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Psicodinamica di Comunit
PROF. ANNA COSTANZA BALDRY
LUMSA
A.A. 2021/2013
2
Programma
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Modalit3 desame
Orale
Realizzazione di un progetto in gruppo di 5
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
4 Comunit
Definizione di
Etimologia
communis = bene comune
cum moenia = mura comuni
cum munia = dovere comune
Tradizionalmente stata definita in
opposizione a societ [cfr. Tnnies, 1887]
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6
La Comunit come fatto
relazionale:
Relazioni nella
comunit
- fiducia reciproca,
- lealt generalizzata
- sentire comune
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La psicologia7 di comunit:
Definizioni e principi della
Psicologia di Comunit
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Murrell (1973)
studia le transazioni fra reti, popolazioni ed
individui; sviluppa e valuta metodi di intervento
che migliorano l'armonia fra persona e
ambiente; pianifica e valuta nuovi sistemi
sociali; da queste conoscenze e cambiamenti cerca
di aumentare le opportunit psicosociali
dell'individuo"
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10
Orford (1982)
cerca di capire le persone nei loro mondi
sociali e di usare questa comprensione per
migliorare la qualit della vita.
Mira sia a capire che ad aiutare (ricerca e
professioni d'aiuto). Sta in una posizione ponte fra
la psiche e il sociale, il privato e il pubblico
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11
La psicodinamica
di comunit:
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Aree di 12interesse
1.
2.
3.
4.
5.
6.
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Prof. A. C. Baldry
Individuale
Microsistema
Organizzazione di microsistemi
Comunit locale
Macrosistema
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necessario adottare
15 unottica sistemica
Un comportamento pu avere molte cause sottostanti
Causa 1: livello individuale
Comportamento
Maltrattamento
infantile
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Comportamento
Causa 3
Comportamento 1
Causa 2
Comportamento 2
Causa 3
Comportamento 3
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17
Cambiare un
comportamento
richiede spesso
tempo, fatica e
motivazione
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Ma perch? Di cosa
la conseguenza un
comportamento?
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18
Il principio fondamentale:
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19
I metodi di ricerca
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Lo psicologo20 di comunit
Partecipant conceptualizer (teorico
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Empirico induttivo
Osservazione sul
campo
Rilevazione di dati
Formulazione di un
nesso
Scoperta di leggi
particolari da ricondurre
al generale
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22
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a.a. 2012/13
STRUMENTI DI RICERCA
23
QUANTITATIVI
QUALITATIVI
QUESTIONARI,
SONDAGGI
OSSERVAZIONI,
INTERVISTE
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I METODI QUANTITATIVI
24
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26
I Questionari
Domande da evitare:
La domanda di un
questionario deve
essere il pi possibile:
Focalizzata su un
argomento
Breve
Chiara
Troppo lunghe
Troppo complicate
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27
Le scale di atteggiamenti
Scale
Likert
Scale Thurnstone
Scale Guttman
Differenziale semantico
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I METODI QUALITATIVI
28
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29
a.a. 2012/13
a.a. 2012/13
Le interviste
31
predefinita dellintervista
Richiede che lintervistatore sia preparato e
adeguatamente formato
Vi sono diversi tipi di interviste (Lavanco e Novara
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I Focus group
32
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I Focus group
33
ricerca sociale:
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I Focus group
34
Tecnica strumentale
inserito nella fase
preliminare della
ricerca standard,
diventa strumentale
alla costruzione di un
questionario
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Tecnica indipendente
come strumento che
non solleva
soltanto domande
di ricerca ma che
anche in grado di
rispondere a molte
domande
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I Focus group
35
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
I Focus group
36
Prof. A. C. Baldry
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I Focus group
37
a.a. 2012/13
I Focus group
38
Limitato:
Ampio:
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I Focus group
39
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I Focus group
40
Vantaggi dei FG
interazione tra i
partecipanti
risultati in breve tempo
e a basso costo (?)
