Nozione cardine quella di sistema, nel quale ogni variazione nello stato di un elemento
finisce con il modificare lo stato di ognuno degli altri.
Il sistema famiglia ha un grande potenziale che quello di essere in grado di aiutare il
paziente a gestire e risolvere il suo malessere, rendendo la sua vita pi funzionale.
Specialmente in casi che riguardano i bambini o gli adolescenti (ambiti in cui la terapia
familiare risulta un approccio particolarmente valido), si possono manifestare blocchi
evolutivi che possono ridursi sino a scomparire completamente lavorando con le famiglie.
Nella terapia sistemico relazionale lo studio del singolo elemento marginale, mentre
diventa centrale lanalisi del sistema. In una catena di comunicazione difficile stabilire
cosa avviene prima e cosa dopo. Il tradizionale concetto di causalit di tipo lineare viene
sostituito dal principio di causalit circolare: il comportamento del membro A influenza
il comportamento di B e il comportamento di tutti gli altri membri, ma a sua volta il
comportamento di B influenza quello di A e di tutti gli altri membri. In una sequenza
circolare diviene arbitrario fissare un punto di origine (basta pensare alle liti e
allimpossibilit di decidere chi sia stato a cominciare).
Per la terapia sistemico relazionale la patologia del singolo espressione di un disagio
dellintero sistema familiare: il soggetto portatore del disturbo il "paziente designato,
il membro del sistema-famiglia che esprime, segnala e si fa carico del cattivo
funzionamento del sistema, accentrando su di s tutte le preoccupazioni. Dal momento
che la patologia funzionale ai giochi del sistema, questo si opporr, in modo mascherato,
alla rimozione di tale disturbo patologico.
Il lavoro terapeutico in realt pu essere svolto anche alla presenza di un unico paziente.
L'individuo pur sempre un sistema, dotato di caratteristiche strutturali ed
organizzative leggibili ancora con un paradigma sistemico.