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Schema dell'intervento
Un po di storia
La struttura della della filiera elettrica
Come si formano i prezzi?
Che possono combinare? La strategia classica...
Che possono combinare? Un caso concreto...
Che fare?
Le scelte dei consumatori: un puzzle?
Le energie rinnovabili: il caso dell'eolico
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Un po’ di storia…
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La riforma del sistema 1
1) Dal 1° aprile 1999 il decreto Bersani ha liberalizzato le
attività di produzione, importazione, esportazione,
stoccaggio, acquisto e vendita di energia su tutto il
territorio nazionale
2) Dal 1° gennaio 2003 nessun soggetto può produrre o
importare, direttamente o indirettamente, più del 50% del
totale dell’energia elettrica prodotta o importata in Italia
3) Dal 1° gennaio 2008 piena separazione societaria tra
distribuzione e vendita
4) E’ riserva dello Stato l’attività di gestione, trasmissione e
dispacciamento della Rete di Trasmissione Nazionale
5) Regolamentazione dell’attività di distribuzione dell’energia
elettrica
6) Le competenze sono suddivise tra il Ministero dello
sviluppo economico, AEEG e Terna, la società che
possiede e gestisce la RTN
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La riforma del sistema 2
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La riforma del sistema 3
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La struttura della
filiera elettrica
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La filiera del settore elettrico 1
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FL Dispacciamento Distribuzione
U Generazione
S
SI
FI
SI
CI
BORSA ELETTRICA
Prezzo dell’energia all’ingrosso
piani di produzione
Prezzo servizi di dispacciamento
Oneri di congestione Utenti finali
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Il protagonista principale
Enel
• Produce il 35% dell’energia destinata al consumo
• Possiede il 87% delle reti di distribuzione
• Serve l’86% dei clienti domestici
• Serve il 47% dei clienti non domestici
• In termini di volume, serve l’84% dei clienti in MT
• In termini di volume, serve il 27% del ML
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Come si formano i prezzi?
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La Borsa elettrica 1
• Borsa elettrica svolge un ruolo fondamentale di
coordinamento tra i flussi commerciali e quelli fisici
- determina il prezzo orario dell’energia, quello che regola
le transazioni spot e gli oneri di sbilanciamento
- determina quali impianti produrranno e quanto
- consente di verificare la coerenza tra i piani di
immissione (offerta) e di prelievo (consumo) con i vincoli
di rete
- determina i prezzi ai quali Terna acquista le risorse
necessarie a garantire la fattibilità “fisica” dei contratti, il
costo delle riserve per far fronte ad eventi inattesi per
mantenere il sistema bilanciato in tempo reale
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La Borsa elettrica 2
Mercato Aggiustamento
(10,30-14 di ieri) Oggi
MTE Mercato
fisico a termine Bilanciamento
in tempo reale
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La Borsa elettrica 3
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La Borsa elettrica 4
Prezzo di equilibrio
(SMP, system marginal
price)
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Il disegno del mercato
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I vincoli di rete
Sud →Centro-Sud
Calabria→ Sud
Nord→Centro-Nord
Centro-Nord -
Centro-Sud
Sicilia →Calabria
Il prezzo zonale è il prezzo applicato per la remunerazione
dei produttori.
Le offerte di acquisto accettate, invece, sono valorizzate al
prezzo unico nazionale (PUN), pari alla media dei prezzi
zonali ponderata per i consumi zonali.
In questo modo vengono garantite le stesse condizioni a
tutti i clienti finali, indipendentemente dall’area geografica in
cui sono collocati
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Esempio: gli effetti su IRIDE
L’Italia ha alcuni vincoli fisici per il trasporto dell’energia che condizionano il mercato e
la zona Nord ha maggior concentrazione di offerta rispetto al resto del paese.
Il Prezzo Unico Nazionale d’Acquisto (PUN), media ponderata dei prezzi zonali (di
vendita), è mediamente più alto del prezzo NORD.
Per il Gruppo Iride vendere la propria produzione al prezzo NORD equivale a minori
ricavi per 6 milioni di euro per anno.
NORD PUN ∆
Euro/MWh
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Che possono combinare?
La strategia classica...
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Una nozione utile: pivotalità
E' pivotale l'operatore indispensabile per soddisfare la
domanda in un mercato
Il pivotale determina il prezzo di borsa (in quel mercato,
in quell'ora)
La pivotalità non dipende dall'ammontare della sua
quantità offerta
Un produttore può essere pivotale in quell’ora ma non è
detto che sia quello maggiormente presente nelle offerte
di vendita, né che sia quello che venda i maggiori
quantitativi in quella stessa ora
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Trattenimento fisico ed economico
Un’impresa può influenzare il SMP:
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Convenienza del trattenimento
Il trattenimento è conveniente se il maggior guadagno
sulla capacità dispacciata compensa la perdita sulla
capacità trattenuta
La profittabilità del trattenimento dipende dalla posizione
degli impianti nell’ordine di merito e dal livello di
domanda
L'incentivo al trattenimento dipende dalla capacità “a
basso costo” (nelle date condizioni di domanda)
dispacciata dopo il trattenimento, che beneficia
dell’aumento di prezzo ottenuto
L’abilità dipende dalla capacità di innalzare il SMP con il
trattenimento di unità “marginali” (nelle date condizioni di
domanda) o con un minimo sacrificio di unità infra-
marginali 24
Per chiarire...
