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" Bart) Urea’ _— F pyle a nls Nuova Elettronica EDTORE Gio Ree Ernie Via creco, 19-40129 Bog Tet 258081 61108 / 44920. For “29081 80387 GRAFICA € IMPAGINAZIONE Aire Carabner mara codatner aca COORD MAMENTO REDAZIONALE Aerts Hora Enron Govern Sudo STABLIMENTO STAMPA (Gites taal Ponty Srl Ve E Neti, 108-0198 Bans LDISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER LTTALIA Puja eo pa Sos mmmatrana «Gren: (GG Formal Sen Gree ge 260690772 BDC Mara Wa Fares 20", 5205807781 Fst fitarl 1609s Giuseppe Montuschi DIRETTORE RESPONSABLE Gerson ‘AUTORIZZAZIONE Th Cine doo ny, 5056 dl 21/0009 AIVISTA BIMESTRALE N, 249/2012 - ANING 44 GIUGNNO- LUGLIO (MARCH E BREVETT ‘Va Rista uot Baten si ropare uncanete domi inner ea Spit ag operand stra ule Sa S-qsra bore el apes Os ‘pero sero dd pore Corry Fear. Cnionos ten vere bra dem (Gren orca rota at [ogee cae soon grgasia ce gorice ane Sea oupa kaso astro gpevenie dem a meta Scan ‘tepensaes Cn eermerto a cpus Sv ead @ ata Tae Geico ares seve plese Gl ska pos ee ‘COLLABORAZIONE Ais vas Moa ore presen calsorera uc itn Gt saul ees ngs popes retzm deren anes ceca pst Dirertecon om mbereae ree lemeiacartan) eden Gee rca ras ‘al vera erro. bam Daurore Ti Grid narod one al o pei olen deg pet Fits sere nesta Ta gi soho bles goes err ices ul sat lose clo pow rence bre pret conse ara stil s O> ‘eoane dle ste Re Elec ps ree el ance Sa aro Degen dees dra AWERTENZE {2 Uretore Greer cara seat neler tn reac, bse learn’ rescxa te coersiche maroc e © sects oo drat orwuna! sla Riza pssina ve sere reso. est aU (sens es proce ato) “8 3D MODERNO di Valeria Lod fia 0 stereagrafia) @ una tecnica di realiz- zazione ¢ visione di immagini, disegni, foto- gtafie e filmeti, atta a trasmettere tna illusione di thidimensionalita, analoga a quella generata dalla visione binoculare del sister visivo umano. Uninvenzione che trova applicazione in moltissimi Campi, che vanno dal sempiice svago come cinema 0 televisione 0 fotografia, agli studi scientfici, fino a es sere utilizzata per identificare ostacol nei nuovi siste- midi riconoscimento nelfindustria automobilstica fi a stereoscopia (detza anche stereofotogrs- @ Dalla perceziane alla simulazione del 3D La visione binaculare ¢ la parceziane tridimensio- ale della realta che circonda 'uomo, sono ogget- to di interegse di diversi studiosi e ertisti come Euciide 0 Leonardo Da Vinci durante lintera arco della storia del/umanita. Tuttavia é solo con il 1800 che la stereoscopia di- viene finalmente una realta alla portata di tutti: sir Charles Wheatstone realizza i primi esperimenti stereoscopici con coppie di disegni affiancati cos! da poter riprodurre due immagini leggermente cif. ferenti come quelle percepite dal’occhio umano & nel 1838 publica un trattato sulla visione binocu- lare, dowuta al diferente posizionamento delle due immagini percepite da ogni occhio. lllustre il testo con le sue coppie di disegni stareascopici: | primi stereogrammmi. Per la visualizzazione di questi pri mi disegni "stereografici" Wheatstone utilizza uno strumento oitico Dasato su sistema di spacchi prismi, che indirizza corretiamente le immagini destinate alfacchio destro sinistro: lo sterec- scopio a specchi. Guardando queste immagini bidimensionali, era cosi possibile sperimentare Fillusione della’ profondita tridimensionale & Whe- atstone chiamé lo sirumenta Stereoscope. Grazie agli sviluppi della fotografia, ¢ in particolare Gon linvenzione della sciadografia (owera del ne- gativo fotografico), sir Charles Wheatstone intra- vede nuovi possibil sviuppi nella sua ricerca. Entra Cosi in contatto con Wiliam Fox Talbot, commis sionandagli i primi esperimenti di “stereofotogre- fia’ e dalliniziale utilizzo di procedimenti chimici e strumenti ottici e meccanici, in seguito all'ampia diffusione dellinformatica, sono state successi- vane lg ripresa e la visione di attraverso [utiizzo di dispo stereoscopici e autosterescopici Nel 1838 Wheatstone presenta il primo stereo- scopio realizzato alla Royal Society di Londra che non riscontra perd un grande successo, poiché complesso ¢ ingombrante. Si dovra infatti atten- dere il 1849 quando sir David Brewster, che ave- va gid brevettato il caleidoscopio, realizes un pit leggara @ maneggevole stereoscopio: si tratta di un *binocolino” dotato di lenti attraverso cui quar- dare une coppia ci fotografie, realizzate con due fotocamere affiancate, poste allsltra estremita delfapparecchio. Presentato allEsposizione Uni versale di Londra, suscita linteresse della regina Vittoria che ne vuole subito uno per sé © visto enorme successo numerose ditte ingles, fran- cesi e amaricane, lo pradurranno in serie e lo dif- fusero presso la borghesia europea e americana Negli Stati Uniti Oliver Wendell Holmes realizza una versione pili economica dello stereoscopio di Brewster. Col tempo alle fotografie in bianco ¢ nero su car- toncino, si affiancheranno fotografie colorate a mano stampate su carta sottile ©, successive mente, stampe fotogrefiche su lastre di vetro (det le diapositive ante litterar), sovente anch'esse co- lorate, che conferiscono maggiore profondita alle immagini stereoscopiche. A fine Ortocento per Io stereoscopio iniziera una fase di declino, destino condiviso con la lanterna magica, causato princ palmente dalla nascita del cinema Nel XX secolo la stereoscopia si sviluppa in de verse direzioni, Lo stereascopio Ottocentesco che Utllizza stereogrammi su carta scompare quasi completamente dalla scena (sopravvive sotto for- ma di giocattolo economico), al suo posto si sv- luppa to stereoscopic che si serve di diapositive SU pellicola fotografica, e che ha come pionier i TruWue e, soprattutto, il ViewMaster. Agii inizi del XX secolo si cercano inoltre strade per la vt sione stereoscopica senza lausilio di alcun dispo- sitiva ottico supplementare, quali lo stereoscopio © gli occhiali, attraverso dei sistemi autostereo- che sfruttino la barriera di parallasse @ lo schermo lenticolare. Parallelamente alla nascita € allascesa del cinema, si fa strade il cinema ste- reoscopico, che a fasi alterne sperimenta varie teonologie € sistemi. La stereoscopia trova inoitre applicazioni nei furnetti (attraverso l'anagifo}, nella televisione, e in numerasi altri camp Tra il XIX secolo e il XX secolo vengono ideati i pri- mi sistemi di visione stereoscopica senza |'ausilio di alcun dispositive ottico supplementare. II pit) antico sistema autostereoscopico viene ideato sia da Jacobson sia da Berthier e trova applicazione inzislmente nel campo della fotografia: registrato nel 1803 da Frederic Eugene vesche ne inventa il home, barriera di paraliasse, viene siruttato per la realizzazione di fotografie ‘stereoscopiche. Nel 11908 Gabrial Lippmann, inventore della fotogra- fig a colori nel 1886, suggerisce di utilizzare un sistema di lenti al posto della barriera di parallas- ELETTRONICA se. A tale sistema impone il nome di fotografia integrale e le immagini prendano il name di “inte- Si pud parlare di cinema atto a produrre un effetto di tridimensionalita, gid con la celebre locomotiva che avanza verso la cinepresa dei fratelli Lumiére {lo stesso Louis Lumiere negli anni venti produrra un remake di questo filmato, con sistema 3-D ana- gliico). tutzavia il cinema resimente stereoscopico Viene sviluppato soprattutto nel periodo tra le due guerre mondiali in film di sperimentazione del si- stema anagifico: il primo film stereoscopico della storia @ The Power of Love del 1922. | primo perioda di diffusione a livelio di massa del cine- ma 3-D, la cosiddetta “eta d'oro” del cinema 3-D, sono gli anni cinquanta: il primo lungometraggio realizzato in questa fase [con cinepresa binaculare La statunitense Tru-Vue Company di Rock Istand lancia nel 1931 a livello papolare lo stereoscopio atiraverso un visure compatto ed economico che uilizza rullini di pelicols Somm in bianco e nero ((cociddet imstris) come supporto per fe immagini sterestopiche inne America bicognoca di syaghi economici, poiché fiaccata dal crollo della bars di Wall Street cisl 1928. 1 visore Tru-Vue diviene immediatamente un successo, ma nel 1938 arriva il concurrente: il View-Master idaato da William Gruber, riparatore di pianoforti tedesco immigrato negli Stati Uniti A differenza del Tru-Vue, il Viev-Master utiliza dischetsi di cartoncino a supporto di 7 coppie di diapositive a colori da 1mm, pit economiche rispetto al rivale al contempo permettono i gade- re per la prima volta di pancremi realistici e @ colori, Negli anni succassivi il View!Viaster passers ci mano in mano fino @ venire acquisita dalla Mattel nel 1997, casa di giocettoli per la quale & in produzione a tutt’ogai. @ impressione sincronizzata su due ruli di pelicole) & Bwana Devil del 1952. In quel decennio furono girati pia di 60 film, tra cui cartamente il pid cele- bre él mostro delle laguna nera del 1954, diretto da Jack Amald, che utlizzava la pit. costosa teo- nica delle lenti polarizzate, che richiedeva cinema appositamente attrezzati. ll cinema stereoscopico era allora relegata a film di serie B, ma non man- carono tuttavia esempi eclatanti di pellicole main- stream, infatti anche Aifred Hitchcock realizz un proprio iim in 3-0: Delite perfetto, interpretato da Ray Milland @ Grace Kelly Dimenticato per un certo periods, il cinema 3-D ebbe un nuovo periodo di popolerita tre il 1973 @ il 1985, periodo durante il quale vennero realizzati altri film stereoscopici, come ad esempio Lo squa- Jo 3, sequito del celebre film di Steven Spielberg, Nel 1986 viene introdotte la nuova tecnologia IMAX-3D, che utilizza tutte le tecniche disponibil: anaglifo, lenti polarizzate e occhiali LOD, struttan- do due sistemi, a dappio obietzivo, con due rulli di pellicola sincronizzati, 0 @ singolo obiettivo (che pud usufruire delle normali sale IMAX), nel qual caso vengono alternate le immagini per locchio destro e per locchio sinistro. @ Stereogramma a punti casuali Nel 1959 Io studioso della visione, neuroscienzia- to e psicolago Bela Julesz e MacArthur Fellow, in- ventano gli stereagrammi a punti casuali, mentre portano avanti uns ricerca al laboratori Bell sul ri- conascimenti di oggetti camuffati dalle foto aeree riprese dagli aerei spia. Al tempo, molti studios! dalla visione pensavano che ls percezione della profonditaé awenisse negli occhi stessi, mentre ara sappiamo trattarsi di un complesso proces- 80 neurologico. Julesz utilizo un computer par Creare un paio di immagini a punti casuali che, quando venivano osservate con uno stereoscopio, permettevano al cervello di vedere delle forme tr dimensionali. Guesto provava che la peroezione della profondita & un proceso neurologico i Tante applicazioni tra svaga e tecnologia La stereoscopia trova applicazione in moltissimi campi, che vanno dal semnplice svago al compen dio negli studi scientifici. Di sequita vengono ri- assunti brevemente i media che, nei quasi due secoli di storia, hanno saputo siruttare gli svariati sisterni stereoscopici Fotografia. La pil! entica applicaziane della stere- oscopia riguarda immagini fotografiche statiche, su svarist’ supporti, dalle stamps fotograiica fino alle pit recenti immagini digitali. La visione miglio- re ui fotografie stereoscopiche avviene utilizzando come supporto la diapositiva a colori, traguarde- ta con appositi visori, Attraverso la praiezione di ciapositive viene utiizzato anche il sistema a luce polarizzata, mentre per le immagini digitali @ inve- ce diffusissimo lanagifo. Libri. Nel campo editoriale @ possibile trovara ap- plicazioni pratiche della stereoscopia. Libri ilustra- ti con immagini 3D possono utilizzare le tecniche della libera visione stereoscopica, della stereo- scopia con specchio riflesso o dell'anaglifo. Non vanno poi dimenticati i libri scientific corredati di immagini stereoscopiche come awenuto negli anni ‘60, quando si @ fatto ampia uso di dischetti View-Master per illustrare il corpo umano 0 ak tri campi della ricerca. Mentre durante gi anni Novanta grande diffusione hanno avuto i libri di