possibilit di esplorare
un fenomeno in
profondit
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Svantaggi dei FG
Problemi organizzativi
e logistici
Svolgimento e
conduzione
Elaborazione ed
analisi dei dati
complessa e talvolta
onerosa
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41 group
I Focus
Quando usare i FG
Si interessati ad un
fenomeno nuovo
Si vuole conoscere la
prospettiva di un
determinato target
Si studiano problemi
sociali complessi
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42 group
I Focus
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Rispetto al fine/obiettivo:
Ricerca descrittiva
Ricerca indirizzata a scoprire nessi e modelli interpretativi
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la raccolta di informazioni
Ricerca qualitativa
Ricerca quantitativa
Ricerca darchivio
Ricerca etologica o naturalistica
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Rispetto al grado di
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47
La ricerca azione
(o ricerca intervento)
(o action research)
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48
Relazione tra ricerca
e intervento
Spesso
le ricerche conoscitive servono per decidere su quali
problemi/obiettivi orientare gli interventi
le ricerche sui fattori eziologici /causali di un disturbo
orientano la progettazione di interventi di prevenzione
i modelli che connettono le conoscenze agli atteggiamenti
e ai comportamenti forniscono il punto di partenza per
decidere quali attivit realizzare in un intervento
Le ricerche sullefficacia di un intervento possono
confermare o meno la teoria alla base dellintervento
stesso..
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a.a. 2012/13
49
La Ricerca azione
di Kurt Lewin
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50
La Ricerca azione
di Kurt Lewin
cambiamento
D rilievo allambiente, studia i problemi
sociali
nel loro contesto
Annulla la separazione fra ricercatore e soggetti
della ricerca.
Produce una conoscenza intersoggettiva, co-costruita
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51
La Ricerca-azione
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52
Ricerca di base
Finalit:
Ricerca-azione
Finalit:
Strategie:
Strategie:
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Stimolare processi di
autopromozione della
comunit
53
La Ricerca-azione
Prerequisiti:
Senso di responsabilit
Competenza
Potere
Si sviluppano grazie a:
Partecipazione
Coinvolgimento
Connessione fra attori sociali
Si sviluppano grazie a:
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DIAGNOSI
NUOVO CICLO
FASE VALUTATIVA
Raccolta dati dopo
lintervento
FASE CONOSCITIVA
Raccolta dati prima
dellintervento
FASE DELLINTERVENTO
Fonte: Zani, Palmonari 1996
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
tappe
.....Susman (1983)
55
1.Diagnosi
Identificazione problema
e raccolta informazioni
5.Specifici apprendi2.Pianificazione
menti
dopo aver considerato
riflettendo sui risultati
collettivamente
ottenuti dalla valutazione
differenti soluzioni
4.Valutazione
Studiare le conseguenze
dellazione
Prof. A. C. Baldry
3.Implementazione
delle azioni
a.a. 2012/13
A
P
P
R
E
N
D
I
M
E
N
T
Prof. A. C. Baldry
Azioni per
conoscere
Azioni per
conoscere
Azioni per
progettare
Azioni per
progettare
Azioni per
cambiare
Azioni per
cambiare
a.a. 2012/13
Definizione obiettivi
A
e oggetto della
P
ricerca
P
R
E
N Progettazione disegno
D
di ricerca
I
M
E
Raccolta-elaborazione
N
T informazioni/presentazione
discussione
I
Prof. A. C. Baldry
Elaborazione inf
per risolvere il problema
Percorso da attuare
per la soluzione
nel contesto della comunit
Realizzazione
del progetto
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Elementi di novit 58
della ricerca - azione
I dati di ricerca vanno ad impattare sulla teoria,
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59
In sintesi, la ricerca
azione:
Obiettivi e funzioni:
Conoscenza (fase di ricerca)
Apprendimento (processo)
Cambiamento (fase di azione)
Tutti interdipendenti luno dallaltro
a.a. 2012/13
Elementi di novit 60
della ricerca - azione
Il cambiamento e facilitato se si crea un gap fra
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a.a. 2012/13
a.a. 2012/13
svolto
Chi impara nel processo
Se un processo trasparente
Come distribuito il potere fra i vari attori
Chi ha deciso loggetto della ricerca
Chi utilizza i risultati
Chi ne trae beneficio
Coerenza fra aspetti teorici e pratici
Chi esercita il controllo sul processo
Prof. A. C. Baldry
Se, ad esempio, le
risposte a queste
domande
riconducono ad
una stessa
persona (o ente),
evidente che
NON si tratta di
ricerca - azione
a.a. 2012/13
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
ambito educativo
prevenzione e promozione
)
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a.a. 2012/13
65
Esercitazione
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
66
La Ricerca-azione partecipata
Participatory Action-Research
PAR
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
La PAR
67
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
orientamento al caso
centrata sui processi
collega ricerca scientifica e azione sociale
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
69
RICERCA
INTERVENTO
Pianificazione/progett.
