Costruzione di Macchine
CRITERI DI VERIFICA
Il grande numero di teorie di rottura un indice dellincertezza che comunque c nel definire
lequivalenza tra uno stato di sollecitazione triassiale ed uno monoassiale.
Daltra parte, il modo di cedere dei materiali diverso, quindi non possibile sviluppare una teoria
unica di rottura.
In relazione al modo di cedere i materiali possono essere:
Teorie di cedimento
Sono di interesse pratico per la costruzione di macchine; vediamo le pi note.
(Von Mises, Hencky, Huber):fornisce la stessa tensione ideale della teoria della max tensione
ottaedrale tangenziale, anche se lipotesi di cedimento diversa.
Per ciascuna di queste teorie verranno formulate le ipotesi di rottura e sviluppate le espressioni dei
relativi *, che provocano lo stesso effetto (secondo lipotesi adottata) della reale sollecitazione
(triassiale, piana)
cr
cr
dovecr, cr sono i valori di tensione per cui il materiale si trova al limite della resistenza
Si tenga ben presente per che:
cr
= sn ; cr = sn
MATERIALI DUTTILI
cr
= R ; cr = R
MATERIALI FRAGILI
119
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
Figura 4.1
Esempio: una sfera di acciaio nella Fossa delle Marianne non viene danneggiata dalla pressione del
mare.
N.B. abbastanza facile applicare ad un provino uno stato di compressione idrostatico, mentre molto
difficile applicare uno di trazione idrostatico. Daltra parte, questo vuol dire anche che questo tipo di
sollecitazione non si verifica facilmente negli organi di macchina.
Per uno stato idrostatico deve essere:
*= 0
N.B. queste sono due condizioni necessarie, non sufficienti, perch la teoria sia buona.
120
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
= max = max [ 1 , 2 , 3 ]
Figura 4.2
* < cr
121
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
Figura 4.3
* =
122
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
Mt
Figura 4.4
Mt
Wp
* =
Al cedimento:
= cr =
cr
cr
=1
cr
cr
= 0.55 1
cr
123
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
Figura 4.5
Si sceglie la max in valore assoluto senza tener conto del segno (teoria antiquata)
2.
max ( trazione )
124
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
Figura 4.6
Infatti pi facile la rottura a trazione che non a compressione (materiali fragili dissimetrici)
NOTA
I materiali duttili cedono per scorrimento (e quindi per effetto delle ) mentre quelli
fragili cedono per effetto delle .
Se analizziamo i due casi di trazione pura e torsione pura (circoli di Mohr), vediamo che, a pari , la
max corrispondente allo stato di sollecitazione uguale alla max a torsione, ed a 2max a trazione.
Allora si capisce che se il materiale cede a causa delle (materiale duttile) il rapporto a
2, mentre se cede per effetto delle (materiale fragile) il rapporto
cr
cr circa 1.
Figura 4.7
125
cr
cr circa
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
un materiale fragile:
cr
cr
Figura 4.8
cr
cr
Figura 4.9
Nel piano 1,
Figura 4.10
126
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
PUNTO A
Figura 4.1
2= 1
Figura 4.12
127
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
PUNTO C
Figura 4.13
1
2
x+
2
+ 2xy = x
2
Figura 4.14
128
1
2
+ 4 2xy
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
TENSIONE IDROSTATICA
Se considero lipotesi: =
Figura 4.15
1.
Figura 4.16
2.
129
max =
AB
2
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
Figura 4.17
3.
Figura 4.18
4.
Figura 4.19
Il caso di tensione piana facilmente induce in errore perch essendo nulla una tensione principale lo
stato tensionale viene rappresentato con un unico circolo di Mohr (relativo alle due 0)
130
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
max
max =
O'
O B
2
Figura 4.20
Fino ad ora nelle teorie viste ci siamo sempre riferiti alle (espresse direttamente o in funzione delle
), e le prove erano riferite alla prova fondamentale di trazione.
Ma nel caso delle la prova fondamentale di torsione.