autostereogrammi Cinema. II cinema, dopo i primi esperimenti (Ste- reo-cinema, Stereofantascopio), ha avuto varie fasi di interesse nei confronti dalla stereoscopia, sviluppando fin dai primi anni del XX secolo vari sistami di visione 3-D in movimento. La cinemato- grafia stereoscopica si @ awalsa dell'anagiifo, de- Gli occhiali con lenti palarizzate, degli occhiali con Otturatori alternati (meccanici e, con il secondo revval cel cinerns 2, cigtal) © dele rei lente colar Televisione. Per la trasmissione televisiva, il siste- ma sfruttato fino allawento della televisione digi tale ad alta definizione con canali ternatici dedicati alla trasmissione di programmi in 3-D, & stato quasi esclusivamente quello delfeffetto| Pulfrich, oiché Tunica in grado di fornire, @ chi non usu ‘ruisce di support ottici adeguati, una normele vi- sione bidimensionale. Nel 2008 sono stati messi in commercio i primi monitor televisivi autostere- oscopici, che utlizzano display con barriera di pa- rallasse o un sistema lenticolare. Questi televisori sono atti a riprodurre ‘filmati_tridimensionali. da Supporto digitale, DVD 0 BluRay, o trasmissioni digitali stereoscopiche. Nel 2010 Sky in associa- zione con il sistema Sality Digital ha lanciato un canale televisivo tematico dedicate alla trasmis- sione di soli programmi stereoscopici. Videogiochi, La stereoscopia @ stata applicata fin dagli anni novanta ai videogiochi sfruteando sistemi come il visare stereascopico digitale con display LCD (Nintendo Virtual Boy), sistemi auto- stereoscopici basati sulla barriera di parallasse (Nintendo “3DS) o altri sistemi (PlayStation 3 0 Xbox 360). Telefonia mobile. La telefonie mobile ha vista la comparsa di smartphone autastereoscopici. At- tuslmente i soli due smartphone a utiizzare tale tecnologia sono LG Optimus 3D e HTC Evo 3D. Astronomia. La stereoscopia é applicata nelle osservazioni astronomiche. Le riprese vengono effettuate da due telescopi a opportuna distanza puntati sul medesimo oggetto, ia distanze tra i due punti di osservazione é di conseguenza pro- @ I Centro di sperimentazione per il 30 SLETMOMICA porzionalmente aumentata adottando quella che viene definita stereoscopia artificiale. Nelle esplo- razioni spaziali missioni senze equipaggio adotano riprese stereoscopiche per consentire una visione trigimensionale degli oggetti e dei suoli visitati. Fotogrammetria. La fotogrammetria utiizza la stereoscopia quale tecnica che consente di rile- vare forms, posizione e dimensioni di un oggetto mediante una coppia di fotogrammi stereometri- i, cio’ una copia di fotografie attenute con una particolare camera fotografica chiamata camera matrica, Si parle di fotogrammetria aerea 0 fo- togrammetria terrestre in funzione del posizio. namento della camera metrica. Guesta tecnica Viene utilzzste in cartografia, topografia e in ar- ohitettura, Microscopie. La stareoscopia viene applicata alfosservazione microscopica attraversa il mi- croscopio binoculare, che consente di vedere il Mando microscopico in tridimensionalita. Per los- servazione di un campo visivo cosi ridotto viene utlizzata uno scostamento tra i due punti di os- servazione proporzionalmente ridotto, adattando la stareascopia artificiale. Automobili. Il principio della stereoscopia viene applicato anche da sistemi di riconoscimanto astacoli mantati su talune vetture. | Gruppo Panasonic ha inaugurato nel 2010, jl Panasonic 80 Innovation Jeter oe a nel settore 3D, istituito per accelerara lo scuiluppo di tutte le attvita del gruppo legate & questa ruove tecnologia || Panasonic 3D Innovation Center & diventato il punto di riferimanto per tutt) ali operator! cainvoti nella preduzione di contaruti 3D, per offre ai olienti Soluzioni edeguate alle lara esigenze. Con questa inizictive, Panasonic punta 8 una decisa crescita nelle sue attivit legate al settore AudioVideo, embito strategico per lazienda € a un rapido sviluppo e diffusione della tecnologia 30 nel suo complesse, Il 2010 stato sicuremente lenno del 3D: Panaso- nic aveva previsto Testensione di questa tecnologia non solo allintema del comparto eudiovisive, ma anche in quello industriale, sonitario, scolastica e rtistico, quale elemento portante in diverse epplicézioni. Questa tendanza he richiesta e richiedera in futuro una vasta gamma di scluzion’ End-to-End, dei contenuti SD alle periferiche e determiners la creezione di tecnologie innovative de parte di eziende con profonda know= haw e patra dere al settore un concreto coniributo oer un rapido eviupoo. Il Panasonic 20 innovation Canter punta a famine Ssoluzioni nersonalizzate a tuti i clienti che operano nel 30, incluse le imorese, Ie orgenizzaziani e i singol tecnivi specielizzat E operativo in Gianpone e copriré le sequenti esigenze: Coordinamenta del business legato alia tecnologia 8D, dalle produrione dei contenuti a quella delle periferiche, per aiutare | clienti a massimizzare le loro opportunita ci business. Craazione di un flusso i lavoro in cui far confuire praduziane, comunicaziani a controllo dei content| in SD, al fine ci gerentimne un ato livllo di quale. Garanzia dinnavezione in amibico software / hardware unitamente a strategie di marketing univocie, centro & stabo istituita a Kadoma, Osaka, sotza il controllo di AVC Networks Company, re della Business Unit TV Consumer & Marketing di AVC Networks. Oper con una strut ‘con i centri di ricerca e sviluppo e can le struiture collegate (compres! nie Systam Networks Co., Ltd., and Penasonic Visuals). che hanna cor ‘Nel 2009, Panasonic ha inaltre inaugurato il Panasonic Hollywood Li di authoring @ registrazione dimmagini in Blu-ray 9D, per lindustr Ciato i primi taleuisori,lettori e registratori Blu-ray con tecnologia | mando, con doppio obiettivo, per consentire ci pradurrefilmati in 30 di que , Ma Seriza costl eveessiv e diretto de Mr Masayoshi Fujii, Diretto- itura flessibile € in stretta collebarazione i Connarate RED Group, AVC Networks Company, Panaso- ntribuito allo svluppo di cantenuti e tecnologie 3D Full HD. aboratory, centro all venguardia che si accups dei processi “a cinematogratica di Hollywood. Nel 2010 lazienda he len- ‘30 Full HD € he sviluppata la prima videocemere 2D Full HD, nale, 0 codice 2D, che viene rilevato con un software di lettura @ utilizzando lo “scatto” di uno smartphone, decodificato e trasformato in un link per accedere velocemente a contenu- ti internet. E'composto da moduli neri disposti alinterno i uno schema di forma quadrata [in un solo crittogramma sono contenuti 7.089 ca- ratteri numerici o 4.296 alfanumerici) inserito o stampato su un tradizionale media di tipo anelo- gic come un mura, un giarnale, un biglietto da \isita, un grodotto, I'nome QR é l'abbreviazione dellinglese quick re- ‘sponse (risposta rapida), in virtis del fatto che il codice fu sviluppato per permetiere una repida decadifica del suo contenuto. Nei codici QR @ uti- lizzato il codice Reed-Solomon per la rilevazione © correzione d'errore: nel caso in cui il GR fosse in parte danneggisto, per esempio da macchis o graffi sul supporto cartaceo, lapplicazione Reed- Solomon permetite di ricostruire i dati persi, ripri- stinando, durante fa decodifica, fino al 30% delle informazioni codificate. Per la divulgazione e standard d'utilizzo di questa innovazione & nata GR Code Italia, associazione i riferimento tematica che collabora alla defini- ione di progetiuslita pubbliche e private su tutto il territorio nazionale. Impegnata in ambiti tre loro eteragenei dal'ecitaria, alladvertising @ marke- ting, dagii enti alle istituzioni e alle universita, ha costituita al propria interna altrettante aree di svi luppo e studio, I: QR CODE @ un codice a barre bidimensia- § Nasce 18 anni fa in Giappone | codice GR fu sviluppato nel 1994 dalla compa- gnie giapponese Denso Wave per sodcisfare la iracciabilta dei pezzi di automobili nelle fabbriche di Toyota. Vista la capaoita del codice di contene- re pit dati di un codice a barre, venne in seguito utiizzato per la gestione delle scorte a livelio in- dustriale fino al 2000 quando alcune delle sue funzioni vennero assolte dalle etichette RFID. Nel 1999, dopo ilrilascio della tecnologia GR Code con licenza libera, si diffuse prima in Giappone e poi nel resto del mondo con deciinazioni in svariati eampi grazie alle sempre pit: numerase applicazio- ni dal mobile nella vita quotidiena e il diffondersi di smartphone, dotati di fotocamere evalute. Ne! 1898, NTT Docome, ls principale compagnia di telefonia mabile Gianponese lancid tmode, si stema per Tutilizzo del web dal telefono cellula- re e i Codici GA si rivelsrono util per sollevare le persone dal noioso compita di inserire dati nel proprio telefonino. Cosi, dalla seconds meta degit anni 2000, divennero sempre pitt comuni le pub- biicita che ricorrevano alfuso dei cadici GR stam- pati sulle pagine di giomnali e riviste o sui cartel- lori pubblicitari, per veicolare faciimente indirizzi e URL. Per qualche tempo in Giappone si diffuse anche Tutlizzo dei codici GR sui biglietti da visita per semplificare finserimento dei dati nella rubri- ca del cellulare. Questa usanza subi perd un no- tevole rallentamento con lo sviluppo dai sistem di trasmissione dati via infrarossi ‘Accanto alla definizione GR Code prese piede una definizione pitt esplicita: mobtag. Sono molte oggi le spplicazioni gratuite di lettura dei GR distribuite sia dall’Android Market, che da App Store o da altri siti web e diversi siti offrono 'opportunita di generare i codici gratuitamente. 1 Come si scrive un QR? Dato che Denso Wave ha reso pubblico uso det la tecnologia GR con licenza libera, su Internet & possibile trovare programrni gratuiti sia per la letuura (decodifica) che per la scrittura (codifica) dei codici GR. Dalla fine degli anni 2000, i pro- grammi ai lettura dei codici @R sono normaimen- te gia installati nei telefonini dai relativi produttori, soprattutto giapoonesi. Per quel che riguarda la scrittura, esistono diversi siti che consentono la libera produziona di codici GR che possano con- tenere sia indirizzi internet, sia testi, numeri di telefono, 0 sms. Anche i terminali Android sono in grado di leqger- ji, interpretarii correttamente © collegersi el sito mediante Tapplicazione GR Droid, che consente di creare e decodificare i codici GR. Guesta epplica- Zione, une volta lanciata, mostrera il suo mend, diviso in due colonne e due sezioni. La prima & dedicata alla creazione di codici QR: ci consente di creare un GR da un contatto, un’URL, un’applica- zione, un numero di telefono, un evento del calen- dario, un SMS, una posizione acquisita dal GPS, © un testo libero. La seconda sezione, invece, & dedicata alla decodifica dei codici GR: lapplica- Zione, infatti, consents la decoulifica di codici GR presenti in immagini salvete nella nostra memory card, in indirizzi URL, acquisiti in ternpo reale dalla fotocamera o di esplorare la cronologia dei code. decodificati. Micra GR (Micro GR code) & una versions ridot- ta del normale codice QR, usata per applicezioni che richiedano un uso di spazi ridotti e une minore quantita di informazioni, come ad esempio ID di circuiti stampati o di component elettronici. Esi- stono diverse forme di Micro GR, quella piu densa Gi Informazioni pud contenere fino a 25 caratteri alfanumerici.. 