intervento
Costituzione del
gruppo
Preparazione ricerca
Organizzazione
intervento
Precisazione
mete del gruppo
Raccolta dati
Attuazione progetto
Training del
gruppo
Analisi dati
Presentazione rapporto
Ipotesi
intervento
VALUTAZIONE
passaggio a ricerca o
Ulteriore sviluppo gruppo
Prof. A. C. Baldry
VALUTAZIONE
passaggio ad intervento o
ulteriore ricerca
VALUTAZIONE
a.a. 2012/13
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Abuso minori
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Contesto familiare
a.a. 2012/13
75
Note sulla
PAR
Informatori-chiave
Per
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
76
Note sulla
PAR
Domande
esempi
Politici-in
Politici-out
Parroco, farmacista
Consiglieri affari e commercio
Minoranze sociali
Politici-out
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77
Note sulla
PAR per intervista:
Traccia
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a.a. 2012/13
79
La progettazione e la valutazione di
interventi sociali
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Cos un80progetto?
Etimologia della parola progetto dal latino procere
gettare avanti
Progetto indica unazione (progettare) complessa e
variamente articolata, un piano di azione organico
per rispondere a uno o pi bisogni della realt in cui
si opera
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Bisogno
Valutazione di struttura
Progetti, azioni per soddisfare il bisogno
Valutazione di processo
Obiettivi
Outputs
Valutazione di efficacia e
di efficienza
Risultati
Outcomes
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81
a.a. 2012/13
82
Una premessa
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a.a. 2012/13
83
Le tappe logiche della
progettazione
1)
2)
3)
4)
5)
Ideazione
Attivazione (creazione di alleanze)
Progettazione (stesura):
1)
Premessa
2)
Finalit e obiettivi
3)
Target
4)
Metodologie e attivit
5)
Tempi di realizzazione
6)
Budget
Realizzazione
Valutazione
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a.a. 2012/13
84
Nello scrivere un progetto,
attenzione a:
pratici
Es: eliminare le barriere architettoniche per persone in carrozzina
nella sede municipale, in modo che possano accedere agli uffici
senza disagi
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
85
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Valutazione
Ideazione
Realizzazione
azioni
Formulazione
Finanziamento
reperimento risorse
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
I modelli o approcci
87
alla progettazione
1) sinottico-razionale
pre
strutturazione
2) concertativo
partecipazione
3) euristico
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a.a. 2012/13
1) Modello
sinottico-razionale (s-r)
88
ASSUME CHE
a.a. 2012/13
Modello
sinottico-razionale
(s-r)
89
CARATTERISTICHE
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Modello
sinottico-razionale
(s-r)
90
CARATTERISTICHE
Prof. A. C. Baldry
Prof. A. C. Baldry
91
a.a. 2012/13
Ideazione
92
Attivazione
Progettazione
Realizzazione
Verifica
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Modello
sinottico-razionale (s-r)
93
cosa fare
cosa valutare
Esperto/i
decide
A volte si
occupa anche di
formazione
o supervisione
stende
il progetto
Prof. A. C. Baldry
Gli
partecipano
Gliutenti/beneficiari
utenti/beneficiari partecipano
alle
possonodecidere
decidere
alleattivit
attivit o possono
a.a.
