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Sindaci dei Comuni della Agenzia di Informazione e Comitato Regionale del Volontariato CANALE EMILIANO-ROMAGNOLO
MACROAREA A comunicazione della Giunta EMILIA CENTRALE
Coordinamenti Provinciali del
MACROAREA B Regionale PARMENSE
Volontariato
MACROAREA C Servizio Difesa del suolo, della costa BOLOGNA PIACENZA
MACROAREA D e bonifica PIANURA DI FERRARA
FERRARA
MACROAREA E Servizio Geologico, sismico e dei FORLI'-CESENA RENANA
MACROAREA F suoli MODENA ROMAGNA
Direzione Regionale Vigili del Fuoco 118 Emilia-Romagna PARMA ROMAGNA OCCIDENTALE
PIACENZA TERRE DEI GONZAGA IN DESTRA PO
Comando Provinciale Vigili del Fuoco SAER - Soccorso Alpino e
Speleologico RAVENNA Unioni di Comuni
BOLOGNA
EMILIA ROMAGNA REGGIO EMILIA RENO GALLIERA
FERRARA
RIMINI TERRE VERDIANE
FORLI'-CESENA Compartimento viabilit ANAS
MODENA AGESCI Sez. Emilia-Romagna Protezione Civile
EMILIA-ROMAGNA
PARMA ANA Sez. Emilia-Romagna REGIONE LIGURIA
Societ Autostradali - Direzioni
RAVENNA REGIONE LOMBARDIA
A1 (2-3-4 TRONCO A13-A14) ANC Sez. Emilia-Romagna
REGGIO EMILIA REGIONE MARCHE
A15 - AUTOCISA ANPAS Sez. Emilia-Romagna
RIMINI REGIONE PIEMONTE
A21 - TO-BS
Comando Regione Carabinieri ARI Sez. Emilia-Romagna REGIONE TOSCANA
A22 - BRENNERO
Forestale Emilia-Romagna REGIONE VENETO
RFI Direzione regionale Emilia- CRI Comitato Regionale Emilia-
Romagna REPUBBLICA DI SAN MARINO
Capitaneria di porto - Guardia Romagna
costiera Sede regionale ADNKRONOS
START ROMAGNA SPA FEDERGEV Emilia-Romagna
DIREZIONE MARITTIMA DI RAVENNA Sede regionale AGENZIA DIRE
FEDERVAB
ARPAE SIM - CENTRO FUNZIONALE TPER SPA Sede regionale ANSA
Compartimento Regionale Polizia CADF SPA Ferrara
AIPO - Agenzia Interregionale per il CERPIC-CAPI Tresigallo
fiume Po Stradale HERA SPA
Servizio Coordinamento interventi
Direzione Generale Cura del territorio ENEL Distribuzione SPA Unit IREN Emilia SPA
urgenti e messa in sicurezza
e dell'ambiente Territoriale Rete Emilia-Romagna
Romagna Acque SPA
Servizio Coordinamento programmi
Assessore regionale Difesa del suolo TELECOM Direzione regionale Emilia- MIT - D.G. Dighe e Infrastrutture speciali e presidi di competenza
e della costa, protezione civile, Romagna
idriche ed elettriche
politiche ambientali e della montagna Aeronautica Militare Servizio Prevenzione e gestione
Consorzi di Bonifica emergenze
RINAM - POGGIO RENATICO
BURANA
La ricevuta di trasmissione dell'invio a mezzo fax rappresenta per la scrivente Agenzia la CERTIFICAZIONE di AVVENUTA NOTIFICA agli Enti in indirizzo.
Si invitano inoltre gli Enti in indirizzo ad informare il Centro Operativo Regionale in merito ad eventuali provvedimenti adottati e allevoluzione locale del
fenomeno segnalato.
Sistema di allertamento regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile. Protocollo dintesa sulle linee guida regionali per la
pianificazione di emergenza provinciale e comunale del 15 ottobre 2004. Direttiva PCM del 27 febbraio 2004.
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A
B
C
D
E
F
G
H
livello 1 Sono previsti eventi di intensit tali da costituire possibilit di pericolo per la popolazione e tali da provocare possibilit
di danno in aree gi individuate a rischio o in porzioni limitate della zona di allertamento.
livello 2 Sono previsti eventi di notevole intensit e/o estensione, tali da costituire possibilit di elevato pericolo per la
popolazione e tali da poter provocare danni gravi sulla zona di allertamento o su parte di essa.
1 - Descrizione e localizzazione
Il territorio regionale sar interessato da precipitazioni che potranno essere di intensit anche elevata nelle
macroaree A, B, C, D, E, F.
Le precipitazioni potranno assumere carattere di rovescio in prossimit del crinale appenninico.
