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La respirazione
A) Acquieta la mente
Prima di iniziare esegui delle respirazioni contando un numero da uno a dieci ad ogni espirazione, questo
permette alla mente di acquietarsi
Ora ascolta il respiro senza interferire.
Mentre espiri, concentra l'attenzione su una delle seguenti parole, pronunciandola mentalmente sino a che non
hai raggiunto lo stato mentale prefisso:
"Silenzio" (si tratta di ritrovare uno stato naturale delle cose, ascoltando il silenzio che c' nel profondo
dell'essere); "Pace" (la pace va indirizzata alla mente, all'universo, al corpo e alle sue membra, al respiro "pace
con il proprio quadro energetico", al cuore "pace con tutti gli esseri viventi). Si tratta di uno stato mentale
indisturbato rivolto a tutto ci che ci circonda; una volta realmente conseguito, tale stato di pace inalterabile.
B) Concentra il respiro
Con la mente percorri la colonna vertebrale partendo dalla prima vertebra cervicale e via via scendi
lentamente passando una vertebra dopo l'altra fino alla punta del coccige, dopo di che vai su e gi per tre volte
osservando con la mente per intiero tutta la colonna
Ruota leggermente il bacino portando dolcemente la punta del coccige in su, questa posizione distende la
zona lombare
Colloca la mente al centro del ventre tre dita sotto l'ombelico e lasciala riposare
Ascolta il tuo respiro senza forzare e aspetta che scenda lentamente sino a raggiungere il punto in cui hai
posato la tua mente
Sentirai un'ondata di calore riempire il ventre
Quando il respiro sar diventato naturale, sentirai il ventre muoversi ad ogni atto respiratorio come un
palloncino che si gonfia e si sgonfia ascolta questo movimento fino a quando non diventi naturale, poi passa
alla fase successiva.
C)"Aprire le tre porte e lavare il midollo spinale".
Nella fase d'inspirazione, mentre il ventre si riempie, sali con la mente lungo la colonna vertebrale passando
dal perineo e dal coccige vai su fino ad arrivare sotto l'occipitale superando le tre barriere (porta del coccige,
porta della vita tra la seconda e terza vertebra lombare, porta delle spalle tra le scapole).
Nella fase di espirazione ridiscendi facendo lo stesso percorso collocandoti nuovamente nel basso ventre,
continua per almeno tre volte o un multiplo di tre per i maschi per le femmine due o un multiplo di due, fino a
raggiungere una sensazione del tutto naturale.
Finito il tuo esercizio riporta la mente nel basso ventre e per almeno tre volte respira nuovamente con il
palloncino.
Quando chiudi questa prima parte di studio fai un buon massaggio, prima sfrega energicamente i palmi delle
mani e scaldale ben bene, poi passale su tutte le parti del viso, testa, orecchie, collo parte anteriore e
posteriore, alla fine batti il tronco e le braccia con dei colpetti eseguiti con le mani, poi apri lentamente gli occhi
e riprendi la tua vita quotidiana.
...Buon lavoro!
Ma Pu
Posizione del Cavaliere
Pen Ma Pu
Posizione met Cavaliere
San Chi Pu
Posizione del tre e del sette
Kung Chien Pu
Posizione dell'arciere
Tsuo Pu
Posizione seduta o dello sgabello
Pu T'ui
Posizione con la gamba verso il basso
Tu Li
Posizione in equilibrio su una gamba
Ting Pu
Posizione a T (letteralmente "del chiodo")
Tse Ting Pu
Posizione a V
Huo Ting Pu
Posizione a T all'indietro
Ho Chio
Posizione a piedi uniti
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Immagine 1 b
Immagine 2 b
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Iniziamo con questo primo articolo a discutere di allungamento muscolo-tendineo, oggi comunemente chiamato stretching, una metodica ginnica recente, introdotta in campo sportivo
ed in medicina preventiva e riabilitativa da non pi di venti anni, ma con analoghe radici molto antiche, insite nella tradizione cinese e delle popolazioni dell'India.
Oggi milioni di persone scoprono gli effetti benefici del movimento, sempre pi frequente incontrare gente che cammina anzich utilizzare l'automobile, pratica jogging, corre, gioca a
tennis, corre in bicicletta o nuota, si dedica alle arti marziali, agli stili interni ed esterni. Cosa spera di ottenere? Perch questo improvviso interesse per l'attivit fisica?
La gente attiva vive molto pi pienamente. Ha pi capacit di resistenza, sopporta meglio le malattie ed in buona forma.
Ha un maggior autocontrollo, meno depressa e spesso, anche in tarda et, intraprende nuove attivit con rinnovato vigore.
