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giornate di studio nFA

Firenze, 3 luglio 2010

LA CONCORRENZA NEI MERCATI


DELL’ELETTRICITA’

Alberto Nahmijas – AGCM

1
Schema dell'intervento


Un po di storia

La struttura della della filiera elettrica

Come si formano i prezzi?

Che possono combinare? La strategia classica...

Che possono combinare? Un caso concreto...

Che fare?

Le scelte dei consumatori: un puzzle?

Le energie rinnovabili: il caso dell'eolico

2
Un po’ di storia…

3
La riforma del sistema 1
1) Dal 1° aprile 1999 il decreto Bersani ha liberalizzato le
attività di produzione, importazione, esportazione,
stoccaggio, acquisto e vendita di energia su tutto il
territorio nazionale
2) Dal 1° gennaio 2003 nessun soggetto può produrre o
importare, direttamente o indirettamente, più del 50% del
totale dell’energia elettrica prodotta o importata in Italia
3) Dal 1° gennaio 2008 piena separazione societaria tra
distribuzione e vendita
4) E’ riserva dello Stato l’attività di gestione, trasmissione e
dispacciamento della Rete di Trasmissione Nazionale
5) Regolamentazione dell’attività di distribuzione dell’energia
elettrica
6) Le competenze sono suddivise tra il Ministero dello
sviluppo economico, AEEG e Terna, la società che
possiede e gestisce la RTN
4
La riforma del sistema 2

Il Decreto Bersani suddivise gli utenti in due categorie: il


cliente idoneo e il cliente vincolato.
• vincolato è il cliente finale che è “legittimato a stipulare
contratti di fornitura di energia esclusivamente con il
distributore che esercita il servizio nell’area territoriale in cui
detto cliente è localizzato”.
• idoneo è il cliente che, persona fisica o giuridica, può
stipulare contratti di fornitura con qualsiasi soggetto sia in
Italia che all’estero.

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La riforma del sistema 3

• Dal 1 luglio 2007, siamo tutti idonei. Però:


• Domestici che non vogliono andare sul mercato libero (ML)
sono riforniti dal precedente distributore attraverso il servizio
di maggior tutela (MT) con prezzo definito da AEEG
• Imprese che non vogliono andare su ML utilizzano il servizio
di salvaguardia (esercente e prezzo definiti via gara ogni 2
anni) o, al di sotto di una soglia dimensionale (50 dip., 10
mln, fatt.), in MT come i domestici
• L’Acquirente Unico cura l’approvvigionamento dei clienti
finali che pur essendo idonei, non hanno esercitato il diritto
di scelta di un nuovo fornitore

6
La struttura della
filiera elettrica

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La filiera del settore elettrico 1

• L’ elettricità non è immagazzinabile. In ogni istante devono


essere mantenuti
1. l’equilibrio tra prelievi (domanda) e immissioni (offerta);
2. il livello di tensione della rete, nel rispetto dei vincoli di
trasmissione
• Variare il tasso al quale un impianto immette energia in rete
è costoso
• Pianificazione della produzione e bilanciamento sono
ingredienti essenziali del funzionamento del sistema (gli
sbilanciamenti rispetto ai piani sono puniti)

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FL Dispacciamento Distribuzione
U Generazione
S
SI
FI
SI
CI

BORSA ELETTRICA
Prezzo dell’energia all’ingrosso
piani di produzione
Prezzo servizi di dispacciamento
Oneri di congestione Utenti finali

FLU Offerta: import + generatori


SSI
Vendite
CO
MM all’ingrosso
Domanda: grossisti, grandi clienti Vendita al9dettaglio
La filiera del settore elettrico 3

• Le caratteristiche fisiche della rete, e i vincoli di


trasmissione, determinano la struttura geografica dei
mercati rilevanti e le condizioni per l’esercizio del potere di
mercato
• La limitata possibilità di spostare da un’ora all’altra il
consumo determina una struttura temporale dei mercati
del prodotto
• La capacità degli impianti di variare le proprie immissioni,
con breve o brevissimo preavviso, per assicurare il
bilanciamento in tempo reale del sistema elettrico,
determina differenziazioni nella “qualità” dell’energia
offerta dagli impianti di generazione.

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Il protagonista principale

Enel
• Produce il 35% dell’energia destinata al consumo
• Possiede il 87% delle reti di distribuzione
• Serve l’86% dei clienti domestici
• Serve il 47% dei clienti non domestici
• In termini di volume, serve l’84% dei clienti in MT
• In termini di volume, serve il 27% del ML

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Come si formano i prezzi?

