno spe-
no a una Stazione a Padova per dare so-
la Stazione delle origini comprendeva so- stegno alle altre due squadre. Fui scelto
lo Padova; poi divent la Stazione di come caposquadra perch cercavano qual-
Padova e Venezia; quindi si aggreg an- cuno riconosciuto istituzionalmente dal
che Treviso, mentre Belluno faceva CA.I. Io avevo alle spalle due corsi roccia,
Stazione a parte; infine nel 2000 tutte le su ghiaccio, ero istruttore cos pensarono
quattro province confluirono nella defini- a me. Fui allievo del primo corso di spe-
tiva Stazione Veneto orientale. Prima an- leologia organizzato dal gruppo speleolo-
cora, furono due eventi luttuosi a spinge- gico padovano sotto legida della Scuola
re verso la costituzione di una Sezione nazionale di speleologia del CA.I. Le nuo-
speleologica allinterno del Soccorso al- ve tecniche iniziavano allora, anche se in
pino: lincidente del 65 che provoc la grotta ci servivamo sempre delle vecchie:
morte del torinese Eraldo Saracco nella scaete che te zontavi dela lungheza del bu-
Voragine nuorese di Ispinigoli e, lanno so!. Assieme a Giampaolo ci sono altri
precedente, la disgrazia avvenuta nella tre soccorritori della prima Stazione, com-
Spluga della Preta, di SantAnna posta da poco meno di dieci unit, che per
dAlfaedo, Verona, quando perse la vita, qualche anno affiancarono i veronesi:
precipitando nel pozzo di 88 metri, Marisa Andrea Meneghello, in assoluto uno dei
Bolla, moglie del capospedizione Luigi primi corteggiatissimi medici speleologi
Castellani, grande esploratore che diven- in Italia, Sergio Degli Adalberti e

1985 Spluga della Preta


42
2015

leologo cui un sasso aveva schiacciato un giugno del 2014, in aiuto di Johann a Castelfranco Veneto (con piccolo di-
braccio divenne una dolorosa emergen- Westhauser, lo speleologo di Stoccarda ri- staccamento a Feltre) e conta 19 soccor-
za allorch Massimiliano Puntar, venti- masto gravemente ferito per una scarica di ritori, pi cinque aspiranti, oltre alla pe-
duenne soccorritore triestino, fu colpito in sassi l8 giugno, ad oltre 900 metri di culiarit medica, conta altre specializza-
testa da un masso che gli procur un ema- profondit con una gestione operativa al- zioni: ha una esperta compagine speleo-
toma fatale a una profondit di 1.040 me- linterno dellabisso Riesending-Schacht- subacquea, forristi e disostruttori. Mem-
tri. Michele Campion, che rimase a lungo hhle praticamente a capo del Soccorso bro della stazione dal 78, capostazione
a fianco del ragazzo negli abissi del speleologico italiano. Per 70 ore, di cui ot- dall86 al 93 e tuttora componente, tra i
VeliKo, ripercorre quei giorni ancora con to di sonno, tra i dodici soccorritori della fondatori dellAssociazione di esplora-
commozione, da quando il luned il VI Zona (sono stati oltre cento i soccorri- zioni geografiche La Venta, nonch spe-
Soccorso speleologico italiano entr nel- tori provenienti da tutta Italia), tre erano leologo di fama mondiale, Antonio Tono
la grotta, una delle pi profonde al mon- della Stazione Veneto orientale: il capo e De Vivo introduce la carrellata dei mo-
do, a quando Massimiliano si spense, il il vicecapo, Andrea Pirovano ed Omar menti salienti di Stazione. Scorrono foto
gioved, senza che si riuscisse a riportar- Canei, e linfermiere Paolo Grotto. di soccorsi, anche drammatici come a
lo allesterno. Quellesperienza divenne Questo lo tiriamo fuori stata la volont Refrontolo ad agosto 2014 o per il terre-
lincubo Veliko, che port per i soccor- ferrea manifestata una volta raggiunto moto dellAquila, ma anche positivi, co-
ritori a reagire di fronte alla possibilit Johann. Paolo Grotto ricorda quelle ore a me sul Canin a Gronda Pipote; si torna in-
del ripetersi di una simile sciagura a tali fianco del ferito che riprendeva col pas- dietro ad addestramenti in forra, sulla ne-
profondit, cercando le soluzioni miglio- sare del tempo forza e fiducia, dal campo ve, sottacqua, con gli elicotteri. E si chiu-
ri per gestire questo tipo di emergenza, 5 al campo 2: Riuscire a portarlo fuori de con la simpatia, rammentando la ri-
con personale abituato via via ad operare stata una soddisfazione incredibile. E poi chiesta di aiuto di due cacciatori il cui ca-
a quote cos notevoli, uniformando tecni- laneddoto divertente di loro usciti dalla ne, un breton, era finito in una cavit fon-
che e strumenti, esercitandosi assieme grotta, accolti dallequipaggio dellelicot- da dieci metri sullAltopiano di Asiago e
Delegazioni e regioni diverse, con un per- tero tedesco che urlava: taliani pasta- di come, una volta calati, i soccorritori si
corso formativo identico. Capacit acqui- sciutta!!!, trasportando un cestone bian- fossero trovati ad essere spiati da un altro
site che si sono dimostrate fondamentali co di pasta: la pi buona mai mangiata. paio di occhi: quelli di un capriolo, anche
nel recupero internazionale in Baviera nel La Stazione Veneto orientale, che ha sede lui riportato, non senza difficolt, alla lu-
ce del sole assieme al cane. Il complean-
1995 Buso della Rana
no della Stazione stato festeggiato al
Centro di documentazione speleologica
Francesco Dal Cin, sede del Gruppo
Grotte Treviso, dedicata alla memoria del
Cin, tecnico della stazione dai primi anni
della sua fondazione fino alla fine degli
anni 90 e che per anni stato una delle
colonne portanti della spelologia veneta e
del Soccorso speleologico italiano (non-
ch del rugby Tarvisium).
Michela Canova