La ricerca medica pi recente ha dimostrato che moltissimi stati di cattiva salute sono strettamente correlati alla carenza di attivit fisica. La consapevolezza di ci, unitamente ad
un'appropriata cura della salute, sta modificando il nostro modo di vivere. Ora ci rendiamo conto che il solo modo per prevenire gli inconvenienti dell'inattivit fare attivit, e non per
un mese oppure un anno ma per tutta la vita.
Che cosa ha a che fare lo stretching con tutto questo?
La risposta alla domanda deriva dall'esperienza di tre maestri di Kung Fu-Wu Shu, Giuseppe Ghezzi di Pavia, Walter Lorini di Milano, Li Guo Hua maestro di Tai Chi a Shanghai.
L'allungamento l'importante anello di congiunzione tra la vita sedentaria e la vita attiva.
Mantiene l'elasticit dei muscoli e prepara al movimento, favorisce il passaggio quotidiano dall'inattivit all'attivit pi o meno impegnativa senza eccessivo sforzo. Questo
altrettanto vero per gli atleti professionisti, per i dilettanti, per gli amatori. E' particolarmente importante se praticate arti marziali, se siete lottatori, se correte, fate ciclismo, giocate a
tennis o se vi dedicate ad altri esercizi impegnativi, in quanto queste attivit producono rigidit e diminuiscono la flessibilit. Eseguire l'allungamento prima e dopo l'attivit fisica
conserver flessibilit ed elasticit, sar utile per prevenire i traumi cos frequenti, come la periostite tibiale, le tendinite dell'atleta o i dolori alle spalle o ai gomiti del tennista.
Dato l'enorme numero di persone che praticano attivit fisica veramente necessario fornire una corretta informazione. L'allungamento una metodica facile ma eseguirlo in maniera
errata pu realmente causare pi danni che benefici.
Per questa ragione fondamentale apprendere le tecniche corrette.
Negli ultimi dieci anni ho lavorato spesso a contatto con marzialisti di ogni livello, con squadre dilettantistiche e professionistiche di atletica e ciclismo e spesso ho constatato che poche
persone, inclusi gli atleti professionisti, sanno eseguire correttamente l'allungamento. Nell'atleta e nella persona attiva lo stretching fa eseguire al meglio le proprie prestazioni.
E' importante non forzare i limiti o cercare di fare di pi ogni giorno. Non importante sapere quanto siamo in grado di allungarci. L'allungamento una tecnica su base individuale
strettamente correlata alla struttura muscolare, alla flessibilit, ed ai livelli di tensione. La chiave sta nella regolarit e nel rilassamento. L'obiettivo quello di ridurre la tensione
muscolare favorendo la libert del movimento e non di raggiungere la massima flessibilit, che spesso porta al sovrastiramento o peggio ancora all'infortunio.
Non occorre essere un grande atleta per dedicarsi allo stretching e soprattutto all'inizio praticatelo con moderazione. Occorre dare il tempo al corpo ed alla mente di adattarsi all'attivit
fisica. E' opportuno essere regolari, iniziare con calma e fare spesso esercizio.
A chi rivolto l'allungamento?
Chiunque pu imparare ad allungarsi, indipendentemente dall'et o dalla flessibilit. Non c' bisogno di essere in perfetta forma fisica o di possedere specifiche abilit atletiche. Le
tecniche di allungamento sono le medesime e si rivolgono indipendentemente a chi lavora in maniera continuativa in ufficio, al contadino ed alla casalinga impegnati in pesanti attivit,
all'autista ed all'intellettuale, al praticante agonista di arti marziali ed all'amatore.
Quando allungarsi
L'allungamento pu essere praticato ogni volta ci sia tempo, nelle pause del lavoro, durante una passeggiata, dopo un'escursione, negli intervalli dell'attivit scolastica. E' importante fare
stretching prima e dopo l'attivit sportiva.
Perch allungarsi
L'allungamento dovrebbe essere parte integrante della vita attiva. La ricerca medica internistica e sportiva ha sottolineato i seguenti vantaggi:
Riduce la tensione muscolare
Favorisce la coordinazione motoria
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
1. Robert A. Anderson. Stretching. 1980, Shelter Publications- Bolinas, California, USA
2. Giuseppe Ghezzi. Trattato per la formazione degli istruttori di Kung Fu. 2000, Ed. ASFIK
3. L. Sotte, L. Pippa, E. De Giacomo, C. Schiantarelli, "Trattato di massaggio Fisiochinesiterapia Ginnastiche mediche cinesi", UTET, 1998
4. Chang Dsu Yao, Roberto Fassi, "Il Tai Chi Chuan il segreto dell'energia vitale", De Vecchi Editore, 1991
5. Robert Fisher. Sport Medicine. 1999, Shelter Publications- Bolinas, California, USA