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La Borsa elettrica 1
• Borsa elettrica svolge un ruolo fondamentale di
coordinamento tra i flussi commerciali e quelli fisici
- determina il prezzo orario dell’energia, quello che regola
le transazioni spot e gli oneri di sbilanciamento
- determina quali impianti produrranno e quanto
- consente di verificare la coerenza tra i piani di
immissione (offerta) e di prelievo (consumo) con i vincoli
di rete
- determina i prezzi ai quali Terna acquista le risorse
necessarie a garantire la fattibilità “fisica” dei contratti, il
costo delle riserve per far fronte ad eventi inattesi per
mantenere il sistema bilanciato in tempo reale

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La Borsa elettrica 2

Mercato Aggiustamento
(10,30-14 di ieri) Oggi
MTE Mercato
fisico a termine Bilanciamento
in tempo reale

Mercato dei servizi


Mercato del Giorno Prima di dispacciamento
(chiuso alle 9 di ieri) (14,30-16 di ieri)

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La Borsa elettrica 3

• Terna verifica che il piano di produzione del MGP non


genererà congestioni all’interno delle zone, difficoltà nel
mantenimento della tensione o scarsità di riserva
• MGP è organizzato come un’asta, dove ogni impresa
nomina per ogni impianto l’ammontare di energia offerto
e il prezzo; la domanda fa lo stesso e l’incrocio tra
domanda e offerta determina il prezzo di equilibrio (c.d.
asta uniforme o non-discriminatoria)
• L’algoritmo di determinazione del SMP “gira” una prima
volta sulla base dell’ordine di merito nazionale. Se i flussi
rispettano i vincoli di rete, si ha un prezzo di offerta unico
nazionale (come nel grafico che segue)

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La Borsa elettrica 4

Offerte (p, MW), una per


ciascun gruppo di ciascun
€/MWh impianto (possibili offerte
domanda a prezzo zero), ordinate
dalla più bassa alla più
Ore 6 del 9/9/08 alta (ordine di merito)

Prezzo di equilibrio
(SMP, system marginal
price)

Offerte accettate / gruppi chiamati a produrre

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Il disegno del mercato

• I punti di immissione e prelievo sono stati aggregati in aree


geografiche dette “zone”, all’interno delle quali la probabilità
di congestione risulta ridotta rispetto a quella del transito fra
aree diverse
• l’algoritmo di MGP tiene conto solo dei vincoli di transito tra
zone e produce i “prezzi zonali” di offerta in caso di
saturazione dei vincoli di transito
• ZONE: Nord, Centro-Nord, Sardegna, Centro-Sud, Sud,
Calabria, Sicilia
• Le congestioni all’interno di ciascuna zona sono risolte da
Terna attraverso un re-dispacciamento degli impianti, che
avviene attraverso MSD
• Il prezzo di acquisto non è zonale: è la media ponderata
dei prezzi di vendita zonali (PUN, prezzo unico nazionale)

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I vincoli di rete
Sud →Centro-Sud

Calabria→ Sud
Nord→Centro-Nord

Centro-Nord -
Centro-Sud
Sicilia →Calabria

Principali interconnessioni con capacità di trasporto limitata (limitazioni di transito)

Aree con impianti frequentemente chiamati per risolvere congestioni locali


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PUN e prezzi zonali


Il prezzo zonale è il prezzo applicato per la remunerazione
dei produttori.

Le offerte di acquisto accettate, invece, sono valorizzate al
prezzo unico nazionale (PUN), pari alla media dei prezzi
zonali ponderata per i consumi zonali.

In questo modo vengono garantite le stesse condizioni a
tutti i clienti finali, indipendentemente dall’area geografica in
cui sono collocati

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Esempio: gli effetti su IRIDE

L’Italia ha alcuni vincoli fisici per il trasporto dell’energia che condizionano il mercato e
la zona Nord ha maggior concentrazione di offerta rispetto al resto del paese.

Il Prezzo Unico Nazionale d’Acquisto (PUN), media ponderata dei prezzi zonali (di
vendita), è mediamente più alto del prezzo NORD.

Per il Gruppo Iride vendere la propria produzione al prezzo NORD equivale a minori
ricavi per 6 milioni di euro per anno.

PUN e prezzo NORD – La distanza aumenta

NORD PUN ∆

2007 73,63 74,75 -2,15

2006 57,71 58,59 -1,12

2005 48,99 51,66 -0,88

Euro/MWh
20
Che possono combinare?
La strategia classica...