TRAZIONE SEMPLICE
Si ha:
2max = max
il materiale si rompe quando:
max
cr
= cr =
=
2
2
2
con questo stratagemma posso ancora
riferirmi alle ed alla prova di trazione.
si vede che
cr
= 2
cr
quindi una
Figura 4.21
TENSIONE TRIASSIALE
131
5-Criteri di resistenza
max =
Costruzione di Macchine
1 3
2
max =
1 3
= cr
2
confrontando ho:
cr =
id
2
= 1 3
* cr
TENSIONE PIANA
Figura 4.22
cr
cr
max
132
cr
cr
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
Figura 4.23
= 1 2
z = 0
y = 0
xy
x
Figura 4.24
133
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
xy
x 1
Figura 4.25
Essendo y = 0, il circolo di Mohr per forza a cavallo dellasse delle 1 e 2 hanno segni
diversi
1
2
= 1 2
x+ y 1
2
2
+ 4 2xy =
id
x 1 2
x + 4 2xy
2 2
= 1
2x + 4 2xy
3 = 0
xy
Figura 4.26
134
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
Disegnando lo stato, ci possono essere due casi:
a)
* = 1
Figura 4.27
b)
= 1
Figura 4.28
per capire questo caso sempre meglio fare il disegno completo con i tre cerchi
135
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
TENSIONE IDROSTATICA
1 = 2 = 3 =
Figura 4.29
136
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
distorsione
deformazione
idrostatico
zx
yz
xy
xz
z -m
zy
zy
zx
m
yx
lavoro completo
xz
x -m
yz
xy
idrostatico
deviatorico
responsabile della
distorsione
Figura 4.30
1 3
1
i i =
[ 1 ( 1 2 3 ) + 2 ( 2 1 3 ) + 3 ( 3 1
2 1
2E
1 2
=
1 + 22 + 32 2 ( 1 2 + 2 3 + 1 3 )
2E
Ldef =
idr =
Lidr =
1+ 2+ 3
3
1
3
3(1 2 ) ( 1 + 2 + 3 )
2
2
2
(1 2 ) idr
3 idr
6 idr
=
=
=
2E
2E
2E
9
1 2
( 1 + 2 + 3)2
=
6E
137
)] =
yx
y -m
y
5-Criteri di resistenza
Ldist =
Costruzione di Macchine
1 2
1 2
( 1 + 2 + 3)2
1 + 22 + 32 2 ( 1 2 + 2 3 + 1 3 )
2E
6E
e, sostituendo:
Ldist =
1
( 1 2 )2 + ( 2 3)2 + ( 1 3)2
12G
dove:
G=
E
2(1 + )
1 = 2 = 3 = m
Figura 4.31
1+ 2+ 3
3
m=
TRAZIONE SEMPLICE
= 3= 0
138
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
Ldist trazione =
1
1 2
1
12 + 12 =
1 =
12G
6G
6G
1
2
Ldist
( 1 2 ) 2 + ( 2 3 ) 2 + ( 1 3 ) 2
2
1
2
2
2
3
1 2 2 3 1
12 +
2
2
2
3
1
2
( 1 2 ) 2 + ( 2 3 ) 2 + ( 1 3 ) 2
2
x
2
y
2
z
STATO IDROSTATICO
139
+ 3
2
xy
+ 3
2
yz
+ 3
2
zx
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
Figura 4.32
essendo
2
x
2
y
2
z
cr
= 0
2
cr
cr
+ 3
2
xy
+ 3
2
yz
+ 3
cr
1
=
0.57
cr
3
CASO PIANO
cr =
12 + 22 1 2
2
2
1
ellisse
1
Figura 4.33
N.B.
140
2
zx
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
CASO PIANO
3= 0
1
2
( 1 2 ) 2 + 22 + 12
1
2 12 + 2
2
2
2
2 1
12 +
2
2
Questo criterio non si riesce a vedere coi circoli di Mohr via analitica
1
2
+
2
2
xy
12 +
2
2
quindi:
x+
=
2
+ x+
2
x
2
xy
2
y
x
+ 2
2
+ 2
2
xy
x+
+ 2 x
) 2 + 34 ( x y ) 2 + 3 xy2
y
+ 3
2
x
+ 3
2
y
3 x
2
x
2
y
141
+ 3
2
xy
+ 3
2
xy
2
xy
x
+
2
2
xy
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
= 0
xy
Figura 4.34
2 + 3 2
TRAZIONE SEMPLICE
=0
* =
TORSIONE PURA
=0
cr
1
=
0.58
cr
3
quindi questa teoria va particolarmente bene per gli acciai ( C40 aveva
TENSIONE IDROSTATICA
Il lavoro deviatorico ripulito della parte idrostatica Ldist
Allora in questo caso: * = 0
va bene per i metalli
TRAZIONE SEMPLICE
142
idr
= 0
cr
0.55 )
cr
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
Confronto tra gli ordini di grandezza dei lavori per trazione semplice
Ldef =
Lidr =
1
2K
2E
= 0.5
2
1 2 3(1 2 ) 2
=
=
2E
9
3 2K 9
K=
Lidr =
(1
E
3(1 2 )
2 ) 2
2
0.07
6E
E
bulk modulus
per acciai
Per = 0.3
quindi:
Ldev = Ldef Lidr
2
2
= ( 0.5 0.07 )
= 0.43
E
E
N.B.
