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UNIVERSITA DEL SALENTO DIPARTIMENTO DI FILOLOGIA CLASSICA E SCIBNZE FILOSOFICHE Morar Piro STUDI DI TOPOGRAFIA ANTICA IN ONORE DI GIOVANNI UGGERI acura di (CESARE MARANGIO B GIOVANNI LAUDIZi ESTRATTO MARIO CONGEDO EDITORE GALATINA 2009 Ai margini di ‘portus’ Piero A. GIANEROTTA Ala fine dogti anni °60 del seooto scorso, con un articolo sulle terminologia portuale romans, Gie- vanni Uggeti presentava gli siti di un percorso di studi che ha poi proseguito e artiechito fino ad oggi! Bain bees di puntaallrfecimenti dimostrava Pimpreseindibilta del confronto extico tra font diverse nell’affrontare lo studio di un argomento compl certi significati di espressioni linguistiche specifi cita e confusioni di ¢: suo sforzo ha attenuato gen so ¢ stratificato, muovendosi agevolmente tra gli in iche spesso banalizzate a sinonimi ed equivocate. IL ‘oncetti che ancora in parte proliferano, sia come pa- sigan prodotto di Himitazioni specialistiche (da quelle dei “eultori material” a quelle ei “culo ‘di storia dell'arte”) che di globalizzate tendenze all’ ‘suo studio resta un concreto riferimento a cui rivol interpretazioni*. impoverimento culturale. Pid di qu rant’anni dopo, il Igersi per l'apparato documentatio ¢ la validita delle 1) Procedendo lungo una medesima via, pud essere utile in quest’oceasione porte ino idenza un aspetlo, solo in apparenza marginale, riguardante uno specifico uso del termine “por us” poco documents- iscussione®. toe ancora in "L'esigenza di precisare il significato @ stata avvertita soprattutto daglt stud A pid attent all’epigraia delle produzionilateriziet, nei cui boli sono testimoniati i nor) A aleuni portus Seas areato dl coliocare nella topografia di Roma, mentre ne resta incerta o ignota Vubicazione, Sono Sonia) Llevinii), Porttus) Cor(neli ?), Por(tus) Neapolitans), Portus Parrae! e se ne Fornisee uno stringato riepilogo. ora orientati a local 139; 226; 408 a-d; 630) (Fig. 1), presso Ia fooe del marzo), allo sbocco di tna valle dove @ documentata I je. Ancora nei primi anni del VI secolo (507-511 d.C.), al Port(us) Lictini si a i Teodevieo per recuperarne i possess0 ¢ripistnare [a vecchia rimessa annule di 25.000 tegole che peri servizi del portus e di altri minori ad esso col~ {derarsi certa Pidentificazione con i praedia Liciniana del bollo ni di later derivava a Roma dalle rendite fiseali e dai pagament legati (Cass., Var: 1,25, 2)". Non pud cor « Pero A. Gianfrotta, Dipartimento di Scienze del Mondo ‘Antico, Universita deg Studi dea Tuseia - Viterbo. * Uoowat 1968, ampliando e prec 1966, pp. 107-119. "Gamat ben collegabil alle indicazioni forite dalle tieer- ‘che subacquee, of. GasrtoTTA 2005. 5 Largomento presentato in questa prima parte dipends con, ‘modifiche da Granenorra 2009.8. Poxs Puiot - Bere Mast 2002, p. 1546 ss Probabilmente siiferiscono al comenato alcuni tt pict su Dressel 7-11, com, Al margin dt “portus’ 155 terizi, perd, bolli di questo genere sono rari”? c non compaiono prima della fine del I sec. d.C.; sembra au- ‘mentino dail'etd antonina, quando con Antonino Pio si avvia Ta distribuzione del!’olio alla plebe romana. Come per i laterizi, anche per ie Dressel 20 ricorrono situszioni connesse all’ approvvigionamento pubbli- o sotto il controlio dell’amministrazione statale. Prima li andare oltte, va osservato che le produzioni dei laterizi e delle anfore non solo si ambientano in situazioni geografiche molto simili, ma sono cocrenti con l'indicazione di lwogo di raccolta dele merei espressa nella pid generale definizione ulpianea (ad edictum 68; lustin., Dig. 1, 16, 59: “Portus appellatus est conclusus locus, quo importantur merces et inde exportantu’”) c con il contenuto della ricordate lette- ta di