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Una nozione utile: pivotalità

E' pivotale l'operatore indispensabile per soddisfare la
domanda in un mercato

Il pivotale determina il prezzo di borsa (in quel mercato,
in quell'ora)

La pivotalità non dipende dall'ammontare della sua
quantità offerta

Un produttore può essere pivotale in quell’ora ma non è
detto che sia quello maggiormente presente nelle offerte
di vendita, né che sia quello che venda i maggiori
quantitativi in quella stessa ora

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Trattenimento fisico ed economico


Un’impresa può influenzare il SMP:

- offrendo la propria produzione con mark-up elevati (ma


al crescere del mark-up, diminuisce la probabilità di
essere dispacciati, date le offerte dei concorrenti)
Trattenimento economico

- riducendo la propria offerta per far fissare il prezzo agli


impianti (propri o altrui) meno efficienti
Trattenimento fisico

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Convenienza del trattenimento

Il trattenimento è conveniente se il maggior guadagno
sulla capacità dispacciata compensa la perdita sulla
capacità trattenuta

La profittabilità del trattenimento dipende dalla posizione
degli impianti nell’ordine di merito e dal livello di
domanda

L'incentivo al trattenimento dipende dalla capacità “a
basso costo” (nelle date condizioni di domanda)
dispacciata dopo il trattenimento, che beneficia
dell’aumento di prezzo ottenuto

L’abilità dipende dalla capacità di innalzare il SMP con il
trattenimento di unità “marginali” (nelle date condizioni di
domanda) o con un minimo sacrificio di unità infra-
marginali 24
Per chiarire...

25
Che possono combinare?
Un caso concreto...

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A366: Manipolazione
dei meccanismi di mercato...
• I contratti bilaterali (conclusi fuori dalla Borsa) entrano
nell’algoritmo di determinazione del prezzo di equilibrio
come “offerte a prezzo zero”, con priorità di
dispacciamento
• Essi concorrono alla saturazione dei limiti di transito e
influenzano quindi il prezzo di mercato
• I bilaterali pagano un costo esplicito per l’uso della rete,
dato dalla differenza tra il PUN e il prezzo nella zona di
immissione
• Operatori presenti in più zone e con una forte presenza
in Borsa possono usare questo meccanismo per
penalizzare operatori attivi soprattutto attraverso bilaterali
• Enel è l’unico operatore significativamente presente in
tutte le zone

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A366: Manipolazione dei
meccanismi di mercato... segue
• Giugno 2004: price spikes non coerenti con le condizioni di
domanda ed offerta
• Nuovi episodi a luglio e – in misura minore – nel tardo
autunno 2004
• Apparentemente collegati a forti cadute del prezzo di Borsa,
che danneggiavano soprattutto Enel, al tempo operatore
dominante che destinava gran parte della sua produzione
alle vendite in Borsa
• I concorrenti avevano immesso grosse quantità di offerte a
prezzo zero – o comunque molto basso - in certe ore, al fine
di soddisfare le obbligazioni bilaterali e assicurare il
dispacciamento dei propri impianti
• Nel 2005 i differenziali zonali si ridussero moltissimo,
attraverso un netto aumento del prezzo della zona Nord, non
spiegabile dall’aumento del prezzo dei combustibili

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A366: … “stick and carrot” funziona

• L’analisi delle curve di offerta mostrava come Enel – proprio


in corrispondenza delle spikes – avesse deliberatamente
creato un forte differenziale tra i prezzi zonali Nord e Sud, con
il risultato di accrescere la CCT pagata sulle immissioni al
Nord per i contratti bilaterali, in modo da “punire” i concorrenti
• ENEL avrebbe cioè portato i prezzi ad un minore livello di
redditività per segnalare ai concorrenti che non era ammessa
alcuna deviazione dalla sua leadership di prezzo
• Nella successiva fase “accomodante” vi era evidenza di
mutamenti nelle strategie di offerta dei concorrenti, in
particolare in termini di trattenimento di capacità
• La cooperazione generava un allineamento fra i prezzi zonali
nelle macrozone Nord e Sud, che premiava i concorrenti per
avere adottato un atteggiamento meno aggressivo

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A366: ...per concludere

• La collusione diviene una prospettiva realistica, tenuto


conto della frequenza delle interazioni e del grado di
trasparenza del mercato (tutti osservano la curva di
offerta, anche se non le singole offerte)
• In mercati nei quali alcuni impianti “sanno” di avere una
elevata probabilità di essere attivati su MSD, il
trattenimento su MGP induce profitti su MSD che possono
aiutare a sostenere un equilibrio collusivo su MGP

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Che fare?

