FORESTALE E
ASSESTAMENTO
Anno Accademico 2016-2017
Laurea Magistrale in:
Progettazione e Gestione degli Ecosistemi Agro-Territoriali,
Forestali e del Paesaggio
Docente:
Prof. Federico Magnani federico.magnani@unibo.it
1. PREMESSA
Questa dispensa realizzata per fini didattici. incentrata sulla configurazione delle
macchine dellaula e del laboratorio di informatica della Scuola di Agraria e Medicina
Veterinaria, 1 piano, Ala Nord.
1.1.
Software
Si riferisce a Quantum GIS (QGIS) versione 2.14.7 e a GRASS GIS (GRASS) 7.0.4. Per un
richiamo delle principali funzionalit dei due programmi, fate riferimento alle dispense dei
corsi di "Laboratorio di geomatica" e "Inventari forestali e telerilevamento".
1.2. Dati
I dati per poter seguire passo passo questa dispensa saranno resi disponibili, cos come
questo stesso volume, nella directory condivisa con gli studenti Corso GIS
(Z:)/MagnaniMezzini. Tale directory di sola lettura per tutti gli studenti.
Nell'ambito del corso faremo riferimento al caso di studio della propriet del Consorzio
degli Utilisti di Monteacuto nelle Alpi (Lizzano in Belvedere, BO), di cui studieremo il
Piano di Assestamento in un'altra parte del corso. Questa prima analisi in ambiente GIS
in effetti preliminare alla redazione del Piano, fornendo utili informazioni per la
comprensione del territorio in cui ci troviamo ("Descrizione dell'ambiente e del territorio")
e per l'individuazione delle funzioni prevalenti a livello di compresa ("Definizione delle
identit colturali") e di singola particella ("Classificazione colturale").
Nella prima fase dell'analisi, espanderemo la prospettiva a un'area pi ampia
comprendente i tre Comuni dell'alto Appennino Bolognese (Lizzano in Belvedere, Porretta
Terme, Granaglione) per comprendere il territorio circostante e le dinamiche in atto.
1.3. Consigli
Per unottimale fruizione dei servizi e delle esercitazioni, si consiglia di utilizzare sempre la
stessa macchina, onde evitare perdita di dati legati al registro della macchina.
Con queste esercitazioni dovrete modificare, aggiungere, cancellare datasets GIS. Per tale
motivo, onde evitare la compromissione dei dati originali, si consiglia di copiare i dati
contenuti nella directory Corso GIS (Z:)/MagnaniMezzini/Dati in una nuova
cartella personale, allinterno della directory H (H:) accessibile dalle risorse del
computer, che si consiglia di nominare Pianificazione_forestale (con il _ al posto
dello spazio).
Ogni volta che vedrete un testo cos -> formattato -> vi guida nella selezione del men
corretto.
Ogni volta che vedrete un testo cos formattato si riferisce a qualcosa che potete
digitare, come ad esempio un comando, un percorso o il nome di un file.
Nel pannello a sinistra specificheremo che gli strati di partenza sono in formato UTMRER;
nel pannell di destra specificheremo che vogliamo convertire gli strati nel formato
ETRF891. Nel pannello centrale possiamo selezionare l'intera cartella di origine contenente
i files da convertire e, in fondo, di mettere gli strati trasformati in una nuova cartella.
Selezioniamo infine Converti lista FILE.
Dentro la cartella di origine troveremo una sottocartella denominata ConvER_2013_out,
contenente gli strati trasformati. Per maggiore chiarezza, consiglio di modificare il nome di
ogni file sostituendo il suffisso _ETRS8932. Mettiamo tutti gli strati in una nuova cartella
che chiameremo shape_Monteacuto_ETR8932.
Lanciato QGIS, possiamo ora visualizzare gli strati del Piano utilizzando il comando Layer
> Add layer > Add vector layer. Apriamo per il momento solo gli strati con le particelle
assestamentali e la viabilit.
Oltre alle geometrie delle forme, lo strato particellare_Monteacuto_ETRS8932.shp
contiene diverse informazioni relative alle singole particelle. Cliccandolo col pulsante
destro del mouse nella finestra della Legenda, apriamo la tabella degli attributi. Il campo
che al momento pi ci interessa quello relativo alla specie prevalente nella particella
(Nome_speci): notiamo come siano presenti particelle a prevalenza di castagno, di faggio o
senza nessuna specie prevalente (NULL). Per visualizzare questa informazione in QGIS,
clicchiamo due volte sul nome dello strato e nella finestra Properties selezioniamo Style >
Categorized; selezioniamo poi il campo per cui vogliamo categorizzare la visualizzazione
(Nome_speci) e clicchiamo Classify e infine OK.
OpenStreetMap un progetto che punta a creare e rendere disponibili dati cartografici, liberi e gratuiti a
chiunque ne abbia bisogno. Il progetto stato lanciato perch la gran parte delle mappe che normalmente si
pensano libere, hanno, in realt restrizioni legali o tecniche, impedendo quindi alle persone il loro uso per
scopi produttivi, creativi. Attraverso la loro ri-digitalizzazione o acquisizione ex-novo con un approccio
volounteered geographic information, OpenStreetMap li rende liberamente disponibili.
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Nella barra dei men sar a questo punto disponibile il men Web, da cui attivare la
mappa di sfondo (Web > OpenLayers Plugin > OpenStreetMap > OpenStreetMap).
