TRIMESTRALE DI STUDI
VENTISETTE 2013 - SET-NOV
PONTREMOLI EDITORE
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Maddalena Giovannelli
Direttore responsabile:
Francesca Gambarini
Redazione:
Francesca Gambarini, Maddalena Giovannelli,
Francesca Serrazanetti, Gioia Zenoni
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SOMMARIO
EDITORIALE
11
41
67
Ricordando Odyssey. Intervista alla regina dei Feaci, Lydia Koniordou 101
di Gilda Tentorio
PARTE SECONDA TACCUINO
LA TRADUZIONE TEATRALE E I SUOI VOLTI
127
#traduzione #editoria
La traduzione teatrale tra letteratura e multimedia
di Roberto Menin
131
#traduzione #inscena
Tradurre per il teatro? Cercare la lingua degli spettatori,
nel momento in cui entrano in sala
di Fausto Malcovati
143
147
157
#inscena
Intervista a Francesca Garolla, Teatro i
di Camilla Lietti
163
#inscena
Intervista a Fabrizio Arcuri, Accademia degli Artefatti
di Francesca Serrazanetti
171
#inscena #traduzione
Intervista a Ferdinando Bruni, Teatro dellElfo
di Maddalena Giovannelli
175
#editoria
Nihil obstat quominus imprimatur. Il successo degli autori stranieri
nelleditoria teatrale italiana
di Francesca Gambarini
179
#formazione #mediazione
Accorciare le distanze tra Italia e Inghilterra:
il progetto Short Latitudes
di Maddalena Giovannelli
183
189
#formazione #traduzione
La formazione dei traduttori teatrali: chi, come, perch
di Fabio Regattin
195
#esportazione #traduzione
Un albergo in terra straniera. Traduzioni teatrali e identit
di Franco Nasi
1.
danzanti, antichi eroi del mondo classico, filtri magici, amori difficili e metamorfosi. Il genio drammaturgico di William Shakespeare riuscito alla fine del XVI secolo a fondere elementi del mito
e della tradizione classica con elementi della tradizione germanica
e della cultura celtica, tipici della Gran Bretagna pi antica, in una
del tutto originale e brillante commedia degli equivoci dallambientazione onirica e dai risvolti burleschi e farseschi, secondo
quelli che erano i gusti e le aspettative dellesigente pubblico inglese sotto il regno dellilluminata regina Elisabetta I.1
Il soggetto shakespeariano sulle musiche di Felix MendelssohnBartholdy stato ripreso e ampiamente ripresentato nel repertorio ballettistico del tardo Ottocento. Non ci sono fonti dirette di
questi soggetti per balletto, ma solo diverse notizie raccolte dalle
memorie dei coreografi o dei danzatori del periodo. Una di queste, la pi vistosa forse, il Sogno di una notte di mezza estate di Ma1
Per una storia del soggetto shakespeariano in danza, cfr. T. Scholl, Il Sogno di
Balanchine, un balletto bipolare: narrativo e astratto, in Sogno di una notte di mezza estate
cit., pp. 6 ss. Petipa nelle Memorie accenna soltanto al proprio Sogno dicendo che
si tratta di un balletto di successo appartenente ai memorabili diciassette anni
in cui collabor con il direttore dei Teatri Imperiali Ivan Aleksandrovi Vsevoloskij (Memorie, ed. it. cur. V. Bonelli, Roma: Gremese, 2010, p. 75).
Per la poetica di Balanchine cfr. J. Homans, Apollos Angels. A History of Ballet,
New York: Random House, 2010, pp. 504 ss., e anche S. Farrell - T. Bentley,
Holding on to the Air. An Autobiography, New York: Summit, 1990 (autobiografia
12
tavia, non compose la partitura dellintero balletto, il quale si configura come unoperazione di collage di Balanchine, un mosaico di
brani tratti dallopera omnia del compositore romantico tedesco,
che vanno dalle ouvertures di et giovanile fino alle sinfonie della
maturit.4
Il balletto ha avuto una fortuna strepitosa, sia nella sua versione
originale sia nelle versioni successive ideate gi negli anni immediatamente successivi alla prima. Dal New York City Ballet il Sogno approd in Europa, prima alla Staatsoper di Amburgo, poi a
quella di Vienna, al Covent Garden di Londra e negli ex Teatri
Imperiali dellUnione Sovietica, che erano stati la culla di Balanchine; tutti i teatri inserirono nei propri cartelloni il primo balletto
gran spectacle del grande coreografo russo-americano. Al Teatro
alla Scala il Sogno di una notte di mezza estate di Balanchine stato
rappresentato la prima volta il 21 maggio 2003, e da quel momento quasi ogni anno fino al 2008 con le toiles interne e artisti ospiti
delle compagnie pi famose.
