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Quotidiano - Ed. nazionale

21-GEN-2017
Dir. Resp.: Pierfrancesco De Robertis

da pag. 23
foglio 1
www.datastampa.it

data:
20 gennaio 2017

Trasporti:
corretezza

Autolinee

Mobit,

mantenere

Lettera aperta presidente a concorrente, infondate vostre censure


FIRENZE, 20 GEN - "Abbiamo appreso e letto comunicati, notizie di agenzia e resoconti della conferenza
stampa dello scorso 20 dicembre" tenuta da Mobit, "e purtroppo non possiamo non rilevare come la
narrazione della vicenda, legata all'esito della gara regionale del trasporto pubblico, sia stata
rappresentata in maniera parziale e non rispondente ai fatti. Spiace constatare l'ostinazione nel criticare
una sentenza fuori dalle aule di Tribunale, e quando ancora avvocati e giudici sono al lavoro, solo
perche' contraria agli interessi di Mobit". Lo dice il presidente di Autolinee Toscane (legata al gruppo
francese Ratp) Bruno Lombardi in una lettera aperta al presidente di Mobit (consorzio legato al gruppo
Fs) Andrea Zavanella. Nella missiva Lombardi ricorda una serie di affermazioni dette o riportate in
occasione della conferenza stampa indetta da parte del concorrente, e le contesta, punto per punto
anche alla luce della sentenza del Tar che ha annullato l'aggiudicazione della gara, scrivendo accanto ad
ognuna di queste 'Non e' vero'. "Noi siamo interessati a mantenere questa vicenda sui binari della
correttezza - si legge ancora nella lettera -. A guidarci e' solo il bisogno di trasparenza. Cittadini, utenti e
personale hanno il diritto di ricevere informazioni 'vere' dal management". Nel lungo elenco di 'Non e'
vero', Lombardi contesta, tra l'altro, il fatto che "le censure di Mobit sono infondate" riguardo alla
impossibilita' per il gruppo francese di correre in alcune gare, e che "Ratp non incorre in alcuno dei
divieti di partecipazione invocati".Lombardi critica anche alcune affermazioni riguardanti il fatto che
Mobit si considererebbe di fatto il vero vincitore della gara e che la sentenza darebbe in sostanza
ragione al consorzio legato ad Fs. Un'affermazione non vera, dice ancora Lombardi, perche' la sentenza
del Tar dice che "l'offerta presentata dalla ricorrente principale Mobit, avrebbe dovuto a sua volta
essere esclusa e non puo', pertanto, subentrare nell'aggiudicazione".

data:
20 gennaio 2017

RATP-DEV: inesattezze di Mobit sulla Gara


TPL. Lettera Aperta al Presidente di Mobit
(FERPRESS) Roma, 20 GEN Per puntualizzare inesattezze e informazioni incomplete espresse in
pi occasioni dal presidente di Mobit sugli sviluppi della gara regionale del Tpl toscano, questa mattina il
Presidente di Autolinee Toscane, Bruno Lombardi, ha inviato una Lettera-Aperta indirizzata al Presidente
di Mobit, Andrea Zavanella, chiedendogli di attenersi alla realta, rilasciando in futuro dichiarazioni
complete e rispondenti a verita e per ricordare i vantaggi per la Regione della offerta di AT.

data:
20 gennaio 2017

Autolinee Toscane a Zavanella: "Bisogna


attenersi alla realt"
Il presidente della societ, Bruno Lombardi, puntualizza le affermazioni del presidente di Mobit
sull'esito della gara che individua il gestore del servizio di trasporto pubblico
PISA, 20 gennaio 2017 - il Presidente di Autolinee Toscane, Bruno Lombardi, ha inviato una LetteraAperta indirizzata al Presidente di Mobit, Andrea Zavanella, chiedendogli di attenersi alla realt,
rilasciando in futuro dichiarazioni complete e rispondenti a verit e per ricordare i vantaggi per la
Regione della offerta di AT. La lettera stata inviata anche al Presidente della Regione, alla giunta e ai
consiglieri regionali, a tutti i Sindaci e Presidenti delle Province oltre che alle organizzazioni sindacali
regionali e provinciali.
"Egregio Presidente,
abbiamo appreso e letto comunicati, notizie di agenzia e resoconti della conferenza
stampa dello scorso 20 dicembre. E purtroppo non possiamo non rilevare come la
narrazione della vicenda, legata allesito della gara regionale per individuare il gestore
del servizio di trasporto pubblico, sia stata rappresentata in maniera parziale e non
rispondente ai fatti.
Sostenere le proprie ragioni cosa del tutto legittima. Beninteso, se queste vengono
difese in modo corretto e senza omissioni.
Spiace constatare l'ostinazione nel criticare una sentenza fuori dalle aule di Tribunale e
quando ancora avvocati e giudici sono al lavoro, solo perch contraria agli interessi di
Mobit.
Noi siamo interessati a mantenere questa vicenda sui binari della correttezza. Non ci
anima nessun risentimento personale. A guidarci solo il bisogno di trasparenza. Il Tpl
un servizio pubblico essenziale, rappresenta la seconda voce di spesa nel bilancio della
Regione. Cittadini, utenti e personale hanno il diritto di ricevere informazioni vere dal
management.
Per provare ad uscire da questa spirale urge rimettere le cose al loro posto. Ci siamo
permessi, pertanto, di riprendere alcune affermazioni, tratte dalla conferenza stampa,
comunicati e interviste, riportando accanto, non le nostre opinioni, ma i relativi passaggi
sia della sentenza del Tar che della relazione del Consulente, insieme ad alcuni dati di
fatto.
1. E' stato detto che i francesi di Ratp hanno unesperienza di gare
abbastanza scarsa visto che dal 1948 che lavorano in affidamento diretto a
Parigi senza bisogno di fare gare.
NON VERO. Solo negli ultimi 5 anni abbiamo partecipato a quasi 100 gare in 15
paesi del mondo (di cui 29 nei soli Paesi europei). Oltre che in Francia gestiamo i
servizi (bus, metro, treno e tram) in Italia, Svizzera, Inghilterra, Algeria, Brasile,
Cina, India, Marocco, Arabia Saudita, Sud Africa, Sud Corea, Filippine, Qatar e
Usa. Il Gruppo Ratp il 5 operatore al mondo nel settore del trasporto pubblico,
con 58mila dipendenti e un fatturato di 5 miliardi di euro.
2. E' stato affermato: Riteniamo anche insoddisfacente le motivazioni della
sentenza circa le censure di Mobit in ordine alla mancanza di requisiti di
partecipazione da parte di AT. Censure talmente fondate da dover essere accolte
sulla base della normativa nazionale e per effetto di quella europea.
NON VERO. Lo dice con chiarezza la sentenza del Tar (molto approfondita tanto
da dedicare al tema ben 20 pagine), a pag. 10: Le censure di Mobit sono infondate