Teoria
Galileo-Rankine
tens. princip. max e min.
Guest-Tresca-Saint Venant
tensione tangenziale max
Beltrami lavoro
unit. elast. di def.
Huber-Hemky-Von Mises
lavoro unit. elast. variaz.
forma
ohr
cerchio princ. massimo
dello stato di sforzo
143
lim.
rott.
lim. rott.
se di
scorrim
se di
scorrim
lim.
def.
Stato sforzo
TRIDIM.
Materiali duttili
Stato sforzo
PIANO
lim. rott.
se di
scorrim
lim.
def.
se di
scorrim
X
X
lim.
def.
Stato sforzo
TRIDIM.
Materiali fragili
Stato sforzo
PIANO
lim.
rott
144
Tensione di confronto
*
lim.
def.
Costruzione di Macchine
5-Criteri di resistenza
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
Figura 4.35
VERIFICA A FATICA
145
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
Si parla di fatica ad alto numero di cicli (HCF high-cycle fatigue) quando le ampiezze relativamente
basse dei cicli di tensione applicate inducono principalmente deformazioni elastiche in componenti
dimensionati per avere una vita lunga. Classicamente lapproccio a questo tipo di problema si basa
sulla caratterizzazione della vita a fatica in termini di ampiezza del ciclo di tensione applicato.
Nelle lezioni precedenti abbiamo:
definito il fenomeno della fatica ed i parametri che caratterizzano diversi cicli di fatica
studiato lapproccio proposto da Whler (1860), basato proprio su una caratterizzazione della vita a
fatica in termini di tensione, approccio che ci ha portati alla definizione:
ambiente
FA f
Utilizzando la formula:
146
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
F =
bi
FA f
Kf
N.B. Limpiego di questa formula suppone che non vi sia interazione tra i vari fattori, anche se, come
vedremo, esiste una certa interazione tra i tipo di carico, dimensioni e presenza di intagli.
Figura 4.36
Se osserviamo il diverso andamento delle tensioni nei due casi, notiamo che in presenza di gradiente
di tensione, la tensione efficace agente nella zona di processo pi bassa rispetto alla tensione
massima, quindi il processo di danneggiamento risulta pi facile nel caso in cui la tensione sia
distribuita uniformemente e pari alla massima.
In pratica si tiene conto di questo effetto mediante un coefficiente di riduzione (a m =0) per cui si ha:
b1 10.95
b1 0.7
per trazione-compressione
TORSIONE
147
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
Il caso della torsione particolare, perch lo stato di tensione in questo caso non monoassiale, ma
biassiale (le tensioni principali diverse da zero sono due).
Tuttavia diversi autori trattano il caso di torsione alternata (m =0) come un caso di sollecitazione
monoassiale, in cui il limite di fatica viene dato in termini di tensione tangenziale (F ).
In questo caso si pu assumere:
F
0. 6
F
(sperimentale)
per alluminio:
F
0.57 (sperimentale)
F
(per questi materiali accordo con Von Mises)
Effetto dimensionale b2
Due provini:
stesso materiale
flessione rotante
diametri diversi
Figura 4.37
perch ci sono meno grani in superficie che possono essere difettosi (procedimento
tecnologico)
148
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
Figura 4.38
In questo caso 1 sta meglio, perch il valore medio degli sforzi sul grano (m) minore.
