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Quotidiano della Provincia di Siracusa

Sicilia

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sabato 7 gennaio 2017 Anno XXx N. 5 Direzione, Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 FAX 0931 60.006 Pubblicit locale: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 Fax 0931 60.006 1,00
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Attivarsi per fare arrivare pi fondi e avviare celermente la cantierizzazione dei lavori Le associazioni fiduciose del giudizio

Partono le bonifiche per decisione


del ministero, ma occorre vigilare

SIN di Priolo costituito da: Priolo, Melilli, Augusta e Siracusa


I

regione

l ministro dell'Ambiente ha
reso noto lo stato delle opere di risanamento ambientale
del SIN di Priolo(costituito dai
Comuni di Priolo Gargallo,
Melilli, Augusta e Siracusa) lo rende noto Christian Bosco
(Psi) -. Dopo che nel 2014 i
socialisti sollevammo il "caso
bonifiche" portando in Parlamento la questione e smascherando le inadempienze
e le incapacit della Regione
Siciliana e delle amministrazione locali, dopo aver presentato denunce, fatto comizi
e manifestazioni in piazza a
Priolo e dopo aver chiesto.

La nuova rete
ospedaliera
in Sicilia

N
uova rete ospedaliera in
Sicilia, luned verr presen-

tata la nuova classificazione


degli ospedali siciliani (Dea
di primo e secondo livello ed
ospedali di base). Lon. Beppe Picciolo: Un primo importate passo per il varo della
rete ospedaliera, un plauso
all'assessore Gucciardi che
ha fatto a pieno il proprio dovere ed entro il 30 gennaio
speriamo veramente di poter
alzare i calici per brindare ad
una sanit siciliana nuova,
efficace ed efficiente. All'assessore chiederemo flessibilit per completare nel migliore dei modi una rete sul
modello della regione Lazio
"E' bene precisare che Luned non sar ancora presentata dall'Assessore Gucciardi
la nuova rete ma pi esattamente la classificazione nuova degli ospedali.
A pagina quattro

Sopra, la zona industriale siracusana.

cronaca

A pagina tre

politica

Port Authority
sollecitato
il ministro

Il deputato nazionale del Pd,

ul recente provvedimento firmato dal governatore Crocetta


registriamo un intervento di 12 associazioni contrari alla decisione assunta dal presidente pro-tempore. Prendiamo atto che
il Presidente della Regione, on. Rosario Crocetta, ha proceduto
con la firma del decreto conclusivo di nomina dei consiglieri.

A pagina tre

A pagina due

La scorsa notte i Carabinieri dellAliquota Radiomobile


della Compagnia di Siracusa
hanno arrestato in flagranza.

A pagina quattro

A pagina cinque

Tentata estorsione a commerciante:


avviso di garanzia per 5 persone a Pachino

Reso lestremo saluto Spacciavano droga


ad Antonio Galvano nella zona della
morto sul lavoro
Tonnara: arrestati
si fermata per rendere lestremo saluto al 38enne Antonio Galvano.

In foto, lincontro delle associazioni in un hotel a Catania.

Pippo Zappulla torna a scrivere al Ministro per chiedere che venga posta fine alla
situazione di attesa in cui
versa la nuova Autorit portuale di Sistema di Augusta
e Catania.

carabinieri

La comunit di Cassibile ieri

Mega Camera
attende il giudizio
della magistratura

l termine di unattivit investigativa svolta


dal commissariato di
pubblica sicurezza di
Pachino e coordinata dalla Procura della
Repubblica presso il
Tribunale di Siracusa
nella persona.

Sopra, Mario Melino ed Enrico De Angelis.

A pagina cinque

Focus 2
Sul recente provvedimento firmato
dal
governatore
Crocetta registriamo un intervento
di 12 associazioni
contrari alla decisione assunta dal
presidente
protempore.
Prendiamo
atto
che il Presidente
della Regione, on.
Rosario Crocetta,
ha proceduto con
la firma del decreto conclusivo di
nomina dei consiglieri
camerali
della costituenda
Camera di Commercio di Catania,
Ragusa e Siracusa
della Sicilia Orientale, nonostante i
falsi acclarati e le
gravissime irregolarit che hanno
caratterizzato
la
relativa procedura
di costituzione.
E allora spontaneo rilevare come
sia veramente singolare che il Presidente Crocetta,
che ama definirsi
paladino della legalit, non abbia
sentito lesigenza
di compiere i necessari
accertamenti che la legge gli imporrebbe,
come
specifica
anche la nota del
MISE 87915 del 29
marzo 2016 che
sottolinea che la
compiuta
valutazione delloperato
del
commissario
ad acta non pu
che rientrare nelle
competenze della Regione. E ci
ancor di pi alla
luce dei ripetuti
annunci sullarrivo
di supercommissari per le verifiche, e addirittura
della costituzione
di un collegio di
garanzia, che tuttavia non mai
stato attivato per
inerzia della regione,
elementi
che
sottolineano
la consapevolezza del Presidente
e
dellAssessore
della gravit delle
circostanze emerse. E del resto tali
circostanze
erano state tutte loro
formalmente
notificate. Se la Magistratura confermer il fatto che le
irregolarit emerse
hanno
provocato una concreta e
gravissima alterazione dei risultati
di una procedura

Sicilia 7 gennaio 2017, sabato

7 gennaio 2017, sabato

Port Authority
chiesto al ministro
la nomina presidente
e conferma
degli investimenti

Ritornano
alla carica
le associazioni
che difendono
il diritto
alla revoca
dellaccorpamento

In foto, lincontro delle


associazioni in un hotel
a Catania per la revoca.
Sotto, la Camcom Catania

Mega Camera Commercio


si attende il giudizio
della magistratura etnea

Camera di commercio di Catania, Ragusa e Siracusa


le associazioni: fiduciosi del giudizio della Procura

pubblica che interessa una istituzione della Repubblica Italiana, ne


discender quindi
che entrambi, essendo pienamente consapevoli ed
avendo rinunciato
ad una verifica pi
approfondita, si saranno resi sostanzialmente partecipi
degli effetti di tali
irregolarit.
Che sono supportate da elementi
documentali come
ad esempio, riferendosi solo alle
pi significative:
le numerosissime
dichiarazioni di disconoscimento di
adesione da parte

di imprese, anche
pubbliche e di notevolissime dimensioni, che si sono
ritrovate a loro insaputa inserite in
elenchi presentati da associazioni
di categoria come
Confcommercio,
Confesercenti, Cidec, Assotir ed altre ancora;
i 17.030 casi nei
quali una stessa
impresa stata dichiarata aderente
a pi associazioni,
anche fino a cinque associazioni;
le numerose irregolarit
nella
gestione della procedura da parte
del
responsabile

del procedimento,
dott. Alfio Pagliaro, come la determinante
riduzione dei dati sugli
addetti - con tagli
irregolari di oltre
20.000 addetti ad
uno schieramento
-, la fantasiosa interpretazione delle
norme sulla piccola impresa - che ha
escluso del tutto
uno schieramento
da questa specifica competizione
-, la paradossale
applicazione delle
procedure dei controlli - che ha avuto
leffetto di tagliare
5.411 imprese ad
uno schieramento
e di aggiungerne,

si, di aggiungerne,
due a quello concorrente.
E insieme ad esse
altre ancora che
hanno tutte avuto
un effetto a senso
unico, che ha avvantaggiato
una
parte a discapito
dellaltra con leffetto sostanziale,
dimostrato dai dati,
di un vero e proprio
ribaltamento delle
forze in campo.
Della vicenda si
sta occupando la
Magistratura
penale e quella amministrativa e ad
esse affidiamo con
piena fiducia la valutazione dei fatti.
E forse tuttavia
utile che lopinione
pubblica abbia anche una visione pi
ampia.
E infatti ancora
pi grave il fatto
che questo processo di accorpamento delle Camere
di Commercio di
Catania, Ragusa
e Siracusa, stato pressoch integralmente gestito
da commissari nominati dal governo regionale. Ed
bene a tal proposito ricordare che,
per ci che riguarda la Camera di
Commercio di Catania, quella tra le

tre di peso di gran


lunga
maggiore,
tale commissariamento stato generato dalla scelta
dello stesso governo di non procedere, nel 2014, al
dovuto completamento del relativo
consiglio camerale, che era stato
costituito a seguito di sentenze del
TAR e del CGA,
Consiglio che nei
fatti tuttoggi in
carica non essendo intervenuto alcun atto amministrativo di revoca.
Quel
consiglio,
a riprova delleffettiva consistenza delle forze in
campo, vedeva lo
schieramento della
Confcommercio e
della Confesercenti fortemente minoritario, con soli 12
consiglieri su 33.
La Confcommercio
e la Confesercenti,
fecero dimettere i
propri rappresentanti e la regione
non
procedette
con
sostituzione
dei
dimissionari,
avviando
invece
la gestione commissariale,
cos
impedendo alla legittima maggioranza di esprimere gli
organi camerali e
gestire il processo
di accorpamento.
Oggi come allora
i beneficiari sono
sempre gli stessi,
la Confcommercio,
la
Confesercenti
e le sigle ad esse
collegate. E solo
un caso?
Confindustria, Sicilia Impresa, Confimprese,
Cna,
Claai, Confartigianato,
Confesercenti, Lega Coop,
Confcooperative, Assoimprese,
A.g.c.i, Un.I.Coop.

Il deputato nazionale del Pd, Pippo

Zappulla torna a scrivere al Ministro


per chiedere che venga posta fine
alla situazione di attesa in cui versa
la nuova Autorit portuale di Sistema
di Augusta e Catania. Per il deputato siracusano, la scelta del Ministro
di una fase transitoria garantita dal
Commissario per consentire la chiusura dei bilanci 2016 delle rispettive
vecchie Autorit ha un senso se si
procede e celermente alla nomina
del Presidente e alla normalizzazio-

Sicilia 3

SiracusaCity

ne degli organismi. Zappulla, insomma, chiede tempi certi e rassicurazione sugli investimenti previsti per il
porto megarese. Chiedo al Ministro,
peraltro prosegue di valutare in
tal senso con la giusta e doverosa
attenzione alle professionalit presenti nel territorio e in Sicilia perch
insistono, a mio avviso, profili, competenze e professionalit allaltezza
del compito ad Augusta, nella provincia e in Sicilia e non si comprende la
ragione di una scelta diversa.

Partono le bonifiche per decisione


del ministero, ma occorre vigilare
Bisogna fare arrivare pi fondi
e avviare celermente
la cantierizzazione dei lavori

l ministro dell'Ambiente ha reso noto lo stato


delle opere di risanamento ambientale del SIN di
Priolo(costituito dai Comuni di Priolo Gargallo,
Melilli,
Augusta
e
Siracusa) - lo rende noto
Christian Bosco (Psi)
-. Dopo che nel 2014 i
socialisti
sollevammo
il "caso bonifiche" portando in Parlamento la
questione e smascherando le inadempienze
e le incapacit della Regione Siciliana e delle
amministrazione locali,
dopo aver presentato
denunce, fatto comizi e
manifestazioni in piazza a Priolo e dopo aver
chiesto pi volte l'intervento del Presidente
della Regione, adesso il
Ministero, rispondendo
all'ennesima interrogazione parlamentare del
Deputato socialista Oreste Pastorelli, ha dato la
notizia che attendavamo
da tempo: le bonifiche
sono partite.
Ora bisogna stanziare
gli ulteriori fondi necessari al completamento
delle attivit di risanamento ambientale e
approvare i restanti progetti di riqualificazione
ambientale.
Nonostante il Ministro
Galletti abbia nuovamente ribadito che ancora alcuni decreti di
approvazione di progetti
di bonifica sono fermi
per colpa della Regione
(problematica provvisoriamente superata per
alcuni di essi con l'avvio
della procedura d'urgenza), la strada intrapresa
quella giusta. E' un piccolo passo nella riqualificazione dell'intera area
(visto che le conferenze
di servizi tenutesi fino ad
oggi hanno approvato
progetti di bonifica per
aree di estensione totale
pari ad oltre 1.000 ettari) ma, senza ombra di
dubbio, quello giusto.