La mia analisi drammaturgica sul Sogno di Balanchine in parallelo
13
con loriginale dramma shakespeariano sar condotta sulla versione approvata dal George Balanchine Trust andata in scena presso
il Teatro alla Scala con il suo Corpo di ballo e la sua Orchestra diretta da Nir Kabaretti nella stagione teatrale 2006/07. Gli interpreti sono Alessandra Ferri (prima ballerina assoluta) nel ruolo di
Titania, Roberto Bolle (toile) in quello di Oberon, Massimo Murru (toile) nel ruolo del Cavaliere di Titania, Riccardo Massimi (solista) in quello di Puck, Deborah Gismondi (solista) nel ruolo di
Ermia, Gilda Gelati (prima ballerina) in quello di Elena, Vittorio
DAmato (primo ballerino) nel ruolo di Demetrio, Gianni Ghisleni (solista) in quello di Lisandro, Sabrina Brazzo (prima ballerina) nel ruolo di Ippolita, Matteo Buongiorno (solista) in quello di
Teseo, Camillo Di Pompo (mimo) nel ruolo di Bottom, Sophie
Sarrote (solista) in quello di una Farfalla, Marta Romagna e Mick
Zeni (primi ballerini) per il pas de deux di Piramo e Tisbe dellatto
II. Le cantanti sono la soprano Irina Kapanadze e la mezzosoprano Ketevan Kemolidze. La ripresa coreografica di Patricia
Neary, Sara Leland e Nanette Glushak, le scene e i costumi di
Luisa Pignatelli.5
5
Il Dvd una produzione Rai Tre - Rai Trade del 2007 per il Teatro alla Scala di
Milano, Mendelssohn - Balanchine, A Midsummer Nights Dream. Ballet in two acts
after William Shakespeare, dir. by T. Protasoni. Una recensione di questo spettacolo G. Chiappani Rodichevski, Sogno di una notte di mezza estate, in Morfoedro
27 gen 2007, <http://www.morfoedro.it/doc.php?n=1141&lang=it>.
14
2.
15
Lidea del quadretto (in greco eidyllion, idillio) risale almeno alla letteratura greca
di et ellenistica, durante la quale la forbice culturale e sociale tra laristocrazia,
legata alle monarchie dei diadochi, e il popolo, estromesso del tutto dalla vita
politica, si divarica in modo molto pi drastico che nellAtene dei secc. V-IV
a.C.: basti ricordare degli Idilli di Teocrito il XV, nel quale due popolane siracusane immigrate ad Alessandria descrivono con il loro pesante accento dorico e
la loro limitata cultura le raffinate statue e i preziosi dipinti del palazzo della regina Arsinoe, occasione che avrebbe lasciato certamente scappare una risata al
dotto lettore ellenistico.
16
3.
lanivadze si esibiva come folletto nella rappresentazione del Sogno di una notte di mezza estate presso il Teatro Michajlovskij di San
Pietroburgo; ancora a cinquantanni dichiara di essere in grado di
recitare in russo i versi di apertura del personaggio di Oberon,
capacit che risale a quella prima esprienza shakespeariana da allievo della Scuola dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo.8
Dopo la fiorente carriera con i Ballets russes di Djagilev, Balanchine fu chiamato da Lincoln Kirstein negli Stati Uniti, a dirigere
lAmerican Ballet Theatre, dove ebbe modo di elaborare la propria poetica, riassumibile col motto dance for dance: la danza pura
astrazione, invenzione e studio di forme attraverso i corpi dei
danzatori, e la musica diviene, perci, lelemento fondante del
balletto. Sulla base di questa poetica Balanchine sviluppa la propria tecnica, il Metodo Balanchine, attraverso il quale il danzatore insiste sulla velocit, la purezza delle linee, latletismo dinamico e la
musicalit il cosiddetto stile neoclassico.9
Balanchine ha affermato:
What has really interested me more than Shakespeares words in recent years has been the music that Mendelssohn wrote to the play,
8
Cfr. Balanchine - Mason, 101 Stories of the Great Ballets cit., p. 253.