Per quantificare leffetto dimensionale:
b2 =
b2 = 1
FAf
FAf
coeff . adimensionale
149
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
Finitura superficiale b3
La resistenza a fatica di barrette lucide maggiore di quella con lavorazioni pi grossolane: rigature,
striature, ecc. costituiscono dei piccoli intagli.
Si definisce coeff. di finitura superficiale:
b3 =
FAf
FAf
b3
1.0
a)
0.8
b)
0.6
c)
0.4
d)
0.2
0
400
800
1200
1600
Figura 4.40
a)
b)
c)
d)
Superficie rettificata
Superficie tornita, agrossata
Superficie grezza di laminazione
Superficie grezza di forgiatura
150
2000
R [N/mm]
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
a =
abbiamo gi visto che Rm
N.B.
FA f
Rm
FA f
FA f
Alcuni valori:
a = 0.5
106 N 107
Figura 4.41
151
trazione statica
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
Acciaio
Elementi che aumentano
nichel
cromo
vanadio
molibdeno
manganese
silicio
FAf
La struttura peggiore la martensitica. La dimensione dei grani ha anchessa influenza sul limite di
fatica (meglio i grani pi piccoli).
Importante anche la struttura che il materiale assume in relazione al sistema di produzione.
Esempio: laminazione anisotropia strutturale che influisce sulla resistenza.
stato di sollecitazione
stato di deformazione
approcci energetici
MA
La maggior parte dei dati sperimentali riguarda prove a flessione e torsione simultanee, o comunque
stati piani di tensione.
Questo:
perch la frattura per fatica inizia quasi sempre sulla superficie del pezzo e quindi
in una zona che, nella maggior parte dei casi soggetta a stati piani di tensione.
Per questo caso particolare stata data da Gough-Pollard (1951) una relazione empirica.
152
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
Chiamiamo:
a(0)
a(0)
N.B. Sollecitazioni sincrone: hanno lo stesso periodo in concordanza di fase; i massimi si presentano
contemporaneamente.
Una relazione che bene interpola i risultati sperimentali :
2
+ a = 1
a ( 0)
a ( 0)
che rappresenta lequazione di unellisse
resistenza a flessione
pura alternata
Figura 4.42
Osserviamo quindi che anche nel caso di fatica alternata, la curva limite rappresentata da unellisse,
cos come avevamo visto che succedeva per sollecitazioni statiche, applicando le teorie di
Guest-Tresca
Perch non si produca rottura occorre che il primo membro dellequazione (detta del quadrante
dellellisse) sia <1.
Se il ciclo di fatica delle sollecitazioni non alterno simmetrico, si visto che questa relazione pu
essere estesa in favore della sicurezza rispetto ai dati sperimentali diventando:
2
2
max
max
+
<1
2
2
lim
lim
153
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
cio anche:
*=
2
max
+ H2
2
max
)<
lim
in cui:
H=
lim
: coefficiente sperimentale
lim
con:
lim : sollecitazione limite di fatica per il ciclo delle , che in presenza di un valore medio diverso da
zero va determinata mediante il diagramma di Smith
lim : sollecitazione limite di fatica per il ciclo delle , che in presenza di un valore medio diverso da
zero va determinata mediante il diagramma di Smith ed in presenza di una componente di
sollecitazione statica verr assunta pari alla corrispondente sollecitazione limite statica.
Per avere il necessario grado di sicurezza rispetto alla rottura occorrer utilizzare al posto di lim,lim
le tensioni ammissibili.
Considerando come un moltiplicatore (uguale per flessione e torsione) da applicare alle tensioni
interne che agiscono nellelemento per arrivare al limite di pericolo, utilizzeremo:
am
lim
am =
lim
2max 2max
+ 2 <1
2am
am
e quindi:
2
2max 2max
1
1
+ 2 < 2 max + max < 2
2
lim lim
lim
lim
Un altro modo di scrivere il criterio :
*=
[Infatti, avendo assunto =
2max + ( H 2 2max ) am
H=
lim am
=
]
lim
am
che viene utilizzata nel caso, molto comune nella pratica costruttiva, di =cost.
Spesso nella pratica ingegneristica si incontrano stati di tensione piani incompleti nei quali la tensione
dovuta in parte alla flessione ed in parte ad uno sforzo normale.