agosto 2015 il Soccorso Alpino 43


Campagna Terme 2015
N el mese di novembre siamo sta-
ti contattati dal Dipartimento
di geoscienze dellUniversit
degli studi di Padova per una richiesta di
collaborazione per lesecuzione di rilievi
scientifici sul Lago di Garda con tali fi-
nalit:
Finalit raggiunte e da raggiungere
con questa nuova campagna.
Le finalit raggiunte nella prece-
dente campagna sono state molteplici,
ma il rilievo batimetrico di dettaglio ha
messo in evidenza strutture importanti
come pockmarks sul fondale allungati o
circolari (vedi figura sopra) che potreb-
bero essere messi in collegamento con
lattivit idrotermale legata alle terme di
Sirmione. Le finalit quindi della cam-
pagna sul lago sono quelle di definire se Agostini. Il progetto denominato Terme nazionale di ricerche di Pisa e Napoli.
vi sono fuoriuscite dacqua da queste del Garda 2015 costituisce il seguito Il 4 dicembre 2014 vi stato un
strutture e se s studiare il chimismo e della Campagna Perla 2010 a cui aveva primo incontro con la Capitaneria di
definire gli isotopi che contengono e in gi partecipato la Capitaneria di porto di porto di Sal per una pianificazione dei
quale quantit. Questa campagna potr
Sal, dando supporto logistico con le lavori.
cos completare lo studio tettonico-sis-
proprie unit navali per lesecuzione di Gli Istituti di ricerca hanno esposto
mogenetico iniziato nella Campagna
un rilievo morfo-batimetrico del fon- le loro necessit e viene fatta una prima
Perla del 2010, incrementando, con
dale nella stessa area di studio. bozza di lavoro.
ulteriori informazioni, lo studio sismico
dellarea del basso lago ed estendendo Al progetto, oltre al Dipartimento di Il nostro compito riguarda la localiz-
larea termale a tutta larea. Padova e del Consiglio nazionale delle zazione e il posizionamento delle son -
La richiesta, inizialmente un po ati- ricerche I.G.G. di Padova che si occu- de, la documentazione video, e la poli-
pica, si poi prospettata particolarmente pa del campionamento delle sorgenti gonale del target.
interessante e una volta sentiti i compo- emergenti dal fondale e delle misure dei Le uscite pianificate ed effettuate
nenti del gruppo speleolosubacqeuo si parametri chimico-fisici, fanno parte sono state tre in diversi punti del lago.
deciso di dare la nostra disponibilit. anche il Dipartimento di Scienze ed alta 1. il 28 febbraio 2015 viene effettua-
La ricerca una parte della tesi di tecnologia dellUniversit Insubria di ta la prima uscita che riguarda la sor-
dottorato della dottoressa Laura Como e gli Istituti del Consiglio gente Bojola, sorgente storica delle

44 il Soccorso Alpino agosto 2015


terme di Sirmione, la profondit di mente, immersione nel blu eccetera. I amo in localit Pal del Vo, una secca
circa meno 18 metri e a circa 300 metri ricercatori vogliono immagini e campi- molto conosciuta. La profondit di
dalla riva. La sorgente captata con onatura di pockmars, vulcanelli di circa meno cinque metri, ma la cosa
tubo sul fondale che porta lacqua diret- forma allungata, che sono stati rilevati importante che questa secca, lunga pi
tamente nello stabilimento. Lacqua nella campagna del 2010. Dovrebbero di cinquecento metri, dovrebbe rappre-
dovrebbe sgorgare a circa settanta C, essere un numero considerevole a varie sentare una linea di faglia che porta ad
ma le perdite attorno al tubo rilevano profondit. Viene individuata una zona una serie di gradoni dove il primo
una temperatura non cos importante dove la densit dovrebbe essere elevata intorno ai trenta metri che poi porta a
come prevista. Veniamo recuperati dal e la profondit di circa meno 35 metri profondit di oltre centocinquanta. La
gommone della Capitaneria di porto e ci Con le coordinate dei ricercatori si secca segnalata da un palo piantato, i
portiamo sulla zona seguendo le bolle ferma la pilottina e iniziano le attivit subacquei partono con gli scooter e per-
in superficie, una volta localizzato il con rebreather, scooter, sagole video- corrono tutta la secca effettuando video
tubo, la cosa semplice. Sul target camere le nostre attrezzature, sonde e e prelevando campioni, questa volta
viene lanciato un pallone e il gommone cavi per i ricercatori. Viene calato un nessuna misurazione. Particolare la
si posiziona sopra. Viene calata la stru- corpo morto da dove si parte per le netta evidenza della faglia con due
mentazione e mentre i ricercatori effet- ricerche. Viene girata la zona per un tipologie di depositi.
tuano le misurazioni che sono lunghe e raggio di circa trecento metri su tutte le Alle attivit hanno partecipato il
complesse, vengono raccolti sedimenti direzioni, ma dei fenomeni descritti non primo giorno la Rai 3 che ha realizzato
in vari punti e si ispeziona la zona alla c ombra evidente, la zona completa- un filmato per il Canale Leonardo, e
ricerca di altri fenomeni simili. Il fon- mente piatta e riempita di sedimenti sot- sono stati interessati la Camera iperbar-
dale risulta piatto e pieno di sedimento tili, qualche sasso sparso, per niente di ica di Villafranca di Verona e i Suem
sottile. Torniamo a riva e dopo un brief- particolare. Vengono fatti tutti i rileva- 118 di Verona e Brescia per competen-
ing con gli altri componenti del gruppo menti con le sonde, e gli strumenti rile- za territoriale.
di ricerca, ci diamo appuntamento per il vano delle anomalie termiche che con- I contatti con gli enti di ricerca sono
giorno successivo. fermano la presenza dei fenomeni ricer- stati molto positivi e il lavoro svolto con
2. La mattinata successiva, 1 marzo, cati, ma non evidenti. La misurazione la Capitaneria di porto, con cui abbiamo
lappuntamento a Garda dove ci lunga e verso la fine il meteo non ci avuto un rapporto molto professionale,
incontriamo con la pilottina della aiuta e una volta recuperati i subacquei permetter iniziative di collaborazione
Capitaneria di porto che ha gi a bordo dobbiamo scappare. Il programma future.
i ricercatori. Carichiamo i materiali e la prevedeva anche una immersione in un La Capitaneria di porto di Sal,
destinazione un punto, rilevato stru- altro sito, ma viene deciso di effettuare dipende dal Comando di Venezia e ha
mentalmente dai ricercatori nel 2010, al il lavoro in un altro momento. competenza su tutto lo specchio del
largo di Punta San Vigilio. Qui la cosa 3. Il 22 marzo, grazie alla disponi- lago per le provincie di Trento, Verona
pi complessa, non c un target bili della Capitaneria di porto, riusci- e Brescia.
conosciuto e la profondit pi elevata. amo a finire il lavoro. Appuntamento al Franco Fozzato
Laspetto pi complesso relativo al Porto di Garda per noi dove la Soccorso
cercare, senza un punto di riferimento, Capitaneria ci recupera con il gom- alpino e speleologico Veneto
qualcosa che stato rilevato strumental- mone, carichiamo i materiale e ci porti- 6 Zona speleologica