data:
20 gennaio 2017

e poi ancora a pag. 25: Ratp non incorre in alcuno dei divieti di partecipazione
invocati da Mobit. Non in quello stabilito dallart.5 del Regolamento europeo, n in
quello posto dallart.18 del decreto legislativo 422 del 1997, come modificato per
effetto delle modificazioni della legge 147/2013.
3. E' stato dichiarato: Mobit e le sue consorziate sono le uniche che
possono garantire vera rispondenza alla domanda di trasporto delle comunit
locali.
NON VERO. E non lo diciamo noi ma le cronache quotidiane dei continui
disservizi: corse annullate e superaffollate, frequenti ritardi, guasti dei bus, studenti
lasciati a piedi, 2 autobus sequestrati perch non a norma, assenza di investimenti, 6
bus incendiati nellultimo anno, esternalizzazione dei servizi per mancanza di bus e
di personale, numerose proteste dei sindacati (5 gli scioperi nel corso del 2016) e
raccolte di firme dei pendolari.
4. Si dice: Il Tar in sostanza ha dato ragione a noi.
NON VERO. La sentenza del Tar a pag. 75 afferma invece: Lofferta presentata
dalla ricorrente principale Mobit, avrebbe dovuto a sua volta essere esclusa e non
pu, pertanto, subentrare nellaggiudicazione.
5. Si dice: Mobit ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la
sentenza del Tar che esclude ingiustificatamente la sua offerta.
NON VERO. La sentenza del Tar a pag. 74 chiara: Lofferta di Mobit, il cui
Pef esibisce un valore dellindice Dscr superiore allunit ottenuto grazie
allestensione del periodo temporale di riferimento per ben 10 anni successivi alla
scadenza della concessione, avrebbe, dunque, dovuto essere esclusa dalla gara, alla
stregua di una corretta interpretazione delle linee guida.
6. E' stato affermato: La nostra offerta corretta, il Pef rispetta le
prescrizioni del bando di gara ( la stessa relazione del consulente tecnico
nominato dal Tar che lo afferma) e unaltra gara non serve perch lunico
vincitore Mobit.
NON VERO. Lo dice il Consulente nella sua relazione a pag. 30: Si sollevano
dubbi sulleventuale bancabilit di un progetto che prevede il rientro 10 anni dopo
il termine della concessione, tenendo conto dellincertezza riguardante il
presupposto stesso di esistenza dei flussi di cassa operativi. E poi, come se non
bastasse, a pag. 31 ribadisce: Al fine della valutazione sull'attendibilit del metodo
di calcolo tuttavia da considerare che il Pef presentato da Mobit potrebbe non
essere concretamente realizzabile. E ancora poche righe dopo il riferimento ad un
periodo temporale eccedente la durata della concessione pu ingenerare rilevanti
dubbi sulla sostanziale attendibilit dei flussi finanziari.
7. E' stato dichiarato: Buone notizie anche per loro (i dipendenti, ndr), che
si vedrebbero riconosciute le maggiori tutele previste dallofferta di Mobit
(maggior numero di occupati e nessuna trattativa individuale per incentivare
allesodo), nonch mantenimento certo in servizio di tutti gli attuali dipendenti e
non solo di quelli in forza al 31/08/2013.
NON VERO. Lo dimostra con chiarezza la sentenza del Tar a pag.55: "Nel
periodo compreso tra il primo e il quinto anno di vigenza contrattuale, il Pef di AT
prevede una riduzione di 454 unit di personale, dato apparentemente superiore a
quello di Mobit, che prevede una riduzione di 370 unit, ma a partire da un numero
iniziale pi basso (per Mobit il personale al primo anno pari a 5.210 unit, contro
le 5.352 di AT); se, poi, il calcolo viene effettuato a partire dal totale degli addetti
quale risultante dalla ricognizione al 31 agosto 2013, e riportato negli atti di gara
come pari a 5.455, la riduzione prevista da Mobit finisce per risultare, al quinto
anno di contratto, anche pi consistente di quella prevista da AT (615 unit in meno

data:
20 gennaio 2017

per Mobit contro le 557 di AT).


Gentile Presidente,
auspichiamo che in futuro si attenga alla realt fattuale, rilasciando dichiarazioni
complete e rispondenti a verit.
La nostra azienda fa parte di un gruppo internazionale che ha dimostrato di avere
esperienza e professionalit in grado di gestire meglio i servizi e a costi assai pi
contenuti; in grado di portare in Toscana 563 milioni di investimento per qualificare
lofferta del trasporto toscano ai livelli europei e facendo risparmiare alla Regione ben 8
milioni allanno (650mila euro ogni mese).
Questi sono i fatti. Possiamo garantire che abbiamo risorse e competenze in grado di
rispettare, nei tempi e con i costi previsti, tutti gli impegni che ci siamo assunti, a partire
da quello del mantenimento del posto di lavoro di tutti i dipendenti.
Contando sulla Sua sensibilit Le invio i pi distinti saluti,
Il Presidente di Autolinee Toscane
Ing. Bruno Lombardi

