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Pultrusione
Pultrusione
Schematizzazione
Cenno storico:
Il primo brevetto risale al 1951; gi nel 1970 nei soli Stati Uniti venivano prodotte 5000 ton di
pultrusi, diventate 20.000 ton nel 1976.
Pull - extrusion (analogia con estrusione metalli):
Estrusione per trazione
Profili pultrusi: caratteristiche geometriche
Profili lineari ,di geometria anche complessa ma a sezione costante su tutta la loro lunghezza
Pultrusione
Metodi di lavorazione
Pultrusione
Fasi del processo
1)
2)
3)
4)
Preformatura
Formatura e polimerizzazione
5)
6)
Trazione
Taglio
Pultrusione
Fasi del processo
6 stazioni principali
IMPREGNAZIONE
PREFORMA
MORSETTI TRAZIONE
CANTRA
TRAFILA
TAGLIO
Pultrusione
1) Alimentazione del rinforzo
MAT E ROVING
GUIDE
-Orientano fibre verso 2a stazione
-Evitano che si generi carica statica
ed increspature nella vasca di resina
-Impediscono annodamenti,
sovrapposizioni, danneggiamenti
CANTRA
Pultrusione
1) Alimentazione del rinforzo
Pultrusione
1) Alimentazione del rinforzo
MAT
Il mat viene usato sotto forma di nastri di varia
larghezza avvolti in rotoli di circa 100 metri di lunghezza.
Lestremit di un rotolo di mat pu essere cucita a mano al lembo iniziale del
successivo.
Pultrusione
1) Alimentazione del rinforzo
ROVING
Il rinforzo raccolto in bobine.
Vicino a ciascuna bobina di alimentazione viene posizionata la successiva e i capi
del roving dei due rotoli sono intrecciati per garantire la continuit.
Per tener separati i filamenti vengono fatti passare attraverso guide ad anello.
Pultrusione
1) Alimentazione del rinforzo
ROVING + MAT
In alcuni casi i due tipi di rinforzi esaminati vengono posizionati in sandwich: si
racchiude il roving diretto secondo lasse di pultrusione tra due strati di mat.
Si hanno discrete propriet anche in direzione trasversale.
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Pultrusione
2) Impregnazione nella resina
IMPREGNAZIONE
Le fibre asciutte vengono trascinate allinterno
di un bagno di resina.
Le vaschette dimpregnazione hanno
lunghezza compresa tra 1 e 2 metri
larghezza variabile.
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Pultrusione
2) Impregnazione nella resina
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Pultrusione
2) Impregnazione nella resina
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Pultrusione
3) Preformatura
PRE-FORMA
Il materiale non assume la forma di progetto
in ununica operazione, ma passando per
forme intermedie.
La formatura graduale permette:
1.migliore allineamento delle fibre;
2.recupero della resina in eccesso;
3.cambiamento graduale della geometria,
dato che a valle dellimpregnazione le
fibre sono sotto forma di nastro.
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Pultrusione
4) Formatura e polimerizzazione
La formatura loperazione principale del processo di Pultrusione in quanto il
materiale viene costretto a passare attraverso una trafila e ad assumerne la forma.
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Pultrusione
4) Formatura e polimerizzazione
TRAFILA
Conferisce la forma finale al
materiale
E lunga da 300 a 1500 mm
E necessaria una trafila diversa
per ogni profilo
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Pultrusione
4) Formatura e polimerizzazione
TRAFILA
La trafila lunga da 300 fino a 1500 mm (costo proporzionale alla lunghezza).
La lunghezza dipende:
1.sezione del pezzo (aumenta allaumentare della sezione);
2.velocit del processo (aumenta allaumentare della cadenza di produzione);
3.tipo di resina.
La trafila deve essere disposta perfettamente parallela al proprio asse ed allineata con
i sistemi pre e post formatura.
Lingresso e luscita sono intercambiabili (zona dingresso pi soggetta ad usura).
Lingresso deve inoltre prevedere una rastrematura di circa 7-10 (eliminazione della
resina in eccesso).
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Pultrusione
4) Formatura e polimerizzazione
TRAFILA
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Pultrusione
4) Formatura e polimerizzazione
TRAFILA
Caratteristiche fondamentali:
1. ottime caratteristiche meccaniche ad alte temperature;
2. elevata resistenza agli agenti chimici (della resina e dei detergenti);
3. buona lavorabilit
per ottenere rugosit superficiale spinta (0.2m Ra),
per ricavare spigoli vivi in corrispondenza delle linee di
giunzione;
4. elevata durezza superficiale
Il materiale pi utilizzato lacciaio cromato.
Cromatura (ogni 20.000/30.000 m di pultruso).
In molti casi, si preferisce un acciaio alto legato in quanto il cromo viene
attaccato dalle resine epossidiche.
Corso di Tecnologie dei Materiali non Convenzionali - Prof. Luigi Carrino
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Pultrusione
4) Formatura e polimerizzazione
La Polimerizzazione ha luogo allinterno della filiera grazie al riscaldamento per
conduzione da parte dello stampo stesso.
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Pultrusione
4) Formatura e polimerizzazione
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Pultrusione
5) Trazione
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Pultrusione
5) Trazione
SISTEMI DI TRAZIONE PER ATTRITO:
Caterpillar: trattore a cingoli
Coppia di morsetti di ancoraggio identici
con movimento alternato
Parametri di funzionamento:
Forza di trazione:
10 1000 MN
Velocit di
trascinamento:1,5-100 m/h
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Pultrusione
5) Trazione
La forza di trazione deve essere tale da bilanciare leffetto combinato di tre fattori:
la forza dattrito delle fibre che strisciano sulle pareti dello stampo;
la forza di taglio viscoso tra un sottilissimo strato di resina e le pareti dello stampo;
la resistenza allingresso dello stampo dovuto al flusso inverso della resina.
La forza di trazione cresce con:
laumento della percentuale volumetrica di fibra
con la viscosit della resina
con la velocit di avanzamento.
Il controllo della forza di trazione e la progettazione del sistema di tiraggio risulta
fondamentale per garantire il corretto allineamento delle fibre e per evitare i tipici
difetti dei materiali pultrusi.
Corso di Tecnologie dei Materiali non Convenzionali - Prof. Luigi Carrino
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Pultrusione
6) Taglio
TAGLIO
sega circolare munita di lama
di carburo di silicio o di diamante
sistema di raffreddamento a spray che
raffredda il disco ed abbatte le polveri
movimento sega sincronizzato con
quello del pultruso (velocit relativa
nulla)
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Pultrusione
VANTAGGI
SVANTAGGI
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Pultrusione
Campi di applicazione
SETTORE ELETTRICO
Pali per linee elettriche, barre spaziatrici per
trasformatori
SETTORE SPORTIVO/RICREATIVO
Canne da pesca, mazze da golf
CAMPO DELLE COSTRUZIONI
Tiranti per ponti, travi , pontili, telai per finestre
SETTORE DEI TRASPORTI
Barre di carico per autocarri e carri ferroviari
SETTORE AERONAUTICO
- pultrusi in carbonio per impennaggi verticali
(deriva e timone) e orizzontali, solette di longheroni
(ATR 42)
- profili aerodinamici a sezione costante per
superfici mobili (alettoni) ed alari di piccoli
velivoli
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Pultrusione
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