Chi di competenza deve


essere celere nell'avviare la cantierizzazione dei
lavori perch inammissibile che centinaia di
milioni di euro possano
restare congelati per
anni o addirittura persi a
causa di amministratori
incapaci e inadempienti.
Ogni singolo centesimo
che arriva per la nostra
Terra va speso, ne va
della salute di migliaia
di cittadini e dello stesso sviluppo del territorio che potr avere una
nuova fase di crescita
solo con l'avvio totale
delle bonifiche e di un
nuovo piano di sviluppo
territoriale che favorisca
il superamento dell'attuale (e vecchia) politica
industriale.
Per quanto riguarda gli
interventi gi in corso
di realizzazione e quelli
prossimi all'avvio connessi alla presenza di
ceneri di pirite, viene segnalato che:
Invitalia aree produttive
sta eseguendo per conto
della regione la rimozione delle ceneri di pirite
abbancate nel Versante
Thapsos per ripristinare
la linea di costa originale;
la Societ Enirned (del
Gruppo ENI) concluder
entro settembre 2017 le
attivit previste dal progetto di bonifica dell'area denominata Ex
Vasche di zavorra nella
Penisola Magnisi, che
prevede la rimozione dei
terreni frammisti a ceneri
di pirite ed il ripristino originale dei luoghi;
a dicembre 2015 la
regione siciliana ha trasmesso il progetto di
bonifica della riserva naturale Saline di Priolo,
nella quale risultano abbancate ceneri di pirite;
le analisi eseguite dalla Societ Versalis sugli
abbancamenti di ceneri di pirite nelle aree di
propria pertinenza han-

In foto, le bonifiche nel territorio di Priolo Gargallo.


no evidenziato la loro mare prospicienti l'area la societ ISAB sta
naturale inertizzazione dello stabilimento;
completando l'avvio delle
e di conseguenza il loro 2. la societ Syndial sta attivit previste nel probassissimo impatto am- realizzando il progetto di getto di bonifica e messa
bientale;
bonifica dei terreni a sud in sicurezza dei terreni e
la Conferenza di servizi del Vallone della neve, delle acque di falda della
tenutasi presso il genio per una superficie di cir- raffineria ISAB impianti
civile di Siracusa in data ca 185 ettari, che preve- sud approvato nel luglio
6 maggio 2016 ha auto- de, tra l'altro, la rimozio- 2011 e che interessa
rizzato la pubblicazione ne e il conferimento in un'area di 270 ettari.
del bando di gara per la discarica di terreni con Per quanto riguarda l'arealizzazione del proget- presenza di amianto;
rea portuale si fa preto di capping del campo Relativamente alla fal- sente che l'accordo di
sportivo Fontana del da idrica sottostante le programma siglato il 25
Comune di Augusta, ap- aree industriali del SIN di giugno 2015 ha inserito
provato dalla conferenza Priolo, si sottolinea che:
negli interventi finanziadi servizi del 5 marzo la conferenza di servizi bili, il progetto di bonifica
2014.
del 25 ottobre 2011 ha dei sedimenti della rada
Relativamente allex approvato il progetto di di Augusta nel rispetto
impianto cloro-soda del- messa in sicurezza e bo- della sentenza del TAR
la ex Enichem (ora di nifica della falda acquife- Catania, che prevede la
pertinenza della Syndial ra di tutte le aree prospi- rimozione dei soli sedidel gruppo ENI), la con- cienti la rada di Augusta; menti classificati come
ferenza di servizi del 16 le Societ del Gruppo pericolosi.
novembre 2015 ha di- ENI (ENI R&M, Syndial, In merito alle aree di perscusso il progetto di bo- Versalis) stanno realiz- tinenza della cementeria
nifica dei terreni dell'area zando le attivit previste di Augusta, si segnala
dove insiste l'impianto, nel Progetto di Bonifica che:
la cui approvazione del Sito Multisocietario, per l'area dello stabipropedeutica allo sman- che interessa un'area di limento si concluso
tellamento dell'impianto circa 650 ettari, avviato il procedimento ammimedesimo.
nel 2004, che ha previ- nistrativo per le matriPer quanto concerne la sto, tra l'altro, la realizza- ci suolo e sottosuolo
problematica amianto, si zione di un marginamen- e TARPA Siracusa sta
fa presente che:
to fisico immorsato nelle supervisionando le atti1. l'area ex Eternit stata argille per una lunghezza vit di prevenzione delle
sottoposta ai seguenti in- di oltre 4 chilometro e per acque di falda eseguite
terventi, realizzati esclu- il quale stato realizzato dall'Azienda;
sivamente con fondi pub- uno specifico impianto di per la cava di calcare
blici:
trattamento delle acque denominata Costa Gig rimozione e conferi- di falda nel 2011 finaliz- gia, si concluso il promento in discarica di tut- zato a contenere l'intru- cedimento amministratite le strutture realizzate sione di acqua marina, vo.
in cemento amianto;
il progetto prevede una Il libero consorzio co caratterizzazione e doppia linea di pozzi (una munale (gi provincia)
messa
in
sicurezza linea in emungimento e di Siracusa ha certifidell'area dello stabili- una linea pi vicina alla cato l'avvenuta bonifimento;
costa con la reimmissio- ca dei terreni all'interno
bonifica delle aree a ne delle acque trattate);
della centrale ENEL di

Augusta. Per l'area della


centrale ENEL di Priolo,
sono in corso di svolgimento le attivit di bonifica dei suoli e il Progetto
di bonifica delle acque di
falda in corso di perfezionamento.
Per quanto riguarda la
qualit dell'aria-ambiente nell'area interessata,
sono state registrate criticit in merito al biossido
di azoto NO2, al materiale particolato PM10 e
all'ozono. Nello specifico, per l'NO2, si sono
registrati
superamenti
degli obiettivi di qualit
dell'aria fissati dalla normativa solo nel 2013. In
particolare, mentre il valore limite orario previsto
per la protezione della
salute umana (200 g/
m3 da non superare pi
di 18 volte in un anno
civile) non stato superato in nessuna stazione
dell'area, il valore limite
annuale (40 g/m3)
stato superato nelle
stazioni del comune di
Siracusa Scala Greca (50 mg/m3) e Belvedere (41 mg/m3).
Per quanto concerne il
PM10, nel 2013 stato
superato sia il valore limite annuale previsto per
la protezione della salute
umana (40 g/m3) che
il valore limite giornaliero (50 g/m3, da non
superare pi di 35 volte
per anno civile) presso
la stazione di traffico
Bixio sita nel comune
di Siracusa, mentre nel
2014, presso la stessa
stazione, stato superato solo il valore limite
giornaliero con 45 giorni
di superamento, rispetto ai 69 giorni dell'anno
precedente.Per l'ozono
in entrambi gli anni si
verificano numerosi superamenti dell'obiettivo a
lungo termine per la protezione della salute umana (120 g/m3).Per
l'anno 2015, i dati disponibili sul sito dell'ARPA
Sicilia mostrano superamenti del valore limite
giornaliero previsto per il
PM10 presso la stazione
Teracati del comune
di Siracusa (54 giorni di
superamenti).
Auspichiamo vivamente - conclude Christian
Bosco (Psi) - che questo possa essere l'inizio
della "nuona frontiera"
verso la quale la politica
deve guardare per dare
al territorio siracusano
uno sviluppo economico
migliore di quello prospettato oltre 60 anni fa.

SiracusaCity 4

Sicilia 7 gennaio 2017, sabato

7 gennaio 2017, sabato

La nuova rete ospedaliera


in Sicilia presentata a fine mese
La nuova classificazione degli
ospedali siciliani: Dea di primo
e secondo livello ed ospedali di base

N
uova
liera in

rete ospedaSicilia, luned verr presentata la


nuova
classificazione
degli ospedali siciliani
(Dea di primo e secondo livello ed ospedali
di base). Lon. Beppe
Picciolo: Un primo importate passo per il varo
della rete ospedaliera,
un plauso all'assessore
Gucciardi che ha fatto a
pieno il proprio dovere
ed entro il 30 gennaio
speriamo veramente di
poter alzare i calici per
brindare ad una sanit
siciliana nuova, efficace
ed efficiente. All'assessore chiederemo flessibilit per completare nel
migliore dei modi una
rete sul modello della
regione Lazio
"E' bene precisare che
Luned non sar ancora
presentata dall'Assessore Gucciardi la nuova
rete ma pi esattamente
la classificazione nuova
degli ospedali (Dea di
primo e secondo livello
ed ospedali di base).
Un passaggio essenziale che consentir,
dopo
l'approvazione
della sesta commissione dell'Ars ed una volta ricevuto il definitivo
nulla osta dal Ministro
Lorenzin sul nuovo organigramma, di andare

ad integrare le figure
mediche tecniche ed
amministrative necessarie ed indispensabili.
Sui tempi siamo certi
che entro il 30 gennaio riusciremo ad alzare
i calici per brindare finalmente ad una nuova sanit improntata
su criteri di efficacia ed
efficienza (anche se da
troppo tempo inseguiamo questa chimera,
per mai arrendersi!)".
Lo afferma il capogruppo all'Ars di Sicilia Futura e componenente
della VI commissione sanit, on. Beppe
Picciolo che ricorda
l'importanza di quanto
avverr ad inizio della
prossima settimana.
"Cambiare la classificazione di alcuni ospedali,
che nella bozza proposta prima era stata fatta
- forse volutamente - al
ribasso, consentir di
incrementare strutture
semplici e complesse
dei presidi, proprio sulla scorta di quanto da
noi subito suggerito e
peraltro gi applicato
con successo nel modello sanitario laziale;
si riuscir a creare una
rete di assistenza che
possa realmente servire e non servirsi del
cittadino. Sar quindi

In prossimit della galleria Serena

Sopra, foto repertorio di una corsia di ospedale.


compito dell'Assessore
Gucciardi applicare con
flessibilit e rispetto delle peculiarit dei territori un modello che gi
stato sperimentato con
successo in una regione, numeri alla mano,
simile alla nostra. La parola d'ordine, a mio avviso, dovr essere: flessibilit! Se infatti si vorr
applicare con rigore sugli ospedali della rete la
nuova classificazione,
senza tenere conto delle singole peculiarit e
vocazioni territoriali, si
rischia di svilire il prezioso lavoro di recupero delle piccole-grandi
eccellenze fatto sino ad
oggi, in regime davvero emergenziale, sulle
spalle di tutti quei bravi
operatori della Sanit
isolana".

Cnl, assemblea dei ferrovieri


Assemblea, ieri, dei lavoratori ferrovieri. La riunione, indetta dai segretari sindacali di categoria,
stata incentrata sulla proposta di Contratto collettivo nazionale del lavoro non solo della Ferrovia ma di tutto il settore Appalti ferroviari.
Le assemblee spiega Vera Uccello, segretario
provinciale della Filt Cgil sono propedeutiche
al referendum che si svolger dall11 al 14 gennaio. Per il sindacato tutto ci rappresenta una
conquista, considerato che il contratto scade il
31 dicembre di questanno e gi si prevede un
rinnovo, in un periodo storico in cui tutto si privatizza o si smantella.
Durante lassemblea a cui hanno preso parte
i lavoratori di Trenitalia, Rfi, Serfer, Artemide,
di Mondus e Angelservice Vera Uccello ha illustrato le novit del nuovo contratto, a partire
dalla maggiore attenzione al cambio appalti che,
tra laltro, preveder anche la clausola sociale (il
mantenimento dei posti di lavoro con lassorbimento dei dipendenti).