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Che possono combinare?
Un caso concreto...
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A366: Manipolazione
dei meccanismi di mercato...
• I contratti bilaterali (conclusi fuori dalla Borsa) entrano
nell’algoritmo di determinazione del prezzo di equilibrio
come “offerte a prezzo zero”, con priorità di
dispacciamento
• Essi concorrono alla saturazione dei limiti di transito e
influenzano quindi il prezzo di mercato
• I bilaterali pagano un costo esplicito per l’uso della rete,
dato dalla differenza tra il PUN e il prezzo nella zona di
immissione
• Operatori presenti in più zone e con una forte presenza
in Borsa possono usare questo meccanismo per
penalizzare operatori attivi soprattutto attraverso bilaterali
• Enel è l’unico operatore significativamente presente in
tutte le zone
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A366: Manipolazione dei
meccanismi di mercato... segue
• Giugno 2004: price spikes non coerenti con le condizioni di
domanda ed offerta
• Nuovi episodi a luglio e – in misura minore – nel tardo
autunno 2004
• Apparentemente collegati a forti cadute del prezzo di Borsa,
che danneggiavano soprattutto Enel, al tempo operatore
dominante che destinava gran parte della sua produzione
alle vendite in Borsa
• I concorrenti avevano immesso grosse quantità di offerte a
prezzo zero – o comunque molto basso - in certe ore, al fine
di soddisfare le obbligazioni bilaterali e assicurare il
dispacciamento dei propri impianti
• Nel 2005 i differenziali zonali si ridussero moltissimo,
attraverso un netto aumento del prezzo della zona Nord, non
spiegabile dall’aumento del prezzo dei combustibili
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A366: … “stick and carrot” funziona
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A366: ...per concludere
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Che fare?
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Possibili soluzioni 1
• Contratti “bilaterali” per la fornitura di medio-lungo
periodo dell’energia elettrica
• Contrattualizzare capacità produttiva per lunghi
periodi (VPP- Virtual Power Plant)
• Contratti finanziari alla differenze (CFD). Se il
prezzo di Borsa supera un livello prefissato (“strike”), il
generatore versa all’acquirente la differenza: Limitano
direttamente l’esercizio del potere di mercato, impedendo al
generatore di godere dei maggiori guadagni corrispondenti
alla quantità coperta da CFD
• Strumenti utili che mitigano ma non eliminano il
potere di mercato
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Possibili soluzioni 2
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Le scelte dei consumatori:
un puzzle?
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I prezzi dell’energia
Energia elettrica per usi domestici (Fonte: AEEG 2009)
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I prezzi dell’energia
Energia elettrica per usi industriali (Fonte: AEEG 2009)
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Lo switching nel mercato elettrico
• Dal luglio 2007 le offerte si sono moltiplicate, con risparmi
di circa il 10% rispetto alla tariffa di maggior tutela
• Tuttavia il processo di switching è ancora assai limitato
• La stragrande maggioranza delle famiglie è ancora servita
in MT
• Una parte sostanziale delle piccole imprese che possono
rimanere in MT non è passata a ML
• Le offerte presenti in Italia sono alquanto differenziate e
l’offerta migliore non è mai proposta dall’operatore
incumbent (vedi slides successive)
• La liberalizzazione dei mercati è condizione necessaria ma
non sufficiente per generare competizione effettiva sui
mercati
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Il mercato libero stenta a decollare
Il 9,4% piccole imprese cambiato fornitore;
Il 10,6% dei domestici ha cambiato fornitore; la maggior
parte (7,4%) con società dello stesso gruppo che opera
in MT
Incertezza su livello di servizio nuovi entranti
Disponibilità crescente di informazioni anche accurate
sulle diverse offerte e di strumenti di comparazione, ma
livello di informazione dei consumatori e capacità di
confrontare offerte rimangono modesti
Alti costi percepiti per lo switching operativo
Richiesta di sconti fuori mercato (>30% su prezzo
AEEG) per cambiare fornitore (indagine RIE 2010)
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Alcuni dati…
Fonte: http://www.autorita.energia.it/it/dati/evforn_ele.htm
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Lo switching nel mercato elettrico
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Le offerte sul mercato libero per le utenze domestiche nelle principali città
n. offerte 7 8 9 9 7 9 7
minimo ED 930.98 ED 930.98 ED 930.98 ED 930.98 ED 930.98 ED 930.98 ED 930.98
massimo SOR 1,014.1 SOR 1,014.1 SOR 1,014.1 SOR 1,014.1 SOR 1,014.1 SOR 1,014.1 SOR 1,014.1
Tariffa
indiciz media 981.42 975.62 982.69 982.69 981.42 982.69 981.42
zata
mediana 979.49 978.07 979.49 979.49 979.49 979.49 979.49
scarto
quadratico 27.71 30.46 24.83 24.83 27.71 24.83 27.71
medio
n. offerte 11 10 9 9 9 9 10
minimo EON 908.57 ENEL 938.93 FLY 935.22 FLY 935.22 FLY 935.22 FLY 935.22 FLY 935.22
massimo EON 1,037.8 EON 1,037.8 EON 1,037.8 EON 1,037.8 EON 1,037.8 EON 1,037.8 EON 1,037.8
Tariffa
blocca media 985.65 1,008.65 995.77 995.77 995.77 995.77 999.69
ta
mediana 999.25 1,015.52 1,001.94 1,001.94 1,001.94 1,001.94 1,004.33
scarto
quadratico 44.48 32.98 39.88 39.88 39.88 39.88 39.59
medio
Un confronto internazionale (RIE)
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Lo switching nel mercato elettrico
• Perché?