1 Anche nella musica e nel'arte... Tra le presenze cuiriose dei GR é da ricorda- re il gruppo pop britannico Pet Shop Boys ‘che nel 2007 Ii'ha usati per il download del singolo Integral. Nel videoclip, i codict indi- Fizzano gli Utenti verso il sito della band © alcune pagine web sulle proposte di dinettive duse della carta didentita in Gran Breta- gna. Nel 2009, invece lartista gispponese Takashi Murakami, in collaboraziane con lagenzia creativa SET, ha realizzato un De- sign GR formato con le immagini del pat- tern di Louis Vuitton e di uno dei personaggi delfartista, artista Fabrice de Nola fa awisto il pro- getto Active che fa uso di codici QR dipi fel contesto di quadiri ad olio o inseriti fotografie. § Guali applicazioni per il GR? Le applicazioni funzionali sono moiteplici, dai beni cuturali alfarte, dalla sanita alla scuole, dai tre- sporti allo shopping e ai concorsi per creare delle scelte di consumo patanzialmente piu: consepevoli iniziato in sordina e cresciuto esponenvialmen- te nel 2010 con epplicazioni in svariati settori ‘Ad esempio, in ambito editoriale Gazzetta dello Sport ha innoveto il settore della carta stamipata trasformandola in un media interattivo, fornendo al lettore con un apposite GR cade i video dei risul- tati sportivi dei propri campioni dei prapri beniami- ni, Come in accasione deal ultimi Giochi Olimpici Invernali di Vancover 2010, le citté canadesi, da Toronto a Montreal sono state colorate da affis- sioni rese interattive dal GR Code che ha generato un forte aumento di adesioni alle offerte special @ ai concorso promossi. In ambito culturale inve- ce il GR @ stato utlizeato per rinviare allofferta formativa di Université e Mester delle Universita Italiane con modalita idonee al target. giovane. Nel mando vinicalo, sono invece nate le Dinamic Wine Labels, etichette tecnologiche che forniscono tra- mite la stampigliatura ci un GR Code, informazioni aggiuntive sull'eziends, 'snnata, i vitigni. Pepsi in Danimerca & McDonald's negli USA hanno re- alizzato delle campagne pubbiicitarie contenenti GR Code: col sempiice click dello scatta fotografi con Tutente ha potuto usufruire di buoni sconta, informazioni su eventi sponsorizzati o dati nutri. Zionali, Uno dei prodotti pitt importanti delle filiera agroalimentare italiana, lolio di oliva di qualita, ha scelto di adottare la nuova tecnologia con 'eti- chetta che pana al consumetore. Il progetto, oltre 8 presertare grandi potenzialita di marketing per i prodoti italiani, @ un efficace mezzo di controllo della tracciabilté. Anche | Comuni, come Roseto degli Abruzzi che @ stato il prima ‘in Italia ad ine stallanne sul lungomere e alla stazione, utiizzano questo metalinguaggio per trasmettere tempe- stvamente informazioni sulla citta e i suoi servizi piu importanti, un progetto pilota implementabile attraverso nuovi contenuti da veicolare a turisti e oittadin Le pid recenti applicazioni sono nelle modalita di Pagamento tramite POS mobili con lettura degli estremi di pagamento da un GR Code mostrato sul display dello smartphone dellesercente. Gra- 2ie allabbattimento dei costi legati al dispasitivo POS, le soluzione é di particolare vantaggiosa per piccali esercenti, professionisti, edicole, taxi, Con GR CODE Ia pubblicita diventa attiva... Con il GR Code sembrano essere maggiormente rispettati i diritti dell'utente che non riceve pass vamente un input, ma si attiva in prima persona per ottenere informazione, si concretizza in un “consenso informeto”, punto cardine di tutta la legislazione italiana dettata in materia del Gsran- te della protezione dei dati personali. Uns piccola Fivoluzione sta contagiando marketing, pubblicita © grende distribuzione, ma per concretizzare una reale innovazione uso dei GR Code deve puntare 8 contenuti seri ¢ fruibili e 'erogazione di informa- Zioni 0 servizi concreti nonostante sia una tecno- logia “free” >... m9 OPEN SOURCE sandra Bolgan ‘informatica, open source (termine inglese che significa sorgente aperta) indica un software i cui autori o i detentori dei diritti ne permettono, arzi ne favoriscono ji libero studio @ Tapporta di modifiche da parte di altri programmatori indipen- denti. Questo @ realizzato mediante lapplicazione di apposite licenze diuso. open source, cio@ i sof- tuvare @ codice aperto, come Linux, sono spesso disponibiti gratuitamente per gi utenti, ma non & questa non é la loro principale e piu importante caretteristica. La collaborazione di pitt parti (in ge- nere libera’e spontanea) permette al prodatto fi nale di ragglungere una complessita notevelments maggiore di quanto potrebbe ottenere un singolo gruppo di lavoro. open source ha tratto grande Beneficio da Internet, permette a programmatori geograficamente distanti di coordinarsi e lavorara allo Stesso progetto. Tra i software open source attuslmente pit diffue si troviamno Firefox, OpenOffice.org, VLC, Gimp, 7-Zip, oltre ad un gran numero di progetti rivolti ad altri programmatori a i le famigiie di sistemi opara- vi BSD, GNU, Android © Linux. La comunita open source & molto attiva, comprende decine di migliia di progetti, numero tendervialmente in crescita, ‘la filosofia del movimento open source si ispi- ra il movimento open content: in questo caso ad essere liberamente disponibile non é il codice sorgente di un software, ma contenuti editorial quali testi, immagini, video e musica. Wikipedia @ un chiaro esempio dei fruiti di questo movimen- to, una nuova concezione aperta © garante della condivisione della conoscenza. 1 Ii codice condiviso Dagli anni Sessanta, @ stato possibile riusare lo stesso codice e cistribuirio con nastri e schede per- forate. Questo fenomeno diventd evidente soprat- tutto quando si afferma il vantaggia di usere una stessa porzione di codice, il che presupponeva ci vere macchine uguali e problemi simili. Fino @ tutti gli anni Setanta, la componente principale e casto- ‘sa di un computer era infatti "hardware, anche se risuitava inutle senza software. Da cid la soeita del produttori di hardware di vendere il loro prodatio accompagnato da pili software e di faciitarne la cif- = begrift ore uel 32 siehe ‘S oft “Rourcecodel w~sfreier (DE. mes fusione, fenomeno’éhé fe 9 dunque pili concortsezilill ‘Software, tra Tato, non poteve awantaggiaré,layconcorrenza in quanto funzioneva solo su’ un pfesiso%tipo di computer e non su altri, neanche delickstesso produttore. Lin troduzione dei sistem operativi rese i programmi sempre pit portabil, Sem La Free Software Foupdpeion lI concetta di “codice aperto” risale agli anni Ostan- ta, quando Richard Stallman, che lavorava al MIT, ssi trové di fronte una nuova stampante Xerox che non segnelava linceppamento della carta. Pensd di madificare il programma in mado che questa fosse, possibile, me il codice sorgente non era access bile @ non pote farlo. In seguito a questa vicanda, Stallman maturo Tides di opporsi a questo tipa di sistema di licenze, che limita limpiego delle nuc- ve tecnologia e fondd nel 1985 la Free Sofware Foundation. una fondazione senza fini di lucro il cui obiettiva era svluppare e distribuire software libe- ro. Lobiettivo primario, era svluppare un sistema operative completamente libero, il progetto GNU, in opposiziane all INIX ma compatibile can esso. 1 Linux e la Open Source Definition Agli inizi degli anni Novanta, con le diffusione de! protocollo HTTP e la nascita dai primi browser, che Internet comincio ad essere diffuso prima in ambi- to accademico e poi in modo sempre pili capillare anche tra semplici privati. Nello stesso anno, Linus Torvalds, studente al secondo enno di informatica presso |'Universita di Helsinki, decise di sviluppane lun proprio sistema operstivo imitando le funzions- lité di Unix su un PC con un processore Intel 386, scelto per il suo minor costo e per la sua maggione diffusione. Torvalds distribui il proprio lavoro trami- te Internet @ ricevetze immediatamente un ampio riscontro positivo da parte di altri programmatori, i quali apporterono nuove funzionalita e contribuirono a correggere errori riscantrati. Nacque. cosi il ker- nnel Linux. che fu distribuito con una licenza liberale. Internet rese possibile la comunicazione tra perso- ne molto distanti in tempi rapid @ a’ basso costo e faciitd la distribuzione di sofware cirettamente dalla rete, riducendo ulteriormenta i costi di duplica- Zione e le difficota a reperire il software stesso. @ Ma lopen source é sempre gratis? Lopen source, cio’ i software a codice aperto, come Linux, sano spesso disponibili gratuitamente per gli utenti. Accanto ai programmi tradizionali, esistono diversi software che possono essere sca ‘icati gratuitamente dalla rete e che coprano qua- si tutte le esigenze degli utenti, sono modificabili dalfutente per personalizzari. Infatti, un software open source non necessariamente é gratis, ma & sempre liberemente modificabile dal utente. Proprio questo & il significato di open source: a codice aperto, cio® tutti i programmatori passono modificerne le caratteristiche o usarne una parte per costruire un’altro softwere, a patto che appli Chino Ia stessa licenza al loro ‘prodatto. In prati- ca, chi sviluppa il software metze a disposizione di twit le conoscenze che ha sviluppato per crearle, in modo che chi deve sviluppare un nuovo pro- gramma abbis gid delle basi da cui partire senza Ticominaiare da zero. La filosofia di base @ quindi la condivisione della conoscenza, al fine di rendere pil veloce ed eff- ciente io svluppo dei software a beneficio di tutti Il termine @ stato coniato nel 1898, durante une conferenza a Palo Alto, in California dove Netsca- pe annuncid il rilascia del codice sorgente per il software Navigator (poi confluito nel progetto Mo- zilla, da cui il Browser Firefox Mozilla) II codice di un software deve essere liberamen- te modificabile e disponibile, ma non bisogna fare confusione tra “liberamente disponibile” e “gratis’, E, in ogni caso, sono richieste condizioni aggiunti- ve come la possibilits di creare software derivati senza dover pagare diritti d’autora, ma can Fabbii- a0 di applicare la stessa licenza Android, Fopen source “chiuso” VisionMobile, azienda di analisi di mercato, ha sti- lato un dettagliato rapporto del mondo aperto del cadice sorgente dei software, cogliendone pregi e difetti. Lenalisi si basa su_una classificazione dei sistemi aperti pit! noti e difusi. Il sistema open ri- sultato pid chiuso? Android! Il sofware di Google ha un coefficiente di appena il 23% di apertura, con accesso agli sviluppatori limitato al minimo. Insomma un sistema praticamente chiuso, identi- co al 77% a quella dei concorrent Oggi utiizzo nel setiore mobile di software open source sta diventando una regola di moda. Eppu- re, rileva VisionMobile, manca un aspetto impor- tantissimo per determinare se un software é libe- ro © veramente open source, determinando cos! il suo grado di apertura con un sistema ineccept bile: accesso diretto al codice songente; infatti non € affatto scontato che Un sistema classificato SLETTROMICA “open” sia_dawero accessibile alle mocifiche di chiunque. Questo grado di aperture viene defin- to dalla “governance”. Android ¢ il sistema meno aperto, chiuso al 77%, eppure quello di maggior sucesso. Laperture della governance sembra quindi ininfluente nel successo di un software. Licenze e governance Sulle licenze dellopen source si conasce tutto, ma si parla poco dei modelli ci governance delfopen source stesso. Se le licenze determinano i diritti di utiizzo, ci copia e di modifica di un prodotto, la governance determina il ciritzo alla visibilita, alfinfluenza e ai derivati di quel prodotto. E cos! mentre la licenza si applica al codice sorgente, la governance si applica al progetto o alla piatta: forma. II modello di governance desorive i punti di controllo di un progetto came Android e WebKit, ed @ un fattore determinante nel sucesso della piattaforma medesima. La governance determina guindi chi ha influenza € controllo sulintero pro- getto, ben al di la di cid che lagalmente descrive fa licenza open source di quel progetto. 