La comunit di Cassibile si fermata per il concittadino

Luned restringimenti Reso lestremo saluto ad Antonio Galvano


di carreggiata della Sr-Ct loperaio precipitato dal tetto del capannone
Luned 9 gennaio
avranno luogo alcuni
lavori di manutenzione
ordinaria degli impianti
tecnologici
allinterno
della galleria Serena,
sullautostrada Catania
Siracusa.
Dalle ore 9 alle ore 17,
pertanto, saranno possibili restringimenti di
carreggiata, in entrambe le direzioni di marcia,
tra il km 16,700 e il km
19,900.
Allapprossimarsi delle
aree di cantiere, i veicoli
dovranno rispettare il
limite di 60 km/h e il divieto di sorpasso.
Intanto la strada statale 124 Siracusana
chiusa, all'interno del
territorio comunale di

La comunit di Cassibile ieri si fer-

Solarino (SR), tra il km


105,500 e il km 106,000,
a causa del cedimento
di una condotta fognaria sottostante il piano
viabile.
Sul posto sono presenti
i Vigili Urbani e il personale dellAnas per la
gestione della viabilit,
deviata su strade secondarie segnalate in
loco.

mata per rendere lestremo saluto al


38enne Antonio Galvano, capo squadra dellimpresa Sep Construction che
opera nel settore delle costruzioni e
manutenzioni meccaniche Industriali, che si trova in contrada Palma nei
pressi della centrale Tifeo di Augusta,
che ha perso la vita mercoled scorso
dopo essere precipitato da un'altezza
di 10 metri mentre si trovava in cima
dal capannone della ditta metalmeccanica in cui lavorava. Una folla di
persone ha partecipato al rito funebre
tanto che la chiesa di san Giuseppe,
risultata troppo piccola rispetto alla
mole di persone presenti, che hanno
gremito lattigua piazzetta.
A officiare il rito funebre stato il parroco della chiesa cassibilese, don
Salvatore Arnone, che in questi giorni stato al fianco della famiglia dello
sfortunato operaio. Anche il sindaco
Giancarlo Garozzo, insieme con il presidente del consiglio di circoscrizione,

Paolo Romano, ha partecipato al rito


funebre al pari dei segretari generali e di categoria delle organizzazioni
sindacali. Una presenza materiale ma
anche simbolica rispetto al tema della
sicurezza nei luoghi di lavoro, che diventa un tema pi che mai imprescindibile.
Sul fronte delle indagini, il pm Salvatore Grillo ha iscritto al registro degli indagati 3 persone, accusate di omicidio
colposo. Il magistrato vorr verificare
se vi siano responsabilit in ordine alla
morte di Antonio Galvano e si affider
a consulenti tecnici per accertare la dinamica dellincidente. Le indagini sulle
cause dell'incidente sono condotte dai
carabinieri di Siracusa, che su disposizione della Procura, hanno sequestrato l'area in cui si verificato e interrogato gli operai che si trovavano sul
posto ed hanno prestato i primi soccorsi al collega. Indagano la Procura
di Siracusa, con laiuto dei carabinieri
della stazione di Augusta.

Sicilia 5

SiracusaCity

La morte sul
lavoro, che
non sia vano
anche questo
sacrificio

Mediante minaccia volevano far desistere al concorrente lampliamento

P
rogetto Siracusa si
stringe solidale al dolo-

Il reato contestato di tentata estorsione a commerciante Alla luce delle esigenze di sicurezza, emerse
in sede di Comitato Provinciale per l'ordine e la

re dei familiari del giovane lavoratore Antonio


Galvano, i cui funerali
si sono svolti stamane,
che ha perso la vita
nellennesimo incidente
sul lavoro che funesta la
collettivit siracusana,
siciliana ed italiana.
Nulla serve, n pu
essere detto di fronte
alla morte afferma il
portavoce di Progetto
Siracusa, Ezechia Paolo reale - . Non servono
inutili recriminazioni o
vuoti richiami alle leggi
o aspre invocazioni alla
repressione.
C forse, per, un
modo per far s che
non resti vano il sacrificio di questa ennesima giovane vita. Ed
quello di non pensare
ancora che i problemi
sono troppo grandi e
devono comunque risolverli gli altri: vero
che Siracusa forse
un piccolo centro periferico, ma questo non
vuol dire non essere in
grado di indicare una
strada valida per tutti ed
intraprenderla per primi.
La sicurezza sul lavoro
e del lavoro non fatta
di carte ed adempimenti
burocratici, ma di capacit e di conoscenza,
oltre che di lealt e moralit.
Questa una verit sociale che va gridata e
che non potr essere
trovata nei tribunali.
E da questa verit, se
compresa ed accettata, discendono dei corollari importanti. Noi
proponiamo un tavolo
di riflessione operativa
intitolato al lavoratore
scomparso e, per la
prima volta, indirizzato
non verso leconomia
ed il guadagno, ma verso la verit ed i diritti.
Che parta dalla formazione e termini nei cantieri per individuare, con
chiarezza, un percorso
che legislatore e burocrazia fanno a gara per
rendere impossibile, ma
che a portata di mano
dellintelligenza e della
competenza.
Ci vorr tempo, forse
prosegue Ezechia Paolo Reale -. Ma Siracusa
ha le risorse intellettuali
e professionali per riuscire in unimpresa che
pu apparire impossibile, ma che semplicemente sino ad oggi non
mai stata provata.
Parti sociali, professioni ed enti uniti nel
pensiero e nellazione
con lobiettivo unico di
trasformare il dato cartaceo dellinsicurezza e
della morte sul lavoro in
una concretezza fatta di
realt e di vita. Non rassegniamoci.

A Pachino la Polizia di Stato notifica


cinque avvisi di conclusione di indagine
A

l termine di unattivit investigativa svolta


dal commissariato di
pubblica sicurezza di
Pachino e coordinata dalla Procura della
Repubblica presso il
Tribunale di Siracusa
nella persona del sost.
proc. Palmieri, personale di polizia giudiziaria dipendente, diretto
dal dirigente Paolo
Arena, notificava 5 avvisi conclusione indagini nei confronti di: Nicola Bisonte 28 anni,
residente a Pachino;
Teodoro Bisonte 69
anni, residente a Pachino; Sebastian Alin
Moise, 20 anni, nato in
Romania e residente
a Pachino; Giuseppe
Lorefice 54 anni, residente a Pachino; Corrado Novello 47 anni,
residente a Pachino.
Il reato contestato
tentata estorsione in
concorso e, solo per
il Nicola Bisonte, anche di detenzione illecita di bomba carta.
Questi i fatti. La sera
del 21 marzo 2016,
veniva
danneggiata
gravemente la struttu-

Il Commissario Arena.

ra in legno dellesercizio commerciale La


Pagoda (di Salvatore Muccio) residente
in Marzamemi P.zza
Starrabba. In particolare, alcune tegole erano state divelte, altre
frantumate ed un foro
vistoso era stato praticato nel tetto. Lepisodio veniva seguito, a
distanza di pochi giorni, da altro avvenimento di danneggiamento
della porta dingresso
nella parte retrostante dellesercizio. Le
indagini, scattate immediatamente, verificavano come in realt
si trattasse degli ultimi
di una lunga serie di
danneggiamenti
ar-

recati alla struttura


nellarco di un anno. I
riscontri probatori effettuati, permettevano
agli agenti di ricostruire con certezza gli
eventi del 21 marzo.
Quella sera, intorno
alle 22.30 un gruppo di
persone, dopo attenta
perlustrazione, si avvicinava alla struttura in
questione e dopo una
conversazione pianificatrice in loco, uno dei
soggetti si staccava
dal gruppo e , accendendo del materiale
esplodente, lo lanciava sul tetto dellesercizio. La deflagrazione, provocava il grave
danneggiamento
al
locale, facendo appunto saltare in aria i
cocci delle tegole, perforando perfino il tetto.
Le indagini espletate
nei mesi a seguire,
anche con attivit tecniche, consentivano
di acquisire elementi
indiziari di particolare
gravit a carico degli
indagati mettendo in
luce il movente dellazione criminosa. In
particolare, gli indagati

in concorso tra loro, al


fine di procurare con
altrui danno un ingiusto vantaggio a favore
di Teodoro Bisonte e
il di lui figlio Nicola Bisonte, gestori dellattivit di ristorazione
Baywatch, mediante
minaccia ponevano in
essere atti idonei diretti
in modo non equivoco
a costringere il titolare
di un altro ristorante di
Marzamemi, a rinunciare al cambio di destinazione dei locali da
sgombero a cucina e
allampliamento dellarea in concessione; atti
consistiti nel proferire
frasi intimidatorie allindirizzo della vittima
del tipo ci fermeremo
solo quando lei andr
via , smonter tutto e
prenderemo noi larea
demaniale, e nel far
esplodere, una bomba
carta sul tetto del locale s da determinarne
il danneggiamento del
tetto, il Moise quale autore, il Nicola Bisonte e
Teodoro quali istigatori
e Giuseppe Lorefice e
Corrado Novello rafforzatori.

In collaborazione con il reparto


prevenzione crimine di Catania

Operazione Trinacria
controllo del territorio
a Pachino

sicurezza pubblica, con il coordinamento del Sig.


Prefetto e il Sig. Questore di Siracusa, personale
della Polizia di Stato, in servizio presso il Commissariato di P.S di Pachino, in collaborazione con il
Reparto Prevenzione Crimine di Catania, ha attuato, nella giornata di ieri, un servizio di controllo
straordinario del territorio, nella citt di Rosolini,
nell'ambito dell'Operazione denominata "Trinacria".
Nello specifico, sono state monitorate le zone ad
elevato rischio criminale (quali Via Delle Mimose,
via Gonzaga, via Palermo, via Aprile, via Scicli,
Piazza Garibaldi, via Granati Nuovi), l'area delle
Case Popolari, sede di molti arrestati domiciliari,
pi volte denunciati per il reato di evasione.
Grande attenzione stata riservata ai luoghi di
residenza delle vittime dei frequenti attentati incendiari, di natura presumibilmente intimidatoria,
che hanno interessato, recentemente, la citt di
Rosolini.
Posti di controllo, con identificazioni a campione
continuo, sono stati effettuati nei punti di accesso
alla citt, noto crocevia del traffico di sostanze stupefacenti, proveniente da Catania e da Siracusa,
congiuntamente a servizi di polizia di prossimit
appiedata, in prossimit degli esercizi commerciali.
Anche il Comune di Pachino stato interessato
dai menzionati controlli di carattere straordinario,
nel corso dei quali il personale della Polizia di
Stato si avvalso della collaborazione del Corpo di Polizia Forestale e della Polizia Municipale,
conseguendo i sottoannotati risultati: 50 persone
controllate; 30 veicoli controllati; 5
contestazioni cds: (omessa revisione, mancanza
di patente al seguito, mancata copertura assicurativa obbligatoria, mancato uso casco protettivo);
2 fermi amministrativi; 1 sequestri amministrativi e
15 controlli a persone sottoposte a misure restrittive della libert personale.

Intervento dei Carabinieri dellAliquota Radiomobile della Compagnia di Siracusa

Spacciano hashish e cocaina: tre arresti nella zona


della Tonnara, in manette anche un minore

La scorsa notte i Carabinieri dellAliquota Radiomobile della Compagnia di Siracusa hanno


arrestato in flagranza di
reato tre soggetti, di cui
un minore, poich sorpresi a spacciare.
I Carabinieri, impegnati in un servizio di
contrasto allo spaccio
di droga, hanno notato
un continuo via vai nei
pressi di una via nella
zona della Tonnara di
numerosi assuntori intenti ad acquistare delle
dosi e, pertanto, individuati i presumibili spacciatori, hanno sottoposto a controllo Mario
Melino, di Floridia, 35
anni, pluripregiudicato
anche per reati specifici, Enrico De Angelis,
siracusano, 23 anni,
pregiudicato e con precedenti di polizia specifici ed un minore di 17
anni di Siracusa, incen-

Sopra, Mario Melino ed Enrico De Angelis; accanto, la droga sequestrata.


surato, risultati tutti e nella parte anteriore di poco distante e trovatre intenti a vendere lo uno scooter parcheg- to in possesso di 155
stupefacente, ognuno giato nelle vicinanze.
euro di piccolo taglio, a
con un ruolo preciso Pertanto i militari Ca- testimonianza dellattinellambito dellattivit rabinieri hanno imme- vit di spaccio.
delittuosa.
diatamente fermato il Allinterno dello scoInfatti, il Melino e il mi- minore ed il Melino, oter stata rinvenuta
nore prendevano i soldi mentre il De Angelis una bustina con allindegli acquirenti e li por- che, capita la situazio- terno 17 dosi di cocaitavano al De Angelis ne si stava dando alla na, mentre addosso al
che consegnava le dosi fuga, stato inseguito Melino sono state trodi cocaina, nascoste da un militare e fermato vate 5 dosi di hashish.