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Possibili soluzioni 1
• Contratti “bilaterali” per la fornitura di medio-lungo
periodo dell’energia elettrica
• Contrattualizzare capacità produttiva per lunghi
periodi (VPP- Virtual Power Plant)
• Contratti finanziari alla differenze (CFD). Se il
prezzo di Borsa supera un livello prefissato (“strike”), il
generatore versa all’acquirente la differenza: Limitano
direttamente l’esercizio del potere di mercato, impedendo al
generatore di godere dei maggiori guadagni corrispondenti
alla quantità coperta da CFD
• Strumenti utili che mitigano ma non eliminano il
potere di mercato

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Possibili soluzioni 2

• Interventi infrastrutturali per migliorare la rete (eliminano la


fonte stessa del potere di mercato)
• Separazione proprietaria rete-generazione è solo una pre-
condizione per disegnare un sistema di incentivi appropriato
per interventi infrastrutturali che eliminano le congestioni.
• Con il PUN si sono deresponsabilizzati gli amministratori
locali: il tradeoff equità/efficienza é troppo sbilanciato
• Applicare ai consumatori finali i prezzi zonali?

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Le scelte dei consumatori:
un puzzle?

34
I prezzi dell’energia
Energia elettrica per usi domestici (Fonte: AEEG 2009)

35
I prezzi dell’energia
Energia elettrica per usi industriali (Fonte: AEEG 2009)

36
Lo switching nel mercato elettrico
• Dal luglio 2007 le offerte si sono moltiplicate, con risparmi
di circa il 10% rispetto alla tariffa di maggior tutela
• Tuttavia il processo di switching è ancora assai limitato
• La stragrande maggioranza delle famiglie è ancora servita
in MT
• Una parte sostanziale delle piccole imprese che possono
rimanere in MT non è passata a ML
• Le offerte presenti in Italia sono alquanto differenziate e
l’offerta migliore non è mai proposta dall’operatore
incumbent (vedi slides successive)
• La liberalizzazione dei mercati è condizione necessaria ma
non sufficiente per generare competizione effettiva sui
mercati

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Il mercato libero stenta a decollare
Il 9,4% piccole imprese cambiato fornitore;
Il 10,6% dei domestici ha cambiato fornitore; la maggior
parte (7,4%) con società dello stesso gruppo che opera
in MT
Incertezza su livello di servizio nuovi entranti
Disponibilità crescente di informazioni anche accurate
sulle diverse offerte e di strumenti di comparazione, ma
livello di informazione dei consumatori e capacità di
confrontare offerte rimangono modesti
Alti costi percepiti per lo switching operativo
Richiesta di sconti fuori mercato (>30% su prezzo
AEEG) per cambiare fornitore (indagine RIE 2010)

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Alcuni dati…

Punti di prelievo energia elettrica CLIENTI DOMESTICI


NORD CENTRO SUD ITALIA
(valori assoluti arrotondati alle centinaia)
Situazione al 31 marzo 2010
Numero complessivo punti di prelievo (d) 13.444.200 6.511.400 8.634.100 28.589.700
Serviti in maggior tutela (e) 89,5% 90,4% 90,1% 89,9%
Flussi complessivi dal 1 luglio 2007 al 31 marzo 2010
Passaggi al mercato libero (f) 10,8% 10,1% 10,7% 10,6%
Passaggi al mercato libero e serviti da società collegata al distrib.(g) 7,5% 6,5% 8,0% 7,4%
Passaggi al mercato libero e serviti da società non collegata al distrib. (h) 3,3% 3,6% 2,7 % 3,2%
Rientri in maggior tutela (i) 0,4% 0,5% 1,1% 0,6%

Fonte: http://www.autorita.energia.it/it/dati/evforn_ele.htm

39
Lo switching nel mercato elettrico

• Distributori proteggono il mercato “ex-captive” e quindi


possono mettere in atto azioni ostruzionistiche sui dati
preliminari, sulle misure dei consumi per degradare la
qualità degli input forniti ai concorrenti e ostacolarne
l’entrata
• Fenomeno generalizzato e documentato :
A410 Exergia / Enel Servizio di salvaguardia
A411 Sorgenia / A2A
A411A Sorgenia / Acea
A411B Sorgeina / Italgas
A411C Sorgenia / Hera
A411D Sorgenia / Iride