1 1 movimento del software libero Ii movimento del “software libero” fu creato nel 1989 da Richard Stallman. Stallman & fortemente convinto che il software debba essere libero, owero in grado di permette- re @ tutti gli utenti di apportare modifiche © quindi miglioramenti a qualsiasi livello. Le regole basileri di Stallmen sono: -liberta assoluta di eseguire un programma per qualsiasi scopo =liberta di studiare il funzionamento del pro- gramma e adattarlo alle proprie necesita = liberta di distribuire il programma per ai tare le comunita - liberta di distribuzione del programma mo- dificato secondo le proprie necesita. | vantaggi di rilasciare i codici sorgenti di un programme sono stati desoritti da Eric Ray- mond nel suo libro "The Cathedral and the Bazaar’ (997) dove viene messo in contre- sto il software proprietario (la cattedrale) e quello senza segreti [il bazaar’. _ PROGETTO L¥.1795) yrs is= CROFONO Con questo progetto abbiamo ottimizzato le prestazioni del microfono LX.1762, che abbiamo reso stereo dotandolo di due canali indipendenti, uno per lorecchio sinistro ed uno per l‘orecchio destro. ll successo decretato al nostro microfona pream- plificato portatile LX. 1762 (vedi rivista N.244) da parte dei lettori é stato tale da indurci a raccoglie- re i suggerimenti di quanti lo hanno provato e & valutare la possibilita di realizzarne uno ancora pit soddisfacente. Cid che @ emerso da questa piccols indagine & tun dato a dir poco sconfortarite @ cioé qualio del la speculazione esistente intorno ad un problema serio come quello della ipoacusia. Infatti, se tale patolagia registra una crescita co- stante dovuta anche allaumento della vita media ee WE rll lee re) della popolazione, il Servizio Sanitario Nazionale finora non ha fornita una risposta in merito, Cio induce molti pazienti a rivolgersi a istituti priva- ti che forniscono apparecchi di vario tipo al costo di diverse migliaia di euro. Considerando le conseguenze che a lvello sia per- sonale che sociale il deficit uditive comporta, ab- biamo ritenuto opportuno approfondire la nostra ricerca in questa direzione per soddisfare un nu- mero ancora maggiore di lettori Ha avuto cosi origine il nostro nuavo progetto che presenta le sequenti caratteristiche: + un microfono - due canali indipendenti con i controlli e volume doppi e indipendenti - un contenitore portatile con batteria incorporata Rispetto al precedente questo microfono @ dotata di due canali indipendenti, uno per 'orecchio sink stro ed uno per lorecchio destro. @ Qualche informazione in pitt ... Lipoacusia, cioé Is riduzione della capacita uditive, in assenza di patologie a carico del'apparato uditi- vo, si manifesta progressivamente con linvecchia- mento e si pud pertanto considerare un fenome- no del tutto fisiologico. Generalmenta inizia gia dopo i venti anni di eta alle frequenze pitt alte (18-20 kHz) e gradualmente si estende alle frequenze inferiari Comincia ad interessare le frequenze da 4 a 8 kHz, trai 55 ed | 65 anni, anche se ci pud essere una notevole variabilité da un individuo ad un altro. Alouni soggetti, infatti, sono gravemente deficitari alfeta di 60 anni, mentre altri a 90 anni sono an- cora essenzialmente sani Gii_uornini sono colpiti pit frequentemente ¢ pit, gravernente delle donne Lirrigidimento della membrana basilare e il dete- rioramento delle cellule ciliate e di altre compo- nenti fondamentali della trasmissione del suono, possono avere un ruolo importante nella progres- sione del deficit uditivo. Un‘altra causa @ lesposizione rumori continu 0 intermittenti di intansita relativamente elevata, come quelli prodotti da attrezzature da falegna. SLETTROWICA m meria, seghe @ nastro, macchinari pesanti, spari 0 rombo di aerei, ecc. Le predisposizione alla sordita indotta da rumore varia fartemente 2 seconde dei soggetti, ma pre- ticamente ogni individuo andra incontro alla perdi- ta della propria funzione ucitiva se esposto ad un rumore sufficientemente intenso e per un periado di tempo sufficientemente lunga Ogni rumore superiore a 85 dB danneggia infatti Forecchio. Il deficit percettivo si verifica inizialmente intorno alla frequenza di 4 kHz, allargandosi gradualmen- te alle frequenze minori se 'esposizione si ripete. Rispetto alla perdita di udito causete dal nature le proceso di invecchiamento, quella di origine ambientale pud essere contrastata limitando la durata dell'esposizione e riducendo il rumore trau- matizzante Guest ultimo inoltre pud essere attenuato median- te l'adozione di protezioni auricolari, came tappi di plastica 0 di cera oppure cuffie paraorecchi di vario tipo. Guele che sis la causa della perdita di udita, @ comunque indubbia lesigenza di ricorrere ad un Fig.1 Foto del microfono stereo preamplificato a montaggio ultimato. PROGETTO NE S532 [MICROFONO - ic 13 SLETIBOMICA m Fig.2 Schema elettrico del microfono LX.1795 e, in basso nella pagina di sinistra, connessioni deli‘integrato NES532 viste dall’alto e con la tacca di riferimento rivolta a sinistra, del transistor BC547 ¢ del fet BF245 viste dal basso e del microfono MIC18 viste dal lato terminal Nella pagina seguente, elenco completo dei componenti utilizzati. PROGETTO ELENCO COMPONENTI LX.1795 R1 Re RS Ra RS RG 2.200 ohm 4.000 ohm 2.200 ohm 4 megaohm 410.000 ohm 100.000 ohm R7 = 1.000 ohm RB = 68,000 ohm RS = 1 megachm R10 = 100 ohm R11 = 33.000 ohm R12 = 33.000 ohm R13 = 10.000 ohm trimmer R14 = 10.000 ohm trimmer R16 = 100.000 ohm trimmer R17 = 6.800 ohm 68.000 ohm 2.200 ohm 100.000 ohm trimmer 2.200 ohm 15.000 ohm 410.000 ohm 400.000 ohm trimmer 100 ohm 6.800 ohm 100.000 ohm trimmer 6.800 ohm R29 = 6B.000 chm SO = 2.200 ohm R31 = 100.000 ohm trimmer R32 = 2.200 ohm R33 = 15.000 chm R34 = 10.000 ohm R35 = 100.000 ohm trimmer R36 = 100 chm C1 = 10 microF. elettrolitico C2 = 100 pF ceramico C3 = microF. multistrato C4 = 100 pF ceramico C5 =1 microF, multistrato C6 = 47 pF ceramico C7 = 110 microF. elettrolitico CB = 1 microF: multistrato C9 = 1 microF. multistrato C10 = 10 microF. elettrolitico C14 = 100.000 pF muttistrato C12 = 10 microF. elettrolitico C13 = 100.000 pF multistrato C14 = 1 microF. pF multistrato C15 = 1 microF. pF multistrato C16 = 10 microF. elettrolitico C17 = 47.000 pF poliestere C18 = 10.000 pF poliestere C19 = 10.000 pF poliestere C20 = 2.200 pF poliestere C21 = 100 microf. elettrolitico C22 = 100.000 pF multistrato C23 = 100 microF. elettrolitico C24 = 10 microF. elsttroli C25 = 47.000 pF poliestere C26 = 10.000 pF poliestere C27 = 10.000 pF poliestere C28 = 2.200 pF poliestere C29 = 100 microF. elettrolitico DS1-DS2 = diodi tipo 1N4150 TR1 = NPN tipo BC547 fet tipo BF245 integrato tipo NES532 = integrato tipo NES532 S1 = interruttore MIC = microfono preaplif. Nota: tutte le resistenze sono da 1/8 Watt. B i jst @ ba: a ° (® 7S _ 4, ero 2 vito & Cres @ oO fig: Schema pratico di montaggio del microfono stereo preampiticato, Notate la presenza dei trimmer miniatura utilizzati per equalizzare la risposta in frequenza e della presa pila per l'alimentazione a 9 Volt. Per agevolare la lettura le dimensioni sono state aumentate. rcs Cr Fig.4 Foto di uno det montaggi di prova del microfono preamplificato rea- lizzato nel nostro laboratorio ed inserito nel mobile plastico appositamen- te predisposto e forato, ote a alan e esa ead 16 ausilio che consenta al soggetio interessato di riappropriarsi della propria capacita ucitiva, indi spensabile anche per gerantire una buona qualita di vita | nostro progetto vuole essere una risposta, sem- plice ed economica, a questa diffusa esigenza Come prevedibile, il risultato delfadozione di que- sto ausilio, & un immediato migliaramento dai rap- porti interpersonali e della qualita della vita Non bisogna infatti dimenticare che quanti sono affetti da un deficit uditive tendono progressive- mente ad isolarsi socialmente, a non partecipare a situazioni ed eventi in cui la propria condizione & di evidente ostacolo. Cinema, spettacoli teatrali, concerti, dora in pai non saranno preclusi e per molti la quotidianita tomnera ad offrire accasioni piacevoli di vita so- ciale. Ricordiamo poi che, in campo hobbistico, questo microfono pud trovare alcune interessanti appii- cazioni Pensiamo ai tanti amanti della natura, che potran- no utiizzario per captare il cinguettio dgli uccelli e il verso degli altri animali che popolano i! nastro territorio. ln questo caso sara perd necessario rendare pitt direttivo il microfono, ricorrendo ad esemgio ad una semplice parabola costituita anche da un co- mune imbuto di plastica (vedi fig.5). II cincuito pud essere abbinato ad una semplice cuffietta del tipo usato can i walkman o aii Ipod | SCHEMA ELETTRICO Lo schema del microfono ripradatto in fig.2 & ali- mentato da una normale batteria a 9 Volt. II suono del'ambiente viene captato dal micrafono MIC e preampiificato dal transistor TR1 Per evitare che un suono troppo forte saturi'am- plificatore IC1/A, il fet FT interviene come un Potenziometro autamatico. Se la tensione sul piedino 1 di IC1/A va altre la soglia_prestabilita da DS1 e DS2 (circa 0,7 Volt], il Gate di FT’ viene pilotato e la correnta che scorre da § a D fe abbassare la tensione in ingresso nel piedino 3 di IC1/A. IC1/B serve a generare la massa virtuale divi- SLETTROMICA mm dendo a meta la tensione di alimentazione per for- nire una tensione duale agli amplificatori operazio- nali 8 partire de una tensione non duale. Il segnale audio del micrafono viene inviato ai due operazionali IC2/A e IC2/B per ottenere due uscite indipendenti da une fonte sonora unica. Due trimmer, R13 e R14, regolano il valume dei due canali in modo indipendente portano il se- gnale audio sui due rami identici in cui @ presen- te un sofisticato controllo toni a tre ragalaziani medi, acuti e basi. Una cuffietta stereo da 20-30 ohm di qualsiasi tipo va bene per il nostro microfono ampiificato. Gueste tre regolazioni sono motto importanti, per- che vi ricordiamo che molte problematiche legate al'udito non sono legate all'ampiezza del segnale che arriva all'orecchio bens! alla tonalita. Lorecchio umano ud ucire i suoni nell'intervallo dai 20 Hz ai 20 kHz, Guesto limite superiore tende ad abbassarsi con Favanzare degli anni: molti adulti rion sono in gra- do di udire frequenze oltre i 16 kHz. Pit si va avanti con lta, infatti, 2 meno si riesco- no @ captare i suoni acuti, percha i tessuti diventa- no sempre pit! rigidi compromettendo la trasmis- sione del suono. Ecco spiegato perché il nostro epparecchio, esal- tando i toni acuti, risolve egregiamente questo problema, WM REALIZZAZIONE PRATICA In fig. potate veciere lo scherna pratico di montag- gio del microfono stereo preamplificato LX.1795. | primi componenti che vi consigliama di montare sono gli zoccoli per gli integrati 101, IC2, IC3. Dal lato opposto del circuito stampato saldatene tutti i piedini sulle piste in rame, usando una giu- sta dose di stagno, Diciamo questo perché spesso ci vengono invie ti in riparazione dei cirouiti che non funzionano soltanto perché é stata utlizata una eccessiva quantita di stagno che, passando attraverso i fori dello stampato, @ andata a cortocircuitare i piedi- ni dello zoccolo. Per saldare questi zoccoli é necesserio appoggie- re sul piedino la punta del saldatore, ponendo a contatto con quest'ultima il flo dello'stagno, del quale @ sufficiente fondere una sola goccia’ per piedino, mi PROGETTO IMBUTO MIcROFONO Fig.5 Per rendere il microfono piti direttivo, potete ricorrere ad una semplice parabola, quale Potrebbe essere ad esempio un imbuto in plastica o in metallo del diametro di 25 cm circa. Il microfono avvolto in un po’ di cotone idrofilo 0 di gommapiuma per isolarlo acusticamente, an- dra collegato al circuito tramite un comune cavetto ed inserito all’interno del collo dell’mbuto. Per i principianti che fossero interessati ad appro- fondire questo argomento, segnaliamo larticolo ad esso dedicato nell'ambito della lezione N.5 del nostro corso “imparare Felettronica partenda da zero” Volume N.1. Portata a termine questa operazione, potete inse- rine tutte le resistenze da 1/8 Watt c, dopo aver ripiegato ad U i loro terminali, potete pressarne il corpo affinché aderisca perfettemente al circuito stampato Dopo le resistenze, potete montare i diodi al silicio con corpo in vetro, siglati DS1 ; DS2, orientando il lato del loro corpo contornate da una fascia nera come evidenziato nella schema pratico di fig.3. Ogni volta che montate una resistenza 0 un dioda vi conviene tagliare subito leccedenca dei due ter 13 minali, servendovi di un paio di tronchesine oppu- re di un paio Gi forbici Proseguendo nel montaggio potete inserire tutti i candensatori ceramici, poi i poliestere ed infine gli elettrolitici, rispettando Ia polarita + © - dei loro due terminali. Completata anche questa