Il dipinto, come si pu intuire dal titolo, rappresenta la nascita di Venere: in una
conchiglia nel bel mezzo del mare che ha preso forma da onde e spuma. Al centro, pi che evidente, troviamo la bella Venere, con la sua chioma dorata, appoggiata sulla punta della conchiglia. Essa sospinta, a sinistra, da Zefiro, personificazione dei venti di ponente, al quale aggrappata Clori. Alla destra del quadro e alla sinistra della dea rappresentata lancella Ora, che le porge una veste ricamata. Il mantello di Ora sembra quasi il prolungamento delle ali di Zefiro, e pare che insieme creino una sorta di arco, nel quale iscritto il tema centrale. Inoltre, dal punto di vista architettonico, linsieme piuttosto geometrico: la figura centrale in mezzo e le sagome secondarie ai bordi, che convergono verso la testa di Venere. Ella, come unica veste, se si pu chiamare cos, ha solamente i suoi lunghi e folti capelli, in parte trasportati dal vento, e che il pittore usa per coprire il pube. La testa reclinata volge allo spettatore uno sguardo che, se non sapessi che la dea della bellezza, definirei malinconico, ma, poich lo so, definisco seducente. La sua posizione sulla conchiglia instabile. Piedi leggermente divaricati, con il peso del corpo sbilanciato sul sinistro. In conclusione si trova sulla punta anteriore estrema della conchiglia. A una persona normale sarebbe impossibile non cadere. Penso che linsieme voglia dare limpressione di equilibrio e armonia. La sua figura nuda appare fortemente idealizzata, ossia rispetta lideale di bellezza, di perfezione, tanto da presentare particolari quasi inumani. In questo caso,lideale di bellezza di Botticelli lei, esile e dalla carnagione chiara, innaturale. Non pare in imbarazzo, forse perch al di sopra di questa sensazione umana. Zefiro, con al fianco sinistro Clori, si trovano in alto alla sinistra del dipinto. Indossano abiti panneggiati, rispettivamente azzurro-blu e verde, chiusi intorno al collo, che volteggiano intorno ai loro corpi, e li lasciano in buona parte scoperti. Sul dorso hanno le ali, di un colore marrone che si confonde con i lunghi capelli ondulati e castani di Zefiro. In secondo piano si scorgono anche i capelli di Clori, di un giallo insolito. Essi volano, rivolti verso destra, con le gambe piegate, e hanno il compito di spingere a riva la bella fanciulla. Tuttattorno una pioggia di fiori rosa; forse per rappresentare la bellezza di Venere, forse per simboleggiare limportanza del vento caldo e primaverile, come, appunto, lo Zefiro, o forsechiss! Ora, alla destra del disegno, in punta di piedi protesa verso Venere per porgerle un mantello rosso, di velluto - probabilmente -, di un rosso sfumato, e piuttosto debole, con disegni di piccoli cespugli e fiori bianchi,simili a margherite. La veste si muove nel vento. I capelli di Ora sono castani, in parte lasciati liberi, in parte raccolti in una grossa treccia. Indossa una tunica bianca e abbondante, con ricamati alcuni fiori. Ha una cinghia sotto al seno. Le braccia sono coperte da maniche di tulle, trasparenti. Lo sguardo ambiguo: potrebbe essere attento, come potrebbe essere perso nel vuoto.
Sullo sfondo prevale un mare verde acqua, appena increspato.Il confine
dellorizzonte, tra mare e cielo, nascosto, forse confondibile. Procedendo verso le fasce superiori il cielo si fa pi scuro,cupo. Al centro una costa - quella che d il senso di prospettiva, di profondit -, che si trasforma in una pianura, e quello che potrebbe essere un promontorio o una collina. Poi, a destra, alberi, molto regolari (sembrano aranci, dalle foglie), nei quali prevale un verde intenso. Ma attenzione: intenso, non vivace. I colori sono prevalentemente, se non totalmente, non puri,ossia bianco, nero o con laggiunta di bianco o di nero. Infatti, per ombreggiare, rendere pi scure, pi brillanti le variazioni cromatiche sono probabilmente stati usati questi non colori. Per esempio: il corpo di Venere, loceano, il cielo (sia chiaro, sia scuro).