154
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
Figura 4.43
Mf
Mf
+
+ max
Mf , lim N , lim
lim
se per
Mf
Mf + N
Mf , lim
+ max
lim
dove per determinare Mf lim occorre riferirsi al ciclo delle tensioni somma di
(eventualmente impiegando le tecniche di esplosione del ciclo).
Mf
caso
piano
2
x
2
y
+ H 2
completo:
y
+ H 2
+ H 2
2
x
2
y
al
caso
y
incompleto,
2 2
+ H
2
x
assumiamo
e, quindi, al cedimento:
2
y
+ H 2
155
2
cr
che
valga
ancora
la
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
2
x
cr
y
cr
x y
cr
+ x
cr
= 1
Mt
Mt
Mf
Mf
Figura 4.45
Mt = cost = 30 Nm
Mf = cost = 40 Nm con asse di sollecitazione fisso rispetto al telaio (spinte tra le ruote dentate
costanti in intensit, direzione e verso rispetto al telaio)
Figura 4.46
In particolare:
156
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
2. acciaio da bonifica
( C 40 ; a ( 0 ) = 280 MPa ; sn = 220 MPa )
Consideriamo dapprima lacciaio da cementazione.
Mf
Mf
=
d3
Wf
32
Mt
Mt
=
Wt d 3
16
Per quanto riguarda i limiti da adottare per la verifica di resistenza a fatica di un organo di macchina, il
limite di fatica a flessione alternata definito dal diagramma di Whler deve essere corretto per tenere
conto di :
b3 = coeff. che tiene conto della riduzione di resistenza dovuta alla lavorazione superficiale
b2 = coeff. che tiene conto della riduzione di resistenza dovuta alla dimensione del pezzo in presenza
di sollecitazioni di flessione o di torsione
Kf = coeff. di intaglio a fatica che tiene conto della riduzione di resistenza dovuta alla presenza di
intagli (geometria intagli, materiale, tipo di sollecitazione)
K f = 1 + q ( K T 1)
Di conseguenza:
lim =
b2 b3
a ( 0)
Kf
Per quanto riguarda il limite da adottare per la sollecitazione di torsione, bisogna tenere presente che
lacciaio considerato, da cementazione, deve essere considerato fragile per quanto riguarda leffetto
intaglio.
Occorrer quindi calcolare il coeff. di intaglio a torsione Kt e sar diverso da quello a flessione. Sar
poi:
lim =
2
sn
Kt
sn =
sn
3
1
+
= 2 sar possibile ottenere il valore di .
Utilizzando poi la
lim lim
Se viene adottato il C40 restano valide le considerazioni fatte per il limite da adottare a flessione che
sar ancora:
lim =
b2 b3
a ( 0)
Kf
mentre per quanto riguarda la sollecitazione di torsione, lacciaio considerato, da bonifica, duttile per
quanto riguarda leffetto dintaglio e quindi in questo caso Kt =1.
lim sn
157
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
ACCIAIO C40
ACCIAIO C10
N.B. il C10 ha 0.1% di C, quindi sarebbe duttile ma siccome viene cementato diventa molto duro e
fragile in superficie da considerare fragile.
158
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
FATICA TRIASSIALE
La resistenza di un componente in presenza di stato di sollecitazione triassiale, per variazione
sinusoidale del ciclo, pu essere verificata medianta il criterio proposto da Sines (1959) e ripreso da
Frost (1974).
Una sollecitazione che oscilla tra due valori max e min pu essere pensata come somma (risultante)
di:
+
2
min
max
OTT , a
12a + 22 a + 32a ( 1a
2a
OTT , a
max
min
+ 2 a 3a + 1a 3a ) OTT , lim
OTT , a : sollecitazione di scorrimento ottaedrale, calcolata in base alle componenti alternate delle
sollecitazioni principali.
Riferendosi alle , si pu scrivere:
OTT , a
2
1a
2
2a
2
3a
( 1a
2a
2a
3a
+ 1a
3a
A BI1m
dove:
A=
FA
B=
FP
2 FA
1
FP
tensione limite di fatica per il ciclo (positivo) dallo zero (di ampiezza
FP
2)
I 1m =
1m
2m
3m
N.B.
OTT e OTT : tensioni ottaedrali, sono le tensioni che agiscono sugli otto piani che, rispetto alle
direzioni principali, formano gli angoli individuati dalle relazioni cos 2 = cos 2 = cos 2 .