Per il metodo e lo stile Balanchine, cfr. S. Schorer - R. Lee, Suki Schorer on Balanchine Technique, Gainesville: Florida UP, 2006 II [1999 I ], ed. it. cur. A.C. Pinello,
Roma: Gremese, 2009.
17
and I think it can be said that the ballet was inspired by the score
[Ci che negli ultimi anni mi ha colpito pi delle parole di Shakespeare stata la
musica che Mendelssohn ha composto per lopera, credo che si possa dire che il
balletto sia stato ispirato dallo spartito].10
Tuttavia, senza affatto svalutare limportanza e finanche la priorit di Mendelssohn quale fonte privilegiata del balletto del resto coerente con la poetica del dance for dance obiettivo della
presente lettura invece quello di evidenziare quanto di Shakespeare sia presente nel Sogno di Balanchine. Anche se lelemento
narrativo non rientra nella poetica neoclassica dellastrazione, il
Sogno un balletto narrativo, il pi famoso del coreografo, sullo
stile dei balletti gran spectacle dellepoca di Petipa. La peculiarit
del Sogno di Balanchine probabilmente proprio il suo essere allo
stesso tempo una coreografia narrativa e astratta, fedele e nel
contempo innovatrice nei riguardi della fonte: un balletto neoclassico gran spectacle.
10
Balanchine - Mason, 101 Stories of the Great Ballets cit., p. 253 (trad. mia).
18
4.
la commedia e il balletto la condensazione dei cinque atti shakespeariani in due: i primi quattro atti della commedia, in cui si sviluppa lintreccio con i suoi equivoci, vengono danzati nel primo
atto del balletto; mentre il quinto atto, nel quale le tre coppie di
amanti festeggiano il triplice matrimonio e Puck chiude con
lepilogo, copre uno a uno il secondo atto balanchiniano con i divertissements di sola danza.
Tuttavia, il sovvertimento della fonte meno drastico di quello
che sembra. Una composizione ciclica (Ringkomposition) si riscontra anche nel Sogno balanchiniano, nel quale il sipario si apre nel
bosco fatato di Oberon con Puck e le farfalle che si aggirano di
notte e lepilogo si conclude nello stesso bosco con Puck che librandosi in aria saluta il pubblico: la dimensione onirica cos accentuata maggiormente da unambientazione magica popolata da
creature fantastiche.
Lapertura della scena 1 spetta, dunque, a Puck, il folletto burlone
servitore fedele di Oberon, e alle farfalle; sulla medesima scenografia si riscontra una entre di tutti i personaggi: per prima in diagonale attraversa il palco Elena, una giovane donna dellaristocrazia ateniese, afflitta per lamore non corrisposto di Demetrio,
un nobile della stessa citt. Puck e le fate invocano Oberon, il re
delle creature fatate, e la regina Titania (fig. 1) che litigano per il
19
Fig. 1
20
11
21
Fig. 2
Bada che la regina se ne stia lontana dai suoi sguardi, ch Oberon al colmo
dellira: e tutto questo a causa dun ragazzo bellissimo chella ha rubato a un re
indiano e che s presa come paggio. Non ne ha mai avuto uno pi caro e
22
Il poeta per definire il paggio usa le parole boy e child, che considerate nellambientazione ateniese potrebbero fare riferimento allet
dellefebia, cio intorno ai diciassette anni, quando il bambino sta
passando allet adulta. Balanchine, forse ispirato proprio dalla variatio shakespeariana boy-child, sdoppia il personaggio nel paggetto
indiano (un mimo interpretato da un allievo dei primi corsi della
Scuola di ballo) e nel Cavaliere di Titania (fig. 2): tale soluzione
consente al coreografo fedele alla propria poetica di inserire una
danza in parte fine a se stessa, dal momento che il Cavaliere non
comparir altrove e non avr un ruolo nella diegesi del balletto.
Le ancelle escono, Titania decide di appartarsi con il suo Cavaliere, rimane quindi solo nella radura il paggetto indiano; Puck, obbedendo a un ordine di Oberon, coglie il momento per rapire il
bambino, ma viene scoperto: le ancelle di Titania accorrono per
scacciare e fustigare il folletto in una scena che ricorda la morte di
Hilarion per mano delle Villi in Giselle;13 gli amanti interrotti rientrano in scena e chiudono in maestoso il loro pas de deux.
