Perforazione in mare
3.4.1 Introduzione
Le tecniche e le attrezzature per la perforazione di pozzi
a mare (o perforazione offshore) sono molto simili a quelle usate nei pozzi a terra. Le principali differenze risiedono nella disposizione dellimpianto, delle apparecchiature e in alcuni particolari metodi di conduzione delle
operazioni, che devono essere adattate alle esigenze imposte da condizioni ambientali molto pi difficili, spesso
estreme. Ci comporta ovviamente un notevole aumento dei costi, cui vanno aggiunti, in caso di scoperta di un
giacimento, anche gli ingenti investimenti per la realizzazione delle infrastrutture e degli impianti per la successiva coltivazione del giacimento.
Le prime embrionali perforazioni a mare risalgono
ai primi anni del Novecento, quando lungo le coste della
California meridionale furono scoperti numerosi giacimenti di olio, coltivati con pozzi perforati fin sulla battigia. Nel tentativo di seguire i giacimenti verso il mare
aperto, si pens di estendere le operazioni fuori costa,
posizionando gli impianti di perforazione su pontili che
si protendevano al largo per un centinaio di metri. Il grande sviluppo della perforazione a mare inizi per solo
nella seconda met del Novecento.
In Europa, il primo pozzo a mare fu perforato nel
1959 in un giacimento di olio al largo di Gela, in Sicilia. Nel 1960 inizi lo sviluppo dei giacimenti di gas delloffshore ravennate, dove fu perforato il primo pozzo in
mare europeo per la produzione di gas. Nei primi anni
Settanta, la scoperta dei grandi giacimenti del Mare del
Nord e del Golfo del Messico diede lo stimolo definitivo per lo sviluppo di tecnologie sempre pi raffinate per
la ricerca e la produzione di idrocarburi in mare.
Negli ultimi decenni, nonostante lambiente ostile, la
difficolt, i maggiori investimenti e i rischi nel condurre
le operazioni di perforazione e di produzione in ambiente marino, la ricerca degli idrocarburi in mare aperto ha
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alle operazioni di perforazione esplorativa, e non a quelle successive delle perforazioni di sviluppo. Il limite tecnologico per lo sviluppo e la messa in produzione di un
giacimento a mare dellordine dei 1.700 m di battente
dacqua, limite destinato a crescere nei prossimi anni,
poich linnovazione tecnologica in questo campo estremamente attiva: a titolo di esempio, si ricorda che nel
1995 tale limite era inferiore ai 1.000 m.
Nel seguito sono descritti i principali tipi di impianti per la perforazione di pozzi esplorativi a mare, realizzati con strutture progettate al solo scopo di realizzare il
pozzo. Se una o pi perforazioni esplorative mettono in
luce un giacimento con riserve tali da giustificarne la
coltivazione, occorre progettare e predisporre le strutture permanenti di produzione (anchesse appoggiate o galleggianti), che molto spesso sono in grado di ospitare
anche un impianto di perforazione, utilizzato per perforare gli ulteriori pozzi di sviluppo. Le strutture permanenti di produzione degli idrocarburi a mare sono dei
complessi impiantistici e strutturali ad alta tecnologia,
costruiti secondo concetti e architetture molto variabili,
in funzione della profondit dellacqua (v. cap. 5.2).
I pontoni di perforazione sommergibili furono perfezionati negli anni Trenta in Luisiana, dove erano
3) fase di allagamento
dei galleggianti
1) fase di rimorchio
colonne di
sopraelevazione
2) fase di allagamento
dello scafo
4) fase di perforazione
galleggiante
scafo
374
PERFORAZIONE IN MARE
tubo guida
cassoni
di carico
cemento
foro non rivestito
375
376
La perforazione di pozzi esplorativi a mare fortemente condizionata dalla profondit dellacqua: oltre i
100 m circa, lutilizzo di impianti appoggiati non pi
possibile, e occorre quindi impiegare impianti di perforazione galleggianti, caratterizzati da strutture natanti su
PERFORAZIONE IN MARE
377
fig. 3. Impianto
di perforazione
semisommergibile.
altezza
di sollevamento
in fase
di perforazione
piano sonda
ponte principale
colonna
scialuppe
di salvataggio
scafo
Le navi di perforazione
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mentre per profondit superiori si utilizzano navi a posizionamento dinamico; queste ultime sono oggi capaci
di operare in 3.000 m dacqua. In questo caso, il limite alla profondit imposto solo dal peso e dalla resistenza meccanica del sistema di connessione con la
testa pozzo sottomarina.