159
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
160
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
Figura 4.47
CONSIDERAZIONI:
1. Nella formula le componenti vanno inserite con il proprio segno, tenendo conto che:
OTT , a
= A BI 1m
OTT , a
+ BI 1m )
A
OTT , a + BI1m
OTT , a
= A BI 1m
A BI1m
OTT , a
4. Il criterio si pu applicare per la verifica di stati piani? Facendo i conti si vede che i risultati
con GP sono piuttosto diversi le formule del caso piano sono in accordo con i dati relativi
sperimentali OGNI FORMULA VA USATA NEL SUO CASO!
161
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
162
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
163
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
*(o lim ):sollecitazione massima o equivalente (secondo un criterio di resistenza) nel punto pi
pericoloso del componente
con
lim
: a rottura
a snervamento
del materiale
a fatica
ricavata mediante prove sperimentali
ESEMPIO:
VERIFICHE STATICHE
lim
= R sn mat. duttili
lim
= R m mat. fragili
Si ha CEDIMENTO quando:
lim
<
lim
lim
= coeff . di sicurezza
*
Verifica
lim
note
164
5-Criteri di resistenza
Costruzione di Macchine
Dimensionamento
Fissato:
e imposto:
amm
lim
amm
dipende da:
incertezza determinazione
fenomeno di cedimento
lim
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Approccio deterministico
Tiene conto implicitamente in delle incertezze nella determinazione di:
lim
queste incertezze non sono quantizzate in modo preciso, ma valutate in base allesperienza.
Approccio affidabilistico
Le incertezze vengono QUANTIFICATE in termini statici e viene calcolata la PROBABILITA DI
CEDIMENTO.
VANTAGGI:
SVANTAGGIO:
richiede una accurata indagine a monte per definire le distribuzioni statistiche delle grandezze
in esame
DEFINIZIONE
CS = =
coeff. di sicurezza
166
per sollecitazioni di fatica quando si ha aumento di una sola delle due componenti (media ed
alternata)
167
168
Figura 4.48
Rsn: Resistenza allo snervamento (MPa)
Figura 4.49
169
Possiamo rappresentare le due funzioni sullo stesso asse orizzontale. Ovviamente, sar L < R per ci
sar una zona di sovrapposizione in cui L > R .
Figura 4.50
Dal punto di vista matematico, laffidabilit del dispositivo data dalla probabilit che la
sollecitazione sia minore della capacit di resistenza.
R = Pr { L < R}
Allora ai fini affidabilistici quella che interessa la distribuzione di:
Q = R-L
che ancora una distribuzione normale caratterizzata dai parametri:
Q= R L
Q =
2R + 2L
170
Margine di sicurezza
Al posto del coefficiente di sicurezza
R
della progettazione classica, nella progettazione
L
Pr G = Pr { L > R} = Pr { Q = R L < 0} = 1 R
La probabilit di guasto viene calcolata sulla base della nuova variabile Q, che anchessa una
distribuzione gaussiana, utilizzando le tabelle della gaussiana standardizzata.
Ricordando poi che se la distribuzione Q caratterizzata da:
media
deviazione standard
percentile della standardizzata z p
per passare dalla variabile standardizzata a q, si usa la:
q = q + ( z p )
probabilit
di guasto
Figura 4.51
La quantit:
SM =
R L
+
2
R
2
L
z p (o)
= SAFETY MARGIN
La quantit:
LR =
+ 2L
2
R
= LOADING ROUGHNESS
rappresenta una misura del contributo della dispersione del carico alla dispersione di Q.
171
(resistenza) verso valori pi alti, cambiando materiali (pu essere molto costoso). Se possibile, si
pu cercare di diminuire lampiezza della distribuzione della sollecitazione.
Sicurezza e fatica
Ricordando che ogni tipo di ciclo ha un certo
rapporto
max
m
max
arctg
max
=
m
OI
OI
Figura 4.52
altro metodo (equivalente) di stimare quello di tracciare pi curve omotetiche alla curva limite e
con centro di omotetia nellorigine degli assi
172
Figura 4.53
Figura tratta da I. Bertolini, E. Bazzaro Resistenza dei materiali Edizioni Masson Italia, 1983- Pag. 106
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