agosto 2015 il Soccorso Alpino 45


Esercitazione
in forra
e ricerca
dispersi in
Lombardia

Lecco. E un periodo di grande


impegno questo per il Servizio
Regionale Lombardo (S.A.S.L.), perch
oltre a dovere gestire un numero di
interventi che, nel periodo estivo, tende
ad aumentare, per i nostri tecnici ci sono
anche tutte le attivit di formazione e di
esercitazione, da aggiungere in calenda-
rio. Impossibile fornire un elenco com-
pleto, dal momento che avvengono a
ogni livello di ripartizione territoriale,
dalle iniziative circoscritte a una sola
Stazione fino a manovre che coinvolgo-
no tutte le cinque Delegazioni regionali.
Sabato 4 e domenica 5 luglio 2015 a
Tignale (BS), sul Lago di Garda, nelle
forre dei torrenti Baes e Vione, oltre
trenta tecnici del C.N.S.A.S. lombardo
hanno partecipato a unesercitazione ne alpina, avevano portato a termine dano solo chi pratica sport come canyo-
congiunta per mettere a punto le proce- unesercitazione nei torrenti di ning o torrentismo ma includono un
dure del soccorso in forra e rendere pi Valbrona (CO), Valle dei Ratti (LC) e ampio numero di casi: a volte si tratta di
efficiente il coordinamento delle com- Val Monastero (LC), per testare la sicu- cercatori di funghi scivolati in un cana-
ponenti impegnate nelle operazioni di rezza dei punti di calata e simulare il le, escursionisti che si ritrovano per
soccorso. Sabato 16 e domenica 17 trasporto a valle di un infortunato con errore in un ambiente scosceso, reso
maggio, altri tecnici, appartenenti alla speciali barelle e tecniche di movimen- ancora pi ostico da superare per la pre-
IX Zona speleologica Lombardia, in tazione su corda molto complesse. senza di corsi dacqua e salti di roccia,
collaborazione con la V e VI Delegazio- Interventi di questo tipo non riguar- oppure di altre tipologie di persone
infortunate o in difficolt. Non sempre
leliambulanza pu raggiungere il luogo
dellintervento, non solo per la presenza
di condizioni meteorologiche avverse o
perch non c abbastanza luce: a volte
la conformazione del territorio impedi-
sce lavvicinamento del mezzo in sicu-
rezza, perch la sua presenza pu com-
portare cadute di rami o di altro mate-
riale, che renderebbero ancora pi com-
plicate le operazioni. Ecco che allora
intervengono i tecnici specializzati, for-
mati dalla Scuola nazionale forre del
C.N.S.A.S. che, attraverso una combi-
nazione di tecniche di tipo alpinistico e
speleologico, riescono ad affrontare
contesti impervi in cui la presenza di
acqua pu variare di molto, in base alla tina di unit costituite dallabbinamento tervento, era il punto di partenza e di arri-
stagione e alla portata dei torrenti. cane-conduttore. Lo scenario era quello vo del flusso di informazioni raccolte in
Un altro momento importante, in un di una simulazione di un incidente aereo, fase di perlustrazione e poi vagliate per
ambito estremamente complesso e varia- con piloti dispersi da ritrovare, interpre- ricercare gli elementi utili al ritrovamen-
bile come quello di un intervento di tati da figuranti. Lesercitazione ha rap- to delle persone disperse, nel pi breve
ricerca, stato organizzato il 7 giugno presentato la conclusione di un percorso tempo possibile. Un elicottero ha portato
dalla V Delegazione bresciana alla Piana formativo rivolto alla selezione di nuovi in quota alcune squadre, calate dal
del Gaver, nel territorio del comune di Tecnici di Ricerca (Te.R.) ma stato mezzo con lassistenza del Tecnico di
Breno (BS); impegnate oltre duecento esteso anche a tutte le specializzazioni Elisoccorso (T.E.) del C.N.S.A.S.; le
persone, appartenenti a numerose realt, tecniche impegnate in ambiente alpino. altre hanno perlustrato larea a partire dai
tra cui la Guardia di finanza e le associa- Il Centro operativo, allestito per coordi- 1.500 metri di quota, i versanti impervi e
zioni di Protezione civile attive in tutta la nare tutte le componenti in campo per le forre. La giornata si poi conclusa con
provincia di Brescia, in particolare i organizzare le squadre di ricerca e dare un momento di confronto, in cui gli orga-
gruppi cinofili, presenti con una cinquan- supporto logistico e tecnico durante lin- nizzatori hanno espresso la sintesi dei
punti principali, le criticit emerse
durante lesercitazione e le azioni da
svolgere per rendere pi efficaci le risor-
se a disposizione.
Le esercitazioni sono parte integran-
te dei programmi di formazione periodi-
ci, a cui gli iscritti al C.N.S.A.S. sono
tenuti a partecipare, per essere sempre
in grado di effettuare un intervento e di
garantire al tempo stesso la sicurezza
delle persone coinvolte e anche la pro-
pria. Inoltre, richiedono una preparazio-
ne meticolosa e sono molto importanti
perch permettono la conoscenza reci-
proca e lintegrazione tra le diverse
realt che concorrono a risolvere uno-
perazione.
Daniela Rossi Saviore