data:
20 gennaio 2017

Gara TPL, il presidente di Autolinee Toscane


manda una lettera aperta al presidente di Mobit
Per puntualizzare inesattezze e informazioni incomplete espresse in pi occasioni dal presidente di
Mobit sugli sviluppi della gara regionale del Tpl toscano, questa mattina il Presidente di Autolinee
Toscane, Bruno Lombardi, ha inviato una Lettera-Aperta indirizzata al Presidente di Mobit, Andrea
Zavanella, chiedendogli di attenersi alla realta, rilasciando in futuro dichiarazioni complete e
rispondenti a verita e per ricordare i vantaggi per la Regione della offerta di AT. La lettera stata
inviata anche al Presidente della Regione, alla giunta e ai consiglieri regionali, a tutti i Sindaci e
Presidenti delle Province oltre che alle organizzazioni sindacali regionali e provinciali. Egregio
Presidente, abbiamo appreso e letto comunicati, notizie di agenzia e resoconti della conferenza stampa
dello scorso 20 dicembre. E purtroppo non possiamo non rilevare come la narrazione della vicenda,
legata allesito della gara regionale per individuare il gestore del servizio di trasporto pubblico, sia stata
rappresentata in maniera parziale e non rispondente ai fatti. Sostenere le proprie ragioni cosa del
tutto legittima. Beninteso, se queste vengono difese in modo corretto e senza omissioni. Spiace
constatare lostinazione nel criticare una sentenza fuori dalle aule di Tribunale e quando ancora avvocati
e giudici sono al lavoro, solo perch contraria agli interessi di Mobit. Noi siamo interessati a mantenere
questa vicenda sui binari della correttezza. Non ci anima nessun risentimento personale. A guidarci
solo il bisogno di trasparenza. Il Tpl un servizio pubblico essenziale, rappresenta la seconda voce di
spesa nel bilancio della Regione. Cittadini, utenti e personale hanno il diritto di ricevere informazioni
vere dal management. Per provare ad uscire da questa spirale urge rimettere le cose al loro posto. Ci
siamo permessi, pertanto, di riprendere alcune affermazioni, tratte dalla conferenza stampa, comunicati
e interviste, riportando accanto, non le nostre opinioni, ma i relativi passaggi sia della sentenza del Tar
che della relazione del Consulente, insieme ad alcuni dati di fatto. 1. E stato detto che i francesi di Ratp
hanno unesperienza di gare abbastanza scarsa visto che dal 1948 che lavorano in affidamento diretto
a Parigi senza bisogno di fare gare. Autolinee Toscane S.p.A. Viale del Progresso, 6 50032 Borgo San
Lorenzo (FI) t 055 8490505 f 055 8490432 info@autolineetoscane.it; Capitale sociale euro
970.000,00 int.vers. R.E.A. FIRENZE 476599 C.F. e P.IVA 02194050486 NON VERO. Solo negli ultimi
5 anni abbiamo partecipato a quasi 100 gare in 15 paesi del mondo (di cui 29 nei soli Paesi europei).
Oltre che in Francia gestiamo i servizi (bus, metro, treno e tram) in Italia, Svizzera, Inghilterra, Algeria,
Brasile, Cina, India, Marocco, Arabia Saudita, Sud Africa, Sud Corea, Filippine, Qatar e Usa. Il Gruppo
Ratp il 5 operatore al mondo nel settore del trasporto pubblico, con 58mila dipendenti e un fatturato
di 5 miliardi di euro. 2. E stato affermato: Riteniamo anche insoddisfacente le motivazioni della
sentenza circa le censure di Mobit in ordine alla mancanza di requisiti di partecipazione da parte di AT.
Censure talmente fondate da dover essere accolte sulla base della normativa nazionale e per effetto di
quella europea. NON VERO. Lo dice con chiarezza la sentenza del Tar (molto approfondita tanto da
dedicare al tema ben 20 pagine), a pag. 10: Le censure di Mobit sono infondate e poi ancora a pag. 25:
Ratp non incorre in alcuno dei divieti di partecipazione invocati da Mobit. Non in quello stabilito
dallart.5 del Regolamento europeo, n in quello posto dallart.18 del decreto legislativo 422 del 1997,
come modificato per effetto delle modificazioni della legge 147/2013. 3. E stato dichiarato: Mobit e le
sue consorziate sono le uniche che possono garantire vera rispondenza alla domanda di trasporto delle
comunita locali. NON VERO. E non lo diciamo noi ma le cronache quotidiane dei continui disservizi:
corse annullate e superaffollate, frequenti ritardi, guasti dei bus, studenti lasciati a piedi, 2 autobus
sequestrati perch non a norma, assenza di investimenti, 6 bus incendiati nellultimo anno,
esternalizzazione dei servizi per mancanza di bus e di personale, numerose proteste dei sindacati (5 gli

data:
20 gennaio 2017

scioperi nel corso del 2016) e raccolte di firme dei pendolari. 4. Si dice: Il Tar in sostanza ha dato
ragione a noi. NON VERO. La sentenza del Tar a pag. 75 afferma invece: Lofferta presentata dalla
ricorrente principale Mobit, avrebbe dovuto a sua volta essere esclusa e non pu, pertanto, subentrare
nellaggiudicazione. 5. Si dice: Mobit ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del
Tar che esclude ingiustificatamente la sua offerta. NON VERO. La sentenza del Tar a pag. 74 chiara:
Lofferta di Mobit, il cui Pef esibisce un valore dellindice Dscr superiore allunita ottenuto grazie
allestensione del periodo temporale di riferimento per ben 10 anni successivi alla scadenza della
concessione, avrebbe, dunque, dovuto essere esclusa dalla gara, alla stregua di una corretta
interpretazione delle linee guida. 6. E stato affermato: La nostra offerta corretta, il Pef rispetta le
prescrizioni del bando di gara ( la stessa relazione del consulente tecnico nominato dal Tar che lo
afferma) e unaltra gara non serve perch lunico vincitore Mobit. Autolinee Toscane S.p.A. Viale del
Progresso, 6 50032 Borgo San Lorenzo (FI) t 055 8490505 f 055 8490432
info@autolineetoscane.it; Capitale sociale euro 970.000,00 int.vers. R.E.A. FIRENZE 476599 C.F. e
P.IVA 02194050486 NON VERO. Lo dice il Consulente nella sua relazione a pag. 30: Si sollevano dubbi
sulleventuale bancabilita di un progetto che prevede il rientro 10 anni dopo il termine della
concessione, tenendo conto dellincertezza riguardante il presupposto stesso di esistenza dei flussi di
cassa operativi. E poi, come se non bastasse, a pag. 31 ribadisce: Al fine della valutazione
sullattendibilita del metodo di calcolo tuttavia da considerare che il Pef presentato da Mobit potrebbe
non essere concretamente realizzabile. E ancora poche righe dopo il riferimento ad un periodo
temporale eccedente la durata della concessione pu ingenerare rilevanti dubbi sulla sostanziale
attendibilita dei flussi finanziari. 7. E stato dichiarato: Buone notizie anche per loro (i dipendenti, ndr),
che si vedrebbero riconosciute le maggiori tutele previste dallofferta di Mobit (maggior numero di
occupati e nessuna trattativa individuale per incentivare allesodo), nonch mantenimento certo in
servizio di tutti gli attuali dipendenti e non solo di quelli in forza al 31/08/2013. NON VERO. Lo
dimostra con chiarezza la sentenza del Tar a pag.55: Nel periodo compreso tra il primo e il quinto anno
di vigenza contrattuale, il Pef di AT prevede una riduzione di 454 unit di personale, dato
apparentemente superiore a quello di Mobit, che prevede una riduzione di 370 unit, ma a partire da un
numero iniziale pi basso (per Mobit il personale al primo anno pari a 5.210 unit, contro le 5.352 di
AT); se, poi, il calcolo viene effettuato a partire dal totale degli addetti quale risultante dalla ricognizione
al 31 agosto 2013, e riportato negli atti di gara come pari a 5.455, la riduzione prevista da Mobit finisce
per risultare, al quinto anno di contratto, anche pi consistente di quella prevista da AT (615 unit in
meno per Mobit contro le 557 di AT). Gentile Presidente, auspichiamo che in futuro si attenga alla realt
fattuale, rilasciando dichiarazioni complete e rispondenti a verit. La nostra azienda fa parte di un
gruppo internazionale che ha dimostrato di avere esperienza e professionalit in grado di gestire meglio
i servizi e a costi assai pi contenuti; in grado di portare in Toscana 563 milioni di investimento per
qualificare lofferta del trasporto toscano ai livelli europei e facendo risparmiare alla Regione ben 8
milioni allanno (650mila euro ogni mese). Questi sono i fatti. Possiamo garantire che abbiamo risorse e
competenze in grado di rispettare, nei tempi e con i costi previsti, tutti gli impegni che ci siamo assunti, a
partire da quello del mantenimento del posto di lavoro di tutti i dipendenti.
Contando sulla Sua sensibilit Le invio i pi distinti saluti, Il Presidente di Autolinee Toscane Ing. Bruno
Lombardi

