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CONILSUPPORTODELLUNIONEEUROPEA

Commissione Europea DG Occupazione, Affari Sociali e Pari Opportunit

ILDISTACCODEILAVORATORI
NELLUNIONEEUROPEA

VADEMECUM
AD USO DEGLI
ISPETTORI DEL LAVORO E DELLE IMPRESE

N O V E M B R E 2010

ILDISTACCODEILAVORATORI
NELLUNIONEEUROPEA

VADEMECUM
AD USO DEGLI
ISPETTORI DEL LAVORO E DELLE IMPRESE

NOVEMBRE2010

Il presente Vademecum stato elaborato nellambito del progetto EMPOWER Exchange of


Experiences and iMplementation of actions for POsted WorkERs cofinanziato dallUnione Europea
(Commissione Europea, DG Occupazione, Affari Sociali e Pari Opportunit Contract
VP/2009/015/00067)nelquadrodellaLineadAzionePilotProjectsonWorkingandlivingconditionsof
postedworkers(CallforProposalsVP/2009/015).

IlprogettoEMPOWERstatoattuatodaungruppodilavorocompostoda:
- ISTITUTOGUGLIELMOTAGLIACARNE(capofila);
- MINISTERODELLAVOROEDELLEPOLITICHESOCIALIDirezioneGeneraleperilMercatodelLavoro
eDirezioneGeneraleperlAttivitIspettiva(partner);
- LABOURINSPECTIONROMANIA(partner).

IlVademecumstatocuratoda:

- Sezione1
Direzione Generale per l Attivit Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Hanno
collaborato: Davide VENTURI, Fabrizio NATIVI; Massimiliano MURA; Sonia COLANTONIO; Stefania
COSTA;AnnaCETRANGOLO;CristinaPONE;DanieleSANNA;AntonioALLEGRINI.

- Sezione2
Gabriela RADU (Ispettore Generale di Stato, Labour Inspection Romania); Catalin TACU (Ispettore del
Lavoro,IspettoratoTerritorialediIasi,Romania).

(Traduzionedalromenoallitalianodellasezione2:DanaEnulescu)

(SegreteriaredazionaleIstitutoG.Tagliacarne:SimonaLeonardi)

CON IL SUPPORTO DELL UNIONE EUROPEA


Commissione Europea - DG Occupazione, Affari Sociali e Pari Opportunit
LaresponsabilitdelleinformazionieopinionicontenutenelpresenteVademecumsottolesclusiva
responsabilit degli autori. La Commissione Europea non responsabile per luso che potr essere
fattodelleinformazionieopinioniivicontenute.

INDICE
PREMESSA ............................................................................................................................... 7

SEZIONE 1 LA DISCIPLINA DEL DISTACCO IN ITALIA ALLA LUCE DEL RECEPIMENTO


DELLADIRETTIVA96/71/CE .................................................................. 11
1. IL DISTACCO COMUNITARIO CRITERI UTILI ALLA VERIFICA DEL LEGITTIMO UTILIZZO
DELLISTITUTO ..................................................................................................................... 13
2.IPOTESIESCLUSEDALLAMBITODIAPPLICAZIONEDELLADISCIPLINADELDISTACCO............... 18
3.PARITDITRATTAMENTOTRALAVORATORICOMUNITARIELAVORATORIITALIANI .............. 19
a)Periodimassimidilavoroeminimidiriposo ...........................................................................20
b)Durataminimadelleferieannualiretribuite ...........................................................................21
c) Tariffe minime salariali, comprese le tariffe maggiorate per lavoro straordinario (il
presentepuntononsiapplicaairegimipensionisticiintegratividicategoria). ......................21
Nozioneditariffaminimasalariale ..........................................................................................21
Paritditrattamentoretributivo ..............................................................................................23
Diffidaaccertativa .......................................................................................................................23
Responsabilitsolidaleexart.29,D.Lgs.n.276/2003:garanziadeicreditideilavoratori
dipendentidellappaltatore .......................................................................................................24
d)Condizionidicessionetemporaneadeilavoratori,inparticolarelacessionetemporanea
dilavoratoridapartediimpresedilavorotemporaneo. ...........................................................25
e)Sicurezza,saluteeigienesullavoro;provvedimentiditutelariguardoallecondizionidi
lavoroedioccupazionedigestantiopuerpere,bambiniegiovani..........................................25
f) Parit di trattamento fra uomo e donna nonch altre disposizioni in materia di non
discriminazione .................................................................................................................................25

4.SOMMINISTRAZIONETRANSNAZIONALEDILAVORO........................................................... 26
5.REGIMEPREVIDENZIALE................................................................................................... 28
6. NUOVAPROCEDURAINMATERIADIESONEROCONTRIBUTIVOPERILAVORATORIDISTACCATI
NEGLISTATIMEMBRIDELLUE .............................................................................................. 29
CHECK LIST PER IL PERSONALE ISPETTIVO IN SEDE DI PRIMO ACCESSO E RELATIVO VERBALE
CONTENENTELARICHIESTADIESIBIZIONEDIDOCUMENTIPERLIMPRESAINREGIMEDIDISTACCO
COMUNITARIO .................................................................................................................... 35

GLOSSARIO ........................................................................................................ 39
ALLEGATOALLASEZIONE1:NOTIFICHEALLESTERODIPROVVEDIMENTIISPETTIVI ................... 51
Notificazioneincasodiresidenza,dimoraedomicilioallestero..............................................51
Notificadiattiamministrativiapersoneresidentiallesteroincasodiindirizzoconosciuto53
NotificazionediattiamministrativiinROMANIA.........................................................................59


SEZIONE 2 QUADRO INFORMATIVO SINTETICO SUI PRINCIPALI ASPETTI NORMATIVI
RELATIVIALLAMATERIADELDISTACCOINROMANIA ..................................... 61
1. PROVVEDIMENTIGENERALIRIGUARDANTILEPROCEDUREAMMINISTRATIVEPERICONTRATTI
DILAVOROINROMANIA ...................................................................................................... 63
2.CONTRATTICOLLETTIVINAZIONALIINROMANIA .............................................................. 66
3.CONTRATTOCOLLETTIVONAZIONALENELSETTOREDELLECOSTRUZIONIINROMANIA......... 67
4.LEGISLAZIONEROMENARIGUARDANTEILDISTACCODEILAVORATORI ................................. 68

P REMESSA

I principi fondamentali sui quali poggia il diritto comunitario (libera


circolazionedeibeniedeiservizi,libertdistabilimentodelleaziende)possono
talvolta confliggere con le normative nazionali poste a tutela dei diritti dei
lavoratori, quando la tutela del lavoratore rischia di passare in secondo piano
rispettoallarealizzazionediunmercatounicoeuropeo.
Daltrocanto,iltimoredifenomeni,piomenogravi,didumpingsocialee
le disparit di trattamento tra le condizioni contrattuali dei lavoratori (anche a
seguito dellingresso nel mercato europeo di Paesi con bassi standard di
protezione sociale) assumono inevitabile rilievo a fronte dellimpegno
dellUnione europea ad evitare che lintegrazione del mercato interno e la
rimozione degli ostacoli alla libera concorrenza si realizzino sacrificando i diritti
soggettivideilavoratori.
In questa prospettiva, dunque, la Direttiva 96/71/CE sul distacco dei
lavoratorinellambitodiunaprestazionediservizitransnazionale,lespressione
della nuova consapevolezza comunitaria, fondata sul presupposto che lUnione
europea passa anche attraverso il progresso sociale che si realizza mediante la
tuteladellecondizionicontrattuali,individualiecollettive,deilavoratori.
La Direttiva 96/71/CE persegue larduo compito di conciliare le ragioni
dellosviluppoeconomico,fondatosullalibertdicircolazionesancitadallart.49
delTrattatoCE,conlesigenzadituteladeilavoratori:lambizionedeglioperatori
economici del mercato europeo di esercitare liberamente la propria attivit
nellambitodiunospaziocomune,devetrovareunbilanciamentonellanecessit

discongiurareilverificarsidisituazionididisparitditrattamentotrailavoratori,
siasottoilprofilosalariale,siasottoilprofilonormativo,afrontedellesecuzione
diunamedesimaprestazionenellostessoluogodilavoro.
La soluzione adottata dal legislatore comunitario (frutto di un
compromessotralaposizionedellaCortediGiustizia,favorevoleadunintegrale
applicazione della normativa del paese ospitante e quella della Commissione
Europea,propensaallapplicazionediunaseriepredefinitadiregoledaapplicarsi
nel luogo di esecuzione della prestazione) riconosce il diritto dei lavoratori,
distaccatinellambitodiunaprestazionediservizitransnazionale,adottenerela
stessaprotezionecheloStatoincuiilservizioprestatogarantisceailavoratori
residenti,relativamenteadalcunematerietassativamenteelencate.
Se il legislatore comunitario ha affrontato e, almeno in parte, risolto il
problema del dumping sociale, non si invece adoperato per tentare una
armonizzazionedellediversenormativedituteladellavoroesistentinellambito
dellevarielegislazioninazionali.
LaDirettiva96/71/CEhasancito,tuttavia,unprincipioimportante(art.4)
che quello della cooperazione tra le autorit degli stati membri incaricate di
vigilare sulle condizioni di lavoro per contrastare eventuali fenomeni di abuso
nellutilizzodellostrumentogiuridicodeldistacco.
In questa ottica di collaborazione tra amministrazioni pubbliche si colloca
liniziativa del progetto EMPOWER Exchange of Experiences and
iMplementation of actions for POsted WorkERs, di cui stato aggiudicatario
lIstituto Guglielmo Tagliacarne e che ha visto la partecipazione in qualit di
partner del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dellIspettorato del
Lavoro(LabourInspection)dellaRomania.

Tale progetto ha realizzato un insieme di azioni di sensibilizzazione e di


informazione per accrescere la conoscenza e lapplicazione della Direttiva
96/71/CE,relativamenteailavoratoridistaccatiinItaliaeinRomania,anchecon
loscopodirilevarelecriticitcheilpersonaleispettivoincontranellapplicazione
della normativa comunitaria e di offrire strumenti condivisi in un contesto di
cooperazione.
Tra i risultati del progetto EMPOWER rientra la stesura di questo
Vademecumchesiproponecomestrumentopergliispettoridellavorochesono
chiamati ad affrontare le problematiche legate alla posizione di un lavoratore
distaccato in Italia da un Paese appartenente allUnione Europea, nonch una
interessanteopportunitperildatoredilavorochevogliaconoscerelanormativa
comunitariainmateriadidistacco.
IlpresenteVademecumsuddivisoinduesezioni:
Sezione 1: la disciplina sul distacco in Italia alla luce del recepimento
dellaDirettiva96/71/CE;
Sezione2:quadroinformativosinteticosuiprincipaliaspettinormativi
relativiallamateriadeldistaccoinRomania.

SEZIONE1
LADISCIPLINADELDISTACCOINITALIAALLALUCEDEL
RECEPIMENTODELLADIRETTIVA96/71/CE

11

1. I L DISTACCO COMUNITARIO CRITERI UTILI ALLA VERIFICA DEL


LEGITTIMOUTILIZZODELL ISTITUTO

La definizione dellistituto del distacco transnazionale contenuta nella


Direttivaeuropea96/71/CEenellanormativaitalianadirecepimentodicuialD.
Lgs.n.72/2000.
Le disposizioni richiamate individuano diverse ipotesi di mobilit
temporanea di lavoratori alle quali applicabile la disciplina del distacco
comunitario(art.1,comma1,D.Lgs.n.72/2000):
- dapartediunaziendadiundiversoStatomembropressounapropriafiliale
situatainItalia;
- dapartediunaziendadiundiversoStatomembropressounaziendaitaliana
appartenentealmedesimogruppodiimpresa;
- nellambito di un contratto commerciale (appalto di opera o di servizi,
trasportoecc.),stipulatoconuncommittenteaventesedelegaleooperativa
sulterritorioitaliano.
Comune denominatore di tali fattispecie, non riconducibili allistituto del
distacconazionaleprevistodallart.30delD.Lgs.n.276/2003,lasussistenzadi
un legame organico tra lavoratore distaccato e impresa distaccante, che
continuaadesercitareilpropriopoteredirettivo,pursenzadelineareneiminimi
dettagliillavorodasvolgereelerelativemodalitdiesecuzione.
Laprestazionelavorativa,necessariamentediduratalimitata,deveessere
pertanto espletata nellinteresse e per conto dellimpresa distaccante, sulla
quale continuano a gravare i tipici obblighi del datore di lavoro, ossia la

13

responsabilit in materia di assunzione, la gestione del rapporto, i connessi


adempimenti retributivi e previdenziali, nonch il potere disciplinare e di
licenziamento.
Fermo restando lobbligo retributivo gravante in capo al datore di lavoro
nelloStatodiinvio,sonofattisalvieventualiaccorditraquestultimoelimpresa
nello Stato di occupazione in ordine alle concrete modalit di pagamento dei
lavoratoridistaccati(cfr.DecisioneCommissioneamministrativaA2del2009).
In relazione a quanto sopra illustrato, si precisa che la Commissione
amministrativa,organocomunitariodeputatoadindicarelelineeinterpretativee
lemodalitapplicativedellaregolamentazioneinmateria,ginellaDecisionen.
181/2000 e, pi recentemente, nella Decisione A2 del 2009, riguardante
linterpretazione dellart.12 delRegolamento(CE)n.883/2004, haindividuato
due tipiche ipotesi di distacco comunitario, fissando i criteri utili da seguire al
fine di verificare e contrastare il fenomeno delle societ fittizie, nonch
possibili episodi di abuso nei confronti dei lavoratori interessati (cfr. sul punto
MessaggioInps14luglio2008,n.16085eCircolareInps1luglio2010,n.83).
1. La prima fattispecie costituita dal distacco del personale abituale, ossia
quando il lavoratore inviato dallimpresa distaccante opera abitualmente nel
Paesediprovenienzacomedipendentediquestultima,giprimadeldistacco.
In tale ipotesi, come evidenziato dalla stessa Commissione, gli elementi
distintividiundistaccoregolaresonoilpermaneredelrapportodidipendenza
rispetto limpresa distaccante e la circostanza che il lavoratore distaccato
continuiasvolgerelasuaattivitpercontodellastessa.
Non configurano, pertanto, fattispecie di distacco comunitario ma di mera