operazione, innestate nei rispettivi zoccoli gli integrati IC1, IC2, IC3. Nel farlo, abbiste cura di rivolgere il lato’ contrad- distinto dalla tacca di riferimento ad U_ verso alto come evidenziato in fig.3 Potete ora prelevare dal biister i trimmer minie- tura necessari per equalizzare la risposta in fre- quenza, Ingerite quindi tali componenti sigisti R16, R20, R24, R27, R31, ABS, nelle posizioni indicate in fig. In alto nello stampato dovete fissare la presa uscita cuffie per i due canali (vedi fig. 3), Accanto a tale presa, sulla sinistra dello star pato, saldate i terminali del microfono MIC (vedi fig.3) A questo punto il montaggio dello stampato pud considerarsi concluso; pertanto dovete prawede- re ad alloggiarlo allinterno del mobiletto plastica che abbiamo appositemente predisposto (vedi fig.) Eseguite quindi il cablaggio dellinterruttore $1 2 della presa pila con lo stampato ed inserite nei fori presenti sul lato desiro e sinistro del mobile i due perni che, innestandosi nei trimmer R13 e R14, serviranno per regolare il volume dai due canal Collegate la pila da 9 Volt alla press pila, chiudete il mobile ed eseguite il colleuda del circuito. WT DTT ANAM Pee eT TTT AUNUAURNOROAONGTE EPP Lee TTT NCL ONC Ae TI DT niin TTT nT ST LETTROWIC "§ COSTO di REALIZZAZIONE Tutti | componenti necessari per realizzare il mi- crofono stereo preamplificato LX.1795 (vedi fig.3), compresi i circuita stampato ed il mobile plastica MO1795 Euro 35,90 A richiesta: 1 cuffia cod. CUF 10 (vedi fig.1) Euro 3,50 ll solo cireuita stampato LX.1795 Eure 5,00 | prezi sono comprensivi di IVA, ma non delle spese postali di spedizione a domicilio, —=g PROGETTO Uno degli applicativi della scheda interfaccia USB1734 é il plicometro pubblicato nella rivista N.244, uno strumento che consente la misura del grasso corporeo e che fornisce tanti altri dati utili a chi desideri migliorare il proprio stato di forma fisica. Quello che vi proponiamo é laggiornamento ‘i del programma “USB Plicometro” che abbiamo ora reso compatibile con tutti i sistemi operativi: Windows, Linux e Mac. Nella rivista N.244 abbiamo proposto un applica- tivo per Ia nostra interfaccia USB1734K (vedi r- vista N.229), che ha riscosso un carta interesse tra i nostri lettori Si trata del Plicometro, di uno strumento cioé che abbinato ad una particolare “pinza plicome- trica” permette di misurare il grasso corporeo, fornendo indicazioni indispensabiii a chi desideri sottoporsi ad un regime dietetico efficace. I programma utilizzato dallo strumento era com- petibile con i sistemioperativi XP home edition © XP professional e cid ne ha impedito utiliza da parte di quanti non disponevano di tali sistemi aperativi Ci siamo visti dunque “costretti” a rivedere il sof- ‘ware associato allo strumento, al fine di render- lo fruibile dal maggior numero di utenti possibile. E nato cosi questo aggiornamento del program- ma “USB Piicometro” che, oltre ad occupare una quantita di memoria decisarente inferiore nellharddisk, lo ha reso compatible con tutti i sisterni operativi: Windows, Linux e Mac. Condizione incispensabile € che sul pc utilizzato sia installsto Java, programma che potrete even- tualmente scaricare gratuitamente dal sito Sun. A quanti di voi fossero interessati ad avere infor- mazioni dettagliate riquardo il funzionamento del lo strumento, consigliamo di riandare a leggere Tarticole pubblicato nella riviste N.244, nel quale abbiamo spiegato le nozioni di massa magra e massa grassa ed abbiamo fornita indicazioni sulla metodica della plicometria, Gui prenderemo in considerazione le modalité di utilizzo del nuovo software che presenta alcune significative variazioni rispetto il precedente. ETTEOMIGA mm 9 exe pet 1 inmate's comenine Noma | conta ma eno | rca sa SG eonstaine saa, cas F Goma se ares se Sipe ten i |g Moco ee | ‘Frou comrcasore con) Frsadeamrtarane e202) "F romsscouie a Fig. 1 Per eseguire le misure can il plicometro, collegate al pc il cavo USB che fa capo alla scheda KM1734K e la pinza plicometrica (vedi foto pagina sinistra). Prima di caricare il programma, verificate a quale porta COM corrisponde la vostra sche- da cliccando con il tasto destro del mouse sull’icona “Risorse del computer” e in sequen- za su Proprieta, Gestione dispositivi (0 Gestione periferiche), Porte (Com e LPT). Nel nostro caso @ la COMS. : Attenzione: i/ numero della porta é diverso per ogni accesso USB anche dello stesso pc. Unita DVD RW (E) PlicoUSB_1.1 a © seul sempre questa operzione per ig.2 Inserite nel lettore, DVD 0 CD- immacin Rom, il CD-Rom siglato CDR1734/5. Orson’ main Sul desktop apparira la finestra "Au- ‘ toplay”. Cliccate sulla dicitura “Apri cartella per visualizzare i file”. pzion’ general ea cessiva vedi fig.4, Attenzione: per Joperazione suc- PROGETTO COR.1734/5 ALLA PINZA PLICOMETRICA BL P2 P3 Fig.3 E’ qui raffigurata la scheda interfaccia KM1734K predisposta per I'applicazione della misura della massa grassa. Sono visibili i tre pulsanti per la selezione e memorizzazione dei dati e la presa jack da 3 mm stereo che fungera da input per l‘ingresso del segnale analogico proveniente dal plicometro. ‘ Nota: chi fosse in possesso della vecchia versione della scheda, con pochi Euro di spesa potra avere l'aggiornamento o la sostituzione con una nuova. CS corres + wis vO MUSEU» Wadena > ee TS — acess micas eee 4 Fie attusmente al Fig.4 Dalla finestra di fig.2 si passa automaticamente a questa, nella quale dovete cliccare sulla riga di vostro interesse a seconda che il sistema operativo del vostro pe lavori a 32 bit 0 a 64 bit. Nel nostro caso clicchiamo su “Windaws64bit” e, nella fine- stra che si apre automaticamente, su “Plico USB_64bit_Setup”. SLETTROWICA mm installazione a .5 Si apriranno in sequenza due finestre nelle quali dovrete clicca- Sosa re sul tasto “Si” e sul tasto “Avanti”: sri cas e questa terza finestra denomina- SE atari me ta “Installazione di PlicoUSB_6abit” nella quale dovrete cliccare sul tasto ‘avanti’. Cliccate ancora sul tasto “Avanti” nella finestra successiva Fig.6 L’apertura della finestra a lato indica che il proceso di installazione del programma “USB Plicometro” é concluso. Cliccate semplicemente sul tasto “Fine” Fig.7 Automaticamente alle icone presenti sul desktop si aggiungera quella relativa al programma *Pl coUSB” in cui @ raffigurata la pinza plicometrica. Cliccate su tale icona per aprire il programma. Fig.8 In questa prima finestra dovre- te inserire, a destra, i dati anagrafici relativi alla persona che si sottopo- ne alla misura, alla quale verra au- tomaticamente attribuito un numero identificativo (1d). ‘ Cliccate quindi sui tasto “Salva” e poi su “Nuova misura”. mai PROGETTO Slee a essences OE esvoae/ eo : | oe : | cama come = oe . s = 5 Fig.9 Vi comparira questa finestra nella quale compaiono i dati anagrafici che avete + inserito, Scrivete nell’apposito spa la porta Com utilizzata. Quindi cliccate sulla casella “Connetti”. A seconda dell‘equazione che selezionerete (ad esempio quella di Durnin-Womersley), vedrete illuminarsi nel riquadro denominato “Misure plicometro”, le caselle relative ai valori delie pliche interessate. Con il pulsante nero (usato comé un mouse) cliccate sulla descrizione della plica che desiderate misurare e, presa la plica tra le branche del plicometro, premete il pulsante rosso per memorizzare il dato. Fig,10 Cliccate ora su “Calcola” per ot- re tenere i dati relati- vi alla_misurazione © questi verranno ea sotxcpve : visualizzati_ nelle : Pease / le relative caselle. Il eater grafico. evidenziera > | See Pesseraine in’ modo inequivo- = | Seucteas reandinee cabile il rapporto tra ¢ fen cone la massa magra e la massa grassa della persona_ sottoposta a test, Sulla base di questi dati, 'opera- tore potra’ decidere di stilare una dieta personalizzata e for- nira tutte le indica- zioni del caso. Per terminare o pro- cedere ad un’altra misurazione cliccate sul tasto “Chiudi”, (aricaise eagraica a ‘cme ome Ove Picoetrn dl ROSE MARIO eme.| wo a_i 28 Fig.11 Tornando alla finestra relativa all’anagrafica e cliccando sul tasto “Aggiorna”, dati ottenuti verranno automaticamente inseriti nella tabella in basso, accanto all’ SLETTROMICA mm eames dentificativo della persona sottoposta a test e alla data in cui quest’ultimo é stato =o oo Eerie vere] en rete . Potrete cosi realizzare un vero e proprio archivio dati. Fig.12 A distanza di tempo é possibile sottoporre nuovamente la persona a test, per verificare | risultati ottenuti. Nell’esempio riprodotto in figura, il Sig. Rossi che alla prima misurazione era stato definito “obeso”, gra; propriato, ha conseguito un sensibile mig ad un regime alimentare ap- ora mento del rapporto tra messa magra massa grassa, pur rimanendo al di sopra dello standard considerato ottimale. “31 PROGETTO CDR.1734/ (iapicciss File Pccmetia Help fz capone = | ee ee eam oe PlcoMetrin a ROSSE MARIO. Mba Fem ns. te Fey. Seca WG BRL, Tor A. Fig.13 Aggiornando la cartella anagrafica del Sig. Rossi con i dati ottenuti in accasio- ne dei test successivi @ possibile verificare i progressi pil! o meno significativi ottenuti nel tempo e apportare eventuali aggiustamenti nel regime alimentare e nello stile di vita al fine di raggiungere la forma fisica desiderata. : Se ee cere: | i eran Somempaee Tae hl Tir Ade {ee Fig-14 € quindi possibile sottoporre al test altri pazient! selezionando "Nuovo" ed inserendo la nuova anagrafica come qui esemplificato. Selezionando “Nuova misura” si potra quindi procedere con il test. SLETTROMICA a (oie ai | Meare comet nm | leone [| ema an Feeadee Fig, 15 Nel caso del Sig.Neri, i dati rilevati mettono in evidenza un diverso rapporto tra massa grassa € massa magra, che indica una condizione di sovrappeso che necessita di un appropriato correttivo. Anche i dati relativi a questo secondo paziente possono essere memorizzati in un’altra cartella anagrafica, che potra essere consultata ed integrata con nuovi dati dall’operatore § MCOSTO di REALIZZAZIONE Interfaccia USB siglata LX.1734 comprendente la _schede KIM1734K premontata in SMD e il CD-Rom CDR1734, gratuito, con i pragrammi pubblicati nella rivista N.239 Euro 80,00 Tutti gi accessori utili per realizzare il_plicometra LX.1734/5 {vedi fig.3] compresi il mobile plastico MOXO4 e i! CD-Rom siglato CDR1734/5 contenente l'aggiarnamento del software reso com- patibile con tutti sistemi operativi Euro 18,50 La pinza plicometrica (cod.SE1.8) Euro 98,90 1 CD-Rom siglato GDR1734/5 contenante laggiornamento del sof- tware reso compatibile con tutt’ | sisterni operativi Euro 10,50 osti sono compransivi di IVA, ma non delle spese postali di spe- dizione @ domicilio, Questa nuova magnetoterapia professionale rappresenta una sintesi delle migliori caratteristiche delle due versioni precedenti, LX. 1293 ed LX.1610, e i loro superamento grazie all'adozione di un componente d’avanguardia quale il microprocessore tipo Cortex M3. Inserita all'interno di una comoda valigetta 24 ore che I'ha resa portatile, potrete portarla sempre con voi @ praticarla all‘occorrenza ovunque vi troviate. | lettori pit) assidui ci fanno osservare che alcuni progetti vengono da noi riprapasti a distanza ci tempo nella Fivista, Si trate di una osservazione che non ci coglie imprepareti, in quanto la nostra é una scelta piani- ficata e consapevole non certo imputabile 4 man- canze di idee o di impegno. Tutti i progetti repliceti hanno, infatti, un filo con- duttore che li accornuna e che si chiara “indice di apprezzamento alto”. Si watta in sostanza di kits che hanno riscosso particolare favore e per i quali molti lettori ci ri- chiedono aggiornamenti o versioni piu evolute. Altri progetti non seguono lo stesso destino per i piu Svariati motivi: perché non hanno centrato il tanget giusto, perché la rivista non arriva alla nic- chia professional per la quale sano stati pensati ©, semplicemente, perché finalizzati a soddisfare le esigenze di una ristretta cerchia di hobbisti. Vi @ poi una condizione oggettiva che, talvolte, ci impone questa scelta ed & lobsolescenza di uno © piu! componenti che compongono un kit e quindi limpossibiita a completarne il confezionamento. Nel caso specifico della magnetaterapia, i nume- ri delle vendite dimostrano quanto sia stata ap- prezzota, tanto da essersi rivalata nel tempo uno. dei kit di punta della nostra produzione. Guesto ci ha indotto @ proporne version vie vie aggiomate, adottando componenti allavanguardia e aumentandone le potenzialita, Un esempio per tutti, a versione RF con ST7. LX.1640 pubblicata nella rivista N.222 nel 2005. Da quell'anno ad oggi si é verificata non solo una significative evoluzione tecnologica, ma anche un ampliamento degli studi in merito ‘ai meccanismi Gi azione terapeutica della rediofrequenza e cid ci ha indatto @ prendere in considerazione l'aggior- namento di quel progetto. Cid nellinteresse del fruitore finale e della persi- stenza sul mercato di una apparecchiatura de tut- ti cansiderata di grande efficacia terapeutica 1! cuore della machine che ora vi presentiamo 6 un microprocessore del tipo CortexMI3, cicé un micro I cui architettura ha una configurazione tipo ARM, Alcuni “fratelli maggiori” di questo micro li trovia- mo sui palmari, ad esempio I'ARM3 é montato sul Blackberry, e il 90% delle Tablet can Android utilzzano un ARM come microprocessore. Grazie all'adozione di questo componente Nuova Elettronica ha perseguito i duplice obiettivo di mantenersi_ sempre all'avanguardia nel proprio settore e di tutelarsi rispetto lobsolescenza dei camponenti montati nelle apparecchiature prece- denti. 