• I costi di ricerca praticamente azzerati, grazie al portale
dell’AEEG (http://www.autorita.energia.it/it/trovaofferte.htm)
• Anche altri costi di transazione risultano assai ridotti, visto
che il cambio di fornitore può essere fatto quasi sempre on
line a costo zero, salvo l’imposta di bollo da pagare una
tantum
• Le istruttorie relative ai costi di switching (A410 e A411)
hanno documentato:
• 3 mesi durata minima per portare a termine lo switching
• numerosi errori di fatturazione con inevitabili negativi effetti
reputazionali per i nuovi entranti e conseguenti aumenti dei
costi d’ingresso per le imprese e dei costi effettivi di
switching per i consumatori
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Lo switching nel mercato elettrico
44
Le energie rinnovabili:
il caso dell'eolico
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Le energie rinnovabili
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Energie rinnovabili: l’eolico nel 2009
La distanza dagli altri paesi, Germania e Spagna, é ancora
molto consistente
Per gli interessati il caso danese é interessante:
link: http://www.cepos.dk/
titolo: Wind Energy: the case of Denmark
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Energie rinnovabili: l’eolico in Europa
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L'eolico: il trend italiano
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Energie rinnovabili: l’eolico in Italia
Capacità installata
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L'eolico: fenomeno del mezzogiorno
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Energie rinnovabili: l’eolico nei prossimi anni
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C'è una ragione: Mappa del vento
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Ma ne esiste un'altra:
le agevolazioni
Gli investimenti
La 488/92 prevede, per chi investe in Basilicata, Puglia,
Campania, Sicilia e Sardegna, un contributo a fondo
perduto fino al 30% dell’investimento e un finanziamento
(con tassi tra lo 0,5% e il 2%) fino al 15%
dell’investimento. Eolico tra i principali beneficiari
I ricavi
I certificati verdi (CV) sono la principale fonte di ricavo
per chi produce energia da fonte eolica.
I prezzi di cessione sono definiti ex-ante
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I certificati verdi
I CV sono titoli annuali emessi dal GSE ed attribuiti
all'energia da fonti rinnovabili prodotta da impianti entrati
in esercizio dopo il 1 aprile 1999, per i primi otto anni di
piena produzione, o da impianti esistenti ma ripotenziati
dopo tale data, limitatamente alla quota di producibilità
aggiuntivi
http://www.mercatoelettrico.org/It/Mercati/cv/CosaSonoCv.aspx
Sono finanziati dall‘aliquota A3 pagata in bolletta
elettrica per finanziare gli impianti “alternativi” di energia
elettrica
La componente A3 è incorporata nel prezzo finale della
bolletta elettrica del cliente domestico: circa 1cent/Kw
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e ancora un'altra...
• Il sistema di regolazione italiano ha favorito la produzione di
energia elettrica da fonte rinnovabile imponendo il maggior
sfruttamento possibile di tali risorse:
• priorità di dispacciamento nei mercati dell’energia elettrica
• programmi di immissione definiti utilizzando le migliori stime
dei quantitativi di energia elettrica prodotti dalle medesime
unità, in conformità ai principi di diligenza, prudenza, perizia e
previdenza
• per ragioni di sicurezza di funzionamento del sistema
elettrico nazionale in talune circostanze, ad esempio in
condizioni di emergenza, è possibile limitare la produzione di
energia elettrica anche da fonti rinnovabili
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e un'altra ancora...
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i costi dell’eolico
1) Nel 2009 l’obbligo di ritiro posto in capo al GSE che rivende
poi al mercato l’energia elettrica ritirata in base ad un prezzo
fissato da un decreto ministeriale ha generato un onere pari a
4,1 miliardi di euro e un ricavo pari a 2,3 miliardi di euro, con
un costo netto per il sistema di 1,8 miliardi di euro
• Metà di questa cifra è imputabile alle energie rinnovabili in
senso stretto = 900 milioni di euro
• Il 10% è imputabile all’energia eolica = 90 milioni di euro