14

fornituradimanodopera,icasiincuiaziendeitalianeutilizzinopressoleloro
sedi lavoratori dipendenti di imprese di altro Stato membro e questultimi
siano destinati a svolgere attivit non per conto e sotto la direzione
dellimpresadistaccantemadiquelladelPaesediimpiegoedidestinazione.
2. La seconda fattispecie si verifica quando il lavoratore viene assunto da una
impresa operante in uno Stato membro, allo scopo di essere
immediatamentedistaccato,percontodidettaimpresa,sulterritoriodiun
altroStatomembro,acondizioneche:
a. il lavoratore, prima dellassunzione che coincide con la data del distacco,
risulti iscritto, da almeno un mese, al regime assicurativo dello Stato
membrodiprovenienza;
b. esista un legame organico tra detta impresa ed il lavoratore per tutta la
duratadeldistacco;
c. lasuddettaimpresaesercitidinormalapropriaattivitsulterritoriodel
primoStatomembro,ossianondevetrattarsidiaziendafittizia.
Inoltre, il paragrafo 2 dellart. 14 del regolamento di applicazione n.
987/2009precisachesiconsideradatoredilavoro(cheesercitaabitualmente
lesueattivit)chisvolgenormalmenteattivitsostanziali,diversedallemere
attivitdigestioneinterna,nelterritoriodelloStatomembroincuistabilito,
tenendo conto di tutti i criteri che caratterizzano lattivit dimpresa in
questione.Icriteriapplicatidevonoessereadattatiallecaratteristichespecifiche
diciascundatoredilavoroeallaeffettivanaturadelleattivitsvolte.
Lesistenza o meno di attivit significative nello Stato dorigine
verificabile attraverso il controllo di una serie di elementi obiettivi. Occorre,

15

comunque,tenercontosempredellanaturadelleattivitsvolte.
Inquestosenso,conriferimentoalleattivitsvoltenelcasospecifico,pu
essereutileriferirsi:
- alluogodovehasedelimpresaolasuaamministrazione;
- allorganico del personale che lavora rispettivamente nello Stato membro di
stabilimentoenellaltroStatomembro;
- alluogoincuiilavoratoridistaccatisonoassunti;
- alluogoincuivieneconclusalamaggiorpartedeicontratticoniclienti;
- allalegislazioneapplicabileaicontratticonclusidallimpresadistaccanteconi
suoiclientieconisuoilavoratori;
- allanazionalitdeicommittenti;
- allentit dei fatturati realizzati dallimpresa distaccante nello Stato membro
dinvio e in quello di occupazione durante un periodo sufficientemente
definito.
Quelle che precedono, naturalmente, sono ipotesi sintomatiche che
possono essere complessivamente valutate anche in sede ispettiva al fine di
verificareleffettivagenuinitdeldistaccocomunitario.
Sul piano del diritto interno, si precisa che le ipotesi definitorie della
fattispecie del distacco comunitario, contenute nellart. 1 della Direttiva
96/71/CE, si riferiscono a diverse ipotesi contrattuali disciplinate dal nostro
ordinamento. Infatti, possono rientrare nella definizione normativa del distacco
comunitario, ricorrendone le caratteristiche di cui alla Direttiva, fattispecie
riconducibili al contratto di appalto dopera o di servizi (art. 1655 c.c. e ss.; art.
29,D.Lgs.276/2003),allasomministrazione(art.1559c.c.ess.),alcontrattodi

16

trasporto (art. 1678 c.c. e ss.), al distacco (art. 30 D. Lgs. 276/2003) ed ad altre
tipologie contrattuali commerciali aventi ad oggetto lo scambio di servizi tra
impresestabiliteindiversiPaesicomunitari,cheprevedonolutilizzotemporaneo
di personale dellimpresa distaccante nel Paese di esecuzione della prestazione.
Inquestosenso,dunque,nondeveessereconfusoildistaccocomunitarioaisensi
dellaDirettiva96/71/CEconlistitutodidirittointernodeldistaccodicuiallart.
30D.Lgs.276/2003.

17

2. I POTESI ESCLUSE DALL AMBITO DI APPLICAZIONE DELLA DISCIPLINA


DELDISTACCO

LaCommissioneamministrativanelleDecisionin.162/1996en.181/2000,
nonchnellaDecisioneA2del2009,haindividuatoleseguenteipotesiincuinon
possonotrovareapplicazionelenormesuldistacco:
1. limpresa presso la quale il lavoratore distaccato metta questultimo a
disposizionediunaltraimpresadelloStatomembroincuiessasituata;
2. illavoratoredistaccatoinunoStatomembrosiamessoadisposizionediuna
impresasituatainunaltroStatomembro;
3. il lavoratore sia assunto in uno Stato membro per essere inviato da una
impresasituatainunsecondoStatomembropressounaimpresadiunterzo
Statomembro;
4. il lavoratore assunto in uno Stato membro da una impresa situata in un
secondoStatomembroperlavorarenelprimoStatomembro;
5. illavoratoreinviatoinsostituzionediunlavoratorechegiuntoaltermine
delperiododidistacco(cfr.CircolareInpsn.83/2010).
In tali ipotesi lesclusione dellapplicabilit delle disposizioni relative al
distacco deriva dalla complessit dei rapporti risultanti dalle fattispecie sopra
indicate,lequalioltreanonforniregaranziesull'esistenzadiunlegameorganico
tra il lavoratore e l'impresa di invio, contrasta con l'obiettivo di evitare
complicazioni amministrative e discontinuit nella posizione assicurativa dei
lavoratori,cherappresentalaratiostessadelledisposizioniinmateriadidistacco.

18

3. P ARIT DI TRATTAMENTO TRA LAVORATORI COMUNITARI E


LAVORATORIITALIANI

Al fine di garantire standard di tutela uguali o analoghi sullintero


territorio nazionale, lart. 3, comma 1, D. Lgs. n. 72/2000 sancisce che nei
confronti dei lavoratori inviati nel nostro Paese da una azienda situata in un
diverso Stato membro trovino applicazione, durante il periodo del distacco, le
medesime condizioni di lavoro previste da disposizioni legislative,
regolamentari o amministrative, nonch dai contratti collettivi nazionali di
lavoro,perilavoratoriitalianicheeffettuinoprestazionilavorativesubordinate
analoghe.
Ci premesso, occorre leggere tale disposizione normativa, ed in
particolarelalocuzionemedesimecondizionidilavoro,congiuntamenteallart.
3dellaDirettiva96/71/CE,concernenteilnocciolodurodituteledaapplicareai
lavoratoridistaccatiprevistedallaleggedelluogodiesecuzionedellaprestazione
lavorativa(c.d.principiolexlocilaboris).
Nello specifico, se lattivit lavorativa svolta in Italia si applicano,
durante il periodo del distacco, le norme italiane (fonti del diritto e contratti
collettividilavoro)chedisciplinanoleseguentimaterie:
a) periodimassimidilavoroeperiodiminimidiriposo;
b) durataminimadelleferieannualiretribuite;
c) tariffe minime salariali, comprese le tariffe maggiorate per lavoro
straordinario; il presente punto non si applica ai regimi pensionistici
integratividicategoria;
d) condizioni di cessione temporanea dei lavoratori, in particolare la cessione

19

temporaneadilavoratoridapartediimpresedilavorotemporaneo;
e) sicurezza, salute e igiene sul lavoro; provvedimenti di tutela riguardo alle
condizioni di lavoro e di occupazione di gestanti o puerpere, bambini e
giovani;
f) paritditrattamentofrauomoedonnanonchaltredisposizioniinmateria
dinondiscriminazione.
La disposizione citata deve essere interpretata ed applicata alla luce di
quantostabilitodallaDirettiva96/71/CEedellaconsolidatagiurisprudenzadella
Cortedigiustiziadellecomuniteuropee.
Pertanto, le imprese che operano distacchi transnazionali sono tenute a
rispettare,nellambitodellematerieelencatenellart.3,par.1,lett.a)g),Dir.
cit., i livelli minimi di condizioni di lavoro fissati dalla normativa legale,
regolamentare, amministrativa e contrattuale collettiva maggiormente
rappresentativa,delloStatodiesecuzionedellaprestazionedilavoro.
Aisensidellart.3,par.10,Direttivacitata,sonoaltresapplicabililenorme
dello Stato di esecuzione della prestazione lavorativa che fissino condizioni di
lavoro e di occupazione anche in materia diverse da quelle sopra elencate,
laddovesitrattididisposizionidiordinepubblico.
Nellamateriadeldistaccotransnazionalelordinepubblicooperapertanto
come ulteriore estensione dellapplicazione delle norme vigenti nello Stato di
distacco.
a) Periodimassimidilavoroeminimidiriposo
Nei confronti delle aziende comunitarie che distaccano lavoratori in Italia
trovano applicazione le disposizioni sostanziali e il regime sanzionatorio previsti

20

dalD.Lgs.n.66/2003,concernentelamateriadellorariodilavoro.
Leeventualisanzioniamministrative,perleviolazioniinconcretorilevatee
contestate,vengonoirrogatedalpersonaleispettivodelMinisterodelLavoroal
trasgressore. Qualora la persona fisica individuata come trasgressore risieda in
unoStatomembrodiversodallItalia,siricordacheiterminidinotificazionedel
provvedimento, ai sensi dellart. 14 L. n. 689/1981, sono di 360 giorni dalla
conclusionedellaccertamento.
Nei confronti del trasgressore , inoltre, possibile adottare il
provvedimento di prescrizione obbligatoria, ex art. 15 D. Lgs. n. 124/2004, nel
casoincuivengano riscontratiilleciti di natura penalederivanti dalla violazione
delladisposizioniintemadilavoronotturno.
b) Durataminimadelleferieannualiretribuite
Nei confronti delle aziende comunitarie che distaccano lavoratori in Italia
trovanoapplicazioneledisposizionieilregimesanzionatorioprevistodalD.Lgs.
n.66/2003(cfr.puntoa).
c) Tariffe minime salariali, comprese le tariffe maggiorate per
lavoro straordinario (il presente punto non si applica ai regimi
pensionisticiintegratividicategoria).
Nozioneditariffaminimasalariale

Larticolo 3 della Direttiva 96/71/CE stabilisce che la nozione di tariffa


minimasalarialedefinitadallalegislazionee/odalleprassinazionalidelloStato
membronelcuiterritorioillavoratoredistaccato.
Al riguardo occorre ricordare che, pur non sussistendo in Italia un
trattamento minimo salariale legalmente definito, la fissazione dello stesso
contenuta nei contratti collettivi di lavoro stipulati nei diversi settori produttivi

21

dalle organizzazioni sindacali comparativamente pi rappresentative a livello


nazionale, nel rispetto del principio di proporzionalit della retribuzione sancito
dallart.36Cost.
Nellambito della retribuzione minima sembrano pertanto rientrare
innanzituttoic.d.scattidianzianit,neicasiincuievidentementesianoprevisti
dalla contrattazione collettiva (v. ad es. CCNL chimici, tessili, terziario,
metalmeccanica;v.ancheCorteCost.23giugno1988,n.697).
Si ritiene, inoltre, che nella nozione di retribuzione devono essere
ricomprese tutte le erogazioni patrimoniali del periodo di riferimento aventi
causa nel rapporto di lavoro, al lordo di qualsiasi contributo (previdenziale e
assistenziale)eritenutafiscale(IRPEF).
Si precisa altres che, ai sensi dellart. 3.7 della citata Direttiva, le
indennitspecificheperildistaccosonoconsiderateparteintegrantedelsalario
minimo,purchnonsianoversateatitolodirimborsodellespeseeffettivamente
sostenuteacausadeldistacco,comelespesediviaggio,vittoealloggio.
Questa disposizione deve essere intesa nel senso che sono legittime voci
retributivedeltipoindennitdidistacco,echetalivoci,indipendentementedal
loroimporto,devonoesserecalcolateaifinidelladeterminazionedelsalariodei
lavoratori distaccati, nonch della comparazione con i minimi previsti dalla
contrattazionecollettivaapplicabileinItalia.
Con particolare riguardo al settore delledilizia, si ritiene applicabile al
lavoratore in distacco comunitario la tariffa salariale minima stabilita dalla
contrattazione collettiva provinciale, in quanto sebbene sia da annoverare
nellambito della contrattazione collettiva di secondo livello ha il carattere

22

dellapplicabilitgeneralenellambitodelterritoriodiriferimento.Iltrattamento
retributivo,inoltre,devetenerecontodiquantogarantitodallecasseedili.Sul
punto si rimanda a quanto gi chiarito nella risposta ad interpello n. 24 del 3
settembre2007.
Paritditrattamentoretributivo

Iterminidelconfrontodevonoriguardarelaretribuzionecomplessivadei
lavoratori distaccati, senza operare una comparazione per singola voce
retributiva, che risulterebbe comunque impossibile in considerazione dei
differentiregiminormativiapplicabilineidiversiPaesieuropei.Sulpianopratico,
si ribadisce che la comparazione deve essere effettuata sulla base dei minimi
salariali presenti nelle tabelle retributive dei contratti collettivi di lavoro, da
considerarecomeretribuzionelorda.
Diffidaaccertativa

