Villa Barbaro a Maser (Italia), progettata da Andrea Palladio per i fratelli Daniele e
Marcantonio Barbaro.
Tra gli ultimi decenni del XIV secolo e i primi del XV secolo Venezia, guidata da
una ristretta casta di militari e mercanti riusc a conquistare l'entroterra italiano,
spostando cos il suo baricentro pi ad occidente. A seguito delle avvenute
conquiste, per un pi capillare controllo sul territorio e grazie ad elargizioni
statali, molti membri della nobilt vennero in possesso personale di territori.
Esemplare l'episodio di Caterina Cornaro vedova del re di Cipro, che cedeva
l'isola mediterranea e i suoi diritti dinastici in perpetuo a Venezia. In cambio la
Serenissima le concedeva il Ducato di Asolo, affinch potesse finire i suoi giorni
all'altezza del suo rango di regina. Sotto i colli Asolani, in vista della rocca
cittadina, la nobildonna fece erigere una fastosa villa con parco, articolata in pi
corpi e riccamente affrescata secondo il gusto dell'epoca. La regina di Cipro
raccolse attorno a s letterati e artisti, creando un cenacolo letterario che
contribu significativamente alla formazione del gusto.
Molte altre famiglie del patriziato, al finire del Quattrocento e per tutto il
Cinquecento, si insediarono con attivit agrarie nei nuovi territori come veri
coloni. Nasce cos la villa veneta, formata da un corpo centrale (o dominicale),
in genere alto, ma di proporzioni domestiche, adatto ad accogliere il proprietario
e la sua famiglia, quando si recava a controllare di persona il fondo. Il nucleo
abitativo padronale era affiancato da dipendenze confortevoli per i contadini, da
depositi per il raccolto e da rimesse per gli attrezzi (barchesse), come rientrava