e
PSICOACUSTICA
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SERIE
ARMONICA
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Esempio: quinta corda di chitarra pizzicata (LA)
Si noti anche come al centro si abbia una prevalenza di basse
frequenze mentre ai lati prevalgano le alte.
In commercio esistono amplificatori per chitarra di tipo
valvolare e a transistor. I transistor tendono ad enfatizzare la
terza armonica, mentre le valvole enfatizzano la seconda.
Questo significa che la scelta di un amplificatore influisce in
modo sostanziale il timbro del suono prodotto.
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I valori delle
frequenze dei
s e g n a l i
sinusoidali che
compongono
il segnale
periodico,
sono multipli
interi della
frequenza del
segnale in
esame.
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i numeri sopra le note infatti indicano la differenza che c tra il vero suono
armonico e la nota rappresentata e suonata su uno strumento accordato
secondo le usanze della nostra musica odierna (la scala equabile).
In questo esempio abbiamo una nota do C bassa. Il primo armonico sar la
nota che noi percepiamo, cio un do basso (due ottave sotto il do centrale di
un pianoforte) e che ha larmonico pi forte. Lealtre armoniche costituiscono a
determinare il timbro, alcune sono piu forti (maggior ampiezza) altre meno,
alcune possono anche essere inesistenti. Tutto dipende da come vibra il corpo
sonoro e dalle sue caratteristiche fisiche e meccaniche.
Notate l'alto numero di parziali armoniche, sia pure con qualche piccola
deviazione (la fondamentale 232.8). Notate anche che la parziale che
ha maggior ampiezza la seconda, all'8va sopra la fondamentale. Non
un caso particolare. Accade spesso e dipende dalla cassa di
risonanza o dalla risonanza del corpo dello strumento
le parziali presenti
la loro evoluzione nel tempo
il tipo di attacco
eventuali altre sonorit significative
(rumore di attacco, soffio, etc)
Ora, noi sappiamo che una corda vibrante, da sola, produce la fondamentale
seguita da una serie di armonici con ampiezza calante. Allora ci si pu chiedere
perch qui la seconda e la terza parziale sono entrambe pi forti della
fondamentale? E perch anche le parziali seguenti non hanno ampiezza
regolarmente discendenti?
Tecnicamente, si dice che questo spettro mostra dei formanti.
formante = concentrazione di energia acustica in una certa banda frequenziale
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Frequenze simultanee
Nel caso di frequenze simultanee, la discriminazione richiede una differenza
maggiore. La percezione simultanea di pi frequenza investe vari argomenti
come quello della banda critica, dei battimenti e dei suoni di combinazione,
come il terzo suono.
Per chiarire, vediamo prima un esempio relativo all'occhio. Nella figura varie
linee bianche e nere diventano sempre pi sottili. Quando le linee sono
abbastanza grosse, si distinguono bene. Quando diventano pi sottili si entra
in una zona di incertezza. Alla fine, non si distinguono pi e si vede una barra
grigia, cio media fra bianco e nero.
Banda critica
Introduciamo ora il concetto di Banda Critica che molto
importante perch determina sia la percezione di suoni
simultanei (accordi) che quella del timbro.
Partiamo con due frequenze uguali e mentre una rimane fissa, l'altra si alza in
glissando.
All'inizio non avrete la sensazione di due frequenze, ma di un solo suono. Via via
che la seconda frequenza si allontana dalla prima, sentirete:
battimenti, che diventano pi rapidi fino a un suono aspro (rough), sempre
senza distinguere le due frequenze (avrete sempre la sensazione di un unico
suono).
Solo quando la loro differenza superer una certa soglia di discriminazione (il
limite di discriminazione di due frequenze simultanee, circa 15 Hz), inizierete a
distinguere le due frequenze, pur permanendo la sensazione di suono aspro.
Hanno origine neurologica, cio sono provocati dalla elaborazione del suono
effettuata nel cervello.
In acustica si dicono fenomeni di seconda specie (o secondo ordine) quelli
provocati da suoni che non cadono nella stessa banda critica per cui la loro
origine non pu essere attribuita a interferenze nella chiocciola.
In musica questo tipo di battimento si ha quando a interagire sono, per es., la
fondamentale e gli armonici.
in acustica, infine, c' una differenza fra potenza acustica e pressione sonora.
Considerate la seguente situazione: un qualsiasi strumento (uno solo) esegue una
melodia. Se adesso un altro strumento uguale lo affianca e suona all'unisono, il volume
dovrebbe raddoppiare perch prima era uno e adesso sono due, ma invece aumenta
di un po', ma percettivamente non raddoppia. Questo accade perch non detto
che le due onde siano perfettamente in fase, cio che tutti i picchi corrispondano. In
pratica, in questo modo, abbiamo raddoppiato la potenza del segnale ma non la
pressione acustica media. Per raddoppiare effettivamente quest'ultima occorre un
aumento di potenza pari a 4 volte, cio il doppio del doppio (2x2=4) perch la
pressione si calcola su una superficie, non su un solo punto. Quindi per raddoppiare il
volume del nostro strumento singolo occorreranno altri 3 strumenti uguali all'unisono, il
che corrisponde a un aumento di 6 dB:
cerchiamo sull'asse
orizzontale (in basso) i 1000
Hz
andiamo verso l'alto fino a
incontrare la linea
etichettata con 60
da qui andiamo verso
sinistra fino a incontrare
l'asse verticale e leggiamo
l'ampiezza in dB.
Facendo musica si nota che i suoni bassi si sentono un po' meno, ma non
sembra che la differenza sia cos grande. Questo dipende dal fatto che gli
strumenti sono pieni di meccanismi di compensazione, sia nella regolazione
della sensibilit dei tasti del piano, che nella grandezza delle casse acustiche.
A partire dalle curve isofoniche stata messa a punto un'altra unit di misura
che tiene conto della frequenza e delle curve isofoniche ed stata chiamata
Phon. Una frequenza di 100 Hz a 60 phon equivale alla stessa a 85 dB.