Al fine di tutelare i crediti retributivi vantati dai lavoratori in regime di


distaccocomunitarioilpersonaleispettivopuadottareladiffidaaccertativa,ex
art.12D.Lgs.124/2004.
Il provvedimento di diffida accertativa, avente ad oggetto il differenziale
retributivo accertato in sede ispettiva viene notificato al datore di lavoro
(impresacomunitariadistaccante).
Inoltre,nelcasoincuiildistaccocomunitariosiaattuatomedianteappalto,
siritienecheladiffidaaccertativapossaesserenotificataanchealcommittente
stabilitoinItalia,inqualitdiobbligatosolidale(cfr.larispostaallinterpellon.33
del12ottobre2010).
Siritiene,infatti,cheilfondamentodiquestatesirisiedanellacircostanza

23

cheladiffidaaccertativacostituisceunatutelameramentestrumentale,prevista
dallordinamento a difesa del credito sostanziale che la legge intende tutelare,
vale a dire il credito retributivo del lavoratore, su cui opera il regime della
responsabilit solidale in capo al committente, ai sensi del combinato disposto
dellart.29D.Lgs.276/2003edellart.3,comma3,D.Lgs.72/2000.
Questasoluzioneoperativa,inoltre,rispondeadunaduplicefinalit:daun
lato, consente allimpresa stabilita in Italia di avere piena conoscenza, sin
dallinizio, del procedimento che la vede comunque interessata in quanto
obbligata solidale, dallaltro, informa i lavoratori coinvolti della presenza
dellobbligato solidale, quale ulteriore salvaguardia dei crediti retributivi
accertati.
Responsabilit solidale ex art. 29, D. Lgs. n. 276/2003: garanzia dei
creditideilavoratoridipendentidellappaltatore

Al fine di tutelare il personale impiegato in regime di appalto di opere o


servizi, lart. 29, comma 2, del D. Lgs. n. 276/2003, sancisce un vincolo di
solidariettracommittente,appaltatore esubappaltatore,entroillimitedidue
anni dalla cessazione dellappalto, per la corresponsione ai lavoratori dei
trattamentiretributiviedeicontributiprevidenzialidovuti.
Considerando che tale disposizione normativa sancisce una responsabilit
solidale in capo a qualsiasi datore di lavoro che appalti opere o servizi sul
territorio nazionale, la stessa pu ritenersi applicabile, per quanto riguarda lo
specificoambitodellattivitispettiva,anchenelleipotesidiappaltineiqualisono
impiegati lavoratori inviati nel nostro Paese da una azienda situata in un
diverso Stato membro, dovendosi leggere alla luce del generale principio di
solidariet di cui allart. 29 D. Lgs. 276/2003, con riferimento allesercizio delle

24

attivitdivigilanza,anchelospecialeregimeprevistodallart.3,comma3,D.Lgs.
72/2000.
d) Condizioni di cessione temporanea dei lavoratori, in particolare
la cessione temporanea di lavoratori da parte di imprese di
lavorotemporaneo.
(cfr.paragrafoSomministrazionetransnazionaledilavoro).
e) Sicurezza, salute e igiene sul lavoro; provvedimenti di tutela
riguardo alle condizioni di lavoro e di occupazione di gestanti o
puerpere,bambiniegiovani.
Nei confronti delle aziende comunitarie che distaccano lavoratori in Italia
trovanoapplicazioneledisposizionisostanzialielapparatosanzionatoriodicuial
D.Lgs.n.81/2008(TestoUnicoSicurezza).
Inparticolare,ilregimedellaprescrizioneobbligatoria,inquantopremiale
rispetto alla diretta applicazione della sanzione penale in sede giudiziaria, deve
essere adottato anche nei confronti delle imprese aventi sede in altro Stato
membro, in ragione del principio di non discriminazione delle imprese
comunitarierispettoaquelleaventisedestabilesulterritorioitaliano.
f) Parit di trattamento fra uomo e donna nonch altre disposizioni
inmateriadinondiscriminazione
Trovaapplicazioneildirittoitalianoinmateriadidivietodidiscriminazione,
anche di genere (Codice delle pari opportunit D. Lgs. n. 198/2006 e succ.
mod.).

25

4. S OMMINISTRAZIONETRANSNAZIONALEDILAVORO

Lart. 4 del D. Lgs. n. 72/2000 disciplina lipotesi della somministrazione


transnazionale di lavoro, ossia la possibilit per le imprese fornitrici di lavoro
temporaneo stabilite in uno Stato membro dellUnione europea di distaccare
lavoratoripressoimpreseutilizzatriciaventisedeounitproduttivainItalia.
Con riferimento al profilo dei regimi autorizzatori, si ricorda che la
disposizione citata, al 3 comma, prevedeva il rilascio, su richiesta dellazienda
interessata ad operare nel nostro Paese in forza di un provvedimento
amministrativo di altro Stato membro, dellattestazione di equivalenza da parte
delMinistrodellavoroentroiltermineditrentagiorni.Taleattestazioneavevala
medesima efficacia dellautorizzazione rilasciata alle imprese operanti sul
territorionazionale,aifinidelliscrizioneallalbodelleaziendefornitrici.
Inattuazionedelprincipiocomunitariodellaliberacircolazionedeiservizi,
talecommastatoabrogatodalD.Lgs.n.276/2003,coscomemodificatodalD.
Lgs.n.251/2004.
Ne deriva che attualmente le imprese fornitrici di lavoro temporaneo
(rectius: agenzie di somministrazione) stabilite in uno Stato membro diverso
dallItalia, per operare legittimamente nel nostro Paese, non necessitano
dellautorizzazione prevista dallart. 4 del D.Lgs. n. 276/2003, qualora
dimostrino di operare in forza di un provvedimento amministrativo
equivalente rispetto a quello richiesto dalla legislazione italiana, rilasciato
dallecompetentiautoritdelloStatodiprovenienza(cfr.CircolaredelMinistero
delLavoron.7del22febbraio2005).
Inpropositoopportunorichiamareirequisitiindicatiallart.5,comma2,

26

D. Lgs. n. 276/2003, concernenti la sfera patrimoniale delle agenzie che


intendono operare nel mercato del lavoro. In particolare previsto, nel primo
bienniodiattivit,ilversamentodiundepositocauzionalee,successivamente,la
stipuladiunagaranziafideiussoria,voltaarendereconcretaedeffettivalatutela
del lavoratore nel caso di eventuali inadempimenti, di natura contributiva o
retributiva,dapartedelleagenziedisomministrazione.Lart.5,comma2,lett.c),
prevede, nello specifico, lesonero dalla prestazione di dette garanzie per le
societcheabbianoassoltoadobblighianaloghinelrispettodellalegislazione
dialtroStatomembrodellUnioneeuropea.
Riguardo altrattamentodariconoscereailavoratoritemporanei,lart.4
del D. Lgs. n. 72/2000 prevede, il rispetto da parte delle agenzie con sede in
altro Stato membro, della disciplina dettata per le agenzie italiane, oggi
contenuta negli artt. 20 28 del D. Lgs. n. 276/2003 (il riferimento alla L. n.
196/1997daintendersiqualerinviomaterialealladisciplinadicuialD.Lgs.n.
276/2003).
Si precisa, pertanto, che anche nelle ipotesi di lavoro somministrato da
agenziecomunitarietrovaapplicazionelart.23,comma1,D.Lgs.276/2003,che
prevede il diritto del lavoratore interinale ad un trattamento economico e
normativocomplessivamentenoninferioreaquellodeidipendentidiparilivello
dellutilizzatore, e la responsabilit solidale di questultimo per ladempimento
deicreditiretributivieprevidenziali(art.23,commi1e3,D.Lgs.n.276/2003).
Siritiene,inoltre,applicabilelistitutodelladiffidaaccertativapericrediti
retributivi, secondo le modalit sopra richiamate, in quanto la solidariet per
limpresautilizzatriceinquestaipotesiprevistainviagenerale,comenormadi
applicazionenecessaria,aisensidellart.23,comma3,D.Lgs276/2003.

27

5. R EGIMEPREVIDENZIALE

Con riferimento al diverso aspetto del regime previdenziale, si ribadisce


che per i lavoratori distaccati dalle imprese comunitarie trova applicazione il
principio di personalit, opposto al principio di territorialit vigente in
materiadicondizionidilavoro.
Limpresa comunitaria in regime di distacco opera in Italia, infatti,
mantenendo il regime contributivo (previdenziale ed assistenziale) del Paese
dorigine,medianteiModelliA1(exE101)rilasciatidalcompetenteIstituto.
Nellipotesi di distacco comunitario, pertanto, ai fini della determinazione
dellimponibile previdenziale, occorre riferirsi al regime contributivo previsto
dalla legislazione del Paese di origine del lavoratore e non al regime italiano.
Analogodiscorsovafattoinrelazionealregimeassicurativopergliinfortuniele
malattie professionali, che resta quello contemplato dalla legge del Paese di
provenienza.

28

6. N UOVA PROCEDURA IN MATERIA DI ESONERO CONTRIBUTIVO PER I


LAVORATORIDISTACCATINEGLISTATIMEMBRIDELL U E

Dal1maggio2010sonoentrateinvigorelenuovedisposizioniinmateria
di legislazione applicabile ai lavoratori che si spostano allinterno dellUnione
europea,contenuteneltitoloIIdelRegolamento(CE)n.883/2004(artt.da11a
16)eneltitoloIIdelRegolamentodiapplicazionen.987/2009(artt.da14a21).
Le nuove disposizioni (art. 12) hanno esteso la durata massima del
distaccodadodiciaventiquattromesi.
Pertanto,ilformularioE101sarsostituitodalformularioA1,chepotr
avereladuratadiventiquattromesi,mentreilformularioE102verrabolito.
Nelle ipotesi in cui la durata del distacco, prevista in ventiquattro mesi,
debba essere prorogata per particolari esigenze, si potr richiedere
lapplicazione dellart. 16 del Regolamento (CE) 883/2004, il cui contenuto
analogo a quello dellart. 17 del Regolamento (CE) 1408/1971. A questo
proposito nulla variato per quanto concerne la competenza, che rimane
attribuita alle Direzioni Regionali INPS, secondo larticolazione territoriale
individuatainbasealloStatomembroincuiillavoratorevieneinviato.
Per maggiore chiarezza si riportano esempi di situazioni che possono
verificarsi alla data di entrata in vigore del Regolamento 883/2004 (1 maggio
2010):
a) formulariodidistaccoE101emessoperilperiododal1.5.2009al30.4.2010
estensionedeldistaccopossibilefinoal30.4.2011,conformementeallart.12
delRegolamento(CE)n.883/2004;sarrilasciatoilformularioA1.

29

b) formulariodidistaccoE101emessoperilperiododal1.3.2010al28.2.2011
estensionedeldistaccopossibilefinoal28.2.2012,conformementeallart.12
delRegolamento(CE)n.883/2004;sarrilasciatoilformularioA1.
c) formulariodidistaccoE101emessoperilperiododal1.5.2008al30.4.2009+
formularioE102,emessoperilperiododal1.5.2009al30.4.2010,nessuna
estensionedeldistaccopossibileconformementeallart.12delRegolamento
(CE)n.883/2004(duratamassimadidistaccodiventiquattromesiraggiunta);
d) formulariodidistaccoE101emessoperilperiododal1.3.2009al28.2.2010+
formularioE102,emessoperilperiododal1.3.2010al28.2.2011nessuna
estensionedeldistaccopossibileconformementeallart.12delRegolamento
(CE)n.883/2004(duratamassimadidistaccodiventiquattromesiraggiunta).
Per i casi sopra elencati lestensione del periodo ininterrotto di distacco
oltre i ventiquattro mesi richiede la conclusione di un accordo tra le autorit ai
sensidellart.16delRegolamento(CE)n.883/2004.
Sirappresenta,infine,cheinuoviregolamentinonsiapplicano:
- ai tre Paesi che hanno aderito allAccordo sullo Spazio Economico Europeo
(AccordoSEE):Islanda,Liechtenstein,Norvegia;
- allaSvizzera,allaqualelanormativacomunitariadisicurezzasocialestata
estesa, a decorrere dal 1 giugno 2002, in base allAccordo stipulato tra la
ConfederazioneelveticaegliStatidellUnioneeuropea.
NeirapporticontaliStaticontinuano,pertanto,atrovareapplicazionele
disposizionicontenuteneiRegolamenti(CE)nn.1408/71e574/72eadessere
utilizzatiiformulariE101edE102.
I Regolamenti (CE) nn. 1408/71 e 574/72 continuano ad essere applicati

30

ancheaicittadinidegliStatiterziallecondizioniprevistedalRegolamento(CE)n.
859del14maggio2003.
Conriferimentoallanuovaprocedurainmateriadiesonerocontributivoe
alle disposizioni generali del sistema comunitario di coordinamento dei sistemi
nazionali di sicurezza sociale di cui al Regolamento (CE) n. 883/2004, si
richiamano le linee guida e le precisazioni contenute nelle Circolari Inps nn. 82,
83 e 84 del 1luglio 2010, nonch nella Guida pratica ai distacchi nellUnione
europea(cfr.CircolareInpsn.124/2010).

Circolare n. 82 del 1 luglio 2010. Regolamento (CE) n. 883 del 29 aprile 2004,
pubblicatosullaGazzettaUfficialedellUnioneeuropeaL200del7giugno2004,come
modificato dal regolamento (CE) n. 988 del 16 settembre 2009, e regolamento di
applicazione (CE) n.987 del 16 settembre 2009, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale
dellUnione europea L 284 del 30 ottobre 2009, relativi al coordinamento dei sistemi
nazionalidisicurezzasocialedisposizionidicaratteregenerale.