data:
20 gennaio 2017

Tpl, At smentisce Mobit: tutele per servizi e lavoro


Sugli ultimi sviluppi della gara regionale del Tpl prende la parola Bruno Lombardi, presidente di
Autolinee Toscane che si aggiudicata la selezione, per replicare alle osservazioni fatte a dicembre da
Mobit. In una lunga lettera Lombardi esplicita il proprio punto di vista sulla vicenda, rivolgendosi
direttamente al presidente di Mobit, Andrea Zavanella, chiedendogli di attenersi alla realt, rilasciando
in futuro dichiarazioni complete e rispondenti a verit e per ricordare i vantaggi per la Regione della
offerta di At. La lettera stata inviata anche al presidente della Regione, alla giunta e ai consiglieri
regionali, a tutti i sindaci e presidenti delle Province oltre che alle organizzazioni sindacali regionali e
provinciali.
"Purtroppo - scrive Lombardi a Mobit - non possiamo non rilevare come la narrazione della vicenda,
legata allesito della gara regionale per individuare il gestore del servizio di trasporto pubblico, sia stata
rappresentata in maniera parziale e non rispondente ai fatti. Sostenere le proprie ragioni cosa del
tutto legittima. Beninteso, se queste vengono difese in modo corretto e senza omissioni".
"Spiace constatare - prosegue Lombardi - l'ostinazione nel criticare una sentenza fuori dalle aule di
tribunale e quando ancora avvocati e giudici sono al lavoro, solo perch contraria agli interessi di Mobit.
Noi siamo interessati a mantenere questa vicenda sui binari della correttezza. Non ci anima nessun
risentimento personale. A guidarci solo il bisogno di trasparenza. Il Tpl un servizio pubblico
essenziale, rappresenta la seconda voce di spesa nel bilancio della Regione. Cittadini, utenti e personale
hanno il diritto di ricevere informazioni vere dal management".
"Per provare ad uscire da questa spirale urge rimettere le cose al loro posto. Ci siamo permessi,
pertanto, di riprendere alcune affermazioni, tratte dalla conferenza stampa, comunicati e interviste,
riportando accanto, non le nostre opinioni, ma i relativi passaggi sia della sentenza del Tar che della
relazione del Consulente, insieme ad alcuni dati di fatto", prosegue il presidente di At.
"E stato detto che i francesi di Ratp hanno unesperienza di gare abbastanza scarsa visto che dal 1948
che lavorano in affidamento diretto a Parigi senza bisogno di fare gare. Non vero - replica Lombardi -.
Solo negli ultimi 5 anni abbiamo partecipato a quasi 100 gare in 15 paesi del mondo (di cui 29 nei soli
Paesi europei). Oltre che in Francia gestiamo i servizi (bus, metro, treno e tram) in Italia, Svizzera,
Inghilterra, Algeria, Brasile, Cina, India, Marocco, Arabia Saudita, Sud Africa, Sud Corea, Filippine, Qatar e
Usa. Il Gruppo Ratp il 5 operatore al mondo nel settore del trasporto pubblico, con 58mila dipendenti
e un fatturato di 5 miliardi di euro. E' stato affermato anche riteniamo anche insoddisfacente le
motivazioni della sentenza circa le censure di Mobit in ordine alla mancanza di requisiti di
partecipazione da parte di At. Censure talmente fondate da dover essere accolte sulla base della
normativa nazionale e per effetto di quella europea, cita Lombardi che subito corregge -. Non vero. Lo
dice con chiarezza la sentenza del Tar, molto approfondita tanto da dedicare al tema ben 20 pagine. E
stato dichiarato che Mobit e le sue consorziate sono le uniche che possono garantire vera rispondenza
alla domanda di trasporto delle comunit locali. Non vero - prosegue Lombardi -. E non lo diciamo noi
ma le cronache quotidiane dei continui disservizi: corse annullate e superaffollate, frequenti ritardi,
guasti dei bus, studenti lasciati a piedi, 2 autobus sequestrati perch non a norma, assenza di
investimenti, 6 bus incendiati nellultimo anno, esternalizzazione dei servizi per mancanza di bus e di
personale, numerose proteste dei sindacati (5 gli scioperi nel corso del 2016) e raccolte di firme dei
pendolari. La sentenza del Tar a pagina 75 - prosegue Lombardi per smentire Mobit - afferma invece:
l'offerta presentata dalla ricorrente principale Mobit, avrebbe dovuto a sua volta essere esclusa e non
pu, pertanto, subentrare nellaggiudicazione".
"Si dice - ricostruisce ancora Lombardi -: Mobit ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la
sentenza del Tar che esclude ingiustificatamente la sua offerta. Non vero -va avanti il presidente di At
-: la sentenza del Tar a pagina 74 chiara: lofferta di Mobit, il cui Pef esibisce un valore dellindice Dscr

data:
20 gennaio 2017

superiore allunit ottenuto grazie allestensione del periodo temporale di riferimento per ben 10 anni
successivi alla scadenza della concessione, avrebbe, dunque, dovuto essere esclusa dalla gara, alla
stregua di una corretta interpretazione delle linee guida. E' stato affermato che la nostra offerta
corretta, il Pef rispetta le prescrizioni del bando di gara ( la stessa relazione del consulente tecnico
nominato dal Tar che lo afferma) e unaltra gara non serve perch lunico vincitore Mobit. Non vero.
Lo dice il consulente nella sua relazione a pagina 30: Si sollevano dubbi - cita ancora Lombardi sulleventuale bancabilit di un progetto che prevede il rientro 10 anni dopo il termine della
concessione, tenendo conto dellincertezza riguardante il presupposto stesso di esistenza dei flussi di
cassa operativi. E poi, come se non bastasse, ribadisce: Al fine della valutazione sull'attendibilit del
metodo di calcolo tuttavia da considerare che il Pef presentato da Mobit potrebbe non essere
concretamente realizzabile. E ancora poche righe dopo il riferimento ad un periodo temporale
eccedente la durata della concessione pu ingenerare rilevanti dubbi sulla sostanziale attendibilit dei
flussi finanziari. E' stato dichiarato: Buone notizie anche per loro (i dipendenti, ndr), che si vedrebbero
riconosciute le maggiori tutele previste dallofferta di Mobit (maggior numero di occupati e nessuna
trattativa individuale per incentivare allesodo), nonch mantenimento certo in servizio di tutti gli attuali
dipendenti e non solo di quelli in forza al 31/08/2013 - prosegue a citare Lombardi -. Non vero. Lo
dimostra con chiarezza la sentenza del Tar : nel periodo compreso tra il primo e il quinto anno di
vigenza contrattuale, il Pef di At - cita Lombardi - prevede una riduzione di 454 unit di personale, dato
apparentemente superiore a quello di Mobit, che prevede una riduzione di 370 unit, ma a partire da un
numero iniziale pi basso (per Mobit il personale al primo anno pari a 5.210 unit, contro le 5.352 di
AT); se, poi, il calcolo viene effettuato a partire dal totale degli addetti quale risultante dalla ricognizione
al 31 agosto 2013, e riportato negli atti di gara come pari a 5.455, la riduzione prevista da Mobit finisce
per risultare, al quinto anno di contratto, anche pi consistente di quella prevista da At (615 unit in
meno per Mobit contro le 557 di At)".
"La nostra azienda - prosegue il presidente di At - fa parte di un gruppo internazionale che ha dimostrato
di avere esperienza e professionalit in grado di gestire meglio i servizi e a costi assai pi contenuti; in
grado di portare in Toscana 563 milioni di investimento per qualificare lofferta del trasporto toscano ai
livelli europei e facendo risparmiare alla Regione ben 8 milioni allanno (650mila euro ogni mese). Questi
sono i fatti. Possiamo garantire che abbiamo risorse e competenze in grado di rispettare, nei tempi e
con i costi previsti, tutti gli impegni che ci siamo assunti, a partire da quello del mantenimento del posto
di lavoro di tutti i dipendenti".