Teodetico (Cass., Var. 1,25, 2). Un luogo di sbarco ¢ dimbarco di merci (Isid., Brym. XIV, 8, 40: ct porius dictus a deportandis commerciis), quindi, ma anche deputato all’assolvimento di funzioni ammi- istrative e doganali relative al trasporto ¢ al commercio jione di telonei e portorii), Oltre che da Gocumentazioni altomedievali in tal senso, relative a trasporti fluviali*, Io si potrebbe intendero anche in un indiretto riferimento di Isidoro di Siviglia di ambientazione marina che, « proposito di luoghi privi di Ccaratteristiche portuali e di possibilita di approdo se non con piccole imbareazioni, indica comunque con Ina parola “portus” Pinstallazione costiera (Etym., XIX 1, 19: aad litus portat barea est, quae cuncta navis commercia "Ubi autem appropinquaverit ad portwn, reddit vicem barca navi). Nelinsieme si pud poreidritenere che il termine “portis” vada inteso con significato connesso all’organizzazione commer- Cale che poteva comprencdere anche aspetti doganali fiscali. Per quanto ei riguarda, gli esempi docu- ‘mentati epigraficamente sui lateri ¢ sulle anfore rientrano sotto il controllo statale™. Non sembra diversa la situazione in ambiente marittimo, dove rari altti bolli later in eui compare il termine “portus” si riferiscono al Portus Augusti ¢ al Pori(us) Trai(ani), sedi di wffici annonari: quelli det Port(us) Trai(ani) furono probabilmente prodotti per la costeuzione pitt o meno contemporanea delle due nuove grandi installazioni a Ostia e a Cenfumceliae®, con valore amministrativo implicito nel indicazio- ne topogratfica delle destinazioni d’uso. Ad ambito annonario sono poi ancora pid direttamente ri alcuni altei bolli laterizi contenenti l"indicazione degli edi ‘Mamerciana e i Postumiana di proprieta imperiale e i Castra praetoria’*, questi ulti legati all’assolvimento dei servizi annonari"”. Sulla base della documenta material publict, provwi rib i hovrea i per molti versi col- i pubblici ai quali erano destinati: ione finora disponibile, insomma, nel caso dei laterizi potrebbe trattarsi di di bolli non solo come immmunitates identificabili nei controlti daziati quant’ anche per poterne.risconttare la proprieta in occasione di futio i altre, sempre insistent, forme di appropriazione indebita di materiale destinato ad uso pubblico. Un discotso analogo pud valero per i bolli dei porrus sulle anfore, indicativi della proprieta joblica e di una specifica destinazione d’uso, Neif'uno e nell’altto caso, si ina a che fate con partite limitate di prodotti appositamente realizzati con timbratura distinta per una propriet& una gestione specifica dei portus o dell’amministrazione publica annonatia, probabilmente per sopperite in primo luogo alle propre esigenze organizzative e di funzionamento (edilizia e vettovagliamenti)™. Un'altra chiara indicazione de! parallelismo ¢ in relative ai laterizi e alle anfore, emerge poi dalle attestazior qualche caso dell’abbinamento di funzioni analoghe ner riguardanti i dffusores olearti, pesto mediati dei rifornimenti pubblici dell olio betico, dei quali si conoscono finora rari timbri ricorrenti sulle ‘anfore Dressel 20 ¢ sui laterizi®® che probabilmente rispecchiano produzioni limitate all’assolvimento dei servizi annonati affidati a questi personaggi® prendenti te lettre che poteebbero apparten parola POR(ts), forse part di toponimi: COD PORT VET, 0 COD PO V o anche COD PORT LIX VET, ef. Liow 1987; Le- ‘QuéMNT 1980; Liou 1993, p, 140 (COD PORT ARG VET); {Liov-Ropaioutz ALATIDs 2000, pp. 11-13 (COD PORT LIX VET, sr Beligin IA), 5 Dor la pill generale ¢ in buona parte itrisclta question della bollata si invia a MaNACORDA 1993, 53 CE Serta 1993, p.203 ss. per document e bibl 3 De Last 1949, pp. 16, 19, 74,84, 132, 284, Vie eomun- «que inmplicto