Circolare n. 83 del 1 luglio 2010. Regolamento (CE) n. 883 del 29 aprile 2004,
pubblicatosullaGazzettaUfficialedellUnioneeuropeaL200del7giugno2004,come
modificato dal regolamento (CE) n. 988 del 16 settembre 2009, e regolamento di
applicazione (CE) n.987 del 16 settembre 2009, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale
dellUnione europea L 284 del 30 ottobre 2009, relativi al coordinamento dei sistemi
nazionali di sicurezza sociale disposizioni in materia di legislazione applicabile e
distacchi.

Circolare n. 84 del 1 luglio 2010. Regolamento (CE) n. 883 del 29 aprile 2004,
pubblicatosullaGazzettaUfficialedellUnioneeuropeaL200del7giugno2004,come
modificato dal regolamento (CE) n. 988 del 16 settembre 2009, e regolamento di

31

applicazione (CE) n.987 del 16 settembre 2009, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale
dellUnione europea L 284 del 30 ottobre 2009, relativi al coordinamento dei sistemi
nazionali di sicurezza sociale disposizioni in materia di recupero di prestazioni
indebitamenteerogateedicontributiedinmateriadidirittidelleistituzionidegliStati
membrineiconfrontiditerziresponsabili.

GuidapraticaaidistacchinellUnioneeuropea(allegataallaCircolareInpsn.124/2010)
Disposizioni UE sulla sicurezza sociale I diritti di coloro che si spostano nellUnione
europea.

32

Istituti normativi

Disciplina
civilistica
contratto

Azienda stabilita in
Italia con lavoratori
occupati stabilmente
residenti in paese
membro

Legislazione scelta
del dalle parti o in
assenza lex loci
laboris

Retribuzione
straordinario

e Italia

Azienda stabilita in
Italia con lavoratori
operanti in distacco

Azienda non stabilita


in Italia con
lavoratori in distacco
intracomunitario

Fonte

Legislazione scelta
dalle parti o in
assenza paese di
svolgimento
abitualedellavoro
Italia

Legislazione scelta Reg.to


dalle parti, o in 593/2008
assenza paese di
svolgimento
abitualedellavoro
Italia
Art. 57
218/94

L.

CassaEdile

Italia

Italia

Italia

Art. 3 D. Lgs.
72/2000

Contribuzione

Italia

Paesemembro

Paesemembro

Art. 12 Reg.
883/2004

Libriobbligatori

SI

SI

NO
(eventuale
disposizione)

Bustepaga

SI

NO
(eventuale NO
(eventuale
disposizione)
disposizione)

Comunicazione di SI
assunzione

NO

NO

Lettera
assunzione

NO

NO

Orariodilavoroe Italia
riposi

Italia

Italia

Durata
ferie

Italia

Italia

Italia

Art. 3, par. 1,
Dir. 96/71 e
art. 9 Reg.
593/2008
Art. 3, par. 1,
Dir. 96/71 e
art. 9 Reg.
593/2008
Art. 4 D. Lgs.
72/2000

Italia

Italia

di SI

minima Italia

Lavoro
temporaneo

Sicurezza, salute Italia


eigiene

33

Art. 3, par. 1,
Dir. 96/71 e
art. 9 Reg.
593/2008

Istituti normativi

Azienda stabilita in
Italia con lavoratori
occupati stabilmente
residenti in paese
membro

Azienda stabilita in
Italia con lavoratori
operanti in distacco

Azienda non stabilita


in Italia con
lavoratori in distacco
intracomunitario

Fonte

Tutela maternit Italia


elavorominorile

Italia

Italia

Pari opportunit Italia


uomodonna

Italia

Italia

Appalto illecito, SI
art. 18 D. Lgs. N.
276/03

SI

SI

Somministrazione
fraudolenta, art.
28 D. Lgs. n.
276/03
Somministrazione
e
appalto
irregolare,art.27
D.Lgs.N.276/03
Responsabilit
solidale
retribuzioni
appalto interno
art. 29 D. Lgs. N.
276/2003
Responsabilit
solidale
retribuzioni
appalto esterno
art. 29 D. Lgs. N.
276/2003
Responsabilit
solidale
contributi
appalto interno
art. 29 D. Lgs. N.
276/2003
Responsabilit
solidale
contributi
appalto esterno
art. 29 D. Lgs. N.
276/2003

SI

SI

SI

Art. 9 Reg.
593/2008

SI

SI

SI

Art. 9 Reg.
593/2008

SI

SI

SI

Art. 3 D. Lgs.
N.
72/2000
Art. 9 Reg.
593/2008

SI

SI

SI

Art. 9 Reg.
593/2008

SI

NO

NO

Art. 9 Reg.
593/2008

SI

NO

NO

Art. 9 Reg.
593/2008

34

Art. 3, par. 1,
Dir. 96/71 e
art. 9 Reg.
593/2008
Art. 3, par. 1,
Dir. 96/71 e
art. 9 Reg.
593/2008
Art. 9 Reg.
593/2008

C HECK L IST PER IL PERSONALE ISPETTIVO IN SEDE DI PRIMO ACCESSO E


RELATIVO VERBALE CONTENENTE LA RICHIESTA DI ESIBIZIONE DI
DOCUMENTIPERL IMPRESAINREGIMEDIDISTACCOCOMUNITARIO

1) ModelliE101102e/oModelliA1;
2) Elenco dei lavoratori distaccati: si ritiene che possa essere fatta una
disposizione(exart.14D.Lgs.124/2004)aldatoredilavorocomunitario,che
imponga la presentazione di un elenco dei lavoratori distaccati, con
indicazionedelperiodopresumibiledeldistacco;
3) Comunicazioni preventive di distacco allestero, se obbligatori nel paese di
provenienza(comenelcasodellaRomania);
4) Documento di riconoscimento dei lavoratori (da richiedere gi in sede di
primoaccesso);
5) Contrattoindividualedilavorodeilavoratoridistaccatiedeventualeletteradi
assunzione,inquantonormaeuropea;
6) Comunicazione di assunzione registrazione pubblica o documentazione
equivalente (secondo la normativa del Paese di stabilimento del datore di
lavoro);
7) Visura Camerale dellazienda (secondo la normativa del Paese di
stabilimento),alfinediverificarelidoneittecnicoprofessionale;
8) Contratto commerciale tra impresa distaccante e impresa distaccataria:
appalto, trasporto, distacco, di somministrazione di lavoro (lavoro
temporaneo),ecc.;
9) In materia di sicurezza ed igiene sul lavoro, si ritengono applicabili le norme

35

sullasorveglianzasanitariaesullainformazione/formazionedeilavoratori.In
meritoallaprima,siritienedipotere(dovere)richiedereilcertificatomedico
attestantelidoneitallemansioni(overichiestodalTUSIC).Siritienechesia
legittimo, e dunque pienamente accettabile in sede ispettiva, anche il
certificatoredattodalmedicocompetentedelPaesedistabilimento.Quanto
alladocumentazioneobbligatoriaaifinidellasicurezza,siritienechelazienda
comunitariacheoperainedilizia,seprevistodallanormativaitaliana(titoloIV
del TUSIC), debba presentare il POS (Piano Operativo di Sicurezza). Inoltre,
nelleipotesidicuiallart.26TUSIC,ilcommittente(italiano),devecomunque
redigere il DUVRI, secondo le norme generali. In caso di appalto, si ritiene
applicabilelanormacheobbligaancheallusodeltesserinodiriconoscimento;
10)

Prospetti paga (documento equivalente nel Paese di stabilimento). Si

ritiene che si potrebbe anche disporre (art. 14 D. Lgs. 124/2004) che


venganoesibitiiprospettipagasottoscrittidailavoratori,chequantomenoli
riconoscano come consegnati e come riportanti i dati della propria
retribuzione;
11)

Registropresenze(documentoequivalentenelPaesedistabilimento);

12)

Eventuali autorizzazioni amministrative del Paese di stabilimento (es.

somministrazione, selezione personale). Si ritiene che questo tipo di


informazione sia molto utile fin dallinizio dellispezione, soprattutto quando
apparentemente gi in sede di primo accesso (o nelleventuale denuncia) si
ravvisiunipotesidiappaltoillegittimoaisensidellart.29D.Lgs.276/2003o
di distacco illegittimo ai sensi dellart. 30 D. Lgs. 276/2003. Si rileva come
problematico, il fatto che in alcuni Paesi europei, la somministrazione di
lavoro non sottoposta ad un regime autorizzatorio da parte della Pubblica
Amministrazione (es.: GB, NL, ecc.). In questo caso, non esisterebbe una

36

autorizzazioneequivalentedelPaesedistabilimento,aisensidellart.4D.Lgs.
72/2000, ma lispettore potrebbe comunque richiedere lesibizione da parte
dellimpresadiundocumentoequivalenteallavisuracamerale,valeadireun
documento avente valore di pubblicit legale nel Paese di stabilimento
dellimpresastessa;
13)

Perilavoratoriextracomunitaricheoperanopressoaziendecomunitariein

regime di distacco transnazionale: permesso di soggiorno rilasciato


dallAutoritdelPaeseUEdistabilimento,comunicazioneallUTGPrefettura
aisensidellart.27D.Lgs.286/1998;
14)

Allafattispecieapplicabileildirittoitalianoinmateriadiaccessoallavoro

deiminori,inquantonormadiapplicazionenecessaria;
15)

Fatturedellaziendacomunitariaallaziendacommittenteitaliana;

16)

Nel caso dellautotrasporto: Cronotachigrafi, al fine di rilevare il regime

degliorariedellepause,perleventualesanzione;
17)

IscrizionesulLUL:impresadistaccataria/utilizzatrice.
Con riferimento alle norme precettive e sanzionatorie di diritto italiano

richiamate nella Check List sopra indicata, si precisa che le stesse sono da
considerarsi quali norme di applicazione necessaria (art. 9 Regolamento CE n.
593/2008, cd. Regolamento Roma 1) e dunque trovano applicazione
indipendentementedaldirittonazionalecheregolaicontrattidilavoro.
Inaltritermini,anchenelcasoincuiilcontrattoindividualedilavorosia
disciplinatodaldirittonazionalediunaltroPaesemembro,lenormedidiritto
italianodiapplicazionenecessariatrovanocomunqueapplicazione.

37

GLOSSARIO

A PPALTO ( NOZIONE CIVILISTICA COMMERCIALE ): lart. 1655 codice civile


definiscelappaltocomequelcontrattomedianteilqualeunaparteassumecon
organizzazionedeimezzinecessariecongestioneapropriorischio,ilcompimento
di unopera o di un servizio verso un corrispettivo in danaro. Nellambito
dellorganizzazione dei fattori della produzione il contratto di appalto si pone
come scelta imprenditoriale alternativa allacquisizione diretta di lavoratori,
mediantelaffidamentodellarealizzazionedelrisultatofinalevoluto(loperaoil
servizio) ad un soggetto che presenti lorganizzazione idonea al raggiungimento
di tale risultato e se ne accolli i rischi economici. Pertanto colui a cui la
realizzazione dellopera o del risultato affidata (definito appaltatore) ,
normalmente(anchesenonnecessariamente),unimprenditore.Coluicheaffida
la realizzazione dellopera o del servizio (definito appaltante oppure
committente) pu essere un imprenditore oppure un soggetto non operatore
economico (a mero titolo di esempio, un soggetto che affida ad unimpresa la
realizzazionediunedificioodiunaristrutturazioneedilizia).

A PPALTO ( NOZIONE LAVORISTICA ): lart. 29, D. Lgs. n. 276/2003 detta una


nozione di appalto, in piena sintonia con quella civilisticacommerciale (vedi),
ponendo in risalto, ai fini lavoristici, i requisiti essenziali dellappalto, ossia la
presenza in capo allappaltatore dellorganizzazione dei mezzi necessari e
lassunzione del rischio dimpresa, come elementi di demarcazione rispetto alla
somministrazionedilavoro(vedi).

C ONTRATTI COLLETTIVI DI APPLICAZIONE GENERALE : lart. 3, par. 1, Dir.