data:
20 gennaio 2017

Gara Tpl, lettera di fuoco di Lombardi a


Zavanella
Il presidente di Autolinee Toscane ha scritto a quello di Mobit chiedendogli di "rilasciare in futuro
dichiarazioni complete e rispondenti a verit"
FIRENZE Non si placa la tensione fra Autolinee toscane e Mobit, i due contendenti nella gara
regionale per la gestione del servizio di trasporto pubblico locale in tutta la Toscana, a tutt'oggi dall'esito
apertissimo (vedi qui sotto gli articoli collegati, ndr).
Bruno Lombardi, presidente di Autolinee Toscane, la societ che fa capo alla francese Ratp, ha scritto
una lettera aperta dai toni duri ad Andrea Zavanella, presidente del consorzio di imprese locali Mobit.
Missiva inviata anche alla giunta e al consiglio regionale, ai sindaci e ai Presidenti di provincia e alle
organizzazioni sindacali. Nel testo, Lombardi ricostruisce la vicenda chiedendo a Zavanella di "attenersi
alla realt, rilasciando in futuro dichiarazioni complete e rispondenti a verit e per ricordare i vantaggi
per la Regione della offerta di AT.
Ecco il testo integrale della lettera:
"Egregio Presidente,
abbiamo appreso e letto comunicati, notizie di agenzia e resoconti della conferenza stampa dello scorso
20 dicembre. E purtroppo non possiamo non rilevare come la narrazione della vicenda, legata allesito
della gara regionale per individuare il gestore del servizio di trasporto pubblico, sia stata rappresentata
in maniera parziale e non rispondente ai fatti.
Sostenere le proprie ragioni e cosa del tutto legittima. Beninteso, se queste vengono difese in modo
corretto e senza omissioni.
Spiace constatare l'ostinazione nel criticare una sentenza fuori dalle aule di Tribunale e quando ancora
avvocati e giudici sono al lavoro, solo perche contraria agli interessi di Mobit.
Noi siamo interessati a mantenere questa vicenda sui binari della correttezza. Non ci anima nessun
risentimento personale. A guidarci e solo il bisogno di trasparenza. Il Tpl e un servizio pubblico
essenziale, rappresenta la seconda voce di spesa nel bilancio della Regione. Cittadini, utenti e personale
hanno il diritto di ricevere informazioni vere dal management.
Per provare ad uscire da questa spirale urge rimettere le cose al loro posto. Ci siamo permessi, pertanto,
di riprendere alcune affermazioni, tratte dalla conferenza stampa, comunicati e interviste, riportando
accanto, non le nostre opinioni, ma i relativi passaggi sia della sentenza del Tar che della relazione del
Consulente, insieme ad alcuni dati di fatto.
1. E' stato detto che i francesi di Ratp hanno unesperienza di gare abbastanza scarsa visto che e dal
1948 che lavorano in affidamento diretto a Parigi senza bisogno di fare gare.
NON E VERO. Solo negli ultimi 5 anni abbiamo partecipato a quasi 100 gare in 15 paesi del mondo (di
cui 29 nei soli Paesi europei). Oltre che in Francia gestiamo i servizi (bus, metro, treno e tram) in Italia,
Svizzera, Inghilterra, Algeria, Brasile, Cina, India, Marocco, Arabia Saudita, Sud Africa, Sud Corea,
Filippine, Qatar e Usa. Il Gruppo Ratp e il 5 operatore al mondo nel settore del trasporto pubblico, con
58mila dipendenti e un fatturato di 5 miliardi di euro.
2. E' stato affermato: Riteniamo anche insoddisfacente le motivazioni della sentenza circa le censure di
Mobit in ordine alla mancanza di requisiti di partecipazione da parte di AT. Censure talmente fondate da
dover essere accolte sulla base della normativa nazionale e per effetto di quella europea.
NON E VERO. Lo dice con chiarezza la sentenza del Tar (molto approfondita tanto da dedicare al tema
ben 20 pagine), a pag. 10: Le censure di Mobit sono infondate e poi ancora a pag. 25: Ratp non
incorre in alcuno dei divieti di partecipazione invocati da Mobit. Non in quello stabilito dallart.5 del
Regolamento europeo, ne in quello posto dallart.18 del decreto legislativo 422 del 1997, come
modificato per effetto delle modificazioni della legge 147/2013.

data:
20 gennaio 2017

3. E' stato dichiarato: Mobit e le sue consorziate sono le uniche che possono garantire vera rispondenza
alla domanda di trasporto delle comunita locali.
NON E VERO. E non lo diciamo noi ma le cronache quotidiane dei continui disservizi: corse annullate e
superaffollate, frequenti ritardi, guasti dei bus, studenti lasciati a piedi, 2 autobus sequestrati perche non
a norma, assenza di investimenti, 6 bus incendiati nellultimo anno, esternalizzazione dei servizi per
mancanza di bus e di personale, numerose proteste dei sindacati (5 gli scioperi nel corso del 2016) e
raccolte di firme dei pendolari.
4. Si dice: Il Tar in sostanza ha dato ragione a noi.
NON E VERO. La sentenza del Tar a pag. 75 afferma invece: Lofferta presentata dalla ricorrente
principale Mobit, avrebbe dovuto a sua volta essere esclusa e non puo, pertanto, subentrare
nellaggiudicazione.
5. Si dice: Mobit ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che esclude
ingiustificatamente
la
sua
offerta.
NON E VERO. La sentenza del Tar a pag. 74 e chiara: Lofferta di Mobit, il cui Pef esibisce un valore
dellindice Dscr superiore allunita ottenuto grazie allestensione del periodo temporale di riferimento
per ben 10 anni successivi alla scadenza della concessione, avrebbe, dunque, dovuto essere esclusa dalla
gara, alla stregua di una corretta interpretazione delle linee guida.
6. E' stato affermato: La nostra offerta e corretta, il Pef rispetta le prescrizioni del bando di gara (e la
stessa relazione del consulente tecnico nominato dal Tar che lo afferma) e unaltra gara non serve
perche lunico vincitore e Mobit.
NON E VERO. Lo dice il Consulente nella sua relazione a pag. 30: Si sollevano dubbi sulleventuale
bancabilita di un progetto che prevede il rientro 10 anni dopo il termine della concessione, tenendo conto
dellincertezza riguardante il presupposto stesso di esistenza dei flussi di cassa operativi. E poi, come se
non bastasse, a pag. 31 ribadisce: Al fine della valutazione sull'attendibilita del metodo di calcolo e
tuttavia da considerare che il Pef presentato da Mobit potrebbe non essere concretamente realizzabile.
E ancora poche righe dopo il riferimento ad un periodo temporale eccedente la durata della
concessione puo ingenerare rilevanti dubbi sulla sostanziale attendibilita dei flussi finanziari.
7. E' stato dichiarato: Buone notizie anche per loro (i dipendenti, ndr), che si vedrebbero riconosciute le
maggiori tutele previste dallofferta di Mobit (maggior numero di occupati e nessuna trattativa
individuale per incentivare allesodo), nonche mantenimento certo in servizio di tutti gli attuali
dipendenti e non solo di quelli in forza al 31/08/2013.
NON E VERO. Lo dimostra con chiarezza la sentenza del Tar a pag.55: "Nel periodo compreso tra il
primo e il quinto anno di vigenza contrattuale, il Pef di AT prevede una riduzione di 454 unita di
personale, dato apparentemente superiore a quello di Mobit, che prevede una riduzione di 370 unita, ma
a partire da un numero iniziale piu basso (per Mobit il personale al primo anno e pari a 5.210 unita,
contro le 5.352 di AT); se, poi, il calcolo viene effettuato a partire dal totale degli addetti quale risultante
dalla ricognizione al 31 agosto 2013, e riportato negli atti di gara come pari a 5.455, la riduzione
prevista da Mobit finisce per risultare, al quinto anno di contratto, anche piu consistente di quella
prevista da AT (615 unita in meno per Mobit contro le 557 di AT).
Gentile Presidente,
auspichiamo che in futuro si attenga alla realta fattuale, rilasciando dichiarazioni complete e rispondenti
a verita.
La nostra azienda fa parte di un gruppo internazionale che ha dimostrato di avere esperienza e
professionalita in grado di gestire meglio i servizi e a costi assai piu contenuti; in grado di portare in
Toscana 563 milioni di investimento per qualificare lofferta del trasporto toscano ai livelli europei e
facendo risparmiare alla Regione ben 8 milioni allanno (650mila euro ogni mese).
Questi sono i fatti. Possiamo garantire che abbiamo risorse e competenze in grado di rispettare, nei
tempi e con i costi previsti, tutti gli impegni che ci siamo assunti, a partire da quello del mantenimento
del posto di lavoro di tutti i dipendenti.
Contando sulla Sua sensibilita Le invio i piu distinti saluti,
Il Presidente di Autolinee Toscane Ing. Bruno Lombardi"