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Le offerte sul mercato libero per le utenze domestiche nelle principali città

ROMA MILANO NAPOLI TORINO PALERMO GENOVA BOLOGNA

Tariffa servizio di 1,022.33 1,022.33 1,022.33 1,022.33 1,022.33 1,022.33 1,022.33


maggior tutela

Società che eroga il


servizio di maggior ACEA A2A Energia Spa Enel S. E. Spa Iride Mercato Enel S. E. Spa Iride Mercato Hera Comm
tutela

n. offerte 7 8 9 9 7 9 7
minimo ED 930.98 ED 930.98 ED 930.98 ED 930.98 ED 930.98 ED 930.98 ED 930.98

massimo SOR 1,014.1 SOR 1,014.1 SOR 1,014.1 SOR 1,014.1 SOR 1,014.1 SOR 1,014.1 SOR 1,014.1
Tariffa
indiciz media 981.42 975.62 982.69 982.69 981.42 982.69 981.42
zata
mediana 979.49 978.07 979.49 979.49 979.49 979.49 979.49
scarto
quadratico 27.71 30.46 24.83 24.83 27.71 24.83 27.71
medio

n. offerte 11 10 9 9 9 9 10
minimo EON 908.57 ENEL 938.93 FLY 935.22 FLY 935.22 FLY 935.22 FLY 935.22 FLY 935.22

massimo EON 1,037.8 EON 1,037.8 EON 1,037.8 EON 1,037.8 EON 1,037.8 EON 1,037.8 EON 1,037.8
Tariffa
blocca media 985.65 1,008.65 995.77 995.77 995.77 995.77 999.69
ta
mediana 999.25 1,015.52 1,001.94 1,001.94 1,001.94 1,001.94 1,004.33
scarto
quadratico 44.48 32.98 39.88 39.88 39.88 39.88 39.59
medio
Un confronto internazionale (RIE)

42
Lo switching nel mercato elettrico

• Perché?
• I costi di ricerca praticamente azzerati, grazie al portale
dell’AEEG (http://www.autorita.energia.it/it/trovaofferte.htm)
• Anche altri costi di transazione risultano assai ridotti, visto
che il cambio di fornitore può essere fatto quasi sempre on
line a costo zero, salvo l’imposta di bollo da pagare una
tantum
• Le istruttorie relative ai costi di switching (A410 e A411)
hanno documentato:
• 3 mesi durata minima per portare a termine lo switching
• numerosi errori di fatturazione con inevitabili negativi effetti
reputazionali per i nuovi entranti e conseguenti aumenti dei
costi d’ingresso per le imprese e dei costi effettivi di
switching per i consumatori
43
Lo switching nel mercato elettrico

• Ipotesi A: sovrastima dei reali pericoli di interruzione della


fornitura se ci si rivolge ad un fornitore diverso da quello
storico: i consumatori sospettano che con un nuovo
operatore aumenta la probabilità che il servizio venga
interrotto o non venga offerto con continuità
• Ipotesi B: Scarsa conoscenza del consumatore di imprese
diverse dal fornitore abituale che ha storicamente operato nel
territorio. Vantaggio per l'incumbent che perderà solo una
parte molto limitata dei propri clienti a favore dei nuovi
entranti: l'effetto é così trascurabile da indurlo a non diminuire
i prezzi
• Ipotesi C: I consumatori non sono in grado di stimare in
modo corretto a quanto ammonta la loro spesa per consumi
elettrici né di tenerla sotto controllo (nella telefonia mobile è
possibile controllare in ogni momento la spesa sostenuta)

44
Le energie rinnovabili:
il caso dell'eolico

45
Le energie rinnovabili

• Dall'approvazione del decreto legislativo 29 dicembre 2003,


n. 387/03, concernente l'attuazione della direttiva 2001/77/CE
in materia di promozione dell'energia elettrica prodotta da
fonti energetiche rinnovabili, in Italia vi é un progressivo e
consistente aumento delle installazioni di impianti di
produzione da fonti rinnovabili

• I numeri sono però ancora molto piccoli: 1,5% della


produzione totale per l'eolico, meno dello 0,1% per il
fotovoltaico

46
Energie rinnovabili: l’eolico nel 2009

N.B. La produzione totale nazionale nel 2008 è stata di 318.000 GWh


47
L'eolico: confronti internazionali


La distanza dagli altri paesi, Germania e Spagna, é ancora
molto consistente


Per gli interessati il caso danese é interessante:
link: http://www.cepos.dk/
titolo: Wind Energy: the case of Denmark

