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La geometria dei muscoli

Il bodybuilding è estetica. Chi legge questo libro vuole sì diventare più forte, ma associa alla “for-
za” anche una “estetica”. Malgrado tutto, associamo sempre l’essere “forti” all’essere “belli” e uno
“forte” anche uno “grosso”. Perciò… “grosso” è “bello”. La buonanima di Aristotele si starà rivol-
tando con disgusto nella tomba per un sillogismo simile, ma… non è così?

Perciò, avere delle grandi masse muscolari è un valore, per noi. Bene, in questa gara di grossezza,
chi è avvantaggiato e chi no? Chi è basso, appare essere sempre più grosso di uno alto. Banale?
Provate a rispondere. E’ più difficile di quanto sembra. Ora leggete il pezzo successivo. Alla fine
direte: “ma… è banale!”. Appunto. Dopo.
Utilizzo questo esempio per illustrare come a me piace affrontare i problemi. Si pone la domanda a
cui si vuole rispondere, si modella il problema, sifanno un po’ di conti, si arriva a un risultato quan-
titativo e si commenta. Molte volte i risultati sono sorprendenti.

La domanda è:
Io sono alto 175cm e ho una circonferenza del braccio pari a 40cm. Se fossi alto 180cm quanto do-
vrebbe essere la stessa circonferenza per far apparire il mio braccio esteticamente identico al caso
precedente? E quanto dovrebbe pesare di più il mio braccio?

Il parametro “estetico” da tenere in considerazione è il rapporto fra la circonferenza del braccio e


l’omero. Più questo numero è grosso, più le nostre braccia sembreranno grosse.

Assimiliamo il nostro braccio che ci piace tanto ad un ellissoide, cioè ad una sfera allungata di se-
zione massima pari a C ed area massima pari ad A, una specie di uovo, dài…

Ok, se sono alto 175cm mi serve sapere quanto è lungo il mio omero. Razzolo un po’ su Internet e
trovo una formula dedotta dallo studio dei cadaveri (h è l’altezza in cm, L la lunghezza dell’omero
in cm):

Il mio omero è perciò stimato in 32.9cm.

Il rapporto K fra circonferenza del braccio C e omero di lunghezza L è pari a 1.21. Voglio mantene-
re costante questo rapporto al variare della statura e calcolare di quanto devono variare la circonfe-
renza e il peso del mio bicipite.

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Questi passaggi (che sono semplice algebra da scuole superiori) servono a dimostrare che l’area del-
la sezione de mio braccio è proporzionale alla lunghezza dell’omero al quadrato. Notate come i ma-
tematici quando ci sono dei termini che creerebbero confusione nelle formule senza dare informa-
zioni utili, li impacchettano tutti con una bella lettera, H nel nostro caso.

Il volume del nostro braccio-ellissoide è pari a (Wikipedia docet…)

La prima formula ci dice che il volume del braccio è proporzionale alla lunghezza dell’omero L per
l’area della sezione massima A. Si sostituisce ad A il valore precedentemente trovato, il volume è
proporzionale alla lunghezza dell’omero alla terza. Il peso del braccio è in prima approssimazione
pari a quello del muscolo, che a sua volta è pari al volume per la densità. Da cui la seconda formula.

Calcoliamo le differenze di circonferenza e peso fra il prima e il dopo:

Come vedete, utilizzando le differenze percentuali tutti i termini identici si eliminano, e rimangono
solo le grandezze di interesse.

A questo punto, la seguente tabella finale dove si calcolano i valori: Per ogni altezza è stata
calcolata la stima della lunghezza dell’omero e, applicando le formule che abbiamo visto, si sono
calcolate le nuove circonferenze del braccio, e gli incrementi (o i decrementi) percentuali.
Perciò, una persona di 180cm per apparire come me deve avere 42.5cm. Un incremento del 5%. Ma
la massa muscolare del braccio deve crescere del 17%!
Ammettiamo che la crescita dell’intero corpo debba essere paragonabile. Io peso 83Kg, ciò signifi-
ca che il nostro amico dovrebbe essere 97Kg. Ok, anche se questa è una supposizione sicuramente
errata, di certo una crescita totale ci deve essere. Ammettiamo che sia la metà dell’incremento del
braccio, si tratta pur sempre di arrivare a 180cm su 90Kg di peso.

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Come si vede nel grafico, l’incremento della circonferenza
del braccio è lineare, quello della sua massa è più che lineare
(cubico). Perciò si fa presto ad ottenere dei valori sproposi-
tatamente grandi…
Viceversa, rifacendo lo stesso ragionamento, una persona di
170cm dovrebbe avere un braccio di 38cm e un peso totale
di 76Kg.

E’ più facile trovare una persona di 170cm x 76Kg o una di


180cm x 90Kg?

Guardate infine una persona di 185cm come dovrebbe avere


le braccia e quanto dovrebbe incrementare di peso…

Perciò, chi è relativamente “basso” ha più possibilità di ap-


parire “grosso”. Rifacciamo il conto da un altro punto di vi-
sta: una persona di 170cm di altezza (“magra”, “muscolosa”)
ha 40cm di braccio. Io per apparire nelle stesse proporzioni,
a 175cm di altezza, dovrei averne uno di 42.2cm. Una per-
sona di 185cm dovrebbe averlo di 46.7cm.
Viceversa, una persona di 185cm che ha 40 di braccio, appa-
rirà come se io lo avessi 36.2cm (cioè… piccolino!) e come
se una persona di 170cm lo avesse di 34.3cm. Però trovare
una persona di 180cm con 40cm di braccio non è che poi sia
facilissimo…

Riprendendo un concetto relativo all’alimentazione (ecco l’articolo) , mettere su massa muscolare è


un processo estremamente dispendioso. Perciò una persona molto alta è quasi impossibilitata a svi-
luppare masse che esteticamente appaiano come quelle di una persona “grossa” ma “bassa”.

Non l’ho detto ma anche se è sottointeso non fa mai male ribadirlo, tutto questo è “a parità”. Chiaro
che uno basso ma grasso apparirà esteticamente più piccolo e “brutto” di uno alto ma asciutto e de-
finito… perché, come sempre, l’estetica non è data da un unico fattore modellabile con un mero
numero. Però ogni tanto scriverli, i numeri, aiuta a capire il perché delle cose.
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