i signiticato di deposito, va. nt. 4 % Sranco 2003, p. 255 88 Ss-TaGLIErT1 1994, pp. 190, 192s, Con contigitd di funzion e di catica dei prefetti del pre- torio e dell'nona, persino con coincidenze di comando, va. avis p"EscuRAe 1976, p. 43 ss. ¢ appendice. % Un bollo del Parts Licini ad Orange (CIL XV, 408 b) de riva forse da una partita di laterzi desfinata e un edficio del- Panvministrazione pubblica ? ™ Per un riepilogo del dibattito sulle funziont dei diffuses, ‘taauiern 1994, p. 178 ss, Non se ne giova Reatesal. Rove (a0ez 2000, p.794 ss © Come gid intl reseanti casi, segnalatl da LOU dg Taouterii 1994, p. 185. Nephi inte ‘Tenernta 1994, p. 146 5. di 156 Piero A. Gianfrotia Gli apparati epigrafici dei laterizi e delle anfore si riferiscono, quindi, ai portus fluviali del Tevere del Guadalquivir, gestti con procedure solo in parte note". Analogic e differenze restano in buona parte Ga chiatire ed @, ad es., da verificare se i diffusores dell’olio betico si curassero per conto dello stato dei portus del Guadalquivir, mentre il movimento dei rifor enti lungo il Tevere, riguardando situazioni pit differenciate (con molte proprieta private e imperiali) potrebbe essere stato regolato in pitt ditetta dipen- denza dalla prefettura dell’ Annona. Se gia non prima, dail’eta antonina e poi con Aureliano'?, & tuttavia supponibile !’esistenza di rapporti contrattuali che regolavano gestioni affidate ad altri, come fa intendere 1a citata lettera di Teoderico per il Portus Licinii, col riferimento al ripristino della vecchia pratica di una rendita annuale, sotto forma di quota in natura spettante all’ammini 1azione pubblica’®, Va ricordato infine che un carattere in buona parte simile, con addetti a funzioni esattive e di control: Jo, dovevano probabilmente avere alt del Tevere. Il portus vinarius superior (CIL XI, 3156), 37807), forse - ma non necessariamente - destinati ai no a Roma dal mare, il portus ofearius*, probabilmente non lon ori svuotati,dopo i controll di ticezione e di mulavano i cont ppornus attestati epigraficamente che si rifetiscono al tratto urbano il portus vinarius (inferior ?) (CIL V1, 9189, 9190, i provenienti dal!’interno e a quelli che giungeva- ino dal Monte Testaccio dove si accu- ravasi per Te successive distribuzioni®, 2) Un’altra riflessione sull/impiego del termine “portus” riguarda poi ltinerarin Maritimum ¢ ta sua datazione, che di recente Uggeri ha circoscritto al’incirca trail 511 e i 535. Pascal Arnaud ha atricehito la discussione recependo la cronologia proposta, comungue da consideraze anteriore alla pit antica trascrizione nota del Codex Excurialensis RIT. 18, atteibuita al VII st xecolo*”. A proposito della terminologia con cui vi so- no designate le diverse localit, ha inoltre riportato Vattenaione sul fatto che Nizza vi & declassata a plagia, ‘entre in document del concilio di Atles del 314 viene ancora accompagnata dalla qualifica Si pud aggiungere che, analogamente, nel caso di Centumcellae invece di “portus” s ports", contra Ia defi nizione di “positio”, del tutto inadeguata data l"importanza che aveva il maggiore porto romano del Titre. no a nord di Roma’, Canonicamente rientrante per strutture ¢ infrastrutture nei parametti vitruviani (V, 12, 1), sembra fosse ancora pienamente frequentato quando, nel tardo autunno di un anno tra il 415 e il 417 d.C, fu raggiunto - e poi enfaticamente desctitto - dall'ex prefetto del pretorio Rutilio Namaziano a conclusione detfa sua prima tappa di appositamente costruito pe XXX), certo non sottovalutabile s ‘avigazione verso le Gallie (De red. 1,237-248). Era un grande porto sopperire alle carenze di una fascia costiera importuosa (Pl Ep. VI, a fondate motivazioni, ancora meno in un elenco redatto ad uso spe- cifico dei