Il sistema di ancoraggio
Il sistema di posizionamento tradizionale di un natante prevede lutilizzo di linee di ancoraggio con cavi o
catene che, partendo dallo scafo, si fissano a fondo mare
tramite ancore vere e proprie, disposte secondo schemi
dipendenti dalla geometria del natante e dalle condizioni meteomarine previste. In generale, le navi di perforazione hanno tre o quattro coppie di linee di ormeggio,
due poste a poppa, due poste a prua e una su ciascuno
dei due lati, mentre gli impianti semisommergibili ne
hanno almeno una coppia su ogni colonna posta ai vertici della piattaforma. Le linee di ancoraggio sono solitamente composte da diverse parti, una parte superiore
costituita da un cavo di acciaio collegato al natante, e
una parte inferiore, formata da una catena che si aggancia allancora. Qualora una sola ancora non fosse sufficiente per fare presa sul fondale, si utilizzano due o pi
ancore in serie, collegate da unulteriore catena. Le ancore sono calate in posizione verticale da un rimorchiatore tramite un cavo di manovra. Il rimorchiatore trascina
lancora verso il punto di ancoraggio, mettendo la linea
PERFORAZIONE IN MARE
di ormeggio in tensione e, raggiunta la posizione, poggia lancora sul fondale in modo che le marre penetrino
stabilmente nel fondale. Sulla verticale di ogni ancora si
colloca una boa, che ne segnala la posizione e ne facilita il recupero al termine delle operazioni. Nel caso di
fondali molto profondi (oltre i 1.000 m), il sistema dancoraggio tradizionale richiede linee di ormeggio lunghe
e pesanti, rimorchiatori pi potenti e operazioni di posizionamento e recupero lunghe e difficili, che comportano un notevole aggravio dei costi.
Lormeggio dei natanti programmato in funzione
della forza esercitata dal vento e delle sollecitazioni indotte dal mare. Per esempio, le navi di perforazione di norma
si ormeggiano con la prua orientata verso le onde e i venti
prevalenti, se possibile, o almeno verso la maggior sollecitazione prevista. Al cambiare della direzione del vento
e delle onde la stabilit del mezzo pu peggiorare, facendo aumentare il rollio, il beccheggio, la tensione sulle
linee di ormeggio e il tiro sulle ancore. Se questi movimenti superano un determinato limite, necessario
sospendere le operazioni di perforazione ed eventualmente scollegare il sistema di connessione con la testa
pozzo sottomarina, permettendo al natante di allontanarsi in sicurezza. Riguardo alla direzione del vento,
bene ricordare che la fiaccola dellimpianto di perforazione deve poter essere azionata in sicurezza in qualsiasi
eliche
cavo di misura
pozzo
trasmettitore
di segnali
acustici
momento, e che la piattaforma di atterraggio degli elicotteri deve essere accessibile nella maggior parte degli
eventi meteomarini (lelicottero deve decollare contro
vento, e la torre di perforazione non deve ostacolare tale
manovra). Come si accennato, questi problemi sono
minori negli impianti galleggianti a posizionamento dinamico, che possono ruotare con maggiore facilit rispetto a quelli ancorati.
Il sistema di posizionamento dinamico
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basamento
permanente
intelaiatura
di guida
alesatore
cavo guida
scalpello
palo
di fondazione
fig. 5. Perforazione da impianti galleggianti: A, base di appoggio temporanea; B, intelaiatura di guida della
batteria di perforazione; C, palo di fondazione e basamento permanente.
perforazioneMare fig. 5, 6, 7
con limpianto. In generale, i problemi dei pozzi perforati da impianti galleggianti derivano dalle seguenti circostanze: a) la testa pozzo posta sul fondale marino;
b) i BOP sottomarini sono collocati sulla testa pozzo sottomarina e sono comandati idraulicamente o elettricamente dalla superficie; c) i BOP sono collegati allimpianto galleggiante tramite una tubazione (marine riser)
che permette la circolazione del fluido di perforazione
a giorno; d) il marine riser, connesso alla parte superiore dei BOP, possiede un giunto sferico alla base e un
giunto scorrevole sopra il livello del mare, al fine di compensare i movimenti sul piano orizzontale e verticale dellimpianto galleggiante; e) le tubazioni per il controllo
delle eruzioni (kill line, tubazione per immissione del fango
e choke line, tubazione per recupero del fango) partono
dal collettore di superficie, posto sullimpianto galleggiante, e arrivano alla testa pozzo sottomarina come tubazioni indipendenti, fissate allesterno del marine riser.
La perforazione inizia dopo che limpianto stato
posizionato sulla verticale del pozzo, tramite sistemi di
ancoraggio o di posizionamento dinamico. La prima
operazione consiste nel collocare a fondo mare, tramite una batteria di aste, la cosiddetta base di appoggio
temporanea (fig. 5), una robusta intelaiatura in acciaio
con un foro centrale dotato superiormente dinvito conico, munita di quattro cavi guida e di alcune punte dacciaio che si infiggono nel fondale e ne impediscono
quindi lo spostamento.