2012/13
separtecipare
partecipare oo meno
attivit
se
menoalle
alle
attivit
MA
94
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
MA
95
(Olivetti Manoukian)
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
2) Modello concertativo
96
a.a. 2012/13
Modello concertativo
CARATTERISTICHE
97
progetto necessaria
negoziazione, concertazione fra
servizi, operatori e (a volte)
destinatari (non viene negata
conflittualit)
a.a. 2012/13
98
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Ideazione
99
attivazione
progettazione
Realizzazione
Verifica
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Modello
concertativo
100
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
3) Caratteristiche
modello euristico
101
Persegue sempre due finalit
a) affrontare un particolare
problema o i problemi
percepiti come pi rilevanti
in una comunit /organizzazione,
o da una categoria sociale
(famiglie, giovani, anziani)
b) aumentare
la partecipazione, la collaborazione
lempowerment, attivare risorse,
creare connessioni
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Caratteristiche
102 euristico
modello
Si passa dal deficit model
allempowerment model:
i cittadini, gli utenti, i beneficiari non sono visti
solo come portatori
di problemi, ma
come persone con risorse con cui
collaborare
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
104
attivazione
Progettazione
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Modello
euristico
105
insieme operatori,
attori significativi
della comunit e cittadini
decidono cosa realizzare
e come valutare
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Modello sinottico-razionale
Vantaggi
106
Modello forte, d sicurezza
a.a. 2012/13
Modello sinottico-razionale
107
Svantaggi
Rigido, no cambiamenti
Inadeguato se contesto complesso,
imprevedibile
Inadeguato tanto pi progettisti distanti da
operatori
Considera operatori meri
a.a. 2012/13
Modello concertativo
Vantaggi
108
Progetto occasione di
scambio e conoscenza
o se coinvolti servizi/operatori
con culture e valori diversi
a.a. 2012/13
Modello concertativo
109
Svantaggi
Tempi lunghi per attivazione
e stesura progetto
Molte energie per coordinamento, lavoro di rete
In alcuni casi partecipazione
di facciata
a.a. 2012/13
Vantaggi modello
euristico
110
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Vantaggi modello
111
euristico
Innesta processi virtuosi, che
non si esauriscono al termine
del progetto, quindi favorisce
la sostenibilit
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Svantaggi modello
euristico
Tempi lunghi
112
a.a. 2012/13
113
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Alcune domande
stimolo (da porsi
nella tappa di
114
attivazione)
a.a. 2012/13
Alcune domande
stimolo (da porsi nella tappa di
115
attivazione)
Qual il proprio potere? E quello degli altri
attori in gioco?
Qual il proprio ruolo? Di quali
valori, interessi si portatori?
Chi, in quale momento e come coinvolgere?
Ci sono alleanze e di che tipo?
a.a. 2012/13
116
I progetti
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Progetto
117
Momento di transizione
Impegno a termine
assunto per realizzare un prodotto o servizio
irripetibile
(PMI, 2000)
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
118
Progetto
In ambito sociale
Prof. A. C. Baldry
insieme di attivit,
connesse fra loro, finalizzate
a raggiungere un obiettivo
in un tempo stabilito
a.a. 2012/13
Servizio
119
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
RITORNANDO AI PROGETTI:
120
Aumentare conoscenze
progetto di ricerca
Produrre cambiamenti
progetto di intervento
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Aumentare conoscenze
e produrre cambiamenti
con coinvolgimento e
partecipazione destinatari
122
Il cambiamento pu riguardare
caratteristiche persone e/ o
sistemi
o relazioni fra persone e/ o
fra sistemi
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Il cambiamento pu riguardare
123
a.a. 2012/13
Il cambiamento pu riguardare
124
quantit/qualit relazioni
a.a. 2012/13
Il cambiamento pu riguardare
125
intervento multilivello
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
macrosistema
localit
organizzazioni
Microsistemi
Individui
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
127
I progetti rappresentano
strumenti privilegiati di unorganizzazione
flessibile
permettono di verificare
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
128
a.a. 2012/13
Le tappe 129
di un progetto
1
ideazione
2
attivazione
3
progettazione
4
realizzazione
5
verifica
Valutazione ex-ante
Prof. A. C. Baldry
In itinere
Ex-post
a.a. 2012/13
Ideazione
130
Lidea pu nascere
da precedenti esperienze,
da una lettura dei bisogni
(es. lettura di comunit),
da possibilit
di finanziamenti
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Ideazione
Solo le idee giudicate:
131
rilevanti
utili
realizzabili
finanziabili
Prof. A. C. Baldry
si possono
tradurre/
dovrebbero
tradursi
in progetti
a.a. 2012/13
Attivazione
Attivit finalizzate a
132
acquisire conoscenze
sul problema, sul contesto
e su interventi
simili gi realizzati
individuare ed attivare possibili
risorse
sviluppare
alleanze e consenso
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Progettazione
(stesura
progetto)
133
Si descrive il
problema
si identificano gli
obiettivi
target
la popolazione
e le
attivit
che verranno svolte
anche in merito alla valutazione.