13
linvidioso Oberon vorrebbe averlo lui, invece, tutto per s, fra i cavalieri del
suo seguito, per batter la foresta selvaggia innanzi al suo passaggio. Ma essa trattiene a forza il bel ragazzo, lo incorona di fiori e vi concentra tutto il suo piacere (tr. di G. Baldini: W. Shakespeare, Il sogno duna notte di mezza estate, Milano:
Bur, 1950, rist. 2012, p. 54 s.).
Non fa meraviglia una citazione di Giselle nelle coreografie di Balanchine: era infatti uno dei balletti preferiti del coreografo e spesso i fumosi ed evanescenti tut delle Villi hanno ispirato le sue danze, es. Serenade. Cfr. Balanchine - Mason,
101 Stories of the Great Ballets cit., pp. 194 s. e 388 ss.
23
24
Fig. 4
Nel frattempo, Oberon si accorge delle coppie di aristocratici ateniesi: Ermia e Lisandro innamorati, mentre Demetrio continua
a cercare Ermia rifiutando Elena. Al rientro del folletto il re delle
fate, sensibile alla crudele situazione di Elena, ordina di usare i
poteri del magico fiore anche su Demetrio, in modo che si innamori di Elena; tuttavia Puck, pasticcione, usa erroneamente il fiore su Lisandro che si innamora di Elena. A questo punto gli innamorati, in un susseguirsi di veloci pas de trois, si rincorrono senza ottenere amore in cambio: Lisandro insegue Elena, che lo rifiuta perch insegue Demetrio, il quale a sua volta la rifiuta perch
insegue Ermia, la quale cerca Lisandro che ora la rifiuta!14
14
Il pas de trois pi interessante quello di Lisandro - Elena - Ermia, nel quale Lisandro insegue Elena, che scappa stupita e infastidita, mentre Ermia, che cerca
spiegazioni dal suo uomo, viene invece brutalmente riufiutata.
25
FIRST FAIRY
ERSTER ELFE
CHORUS
26
ZWEITE ELFE
Schwarze Kfer,
Uns umgebt nicht mit Summen,
Macht euch fort!
Spinnen die ihr knstlich webt,
Webt an einem andern Ort!
CHORUS
ERSTER ELFE
FATA I. Voi serpi maculate, con lingua biforcuta, | ramarri e vermi ciechi, spinosi porcospini, | rimanete nascosti nella tenebra muta; | non recate alcun male, non venite vicini, | non venite vicini, offesa non recate | alla nostra diletta
regina delle fate. || CORO. Intona, usignolo gentile, | una melodia sottile, |
ninna nanna, | ninna nanna. | Alla nostra diletta regina stiamo accanto, | e
buona notte, e laddormenti il canto. | Non fate alcun male, non fate paura, |
non fate offesa, n iettatura. || FATA I. Voi ragni a lunghe zampe, maestri in
tessitura, | rimanete lontani, rimanete nascosti, | non fate alcuna offesa, non fate iettatura, | via di qui, via di qui, scarabei neri e foschi, | vermi e lumache, via!
Non recate disdetta | alla nostra regina delle fate diletta. || CORO. Intona, usignolo gentile, | una melodia sottile, | ninna nanna, | ninna nanna. | Alla nostra
diletta regina stiamo accanto, | e buona notte, e laddormenti il canto. | Non
fate alcun male, non fate paura, | non fate offesa, n iettatura. || FATA II. Ora
dorme, andate, e quella | vegli allerta sentinella! (tr. Baldini cit., pp. 70 s.).
16 ELFO I. Serpenti maculati, biforcuti! | Ricci, salamandre, via da qui! | Il vostro
veleno non portate | nel quartiere della regina! | Via da qui! || ELFO I, ELFO II
15
27
Specularmente alla variazione dellafflitta Elena nel prologo, Ermia, abbandonata dal suo amore ma ormai anche dal suo precedente corteggiatore, danza la propria variazione dafflizione con
gli esasperati arabesques come piacevano al coreografo Balanchine e la velocit dei manges di piqus en dedans, della diagonale di
tours chans e dei giri in attitude.