Lo stesso De Angelis
era stato tratto in arresto per lo stesso reato
meno di una settimana
fa dai Carabinieri del
Nucleo
Investigativo
mentre era intento a
spacciare 14 dosi di cocaina.
I tre sono stati accompagnati in caserma per
le incombenze di rito, il

minore stato poi tradotto presso il centro


di prima accoglienza di
Catania, mentre i due
maggiorenni sono stati
sottoposti agli arresti
domiciliari in attesa di
giudizio.
I Carabinieri del Nucleo Operativo della
Compagnia di Augusta,
nel pomeriggio di mercoled, hanno dato esecuzione ad unordinanza di carcerazione con
contestuale provvedimento di sospensione
e prosecuzione della
detenzione in regime
di arresti domiciliari,
emessa dal Tribunale
di Siracusa, a carico
di Giuseppe Coniglione, 56enne, Catanese,
pregiudicato. Lo stesso deve scontare la
pena residua di 2 anni,
6 mesi e 23 giorni, per
spaccio di sostanze
stupefacenti.

Nel

Siracusano 6

di Paolo Fai

Non

c solo una
guerra, lontana e
passata, coi suoi
lutti e le sue devastazioni quella
che lURSS port
allAfghanistan alla
fine del 1979 e che
si concluse con la
vittoria dei guerriglieri
mujiahiddin
afghani e la ritirata
delle armate sovietiche il 15 febbraio
1989 , che fa da
cornice alla tragica
storia damore tra
Ivn e Aram incastonata nel prezioso libretto, fresco
di stampa, Afghana in limina missus (La guerra di
Ivn), il melangolo
2016, pp. 45, euro
5. Lautore, uno
dei migliori filologi
classici oggi in attivit (come si legge
nella nota in quarta di copertina),
Walter Lapini, cattedratico a Genova,
che non si firma col
suo nome ma con
lo pseudonimo Moammed Sceab.
Lapini rende omaggio a quel giovane
egiziano-libanese,
che nel 1913, a
Parigi, lontano dalla sua terra africana o dalla sua
terra araba perch
in fondo viveva in
Egitto ma non era
africano, veniva dal
Libano essendo
stato rilavorato da
una cultura e da
una tradizione diversa, non resist
al dissidio e anche
lui si uccise,
come scrisse il suo
amico e compagno
di stanza a Parigi,
Giuseppe Ungaretti, in margine alla
commossa poesia
In memoria, che
gli dedic nel 1916.
C anche una seconda guerra, vicina
e attuale, incruenta ma aspra, nella
quale Sceab-Lapini
in prima linea, da
filologo classico. E
le sue armi sono i
suoi scritti, tra cui
questo
poemetto
in versi latini (324
esametri
dattilici,
che scorrono, lievi,
tersi, intensi, come
in un epillio ovidiano e nella vicenda
damore infranto tra
il russo e lafghana
c tanto di ovidiano), affiancati dalla
traduzione italiana
in endecasillabi, la
cui densit drammatica e musicalit

Sicilia 7 GENNAIO 2017, SABATO

7 GENNAIO 2017, SABATO

Una vicenda di
guerra, amore,
dolore e morte
ispirata a fatti
realmente accaduti e raccontata
in 324 esametri
latini forti
e struggenti
In foto, la copertina
del libro, sotto,
un'immagine interna

Afghana in limina
missus
(La guerra di Ivn)

Anno 1989, ultimi mesi dell'occupazione sovietica


dell'Afghanistan. Il soldato Ivan si innamora di una
giovane afghana e per seguirla si arruola fra i ribelli

evocativa regge il
confronto coi versi
latini.
Tutto ha inizio nel
1989. In un ritaglio
di giornale (poche
righe) del 13 agosto
di quellanno Sceab trova la storia
(vera) del russo traditore. Il titolo, il
mujahiddin traditore, lo incuriosisce,
lo intriga, al punto
da fargli scoppiare
la scintilla creativa.
Mette in versi latini
la fabula, dando il
sangue della poesia
allesangue cronaca, e la invia al certamen Vaticanum.
E vinsi, racconta
Sceab nella Pre-

messa. La poesia
fu poi pubblicata
nel 1990 nel fascicolo 38 della rivista
Latinitas.
Negli ultimi mesi
delloccupazione
sovietica
dellAfghanistan, il giovane ufficiale russo
Ivn
sinnamora
della giovane afghana Aram e per
seguirla diserta e
si arruola tra i ribelli. Finita loccupazione sovietica,
a Ivn giunge notizia che, se non si
consegner, i russi
gli faranno pagare
il tradimento, vendicandosi con la
madre che, sola,

attende con ansia


il ritorno del figlio.
Ivn allora, temendo per la madre,
decide di tornare a
casa, ma giura ad
Aram, scossa dai
singhiozzi, che torner per onorare il
suo patto damore.
Come pegno del
giuramento, Aram
dona a Ivn il suo
chador. Ivn parte
e attraversa campi e fiumi, / marcia
di notte e quando
giorno dorme / onde
nessun lo veda andar fuggendo / dai
campi afghani verso il suolo russo.
Ma un mattino un
lzati imperioso lo

sveglia dal sonno.


Gli stanno davanti
due mujiahiddin che
ignorano che Ivn
ha combattuto con
loro. Uno dei due
gli nota il chador in
mano e deduce che
Ivn ha ucciso una
loro donna. E gli
spara allistante. Il
povero Ivn perde,
in un solo momento,
lamore di Aram e
quello della madre,
che sar portata via
da due guardie in
uniforme.
Perch ripubblicare, adesso, questa
struggente storia di
un amore stroncato
dalla malvagit della guerra? Il poetafilologo lo spiega
nella Premessa. A
distanza di ventisei
anni, egli ha ceduto alle sollecitazioni degli amici della
casa editrice Il Melangolo, persuasi
ben a ragione che
nella storia di Ivn
la musa ha avvicinato le labbra
a Sceab. C per
un altro motivo, pi
cogente e urgente:
laltra guerra, che
Sceab-Lapini combatte in prima persona contro gli abolizionisti del greco
e del latino. Lapini,

rimettendolo,
ora,
in circolazione, conferisce allopuscolo
una carica militante
che, nel 1990, non
aveva. Allora, infatti,
la dolente vicenda
di Ivn era militante
in funzione della denuncia della stupidit della guerra (per
quanto,
destinata
comera allhortus
conclusus di una
rivista per happy
few, la lingua latina ne riducesse gli
effetti deflagranti).
Oggi, ripubblicato in
una collana popolare, proprio la lingua
latina rende quellapologo afferma,
deciso, Lapini un
esplicito atto di
resistenza. Di resistenza partigiana
allonda montante
dellanticlassicismo trinariciuto che
da mezzo secolo
serpeggia come la
peste nera nella
scuola e che negli ultimi tempi si
risvegliato unaltra
volta, propugnato
non solo da Unni
tecnocrati o politici
opportunisti,
ma
anche da reputati
filologi, che vorrebbero eliminare
lo studio del latino e
del greco dai nostri
licei.
Il poeta Sceab dimostra felicemente, versi alla mano,
che il latino vivo e
lotta con noi, parla
con noi, palpita con
noi. Il filologo Lapini
avverte tuttavia il timore che non avr
pi patria (come il
vero Sceab, che si
tolse la vita perch
non aveva pi / patria), la patria della civilt che riposa
nella lingua latina,
se il mainstream
diventer vincente.
Da qui la resistenza
partigiana contro gli
invasori.
Lapini, per, sa di
non essere il solo
guerrigliero
resistente in questa lotta
dura e senza paura.
Sa che folta e agguerrita la pattuglia
di coloro che sono
convinti,
insieme
con lui, che unAntike disgiunta dalle
lingue non potr che
ridursi in breve tempo a intrattenimento
e aneddoto, a florilegio di mirabilia per
gli oh e i wow di
scolaresche mitridatizzate da un facilismo succhiato col
latte.

Sicilia 7

Nel

Siracusano

Con le nostre mamme e con le nostre nonne, grandi protagoniste

La buona cucina siracusana


negli anni della guerra

I secondi erano preferibilmente a base di pesce, meno caro


della carne, con preferenza per le sarde a beccafico e il mascolino
N

ei giorni della seconda guerra


mondiale, dominati dallistinto di
sopravvivenza, mettere insieme
una colazione, un pranzo e una
cena non era roba da poco e impegnava le nostre mamme e le
nostre nonne in una gara di bravura e di fantasia che doveva tener
conto di due elementi importanti:
le limitazioni nellerogazione a pagamento dei viveri, imposte dalle
tessere annonarie e i costi medio In foto, Sarde a beccafico
alti per le entrate mantenute inve- De Benedictis o alle botteguccie
ce a livelli molto contenuti, fatta della Giudecca (famosa quella di
eccezione per i pochi ricchi e le Don Ciccio il carabiniere, al secomedie e le alte gerarchie militari lo Francesco Rizza, che nei venti
che non avevano di questi proble- metri quadri del suo esercizio offrimi. Per questo la preparazione dei va una discreta variet di alimenpasti nel novanta per cento delle tari).Sempre in zona Giudecca,
famiglie, nasceva da una precisa molto frequentate anche le rivenprogrammazione e dalla ricerca dite delle sorelle Vinci, di Novemdelle derrate necessarie che par- bre e di Greco. Niente comunque
tiva da una visita al mercato di via a che vedere con la fornitissima

Migranti, Pagano: Procure


indaghino su tutte le coop in Italia

oh...la sinistra radical chic dell'informazione si


svegliata e si accorta che dietro l'invasione dei
migranti, creata a tavolino, si scorge anche uno
spregiudicato business milionario delle coop che
gestiscono i centri di accoglienza. Benvenuti tra
noi, benvenuti nel mondo reale, tra quelli che accusate di essere sporchi, brutti e cattivi ma che da
anni denunciano queste cose. quanto dichiara
il deputato Alessandro Pagano, componente della
commissione Giustizia. Alcuni giornali infatti hanno pubblicato articoli e reportage riferiti alle condizioni disumane del Cara di Foggia. Solo che si
trincerano dietro la motivazione, peraltro giustissima, che quegli immigrati, la maggior parte sar
clandestina, come se vivessero in un girone
dell'Inferno dantesco e quindi chiedono a Renzi
di predisporre ispezioni e alla Procura di indagare
sulle coop. Ma questo - prosegue Pagano - non
solo un problema che riguarda Foggia. In tutta
Italia cos e andr sempre peggio per i finti profughi e gli italiani e sempre meglio per le coop e i
loro amici. Le Procure di tutta Italia dovrebbero
svegliarsi. Ed bene che gli italiani si interroghino
- conclude Pagano - su chi realmente sta consentendo tutto ci con le proprie politiche fallimentari
in tema di accoglienza, facendo dell'Italia un recinto di clandestini.

salumeria dei fratelli Guido in via


Maestranza che disponeva di un
portafoglio clienti pi abbienti. Fu
cos che nacquero le colazioni a
base di orzo bollito o latte di mandorla ricavato dalle mandorle sgusciate, fatte a pezzettini, immerse
nellacqua e infine filtrate. Pi variet per il pranzo con la famosa
pasta con mollica abbrustolita e
acciughe, con le melanzane, col
sugo finto, con la ricotta fresca,
con i legumi, con le zucchine, con
le patate. E poi i secondi. Preferibilmente a base di pesce, meno
caro della carne, con preferenza
per le sarde a beccafico (con
mollica e aceto) e il mascolino
fritto o in umido. Non era raro per
il caso del ricorso alla fravaglia
(miscuglio di pesciolini, piccoli
granchi e gamberetti) che i rivenditori regalavano...per il gatto, pur

sapendo che in molti casi sarebbe


diventata ingrediente per gustosissimi brodini di pesce. Le insalate, infine, salvarono dalla fame
intere famiglie. Con base di cipolle e varianti di pomodoro, cetrioli
e arance sostituirono per lungo
tempo pasti pi sostanziosi. Ma le
nostre nonne e le nostre mamme
non dimenticavano i piccoli. Somministrando latte genuino al posto
del condensato, uova fresche di
produzione casalinga, visto che
chi aveva un piccolo spazio inutilizzato allaperto lo adibiva a pollaio.
Cera anche spazio per i dolci:
bianco mangiare e marmellate
casalinghe. Grazie nonne, grazie
mamme, se siamo riusciti a sopravvivere agli stenti, lo dobbiamo
a voi!
Armando Galea