96/71/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, relativa al distacco dei

39

lavoratori nellambito di una prestazione di servizi, allo scopo di garantire ai


lavoratoridistaccati(vedi)nelterritoriodiunoStatomembroUe,provenientida
altroStatomembroUe,lestessecondizionidilavoroedioccupazioneaccordate
ai lavoratori del luogo ove si svolge la prestazione lavorativa, dispone che nel
settore delle costruzioni (le cui lavorazioni sono specificamente elencate in
appositoallegatoallaDirettivastessa)sianoapplicateailavoratoridistaccatinon
solo le disposizioni di legge, di regolamento ed amministrative, dello Stato di
esecuzione della prestazione lavorativa, ma anche le disposizioni contenute nei
contratti collettivi ed arbitrati dichiarati di applicazione generale, relative,
comunque,allematerieelencatenelleletteredaa)ag),art.3,par.1,Dir.citata.
IlD.Lgs.n.72/2000,diattuazionedellaDir.96/71/CE,stabiliscecheailavoratori
distaccatidaunoStatomembrodiversodallItalia,inItalia,lecondizionidilavoro
applicabilisonoquellestabiliteoltrechedadisposizionilegislative,regolamentari
o amministrative, anche dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni
sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente pi
rappresentative a livello nazionale, relative ad analoghe prestazioni lavorative
subordinatenelluogoincuiilavoratoridistaccatisvolgonolaloroattivit.
Nonviobbligodiapplicazionedellenormedileggeodicontrattocollettivo,in
materia di durata minima delle ferie e di trattamento minimo retributivo
(comprese le maggiorazioni per il lavoro straordinario) se si tratta di lavoratori
qualificati ospecializzati, dipendenti da unimpresa cheforniscebeni periquali
siano necessari lavori di assemblaggio iniziale o di prima installazione,
indispensabilipermettereinfunzionelostessobenefornito,quandoildistacco
nonsiasuperioreadottogiorni.
Tuttavia lapplicazione delle norme di legge, regolamentari, amministrative e di
quellecontenuteneicontratticollettivicomesopraindividuati,ritornaadessere
anche per i distacchi di durata pari o inferiore agli otto giorni nel settore delle

40

costruzioni, (le cui lavorazioni identicamente alla Dir. 96/71/CE citata sono
elencateinappositoallegatoalD.Lgs.citato).
Come si vede il legislatore italiano ha optato per un ampliamento
dellapplicazione dei contratti collettivi ai lavoratori coinvolti in un distacco
comunitario.Infatti,adunesamecomparativo:
b. nella Direttiva previsto che nelle materie elencate nelle lett. a) g), art. 3,
par. 1, i contratti collettivi di applicazione generale si debbano applicare al
settore delle costruzioni (non escludendo si badi altri settori, ma
nemmenoimponendounobbligodiapplicazione)
c. nel Decreto Legislativo dattuazione lapplicazione del contratto collettivo,
caratterizzato dalla comparativa maggiore rappresentativit a livello
nazionale,nonpresentalimitidisettoreproduttivo,elasuanonapplicabilit
previstaesclusivamente(edalparidellanonapplicabilitdelledisposizioni
internedilegge,diregolamentoedamministrative)perlasolamateriadelle
ferie annuali retribuite e del trattamenti retributivi minimi, compreso quello
maggiorato per lavoro straordinario, relativamente, come detto sopra, ai
lavoriindicatinellart.3,comma2,D.Lgs.citato,diduratanonsuperioreagli
ottogiorni.
In dottrina si nota che lapplicazione dei contratti collettivi sopra detti, nei
confrontideilavoratoridistaccatiinItaliadaimpresestabiliteallesterodovrebbe
subire le stesse limitazioni previste per i datori di lavoro italiani, derivanti dalla
mancata attuazione dellart. 39 della Costituzione. Pertanto, in mancanza di
specificaadesionealcontrattocollettivodapartedeldatoredilavorodistaccante
stabilito allestero, sarebbe applicabile la sola parte del contratto collettivo che
fissa i minimi retributivi (ossia la stessa parte vincolante tutti datori di lavoro
italiani).

41

D ISTACCO : il distacco, secondo lordinamento giuridico italiano, la formula


organizzativa del datore di lavoro (definito distaccante) che impiega,
temporaneamente, un proprio lavoratore presso un altro datore di lavoro
(definitodistaccatario)conlafinalitdisoddisfareunpropriointeresse(art.30,
D.Lgs.n.276/2003).Linteressedeldistaccantenonpuesserequelloallamera
fornitura di mano dopera propria ad un altro datore di lavoro, altrimenti si
realizzerebbe una somministrazione di lavoro (vedi), che nellordinamento
giuridico italiano ammessa solo se esercitata da agenzie di lavoro iscritte in
appositialbipubblici(artt.4e5,D.Lgs.n.276/2003).
Norme speciali ammettono il distacco di lavoratori in presenza di situazioni di
crisi aziendale e subordinano la fattispecie allosservanza di precise procedure
checoinvolgonoleorganizzazionisindacali(art.8,L.n.236/1993).

D ISTACCO INTRA GRUPPO : secondo lordinamento giuridico italiano linvio di


un lavoratore da unimpresa ad unaltra appartenente al medesimo gruppo
unipotesi di distacco, poich le diverse imprese coinvolte hanno autonoma e
distinta soggettivit giuridica, Lordinamento italiano non contempla, infatti, la
soggettivitgiuridicadelgruppo(dunquenonsipuritenerelinvioinquestione
comeunmerotrasferimentodaununitproduttivaadunaltra,aisensidellart.
2103, comma 1, ultimo periodo, codice civile).Pertanto anche il distacco intra
gruppo,rientrandopienamentenellafattispeciegeneraledeldistaccotoutcourt,
deve soddisfare i requisiti dellart. 30, D. Lgs. n. 276/2003 (interesse del
distaccanteetemporaneitdeldistacco).Tuttavia,sebbenenonsipossaritenere
automaticamente sussistente linteresse al distacco in capo al datore di lavoro
distaccante per il solo fatto di realizzarsi tra imprese appartenenti al medesimo
gruppo,siritienelecitalaprassideldistaccoallinternodeigruppidimpresache
corrispondanoadunarealeesigenzadiimprenditorialitvoltaarazionalizzare,

42

equilibrandole, le forme di sviluppo per tutte le aziende che fanno parte del
gruppo(vediMinisterodellavoroedellepolitichesociali,Circolaren.28/2005),
fattosempresalvoilrequisitodellatemporaneitdeldistacco.
Il distacco intragruppo anche una delle ipotesi disciplinate di transnazionale
(vedi), e si realizza tra imprese stabilite in diversi Stati membri ed appartenenti
allostessogruppo.

D ISTACCO

TRANSNAZIONALE : il distacco transazionale comprende una

pluralit formule organizzative del lavoro (cc. dd. misure), realizzate attraverso
contratti (anche commerciali) tra datori di lavoro. Questi contratti presentano,
come elemento comune, il temporaneo inserimento, di uno o pi lavoratori in
unorganizzazioneaziendalediversadaquelladacuidipendono.Taleinserimento
non pu configurare un rapporto di lavoro dipendente. Il rapporto di lavoro
dipendenterestatraillavoratoredistaccatoeildatoredilavorodistaccante.La
transnazionalitdeldistaccodatadallapresenzadellostabilimentodeldatore
dilavorodistaccanteinunoStatodiversodaquelloincuiillavoratoreinviatoa
prestare temporaneamente la propria opera. Il distacco pu riguardare anche il
lavoratore autonomo che sia stabilito in uno Stato diverso da quello in cui
temporaneamenteesegueleproprieprestazioniinfavoredialtraorganizzazione
aziendale.Lart.1,par3,Dir.96/71/CEdelParlamentoEuropeoedelConsiglio,
relativaaldistaccodeilavoratorinellambitodiunaprestazionediservizi,prende
inconsiderazioneletreseguentimisuretransazionali:
a. distaccodilavoratorinellambitodiuncontrattodiprestazionediservizitrail
datore di lavoro del lavoratoredistaccatoe ildatoredi lavorostabilitoin un
diversoStatomembro.Illavoratoreprestalapropriaoperapercontoesotto
la direzione del datore di lavoro distaccante (ossia il datore stabilito nello
Stato di invio). Il destinatario della prestazione di servizi non instaura un

43

rapportodilavorodipendenteconillavoratoredistaccato,ilquale,duranteil
periodo di distacco, resta dipendente del datore che lo invia. La figura
contrattualepresentafortianalogieconilcontrattodiappalto(vedi);
b. distacco di lavoratori nellambito dei rapporti commerciali tra imprese
stabiliteindiversiStatimembriedappartenentiallostessogruppodimprese.
Illavoratore,duranteilperiododidistacco,restadipendentedeldatorechelo
invia.Lafiguracoincideconilc.d.distaccointragruppo(vedi);
c. distaccodilavoratorinellambitodiunrapportocommercialetraunimpresa
di lavoro temporaneo (o unimpresa che effettua la cessione temporanea di
lavoratori) da un lato, ed unimpresa utilizzatrice dallaltro lato, quando
limpresa distaccante e quella utilizzatrice siano stabilite in Stati membri
diversi. Il lavoratore ceduto dallimpresa di lavoro temporaneo, per tutta la
durata della cessione in utilizzazione, rimane alle dipendenze dellimpresa
cedente.Lafiguracoincideconlasomministrazionedilavoro(vedi).

L AVORATORE DISTACCATO ( DISTACCO ITALIANO ): illavoratoredipendente


chevienetemporaneamenteinviatoaprestarelapropriaoperapressoundatore
di lavoro distinto da quello con cui intercorre il rapporto di subordinazione. Il
rapportodisubordinazioneconildatoredistaccantepermaneanchenelperiodo
di distacco (vedi), durante il quale il lavoratore, per soddisfare un interesse del
distaccante, presta la propria opera inserito nellorganizzazione del datore
utilizzatoreodistaccatario.

L AVORATORE DISTACCATO ( DISTACCO TRANSNAZIONALE ): lart. 2, par 1,


Dir. 96/71/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, relativa al distacco dei
lavoratori nellambito di una prestazione di servizi, definisce il lavoratore
distaccatocomeillavoratoreche,perunperiodolimitato,svolgeilpropriolavoro

44

nel territorio di uno Stato membro diverso da quello nel cui territorio lavora
abitualmente.
Si tratta del dipendente di un datore di lavoro stabilito in un Paese diverso da
quelloincui,temporaneamente,vieneinviatoaprestarelapropriaopera.
Il lavoratore distaccato durante il periodo di distacco mantiene il legame di
subordinazione con il datore di lavoro originario, prestando la propria opera
nellambito di rapporti sostanzialmente analoghi al contratto di appalto, al
distaccointragruppooallasomministrazionedilavoro,previstidallordinamento
giuridico italiano. Le misure organizzative che rientrano nella disciplina
comunitaria del distacco transnazionale (vedi) sono indicate nellart. 1, par. 3,
lett.a),b)ec),Dir.96/71/CEdelParlamentoEuropeoedelConsiglio,relativaal
distaccodeilavoratorinellambitodiunaprestazionediservizi.

L IBERA

PRESTAZIONE DI SERVIZI : lart. 49 del Trattato Ce vieta ogni

restrizione alla libera prestazione di servizi, allinterno della Comunit, nei


confronti dei cittadini degli Stati membri che siano stabiliti in un Paese della
ComuniteprestinoilloroservizioinunPaesediversodaquellodistabilimento
(vedi). Ogni misura restrittiva alla libera prestazione di servizi, successiva
allentratainvigoredelTrattatoCEproibitaelerestrizioniesistentiataledata
devono essere abolite entro il periodo di transizione, attraverso ladozione di
direttivedelConsiglio,secondounprogrammageneraleprogressivo.

L IBERT DI STABILIMENTO : lart. 43 del Trattato Ce vieta le restrizioni alla


libertdistabilimentodeicittadinidiunoStatomembronelterritoriodiunaltro
Statomembro.Lalibertdistabilimentocomportalaliberalizzazionedellattivit
c.d. non salariata riferita sia al prestatore di servizi sia allimprenditore. Questi

45

soggettipossonostabilirsi(aprendoagenzie,filiali,succursaliouffici)inunoStato
membrodiversodalloStatodistabilimentooriginario.Ognimisurarestrittivaalla
libertdistabilimento,successivaallentratainvigoredelTrattatoCeproibitae
le restrizioni esistenti a tale data devono essere gradualmente soppresse,
attraversoladozionedidirettivedelConsiglio,secondounprogrammagenerale
progressivo.

N ORME DI APPLICAZIONE NECESSARIA : secondo lart. 9, par. 1, Reg. (CE) n.


593/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio, sulla legge applicabile alle
obbligazioni contrattuali (Roma I) le norme di applicazione necessaria sono
disposizioniilcuirispettoritenutocrucialedaunpaeseperlasalvaguardiadei
suoiinteressipubblici,qualilasuaorganizzazionepolitica,socialeoeconomica,al
puntodaesigernelapplicazioneatuttelesituazionicherientrinonellorocampo
di applicazione, qualunque sia la legge applicabile al contratto, secondo il
presenteregolamento.
La suddetta definizione normativa trae origine dal significato attribuito dalla
giurisprudenza della Corte di giustizia delle comunit europee alla nozione di
ordinepubblico(vedi).
Lenormediapplicazionenecessaria,comederogaalprincipiocomunitariodella
liberaprestazionediservizi(infattiessesiimpongonoalprestatorediserviziper
ilsolofattodiessersistabilitoinunPaesediversodaquellodiorigine),trovanoil
loro fondamento logicogiuridico nella protezione degli interessi connessi alla
stabilit sociale, economica e politica del Paese in cui prestazione lavorativa
eseguita,indipendentementedallalegislazioneapplicatadalleparti.

O RDINE PUBBLICO : in base allart. 46, par. 1 del Trattato istitutivo CE (ex art.

46

56)lordinepubblicooperacomeprincipiogeneraleinforzadelqualepuessere
derogata, da una fonte normativa o amministrativa, la libert di prestazione di
servizi.
Stanteilconsiderandon.41dellaDir.2006/123/CE,relativaaiservizinelmercato
interno,ilconcettodiordinepubblicopucomprenderelaprotezionecontrouna
minacciaeffettivaesufficientementegraveperunodegliinteressifondamentali
della collettivit, includendo, in particolare, questioni legate alla dignit umana,
allatuteladeiminoriedegliadultivulnerabiliedalbenesseredeglianimali.
Nellaspecificamateriadeldistaccotransnazionalelordinepubblicooperacome
ulteriore possibile estensione della applicazione delle norme vigenti nello Stato
presso il quale avviene il distacco, secondo quanto previsto dallart. 3, par. 10,
Dir.96/71/CE.

