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30/11/2016

Il clericalismo? Se non ricco di denaro lo di superbia - La Stampa

Il clericalismo? Se non ricco di denaro lo di


superbia
Nel colloquio con i gesuiti pubblicato da Civilt cattolica il Papa spiega che nei
seminari tornata a instaurarsi una rigidit e vanno coinvolti i laici nel
discernimento vocazionale. Credo che a volte perno il peggiore dei
malintenzionati possa fare una critica che mi aiuta

Francesco durante un incontro con il clero romano

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IACOPO SCARAMUZZI

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Pubblicato il24/11/2016

CITT DEL VATICANO

Il clericalismo ricco. E se non ricco di denaro, lo di superbia. Lo


scorso 24 ottobre Papa Francesco ha fatto visita ai gesuiti che, riuniti
nella loro 36esima congregazione generale, avevano appena eletto il nuovo
superiore, il venezuelano Arturo Sosa. Il Pontece rimasto presso la
Curia generalizia, a pochi passi dal Vaticano, per unora e mezza,
rispondendo a braccio alle domande dei religiosi dellordine dal quale egli
stesso proviene. Nel colloquio, ora pubblicato dalla Civilt cattolica,
Francesco affronta i temi pi disparati, dalle guerre in Africa e Medio
Oriente, che derivano da tutta una storia di colonizzazione e di
sfruttamento, alla teologia tomista del grande San Tommaso che sta
dietro lAmoris laetitita, non quella della scolastica decadente, dalle
critiche che riceve (Credo che a volte perno il peggiore dei
malintenzionati possa fare una critica che mi aiuta), alla mancanza,
oggi, di grandi politici che erano capaci di mettersi sul serio in gioco
per i loro ideali e non temevano n il dialogo n la lotta, dal rischio di
leader che voglianoriformare la costituzioneper restare oltre il periodo
costituzionale di mandato al centralismo romano che in passato ha
bloccato i pionieri dellevangelizzazione. Francesco insiste a pi riprese e
da diverse angolature sul tema del problema serio del clericalismo,
sottolineando, in vista del sinodo del 2018, che non promuovere
http://www.lastampa.it/2016/11/24/vaticaninsider/ita/vaticano/il-clericalismo-un-problema-serio-se-non-ricco-di-denaro-lo-di-superbia-7I80ClT0LVrnIXnMcq4S...

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vocazioni locali una legatura delle tube ecclesiali. E non lasciare che
quella madre abbia gli suoi.

A me successo a Buenos Aires, da vescovo, che preti molto buoni, pi di


una volta, conversando dicessero: In parrocchia ho un laico che vale oro!.
E me lo dipingevano come un laico di prima categoria. E poi mi
chiedevano: Che le sembra se lo facciamo diacono?.Ecco il problema: il
laico che vale lo vogliamo fare subito diacono, lo vogliamo
clericalizzare, afferma il Papa, in risposta ad una domanda sulcrollo di
vocazioni soprattutto in luoghi in cui si stati riluttanti a promuovere
vocazioni locali, nel prossimo numero, in uscita sabato, del quindicinale dei
gesuiti diretto da padre Antonio Spadaro. Il clericalismo non lascia
crescere, non lascia crescere la forza del battesimo, induce
dipendenze che a volte mantengono interi popoli in un forte stato di
immaturit.

Quando apparvero le comunit ecclesiali di base, ricorda Jorge Mario


Bergoglio, ci furono veri e propri scontri perch l i laici cominciarono ad
avere un ruolo un po forte di protagonisti, e i primi a sentirsi insicuri erano
alcuni preti. Sto generalizzando troppo, ma lo faccio di proposito: se
caricaturizzo il problema, perch ilproblema del clericalismo molto
serio. Rispetto alle vocazioni locali prosegue Francesco dico che
della riduzione delle vocazioni si tratter nel prossimo Sinodo. Credo
che le vocazioni esistano, semplicemente bisogna sapere come vengono
proposte e quale cura ricevono. Se il prete va sempre di fretta, se
immerso in mille questioni amministrative, se non ci convinciamo che
la direzione spirituale un carisma non clericale ma laicale (che pu
svolgere anche il prete), e se non mettiamo e convochiamo i laici nel
discernimento vocazionale, evidente che non avremo vocazioni. In
questo quadro, non promuovere vocazioni locali unsuicidio, signica n
pi n meno sterilizzare la Chiesa, perch la Chiesa madre. Non
promuovere vocazioni locali una legatura delle tube ecclesiali. E non
lasciare che quella madre abbia gli suoi. E questo grave.