Nel

Siracusano 8

Donne dietro
le sbarre
di Raffaella Mauceri

elinquere non
una specialit femminile. Se ne facciano
una ragione coloro
i quali insistono nel
sostenere che la delinquenza non ha sesso. Un sesso, invece,
la delinquenza ce lha
eccome. E non certo quello delle donne. Lo dice il D.A.P.
Dipartimento
Amministrazione Penitenziaria ministeriale
italiana.
Le donne detenute
costituiscono una piccola percentuale della
popolazione carceraria nazionale. Nelle
nostre carceri (un po
come dovunque nel
mondo) oltre il 95%
dei detenuti sono maschi e il numero delle donne non arriva
al 5%. Cadono, cos,
davanti ai numeri
(numeri e non opinioni) gli allarmismi
morali secondo i quali le donne, in virt
della tanto vituperata
emancipazione, e del
loro presunto tentativo di scimmiottare
i maschi, finirebbero
per essere fatalmente
e tragicamente violenti come loro. E
comunque un dato di
fatto che scimmiottare i maschi (e se lo
dicono proprio loro,
non hanno certo un
bel concetto di se
stessi) non per le
donne un buon affare. Ne una prova il
cosiddetto bullismo
rosa che nasce proprio dallemulazione del bullismo doc,
quello maschile. E
pur vero tuttavia che
la storia non ci ha
ancora fornito personaggi
femminili
pari a Hitler, Stalin,
Pol Pot e altri grandi
uomini di abnorme
ferocia e disumanit,
n abbiamo notizia
di femmine potenti
al pari del papa, o di
Putin ed altri maschi
alfa del pianeta terra.
Al contrario, le donne
sono la met pi po-

Sono meno del 5% della popolazione


carceraria e hanno condanne pi brevi

In foto, Giulietta Masina e Anna Magnani


vera del genere uma- contatti sono difficili
no (dice lOnu che e onerosi. La detenposseggono a stento zione delle donne in
un decimo del totale attesa di giudizio
dei beni terreni) e la molto meno tutelata

che anche una breve


condanna comporta
danni e conseguenze
a lungo termine. Soprattutto le detenute

Cadono, cos, davanti ai numeri gli allarmismi morali secondo i


quali le donne, in virt della tanto vituperata emancipazione, e
del loro presunto tentativo di scimmiottare i maschi, finirebbero
per essere fatalmente e tragicamente violenti come gli uomini
met pi discriminata, maltrattata, sfruttata, affamata, abusata, torturata, mutilata.
Anche in carcere.
In Italia, gli istituti
penitenziari
destinati esclusivamente
alle donne sono cinque: Trani, Pozzuoli, Roma Rebibbia,
Empoli e Venezia
Giudecca, per il resto
le donne sono collocate in 52 reparti
isolati allinterno di
altrettanti
penitenziari maschili. Qui le
donne vivono prevalentemente una realt
pensata e realizzata,
sia nelle strutture che
nelle regole, per gli
uomini, mentre i loro
bisogni specifici, in
buona parte correlati ai bisogni dei loro
figli, sono spesso disattesi. In molti casi
esse sono ristrette in
carceri lontanissime
dalle loro famiglie
e comunit di riferimento con le quali i

7 GENNAIO 2017, SABATO

Sicilia 7 GENNAIO 2017, SABATO

dal punto di vista del


trattamento perch se
differenziare detenuti
definitivi da quelli in
attesa di giudizio
gi difficile, differenziare ulteriormente
allinterno di queste
categorie tra uomini e
donne quasi impossibile. Sicch le donne detenute definitive
e non, si trovano sempre assieme.
Abbiamo detto che le
donne delinquono infinitamente meno degli uomini, sia nella
proporzione numerica
di 5 a 95, sia nella tipologia dei reati che
essendo mediamente
molto meno gravi,
prevedono condanne
pi brevi. Ma mentre luomo che va in
carcere lascia la casa
e la famiglia in mano
alla donna, viceversa la detenuta ha ben
poche probabilit di
avere qualcuno cui
affidare la casa e la
famiglia, ne consegue

madri che scontano la


pena insieme ai figli
in tenera et, subiscono profondi traumi e
i bambini accusano
gravi ritardi nella crescita psico-fisica.
Molto pi efficace, in
alternativa al carcere,
sarebbero le misure
alternative, le comunit, le case di accoglienza specifiche
diffuse in altri Paesi

pi evoluti. Concordare il modo migliore


per riparare il danno
e reintegrare le donne nella societ vuol
dire, infatti, sostenere i loro figli, con
risultati in termini di
abbattimento
della
recidiva, e con lulteriore effetto di ridurre
il rischio che questi
figli diventino a loro
volta delinquenti. Ma
nel nostro paese si fa
ben poco in questo
senso, ed cos che
i condannati diventano due: la madre e il
figlio. Tra gli uomini
e le donne, inoltre,
c' una sostanziale
differenza di genere
nel modo di vivere
il carcere. Gli uomini si adattano presto
allambiente e accettano la carcerazione
come conseguenza di
comportamenti illeciti. Le donne la subiscono con pi sofferenza perch per loro
il bisogno di socialit
molto pi forte che
per gli uomini e i loro
rapporti interpersonali rispondono pi a
logiche di affettivit e
non a quelle di comparazione agonistica
della forza fisica o del
prestigio criminale.
Generalmente le donne considerano i reati
che le hanno portate
in carcere come incidenti di percorso
e non come scelte
di vita consapevoli.
Provano vergogna e
una grande preoccupazione per il dopocarcere, legata non
soltanto alla possibilit di un reinserimento
lavorativo, ma anche
a quella di essere accettate in societ e di
poter tornare a vivere

unesistenza normale.
Esse, infatti, hanno
avuto quasi tutte una
vita normale, e non
hanno carriere criminali alle spalle. Lo si
deduce anche dalla
cura che dedicano
alla cella e agli spazi
individuali: le stanze
sono ordinate e pulite
giacch esse tendono
a riprodurre l'ambiente familiare e i gesti
consuetudinari
ivi
compresa lattenzione
al proprio corpo.
E stato diffuso dal
DAP uno schema di
Regolamento interno predisposto per
le sezioni femminili
che tiene conto delle
peculiarit dell'esecuzione penale al fine
di elaborare accorgimenti organizzativi
e offerte riabilitative
idonei a cogliere e
valorizzare la specificit della popolazione
detenuta femminile.
In esso trovano particolare attenzione la
dimensione affettiva,
le specifiche necessit sanitarie, il diverso
rapporto con le esigenze della propria
fisicit, la necessit di
offrire pari opportunit di reinserimento
sociale e sono accresciuti i momenti di
compresenza con i detenuti maschi (scuola
e formazione in genere, iniziative culturali,
ricreative e sportive,
partecipazioni
alle
commissioni di rappresentanza previste
dall'Ordinamento penitenziario, ecc.).
Nel Regolamento penitenziario della sezione femminile di
Vercelli per esempio
previsto espressamente che la detenuta
possa tenere con s
non soltanto la fede
ma anche catenine,
orecchini e oggetti di
bigiotteria nonch deodoranti, creme, lenti
a contatto, ferri per
lana con punta arrotondata, kit per cucito
e cos via. Attenzione:
questo a Vercelli. Non
certo in tutte le carceri
femminili.
Informazioni e dati
tratti dal Dipartimento Amministrazione
Penitenziaria
Ufficio Studi Ricerche
Legislazione e Rapporti Internazionali

Atlante, mensile dell'Istituto geografico De Agostini, anno 1987, pag.50 a firma: Vittoria Alliata, scrittrice, giornalista, studiosa del mondo arabo, innamorata di Noto
suolo pubblico destinato alle
E un articolo, uno dei primi,
attivit di ristoro occupato
forse addirittura il primo, che
accende i riflettori sul caso
Noto: C' un lembo di Sicilia,
pi meridionale di Tunisi..questo l'incipit che rimasto nella
memoria di molti netini. Erano
i tempi del sindaco Passarello,
un preciso momento storico di
svolta, in cui si rivolse l'appello agli organismi provinciali
e regionali, al Ministero e
all'Unesco, agli studiosi e agli
esperti d'arte e beni culturali
affinch si desse a Noto l'attenzione e le risorse economiche
che meritava per avviare un
progetto di restauro del centro
storico.
Era emergenza. I palazzi crollavano e coraggiosamente Passarello decise di impacchettare
il complesso monumentale del
Centro. Noto divent un cantiere e da allora, passando da
altri eventi dolorosi ma topici,
il terremoto del 1990, il crollo
della cupola della Cattedrale
nel 1996, Noto risorse.
Di quel posto sono restia a parlare. E' il timore di spezzarne
l'incanto, il silenzio, il segreto.
E' lo spettro di una notoriet
pi distruttiva dell'oblio, fatta
di speculazione edilizia, inclusive tours, inquinamento.
Unica, fra le citt della Sicilia
non ostentava il suo degrado,
cos come non aveva ostentato con arroganza i suoi fasti,
Noto invecchiava con la consapevolezza che le rughe fanno
parte del corredo dei saggi. N
trucchi, n mode provvisorie,
n pubblicit, cemento, schiamazzi o manifesti dissacravano la sua misteriosa armonia..
Cos scriveva Vittoria Alliata,
chiedendosi preoccupata se
sarebbe bastato il miraggio di
qualche miliardo, del potere e
della notoriet, per suscitare
appetiti, violenze e sperperi,
intrighi e faide.
La paura era che Noto, cittadina dove non si ruba e non si
uccide, non si abbandonano le
campagne anche se impoverite, non si scende per le strade e
non si trama a Palazzo, sarebbe potuta diventata una citt
come le altre, qualora, grazie
alla notoriet e alla pubblicit,
fosse diventata meta di un turismo predatorio e selvaggio,
e nel suo centro fossero fiorite
bancarelle di paccottiglia made
in Taiwan, e sguaiate ballerine
brasiliane.
Queste parole suonano oggi
come un monito, una profezia, una realt da scongiurare,
la misura che non deve essere
colmata. Ma questa misura
oggi purtroppo rischia di essere colma.
Tanti anni sono passati da allora, la citt nel frattempo
diventata sito Unesco, Le citt
tardobarocche del Val di Noto,
il primo sito che si dot, in Italia, di un Piano di Gestione che
inquadra, soprattutto nel suo
aggiornamento del 2005, temi
e linee di indirizzo per uno svi-

Qui sta morendo il pi


bel barocco di Sicilia

luppo sostenibile ed integrato


di tutte le sue risorse e che indica le strade per scongiurare
anche lo spettro distruttivo di
un turismo di massa, fenomeno definito "rischio turismo".
Il patrimonio culturale, materiale ed immateriale il cardine
dello sviluppo e la sua conoscenza, tutela, promozione e
valorizzazione le azioni che
i gestori di tale patrimonio,
cio in primo luogo i Comuni,
devono attuare per portare la
comunit verso un ben-essere
che sia equilibrato ed armonioso punto di convergenza
fra tutti questi fattori. Ci che
da evitare lo sfruttamento
del bene culturale, la sua banalizzazione. Perch come un
boomerang, la notoriet che
viene da intelligenti azioni di
citymarketing, ci ritorner addosso se non sostenuta dal rigore e dal rispetto dell'identit.
Rischio che oggi Noto, museo a cielo aperto, luogo dello spirito e dell'arte, ed il cui
valore sta in una bellezza che
abbiamo ereditato e che con le
nostre azioni di comunit consapevole, dovremmo tramandare, sta correndo, minacciata
dalla confusione, dall'eccesso
di consumo commerciale, dalla illegalit diffusa, dalla sporcizia, dal baccano, dall'ignoranza, dall'indifferenza, dalla
prevaricazione maleducata.
L'identit dei luoghi, la loro
anima, storia e funzione, la
memoria, la conoscenza, la
gentilezza, il rispetto e la gratitudine umile verso il passato,
valori che devono essere interpretati ed incarnati da noi netini del 2016, con forza e risolutezza per contrastare questo
rischio.
Un rischio e che implica importanti assunzioni di responsabilit da parte della governance di una citt come la
nostra, in cui gli amministratori devono essere illuminati,
sensibili, dotati di senso estetico - o disposti ad esserlo e a
farsi guidare da chi per definizione sovrintende alla tutela e
alla valorizzazione.
Chi amministra perci do-