Nello stesso bosco fatato di Oberon ritornano gli artigiani, goffamente intenti alle prove dello spettacolo che nel Sogno shakespeariano un Piramo e Tisbe (III 1): ecco dunque che uno degli
improvvisati attori sale su uno sgabello con una tela dipinta a
mattoni, a impersonificare il muro che divide i due amanti; un altro porta una lanterna per sostenere il ruolo della luna, un altro fa
da regista e il pi sbruffone mima la parte assegnatagli, quella del
protagonista. In Balanchine questo dello spettacolo degli artigiani
un motivo apparentemente cieco: non ha infatti nessuna ripresa diretta, a differenza della commedia originale nella quale gli artigiani
rappresentano il proprio Piramo e Tisbe nel palazzo di Teseo (V 1).
E CORO. Usignolo, melodioso, | canta con noi la ninnananna! | Ninnananna!
Ninnananna! | N incantesimo | n scongiuro | nuoccia alla dolce padrona. |
Ora, buona notte, ninnananna! || ELFO II. Neri scarabei, | col ronzio non ci
assordate, | vallontanate! | Ragni, le vostre ragnatele tessete in altro luogo! ||
ELFO I. Tutto a posto! Ora, su e via! | Una faccia guardia l! (tr. di O. Cescatti
reperita sul sito web dellOrchestra virtuale del Flaminio: <http://www.flaminio
online.it/Guide/Mendelssohn/Mendelssohn-Sogno.html> e indicata come
proveniente dal programma di sala del concerto dellAccademia di Santa Cecilia, Roma, Auditorio di via della Conciliazione, 11 maggio 1990).
28
17
Vale la pena notare come i nomi degli artigiani siano nomi parlanti che rivelano,
oltre la professione, un doppio senso da maschere comiche: es. Bottom vuol dire fondo, sedere, deretano e si riscontra anche un gioco di parole in IV 1 (con
il personaggio al suo risveglio, tornato uomo): I will get Peter Quince to write a
ballad of this dream: it shall be called Bottoms Dream, because it hath no bottom
[impiegher Peter Quince a scrivere un ballata su questo mio sogno, e dovr intitolarla Il sogno di Bottom, proprio perch non ha fondo] (tr. Baldini cit., pp. 25 n. 1 e 144 s.).
29
Fig. 5
Fig. 6
30
Fig. 7
31
19
32
33
Teseo, preoccupato per la scomparsa dei quattro giovani aristocratici, si inoltrato nel bosco con una squadra di servitori: qui ritrova
le coppie, nuovamente in sintonia. A differenza della commedia originale, solo a questo punto si trova Ippolita al fianco di Teseo, e
solo dopo aver impartito la benedizione alle due coppie di amanti il
duca di Atene prende la decisione di sposare lamazzone (che accetta senza indugio) e di festeggiare le triplici nozze nel suo palazzo.
La vicenda ora conclusa, lintricata matassa di equivoci e burle
stata finalmente dipanata: si dia inizio alle danze!
Si detto che latto V di Shakespeare, nel quale sono rappresentati i festeggiamenti nuziali delle tre coppie, occupato dal secondo
e ultimo atto del balletto. Sullatto II Balanchine si limita a
descrivere la vicenda:
The second act opens in the dukes palace with parades, dancing, and
divertissements in honor of the newly married couples. When the celebrations are over and the mortals retire, we return to the demesne of
Oberon and Titania, who are now reunited and at peace. And at last
Puck having put order into disorder sweeps away the remnants of the
nights doings. The fireflies twinkle in the night and reclaim the forest
[Il secondo atto si apre nel palazzo del duca con parate, danze e divertissements
in onore delle coppie di neosposi. Quando si concludono le celebrazioni e i mortali
si ritirano, torniamo nel regno di Oberon e Titania, che sono ora nuovamente insieme e riappacificati. Puck, dopo aver messo ordine nel disordine, spazza via i resti delle vicende di quella notte. Le lucciole brillano, riposa la foresta].21
21
Balanchine - Mason, 101 Stories of the Great Ballets cit., p. 255 (trad. mia).