naviganti e su una rotta per seco intensamente fiequentata anche dai servizi annonati, come fa. cevano - almeno dall"i izio dell’ etd imperiale - le imbareazioni di Arles La sua sminuita qualifica deve quindi essere considerata significativa, pur nel “... raffazzonato Itine- rarium Maritimum ”, comunque prezioso documento per un period quale quello “del regno vandalico dell’Africa ¢ del suo imperversare sui mari”. In queila stessa temperie, sappinmo ora archeologicamente «doe Dr. 20 a Thamusida e a Ostia con bollo PORTOPOPY st n’ansa e bollo CLPV (denis) sull'altra, quest ultimo pottedbe documentare il nome di un dfs * Per il Tevero, Lu Gatt, 1953; Castaonotr 1980; Quu.ct 1986; per il Guadalquivi, SuiERks 2000-2001, p. 435 ss. Va. anche DaRDAINE - PAvis b’EScURAC 1983, * Il qual, olite a prowvedimenti per agevolare i taspont Vali anon istituisce fe dsrbuzion gratuite a vino (SHA 47), ® Che i boll dei portusavevsno forse lo seopo di distinguere. + CasTAoNOoLt 1980, p. 35; P. CoaRetLs in LTUR IV, 1998, p.156. * Pancnsea 1980, p. 238 555 TAGLIEET 1994, p. 178 sss Chor, in LTOR TV, 1999, p. 155, “Un concior de port vinarlo (CHL VI, 9189), peresazione i credit, sulle en fnzioni ANOREAU 1987. Ve, anche GiAX- FRorra 2009, e.s; non definita la funzione di doctor de porta oleario, cf. PANCTERA 1980, p. 239, Situazioni analoghe di aree per sbarchi e deposit, soggette a control fiscal viguardavano snche marmi ¢legnam * Ucar 1998, 2002 e 2004; ARssup 2004, Vad. anche Dr Paowa 2002, ARwauD 2004, p. 15. Vd. Come gid notato da altri, da Lucan 1926, p. 128 ss. a Prsavesto Marriois 1985-1987, pp. 621, 624, Per il posto di Cennancellac, Quitict 1993 ¢ 2004, Sulla datazione, CoRSARO L981, pp. 7-53. ! Voces 1998, p. 57: “Antes... era il eapolinea privilegia. to della navigazione di cabotaggio con Roma tra it 419 e il 471, come tr il 508 e it 536, ¢ in uno di questi due period Ppoté dungue essere allestito Pitinerariumm Arelatense.” In pe- ‘valente funzione di supporto annonario vanna intese, in prec denza, anche le sabill presenze a Cennumeellae del classiasii «di Miseno e di Ravenna e dei vigil. ® Uocext 1998, p. 57 ¢ Uc 2006, p. 47. Ai margini dl “ports? 1s7 che intorno alla meta def V secolo il porto di Olbia (non cosi lontano da Centumcetiae) venne come tanti altri messo fuori uso probabilmente in seguito ad un’incurs ‘mento di aumerose imbarcazioni che vi stazionavano i no ad essere riconosciuti lungo ie coste meridionali del- tri tiflessi delle scorrerie della flotta vandala ini a Toscana®*. ine dei Vandali, anche mediante T’affonda- in modo da comprometierne il funzionamento®. Al- Notata l'inappropriata qualificazione assegnata a Centumeelta, il Lugand proponeva di risolvere Is discrepanza anteponendo alla costruzione del porto traianco Ia stesura dell Zrinerarito, ma, ora che se n° precisata la cronologia, non 2 da escludere che per il porto di Centumcellae possa essersi verificata una Circostanza simile a quello di Olbia’. I anche plausibile che lagibilita possa esserne stata drasticamente ridotta - se non annullata - anche nel corso di qualcuno degli event bell di un lungo e turbolento perio- do, ad iniziate dal incursione dei Goti che, culminata net 410 col sacco di Roma, colpi duramente i cent litoranei. Del loro stato rovinoso, dopo avere descritto fe e« lizioni di abbandono e di pericolo in eu era- no precipitate le comunicazioni viarie (De red, 39-42), d& conto Rutilio Namaziano riferendost a Ca- arian Inui (alias Castrumn Novum’), a Gravisca, & Cosa (I, 223-236; 281-286) e allTsola det Giglio“. sime localita Come una flotta che a terra si muoveva contro natura, la cavalleria dei barbari aveva distrutto moltis- mate (1,333-334: “Plurima terreno populaverat aequora bello | contra naturam classe