P ARIT DI TRATTAMENTO (O PRINCIPIO DI NON DISCRIMINAZIONE): lart. 3,


comma 1, D. Lgs. n. 72/2000, di attuazione della Dir. 96/71/CE, detta la regola
generale secondo la quale ai lavoratori distaccati, in un distacco transnazionale
(vedi), devono essere applicate, durante il periodo del distacco, le medesime
condizioni di lavoro previste da disposizioni legislative, regolamentari o
amministrative, nonch dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni
sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente pi
rappresentative a livello nazionale, applicabili ai lavoratori che effettuano
prestazionilavorativesubordinateanaloghenelluogoincuiilavoratoridistaccati
svolgonolapropriaattivitinposizionedidistacco.
Ladisposizionedeveessereinterpretataedapplicataallalucediquantostabilito
dalla Direttiva citata e della consolidata giurisprudenza della Corte di giustizia
delle Comunit europee. Pertanto si deve ritenere che le imprese che operano
distacchi transnazionali siano tenute a rispettare, nellambito delle materie

47

elencatenellart.3,par.1,lett.a)g),Dir.96/71/CE,ilivelliminimidicondizioni
di lavoro fissati dalla normativa legale, regolamentare, amministrativa e
contrattuale collettiva maggiormente rappresentativa, dello Stato di esecuzione
dellaprestazionedilavoro.Inoltre,secondolart.3,par.10,Dir.96/71/CE,sono
altresapplicabililenormedelloStatodiesecuzionedellaprestazionelavorativa
che fissino condizioni di lavoro e di occupazione anche in materia diverse da
quelle elencate nel suddetto par .1, laddove si tratti di disposizioni di ordine
pubblico.
Resta fermo il principio della libert di prestazione di servizi (vedi), secondo il
quale le normative nazionali interne non possono imporsi alle imprese che
prestano servizi in regime di distacco transnazionale, se da tale imposizione
derivaunostacoloalliberoaccessoalmercatodiunoStatomembro.
Sideve,dunque,concluderechelenormeinterne(ossiaquellepropriedelpaese
divesisvolgelaprestazionelavorative)nonpossonoessereapplicateselimpresa
distaccante in base alle norme vigenti nel suo ordinamento (Stato di
stabilimento)siaingradoditutelarelecondizionidilavoroedioccupazionedei
propri lavoratori distaccati, nella stessa misura e rispondendo alle medesime
esigenzeacuirispondonolenormedelloStatodidistacco.

S OMMINISTRAZIONE

DI LAVORO

( ORDINAMENTO

ITALIANO ): lart. 2,

comma 1, lett. a), D. Lgs. n. 276/2003, definisce la somministrazione di lavoro


come la fornitura professionale di mano dopera, a tempo indeterminato o a
termine. Ai fini dello svolgimento dellattivit di somministrazione di lavoro,
lart. 4, D. Lgs. n. 276/2003, prevede che le agenzie con stabilimento (vedi) nel
territorio italiano siano iscritte in apposita sezione dellalbo delle agenzie per il
lavoro, tenuto presso il Ministero del lavoro. I requisiti giuridici e finanziari
richiestiperliscrizioneadettoalbosonoindicatinellart.5deldecretocitato.

48

S OMMINISTRAZIONE DI LAVORO ( TRANSNAZIONALE ): lart.4,comma1, D.


Lgs.n.72/2000,diattuazionedellaDir.96/71/CEdelParlamentoEuropeoedel
Consiglio, relativa al distacco dei lavoratori nellambito di una prestazione di
servizi,disponecheleagenziedisomministrazionestabiliteinunoStatomembro
diverso dallItalia siano assoggettate alla stessa disciplina prevista per quelle
stabilite in Italia. Pertanto ad esse si applicano le disposizioni contenute negli
artt.2028,D.Lgs.n.276/2003.
Con riferimento ai requisiti giuridici e finanziari di cui agli artt. 4 e 5, D. Lgs. n.
276/2003,inforzadelladisposizionedicuiallart.4,comma3,D.Lgs.n.72/2000,
non richiesta alle imprese fornitrici di lavoro temporaneo (rectius: agenzie di
somministrazione)lautorizzazionedicuiallart.4,comma2,D.Lgs.n.276/2003,
ove dimostrino di operare in forza di un provvedimento amministrativo
equivalente,rilasciatodall'autoritcompetentediunoStatomembrodell'Unione
europeadiversodall'Italia.

S TABILIMENTO : conformemente alla giurisprudenza delle Corte di giustizia


dellaComuniteuropee,lanozionedistabilimentoimplicalesercizioeffettivodi
unattivit economica per una durata di tempo indeterminata mediante
linsediamentoinpiantastabile.Sussistelostabilimentoanchenelcasoincuiuna
societ sia costituita a tempo determinato o abbia in affitto un fabbricato o un
impianto per lo svolgimento della sua attivit. Lo stabilimento pu sussistere
anche nel caso in cui uno Stato membro rilasci autorizzazioni di durata limitata
soltantoperparticolariservizi.Lostabilimentopuesserecostituitodaagenzie,
filiali, succursali o rappresentanze, ma pu consistere anche in uffici gestiti da
personale del prestatore di servizi, dellimprenditore o da una persona
indipendente ma autorizzata ad agire su base permanente per conto
dellimpresa,comenellarappresentanza.

49

La nozione di stabilimento, implica comunque lesercizio effettivo di unattivit


economica nel luogo in cui insediato (luogo appunto di stabilimento) il
prestatore di servizi, per cui una semplice casella postale non costituisce
stabilimento (vedi il considerando n. 37, Dir. 2006/123/CE del Parlamento
Europeo e del Consiglio, relativa ai servizi nel mercato interno).La nozione di
stabilimento risulta particolarmente importante ai fini dellindividuazione della
legislazione applicabile ai lavoratori dipendenti dellimpresa, che di regola
quelladelluogodistabilimento(p.es.impresastabilitainItaliaapplicazione
dellalegislazioneitaliana).
Tuttavia,nonnecessarialasussistenzadiunostabilimento,masufficientela
presenza al lavoro nel territorio di uno Stato membro, di lavoratori distaccati
(vedi) nellambito di un distacco transnazionale (vedi) per potersi applicare a
questi le condizioni di lavoro e di occupazione vigenti nello Stato di esecuzione
della prestazione lavorativa relative alle materie indicate nellart. 3, par. 1, lett.
a)g), Dir. 96/71/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, fissate da
disposizionilegislative,regolamentarioamministrativee/odacontratticollettivi
odaarbitratidichiaratidiapplicazionegeneralesemprech.Lapplicazionedelle
normefissatedaicontratticollettiviodagliarbitrati,inoltre,limitataalleattivit
riconducibili al settore delle costruzioni, elencate nellapposito allegato alla Dir.
citata.
In ogni caso le parti (datore di lavoro e lavoratori) possono accordarsi per
lapplicazione di una normativa di un Paese diverso da quello di stabilimento e
comunque,ancheinpresenzadiunsimileaccordo,nonpossonoesserederogate
lecc.dd.normediapplicazionenecessaria(vedi)propriedelStatoincuisiesegue
illavoro.

50

A LLEGATO ALLA S EZIONE 1: NOTIFICHE ALL ESTERO DI PROVVEDIMENTI


ISPETTIVI

La tematica delle notifiche allestero interessa gli uffici ispettivi del


Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per le sue necessarie implicazioni
procedurali sulla vigilanza in materia di lavoro e sulla riscossione delle relative
sanzioni. La questione concernente le corrette modalit di notifica dei
provvedimentisanzionatori(verbalediaccertamentoecontestazione,ordinanza
ingiunzione,ecc.)allestero,meritaiseguentiapprofondimenti,precedutidaun
sommarioexcursusdellanormativainmateria.
Notificazioneincasodiresidenza,dimoraedomicilioallestero.

In virt del rimando contemplato dallart. 14, comma 3, della Legge 24


novembre 1981, n. 689, se il destinatario degli atti non ha residenza, dimora o
domicilio nello Stato, e non vi ha eletto domicilio o costituito un procuratore
generale con i poteri previsti dallart. 77 c.p.c., i criteri da utilizzare per la
notificazione dei provvedimenti sanzionatori amministrativi sono da ritenersi
quelliprevistidallart.142delcodicediproceduracivile.
Sul presupposto che lindirizzo allestero del destinatario sia noto, tale
norma rimanda in via privilegiata alle modalit indicate nelle Convenzioni
internazionaliinvigoreedapplicabilialcasoconcreto,oppureimponediavvalersi
dellopera dellAutorit Consolare, ai sensi degli artt. 30 e 75 del D.P.R. n.
200/1967 in materia di funzioni e poteri consolari. Secondo quanto prevede il
comma2dellart.142c.p.c.,infatti,soloqualoranonrisultipossibileeseguirela
notificainunodeisuddettimodileformalitdaseguiresonoquelleprevistedal
primocommadelmedesimoarticolo.

51

Per quanto riguarda il complesso argomento delle notificazioni allestero,


occorrepreliminarmentesuddivideretranotificazioneall'esterodiatti giudiziari
edextragiudiziariinmateriacivileecommerciale,notificazioneall'esterodiattiin
materiapenale(materie,queste,estraneealleattivitispettiveinsensoproprio),
ed infine, ci che maggiormente ci interessa, notificazione all'estero di atti e
provvedimentiamministrativi.
In tema di notificazione all'estero di atti giudiziari ed extragiudiziari in
materia civile e commerciale, si sono succedute nel tempo diverse fonti: la
Convenzione adottata all'Aja il 15 novembre 1965, resa esecutiva in Italia con
legge n. 42/1981; per gli stati dellUnione Europea (ad eccezione della
Danimarca)ilRegolamenton.1348/2000,chehasostituitolaConvenzioneAja,e
successivamenteilnuovoRegolamentosullenotificheinfracomunitariedel13
novembre 2007 (Regolamento n. 1393/20071) relativo alla notificazione e

1
InciascunPaeseilcompitodiprocederedemandatoadunaAutoritcentralericevente.L'ufficiale
giudiziario dellUfficio notifiche atti esteri, su istanza del notificante e ricevute le copie da notificare,
provvede ad inoltrarle a mezzo posta, unitamente ad un apposito modulo contenente la richiesta di
notificazioneegliestremi essenzialidell'atto,allAutoritCentraledesignata. Nonnecessariochele
copiedell'attodanotificaresianotradottenellalinguadelpaeseovesideveprocedere,macivienedi
regola richiesto dal Paese destinatario. La formulamodello, contenente la domanda di notifica e gli
estremi essenziali dell'atto, che viene consegnata al destinatario, al fine di porlo nella condizione di
percepire immediatamente gli elementi fondamentali dell'atto notificato, deve invece essere sempre
obbligatoriamente redatta nella lingua dello Stato richiesto, ovvero in lingua francese o inglese.
L'Autorit centrale procede alla notifica nelle forme previste dalla legislazione interna dello Stato di
destinazione.L'Autoritprovvedealtresaredigereun'attestazione(conformealmodelloprevistodalla
Convenzione)checomprovil'avvenutanotificaelemodalitamezzodellequalisiproceduto,illuogo
eladata,oltrel'identitdellapersonacuisiconsegnatol'atto.

Il Reg. n. 1393/2007, vigente per la "materia civile e commerciale", allart. 1 espressamente


esclude la materia fiscale, doganale o amministrativa [e] la responsabilit dello Stato per atti od
omissioni nell'esercizio di pubblici poteri (acta iure imperii)) e ribadisce il "doppio canale" di
trasmissionedegliatti(contattodirettoperletterarogatoriatragliorganidesignatidagliStatimembrie
notificazione diretta nella triplice alternativa della via consolare, della via postale e della immediata
investitura dell'ufficiale giudiziario o di altri funzionari o persone competenti ad eseguire la
notificazionedirettamentenelloStatodiricezione).Sievidenziano:lapossibilitdelrifiutodiricevere
l'attodanotificareperilmancatorispettodeirequisitilinguistici,insituazionieccezionali;ilpielastico
regime linguistico, prevedendo che l'atto notificando debba essere redatto in una lingua ufficiale del
luogodinotificazioneoinunaqualunquelinguacompresadaldestinatario;ildirittodeldestinatarioad

52

comunicazione degli atti (GUUE L. 324 del 10 dicembre 2007), che, allart. 1,
espressamente esclude la materia fiscale, doganale o amministrativa [e] la
responsabilit dello Stato per atti od omissioni nell'esercizio di pubblici poteri
(actaiureimperii).TaleRegolamentosubentrato,dal13novembre2008(con
leccezione dellart. 23, applicabile dal 13 agosto 2008), al Reg. n. 1348/2000,
contestualmenteabrogatonellasuaintegralit.
Notificadiattiamministrativiapersoneresidentiallesteroincasodi
indirizzoconosciuto

I.Perquantomaggiormenteattienelamateriaispettiva,intemadinotifica
di atti amministrativi allestero in vigore la Convenzione di Strasburgo del
24.11.1977,ratificatadallItaliaconLeggen.149 del21/03/1983.Glialtri Stati
che hanno aderito a tale Convenzione sono attualmente: AUSTRIA, BELGIO,
ESTONIA,FRANCIA,GERMANIA,ITALIA,LUSSEMBURGOeSPAGNA.
Nel caso si debba notificare un atto amministrativo a persona residente
allestero, occorre dunque verificare in primo luogo se il paese di destinazione

essere informato della sua facolt di rifiuto non solo ad opera dell'autorit decentrata dello Stato di
ricezione (in caso di lettera rogatoria), ma altres degli agenti diplomatici o consolari o dell'autorit o
soggetto incaricato dell'esecuzione della notifica diretta via posta (in caso di ricorso alla modalit del
serviziopostaledirettamentedalloStatomittente).

Passandoallanotifica consolare,ilcuiutilizzoriconosciuto,inalternativa,lart.30,D.P.R. n.
200/1967,affidaallautoritconsolareilcompitodiprovvederedirettamente,ancheamezzoposta,o
tramite le autorit locali, in conformit alle convenzioni internazionali ed alle leggi dello Stato di
residenza, alla notificazione degli atti ad essa rimessi, salva la facolt, ai sensi dellart. 75, D.P.R. n.
200/1967, di rimettere gli atti per la notifica al Console nella cui circoscrizione si trovi il destinatario.
Devessere comunque segnalato che tale strumento , in genere, utilizzato per le notifiche ad italiani
residentiallestero.