vrebbe ascoltare e tenere in


gran conto il parere degli
architetti, degli storici dell'arte, dei restauratori, che con
il concorso degli operatori
della cultura e del turismo,
degli artigiani, dalle associazioni e club UNESCO devono stimolare un dibattito e
un confronto di idee, avendo
l'importante ruolo di divulgare a tutte le altre forze economiche della citt, un modello
di sviluppo, con un'attenzione
supplementare nella ricerca
della qualit e del decoro, alla
forma e alla sostanza di tutte
le attivit produttive.
L'attenzione alla tutela e alla
conservazione del patrimonio,
anche se non pu condurre
all'imbalsamazione della citt e del territorio tutto, dovr
comunque fare riferimento a
valori che sono stati posti alla
base della visione della crescita futura e che deve essere
condivisa dalle persone che in
questi luoghi vivono e abitano. Quel processo di educazione e consapevolezza della
comunit che oggi sembra sia
sotto traccia, in ombra se non
cancellato da una pulsione eccessiva verso il consenso politico che rende difficile dire di
NO, che mina l'imparzialit e
la regola, il suo rispetto.
Custodire la bellezza della nostra citt non vuol dire quindi
bloccare il commercio e le
attivit produttive che sono
lindotto economico direttamente collegato al Patrimonio
Culturale.
Non vuol dire ingessare il territorio, musealizzare il centro
storico, sottomettere il cittadino in difficolt economiche
ad una soggezione culturale
ed estetica che sentir come
distante, come respingente.
Non propria.
Custodire un atto pedagogico prima che essere asseverato da qualunque norma. Un
valore umano quindi una legge, una regola. Il Centro storico di Noto, la sua core zone,
attualmente sono letteralmente investiti dalla presenza di
ambulanti, abusivi e non. Il

spesso in maniera sproporzionata rispetto all'ampiezza degli esercizi commerciali che


richiedono la concessione per
sistemare all'aperto i propri
tavolini e sedie.
In pratica si pu avere un
buco in centro ed occupare il
suolo pubblico in doppia misura, con un volume d'affari
che non pi proporzionato
alla grandezza del locale e/o
all'eventuale affitto che il
commerciante paga.
Il transito dagli scivoli dei
marciapedi, per disabili o
bambini in carrozzina, impedito dalla presenza di espositori, tazebao, arredi dei locali.
Le prospettive architettoniche, gli scorci, le facciate dei
monumenti, quasi sempre
interrotte e spezzate da tutto
questo bailamme quasi sempre in plastica che rischia di
trasformare in una street food
il nostro museo a cielo aperto.
Con la Direttiva del 10 ottobre 2012 in Gazzetta Ufficiale
n. 262 del 09/11/2012 Esercizio di attivit commerciali e
artigianali su aree pubbliche
in forma ambulante o su posteggio, nonch di qualsiasi
altra attivit non compatibile con le esigenze di tutela
del patrimonio culturale, il
Ministero dei Beni Culturali ha avviato unazione di
contrasto allesercizio, nelle
aree pubbliche aventi valore
archeologico, storico, artistico e paesaggistico, di attivit
commerciali e artigianali, su
aree pubbliche in forma ambulante o su posteggio, nonch di qualsiasi altra attivit
non compatibile con le esigenze di tutela del patrimonio
culturale.
La disposizione ministeriale, che non una legge,
si precisa dal dicastero, d
indicazioni per contrastare
maggiormente tutte le attivit commerciali ambulanti e
artigianali o su posteggio non
compatibili con le esigenze di
tutela del patrimonio culturale, promosse dal Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n.
42 Codice dei beni culturali
e del paesaggio.
Punto nodale della Direttiva
firmata dal Ministro Ornaghi
dato dal fatto di voler colpire anche quei posteggi,
banchetti, strutture stabili o
precarie di varia natura o tipologia che pregiudicano la
visuale di beni direttamente
vincolati in quanto secondo
il Ministro, arrivato il momento di far rispettare il Codice Urbani e fornire, quindi,
alle Soprintendenze, nonch
indirettamente ai Comuni, le
indicazioni tecnico-operative
per valorizzare il patrimonio
di cui lItalia ricca.
La Direttiva prevede innanzitutto di effettuare una prima
ricognizione dei complessi
monumentali e degli immo-

Sicilia 9

Nel

Siracusano

bili del patrimonio culturale


interessati da flussi turistici rilevanti, nelle cui adiacenze si
svolgono attivit commerciali su area pubblica. E ci, al
fine di valutare se sono state
rispettate le prescrizioni poste
e se le amministrazioni locali,
nellautorizzare il commercio su area pubblica, si sono
attenute a quanto prescritto
dallart. 52 del Decreto Legislativo n. 42/2004 il quale stabilisce che Con le deliberazioni previste dalla normativa
in materia di riforma della disciplina relativa al settore del
commercio, i comuni, sentito
il soprintendente, individuano le aree pubbliche aventi
valore archeologico, storico,
artistico e paesaggistico nelle
quali vietare o sottoporre a
condizioni particolari lesercizio del commercio.
Dal disposto normativo si
evince che competenza dei
Comuni individuare le aree
nelle quali vietare, o sottoporre a particolari condizioni,
lesercizio dellattivit, come
pure reprimere il commercio
non autorizzato.
Ma cos NON E'!
Quindi le cose dovrebbero andare esattamente al contrario
di come vanno adesso.
In via preliminare si dovrebbero individuare pertanto
quelle aree o luoghi vincolati ( nel nostro caso davanti
alle facciate dei monumenti,
musei, chiese, edifici o complessi urbani a cui si riconosce valore storico) dove cio
non pu essere consentito
l'esercizio del commercio e
quindi si dovrebbe concedere l'uso del suolo pubblico in maniera rigorosa, solo
laddove non si arreca danno
alla tutela del patrimonio
culturale, alla sua fruizione.
La percezione inalterata della
sua identit la bussola che gli
uffici preposti (non l'ufficio
commercio ma l'ufficio Unesco!) dovrebbero seguire nel
dare le concessioni.
La conferenza dei servizi per
l'assegnazione del suolo pubblico dovrebbe fare perno su
queste direttive piuttosto che
sulle ragioni del commercio e
del consumo.
Nessun consumo, nessun
commercio, se non quello
scadente, usa e getta, economicamente non rilevante, potr avere un futuro se non si
comprende che il nostro Bene
pi grande l'Arte, la Storia
e la Cultura. Relativamente ai
materiali degli arredi, bisogna
purtroppo rilevare che il nostro Centro diventato il regno della plastica quando invece nel regolamento, Linee
di indirizzo sul Decoro Urbano approvato in Consiglio
Comunale, un intero capitolo
elenca quali materiali usare
e ne argomenta benissimo la
ragione. Il gestore del locale
deve essere reso consapevole, consigliato, indirizzato,
richiamato e quindi multato
se non rispetta il regolamento.

Non facile, ovvio. Ma


fondamentale che in questo
caso venga fatta prima di
tutto unoperazione di tipo
culturale, un breve ciclo di
incontri formativi, a carico
della Pubblica Amministrazione ( un progetto UNESCO
i cui fondi speriamo siano a
breve impegnati anche per
azioni di questo tipo) in cui
esperti spieghino soprattutto
ai commercianti (destinatari
della formazione) che vendono gadget e souvenir, come
sia nel loro stesso interesse,
proporre ai turisti oggetti che
parlano della citt e del suo
territorio: il Val di Noto.
Dagli arredi agli oggetti, secondo una linea di continuit
estetica e concettuale da ricercare unarmonia nei materiali, solo cos si diventa veramente competitivi, veramente
attraenti per chi ci visita. Il
turista vuole sentire, toccare,
emozionarsi per quella immagine autentica di Sicilia che si
porta nellimmaginario e per
cui venuto. Vuole entrare
dentro Noto anche attraverso
unessenza dellAltopiano degli Iblei, un gusto, un libro..
vuole portarsi a casa un oggetto di pietra che gli ricordi
quella dei nostri balconi, vuole risentire una storia, vivere
una piccola emozione anche
in un paio di orecchini ispirati
alla nostra tradizione religiosa
o folkoristica.
Vuole comprare un oggetto
fatto a mano, nato dalla creativit di un netino che non impieghi possibilmente la plastica, ma il giunco, il legno, la
ceramica, il ferro battuto, la
iuta.
Vuole una stoffa ricamata
a mano e non una sintetica
made in China o Taiwan..Non
cerca la paccottiglia che ci fa
somigliare a qualunque altro
luogo del mondo.
Se il visitatore legge nei nostri
occhi e vede nelle nostre mani
lamore e la cura per la nostra
citt, se ne innamorer a sua
volta, per sempre.
E vorr ritornare, perch qui
sentir che c un popolo che
ha un cuore che batte per la
propria terra. Abbiamo unidentit cos ricca e vasta che
dobbiamo solo metterci ogni
tanto seduti come scolaretti
e, con umilt, conoscerla per
rispettarla, farla conoscere,
anche attraverso un gelato,
un ventaglio, una sedia od un
tavolino. Le cose, la materia,
le forme e la sostanza, sono
impregnate di vita, storia ed
identit. Ci auguriamo pertanto una sterzata lungimirante,
una stagione di nuova consapevolezza e rigore, nella
speranza che il proverbio riportato da Vittoria Alliata, Se
vedete nespole piangete, perch queste sono l'ultimo frutto
dell'estate, sia solo un monito,
uno spettro che non faccia
riposare sugli allori chi ha in
mano la grande responsabilit
del nostro futuro.
Cettina Raudino

Speciale 10

Sicilia 7 GENNAIO 2017, SABATO

7 gennaio 2017, sabato

Assemblea Confesercenti: situazione di diffusa insicurezza


per famiglie e imprese italiane, alla fine della grande crisi

Il 2016 ci ha portato Incertezze dovute a contesti economici il crollo del potere dacquisto
una ripresa economica
che va consolidandosi
delle famiglie, laumento della disoccupazione, il credit crunch
su ritmi lenti, distanti da quelli prevalenti prima della crisi e
che non consente di
prospettare un pieno
recupero dei livelli di
attivit pre-recessivi,
se non in tempi lunghi.
Da questo punto di vista, occorre riconoscere
che molto stato fatto
dopo la chiusure dellesperienza dei governi
tecnici, anche in virt
del contestuale riassorbimento delle tensioni
sui mercati finanziari.
Il grado di stringenza
della politica fiscale si
molto ridimensionato
nel corso dellultimo
biennio e la discussione in sede europea sui
temi dellausterit di
bilancio garantisce dal
rischio di un ritorno
dellausterity.
Il contributo fornito dal
diverso orientamento
della politica economica alluscita dalla
recessione italiana
indubbio; restano tuttavia al di sotto delle
attese i risultati ottenuti
in termini di intensit
della ripresa. Un fattore ci sembra giocare
un ruolo centrale: la
situazione di diffusa
insicurezza in cui si
sono ritrovate famiglie
e imprese italiane alla
fine della grande crisi. Incertezze dovute a
contesti economici il
crollo del potere dacquisto delle famiglie,
laumento della disoccupazione, il credit
crunch e penetrazione
dei fenomeni criminali a danni di cittadini
e imprese. Sulla base
dei risultati delle nostre
stime econometriche
abbiamo simulato gli
effetti per lItalia di un
miglioramento del contesto sociale, culturale
e istituzionale. Nello
specifico, abbiamo stimato quali potrebbero
essere gli effetti sul
reddito pro-capite se
lItalia avesse le stesse caratteristiche della
Germania in termini di
tasso di criminalit, di
condizioni di accesso al
credito e di efficienza
delle procedure dinsolvenza. Dalle nostre
elaborazioni
emerge
che il reddito potrebbe