48
Energie rinnovabili: l’eolico in Europa

49
L'eolico: il trend italiano

• Negli ultimi anni il trend di crescita di questo settore ha


conosciuto una notevole accelerazione con un forte
incremento della potenza installata, triplicata nel
quinquennio 2004-2008 e in crescita anche nel biennio
successivo

50
Energie rinnovabili: l’eolico in Italia

Capacità installata

51
L'eolico: fenomeno del mezzogiorno

• L'incremento, attribuibile prevalentemente ad impianti che per


la natura intermittente della fonte vengono classificati come
non programmabili, risulta per lo più concentrato nell'Italia
meridionale ed insulare, già caratterizzata da criticità in
termini di regolazione e controllo della rete

52
Energie rinnovabili: l’eolico nei prossimi anni

53
C'è una ragione: Mappa del vento

54
Ma ne esiste un'altra:
le agevolazioni

Gli investimenti

La 488/92 prevede, per chi investe in Basilicata, Puglia,
Campania, Sicilia e Sardegna, un contributo a fondo
perduto fino al 30% dell’investimento e un finanziamento
(con tassi tra lo 0,5% e il 2%) fino al 15%
dell’investimento. Eolico tra i principali beneficiari

I ricavi

I certificati verdi (CV) sono la principale fonte di ricavo
per chi produce energia da fonte eolica.

I prezzi di cessione sono definiti ex-ante

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I certificati verdi

I CV sono titoli annuali emessi dal GSE ed attribuiti
all'energia da fonti rinnovabili prodotta da impianti entrati
in esercizio dopo il 1 aprile 1999, per i primi otto anni di
piena produzione, o da impianti esistenti ma ripotenziati
dopo tale data, limitatamente alla quota di producibilità
aggiuntivi
http://www.mercatoelettrico.org/It/Mercati/cv/CosaSonoCv.aspx

Sono finanziati dall‘aliquota A3 pagata in bolletta
elettrica per finanziare gli impianti “alternativi” di energia
elettrica

La componente A3 è incorporata nel prezzo finale della
bolletta elettrica del cliente domestico: circa 1cent/Kw

56
e ancora un'altra...
• Il sistema di regolazione italiano ha favorito la produzione di
energia elettrica da fonte rinnovabile imponendo il maggior
sfruttamento possibile di tali risorse:
• priorità di dispacciamento nei mercati dell’energia elettrica
• programmi di immissione definiti utilizzando le migliori stime
dei quantitativi di energia elettrica prodotti dalle medesime
unità, in conformità ai principi di diligenza, prudenza, perizia e
previdenza
• per ragioni di sicurezza di funzionamento del sistema
elettrico nazionale in talune circostanze, ad esempio in
condizioni di emergenza, è possibile limitare la produzione di
energia elettrica anche da fonti rinnovabili

57
e un'altra ancora...

• gli impianti hanno la garanzia di una accettazione


(praticamente) certa della loro offerta
• Terna può richiedere variazioni di immissioni per ragioni di
equilibrio del sistema
• la minor richiesta non influenza i ricavi: tutta l’energia
elettrica verrà valorizzata al prezzo di vendita dell’energia
elettrica nel MGP
• I quantitativi utilizzati per stimare l'energia immessa sono
calcolati sul dato storico.
• Quindi: la remunerazione avviene valorizzando il totale
storico prodotto dall'impianto, indipendentemente
dall'energia effettivamente immessa

58
i costi dell’eolico
1) Nel 2009 l’obbligo di ritiro posto in capo al GSE che rivende
poi al mercato l’energia elettrica ritirata in base ad un prezzo
fissato da un decreto ministeriale ha generato un onere pari a
4,1 miliardi di euro e un ricavo pari a 2,3 miliardi di euro, con
un costo netto per il sistema di 1,8 miliardi di euro
• Metà di questa cifra è imputabile alle energie rinnovabili in
senso stretto = 900 milioni di euro
• Il 10% è imputabile all’energia eolica = 90 milioni di euro

2) La compravendita dei Certificati Verdi (CV) ha invece


prodotto oneri di sistema per 1.23 miliardi di euro.
• Il 32% di questi CV sono stati emessi in seguito alla
produzione di energia da fonte eolica = 410 milioni di euro

3) Costo totale per il sistema (stimato per difetto): circa 500


milioni di euro
59

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