data:
20 gennaio 2017

TOSCANA:
AUTOLINEE
TOSCANE
REPLICA ALLA MOBIT SUL BANDO TPL
Toscana Lettera aperta al Presidente di Mobit Andrea Zavanella da parte dellingegner Bruno
Lombardi presidente di Autolinee Toscane, con lo scopo puntualizzare inesattezze e informazioni
incomplete espresse da questultimo riguardo gli sviluppi della gara regionale sul trasporto
pubblico locale in Toscana del 2015.
Egregio Presidente,
abbiamo appreso e letto comunicati, notizie di agenzia e resoconti della conferenza stampa dello scorso
20 dicembre. E purtroppo non possiamo non rilevare come la narrazione della vicenda, legata allesito
della gara regionale per individuare il gestore del servizio di trasporto pubblico, sia stata rappresentata in
maniera parziale e non rispondente ai fatti.
Sostenere le proprie ragioni cosa del tutto legittima. Beninteso, se queste vengono difese in modo
corretto e senza omissioni.
Spiace constatare lostinazione nel criticare una sentenza fuori dalle aule di Tribunale e quando ancora
avvocati e giudici sono al lavoro, solo perch contraria agli interessi di Mobit.
Noi siamo interessati a mantenere questa vicenda sui binari della correttezza. Non ci anima nessun
risentimento personale. A guidarci solo il bisogno di trasparenza. Il Tpl un servizio pubblico
essenziale, rappresenta la seconda voce di spesa nel bilancio della Regione. Cittadini, utenti e personale
hanno il diritto di ricevere informazioni vere dal management.
Per provare ad uscire da questa spirale urge rimettere le cose al loro posto. Ci siamo permessi, pertanto, di
riprendere alcune affermazioni, tratte dalla conferenza stampa, comunicati e interviste, riportando
accanto, non le nostre opinioni, ma i relativi passaggi sia della sentenza del Tar che della relazione del
Consulente, insieme ad alcuni dati di fatto.
1. E stato detto che i francesi di Ratp hanno unesperienza di gare abbastanza scarsa visto che
dal 1948 che lavorano in affidamento diretto a Parigi senza bisogno di fare gare.
NON VERO. Solo negli ultimi 5 anni abbiamo partecipato a quasi 100 gare in 15 paesi del mondo (di
cui 29 nei soli Paesi europei). Oltre che in Francia gestiamo i servizi (bus, metro, treno e tram) in Italia,
Svizzera, Inghilterra, Algeria, Brasile, Cina, India, Marocco, Arabia Saudita, Sud Africa, Sud Corea,
Filippine, Qatar e Usa. Il Gruppo Ratp il 5 operatore al mondo nel settore del trasporto pubblico, con
58mila dipendenti e un fatturato di 5 miliardi di euro.
2. E stato affermato: Riteniamo anche insoddisfacente le motivazioni della sentenza circa le
censure di Mobit in ordine alla mancanza di requisiti di partecipazione da parte di AT. Censure
talmente fondate da dover essere accolte sulla base della normativa nazionale e per effetto di quella
europea.
NON VERO. Lo dice con chiarezza la sentenza del Tar (molto approfondita tanto da dedicare al tema
ben 20 pagine), a pag. 10: Le censure di Mobit sono infondate e poi ancora a pag. 25: Ratp non incorre
in alcuno dei divieti di partecipazione invocati da Mobit. Non in quello stabilito dallart.5 del
Regolamento europeo, n in quello posto dallart.18 del decreto legislativo 422 del 1997, come
modificato per effetto delle modificazioni della legge 147/2013.
3. E stato dichiarato: Mobit e le sue consorziate sono le uniche che possono garantire vera
rispondenza alla domanda di trasporto delle comunit locali.
NON VERO. E non lo diciamo noi ma le cronache quotidiane dei continui disservizi: corse annullate e
superaffollate, frequenti ritardi, guasti dei bus, studenti lasciati a piedi, 2 autobus sequestrati perch non a
norma, assenza di investimenti, 6 bus incendiati nellultimo anno, esternalizzazione dei servizi per
mancanza di bus e di personale, numerose proteste dei sindacati (5 gli scioperi nel corso del 2016) e
raccolte di firme dei pendolari.
4. Si dice: Il Tar in sostanza ha dato ragione a noi.