1 Quali sono i segreti della sua efficacia ? Per comprendere il meccanismo dazione della magnetoterapia RF, dobbiarno prima fare alcune considerazioni in merito alla madaiité di trasmis- sione de! dolore attraverso il sistema nervoso. Ricordiamo che le posture errate che assumiamo inconsapevolmente, Ia carenza di calcio o incidenti traumatic, possano provocare la compressione meceanica di un nervo. Leffetto della compressione del nervo é I'infiam- mazione del medesimo. Cid comporta il dolore fisico nella zona in cui quel nervo ha sede. Prendiamo in considerazione alcuni esempi con- a dire diffusori e alimentatore .1 La scelta di inserire questa nuova Magnetoterapia RF in una valigetta 24 ore ¢ legata all’ dea di rendere portatile lo strumento corredato di tutto il necessario per eseguire la terapia, vale SLETTRONICA mam creti : Come abbiamo esemplificato in fig.12, se alcuni nervi vengono compressi dalla vertebra LS (sigla che identifica la vertebra lombare n.5), si potran- no avere delle fitte lancinanti nell'area della gamba che abbiamo contraddistinto nel disegno can tale sigle € con un colore {le aree del corpo sono spe- cular). A seconda dei nervi interessati, saranno coinvolte le parti anatomiche contraddistinte dalle sigle L2, 13, La. Per eliminare il dolore si possono seguire strade diverse: + il calore: riscaldendo Ia parte dolorante con una borsa per acqua calda si allevia infatzi il dolore; + una pastigiia di antinevralgico 0 una iniezione di antinflammatorio; = “imbrogliare” il cervello. Scartiamo le prime due essendo l'una di modesta =] PROGETTO KM.1796 swversione eu wstzaNt Fig.2 In linea di massima il segna- le elettrico che viaggia sul nervo & unidirezionale e si origina sulla su- perficie del nervo con un potenziale negativo di circa 70 mV. L'impulso ae come vedete non @ ON OFF ma ha ad un‘ampiezza proporzionale allo sti- molo che rappresenta (pit é alto il t dolore pit é alto limpulso). vsione “oatca ‘ust (GENERATORE . MPah ASSONE ( NERVO | ‘cenenarone visione reonica ‘MPULSI ‘ASSONE( NERVO } Fig.3 Anche se nella maggior parte dei casi gli impulsi.viaggiano in modo unidirezio- nale, a livello di certi nervi (assoni) alcuni potrebbero viaggiare in modo bidireziona- le; a livello dei neuron! intervengono per dei controlli che Aon permettono il passag- gio degli impulsi che si muovono in senso “sbagliato”. Se anche il nostro apparecchio emette arbitrariamente campi elettrici RF in diverse direzioni, il nervo li convoglia comunque nella giusta direzione. efficacia e ('altra portatrice dei tanti effetti collate- rali legoti al’ assunzione dei farmaci. Ci soffermiamo invece sulla terza, la pit! efficace ed innocua. I nervi che trasmettono la sensazione dolorosa sono detti radici o fibre delta (5) Nelle radici, che hanno un dismetro di circa O,3- 4,3 micrometri, gli impulsi_nervosi viaggiano @ una velocita compresa tra 0,7 e 2,3 m/s ed han- no un periado di potenziale di picco di 2 sec e 2 sec di riposo. Nelle fibre 8, che hanno un diametro di 2-3 mi- crometri, gli impuisi nervosi viaggiano a una ve- locit8 compresa tra 12 e 30 m/s ed hanno un periodo di potenziale di picco di 0,4 - 0,5 sec & 0,4 - 1 sec di riposo. E evidente che I'impulso elettrico che si propa- ga nel nervo & piuttosto lento rispetto agli impulsi letzronici che possiamo generare noi con il pan- no irradiante. Se ne deduce che se con gli impulsi generati dalla magnetoterapia bombardiamo i! nervo dolorante, questi, viaggiando ad una velocité compresa tra 0,7 m/s ¢ 30 m/s, arriveranno al cervello prima di quelli originati dal dolore. Lteffetto antidolorifico si esplica perché gli impulsi inradiati dal nostro panno agiscano in cancorrenza con quelli dolorifici e, viggiando pil velocernente, giungono prima al cervello facendo si che quest'uk timo “dimentichi" per casi dire il nervo infiammato dolorante. Le variazione automatica dalla frequenza pit! bas- sa fino alla frequenza piu alta propria della nostra ‘apparecchiatura, ci serve per indurre gli impulsi benefici esattamente sul nervo di lunghezza com- parabile alla lunghezza d/onda delfimpulso prodot- to. Guindi, ipotizzando che il nervo ammalato abbia una lunghezza di 70 em, vorra dire che assorbira tutti gli impulsi da 88-108 MHz. Se il nervo ammalato ha una lunghezza "X’, gli impulsi di frequenza assorbiti saranno pari a: frequenza MHz = 300.000 : “X*metri lunghezza nervo In pratica si procede allo stesso modo di quando si calcola la frequenza di accord in funzione della lungheza d'onda per antenne diverse. SLETTRONICA mm Pensete ai nervi come a tante antanne riceventi sulle quali, a seconda delle lunghezza, esplicano il loro patenziale benefico ben determinate frequen- ze. Come é possibile fornire ai vari nervi il corrispetti- vo potenziale ? Somplicemente utilzzando un gerieratore RF che produce una frequenza di base {nervi lunghi) che passo dopo passo arriva alla frequenza pil alta (nervi pid: corti). Abbiame aggiunto alcune frequenze fisse che ‘sono di elezione per alouni trattamenti. @ SCHEMA ELETTRICO Questa magnetoterapia @ stata progettata per funzionare con un normale slirnentatore commer- ciale, anche multitensione, o 12 Volt. Naturaimente suggeriamo che 'alimentatore sia di buona qualita @ stabilizzato, per evitare che il ripple si sovrapponga alle onde del tratzannento. Per maggione chisrezza di esposizione abbiamo suddiviso lo scherna in blocchi contraddistinti da colori diversi (vedi fig.4). 1 Blocco Micro Il micro svolge la funzione di attivare, per mez- zo di tre semplici pulsanti, tutti i comandi atti a modificare il tipo di modulazione e il tampo del trattamento - Inoltre, alle uscite 42 ¢ 30, fomnisce un segnale modulato con la frequenzs di 400 kHz. Natural- mente si occupa di accendere il led che corrispon- de al comando impertita, Alla fine del trattamento attive il buzzer e spegne le modulazione dei 400 KHz. BBiocco B Il segnale generato dal micro a 400 kHz attraver- 90 le porte 1G2/A - IG2/B pilota il TR1 col segna- le composite @ radiofrequenza che verra irradiato dal panno. Naturalmente laltro canale é semplicemente spe- culare @ questo, Blocco A Si tratte di un oscillatore libero che, sommandosi mal PROGETTO KM.1796 col segnale generato dal micro, lo arricchisce di armoniche cosicché il segnale effettivamente ir- radiato dal panna contiene armoniche che venno fino alla gamma dei 400-500 MHz. Guesto circuito serve per testare [vedi R27) la presenza del segnale RF e di conseguenza cel cif- fusore. Come vedete il circuito presenta un raddrizzatore di precisione formato da DS10, DS9, IG2F. Se non viene rilevato i segnale portato sul piedino 2 di I€4 il doppio contatore rende fissa la luce del led DL2 ‘Al contrario, in presenza di sagnale, il doppio con- tatore si occupa di far lampeggiare il led DL2, con frequenze otticamente percepibili, a conferma del normale funzionamento dell apparecchio. | gruppo che fa capo a IC4/F funziona esatta- mente allo stesso modo. 1) COMANDI DEL MICRO @ Frequenza SW Se non viene scelta nassuna frequenza, il micro genera un segnale formato da una serie di pac- chetti ognuno dei quali capre la larghezza di tern- po di circa 100 micrasecandi con allinterno una serie dimpulsi di circa 400 kHz. Guesti impulsi, che raggiungono un’ampiezze di cirea 70-80 Volt picco/picco, vengono irradiati da un panno irradiante e poiché penetrano nel corpo in profondita, svolgono velocemente la loro benefica azione terapeutica. Gi impulsi terapeutici da utilizzare nella Magne- taterapia RF sono dei pacchetti composti da 40 (400 kHz) sirettissimi impulsi della durats totale di 100 microsecondi (100 kHz) Rispetto alla precedente LX.1610, abbismo ag- giunto la frequenze di 78 Hz per cui la nuove se quenza é la seguente: 78 impulsi al secondo 4156 impulsi al secondo pI 1.250 impulsi al secondo 2.500 impulsi al secondo Ognuno i questi cicli viene ripetuto 5 volte con la seguente tempistica in crescendo: 78 impulsi per un totale di 2 minuti it er un totale di 2 minuti er un totale di 2 minuti Per un totale di 2 minut’ ri pulsi per un totale di 2 minuti 2.500 impulsi per un totale di 2 minuti in modo da raggiungere 6O minuti complessivi ®, raggiunto questo tempo, il microprocessore IGS interrompe il trattamento, segnalando tale interruzione con una nota acustica emessa dal buzzer, Ml Frequenza da 78 a 2.500 Hz Abbiamo inserita una caratteristica che solo la Magnetoterapia LX.1283 possedeva, cioé quella di poter selezionare a proprio piacimento la fre- quenza modulante, Non essendo la potenza del micro usato un no- stra limite, abbiarno fatto si che premendo il tasto Freq. e selezionando una delle 6 frequenze si pro- duca un segnele caratterizzato da un duty in linea con la frequenza scelta. m Tempo C Rispetto alla precedente abbiamo inserito la pos- sibiita della programmazione del tempo della te- rapia. . Premendo il tasto Time accendiamo ii led Ge imponiamo alla magnetoterepia AF il ciclo di 6D. minuti completo alfinfinito Tempo da 1 ora a 6 ore Se invece scegliamo un valore tra 4 e 6, premen- do 1 imposteremo un trattamento minimo di 4 ora, premendo 2 imposteremo un trattamento di 2 ore © cosi via fino alla bellezza di 6 ore. Neturalmente queste frequenze sono del tutto ine ocue € nen preducono alcun tipo di sensazione sulla nostra pelle Se ji diffusori funzionano e il segnale & corretta- mente presente in uscita i led corrispondenti, DL1 0 DL2.o entrambi, larmpeggiano. ‘Se questi diodi led rimangono spenti significa che fawolgimento allinterno del panne irradiante & in cortocireuita o che il diffusore non € connes- 80, AETTROWICA m cscuaToee Dnver-aupus. CONTRO PRESENDA RE DOAVERS ANU. cOMTROLOPESENZAAF Fig.4 Schema a blocchi della magnetoterapia RF. Lo schema elettrico del progetto é riprodotto in fig. 6 e lo schema pratico nelle figg.7-8. ideeleeeaeli Nf] HY revs Fig.5 Abbiamo utilizzato un micro eee delia serie ARM. ronan Naturalmente abbiamo scelto il mi- cro pill piccolo della serie perché le periferiche da gestire, vale a dire led € pulsanti, sono pochissime. ‘STM32F103 4. megaohm 4,000 ohm 4.000 ohm 22 ohm 2.200 ohm 270 ohm 22 ohm 22 ohm 22 ohm 10.000 ohm 41.000 ohrn 100.000 ohm 1,000 ohm 22,000 chm 270 ohm 33.000 ohm 000 ohm 22 ohm 2.200 ohm 270 ohm: 22 ohm 22 ohm 22 ohm R24 = 10.000 ohm 00.000 ohm megaohm 10.000 ohm 10.000 ohm SO = 10.000 ohm 470 pF multistrato 470 pF multistrato 4,7 microF. eletirolitico 100.000 pF multistrato 000 pF muttistrato {00.000 pF multistrato 00.000 pF muttistrato 00 pF multistrato G8 = 100 pF multistrato C10 = 10.000 pF multistrato C11 = 1.000 pF muttistrato C12 = 100.000 pF multistrato C13 = 4,7 microk. elettrolitico 4.000 pF mul 1,800 pF muttstrato C17 = 100.000 pF multistrato 18 = 1 microF. multistrato C19 = 100.000 pF multistrato c20 aoe multistrato 100.000 pF multistrato C22 = 100 pF multistrato C23 = 100 pF multistrato C24 = 10.000 pF multistrato G25 = 1.000 pF multistrato C26 = 1.000 pF multistrato G27 = 1.000 pF multistrato 38 = 1,000 pF multistrato C29 - C32 = 22 pF multistrato 33 = 100.000 pF multistrato x4 34 = 100.000 pF muttistrato C35 = 100.000 pF multistrato G36 = 4,7 microF. elettrolitico JAF microHenry impedenza YAF2 = 10 microHenry impedenza JAF = 100 microHenry impedenza JAF4 = 10 microHenry impedenza YAFS = 100 micraHenry impedenza JAFE = 10 ihenry impedenza XTAL1 = quarzo 1 MHz XTAL2 = quarzo 32,768 kHz DS1-DS4 = diodi tipo 1N4150 DSS = diodo ti 592 Ds6-0s12 tipo 1N4150 DL1-DL17 = diodi led NPN tipo BFG135 NPN tipo BFG135 ‘TRS = NPN tipo BCB47 IC1 = integrato tipo 74HCO4 IC2 = integrato tipo 74HC04 tegrato tipo TA78LA5 iwegrato tipo STMS2F103 integrato tipo K2936 ulsanti jannettore 7 poli disco piezo Nota: tues! i componenti sono SMD. ELETTRONICA Fig.6 Schema elettrico del KM1796. Di questo progetto esiste solo la versione SMD perché per la sua realizzazione ci siamo adeguati alla natura del micro che ha appun- to un formato SMD ed, inoltre, perché da molti lettori ci @ giunta richiesta di minia- turizzare i nostri circuit aa PROGETTO KM.1796 Fig.7 Disegno dello schema pratico della magnetoterapia visto dal lato sul quale trovano posto la maggior parte dei componenti in SMD. Fig.8 Disegno dello schema pratico della magnetoterapia visto dal lato opposto dove sono montati i pulsanti, i diodi led e i quarzi. @ REALIZZAZIONE PRATICA Per rendere il progetto portatile lo abbiamo rea- lizzato in tecnologia SMD e lo forniamo gia pro- grammato e collaudato. Abbiamo pensato di inserirla allinterno di una co- moda valigetta 24 ore, per consentirvi di avere sempre con voi lapperecchiatura, anche in ferie, riunendo in un insieme compatto anche i panni irradianti ¢ falimentatore. Dopo aver fissato il circuito SMD alla mascheri- na (vedi fig. 1}, dovete fissare i due tubolari alla valigetta per mezzo delle viti autofilattanti che vi forniamo, ponendo sopra di essi la mascherina, che andra a sua volta fissata nei 6 fori dei due tubolari. A questo punto la vostra magnetoterapia RF & pronta per lutilizo. am ™ MODALITA’ D'USO Lutilizzo pratico di questa magnetoterapia & molto semplice. E infatti sufficienta innestare nella presa uscita Ao nella presa useita B lo spinotto abbinato al panna inradiante e poi awitario. Poiché le uscite sono separate, & possibile utilizza- re un solo penno oppure anche due panni nel caso si debbano tratiare contemporaneamente due arti, oppure un panno stretto da awolgere attorno una gamba o un braccio ¢ un panno largo per il petto 0 la schiena, Nelle illustrazioni comprese tre fig.15 e fig.26 ab- biama esemplificato le posizioni e le madaiité di ap- plicazione dei pani abbinati alla magnetoterapia a saconda dellaffezione da curare, Specifichiamo che i panni disponibii sono di due tipi: Fig.9 Foto del panno irradiante modello PC.1293 delle dimensioni di 22x42 cm com- pleto di cordone e spinotto professionale. Questo panno é indicato per trattare ampie zone del corpo, ad esempio, per eliminare ll dolore alla schiena, al petto e piu in ge- nerale per rinforzare le difese immunitarie dell’organismo. Fig. 10 Foto del panno irradiante modello PC.1324 delle dimensioni di 13x85 cm com= pleto di cordone e spinotto professionale. Questo panno, simile nella forma ad una Sciarpa, é particolarmente indicato per curare la cervicale, i dolori alle articolazioni e per accelerare la calcificazione ossea nel caso di fratture o lussazioni. =i PROGETTO “KM 1796 Fig.11 Le aree colorate corrispon- dono alle zone di irraggiamento del dolore quando le vertebre cervicali C3-CB o le vertebre toraciche T1-T5, a causa di traumi di varia natura, su biscono degenerazioni o alterazioni, tali da comprimere i nervi che attra- versano gli omologhi canalt interver- tebrali : Fig.12 Nella foto a lato le aree co- lorate corrispondono alle zone di ir- raggiamento del dolore quando sono le vertebre lombari L2-L5 a subire : degenerazioni 0 alterazioni in conse- guenza a traumi. Fig.13 Nella foto di destra le aree colorate corrispondono alle zone di irraggiamento del dolore quando le -vertebre lombari L5 subiscono dege- nerazioni 0 alterazioni di varia natu- ra. Potete notare come un trauma a carico delle piccole vertebre sacrali 1-3 provochi Iirradiazione del do- lore su una superficie molto vasta. uno rettangolere PC.1283 delle dimension’ ci 22 x terapia silimitano a due soli casi: 42 cm e uno lungo a forma di sciarpa PC.1324 dele - non deve essere praticata dalle persone alle qua- dimension’ di 13 x 85 em |i stato applicato un pacernaker; non deve essere praticata dalle donne nel perio- .CONTROINDICAZIONI do della gravidanze In caso di dubbi particolari vi consigliamo di rival- Le contraindicazioni elutilizzo di questa Magneto- —_gervi al vostro medico di fiducia. SLETTRORICA » COSTO di REALIZZAZIONE La magnetoterapia siglata KM1796 gia mon —_Alimentatore da 12 Volt siglato KIMO3.001 tata con componenti in SMD, collaudata © pro- Euro 10,00 grammata, inserita allinterno della valigetta 24 ore insieme allalimentatore KMO3.001 e ed anno irradiante PC.1293 delle dimensicni ci un panno PC1293 Euro 238,00 22x42 cm (vedi fig. 9) Euro 25,00 Costo delle singole componenti del progetto: Panno irradiante PC.1324 delle dimensiani di 13x85 om (vedi fig. 10) Euro 25,00 Mascherina MA17S6 + scheda montate KIM1796K con compénenti in SMD program- Custodia igionica in carta pannosigla PC1680B mata e collaudata Euro 210,00 per riporre il panno irradiante dopo uso Euro 2,50 Valigetta 24 ore MK1796 compresi tubolari forati per il fissaggio delleletzronica nella valiget- | prezzi sono comprensivi di IVA, ma non delle ta e viti Euro 28,00 —_spese postali ci spedizione a domicilo. Fer eas ECan ‘senor Fig.14 L’alimientazione della magnetoterapia & garantita dall'alimentatore KM03.001. Per evitare di danneggiare il circuito, prima di effettuare il collegamento all’alimenta- tore occorre selezionare il corretto valore della tensione di uscita ructando sul valore di 12 Volt il commutatore rotante. Inoltre dovrete selezionare la polarita della tensione di uscita mediante I'inserzione dell’apposito spinotto, che per una corretta inserzione dovra essere siglato 5.5x 2.1. Lo spinotto andra inserito nel verso indicato in figura, maa PROGETTO Fig.15 Per curare il torcicollo ed anche —_Fig.16 Per curare i dolor! all’articolazione il dolore alla cervicale basta avvolgere il delia spalla, potete sempre utilizzare il { panno irradiante attorno al collo come se —_panno a sciarpa_posizionandolo sulla zona + fosse una comune sciarpa. dolorante a destra o sinistra, E 1 7 : 1 \ 2 Fig.17 Per i dolori alla schiena localizzati —_Fig.18 II panno pud essere posto sulla { lungo la colonna vertebrale conviene inse- _schiena anche in senso orizzontale. Se in- rire il panno sotto la camicia o la maglia_ —vece volete curere delle leggere forme ci per tenerlo in posizione. bronchite potete posizionarlo sul petto. e 1 + Fig.19 Per i dolori intercostali potete uti- __Fig.20 Nel caso dei dolori lombosacrali ¢ { lizzare il panno piu lungo awolgendolo _—delia_nevralgia del nervo sciatico potete + intorno al tronco e tenendolo in posizione _utilizzare il panno pill largo o quello pid + inserendolo sotto la camicia o la magiia. stretto a seconda della zona interessata. SLETIBONIGA me * Fig.21 Per accelerare la calcificazione os- _—‘Fig.22 Potete utilizzare il_panno anche sea in caso di frattura_all’avambraccio, er lenire i dolori localizzati nella regione dovete avvolgere il panno tutt’intorno alla lombare come nel caso di quelli provacati zona interessata, anche se ingessata. dall’ernia al disco. ve ' : Ss Fig.23 Per attenuare il dolore provocato —‘Fig.24 La magnetoterapia é efficace an- dalia sciatica 0 da strappi muscolari aca- —_che nel lenire il dolore all’articolazione del rico degli arti inferiori, avvolgete il panno —_—_ginocchio 0 quello provocato dagli strappi attorno alla zona interessata. Muscolari, frequenti tra gli sportivi. ' | ‘ Fig.25 Nel caso il dolore provocato da cau- Fig.26 La magnetoterapia si rivelera effi- { se diverse, artrosi, frattura, lussazione, _cace nell/accelerare il processo di guarigio- Circoscritto’al polso‘o all’avambraccio, av- ne anche nel caso di frattura o lussazione + volgete il panno come indicato. di tibia, perone o malleolo. : ll” PROGETTO KM.1796 IL microcontrollore utilizzato in questa Magnetoterapia RF e’ un ARM 32-bit Cortex™-M3 CPU Core di ST Microelectronics siglato STM32F103C8T6. Caratteristiche: 72 Mhz di frequenza massima Memoria 64 Kb di memoria FLASH 20 Kb di memoria SRAM Alimentazione , reset da 2,0 V'a 3,6. Powiér On Reset(POR) Power Down Reset(PDR) Programmable Voltage Detector (PVD) Clock Ostillatore 4 = 16 Mhz Oscillatore 32 Khz per il Real Time Clock (RTC) con calibrazione RC interno 8 Mhz (HSI) RC interno 40 khz, (LSI PLL da 1a 9 per il clock della CPU Low power Modalita’ Sleep,Stop e Standby \Voat alimentazione per RTC ¢ Salvataggio registri sistema 2x 12-bit A/D converter Range di conversione 0 ~ 3,6 V Modalita Dual-sample & hold Sensore di temperstura interno 10 Canali per dispositive DMA 7 canali di DMA(Direct Mernory Access) Periferiche supportate: Timer, Adc, Spi, 12C, Usart Porte 1/0 (fast) 37 pin di 1/O tutti mappabili su 16 vettori di interrupt esterni . 5 V tolerant Debug (modalita) “Serial Wire Debug (SWD) STAG 7 Timers. 3. Timer a 16 bit pgnuno con 4: Input Capture (TC Output Compare (OC) Pulse Width Modulation (PWM) Pulse Counter Timer 16 bit con Pwm motor control 2 Watchdog timers SysTick timer con downcounter a 24 bit 9 Interfacce di comunicazione jone seriale sincrona 12C jone seriale sincrona SPI 3 Interfacce comunicazione seriale asincrona USART {150,7816, Lin, modem contra!) interfaccia’ comiunicazione CAN, Interfaccia comunicazione USB 2 full speed SETTRONICA mom ‘$TM32F103xx performance line block diagram BSS Sas a= ae fora] = seca Torr Fe |_| feo=2t0 sev agent TP coneeuncrs KE] ren sae] Ete Ps un rraste aE) oo ono san Tr o i eon Fed] ons Peay ee at evDOA, R) | Cacao “SUPPLY =r et ee aaa jee | Net owe Kaa? TE mrsarcepl anon KEI rasacoy eros = ee wor K=> | ce = oreo KE} a wai oe Kd R oa 4 -| sone ke = 1 F eco CL, SK SEER chem Jap Sam, A USBOLWCAN_ AX, ur u Kf woe 1 Diagramma a blocchi del microcontrollore STMIS2F 103C8T6 Soffermiamoci sul blocco GP DMA. Come detto nelle caratteristiche generali questo microcontrollore dispone di 7 "canali” DMA I DMA ‘Direct Memory Access” (accesso diretto alla memoria) & un meccanismo che permette allhardware del microcontrollore di accedere direttamente alia memoria di sistema per scambiarsi datl, oppure leggere da petiferiche o serivere su perferiche, senza chiamare in causa la CPU per ogni byte trasfertotramite Il meccanismo delinterrupt e la successiva richiesta di operazione, ma generando un singolo interrupt per bloceo trasterito. DMA, tramite il rispettivo elemento hardware (DMAC), ha quindi il compito di gestire i dati passanti nel BUS, pormotiondo a poriferiche che lavorano a velocita diverse di comunicare senza assoggettare la CPU a un enorme 4 PROGETTO KM.1796 Clock tree > 4), een niboltn & 0 BBD reer mmm PROGETTO : Lx.1800 void ent BYTE ‘set_tris_led(LCD_WRITE); ledis=05 ledrw =; ledeiable 0 dlelay_ms(t5) fe tH ie_send- nibbles), ecm ‘Jed_send_nibble(2); for +4) send belo INIT. STRINGED: ‘void led_gotoxy( BYTE x, BYTE y) [ BYTE address; ayt=) auldreseled_ Hine tos the address-05, address =% 1; leone oadcen vid led_pute( char) ( swith ()[ ease Wi Jed_send_byte(01)s delay-ms2h, ‘ease nts led_gotoxy(1,2); break; ase VB led send_byte(O.0x10); breaks ydeftlt ste send. Bytto break ) charloa_get( BYTE x, BYTE) ( one a 2 led (xy); EC eid rt) a bay gov . ae wah sad by led.rs=0; ae return(value); Porsssveusnscvennoneaanborecebsanssninesddcennetenseeceutsenvessserenenneeee Livello di tensione del ADC dalla graite della carta Lo traduce in un livello digitale 10°bic: SV > 1024 Xu (1024x Volt Analogco)/5_ punto massimo preliev segnale 310 “> x X= 2048xvolr analogies panto massino prelieo segrale per tsiera Intervalli di tensione equivaienti ai tasti calle note emesse dal programma DO 0,50-> 0,80 nu 102-> 164 SLETTROWICA mom 0,80 -> 1,05 sna 164-> 215 103 > 120 00215 > 246 Mb i,20-> 140”. 