34
Fig. 8
35
Osservando pi attentamente latto II, si pu notare come Balanchine sia stato pi fedele al testo di Shakespeare di quello che
sembra. In Shakespeare latto V si apre con le presentazioni delle
due coppie Demetrio-Elena e Lisandro-Ermia davanti ai duchi
Teseo e Ippolita. Durante lo svolgimento della festa Teseo chiede
al proprio cerimoniere Filostrato quale abridgement (passatempo) ci
sia in programma per la serata; questi illustra alcune rappresentazioni teatrali di soggetto per lo pi mitologico e il duca rimane
colpito dal titolo A Tedious Brief Scene of Young Pyramus and His Love
Thisbe, Very Tragical Mirth (Rappresentazione prolissa e breve del
giovane Piramo e del suo amore Tisbi, farsa molto tragica) degli
artigiani. Entrano dunque gli artigiani e mettono in scena la loro
farsa tra gli scherni e le risate degli aristocratici che interrompono di tanto in tanto la farsa con battute extra scaenam di fronte
agli eccessi retorici e scenici degli improvvisati attori. Lo spettacolo non arriva alla conclusione, Teseo interrompe prima dellepilogo dichiarando la serata protrattasi fino al fairy time, lora delle fate; si ritorna nel bosco fatato di Oberon e Titania con il canto di
riappacificazione dei sovrani e lepilogo di Puck.
Balanchine mantiene fedelmente la successione delle battute della
commedia, rivestendole dellastrattismo tipico del suo stile neoclassico: a seguito del pas de six dei convitati entrano in scena le
tre coppie con piccoli pas de deux e danze dinsieme in mezzo agli
36
La vicenda del cui recit la versione moderna pi nota quella di Romeo e Giulietta raccontata da Ovidio (Metamorfosi IV 51-166): due giovani babilonesi, il
cui amore ostacolato dalle famiglie, decidono di fuggire nottetempo: allappuntamento stabilito nei pressi di un gelso arriva prima Tisbe, che viene assalita
da una leonessa ma pur venendo ferita riesce a salvarsi. Piramo sopraggiunge, trova il velo dellamata stracciato e insanguinato, e, credendola morta, si toglie la vita con la spada. Tisbe ritorna giusto in tempo per cogliere gli ultimi attimi di vita di Piramo, dopo di che, straziata dal dolore, si uccide. Il loro sangue
da allora tinge di rosso le bacche del gelso, che prima erano bianche.
37
Fig. 9
38
4.
possibile interpretare il pas de deux della Sinfonia nr. 9 come rivisitazione della farsa degli artigiani, cio il Piramo e Tisbe di Balanchine. Il genio di Balanchine riuscito cos a tradurre in danza la
commedia senza stravolgerla, creando da s una nuova rappresentazione, senza che nessun motivo o tema shakespeariano resti
cieco o non sviluppato. La lettura che Balanchine ha condotto sul
testo shakespeariano stata dunque attenta e filologica, nel senso
tecnico del termine: infatti solo considerando un approfondito lavoro di studio e interpretazione dellipotesto si possono comprendere appieno diverse soluzioni del balletto. E solo tramite
unimmersione nel Midsummer Nights Dream, a mio avviso, il coreografo stato in grado di ottenere il suo Sogno, contemporaneamente fedele a Shakespeare e del tutto originale al punto di poter a pieno titolo a affermare:
I think it is possible to see and enjoy the ballet without knowing the
play. At least that was my hope in creating the piece [Ritengo che si possa assistere e godere dello spettacolo senza conoscere la commedia. Almeno questo
speravo nel creare il balletto].23
23
Cfr. Balanchine - Mason, 101 Stories of the Great Ballets cit., p. 254 (trad. mia).
39
___________________________________________ABSTRACT
Shakespeare on pointe shoes. Dramaturgy of A Midsummer
Nights Dream by George Balanchine
George Balanchine was a real artist, he really knew all the nine Muses.
He read first Shakespeares Dream when he was a pupil at the Imperial
Ballet School in Saint Petersburg. At the age of fifty-eighth the great
choreographer remembered yet by heart entire parts of the drama in
Russian translation, and staged a ballet in two acts and six scenes on the
notes of Felix Mendelssohn Op. 61: Balanchines A Midsummer Nights
Dream.
The ballet performed by La Scala Theatre Ballet in 2003 with Alessandra Ferri and Roberto Bolle as the ruling couple from the Italian dancing
aristocracy [] recalls a Sogno di una notte di mezza estate as a truly global
Midsummer Nights Dream, conceived by a British playwright, evoked by
the sound of a German composer, portrayed in dance from a RussianAmerican choreographer and performed by an Italian corps de ballet and
its soloists (Horst Koegler).
In the present paper, the paralleled reading of Shakespearean comedy
with a technical and dramaturgic analysis of Balanchines ballet leads to
the conclusion that, if on one hand the Balanchines Dream is a totally
new creation as the choreographer himself desired it is at the same
time extremely Shakespearean, as only a fine conoisseur of the Bards work
could do.
40