L'aumento della ventilazione interesser i rilievi e la fascia costiera nella seconda parte della giornata di luned 6
febbraio, con direzione da nord-est, valori medi superiori a 55 km/h (30 nodi) e raffiche fino a 92 km/h (50 nodi).
Il mare previsto agitato al largo con altezza stimata dellonda superiore a 2.5 m e direzione di provenienza nord-
est.
2 - Effetti attesi
CRITICITA' IDRAULICA
MACROAREE A, B, C, D, E, F:
Possono verificarsi innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi dacqua maggiori al di sopra della soglia 2 con
inondazione delle aree limitrofe e delle zone golenali e interessamento degli argini, fenomeni di erosione delle
Sistema di allertamento regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile. Protocollo dintesa sulle linee guida regionali per la
pianificazione di emergenza provinciale e comunale del 15 ottobre 2004. Direttiva PCM del 27 febbraio 2004.
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CRITICITA' IDROGEOLOGICA
MACROAREE A, B, C, D, E, F:
Possono verificarsi diffusi innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi dacqua minori con inondazioni delle aree
limitrofe e possibili interruzioni della rete stradale, anche per effetto di criticit locali (tombature, restringimenti,
occlusioni delle luci dei ponti, ecc.).
Possono verificarsi fenomeni diffusi di frane superficiali, colate rapide di detriti o di fango, significativi ruscellamenti
superficiali anche con trasporto di materiale, possibili voragini per fenomeni di erosione, caduta massi in pi punti
del territorio, con danni a infrastrutture, edifici e attivit agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali e interruzioni
della rete stradale e/o ferroviaria.
Possono verificarsi fenomeni diffusi di instabilit di versante, localmente anche profonda in contesti geologici
particolarmente critici, con danni a centri abitati, edifici e attivit agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali e
interruzioni della rete stradale e/o ferroviaria.
MACROAREE G, H:
Possono verificarsi innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi dacqua minori con inondazioni delle aree limitrofe,
anche per effetto di criticit locali (tombature, restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti, ecc.).
Possono verificarsi localizzati fenomeni di erosione, frane superficiali e colate rapide di detriti o di fango in bacini di
dimensioni limitate, ruscellamenti e scorrimenti superficiali delle acque con possibili fenomeni di trasporto di
materiale e cadute di massi, con localizzati danni a infrastrutture, edifici e attivit agricole, cantieri, insediamenti civili
e industriali e temporanee interruzioni della rete stradale e/o ferroviaria.
Possono verificarsi occasionali fenomeni franosi anche rapidi legati a condizioni idrogeologiche particolarmente
fragili, per effetto della saturazione dei suoli, che possono causare temporanee interruzioni della rete stradale e/o
ferroviaria e localizzati danni a edifici ed infrastrutture.
VENTO
Possono verificarsi localmente cadute di rami e/o alberi, pali, segnaletica stradale e pubblicitaria e danni alle
strutture di pertinenza delle abitazioni (tettoie, pergolati e similari), agli impianti od alle infrastrutture di tipo
provvisorio (tensostrutture, installazioni per iniziative commerciali, sociali, culturali, strutture di cantiere, stabilimenti
balneari e similari).
Pu risultare difficoltosa o localmente interrotta la circolazione stradale per la presenza di oggetti di varia natura
trasportati dal vento e per particolari categorie di veicoli quali mezzi telonati, roulotte, autocaravan, autocarri o
comunque mezzi di maggior volume.
Pu verificarsi la sospensione dei servizi di erogazione di fornitura elettrica e telefonica a seguito di danni delle linee
aeree.
Sistema di allertamento regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile. Protocollo dintesa sulle linee guida regionali per la
pianificazione di emergenza provinciale e comunale del 15 ottobre 2004. Direttiva PCM del 27 febbraio 2004.
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Sistema di allertamento regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile. Protocollo dintesa sulle linee guida regionali per la
pianificazione di emergenza provinciale e comunale del 15 ottobre 2004. Direttiva PCM del 27 febbraio 2004.
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Si assicura che questa Agenzia, in stretto raccordo con Arpae, seguir l'evoluzione del fenomeno e comunicher
tempestivamente ogni eventuale sviluppo negativo.
PER IL DIRETTORE
AGENZIA REGIONALE PER LA SICUREZZA TERRITORIALE E
LA PROTEZIONE CIVILE
Ing. Giuseppe Simoni
Firma autografa omessa ai sensi
dellart.3, c.2, D.Lgs. 12/02/1993, n.39
Sistema di allertamento regionale per il rischio idrogeologico ed idraulico ai fini di protezione civile. Protocollo dintesa sulle linee guida regionali per la
pianificazione di emergenza provinciale e comunale del 15 ottobre 2004. Direttiva PCM del 27 febbraio 2004.