La notificazione diretta a mezzo posta in concreto consente la spedizione allestero da parte


dellufficiale giudiziario italiano di lettere raccomandate con avviso di ricevimento. Naturalmente tale
notifica abbrevia i tempi di esecuzione, ma pu implicare notevoli rischi in merito al buon esito del
procedimento, dato che, contrariamente a quanto avviene in ipotesi di notificazione a mezzo posta
internaaisensidellart.8,leggen.890/1982,ilprocedimentononpotrritenersiperfezionatonelcaso
incuiildestinatariorifiutidiricevereilpiegoodifirmarel'avvisodiricevimentoecomunquequando
manchilaprovadellaconsegnaaldestinatario.

53

abbiaratificatoomenolacitataconvenzione2.
In caso positivo, ai sensi di tale Convenzione le richieste di notifica
debbonoessereinviateconlemodalitdiseguitoriportate.
A.DirettamentealleAutoritcentralidesignatedaipaesiaderenti.
La Convenzione prevede (art. 2) che ogni Stato contraente designi una
Autorit centrale ricevente incaricata di ricevere le domande di notifica dei
documenti in materia amministrativa provenienti da Autorit di altro Stato
contraente,edidarviseguito.
Aisensidellart.6dellaConvenzione,larichiestacontenutanelformulario
pu anche concernere una forma particolare di notifica indicata dalla Autorit
richiedente, purch tale forma non sia incompatibile con la legge dello Stato
richiesto. LAutorit richiedente pu anche richiedere che la notifica sia fatta
entro un determinato termine, qualora detto termine possa essere rispettato
dallAutoritricevente.
Lattodanotificaredovressereinviatoindoppiacopia,inlinguaitaliana
(tuttavia, ai fini del corretto perfezionamento, onde prevenire il rifiuto del
documentodapartedelsuodestinatarioperilmotivodinonconoscerelalingua
nella quale esso redatto, consigliata la traduzione nella lingua del paese
destinatarioonellalinguaveicolareconosciuta)accompagnatodalfacsimiledel
modulochesitrovainallegatoaltestodellacitataConvenzioneedallapresente

2
Tutteleinformazioniriguardanti taleConvenzionesonoreperibilisulsitowww.conventions.coe.int.
SottoiltitoloCouncilofEuropeTreatiescheappareinaltoasinistra,cliccandosullavoceFullListsi
halelencocompletodelleconvenzioni;quellacheinteressalamateriainquestionela094European
Convention on the Service abroad of Documents relating to Administrative Matters. Cliccando su
questa voce, possibile ottenere il testo della Convenzione (sia in formato word che html) nonch
lelencodelleAutoritCentralidesignatedaipaesiaderentiperlaricezionedellenotificheediformulari
dautilizzare(questiultimisonoallafinedeltestodellaConvenzioneinformatoword).

54

nota,iningleseofrancese,debitamentecompilatoinognisuaparteinunadelle
medesimelingue.
A questo punto lautorit dello Stato richiesto redige un attestato
conforme al facsimile del modulo allegato alla Convenzione che certifica
lesecuzionedelladomanda, precisandooveoccorrailfattochene haimpedito
lesecuzione. Lattestato viene indirizzato direttamente allAutorit richiedente
dallaAutoritcheloharedatto.
B. Tramite propri funzionari consolari o, se le circostanze lo richiedono, i
propriagentidiplomatici
Ai sensi dellart. 10 della citata Convenzione, ogni Stato contraente ha la
facolt di far procedere direttamente i propri funzionari consolari o, se le
circostanze lo richiedono, i propri agenti diplomatici, alle notifiche dei
provvedimenti, tradotti preferibilmente nella lingua del paese destinatario, a
persone che si trovino sul territorio di altri Stati contraenti. Tale procedura
attivabilesempreneiconfrontideicittadinidelloStatorichiedenteepuessere
interdetta nei casi in cui il singolo Stato si sia opposto, in sede di ratifica o
comunque di approvazione della Convenzione, all'uso di tale facolt sul proprio
territorio,nelcasoincuiundocumentodebbaesserenotificatoadunodeisuoi
cittadinioaduncittadinodiunoStatoterzooadunapolide,efermalafacolt
perglialtriStaticontraentidivalersidellamancanzadireciprocit.
C.Notificadirettaamezzoraccomandataconricevutadiritorno
Ai sensi dellart. 11 della citata Convenzione, ogni Stato contraente ha la
facolt di provvedere alle notifiche dei provvedimenti, tradotti nella lingua del
paese destinatario, agli interessati che si trovino sul territorio di altri Stati
contraenti direttamente a mezzo raccomandata internazionale con ricevuta di

55

ritorno.Ancheall'usoditalefacoltsul proprioterritoriolecito,per il singolo


Stato, opporre il proprio rifiuto, ferma la condizione di reciprocit per gli altri
Staticontraenti.Allemodalitdinotificadicuiallart.11,attualmente,sioppone
infattilaGermania.
D.Altrevieditrasmissione
Aisensidellart.12dellaConvenzione,ogniStatocontraentehalafacolt
diutilizzarelaviadiplomaticaoconsolareperrichiederelanotificadidocumenti,
giusti gli artt. 30 e 75 del D.P.R. n. 200/1967 in materia di funzioni e poteri
consolari(diquestamodalitsidirpispecificamentediseguito).
II. Nel caso, invece, in cui il paese non sia firmatario della predetta
Convenzione (ma rientri nella lista di paesi sotto riportata), secondo le
indicazionifornitedalMinisterodegliAffariEsteri,D.GpergliItalianiallesteroe
lePolitichemigratorie,UfficioIV,comunquepossibileperprassiinternazionale
la notifica a mezzo posta raccomandata internazionale, con le medesime
modalit di cui al punto precedente, dal momento che la normativa locale non
prevede motivi ostativi alla trasmissione diretta da parte degli uffici
dellAmministrazionepubblicaitaliana:

ALBANIA
AUSTRALIA
CANADA
CILE
COLOMBIA
COSTARICA
ELSALVADOR
FILIPPINE
FINLANDIA
GIORDANIA
GRANBRETAGNA
IRAQ
IRLANDA
ISRAELE

56

LETTONIA
MOZAMBICO
NUOVAZELANDA
OMANPAESIBASSI
PARAGUAY
PER
PORTOGALLO
REP.DICOREA
SINGAPORE
SLOVACCHIA
SVEZIA
UGANDA
UNGHERIA

III. La notifica di atti a soggetti residenti nelle Repubbliche della ex


Jugoslavia (BosniaErzegovina, Croazia, Macedonia, Montenegro, Serbia,
Slovenia) deve avvenire, come previsto dallart. 4 della Convenzione italo
jugoslava di assistenza giudiziaria e amministrativa firmata a Roma il 3.12.1960
(G.U.n.237del20.09.62),periltramitedelMinisteroItalianodellaGiustizia.Gli
atti andranno pertanto inviati direttamente al predetto Dicastero, DGGC Uff. II,
ViaArenula70,00186ROMA.
IV.Soloneicasiincuirisultaimpossibileeseguirelanotificazioneinunodei
modiconsentitidalleConvenzioniInternazionali,pertuttiglialtripaesisiricorre
alla"viadiplomaticanormale",aisensidegliarticoli30e75delD.P.R.5.1.1967,
n.200,inviandoduecopiedell'atto,conrelativatraduzionenellalinguadelpaese
didestinazioneonellalinguaveicolare(ingleseofrancese)inuso,direttamente
alle Rappresentanze diplomaticoconsolari italiane allestero, avendo cura di
individuare il Consolato territorialmente competente in relazione al luogo di
notifica (per la verifica della rete consolare si pu consultare lindirizzo web:
http://www.esteri.it/MAE/IT/Ministero/Servizi/Italiani/Rappresentanze/).
Sar cura della Rappresentanza restituire allufficio richiedente una copia
dellatto con la relata di notifica. A tale scopo opportuno richiedere, per
esigenzedispeditezzaedieconomicit,chelarelatasiatrasmessaallindirizzodi
Posta Elettronica Certificata segnalato dallAutorit richiedente allatto della
richiestadinotifica.
V. Nel caso sia necessario provvedere alla notifica di un atto
amministrativo nei confronti di italiani residenti allestero, le procedure da
utilizzaresono:
lanotificaamezzopostaraccomandatainternazionale(pergliStatiaderenti

57

alla Convenzione di Strasburgo, ai sensi dellart. 11 della medesima


Convenzione, e per gli Stati che ammettono tale forma di notifica sopra
indicatialpuntoII);
qualorailsingoloStatodidestinazionenonsiatraquellicheammettonotale
procedura,quellaprevistadagliarticoli30e75delD.P.R.200/1967(dicuial
precedentepuntoIV).
Nei casi di cui al presente punto, essendo la notifica rivolta a cittadini
italiani,nonrichiestalatraduzionedellattonlacompilazionedelformulario,
ma sufficiente una richiesta indirizzata al Consolato Italiano territorialmente
competente in cui siano correttamente evidenziati i dati di residenza del
destinatario.
VI. In caso di indirizzo sconosciuto non possibile effettuare la notifica
dellatto allestero. Daltronde, secondo la previsione del comma 5 dellart. 14
dellaleggen.689/1981periresidentiallestero,qualoralaresidenza,ladimora
oildomiciliononsianonoti,lanotificanonobbligatoria.
In ogni caso, qualora il destinatario di un atto sia irreperibile, o siano
sconosciuti la residenza, la dimora od il domicilio attuale, qualora si conosca
lultimaresidenzao lultimo domicilioallesteroo il luogoesterodinascita,vi
lestremapossibilitdiprovvedereallanotificaaisensidell'art.143c.p.c.,sempre
che lo Stato di destinazione contempli una simile procedura. Si raccomanda,
alluopo,diindicareoilluogodinascitaoquellodiultimaresidenzaall'esterodel
soggetto interessato, per i seguiti da parte della Rappresentanza consolare alla
qualel'Autoritamministrativapotrindirizzarelarelativadocumentazione,per
l'affissione all'albo della casa comunale. In assenza di tali dati l'atto sarebbe
restituitosenzaadempimento.

58

NotificazionediattiamministrativiinROMANIA

Inassenzadiaccordidicooperazioneinternazionaleperlamateriadicuisi
tratta,larichiestadinotificadiattidinaturaamministrativaacaricodisoggetti
residenti nella Repubblica di Romania va spedita direttamente alla
Rappresentanza diplomaticoconsolare italiana sotto indicata in doppia copia,
completa di relativa traduzione preferibilmente in lingua locale, accompagnata
dal relativo formulario. Successivamente la Cancelleria Consolare curer la
restituzione all'ufficio richiedente di una copia dell'atto con la relata di notifica,
ancheconlemodalitdescrittealpuntoIV.
AmbasciatadItaliaaBucarest
Str.HenryCoanda9,Sector1
010667Bucarest
Tel.:0040213052100Fax.:0040213120422
Sitoweb:www.ambbucarest.esteri.it
Email:ambasciata.bucarest@esteri.it

Sisegnala,cheincasodiindirizzosconosciutononpossibileeffettuarela
notificapoichleinformazioniriguardanti"ildomicilio/laresidenzainRomaniadi
cittadini romeni", rientrano nella categoria di dati a carattere personale (Legge
romena n. 677/2001), per cui non possono essere forniti allUfficio della
Cancelleriaconsolare.Intalsenso,lelocaliautorithannoindicatocomeorgano
diriferimentol'IstitutoNazionaleperl'EvidenzadellaPopolazione(INEP)pressoil
Ministerodell'AmministrazioneedegliInterniinBucarest,acuieventualmenteci
sipurivolgere:
InspectoratulNationalpentruEvidentaPopulatieidincadrulMinisterului
AdministratieisiInternelor
Str.ObcinaMaren.2,Sector6
Bucuresti(Romania)
SitoWeb:http://www.evidentapersoanelor.ro
Email:inep@mira.gov.ro

59

SEZIONE2
QUADROINFORMATIVOSINTETICOSUIPRINCIPALIASPETTI
NORMATIVIRELATIVIALLAMATERIADELDISTACCOINROMANIA

61

1.

P ROVVEDIMENTI

GENERALI

RIGUARDANTI

LE

PROCEDURE

AMMINISTRATIVEPERICONTRATTIDILAVOROIN R OMANIA

IlsistemaformaleamministrativodeirapportidilavoroinRomaniasibasa
sullaformascrittadelcontrattoindividualedilavoro.Questoobbligouniversale
viene stabilito attraverso latto normativo organico nellambito dei rapporti di
lavoro, la Legge n. 53/2003 il Codice del lavoro e precede linizio dello
svolgimentodellattivitdellavoratore.
Laregistrazioneeilmonitoraggiodeirapportidilavorovengonoeffettuati
in un registro elettronico di registrazione dei lavoratori, gestito parallelamente
dai datori di lavoro e dallIspettorato del Lavoro attraverso gli ispettorati
territorialidellavoro.Idatoridilavororegistranoidatideiproprilavoratorinel
registro e li trasmettono allispettorato territoriale del lavoro prima
dellassunzione, nonch alla data della cessazione del rapporto di lavoro
(DeliberadelGovernon.161/2006).
I datori di lavoro con capitale integralmente privato hanno lobbligo
supplementare di registrazione dei contratti individuali di lavoro stipulati in
forma scritta, attraverso la consegna presso gli ispettorati territoriali del lavoro
(Leggen.130/1999).
Ilmeccanismostoricodiregistrazionedellavoro,creatonel1976ebasato
sullibrettodilavoro,cesserallafinedellanno2010esartotalmentesostituito
dal registro elettronico di registrazione dei lavoratori e dal sistema delle
dichiarazioninominaliriguardantileassicurazionisociali.