data:
20 gennaio 2017

NON VERO. La sentenza del Tar a pag. 75 afferma invece: Lofferta presentata dalla ricorrente
principale
Mobit,
avrebbe
dovuto
a
sua
volta
essere
esclusa
e
non
pu, pertanto, subentrare nellaggiudicazione.
5. Si dice: Mobit ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che esclude
ingiustificatamente la sua offerta.
NON VERO. La sentenza del Tar a pag. 74 chiara: Lofferta di Mobit, il cui Pef esibisce un valore
dellindice Dscr superiore allunit ottenuto grazie allestensione del periodo temporale di riferimento per
ben 10 anni successivi alla scadenza della concessione, avrebbe, dunque, dovuto essere esclusa dalla gara,
alla stregua di una corretta interpretazione delle linee guida.
6. E stato affermato: La nostra offerta corretta, il Pef rispetta le prescrizioni del bando di gara
( la stessa relazione del consulente tecnico nominato dal Tar che lo afferma) e unaltra gara non
serve perch lunico vincitore Mobit.
NON VERO. Lo dice il Consulente nella sua relazione a pag. 30: Si sollevano dubbi sulleventuale
bancabilit di un progetto che prevede il rientro 10 anni dopo il termine della concessione, tenendo conto
dellincertezza riguardante il presupposto stesso di esistenza dei flussi di cassa operativi. E poi, come se
non bastasse, a pag. 31 ribadisce: Al fine della valutazione sullattendibilit del metodo di calcolo
tuttavia da considerare che il Pef presentato da Mobit potrebbe non essere concretamente realizzabile. E
ancora poche righe dopo il riferimento ad un periodo temporale eccedente la durata della concessione
pu ingenerare rilevanti dubbi sulla sostanziale attendibilit dei flussi finanziari.
7. E stato dichiarato: Buone notizie anche per loro (i dipendenti, ndr), che si vedrebbero
riconosciute le maggiori tutele previste dallofferta di Mobit (maggior numero di occupati e nessuna
trattativa individuale per incentivare allesodo), nonch mantenimento certo in servizio di tutti gli
attuali dipendenti e non solo di quelli in forza al 31/08/2013.
NON VERO. Lo dimostra con chiarezza la sentenza del Tar a pag.55: Nel periodo compreso tra il
primo e il quinto anno di vigenza contrattuale, il Pef di AT prevede una riduzione di 454 unit di
personale, dato apparentemente superiore a quello di Mobit, che prevede una riduzione di 370 unit, ma a
partire da un numero iniziale pi basso (per Mobit il personale al primo anno pari a 5.210 unit, contro
le 5.352 di AT); se, poi, il calcolo viene effettuato a partire dal totale degli addetti quale risultante dalla
ricognizione
al
31
agosto
2013,
e
riportato
negli
atti
di
gara
come pari a 5.455, la riduzione prevista da Mobit finisce per risultare, al quinto anno di contratto, anche
pi consistente di quella prevista da AT (615 unit in meno per Mobit contro le 557 di AT).
Gentile Presidente,
auspichiamo che in futuro si attenga alla realt fattuale, rilasciando dichiarazioni complete e rispondenti a
verit.
La nostra azienda fa parte di un gruppo internazionale che ha dimostrato di avere esperienza e
professionalit in grado di gestire meglio i servizi e a costi assai pi contenuti; in grado di portare in
Toscana 563 milioni di investimento per qualificare lofferta del trasporto toscano ai livelli europei e
facendo risparmiare alla Regione ben 8 milioni allanno (650mila euro ogni mese).
Questi sono i fatti. Possiamo garantire che abbiamo risorse e competenze in grado di rispettare, nei tempi
e con i costi previsti, tutti gli impegni che ci siamo assunti, a partire da quello del mantenimento del posto
di lavoro di tutti i dipendenti.
Contando sulla Sua sensibilit
Le invio i pi distinti saluti,
Il Presidente di Autolinee Toscane
ingegner Bruno Lombardi

data:
20 gennaio 2017

Trasporto pubblico. Lettera aperta di Autolinee


Toscane a Mobit
Una lunga e argomentata lettera aperta, inviata dal Presidente di Autolinee Toscane Bruno Lombardi e
indirizzata al Presidente Mobit Andrea Zavanella, per puntualizzare quelle che definisce inesattezze e
informazioni incomplete; espresse in pi occasioni sugli sviluppi della gara regionale del Tpl toscano.
Lombardi inviata Zavanella di attenersi alla realt, rilasciando in futuro dichiarazioni complete e
rispondenti a verit e per ricordare i vantaggi per la Regione della offerta di AT.
La lettera stata inviata anche al Presidente della Regione, alla giunta e ai consiglieri regionali, a tutti i
Sindaci e Presidenti delle Province oltre che alle organizzazioni sindacali regionali e provinciali.
Documento integrale Lettera Aperta al Presidente di Mobit
A seguire il testo:
Egregio Presidente,
abbiamo appreso e letto comunicati, notizie di agenzia e resoconti della conferenza stampa dello scorso
20 dicembre. E purtroppo non possiamo non rilevare come la narrazione della vicenda, legata allesito
della gara regionale per individuare il gestore del servizio di trasporto pubblico, sia stata rappresentata
in maniera parziale e non rispondente ai fatti.
Sostenere le proprie ragioni e cosa del tutto legittima. Beninteso, se queste vengono difese in modo
corretto e senza omissioni.
Spiace constatare lostinazione nel criticare una sentenza fuori dalle aule di Tribunale e quando ancora
avvocati e giudici sono al lavoro, solo perche contraria agli interessi di Mobit.
Noi siamo interessati a mantenere questa vicenda sui binari della correttezza. Non ci anima nessun
risentimento personale. A guidarci e solo il bisogno di trasparenza. Il Tpl e un servizio pubblico essenziale,
rappresenta la seconda voce di spesa nel bilancio della Regione. Cittadini, utenti e personale hanno il
diritto di ricevere informazioni vere dal management.
Per provare ad uscire da questa spirale urge rimettere le cose al loro posto. Ci siamo permessi, pertanto,
di riprendere alcune affermazioni, tratte dalla conferenza stampa, comunicati e interviste, riportando
accanto, non le nostre opinioni, ma i relativi passaggi sia della sentenza del Tar che della relazione del
Consulente, insieme ad alcuni dati di fatto.
1. E stato detto che i francesi di Ratp hanno unesperienza di gare abbastanza scarsa visto che e dal
1948 che lavorano in affidamento diretto a Parigi senza bisogno di fare gare.
NON E VERO. Solo negli ultimi 5 anni abbiamo partecipato a quasi 100 gare in 15 paesi del mondo (di cui
29 nei soli Paesi europei). Oltre che in Francia gestiamo i servizi (bus, metro, treno e tram) in Italia,
Svizzera, Inghilterra, Algeria, Brasile, Cina, India, Marocco, Arabia Saudita, Sud Africa, Sud Corea,
Filippine, Qatar e Usa. Il Gruppo Ratp e il 5 operatore al mondo nel settore del trasporto pubblico, con
58mila dipendenti e un fatturato di 5 miliardi di euro.
2. E stato affermato: Riteniamo anche insoddisfacente le motivazioni della sentenza circa le censure di
Mobit in ordine alla mancanza di requisiti di partecipazione da parte di AT. Censure talmente fondate da
dover essere accolte sulla base della normativa nazionale e per effetto di quella europea.
NON E VERO. Lo dice con chiarezza la sentenza del Tar (molto approfondita tanto da dedicare al tema
ben 20 pagine), a pag. 10: Le censure di Mobit sono infondate e poi ancora a pag. 25: Ratp non
incorre in alcuno dei divieti di partecipazione invocati da Mobit. Non in quello stabilito dallart.5 del