aumentare, potenzialmente, di oltre 3 mila


euro per singolo abitante, con un incremento
di quasi il 12 per cento
rispetto al livello medio
osservato nel 2015.
C, a tal riguardo, un
dato che pi di altri riteniamo possa spiegare
lemergere di un sentimento di insicurezza
negli anni della crisi
ed la contrazione ampia, inattesa, diffusa,
del reddito disponibile.
Ampia, perch secondo i dati di contabilit
nazionale tra il 2007
e il 2013, anno che ha
segnato il culmine degli effetti dellausterit
fiscale, il potere dacquisto delle famiglie
italiane diminuito del
10,6 per cento. In termini monetari, la perdita stata superiore
ai 118 miliardi di euro,
equivalenti a oltre 2100
euro per cittadino residente. Inattesa, perch
mai prima, nella storia
della Repubblica italiana, il reddito reale delle
famiglie era diminuito per un periodo tanto lungo. Nel biennio
2014-15, meno delluno
per cento della perdita
subita stata recuperata, a conferma ulteriore
della debolezza della ripresa seguita alla grande crisi. Ci significa
che ogni residente ha
recuperato meno di 180
euro degli oltre 2.100
persi nei precedenti sei
anni;
nellaggregato,
sono tornati nella di-

sponibilit delle famiglie meno di 8 dei 118


miliardi di euro andati
persi. Il crollo del potere dacquisto ha portato
anche ad una riduzione
della spesa media familiare, che nel 2014 si
assesta sui 2.489 euro,
160 euro al mese in
meno rispetto a prima
della crisi, nonostante il piccolo recupero
(+0,7%) del 2015 sul
2014. Approfondendo
il dato relativo allandamento dei consumi
per tipologia di bene e

servizio, la prima immediata osservazione


riguarda le forti differenze riscontrate per le
diverse voci di spesa,
dove tra il 2007 e il
2014 le minori disponibilit delle famiglie
hanno comportato un
forte decremento per i
beni di largo consumo,
a fronte di unulteriore concentrazione dei
consumi necessari,
destinati allabitazione
e relative utenze, cui
si correla un importante ridimensionamento

dei consumi per abbigliamento e calzature


(-28,8%), per servizi
ricettivi e di ristorazione (-12,6%), per mobili e servizi per la casa
(-20,8%) e per ricreazione, spettacoli e cultura (-22,4%), colpendo cio direttamente
le piccole imprese del
commercio e dei servizi del territorio, ma
anche la stessa qualit
della vita dei cittadini.
Il tasso di insolvenza
delle famiglie, ovvero
il rapporto tra sofferenze bancarie e impieghi,
risulta infatti nel 2015
in leggera crescita,
passando dal 5,8% del
2014 al 6,1% del 2015.
Considerando invece la
dinamica della disoccupazione, si osserva un
decremento rilevato nel
2015 nellintera Italia
(dal 12,7% all11,9%),
che per non riesce
a recuperare se non
marginalmente il forte scarto rispetto alla
situazione
pre-crisi,
quando i relativi valori
si attestavano sul 6,1%
in Italia, a conferma di
come, pur in presenza
di positivi segnali di ripresa su diversi fronti,
le ancora diffuse condizioni di vulnerabilit
e di insicurezza rallentino significativamente
un gi particolarmente
complesso e contrastato processo di rilancio
del territorio e del Paese. Dal lato delle imprese, uno dei fattori
maggiori di insicurezza

costituito dalla stretta


creditizia. Tra il 2011
ed il 2015 i prestiti alle
imprese sono diminuiti
in Italia del 20,9%, circa 190 miliardi di euro
in meno, in media circa
31mila euro di credito
sottratto per ogni attivit. Sono comunque
le realt produttive di
grandi dimensioni ad
assorbire 8 euro su 10
dei finanziamenti concessi dagli istituti di
credito: nel 2015 alle
imprese con almeno 20
addetti sono stati destinati 14,8 miliardi di
euro, l81% dei prestiti erogati, a fronte del
18,9% indirizzato alle
imprese pi piccole.
Complessivamente, tra
il 2011 e il 2015 anche
il tasso di insolvenza
aumentato di quasi 10
punti percentuali, portando il rapporto sofferenze impieghi da 8
a 17,2%. A livello settoriale si confermano
in tutte le macroaree
le maggiori difficolt
del comparto edile, il
cui tasso di insolvenza
cresciuto di quasi 20
punti percentuali nel
corso degli ultimi cinque anni, raggiungendo
il 29,6% nel 2015 (era
pari al 9,7% nel 2011).
Nel terziario i prestiti
in sofferenza sul totale degli impieghi sono
pi che raddoppiati,
passando dal 6,8% al
14,9% (+8,1 punti),
mentre nel manifatturiero hanno raggiunto il
14,4%.
La demografia di impresa, nellambito del
commercio al dettaglio, evidenzia una
forte prevalenza delle
cessazioni sulle nuove
iscrizioni, presentandosi dunque le criticit
di tale segmento del
tessuto imprenditoriale
come evidenze che si
manifestano trasversalmente
allinterno
del territorio nazionale. Nel 2015 il saldo
tra iscritte e cessate
risulta pari a -20.118
imprese per il commercio al dettaglio ed
a -8.949 per i pubblici
esercizi (-2.350 e -752
in Campania), in netto
peggioramento rispetto al 2010, quando si
registravano scarti pari
rispettivamente a -576
e -99.

Sicilia 11

Sport

Con la societ azzurra simpatica protagonista

Questa

la raccontava quella riserva di


inesauribile ironia che
era Concetto Pulvirenti, per molti anni
medico sociale del
Siracusa e da sempre
vicino alla societ, a
proposito del calciomercato che allepoca si teneva allHotel
Gallia di Milano. Da
Siracusa partivano in
quattro, ognuno con
ruoli diversi: il dottor
Matteo Sgarlata che
della societ era il
presidente, il ragionier Salvatore Annino
che oltre ad essere
ascoltatissimo consigliere federale era
anche il segretario del
Siracusa, il dottor Pulvirenti e Ciano Brugaletta autonominatosi
esperto di mercato.
Un poker bene assortito di personaggi
destinato a misurarsi
con autentici strateghi
nella compravendita
di giocatori.
A cominciare dal commendator Mazza che
in quegli anni aveva
fatto grande la Spal
con la tecnica di acquistare per pochi soldi illustri sconosciuti
che un anno dopo riusciva puntualmente
a rivendere a prezzi
da capogiro. Naturale che altre societ, il
Siracusa fra queste,
tentassero di imitarlo,
anche se, a conti fatti, pochi ci sarebbero

Le curiose e ingegnose astuzie


del calciomercato di una volta

Quando nei lussuosi saloni del Gallia si consumava il rito della compravendita dei
giocatori, il Siracusa suppliva alla mancanza di mezzi con la genialit delle sue trovate

Lhotel Gallia dove si teneva il calciomercato.

riusciti. I siracusani,
simpaticamente chiamati i quattro ra vaniddazza, avevano
per un piano segreto
che scattava immancabilmente quando le
annate erano caratterizzate da particolari
difficolt economiche,
il che al Siracusa accadeva spesso.
Il piano costituiva nel
mandare in avanscoperta al Gallia Ciano

Brugaletta, che dei


quattro era il pi convincente e che una
volta varcata la soglia
del famosissimo cinque stelle, cominciava ad aggirarsi con
aria disinvolta fra le
postazioni riservate
alle grandi societ
fino a trovare il modo
di far circolare la voce
dellimminente arrivo
di un fantomatico terzetto di dirigenti meri-

dionali, con portafogli


a mantice, incontrati
per caso qualche ora
prima e dati per certi
in arrivo al Gallia.
A questo punto iniziava il gioco delle parti. Mentre Brugaletta
prudentemente
si
eclissava, entrava in
scena il terzetto da lui
descritto che trovava
gli operatori di mercato delle grandi societ
solitamente sospet-

tosi, pi disponibili a
coccolare e a trattare
con i nuovi arrivati.
Quando le trattative
erano per sul punto di concretizzarsi, entrava in scena
Pulvirenti, nella vita
ottimo pediatra, che
riusciva a complicarle giudicandole poco
convenienti, ottenendo cos che le societ, quando mancava
poco alla chiusura
del
calciomercato,
praticassero delle ulteriori riduzioni.
Al momento di concludere,
Matteo
Sgarlata si accorgeva di aver lasciato
in albergo il libretto
degli assegni dando
limpressione che la
trattativa potesse andare a monte. Nella
discussione che ne
seguiva interveniva il
quarto personaggio,
il ragioniere Annino
che si ricordava di
avere in borsa per altri usi un bel pacchet-

to di cambiali in bianco che linterlocutore


finiva di accettare in
pagamento.
Cos
arrivarono giocatori
della levatura di Brunazzi, di Robbiati, di
Barbieri, di Carta, di
Azzali, di Occhetta e
di Zucchini, per citarne solo alcuni.
E non si verific mai
che una sola cambiale andasse in protesto, perch se vero
che quei dirigenti
non avevano grossi
mezzi economici,
altrettanto vero che
disponevano di idee
luminose come quelle che gli consentivano di entrare nelle
grazie delle societ
maggiori e di rispettare poi puntualmente gli impegni presi
come si addice a persone perbene, quali
furono come uomini,
come professionisti e
come dirigenti sportivi.
Armando Galea

Conferma il suo appoggio a Carlo Magri: Ha ridato lustro alla pallavolo italiana

La

Lotronto presenta i candidati al consiglio regionale Fipav Sicilia

sala convegni delle


Cantine Nicosia, a Trecastagni, diventa sede per un
giorno del volley siciliano.
Le pi quotate espressioni
pallavolistiche dellisola si
sono date appuntamento
alle falde dell'Etna per dare
ulteriore linfa alle linee programmatiche da adottare
nel quadriennio olimpico
2017-2020, che vedr lattuale presidente del comitato territoriale di Messina,
Antonio Lotronto, in corsa
per la presidenza della Fipav Sicilia.
Limprenditore messinese,
che a met dicembre ha
presentato ufficialmente la
sua candidatura nella Sala
Rossa di Palazzo dei Normanni, ha aperto i lavori
rimarcando lappoggio della sua coalizione a Carlo
Magri, attuale numero uno
della Fipav, che punta alla
rielezione ai massimi vertici
della pallavolo italiana: Ho
ritenuto indispensabile organizzare questa riunione
per esplicitare con maggiori
dettagli i punti principali di
un programma di governo
ampiamente condiviso con
un gruppo eterogeneo di
protagonisti della pallavolo
siciliana, che ha creduto nel

mio, anzi nel nostro progetto. Un gruppo che in ambito


nazionale si rispecchia nelle idee e nel progetto politico di Magri, che in questi
anni, senza tema di smentita, ha ridato lustro alla pallavolo italiana.
Il candidato alla presidenza
del comitato regionale siciliano ha illustrato alcuni dei
punti principali del suo programma, un progetto che si
delineer definitivamente
solo a seguito di ulteriori
incontri che si svolgeranno
nelle prossime settimane in
tutta la regione, rimarcando
la sostanza della sua visione politico-gestionale, ben
espressa dallorganizzazione delledizione 2015 del
Trofeo delle Regioni: Per
quellevento - ha ricordato
Lotronto - abbiamo fatto
un investimento importante
senza gravare di un solo
centesimo sulle casse del
comitato regionale. Una
manifestazione grazie alla
quale abbiamo peraltro creato un indotto in termini di
rivalutazione dell'esistente, avendo riconsegnato al
mondo della pallavolo della
zona tirrenica messinese
una decina di impianti che
versavano prima di allora

in condizioni inaccettabili.
Questo, dal mio punto di
vista, vuol dire organizzare
grandi eventi nel quadro di
un modello gestionale che
rispetti i criteri di sostenibilit e di lascito per il territorio.
Nel corso dellincontro, al
quale erano presenti decine
di rappresentanti delle societ di tutte le province siciliane, intervenuto anche
il vicepresidente esecutivo
della Cev (Confdration
Europenne de Volleyball),
Renato Arena: Nonostante
lamicizia che mi lega a Enzo
Falzone, non posso non affermare che in Sicilia, sotto
la sua gestione, si spenta
la voglia di fare pallavolo a
un certo livello. Scenario
ben espresso dalla flessione che negli ultimi 8 anni ha
ridotto di quasi un centinaio
le societ affiliate alla Fipav,
che sino a due quadrienni fa
erano oltre 360. Una flessione che in Italia non ha precedenti e che va arginata.
Chi accetta di ricoprire un
ruolo fondamentale, com
chiaramente quello di presidente della Fipav Sicilia,
deve mettere davanti a tutto
lo spirito di servizio, quello
che evidentemente man-

cato in questi anni e che


invece riconosco da sempre in Antonio Lotronto. Un
imprenditore che, anche
per il suo background professionale, ha nelle corde
la capacit di comprendere
e sviluppare esponenzialmente le logiche del nuovo
mercato dello sport, che
si fondano sulla potenzialit dei gruppi umani, del
network e che per questo
non possono essere cavalcate sulla base di propensioni tendenzialmente
egocentriche. arrivato
il momento di rimettere al
centro la Sicilia delle idee e
dellinnovazione, e Antonio
Lotronto, in tal senso, una
garanzia assoluta.
Arena, inoltre, evidenzia
senza mezzi termini il suo
appoggio a Carlo Magri:
Negli ambienti internazionali del volley considerato il miglior presidente
del mondo. Ha nel cuore
la nazionale e questo sentimento si tradotto negli
splendidi risultati ottenuti a
Rio, sia nellindoor che nel
beach. Ho estrema fiducia
in Carlo Magri, dargli la
possibilit di continuare il
lavoro svolto eccellentemente in questi anni pi

che mai auspicabile.