La batteria di aste quindi disconnessa, lasciando
sul fondo solo la base di appoggio, con i quattro cavi
guida che giungono sino allimpianto. Solitamente, al
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PERFORAZIONE IN MARE
impianto
di perforazione
galleggiante
I BOP sottomarini
tubazione di risalita
del fango
gruppo BOP
sottomarini
basamento permanente
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giunto telescopico
linea choke e
linea kill
elemento
di giunzione del riser
elemento
di connessione
tra riser e giunto
sferico
giunto sferico
cavo
guida
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munito di un giunto sferico. Lazionamento delle connessioni di tipo idraulico ed effettuato dalla superficie per permettere un rapido distacco (in caso di cattive
condizioni meteomarine) e un facile riaggancio del riser
stesso. Il giunto sferico permette rotazioni di qualche
grado per adattarsi agli spostamenti orizzontali del natante. Durante la perforazione, per aumentare la velocit di
risalita dei cutting allinterno del riser, si pompa del fango
attraverso una speciale linea (booster line) che si immette allinterno del riser sopra il giunto sferico.
Sopra il giunto sferico inizia il corpo del riser vero e
proprio; si tratta di tubi senza saldatura, solitamente collegati da giunti non avvitati. Parallelamente e solidalmente fissate al corpo del riser sono clampate la choke
line, la kill line e le linee di servizio (booster lines, comandi BOP), suddivise in tratti della stessa lunghezza, per
facilitarne il montaggio.
Lestremit superiore del riser collegata allimpianto
di perforazione galleggiante tramite un giunto telescopico, al fine di compensare lo spostamento verticale del
natante. La parte interna del giunto connessa con limpianto, e si muove con esso. La parte esterna invece
solidale col riser, ed ferma rispetto al fondo marino.
La tenuta idraulica tra le due parti in moto relativo assicurata da guarnizioni attivate pneumaticamente. Sopra
il giunto telescopico presente un deviatore (diverter),
collegato al riser per mezzo di un giunto snodato, che
ha la funzione di deviare leventuale flusso di gas proveniente dal pozzo in posizione di sicurezza rispetto
allimpianto.
Per operazioni di perforazione in acque molto profonde, il peso proprio del corpo del riser pu dar luogo a
problemi per la sua stabilit. Si ricorda che il corpo di
un tipico riser di 22 pollici di diametro (55,88 cm) ha
una massa lineare, in acqua, di circa 240 kg/m. In questi casi, possibile guarnire i tratti del riser con dei galleggianti esterni realizzati con schiume sintetiche di materiali plastici. Se luso di un riser con galleggianti non
sufficiente, per limitare le sollecitazioni che tendono a
destabilizzare la tubazione occorre metterla in trazione
dalla superficie. La tensione necessaria fornita ed
mantenuta costante da tensionatori pneumatici posti sul
natante, agli angoli del moon pool, e ancorati tramite cavi
sotto il giunto telescopico.
I meccanismi di compensazione del moto
PERFORAZIONE IN MARE
cilindri per
compensazione
dellalzata
taglia
mobile
gancio
si staccherebbe dal fondo rendendo impossibile la perforazione, mentre durante la fase di discesa sbatterebbe contro il fondo foro, causando la rottura dellutensile e trasmettendo un carico di compressione anomalo alla batteria di perforazione. Esistono due varianti dei compensatori
del moto, basate su principi differenti: il bumper sub (o
giunto telescopico) e il sistema di compensazione dellalzata (heave compensator).
Il bumper sub, oggigiorno poco utilizzato, un giunto scorrevole, a bagno dolio a tenuta idraulica, inserito
nella batteria di perforazione sopra le aste pesanti. Esso
permette anche la rotazione, grazie alla presenza di un
profilo scanalato. Lallungamento di ogni singolo giunto dellordine di 1,5 m, quindi sono necessari pi giunti sovrapposti per compensare gli spostamenti verticali
previsti sullimpianto.
Il sistema di compensazione dellalzata invece composto da tensionatori oleodinamici o pneumatici che
bilanciano gli spostamenti verticali dellimpianto attraverso la corsa di opportuni pistoni, funzionanti sia in trazione sia in compressione, che mantengono costante la
tensione sulla parte superiore della batteria di perforazione (fig. 8).
Bibliografia generale
batteria di
perforazione
scalpello
Paolo Macini
Dipartimento di Ingegneria Chimica,
Mineraria e delle Tecnologie Ambientali
Universit degli Studi di Bologna
Bologna, Italia
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