agosto 2015 il Soccorso Alpino 47


Formatori/addestratori/istruttori delle attivit formative in materia di sicurezza
Nel documento Criteri di massima per la definizione degli standard minimi per lo svolgimento delle attivit
formative in materia di sicurezza sono fornite le indicazioni relative ai requisiti minimi, per laffidamento della
docenza, dei formatori/addestratori/istruttori in materia di sicurezza del volontariato.
Nel documento specificato che i formatori/addestratori/istruttori possono essere individuati, in base ad esperienza
professionale specifica, attestata da curriculum, professionalit o esperienza acquisita. Se i corsi sono organizzati e
gestiti da organizzazioni di volontariato (compreso il C.N.S.A.S.) le attivit formative possono essere svolte anche da
istruttori docenti interni allOrganizzazione, a condizione che gli stessi istruttori docenti siano muniti della
necessaria qualificazione esperienza debitamente comprovata con la presentazione di un adeguato curriculum.
Pertanto allinterno del C.N.S.A.S. possono essere individuati, ed eventualmente adeguatamente formati, dei volontari
formatori, cui va richiesta la presentazione di un curriculum.
Il materiale didattico per la formazione dei volontari formatori va acquisita agli atti nellarchivio dei rispettivi Servizi
regionali.
Per un utile approfondimento dei Criteri relativi alla qualificazione della figura del formatore in materia di sicurezza
del volontariato si riporta, a titolo esemplificativo e di riferimento, il decreto del Ministero del lavoro e delle politiche
sociali e del Ministero della salute, di data 06 marzo 2013, avente per oggetto: Criteri di qualificazione della figura
del formatore per la salute e sicurezza sul lavoro.
arch. Alessio Fabbricatore

In attuazione alla condivisione degli indirizzi comuni per lo Decreto Interministeriale del 13 aprile 2011), oltre che per i cit-
svilgimento delle attivit di formazione, informazione ed adde- tadini che sono destinatari degli interventi di soccorso ed assi-
stramento dei volontari appartenenti alle organizzazioni di stenza da essi posti in essere, le attivit formative, informative
volontariato di Protezione civile, alla Croce rossa italiana, al e di addestramento costituiscono il principale presidio a tutela
Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico, ai sensi della sicurezza. Dal 6 aprile 2012, data di entrata in vigore delle
del Decreto del 12 gennaio 2012 del Capo Dipartimento della disposizioni attuative del Decreto Interministeriale del 13 apri-
Protezione Civile, il Dipartimento di Protezione civile, di con- le 2011, pertanto, tutte le attivit formative, informative e di
certo con le Regioni e le Provincie autonome, le addestramento per il volontariato di protezione civile devono
Organizzazioni di volontariato della Consulta nazionale di prevedere uno specifico spazio dedicato alle tematiche della
protezione civile, la Coce rossa italiana e il Corpo nazionale sicurezza.
del soccorso alpino e speleologico, ha provveduto alla stesura Per attivit formative si intendono sia le iniziative di tipo
di un documento per delineare i Criteri di massima per la teorico e teorico/pratico (formazione in aula o mista), sia quel-
definizione degli standard minimi per lo svolgimento delle atti- le di tipo tecnico-operativo, quali esercitazioni o prove di soc-
vit formative in materia di sicurezza. corso. Esse devono riguardare i compiti svolti dai volontari di
Il documento ha inteso recepire le specifiche esigenze for- protezione civile nei diversi scenari di rischio nei quali posso-
mative che riguardano gli operatori di protezione civile, pun- no essere chiamati ad operare ed essere a questi specificamen-
tualmente evidenziate sia dalle Organizzazioni di volontariato te finalizzate.
della Consulta nazionale, della Croce rossa italiana e dal Le Province Autonome di Trento e di Bolzano e la Regione
Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico per ci che Autonoma Valle dAosta provvedono direttamente, nellambi-
attiene alla organizzazione e alla gestione dei progetti formati- to della propria autonomia, alla definizione dei criteri minimi e
vi, sia dai referenti delle Regioni, per quanto concerne la disci- delle modalit di erogazione della formazione, ai sensi del sud-
plina concorrente in materia di formazione. detto D.L.vo n.81/2008, per le attivit di volontariato svolte dai
volontari appartenenti alle organizzazioni da esse coordinate.