ti- mendus eques”), ma si& Visto tutavia che i! porto di Censrmcetlae, a pochi anni dai probabili dannegeia- menti dei Got, viene descritto dallo stesso Rutilio in toni idiliaci, ammirandone impianto e il pieno fu ‘ionamento con Te darsene affollate di imbareazioni, Spesso pero, nel suo componimento, seritto a viaggio ‘compiuto, i confini ra realtR ¢ costruzione letteracia risuttano sfuggenti”. "Anche se finora in nessun modo {estimoniata, una successive incursione vandala non sarebbe stata aquindi fuori uozo e poi, soprattutto, non vanno tralasciati gli altalenanti eventi della guerra greco-gotica 6535-553), durante ia quale a citta fu per qualche tempo in mano ai Gott, con interval di presenze bizan- tine, che non avevano perd il controllo del territorio altraverso cui. potere smistare in sicurezza fino « Ro- ma quanto giungeva per mare™. Seppure in modo 538, i Goti abbandonano Centunceliae per Ia penul jiata, resta il GI,7); fino al $50, mentre Roma & ass scarino, Procopio ne registra le principali vieende: nel ria di viveri determinata dal blocco navale bizantino piti vieino contro fortficato ancora in mano ai Bizan- tind (IL, 13 e 37) che resiste ai Goti (IL, 37 © 39); questi evidentemente riescono a espugnaula se Narsete 1a riconquista nel 553 (IV, 34)®. Le vicende della guerza, con il blocco navale realizzato forse anche me- diante Pocelusione del?imboccatura del porto, seconco un procedimento spesso adottato in circostanze pellche, possono ben avere comportato Pannullamento almeno temporaneo delle funzioni portwali®, In tuna situazione simile, 'Tinerarium, motivato da contingeati impedimenti, in alternativa alle funzioni di portus riportava percid i ferimento ad una positio™. Un ulteriore riflesso dell’instabile situazione recepi- ta nell It. Marit, potrebbe ravvisarsi nel fatto che, in assenza del portus di Centumeeliae, nek tatti di costa aid essa precedenti e successivi venne strategicamente accresciuto il numero delle positiones, che in qual- cche caso si susseguono anche a sole tte miglia di distanza. 5 DYOxtaNo 2002; PastRA 2005, Per Ia complessiva siti fone della Sardegna in quel periodo, Sexxu 1998 (per Olbia pp. 114-119). “+ Anehe attraverso la eronologia di ripostighi moneali rin ‘yenuti a Camporegio, a Orberelio f Macsifian, alla conflvenza ‘del Castione nell’ Albogna, ef. CIAMFOLTRIN! ~ RENDINE 1988, S19 s3; Cant 2002, p. 238 8 1 L.yoAno 1926, p. 128 ss % Che "...mudios lacera suscepit ab urbe fagatos” (1,331), cssendio ineredibilmente timasta Punico porto sicuro tanto vi ‘Gino ai Romani quanto lontano dai Gott (1, 336: *... fam prope Romanis, tam procul esse Gets") 57 Vd, Fo 1992, p. XILss..con bibl 38 Un ruolo simile era svolto dal porto di Anzio, dove sbareavano metci « wn giomo di marcia per Ostia, Proc. B. §. 1, 26. Per la siuazione della Tuscia bizanting, vd. Patt- rucet Ucorst 2004; per fa fascia costiera verso Roma, v4, alte. a presenza di element ostrogot rimasti nella cittaaffio- a dall'iscrizione fanecaria di una donna di nome Wvilifara, morta quattro anni dopo Ia ricanquista imperial, ef. MAzz0- ‘ENT 1985, p.4 Syn “© Lrarea porte sazebbe state messa fuori uso anche da ia- cursioni saracene, CALISSE 1936, p-63 con bibl. Nella genera Te carenza di documentazione archeologica, utili indicazioni potevano cogliersi ia teventi seavi effettuati nell'area portuale (Porte Michelangelo), puctroppo nott solo da antieipazioni confuse einutlizzbili, CARUSO 2003 5} Se non accanto al porto stesso, probabilmente situata nel- le immediate vieinanze, Alla Punts del Pecoraro, svbito a sud 15, pp. 519-534, ‘CosaKo 1981 =F. ConsARO, Studi rutiliani, Bologna. Cosenmino 1986 = R. Cosentino, Sepolture tardoaniche presso Ladispoli. 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