In molti altri punti del colloquio il Papa torna sul tema del clericalismo. Il
clericalismo, che uno dei mali pi seri nella Chiesa, si discosta dalla
povert, spiega il Pontece. Il clericalismo ricco. E se non ricco di
denaro, lo di superbia. Ma ricco: c un attaccamento al possesso.
Non si lascia generare dalla madre povert, non si lascia custodire dal
muro povert. Il clericalismo una delle forme di ricchezza pi gravi
di cui al giorno doggi si soffre nella Chiesa. Almeno, in alcuni luoghi
della Chiesa. Perno nelle esperienze pi quotidiane.

Francesco spiega, in merito alla audacia profetica che deve avere la


Chiesa, che il coraggio non sta solamente nel fare rumore, ma anche nel
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saperlo fare, e sapere quando farlo e come farlo. E anzi si deve prima di
ogni cosa discernere se si deve far rumore oppure no. A volte, poi,
laudacia profetica chiamata ad attaccare lacorruzione, molto diffusa in
alcuni Paesi. Una corruzione per cui, per esempio, quando si
esauriscono i periodi costituzionali di mandato, subito si cerca di
riformare la Costituzione per restare ancora. Oggi la nostra audacia
profetica, la nostra coscienza, deve orientarsi verso il lato
dellinculturazione. Lunit si fa conservando le identit dei popoli, delle
persone, delle culture. In passato, di fronte a missionari come Matteo
Ricci e di Roberto de Nobili, veri pionieri dellevangelizzazione in Cina
e India, una concezione egemonica del centralismo romano fren
quellesperienza, la interruppe.

In tema di morale, sto notando proprio la carenza del discernimento


nella formazione dei sacerdoti, afferma il Papa. Rischiamo infatti di
abituarci al bianco o nero e a ci che legale.Siamo abbastanza chiusi,
in linea di massima, al discernimento. Una cosa chiara: oggi in una
certa quantit di seminari tornata a instaurarsi una rigidit che non
vicina a un discernimento delle situazioni. Ed una cosa pericolosa,
perch pu condurci a una concezione della morale che ha un senso
casuistico. Il Papa ricorda alla sua epoca dovette studiare una scolastica
decadente, mentre nella misura in cui si scende nei particolari, la
questione si diversica e assume sfumature senza che il principio debba
cambiare. Questo metodo scolastico ha la sua validit. E il metodo morale
che ha usato il Catechismo della Chiesa Cattolica. Ed il metodo che si
utilizzato nellultima esortazione apostolica, Amoris laetitia, dopo il
discernimento fatto da tutta la Chiesa attraverso i due Sinodi. La morale
usata in Amoris laetitia tomista, ma quella del grande san Tommaso,
non quella decadente. Si deve fare teologia in ginocchio: Non si
pu fare teologia senza preghiera.

Credo che a volte perno il peggiore dei malintenzionati possa fare


una critica che mi aiuta, puntualizza il Papa. Bisogna ascoltarle tutte e
discernerle. E non bisogna chiudere la porta a nessuna critica, perch
corriamo il rischio di abituarci a chiudere porte.

Oggi mancano quei grandi politici che erano capaci di mettersi sul
serio in gioco per i loro ideali e non temevano n il dialogo n la lotta,
ma andavano avanti, con intelligenza e con il carisma proprio della
politica, afferma il Papa. La politica una delle forme pi alte della
carit. La grande politica. E su questo credo che le polarizzazioni non
aiutino: invece ci che aiuta, nella politica, il dialogo. Quanto al Medio
Oriente e allAfrica, l c una situazione di guerra continua. Guerre che
derivano da tutta una storia di colonizzazione e di sfruttamento.

http://www.lastampa.it/2016/11/24/vaticaninsider/ita/vaticano/il-clericalismo-un-problema-serio-se-non-ricco-di-denaro-lo-di-superbia-7I80ClT0LVrnIXnMcq4S...

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Il clericalismo? Se non ricco di denaro lo di superbia - La Stampa

Il Papa si conda: Sto parlando in famiglia e quindi posso dirlo: io sono


piuttosto pessimista, sempre! Non dico di essere depressivo, perch non
vero. Per vero che tendo sempre a guardare la parte che non ha
funzionato. E quindi per me la consolazione il migliore anti-depressivo
che io abbia trovato!. A conclusione del colloquio, il Papa ha ringraziato
per le domande e per la vivacit, e ha aggiunto scusatemi se ho
lasciato andare la lingua. Il superiore dei gesuiti, padre Sosa, lo ha
ringraziato di cuore per la sua fraterna presenza tra noi e perch..., grazie a
Dio, ha lasciato andare la lingua! Grazie per il suo apporto al nostro
discernimento!.

http://www.lastampa.it/2016/11/24/vaticaninsider/ita/vaticano/il-clericalismo-un-problema-serio-se-non-ricco-di-denaro-lo-di-superbia-7I80ClT0LVrnIXnMcq4S...

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