CRITERI DI MASSIMA PER LA DEFINIZIONE


Destinatari della formazione
DEGLI STANDARD MINIMI PER LO SVOLGIMENTO Le attivit di formazione in materia di sicurezza sono desti-
DELLE ATTIVITA FORMATIVE IN MATERIA nate a tutti i volontari aderenti alle organizzazioni iscritte nel-
DI SICUREZZA lelenco nazionale di cui allart. 1 del D.P.R. 194/2001 (com-
(Attuazione del Paragrafo 2 dellAllegato 2 prensivo degli elenchi, registri ed albi territoriali).
al Decreto del Capo del Dipartimento della protezione Civile
del 12 gennaio 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.82
del 6 aprile 2012 ) Elaborazione dei piani formativi
Le attivit formative per i volontari di protezione civile, e le
Premessa attivit informative e di addestramento ad esse associate, devo-
In conformit a quanto stabilito dallAccordo del 21 dicem- no essere inquadrate in un Piano Formativo che raccolga la
bre 2011, stipulato in seno alla Conferenza Permanente per i programmazione, per un determinato arco temporale (semestra-
Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Provincie Autonome di le, annuale, pluriennale), delle iniziative alle quali devono par-
Trento e Bolzano, in merito ai criteri minimi e alle modalit di tecipare i volontari. Il Piano Formativo deve riportare anche la
erogazione della formazione per i lavoratori ai sensi dellarti- storia formativa dellassociazione, ricostruendo tutte le inizia-
colo 37, comma 2 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81, tive realizzate in tale ambito negli anni precedenti. Lattivit di
anche per i volontari di protezione civile (come individuati dal pianificazione formativa deve essere finalizzata ad assicurare,
nel tempo, la formazione e il necessario periodico aggiorna- possedute e un Test duscita per la verifica degli obiet-
mento di tutti i volontari aderenti alle organizzazioni iscritte tivi raggiunti e dei contenuti appresi. In caso di sommi-
come sopra specificato, con riferimento ai compiti svolti dal- nistrazione dei Test dingresso e duscita sar rila-
lorganizzazione di appartenenza e, in essa, dai singoli volonta- sciato un attestato di Proficua partecipazione volto a
ri, nel rispetto degli specifici modelli organizzativi, oltre documentare i risultati conseguiti in termini di apprendi-
allinformazione relativa agli scenari di rischio nei quali lorga- mento, specificatamente per quanto attiene il consegui-
nizzazione pu essere chiamata ad intervenire. mento di abilit pratiche (utilizzo di attrezzature, ecc.)
In ottemperanza a quanto previsto dallart. 4, comma 2, del che potranno essere valutate prevedendo prove di tipo
decreto interministeriale sopra richiamato, il piano formativo, operativo;
in relazione agli scenari di rischio di protezione civile in cui il se il corso organizzato e gestito da unorganizzazione
volontariato opera e ai compiti che gli sono attribuiti, deve con- di volontariato deve essere conservata, nellarchivio
templare la formazione e laddestramento alluso delle attrez- della stessa, copia di tutto il materiale sopra elencato,
zature e dei dispositivi di protezione individuale idonei per lo anche ai fini della attestazione dei requisiti necessari per
specifico impiego, conformemente alle indicazioni specificate la conferma periodica delliscrizione dellorganizzazio-
dal fabbricante. ne nellelenco nazionale delle organizzazioni di volonta-
Le Regioni, per le organizzazioni di volontariato da esse riato di protezione civile.
coordinate, e le organizzazioni di volontariato di protezione
civile di rilievo nazionale per le sezioni territoriali a esse ade- AFFIDAMENTO DELLA DOCENZA
renti, nellambito della rispettiva autonomia e responsabilit, i formatori/addestratori/istruttori possono essere indivi-
provvedono a redigere nel dettaglio i propri piani formativi, di duati in base allesperienza professionale specifica (curri-
informazione ed addestramento, tenendo conto delle rispettive culum, professionalit o esperienza acquisita);
specificit e caratteristiche, nonch nel rispetto delle proprie se il corso organizzato e gestito da unorganizzazione di
caratteristiche strutturali, organizzative e funzionali preordina- volontariato le attivit formative possono essere svolte an-
te alle attivit di protezione civile. Altrettanto fanno, per le che da istruttori-docenti interni allOrganizzazione, se
strutture di volontariato in essi incardinate, la Croce Rossa muniti della necessaria qualificazione-esperienza, debi-
Italiana ed il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e tamente comprovata;
Speleologico, provvedendo direttamente, nel rispetto dei propri possono essere individuati ed adeguatamente formati
statuti e regolamenti. dei volontari formatori allinterno delle organizzazio-
ni di volontariato;
Criteri di massima per lo svolgimento ai formatori/addestratori/istruttori individuati va richie-
delle attivita formative sta la presentazione di un curriculum;
Per lo svolgimento delle attivit formative destinate ai il materiale didattico preparato va acquisito agli atti nel-
volontari di protezione civile occorre fare riferimento agli stan- larchivio dellorganizzazione.
dard minimi di seguito riportati, ferma restando la possibilit
per ciascuna Regione e per ciascuna Organizzazione di volon- CONTENUTI
tariato di adottare criteri pi stringenti e di implementare il per- Per ciascuna iniziativa va elaborato un programma che
corso formativo per meglio adeguarlo alle proprie specifiche specifichi:
esigenze. o la descrizione sintetica degli obiettivi che ci si pro-
ORGANIZZAZIONE DEL CORSO pone di conseguire, con riferimento alle peculiari
per ogni corso va individuato un responsabile; il respon- capacit dellorganizzazione;
sabile del corso presente alle attivit formative e svol- o larticolazione dellattivit (Programma), eviden-
ge i compiti necessari per il miglior andamento dellini- ziando in particolare e chiaramente il tema della
ziativa; sicurezza;
ogni corso va definito in termini di durata (ore/giornate o lindividuazione dei volontari a cui finalizzata, in
daula) in relazione agli specifici contenuti; ragione dei compiti svolti;
deve essere indicata la sede di svolgimento e gli orari di o lindicazione degli istruttori-docenti che saranno
lezione (calendario daula); impegnati.
deve essere predisposto materiale didattico specifico da
poter distribuire ai partecipanti; Per le attivit formative, informative e di addestramento pu
per ciascun corso va determinato il numero massimo di essere richiesta lapplicazione dei benefici previsti dagli artico-