Si determinano le risorse
necessarie e il finanziamento
richiesto
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Realizzazione
134
Se progetto finanziato
/approvato
inizio realizzazione
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Realizzazione
attivit
135
preliminari: acquisizione risorse,
formazione, contatto popolazione
centrali: direttamente connesse
al cambiamento, agli obiettivi
di valutazione,
in itinere, finale
di coordinamento,
gestione, supervisione
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Verifica
Alla fine del progetto136
si pu valutare
efficacia
impatto
sostenibilit
efficienza
Trasferibilit
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
137
Verifica
Per valutare lefficacia
(se il progetto ha raggiunto
gli obiettivi) in genere bisogna aver gi misurato
gli indicatori prima delle attivit del progetto
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
138
I risultati ottenuti
(output)
li ha misurati?
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
139
Efficacia
risultati attesi
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
140
Efficienza
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Limpatto141(outcome)
Rappresenta il come i risultati ottenuti dal progetto
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
142
La Valutazione
Prof. A. C. Baldry
a.a. 2012/13
Verifica e 143
Valutazione
VERIFICARE: controllare, certificare lesattezza e/o
la regolarit di qualcosa
apprezzamento
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Utile
Fattibile
Accurata
Appropriata
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Le 3 tipologie essenziali
di valutazione
Valutazione ex ante
Riguarda la valutazione fatta preliminarmente alla stesura di un
progetto dintervento; comprende la valutazione di contesto e di
struttura
Valutazione in itinere
Anche detta monitoraggio, valuta se il progetto si sta svolgendo
come programmato
Valutazione ex post
E la valutazione dei risultati; comprende la valutazione di efficacia,
efficienza, output e outcome
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Ex ante: valutazione
di contesto
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ovvero:
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Molti progetti falliscono
perch.
male, pertanto:
Si pianificato un intervento dove non ce nera bisogno
Non si tenuto conto di alcuni fattori collegati (es.: un
consultorio aperto in orari non comodi)
Non si creata a priori una rete di collaborazione
Non si indagato a priori le risorse gi esistenti, e si
duplicato un intervento gi presente
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paese?
2) Aprireste (e se si, dove) uno studio di psicoterapia?
3) Doveste programmare un intervento per ridurre la
disoccupazione nel vostro territorio, quali informazioni
andreste a ricercare?
4) Quali sono le condizioni favorenti e ostacolanti per un
programma a favore della promozione della domiciliariet
di una persona anziana?
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In itinere: la valutazione
di processo
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Come 154
si valuta?
Fissando a priori:
Criteri
Indicatori (ovvero, le variabili che saranno valutate)
Standard (il livello della variabile valutata che risulta
discriminante per il giudizio di valore).
(.e se manca?)
Metodi e Strumenti
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Alcuni esempi di valutazione
fuorviante
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aumentati di molto
Si, per c stata listituzione della laurea triennale, che ha risparmiato
2 anni di studio a moltissimi studenti prima di essere laureati!
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162
I risultati ottenuti
(output)
li ha misurati?
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165
Comportamento
Causa 2
Causa 3
Causa
Comportamento
Causa 3
Comportamento 1
Causa 2
Comportamento 2
Causa 3
Comportamento 3
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167
Livello individuale
Aspetti di personalit
Risorse/ carenze personali
Capacit di relazionarsi con lambiente
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168
Livello di microsistema
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169
Livello di organizzazioni
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170
Livello della comunit
locale
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171
Livello di macrosistema
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2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
10) Come possono essere calcolati e presentati i risultati della valutazione di processo, di
Prof. A.
C. Baldrye di outcome?
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impatto
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Processo
T0
T1
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Alcune considerazioni
Per aumentare la validit e attendibilit della valutazione, si pu ricorrere alla
TRIANGOLAZIONE, ovvero allapproccio multi - metodo:
Triangolazione di fonti di dati;
Triangolazione di metodi di ricerca;
Triangolazione di ricercatori
(Gifford 1996)
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