A margine dellincontro
sono stati anche presentati
cinque dei sei candidati al
consiglio regionale della Fipav Sicilia: Angelo Battaglia
(presidente Fipav Enna),
Paolo Di Maggio (team manager dellAsd Capacense),
Francesco Greco (dirigente
del Cus Catania), Gaetano Caserta (dirigente della
Polisportiva Carlentini) e
Maurizio Buscaino (dirigente della Pallavolo Marsala).
Nei prossimi giorni verranno
sciolte le riserve sul sesto
candidato. A chiudere la riunione, nel corso della quale,
tra gli altri, sono intervenuti
anche i consiglieri Fipav Sicilia Piero Pezzer, Nuccio
Solano e Alessandro Zurro,
sono stati i massimi dirigenti
dei comitati territoriali che
appoggiano la candidatura
di Antonio Lotronto.
Il primo a intervenire stato
il presidente del CP di Palermo, Roberto Mormino:
"Con Antonio abbiamo gi
concordato che le commissioni si rifaranno a Palermo,
dove in questi anni non trovavi praticamente nessuno.
Questo gi un segnale
che va verso una direzione
molto netta.

A seguire, lintervento del


presidente Fipav Enna,
Angelo Battaglia: Lotronto
sar in grado di ricucire lo
strappo che si allargato
sempre di pi in questi anni
tra il comitato regionale e il
territorio. Rilanceremo capillarit e qualit della pallavolo siciliana".
In scia le parole di Vincenzo
Barraco, presidente Fipav
Trapani: Lorganizzazione
di eventi rotativi che coinvolgano tutti i comitati sar
fondamentale, perch dar
agli atleti, soprattutto a quelli pi giovani, la possibilit di
crescere grazie al confronto
su base regionale. Sappiamo che Antonio Lotronto
garantir in tutto il territorio
siciliano la presenza, anche fisica, che mancata in
questi anni.
In chiusura spazio al presidente del CP di Siracusa,
Antonio Cultrera: Siracusa
emblema della retorica
della capillarit dei territori,
perseguita, purtroppo, solo
sulla carta. giunto il momento, dopo anni di immobilismo e di regressione, di
passare dalle parole ai fatti.
Questa squadra di lavoro
potr restituire alla pallavolo
siciliana la dignit perduta.

SiracusaCity 12

Sicilia 7 gennaio 2017, sabato

Brindare presto al Teatro Massimo


di Siracusa col valzer della Traviata
Molto in sordina questa inaugurazione: un teatro costruito
per lopera lirica che si inaugura con la musica da camera
di Titta Rizza
Sono andato allinaugurazione
del
Teatro Massimo di
Siracusa, denominato anche teatro comunale. Una inaugurazione con biglietto
di ingresso dal prezzo se non elevatissimo, certamente non
modesto.
Sono legato al nostro
Teatro Massimo per
fatti sentimentali.
Il Teatro Massimo
allinizio del secolo
scorso venne inaugurato da un sindaco che portava il mio
nome e faceva la mia
professione, il mio
prozio avv. Giambattista Rizza;
Il Teatro Massimo
ha visto gli anni ruggenti della mia prima giovinezza con
i balli del Gargallo
e quelli emulativi del
Corbino. Il Teatro

Spettacoli

Massimo mi schiuse
le porte dellopera lirica, delloperetta e
dei grandi spettacoli
di prosa. Dopo sessantanni di chiusura
non potevo assolutamente mancare allinaugurazione.
Molto in sordina questa
inaugurazione:
un teatro costruito
per lopera lirica che
si inaugura con la
musica da camera; e
dire che a Siracusa ci
sono lorchestra ed il
coro del maestro Pupillo che hanno dato
in un recentissimo
passato spettacoli lirici a Siracusa e assai recentemente a
Noto.
Sarebbe stato molto
bello un concerto lirico con cantanti siracusani e con il coro:
sarebbe stato benaugurale cantare tutti
insieme pubblico, solisti e coro il brindisi

della Traviata.
Cos non han voluto
gli uomini di cultura che abbiamo al
Comune: non gli artisti siracusani che
cantano nel proprio
teatro Massimo, ma
una orchestra da camera che poi, bont
di sindaco e assessore alla cultura, ci
regala una messa in
musica da tango col
beneficio per di un
grandissimo fisarmonicista.
Il giorno appresso
continua linaugurazione non con uno
spettacolo di prosa
delle sorelle Peluso,
che da decenni sono
il teatro di prosa di
Siracusa, ma con
un monologo di un
grande artista, ma
sempre
monologo
: il grande teatro di
prosa volutamente
stato fatto assentare.
Il concerto di capo-

Sono scelte di fondo


cui il Comune non
pu fare a meno di
rispondere.
Il sindaco di Catania
avanti la crisi finanziaria del Bellini e
del Teatro Stabile
lanci lidea di unificare i due enti.
Perch non tentare qualcosa di simile a Siracusa; lidea
di Massimo Milazzo
della creazione di
un consorzio della
musica del maestro
Pupillo con la prosa
delle sorelle Peluso e di tutte le altre
espressioni
teatrali
di Siracusa non bisogna assolutamente dimenticare gli
amici siracusani del
teatro dialettale che
esprimono da anni
un programma ampio - potrebbe essere
idea vincente perch
ci assicurerebbe una
stagione lirica ed un

cartellone di prosa.
Il Teatro che allora
riacquisterebbe
la
sua connotazione di
Massimo e perderebbe quella di comunale
potrebbe
svolgere una grande
funzione
culturale,
specie se il possibile
consorzio si andasse
a convenzionare con
scuole e con sindacati dei lavoratori.
Siamo
allinizio
dellanno: facciamo
gli auguri per un pi
felice anno nuovo
augurandoci di elevare i calici presto
tutti insieme con la
musica del Brindisi
della Traviata.
Ps.: un saggio consiglio; quando andrete
al Comunale munitevi di un gran bella
coperta; male che
vada di una borsa di
acqua calda; ne sentirete il bisogno.

Sicilia 7 gennaio 2017, sabato

Su Rai 3 il film Io sono innocente; Atto di forza su Rete 4

NemicAmatissima show su Rai 1, N.C.I.S. Los Angeles su Rai 2


C' posta per te su Canale 5 Rio animazione su Italia 1
Show su Rai 1 alle
21.25 con "NemicAmatissima" Lo showevento che vedra'
insieme Lorella Cuccarini e Heather Parisi con ospiti italiani e
internazionali. Conduce: Heather Parisi,
Lorella Cuccarini
Settima stagione su
Rai 2 alle 21.10 del
telefilm
"N.C.I.S.
Los Angeles" La
squadra NCIS di Los
Angeles vede come
uomo di punta G.
Callen (Chris O'Donnell), un enigmatico
agente famoso per il
suo talento nel ricoprire incarichi sotto
copertura. Nelle indagini e' affiancato
dall'agente speciale
Samuel "Sam" Hanna (LL Cool J), ex
Navy SEAL della
United States Navy

danno stato per piano senza orchestra


anche se ha suonato
un grande pianista
qual il nostro concittadino Sciortino.
Ora c da intendersi:
abbiamo un teatro,
questo tempio dellarte per gli artisti siracusani o per le intuizioni dellassessore
al ramo pro tempore
che ingagger secondo i suoi interessi pi
o meno artistici?
Il Comune vuole fare
concorrenza al Taetro
Vasquez o gestire fatti culturali aperti al pi
vasto pubblico possibile?
Ed ancora il Comune vuole fare ricorso
allingaggio di artisti
o anche di sedicenti
artisti che pullulano in tutto il mondo
o vuole che abbiano
priorit assoluta le
espressioni artistiche
della nostra citt?

che lavora nell'unita' di sorveglianza


speciale; parla correntemente l'arabo
ed e' un esperto di
cultura mediorientale. Fanno parte della squadra anche lo
psicologo Nate, l'investigatrice forense
Kensi, e l'agente di
collegamento con la
polizia Marty Deeks.
Attualit su Rai 3
alle 21.05 con "Io
sono innocente Vivere lesperienza del
carcere pu cambiare la vita soprattutto
se non si colpevoli.
Sono Innocente racconta il dramma e il
riscatto di uomini e
donne accusati ingiustamente, storie
di persone che da
una vita normale e
tranquilla si trovano catapultate in un

vero e proprio incubo: la realt cruda,


difficile del carcere.
Film su Rete 4 alle
21.15 con "Atto di
forza" Tratto da un
racconto breve di
Philip K.Dick ambientato nel futuro,
il film vede un operaio perseguitato da
incubi su Marte. Un
giorno decide allora
di farsi una vacanza
virtuale sul pianeta rosso, e li allora
scoprir la sua vera
identit.
Canale 5 alle 21.15
manda in onda "C'e'
posta per te" rotagonisti del programma
sono i sentimenti, le
emozioni della gente
comune che cerca attraverso la De Filippi
di ritrovare un figlio
abbandonato, un marito lasciato storie

Cinema a Siracusa Indirizzi utili a Siracusa


AURORA - Belvedere
(0931-711127) ore 18:30 20:30
LION
PLANET VASQUEZ (0931/414694)
ore 16:00 18:00
ASSASIN'S CREED
ore 18:00 20:00 21:00
SING
ODEON - Avola
(0957833939) ore 19:30 21:30
MISTER FELICITA'

di ricongiungimenti
e amori impossibili,
amori di gioventu' e
belle sorprese narrati
con delicatezza, con
rispetto con amorevolezza; con la capacita' di trasformare
come per magia storie ordinarie in straordinarie.
Maria nel raccontarle instaura un'empatia unica con il suo
pubblico, che attento
ascolta il dipanarsi
del racconto, segue il

TAXI: Stazione centrale T. 0931/69722; Via Ticino


T. 0931/64323; Piazza Pancali T. 0931/60980
PRONTO INTERVENTO:
Soccorso pubblico di emergenza 113;
Carabinieri (pronto intervento) 112;
Polizia di Stato (pronto intervento) 495111;
Vigili del fuoco 481901; Polizia stradale 409311;
Guardia di Finanza 66772; Croce Rossa 67214;
Municipio 451111; Prefettura 729111;
Provincia 66780; Tribunale 494266; Enel 803500;
Acquedotto 481311; Soccorso Aci 803116;
Ferrovie dello Stato (informazioni) 892021;
Ospedali 724111; Centro antidroga 757076;
Pronto Soccorso (ospedale provinciale) 68555; Aids
(telefono verde) 167861061;
Ente Comunale assistenza 60258

fil rouge della storia,


nella speranza che il
metaforico "muro"
delle distanze, rappresentato in un studio da una grande
busta, si apra per
permettere ai protagonisti di incontrarsi
e riabbracciarsi in
uno splendido happy
ending.
Film animazione su
Italia 1 alle 21.10 con
"Rio" Blu e' un ara
macao addomesticato che conduce una

comoda vita nell'appartamento della sua


migliore amica e
proprietaria Linda, a
Moose Lake, in Minnesota. Pappagallo
dotto ma incapace
di volare, Blu e' probabilmente l'ultimo
esemplare maschio
della sua specie cosi',
quando l'eccentrico
scienziato Tullio si
presenta per convincere Linda a portarlo
a Rio de Janeiro e fargli incontrare Gioiel.

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