partecipanti; li 9 e 10 del D.P.R. 194/2001, secondo le specifiche procedure
per ciascun corso, organizzato e gestito da una organiz- a tal fine stabilite, ma tale richiesta e la relativa concessione da
zazione di volontariato ovvero organizzato e gestito da parte dellautorit di protezione civile preposta non indispen-
una pubblica amministrazione, i partecipanti devono sabile ai fini del riconoscimento dellattivit nellambito del
essere nominativamente e formalmente convocati anche piano formativo.
per via telematica; Sono fatte salve le abilitazioni/certificazioni gi previste e
per ogni giornata daula va predisposta la registrazione disciplinate da vigenti e specifiche disposizioni legislative o
delleffettiva presenza/partecipazione; regolamentari e che prevedano il rilascio di attestazioni (paten-
al termine del corso deve essere rilasciato a ciascun par- ti, brevetti, etc.) a cura delle autorit competenti. Le attestazio-
tecipante un attestato di Partecipazione; ni di queste tipologie eventualmente acquisite nellambito dello
in riferimento alle particolari caratteristiche del corso svolgimento di attivit professionali sono riconosciute a condi-
organizzato, pu essere somministrato un Test din- zione che esse abbiano valore legale anche al di fuori dellam-
gresso per la valutazione preliminare delle conoscenze bito aziendale.
IL MINISTRO DEL LAVORO accordi del 21 dicembre 2011.
E DELLE POLITICHE SOCIALI 3. Il prerequisito e i criteri individuati rappresentano i requi-
E IL MINISTRO DELLA SALUTE siti minimi richiesti per la figura del formatore in materia di
salute e sicurezza sul lavoro.
VISTO il decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, recante: 4. I requisiti minimi di cui al comma 3 nonsono vincolanti
Attuazione dellarticolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in riferimento ai corsi di formazione gi formalmente e docu-
in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di mentalmente approvati e calendarizzati alla data di pubblica-
lavoro come modificato ed integrato dal decreto legislativo 3 zione dellavviso del presente decreto.
agosto 2009, n. 106, recante: Disposizioni inegrative e corret- 5. Il prerequisito non richiesto per i datori di lavoro che
tive del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di effettuano formazione ai propri lavoratori.
tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro di 6. I formatori non in possesso del prerequisito possono svol-
seguito indicato come d.lgs. n. 81/2008; gere lattivit di formatore qualora, alla data di pubblicazione
VISTO il decreto del Ministro del lavoro, della salute e dellavviso del presente decreto nella Gazzetta ufficiale, siano
delle politiche sociali del 3 dicembre 2008 che istituisce la in grado di dimostrare di possedere almeno uno dei criteri pre-
Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza visi in allegato. Resta fermo lobbligo dellaggiornamento
sul lavoro ai sensi dellarticolo 6, comma 1, del d.lgs. n. triennale.
81/2008, di seguito indicata come Commissione;
VISTO, in particolare, larticolo 6, comma 8, lett. --bis), del Articolo 2
d.lgs. n. 81/2008 con il quale viene atttribuito alla 1. I datori di lavoro, nellindividuazione del formatore in
Commissione il compito di elaborare criteri di qualificazione materia di salute e sicurezza sul lavoro, utilizzano i criteri indi-
della figura del formatore per la salute e sicurezza sul lavoro, viduati nel documento allegato al presente decreto e quelli suc-
anche tenendo conto delle peculiarit dei settori di riferimen- cessivamente pubblicati sul sito www.lavoro.gov.it, sezione
to; sicurezza nel lavoro.
VISTO il documento, approvato dalla Commissione nella
seduta del 18 aprile 2012, con il quale vengono individuati i cri- Articolo 3
teri di qualificazione della figura del formatore; 1. Trascorsi dodici mesi dalla data di entrata in vigore del
VISTI gli accordi sanciti dalla Conferenza permanente per i decreto, la Commissione si riserva di valutarne la prima applia-
rapporti tra lo Stato, le Regioni e Province autonome di Trento zione e di elaborare eventuali proposte migliorative delleffica-
e Bolzano nella seduta del 21 dicembre 2011 relativi alla indi- cia dei criteri previsti nel documento.
viduazione dei contenuti della formazione del datore di lavoro
che intenda svolgere direttamente i compiti del servizio di pre- Articolo 4
venzione e protezione ai sensi dellarticolo 34, commi 2 e 3, del 1. Il decreto entra in vigore dodici mesi dalla data della pub-
d.lgs. n. 81/2008 e di quella dei lavoratori, dei dirigenti e dei blicazione dellavviso nella Gazzetta ufficiale della repubblica
preposti, ai sensi dellarticolo 37 del d.lgs. n. 81/2008, di segui- italiana.
to accordi del 21 dicembre 2011; 2. Per un periodo di ventiquattro mesi dallentrata in vigore
CONSIDERATO che necessario individuare i criteri per del presente decreto i datori di lavoro possono svolgere attivit
definire la figura del formatore in materia di salute e sicurezza formativa per i propri lavoratori se in possesso dei requisiti di
sul lavoro; svolgimento diretto dei compiti del servizio di prevenzione e
RITENUTO necessario che lentrata in vigore del presente protezione di cui allarticolo 34 del d.lgs. n. 81/2008, nel rispet-
decreto venga differita di un termine di dodici mesi, in ragione to delle condizioni di cui allaccordo del 21 dicembre 2011. Al
della circostanza che lindividuazione della figura del formato- termine di tale periodo il datore di lavoro che intenda svolgere
re deve essere applicata, per la prima volta, da un numero par- direttamente lattivit formativa deve dimostrare di essere in
ticolarmente elevato anche di piccole e medie imprese; possesso di uno dei criteri previsti nel documento allegato.
3. Della pubblicazione del presente decreto sul sito internet
del Ministero del lavoro e delle politiche sociali viene fornita
DECRETANO: notizia a mezzo avviso nella Gazzetta ufficiale della
Articolo 1 Repubblica italiana.
1. Si considera qualificato il formatore in materia di salute e
sicurezza sul lavoro che possieda il prerequisito ed uno dei cri- Roma, 6 marzo 2013
teri elencati nel documento allegato, il quale costituisce parte
integrante del presente decreto. Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
2. Il prerequisito e i criteri si applicano a tutti i soggetti for- Elsa Fornero
matori in materia di salute e sicurezza sul lavoro dei corsi di cui Il Ministro della Salute
agli articoli 34 e 37 del d.lgs. n. 81/2008 quali regolati dagli Renato Balduzzi