data:
20 gennaio 2017

Regolamento europeo, ne in quello posto dallart.18 del decreto legislativo 422 del 1997, come
modificato per effetto delle modificazioni della legge 147/2013.
3. E stato dichiarato: Mobit e le sue consorziate sono le uniche che possono garantire vera rispondenza
alla domanda di trasporto delle comunita locali.
NON E VERO. E non lo diciamo noi ma le cronache quotidiane dei continui disservizi: corse annullate e
superaffollate, frequenti ritardi, guasti dei bus, studenti lasciati a piedi, 2 autobus sequestrati perche non
a norma, assenza di investimenti, 6 bus incendiati nellultimo anno, esternalizzazione dei servizi per
mancanza di bus e di personale, numerose proteste dei sindacati (5 gli scioperi nel corso del 2016) e
raccolte di firme dei pendolari.
4. Si dice: Il Tar in sostanza ha dato ragione a noi.
NON E VERO. La sentenza del Tar a pag. 75 afferma invece: Lofferta presentata dalla ricorrente
principale Mobit, avrebbe dovuto a sua volta essere esclusa e non puo, pertanto, subentrare
nellaggiudicazione.
5. Si dice: Mobit ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che esclude
ingiustificatamente la sua offerta.
NON E VERO. La sentenza del Tar a pag. 74 e chiara: Lofferta di Mobit, il cui Pef esibisce un valore
dellindice Dscr superiore allunita ottenuto grazie allestensione del periodo temporale di riferimento per
ben 10 anni successivi alla scadenza della concessione, avrebbe, dunque, dovuto essere esclusa dalla
gara, alla stregua di una corretta interpretazione delle linee guida.
6. E stato affermato: La nostra offerta e corretta, il Pef rispetta le prescrizioni del bando di gara (e la
stessa relazione del consulente tecnico nominato dal Tar che lo afferma) e unaltra gara non serve
perche lunico vincitore e Mobit.
NON E VERO. Lo dice il Consulente nella sua relazione a pag. 30: Si sollevano dubbi sulleventuale
bancabilita di un progetto che prevede il rientro 10 anni dopo il termine della concessione, tenendo conto
dellincertezza riguardante il presupposto stesso di esistenza dei flussi di cassa operativi. E poi, come se
non bastasse, a pag. 31 ribadisce: Al fine della valutazione sullattendibilita del metodo di calcolo e
tuttavia da considerare che il Pef presentato da Mobit potrebbe non essere concretamente realizzabile.
E ancora poche righe dopo il riferimento ad un periodo temporale eccedente la durata della concessione
puo ingenerare rilevanti dubbi sulla sostanziale attendibilita dei flussi finanziari.
7. E stato dichiarato: Buone notizie anche per loro (i dipendenti, ndr), che si vedrebbero riconosciute le
maggiori tutele previste dallofferta di Mobit (maggior numero di occupati e nessuna trattativa
individuale per incentivare allesodo), nonche mantenimento certo in servizio di tutti gli attuali
dipendenti e non solo di quelli in forza al 31/08/2013.
NON E VERO. Lo dimostra con chiarezza la sentenza del Tar a pag.55: Nel periodo compreso tra il primo
e il quinto anno di vigenza contrattuale, il Pef di AT prevede una riduzione di 454 unita di personale, dato
apparentemente superiore a quello di Mobit, che prevede una riduzione di 370 unita, ma a partire da un
numero iniziale piu basso (per Mobit il personale al primo anno e pari a 5.210 unita, contro le 5.352 di
AT); se, poi, il calcolo viene effettuato a partire dal totale degli addetti quale risultante dalla ricognizione
al 31 agosto 2013, e riportato negli atti di gara come pari a 5.455, la riduzione prevista da Mobit finisce
per risultare, al quinto anno di contratto, anche piu consistente di quella prevista da AT (615 unita in
meno per Mobit contro le 557 di AT).
Gentile Presidente,
auspichiamo che in futuro si attenga alla realta fattuale, rilasciando dichiarazioni complete e rispondenti
a verita.
La nostra azienda fa parte di un gruppo internazionale che ha dimostrato di avere esperienza e
professionalita in grado di gestire meglio i servizi e a costi assai piu contenuti; in grado di portare in
Toscana 563 milioni di investimento per qualificare lofferta del trasporto toscano ai livelli europei e
facendo risparmiare alla Regione ben 8 milioni allanno (650mila euro ogni mese).

data:
20 gennaio 2017

Questi sono i fatti. Possiamo garantire che abbiamo risorse e competenze in grado di rispettare, nei
tempi e con i costi previsti, tutti gli impegni che ci siamo assunti, a partire da quello del mantenimento
del posto di lavoro di tutti i dipendenti.

Contando sulla Sua sensibilita Le invio i piu distinti saluti,


Il Presidente di Autolinee Toscane Ing. Bruno Lombardi

data:
20 gennaio 2017

GARA TPL: PRESIDENTE AUTOLINEE INVIA LETTERA


APERTA A MOBIT
Stamani il presidente di Autolinee Toscane ha inviato una lettera-aperta al Presidente di Mobit, Andrea
Zavanella, con lo scopo puntualizzare inesattezze e informazioni incomplete espresse da questultimo
riguardo gli sviluppi della gara regionale.
Abbiamo appreso e letto comunicati, notizie di agenzia e resoconti della conferenza stampa dello
scorso 20 dicembre tenuta da Mobit, e purtroppo non possiamo non rilevare come la narrazione della
vicenda, legata allesito della gara regionale del trasporto pubblico, sia stata rappresentata in maniera
parziale e non rispondente ai fatti. Spiace constatare lostinazione nel criticare una sentenza fuori dalle
aule di Tribunale, e quando ancora avvocati e giudici sono al lavoro, solo perch contraria agli
interessi di Mobit. Lo dice il presidente di Autolinee Toscane (legata al gruppo francese Ratp) Bruno
Lombardi in una lettera aperta al presidente di Mobit (consorzio legato al gruppo Fs) Andrea Zavanella.
Nella missiva Lombardi ricorda una serie di affermazioni dette o riportate in occasione della
conferenza stampa indetta da parte del concorrente, e le contesta, punto per punto, anche alla luce
della sentenza del Tar che ha annullato lassegnazione della gara, scrivendo accanto ad ognuna di queste
Non vero. Noi siamo interessati a mantenere questa vicenda sui binari della correttezza si
legge ancora nella lettera -. A guidarci solo il bisogno di trasparenza. Cittadini, utenti e personale
hanno il diritto di ricevere informazioni vere dal management. Nel lungo elenco di Non vero,
Lombardi contesta, tra laltro, il fatto che le censure di Mobit sono infondate riguardo all
impossibilit per il gruppo francese di correre in alcune gare, e che Ratp non incorre in alcuno dei
divieti di partecipazione invocati. Lombardi critica anche alcune affermazioni riguardanti il fatto che
Mobit si considererebbe di fatto il vero vincitore della gara e che la sentenza darebbe in sostanza
ragione al consorzio legato ad Fs. Unaffermazione non vera, dice ancora Lombardi, perch la sentenza
del Tar dice che lofferta presentata dalla ricorrente principale Mobit, avrebbe dovuto a sua volta
essere esclusa e non pu, pertanto, subentrare nellaggiudicazione.

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