Per visualizzare anche la mappa particellare, ricordiamoci di spostarla in cima alla lista
degli strati nella finestra Layers Panel (Legenda). Cliccando due volte sullo strato possiamo
anche impostare il livello di trasparenza al 50% (Style > Transparency).
Riducendo lo zoom possiamo a questo punto orizzontarci, visualizzando il vicino abitato di
Monteacuto nelle Alpi, il Rifugio Segavecchia e il vicino Corno alle Scale.
In alternativa, possiamo visualizzare le particelle al di sopra di una fotografia aerea ad alta
risoluzione. In alternativa alle ortofoto AGEA2011 messe a disposizione dalla Regione (vedi
dispense del corso di Inventari forestali e telerilevamento), possiamo visualizzare le
immagini del satellite QuickBird messe a disposizione da Google. Sempre dal men Web,
selezioniamo Web > OpenLayers Plugin > Google Maps > Google Satellite.
La visualizzazione dovrebbe ora essere simile a quella qui sotto.
La nostra area interessata in particolare da tre aspetti salienti: rientra nei confini del
Parco regionale del Corno alle Scale, fa parte di un Sito di Interesse Comunitario (SIC) ed
attraversat da un "crinale significativo"3.
Nella sezione dedicata ad Ambiente apriamo la cartella Natura e Paesaggio > Rete Natura
> SIC e ZPS. Cliccando sul link si apre la tabella con i metadati, che ci converr salvare (in
formato pdf) a riferimento futuro. L'icona del file compresso
ci indica che possibile scaricare i files. Cliccando sull'icona si apre una finestra in cui
indicare il Comune per cui ci interessa scaricare il dato (Tutti i comuni), il sistema di
riferimento preferito (ETRS89/UTM32N) e l'indirizzo email a cui verranno inviati i dati o
il link per scaricarli.
Crinali significativi (PTCP Art. 7.6), TITOLO 7 - TUTELA DI ALTRI SISTEMI, ZONE ED ELEMENTI
NATURALI E PAESAGGISTICI. Linee spartiacque che contribuiscono alla definizione delle particolarit
paesistico-ambientali del territorio.
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Allo stesso modo possiamo scaricare anche i dati relativi alla zonazione nei Parchi
(Ambiente > Natura e Paesaggio > Aree protette > Zone e sottozone di Parchi, Riserve
Naturali e Paesaggio protetto) e ai crinali significativi (Pianificazione provinciale e
sovrordinata > P.T.C.P. > Tav. 1 ... > Crinali significativi (PTCP Art.7.6)).
Per vostra comodit, i dati sono disponibili nelle cartelle:
Dati\Pianificazione_Forestale\SIT_ZONE_AP
Dati\Pianificazione_Forestale\SIT_SIC_ZPS_BO
Dati\Pianificazione_Forestale\SIT_PTCP_CRINALI_ADOT
Carichiamo a questo punto i tre strati vettoriali di interesse. Vediamo che la propriet
ricompresa nell'area SIC IT-4050002 'Corno alle Scale' e in tre diverse Sottozone
dell'omonimo Parco Regionale (B/B2, PP/Pgb, PP/Ppa) e arriva a toccare la Zona A del
Parco; inoltre attraversata da un 'crinale significativo', di cui dovremo tenere conto in
fase di pianificazione.
2.3. Orografia
Di particolare importanza anche analizzare l'orografia della zona, in termini di quote ma
soprattutto di pendenze ed esposizione (sappiamo che sia il rischio idrogeologico sia la
meccanizzabilit sono influenzati dalla pendenza, mentre l'esposizione avr un effetto sulla
funzione turistico-ricreativa).
Abbiamo gi visto nel corso di Inventari forestali e telerilevamento come analizzare in GRASS
il dataset GDEM v.2, un modello digitale del terreno a copertura globale con risoluzione a terra
di 30 m sviluppato a partire da immagini stereoscopiche del sensore ASTER (Advanced
Spaceborne Thermal Emission and Reflection Radiometer) a bordo del satellite TERRA della
NASA.
Potete trovare informazioni pi dettagliate sul dataset GDEM v.2 alla pagina
http://asterweb.jpl.nasa.gov/gdem.asp. Il dataset liberamente disponibile alla pagina
http://gdex.cr.usgs.gov/gdex/, previa registrazione.
Notiamo come tutti i valori siano compresi fra 0 e 65. Possiamo a questo punto fare uno
stretching dei toni di grigio su questo intervallo (Properties > Style > Band rendering >
Stretch to MinMax).
I dati relativi al Comune di Ozzano sono gi stati ritagliati per voi secondo i confini del
Comune; li troverete nel file dem_ETRS8932_OZ.tif (EPSG:25832), che dovrete esportare
nel mapset Ozzano di GRASS secondo le procedure gi viste (r.in.gdal.qgis).
La mappa dell'URS nel 1954 invece disponibile sul sito del geocatalogo della Regione
Emilia-Romagna:
http://geo.regione.emilia-romagna.it/geocatalogo/
Cliccando in basso a sinistra sul nome dello strato, questo viene visualizzato sulla mappa
webGIS, ma viene anche reso disponibile cliccando sulla corrispondente icona.
Un'area adiacente al bosco era classificata come 'Aree agricole eterogenee' (marrone
chiaro), mentre una parte dell'attuale bosco era calssificata come 'Superfici ricoperte da
cespugli e arbusti e/o vegetazione arborea rada' (in azzurro). Grazie alle nostre conoscenze