50 il Soccorso Alpino agosto 2015


CRITERI DI QUALIFICAZIONE DELLA FIGURA DEL FORMATORE
PER LA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
(art. 6, comma 8, lett.m-bis, del Decreto Legislativo n. 81/2008 e s.m.i.)

In attuazione dellart.6, comma 8, lett. m-bis, del Decreto Legislativo n. 81/2008 (e s.m.i.), i criteri di seguito individuati rap-
presentano il livello base richiesto per la figura del formatore-docente in materia di salute e sicurezza sul lavoro, fermi restando
eventuali ulteriori requisiti previsti, in casi specifici, dalla normativa vigente e con riserva di individuare requisiti aggiuntivi per
qualificare la figura del formatore-docente in relazione ai corsi di formazione rivolti ai Coordinatori per la progettazione e per
lesecuzione dei lavori (art. 98 del Decreto Legislativo n. 81/2008), agli RSPP/ASPP (art. 32 dello stesso decreto) e/o ad altre spe-
cifiche figure.
I criteri previsti dal presente documento non riguardano la figura del formatore-docente per le attivit di addestramento.

Si considera qualificato il formatore-docente che possieda il prerequisito ed uno dei criteri sotto elencati:

Prerequisito

ISTRUZIONE Diploma di scuola secondaria di secondo grado

Il prerequisito non richiesto per i datori di lavoro che effettuano formazione ai propri lavoratori

1 Criterio Precedente esperienza come docente, per almeno 60 ore negli ultimi 3 anni, nellarea tematica oggetto della
docenza

Laurea (vecchio ordinamento, triennale, specialistica o magistrale) coerente con larea tematica oggetto della
docenza, ovvero corsi post-laurea (dottorato di ricerca, perfezionamento, master, specializzazione...) nel campo
della salute e sicurezza sul lavoro, unitamente ad almeno una delle seguenti specifiche:

percorso formativo in didattica, con esame finale, della durata minima di 24 ore (es. corso formazione-forma-
tori), o abilitazione allinsegnamento, o conseguimento (presso Universit od Organismi accreditati) di un
diploma triennale in Scienza della Comunicazione o di un Master in Comunicazione
in alternativa
2 Criterio precedente esperienza come docente, per almeno 24 ore negli ultimi 3 anni, in materia di salute e sicurezza sul
lavoro
in alternativa
precedente esperienza come docente, per almeno 36 ore negli ultimi tre anni, anche in materie diverse dalla
salute e sicurezza sul lavoro
in alternativa
corso/i formativo/i in affiancamento a docente qualificato, per almeno 48 ore negli ultimi 3 anni in qualunque
materia

Attestato di frequenza, con verifica dellapprendimento, a corso/i di formazione della durata di almeno 64 ore in
materia di salute e sicurezza sul lavoro (anche organizzato/i dai soggetti di cui all'art. 32, comma 4, del Decreto
Legislativo n. 81/2008 e s.m.i.) unitamente alla specifica della lettera a) e ad almeno una delle specifiche della
lettera b)

a) almeno dodici mesi di esperienza lavorativa o professionale coerente con larea tematica oggetto della
docenza

b) percorso formativo in didattica, con esame finale, della durata minima di 24 ore (es. corso formazione-
formatori), o abilitazione allinsegnamento, o conseguimento (presso Universit od Organismi accredita-
3 Criterio
ti) di un diploma triennale in Scienza della Comunicazione o di un Master in Comunicazione
in alternativa
precedente esperienza come docente, per almeno 24 ore negli ultimi 3 anni, in materia di salute e sicu-
rezza sul lavoro
in alternativa
precedente esperienza come docente, per almeno 36 ore negli ultimi tre anni, anche in materie diverse
dalla salute e sicurezza sul lavoro
in alternativa
corso/i formativo/i in affiancamento a docente qualificato, per almeno 48 ore negli ultimi 3 anni

agosto 2015 il Soccorso Alpino 51


Attestato di frequenza, con verifica dellapprendimento, a corso/i di formazione della durata di almeno 40 ore in
materia di salute e sicurezza sul lavoro (anche organizzato/i dai soggetti di cui all'art. 32, comma 4, del Decreto
Legislativo n. 81/2008 e s.m.i.) unitamente alla specifica della lettera a) e ad almeno una delle specifiche della
lettera b)

a) almeno diciotto mesi di esperienza lavorativa o professionale coerente con larea tematica oggetto della
docenza

b) percorso formativo in didattica, con esame finale, della durata minima di 24 ore (es. corso formazione-
formatori), o abilitazione allinsegnamento, o conseguimento (presso Universit od Organismi accredita-
4 Criterio
ti) di un diploma triennale in Scienza della Comunicazione o di un Master in Comunicazione
in alternativa
precedente esperienza come docente, per almeno 24 ore negli ultimi 3 anni, in materia di salute e sicu-
rezza sul lavoro
in alternativa
precedente esperienza come docente, per almeno 36 ore negli ultimi tre anni, anche in materie diverse
dalla salute e sicurezza sul lavoro
in alternativa
corso/i formativo/i in affiancamento a docente qualificato, per almeno 48 ore negli ultimi 3 anni

Esperienza lavorativa o professionale almeno triennale nel campo della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro,
coerente con larea tematica oggetto della docenza, unitamente ad almeno una delle seguenti specifiche:

percorso formativo in didattica, con esame finale, della durata minima di 24 ore (es. corso formazione-forma-
tori), o abilitazione allinsegnamento, o conseguimento (presso Universit od Organismi accreditati) di un
diploma triennale in Scienza della Comunicazione o di un Master in Comunicazione
in alternativa
5 Criterio precedente esperienza come docente, per almeno 24 ore negli ultimi 3 anni, in materia di salute e sicurezza sul
lavoro
in alternativa
precedente esperienza come docente, per almeno 36 ore negli ultimi tre anni, anche in materie diverse dalla
salute e sicurezza sul lavoro
in alternativa
corso/i formativo/i in affiancamento a docente qualificato, per almeno 48 ore negli ultimi 3 anni

Esperienza di almeno sei mesi nel ruolo di RSPP o di almeno dodici mesi nel ruolo di ASPP o di almeno dodici
mesi nel ruolo di preposto (tali figure possono effettuare docenze solo nellambito del macro-settore ATECO di
riferimento) unitamente ad almeno una delle seguenti specifiche:

percorso formativo in didattica, con esame finale, della durata minima di 24 ore (es. corso formazione-forma-
tori), o abilitazione allinsegnamento, o conseguimento (presso Universit od Organismi accreditati) di un
diploma triennale in Scienza della Comunicazione o di un Master in Comunicazione
6 Criterio in alternativa
precedente esperienza come docente, per almeno 24 ore negli ultimi 3 anni, in materia di salute e sicurezza sul
lavoro
in alternativa
precedente esperienza come docente, per almeno 36 ore negli ultimi tre anni, anche in materie diverse dalla
salute e sicurezza sul lavoro
in alternativa
corso/i formativo/i in affiancamento a docente qualificato, per almeno 48 ore negli ultimi 3 anni

Per un periodo di 24 mesi dallentrata in vigore dei criteri di qualificazione qui individuati i datori di lavoro possono svolgere
attivit formativa, nei soli riguardi dei propri lavoratori, se in possesso dei requisiti di svolgimento diretto dei compiti del servizio
di prevenzione e protezione di cui allarticolo 34 del d.lgs. n. 81/2008, nel rispetto delle condizioni di cui al pertinente accordo in
Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e Province autonome del 2 dicembre 2011. Al termine di tale periodo, il
datore di lavoro che intenda svolgere direttamente lattivit formativa dovr dimostrare di essere in possesso di uno dei criteri di
cui al presente documento.