63

TABELLARIASSUNTIVADEGLIADEMPIMENTIRIGUARDANTIIRAPPORTIDILAVOROCHEDEVONOESSERE
REALIZZATIDALDATOREDILAVORO

Obbligazione

Momento

Visitamedicapreassuntivae
periodica

Anteriorealla
sottoscrizionedel
contratto
individualedi
lavoro
Anterioreallinizio
dellattivit

Schedaattitudinale
(conservatadalresponsabile
delpostodilavoro)
- Cartellasanitariadel
lavoratore
IlContrattoindividualedilavoro

Registrazionenelregistro
generaledeilavoratori

Anterioreallinizio
dellattivit

Trasmissionedeidatidal
registrogeneraledei
lavoratori,riguardantiil
lavoratoreeilcontratto
individualedilavoro,agli
ispettoratiterritorialidel
lavoro
Formazionedeilavoratori
nellambitodellasicurezzae
salutesulpostodilavoro
formazioneintroduttivo
generale;
formazionesulpostodi
lavoro;
formazioneperiodica.
Registrazionedelcontratto
individualedilavoropresso
gliispettoratiterritorialidel
lavoro(soloperidatoridi
lavoroconcapitale
integralmenteprivato)
Consegnadeidocumenti
riguardantilasottoscrizione,
lamodifica,lasospensionee
lacessazionedelcontratto
individualedilavoropresso
gliispettoratiterritorialidel
lavoro(soloperidatoridi
lavoroconcapitale
integralmenteprivato),
inclusiidocumenti
riguardantiilcambiamento
delpostodilavoro(incarico
distaccoallestero)
Provvedimentovalidoentroil
31.12.2010

Anterioreallinizio
dellattivit

Programmainformaticomessoa
disposizionedallIspettoratodel
Lavoro,custoditoecompletatodal
datoredilavoro
- Ricevutadellatrasmissione
deidationlineoppure
ricevutadiconsegnaagli
sportellidegliispettorati
territorialidellavoro
- Basedatigestita
dallIspettoratodelLavoro
Schedadiformazioneindividuale
(conservatadalresponsabiledel
postodilavoro)

Sottoscrizioneinforma
scrittadelcontratto
individualedilavoro

Anterioreallinizio
dellattivit

Documento/atto
-

Attonormativo
-

Leggen.53/2003
Codicedellavoro
DeliberadelGoverno
n.355/2007

Leggen.53/2003
Codicedellavoro
- DirettivadelMinistro
delLavoron.
64/2003
DeliberadelGovernon.
161/2006

DeliberadelGovernon.
161/2006

Leggen.319/2006
DeliberadelGoverno
n.1425/2006

Entro20giorni
Numerodiregistrazioneedatasul
dallasottoscrizione formulariodelcontratto
individualedilavoro

Leggen.130/1999

Entro5giorni
dallultimazione

Leggen.130/1999

Numerodiregistrazioneedatasul
documentoconsegnatoe/o
numerodiregistrazioneedatasul
documentodiconsegnadegliatti

64

Obbligazione
Registrazionenelregistro
generaledeilavoratoridella
cessazionedelcontratto
individualedilavoro
Trasmissionedeidatidal
registrogeneraledei
lavoratori,riguardantila
cessazionedelcontratto
individualedilavoro,presso
gliispettoratiterritorialidel
lavoro
Consegnadellericevutedi
calcolodeidirittisalariali
(soloperidatoridilavoro
concapitaleintegralmente
privato)
Provvedimentovalidoentroil
31.12.2010
Completamentodellibretto
dilavoro
Provvedimentovalidoentroil
31.12.2010

Notificanominaledei
lavoratoriperlagestionedei
fondiperleassicurazioni
sociali(pensioni,
disoccupazione,incidentisul
lavoroemalattie
professionali,sanit)

Momento
Alladatadi
cessazione

Alladatadi
cessazione

Mensilmente,
entroil25del
mesesuccessivo

Entro15giorni
dallassunzione
oppure
dallavvenuta
modificao
cessazionedella
medesima
Mensilmente,
entroil25del
mesesuccessivo

Documento/atto
Programmainformaticomessoa
disposizionedallIspettoratodel
Lavoro,custoditoecompletatodal
datoredilavoro
- Ricevutadellatrasmissione
deidationlineoppure
ricevutadiconsegnaagli
sportellidegliispettorati
territorialidellavoro
- Basedatigestita
dallIspettoratodelLavoro
Numerodiregistrazioneedatasul
documentoconsegnatoe/o
numerodiregistrazioneedatasul
documentodiconsegnadegliatti

Attonormativo
DeliberadelGovernon.
161/2006

DeliberadelGovernon.
161/2006

Leggen.130/1999

IlLibrettodilavoro(viene
conservatopressolasededel
datoredilavorooppurepresso
lispettoratoterritorialedellavoro
peridatoridilavoroconcapitale
integralmenteprivato)

Ricevutadellaconsegnaon
lineoppurenumerodi
registrazioneedatasul
documentoconsegnato
Basedatidellagestionedei
fondi

65

DecretoLegislativon.
92/1976
DirettivadelMinistro
delLavoron.
136/1976

Leggen.19/2000e
DirettivadelMinistro
delLavoron.
340/2001
Leggen.76/2002e
DirettivadelMinistro
delLavoron.
405/2004
Ordinanzadiurgenza
n.158/2005e
DirettivadelMinistro
dellaSanitn.
60/2006

2. C ONTRATTI C OLLETTIVI N AZIONALIIN R OMANIA

Il diritto alle contrattazioni collettive in materia di lavoro e il carattere


obbligatoriodelleconvenzionicollettivesonogarantitedallaleggefondamentale,
laCostituzionedellaRomania.
Il sistema dei contratti collettivi di lavoro ha una struttura gerarchica
(nazionale, ramo delleconomia nazionale, gruppo di imprese/unit,
impresa/unit)esibasasulprincipiodellarappresentativitperlasottoscrizione
edellapplicabilituniversale(Leggen.130/1996).
Il contratto collettivo di lavoro stipulato a livello nazionale applicabile a
tuttiidatoridilavoroinRomania.
TABELLARIASSUNTIVADEIPRINCIPALIELEMENTIDELCONTRATTOCOLLETTIVONAZIONALE
Contrattocollettivodilavorounicoalivellonazionale
20072010
Duratanormaledellorariodilavoro

Duratamassimadellorariodilavoro
Durataminimadelriposoperiodico

Validodal01.01.2007al31.12.2010

8oregiornaliere.

12oregiornaliere;
48oresettimanali.
12oregiornaliere;
due giorni alla settimana, di solito sabato e
domenica.
21giornilavorativi;
20 giorni lavorativi nel primo anno di attivit
lavorativa.
600Leiperlavorinonqualificati;
720Leiperlavoriqualificati;
1.200Leiperpostidilavoroperiqualirichiesto
diplomadiscuolasuperiore.
compensazionecontempoliberoneisuccessivi30
giorni oppure pagamento con maggiorazione del
100%

Durataminimadelleferieannualiretribuite

Salariominimo

Compensazioneoppurepagamentodellavoro
straordinario

66

3. C ONTRATTO C OLLETTIVO N AZIONALE NEL SETTORE DELLE


COSTRUZIONIIN R OMANIA

Il contratto collettivo di lavoro stipulato nel settore delle costruzioni


applicabile a tutti i datori di lavoro che operano in questo ramo di attivit,
indiferentemente dal fatto che abbiano partecipato oppure siano stati
rappresentatiallacontrattazioneeallasottoscrizionedelmedesimo.
TABELLARIASSUNTIVADEIPRINCIPALIELEMENTIDELCONTRATTOCOLLETTIVONAZIONALEDELSETTORE
COSTRUZIONI
Contrattocollettivodilavoronelsettoredelle
costruzioni
Duratanormaledellorariodilavoro

Duratamassimadellorariodilavoro
Durataminimadelriposoperiodico

Validodal05.12.2007al05.12.2010

10oregiornaliere.

12oregiornaliere;
48oresettimanali(comemediaannuale).
12oregiornaliere
due giorni alla settimana, di solito sabato e
domenica.
21giornilavorativi;
20 giorni lavorativi nel primo anno di attivit
lavorativa.
650Leiperlavorinonqualificati;
780Leiperlavoriqualificati;
1.300Leiperpostidilavoroperiqualirichiesto
diplomadiscuolasuperiore.
compensazionecontempoliberoneisuccessivi30
giorni oppure pagamento con maggiorazione del
100%.

Durataminimadelleferieannualiretribuite

Salariominimo

Compensazioneoppurepagamentodellavoro
straordinario

67

4. L EGISLAZIONEROMENARIGUARDANTEILDISTACCODEILAVORATORI

LaDirettiva96/71/CEstatatraspostaneldirittoromenotramitelaLegge
n. 344/2006 sul distacco dei lavoratori nellambito della prestazione di servizi
transnazionali e la Delibera del Governo n. 104/2007 per la regolamentazione
della procedura specifica riguardante il distacco dei lavoratori nellambito della
prestazionediservizitransnazionalisulterritoriodellaRomania.
LIspettorato del Lavoro lautorit pubblica romena competente per il
distacco dei lavoratori nellambito della prestazione di servizi transnazionali, il
quale:
ha attribuzioni di ufficio di collegamento, ed effettua uno scambio di
informazioni con le istituzioni competenti negli Stati Membri dellUnione
EuropeaoppurenellaComunitEconomicaEuropea;
vigila sul rispetto dei diritti dei lavoratori distaccati sul territorio della
Romanianellambitodellaprestazionediservizitransnazionali;
riceve, tramite gli ispettorati territoriali del lavoro, la comunicazione
dellimpresa che presta servizi transnazionali riguardante il distacco dei
lavoratori.
Limpresa che distacca lavoratori allo scopo di effettuare prestazione di
serviziinRomaniadeve:
comunicare allispettorato territoriale del lavoro, per iscritto, in lingua
romena, prima dellinizio dellattivit, i dati riguardanti i lavoratori distaccati
(unacopiadellacomunicazionevienetrasmessaanchealbeneficiario);

68

assicurare ai lavoratori distaccati il livello minimo delle condizioni di lavoro


essenzialiprevistedallalegislazioneromena;
custodireemettereadisposizionedellispettoredellavoro,nellambitodelle
azionidicontrollo,ilcontrattodiprestazionediservizieidocumentinecessari
perlaverificadelrispettodellecondizionidilavoro;
sottoporsi al regime delle sanzioni romene per la mancata osservanza degli
obblighilegali(siaquellilegatiallaproceduradidistacco,siaquellistabilitiper
la mancata osservanza delle norme romene riguardanti le condizioni di
lavoro).

69

TABELLA RIASSUNTIVA DELLE ATTIVIT DEGLI ISPETTORI DEL LAVORO ROMENI, NELLAMBITO DEL
CONTROLLO SULLAPPLICAZIONE DEI PROVVEDIMENTI LEGALI RIGUARDANTI IL DISTACCO DEI
LAVORATORINELLAMBITODELLAPRESTAZIONEDISERVIZITRANSNAZIONALI
Accessoaipostidilavoro,senzapreavvisoesenzaessereaccompagnatidalresponsabiledelposto
dilavoro

Documenti richiesti dallispettore del lavoro al rappresentante legale in Romania dellazienda


comunitariachedistaccalavoratorialloscopodieffettuareprestazionediservizi:
lattodifondazionedellaziendacomunitaria,dalqualerisultinoidatidiidentificazionedella
medesima,lasede,ilcodicefiscale,ilnomedelrappresentantelegale(incopia);
latto dal quale risulti la qualit di rappresentante legale in Romania oppure di delegato
dellazienda comunitaria, per la persona che fa da collegamento con lautorit romena (in
copiasesitrattadiquelloriguardantelafondazionedellaziendaeinoriginalesesitrattadi
unadelega/procuraperlattivitinRomania);
ilcontrattostipulatoconilbeneficiarioromeno,inbasealqualelaziendacomunitariapresta
servizi(incopia);
la ricevuta della trasmissione della comunicazione del distacco dei lavoratori allispettorato
territorialedellavoro(incopia);
latto di assunzione, oppure, in mancanza dellobbligo della compilazione del medesimo nel
Paesedistabilimento,ildocumentolegaleprevistodallalegislazionedelPaesedistabilimento,
contenenteglielementiessenzialidelcontrattodilavoro(validialmomentodelcontrollo),per
ognunodeilavoratoridistaccati(incopia);
laricevutadellassunzionelegaleallavoronelPaesedistabilimentodeilavoratoristranieri;
lattodicambiamentodelpostodilavorodalPaesedistabilimentoinRomania(distacco)ei
documenti che accertano i diritti pecuniari straordinari attinenti al distacco, per ognuno dei
lavoratoridistaccati(incopia);
il formulario E101/A1 rilasciato dalle autorit del Paese di stabilimento per ognuno dei
lavoratoridistaccati(incopia);
la ricevuta del pagamento dei diritti salariali e dei diritti legati al distacco, per ognuno dei
lavoratoridistaccati(incopia);
ildocumentocheattestileoredilavoroeseguitedailavoratoridistaccati(inoriginale);
atticheattestinoleffettivosvolgimentodellaformazionesulpostodilavoroelasorveglianza
sanitariaperilavoratoridistaccati(inoriginale/incopia);
qualsiasialtroattoedocumentorilevanteperlispettoredellavoro.

Identificazionemediantelegittimazionedeilavoratoridistaccati

Intervisteailavoratoriindistaccocomunitarioerichiestadicompilazionedialcuneschedescrittedi
identificazione,riguardantilecondizionidilavorodicuigodono

Fotografie,registrazioniaudiovideo

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