INDIVIDUAZIONE DELLE AREE TEMATICHE


Per area tematica si intende un insieme di materie tecnicamente affini ed assimilabili. Ai fini della ricorrenza dei criteri di
qualificazione dei formatori-docenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, come sopra individuati, le aree tematiche a cui fare
riferimento sono le seguenti quattro:
1. Area normativa/giuridica/organizzativa
2. Area rischi tecnici (Titoli II, III, IV, V, VII, e XI del Decreto Legislativo n. 81/2008)

52 il Soccorso Alpino agosto 2015


3. Area rischi igienico-sanitari (Titoli VI, VIII, IX e X del Decreto Legislativo n. 81/2008)
4. Area relazioni/comunicazione

ENTRATA IN VIGORE E SPECIFICHE IN MERITO AI CRITERI DI QUALIFICAZIONE


I criteri di qualificazione del formatore-docente entrano in vigore decorsi sei mesi dalla data di approvazione del presente docu-
mento da parte della Commissione consultiva permanente.
Si considera qualificato il formatore-docente che possa dimostrare, dalla data di entrata in vigore del presente documento, di
possedere uno dei predetti criteri. La qualificazione acquisita in modo permanente (fermo restando quanto previsto nel paragrafo
mantenimento della qualificazione) con riferimento alla/e area/e tematica/che per la/e quale/i il formatore-docente abbia matu-
rato il corrispondente requisito di conoscenza/esperienza.
Con specifico riferimento al criterio n. 6, i preposti possono acquisire una qualificazione riferita alle sole aree tematiche 2 e 3
e sempre per docenze nel solo ambito del proprio macro-settore ATECO.
La rispondenza ai criteri di qualificazione deve poter essere dimostrata, da parte del formatore-docente, sulla base di idonea
documentazione. In particolare, lesperienza lavorativa/professionale, o come RSPP/ASPP/preposto, deve essere dimostrata trami-
te apposita attestazione del datore di lavoro o del committente.
In fase di prima applicazione, il prerequisito di istruzione ed i criteri di qualificazione del formatore-docente non sono vinco-
lanti in riferimento ai corsi di formazione gi organizzati e calendarizzati alla data di entrata in vigore del presente documento, pur-
ch lattivit formativa si concluda entro e non oltre dodici mesi dalla data di avvio.

MANTENIMENTO DELLA QUALIFICAZIONE


Ai fini del mantenimento della propria qualificazione, il formatore-docente tenuto, entro il primo triennio successivo alla data
di entrata in vigore del presente documento e, in seguito, con cadenza triennale:
alla frequenza di corsi di aggiornamento, ovvero seminari/convegni specialistici, per almeno 24 ore complessive; inoltre, ad
effettuare un numero minimo di 24 ore di attivit di docenza.

CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA
Possono continuare a svolgere lattivit di formatore i soggetti che, alla data di entrata in vigore del presente documento, pos-
sano dimostrare di possedere almeno uno dei criteri previsti dal presente documento ed abbiano comunque una precedente espe-
rienza di docenza di almeno 1 anno, nellarea tematica oggetto della docenza pur non possedendo il prerequisito.

MONITORAGGIO
La Commissione consultiva permanente si riserva, entro 18 mesi dalla data di approvazione del presente documento, di valu-
tarne la prima applicazione e di elaborare eventuali proposte migliorative della sua efficacia.

sume il ruolo di Direttore della Biblioteca


nazionale del C.A.I., incarico che terr
Ricordando fino al 1994 quando torner nella sua am-
ata terra.

Domenico Mottinelli Come alpinista oltre alle salite delle


cime dellarco alpino partecipa alla
spedizione Mexico 68 del Soccorso
alpino e del C.A.I. UGET di Torino e nel
1969 alla spedizione in Caucaso orga-
nizzata dalla Sezione di Torino.
Laltra sua grande passione furono i
libri di cui possedeva una ricca biblioteca
personale, pi di 1.500 volumi, natural-
mente di montagna, e la collezione di
tutte le pubblicazioni del C.A.I. dal
Mottinelli alla scrivania 1933 ad oggi, scupolosamente rilegate.
in via Barbaroux Con A. Richiello cur nel 1968 il
Catalogo della Biblioteca nazionale e,
da solo, nel 1986 il primo supplemento

I l 6 giugno scorso se ne andato uno bresciana che conta le Stazioni di Edolo,


Tem e Ponte di Legno. In quel periodo dello stesso catalogo. Ma per il suo la-
dei Padri fondatori del Soccorso voro non aveva bisogno di cataloghi le
alpino: il camuno Domenico epico la musica era un po uguale per tut-
bastava la sua memoria di ferro per in-
Mottinelli, classe 1924 una vita passata ti e Mottinelli ricordava che di soldi c
dividuare a colpo sicuro i volumi anche
fra barelle, montagne vere e montagne ne erano pochi: La stazione del soccor-
in doppia fila!
so alpino lho messa su grazie allimpegno Per il Soccorso Alpino il suo nome
di libri. Nel 1947 fra i 37 promotori che
volontario di amici e parenti e di mio legato alla pubblicazione 40 anni di
chiedono alla Sezione di Brescia di
fratello Franco. Io disponevo di un soccorso alpino e speleologico, edito nel
aprire la Sottosezione di Edolo del
camioncino della ditta di mio padre che 1994 allinterno della prestigiosa collana
C.A.I.: la domanda viene accolta e
commerciava in vini e quello si usava. Le Cahier Museomontagna, uscito in
Mottinelli nominato primo Presidente.
esercitazioni? Tutte a nostre spese. occasione appunto dei primi quarantanni
Nel 54 Scipio Stenico in valle per or- Negli anni 60 si trasferisce a Torino di attivit del Corpo. Una vita straordi-
ganizzare il Soccorso alpino e notando e nel 1963, sotto la Presidenza di Bruno nariamente semplice e concreta spesa a
la passione e limpegno di Domenico gli Toniolo, diventa Segretario nazionale rendere pi sicure le nostre montagne.
affida le sorti della nascente Delegazione del C.N.S.A.; qualche anno dopo as- Giulio Frangioni
Foto Giulio Frangioni

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