246 > 297 ML 1,35 ->1,70 0 297 > 348, FA. 170-5200 348 -> 409, SOLb 2,00-> 2,20"... 409 > 451 SOL 2.20-> 240 ..u 51 -> 492 LAb 240-> 2,60 “492 > 533 TA 260-> 2,85 ...'533 > 584 Sib 285-5 3,10 sed > 635 SE 310-5 3,40 ..635-> 696 Senza sfiorare > 4,05V 830 ‘include <16F877.h> device ADC=10 ‘fuses XTNOWDT.NOPROTECLNOLVP suse delay(clock4M0) include “ede” define resolucion 5.0/1024 / velocit di lettura Adefine dol 239 {/ 262 Ha C Variabili in eprom Pdefine rob 226 {/277H2 Adeline re 213 /f294Hz_ D define mib 201 //311 Hz © ‘define mi 189 //330H2 & define fa 179/149 Hz F ‘define solb 169 1/370 He define sot 160 1392 Hz G define lab 151 //415 Hz a define la 142 /1440 He A define sib 134 1466 Hz) define si 127 // 4942 B “HMdefine ree PIN_CL ‘define play PIN. C2 int] soun Jnt8 valor carga=0; —//valori da caricare nel timer int8 t=; i} valore di reset del timer Jnt§ denbora_aurrera; /!Iunghezza nota ints denbora_atvera; (/ lunghezza silenzio Interrupeion timer Fint_rtee ‘oid sonido{void) if{sound) ouput togle(PIN_ Co) ‘output_Jow(PIN_CO); set_rteo(valor_carga); Tntertupcion timerd int timer id tempotvoid) “ai PROGETTO >: LX.1800 { if(t==1) t denbora_aurreras +; denbora_atzera--; ‘sel_timerI(65535-20000);,//20ms x 256= 5,12 5g ) Gestione tasti piano - Tutte le funzioni della pressione sui tas seeeenennvunsansbtannososeameonsesnonnitemmneuier aerate — wid toce_piano(void) intt6 dato=0; delay_ms(10); ato=read_adc(); /Megge il valore dt tensione convertita dallADC if{(dato> 700)|f(dato-<100)) { sound=0;) /intervalla minore di 100 0 > 700 non suona alse suona se dentro interallo fa mee leo sane ome ued 1 Sei sera digele t compreso ta 102 164 swona Ta nota DO e seit su iildato> 10 8eeldatoc=168)) {valor cerga~256-dol;led_pute(“\nDO “)s) eM daorloQaAC DIS) (valor_carga=256-ret “ stsei{(atos213) (dato) {valor_carga=256-re; led_putc(“\nRE “)3} else iff(dato>246)&&{ dato<=297)) {valor_carga=256-mib; Icd_putc(“\nMIb “)s} Sees ne a ry {valor_carga=256-mi; lec ite(“\nMI “);} ae (dos ato a " )) >) vnlor_carga-2a6- led. pute(aFA,“) elie (Gato 109)8dato 700)||(dato<100)) / nom hai toccato it tasto sound=0; tO; fipausa iffnotal=0) prima non bo toccatola tastiera write eeprom(nota); 1/Salva la nota its ‘/-prossimo indirizzo in EEPROM write_eeprom(idenbora_aurreta) //Salvo la Junghezza della nota ins 'V prossimo indirizo in EEPROM itReset Nota denbora_oureera-0;//Reset timer 1 else t ‘/Controlla il timer if((Gato> 102)&&(dato<=164)) led_pute("\nDO "nota ="C'} elseif (dato>164)8&(dato<=215)) ‘ 156reb; ed_putet"wnREb “)s nota = ‘d3) elseif dato>215)&&(dato<=216)) ‘ 156-resled_pute(“InRE “}; nota clseif(dato>246) &&xdato="297)) {walor_carga=256-mib; led_puteC\aMIb “); not else if (atos297) 8€e dato=¥48)) ‘valor_carga=256-mi:ed_pate("wnMl “snot ese if(dato> 348) 88(dato<=409)) ‘walor_carga=256-fa;led_pute(“\MFA “);nota ="F:} ese if (dato409) 88(datox=451)) ‘walor_carga=256-solb;led_pute("WnSOLb ); nota bei (daor AS Y8CIO 533) 8(datox=584)) {oalor_carga=256-la;led_pute(“InLA *} nota se if Gato>584)8&(Gato==635)) {valor_carge=256-si; led_pute("Wnstb "); nota = 3} elseif (dato>635)88(ato<=696)) {valor carga=256-siled_pute("\aS1 "); nota ='B%) b Jelse bukaera Jooile(Ginpurteec): ‘Ah )885<250)); 1 tasto ree ‘Icontzolla se la EEprom ® picna write_eeprom(0xif);//Controlla la fine delle note Ied_pute("\Pianoa Jotzen")s delay_ms(20); ‘whileGinput(cec)=0}: delay_ms(20)s Fanzione Play =m PROGETTO LX.1800 pid erproduitucoi) enbora_atzera=; //Iniziliza il timer Ted_pute("abestia ftzen) souind-0; E05" UResettimer while(1) 1 notaeread_eeprom (i); {/Leggl la EEprom Hota) break it sequere note denbora_atzerasread_eeprom (i); {/Durata. della nota ies switeh(nota) { case'C vvalor_carga=256-<01; Jed-pute\aDO "breaks vyalor_cargn=256-rebs Jed_pate(*NnREb "); break: cxse'D Yalor_carga=256-r: Jed-putetWaRE “breaks ‘alor_carga=256-mibs Jed_pute(\nMb ") breaks case E valor_carga=256-mis Jed_putel"\nMl “Breaks case F valor_carga=256.fa; Jedpanet inFA.“) break; case Valor_carga=256-solbs Jeq._pute("\nSOLb “); breaks case’. valor_carge=256-s0h, lee patel SOL") break; case’a valor_carga=286-L0; Ie putenbd breaks case’: alo cargan2sety pure Yalor_cargan2s6-cb Hectic ast 9 res deta valor_carga~0s, led_pute(*\nNOTA FALTSUA *); break; ins *); breaks sound=1; tl; Hcarica timer while(denbora_atzera>0); 1/Fine nota SLETTROMICA mom sound=0; tO; fMReset timer |/iFine ciclo piano serive su LCD pte Pine fours Main ‘void main(void) int8tecla; int] 0; 1/51 setup_timer_1 (T1_INTERNAL | T1_DIV_BY_1): set_timer (65535-20000): 0 SShupstime0 (RCC. INTERNAL | RTC_DIV-8) se rel0, enable nterrups{INTTiMERO} ube laterrupa INT“TIMER®) Sub -terrua(GLOBADs setup_ade_port(ANO), _/(Confgurail PIN_AO come ingcessoanalogico seth Sderhie clock terials #Cenfgura il CAD (ade. clock dlv-32) © sae danse Oy Special Sanale de ui setts (0), /Coniguaa ports b come oxtpet set tris_e(000000110); 1/0 output, C1 y C2 Input set_tris_a(0O0000001); 1/Configura AO come Input Jed_pute(“\ Pianos Jotzen”)s swhile(1) f(Gnpur(rec}==1)&8(inpu(play)==1)) // non toccare i due pulsanti toca_piano(s Ti non toccare sec else iffinput(rec)==0) t dety_ms(20% etapa days) gnbaluls 1 else iffinput(pla)==0) delay_ms(20}, wwhilelinpat(play)==0); 11 delay_ms(2t erteproduzitulls yyy 1 simulatore LTSpice per i progettisti é diventato uno strumento di uso comune come il saldatore. La simulazione permette di effettuare verifiche anche sofisticate su un circuito velocizzandone la realizzazione, prerogativa questa fino a pochi anni fa dei soli programmi professionali. In questo corso vi spiegheremo come usare LTSpice e come sfruttare in pratica le conoscenze acquisite. Nella rivista N.248 avevamo fatto una promessa’ “Se LTSpice susciteré interesse dedicheremo allargomento un breve corso...”. ts Visto il riscontro lusinghiero avuto dall'articolo, siamo quindi ora pronti ad iniziare. Pramettiamo che questo corso non sostituisce il manuale del simulatore, che rimane indispensabi- le per chi desideri approfondire l'argomento (vedi bibliografia). II nostro intento & quello di fornire un ausilio in pid, spiegando il funzionamenta del simulatore tramite Vanalisi di esempi pratici relotivi a nostri kits, per avere un riscontro reale immediato, LTSpice ha ji vantaggio di essere un programma cosiddetto “ire” senza limitazioni ci nodi e com- ponent LTSpics nasce da un‘intuizione di Linear Techno- logy che decide di fornire ai suoi clienti un softwa- re per progettare con i suoi integrati switching. La scelta cade sullo Spice, strumento principe per la progettazione dei circuit integrati, che viene scritto per sdeguario alle nuove esigenze di anelisi e di velocité richieste: nasce cosi LTSpice Guesta caratteristice e la sus indubbia validita lo hanno reso uno standard per la comunita dei pro- gettisti Nel corso dell’articolo per LTSpice userema la di- citura abbreviata LTS. Linear Technology con LTS he creato una tanden- za di mercato, e successivamente gli altri produt- tori di ciruiti integrati st sono cotati di strumenti simil. Ingieme al kit della Scheda universale con doppio operazionale siglato LX.1788 presentato nella rivista N.248, abbiaro fornito un CD-Aam conte- nente tutti i circuiti e il simulatore, senza spiegare come fare, II programma @ in lingua inglese (non esiste la versione italiano] e, dave possibile, tradurremo i termini in italiano, Per iniziare ad usare LTS ci sono due vie: = usare uno dei circuiti di esempio forniti dal pro- duttore; - disegnare il nastra schema elettrico. LTS & dotato di pratici e semplici strumenti per disegnare i vosti schemi, molto facili da utilizzare. Con il programma aperto portate il puntatore sullicana “nuovo schema’ e cliccate con il tasto sinistro del mouse (vedi fig. 1). Potate selezionare i componenti pid comuni sulla barra principele del menu (vedi fig.2). | componenti possono essere spacchiati ¢ ruotati usando i comangi “ruota” e “specchia” te vedere in fig.2 In alternativa, Si possono usare le scorciatoie tastiera digitando CtrleR e Ctrl+M. Anostro parere, il miglior approccio alla compren- sione di un nuovo concetta consiste nellabbinare la teoria alla pratica. Per questo motivo vi proponiamo di iniziare col disegnare uno schema, basandovi sul nostro 1X.5010 pubblicato a pag.253 del nostro volu- me “Imparare lelettronica partendo da zero’ (vol.1) € che riproduciama in fig.3. Come primo componente vi serve il transistor NPN che, non essendo presente nella barra, cer- cherete nelle librerie che troverete cliccando sul simbolo componanti (vedi fig. 4) Le librerie contengono un gran numero di com- ponenti che imparerete @ conoscere usando il si- mulatore. Posizionando i componenti e orientandoli come ELETTRONICA mm spiegato in precedenze, otterrete lo schema di fig. Potete notare come, per comodita, | condensatori anche se eletirolitici siana raffigurati con il simbo- lo generico de! condensatore. Per concludere i disegno dello schema eletzrico dovete inserire il simbolo della massa presente sulla barra principale e che abbiamo evidenziato in fig.6. Ora vi serve la tensione di alimentazione e per ottenerla userete il camponente voltage presente nelle librerie (vedi fig.6 in alto), Finalmente potete iniziare ad esaguire i collega ment: selezionanda licona “inserisci filo” presen- te sulla barra principale, portatavi con il puntatore sul terminale di RB e cliccate con il tasto sinistro del mouse Spostatevi quindi lateraimente fino a raggiungere V1, cliccate con il tasto sinistro (otteniamo l'o- rientarento verticale del filo), proseguite fino al morsatto di V1 @ cliccate sopra il collegamento (vedi fig.7). Ora non vi resta che inserire i valori dei vari cam- ponenti: pertendo dal generatore V1, portate il puntatore su V e cliccete sul tasto destro del mouse. ee asus #5 aQQq Bee sera 06 epee 3z0N0> Gar wove serena Fig, E qui riprodotta la barra degli strumenti di LTS. Per iniziere un nuovo scheme clicoste su “nuovo schema” e procedete Con il disegno. reece “Cs dt techy ten Bours AQaR Seeeea ag seats 3eD8e oh RUN plop! ressraus—! |] Loo | Lerecon connensrTor wouraize L— ora Fig.2 In questa immagine sono indicati i componenti di uso pili comune che potrete sele- zionare: resistenze, condensatori, induttanze e diodi. Sono evidenziati anche i comandi per ruotare e specchiare i component. a TEORICO LTSpice B OH Bcsa7 Volt alimentazione 12. Volt Corrente assorhita 2 milliAmpére Guadagno totale 50-55 volte 00.000 ohm 2,000 ohm R7 = 10.000 chm RB = 1.000 ohm RS = 1.000 ohm R10 = resistenza di carico C1 = 4,7 mF elettrolitico C2 = 1 mF elettrolitico C3 = 1 mF elettroli C4 = 10 mF elettri TR1 = NPN tipo BC547B ‘TR2 = NPN tipo BC547B Si aprira una finestra in cui inserirete il valore 12V (vedi fig.8). Ripetete lo stesso procedimento per resistenze e condensatori, ricordandovi che al posto della virgola deve essere usato il punto [essendo il pro- gramma di arigine anglosassone). Ora non vi resta che inserire il modello dei tran- sistor. Portate dunque il puntatore sul simbolo i 1 Gliccate sul tasto destra del mouse: apparira una finestra come quella di fig.9. Cliccate quindi sul tasto "Pick New Transistor’. Si aprira una finestra con vari modell di transistor (vedi fig. 10): scegliete i BE547B, ripetendo ope- raziane anche per G2 Finalmente il vostra schema @ finito e lo potete vedere completo in fig.11 Mex segnale ingresso 100 milliVolt p/p Max segnale uscita Carico duscita (R10) 47.000 chm Banda di frequenza 7.5 Volt piceo/picco da 20 Hz @ 200.000 Hz Fig.3 Per fare pratica abbiamo usato lo schema di un nostro preamplifica- tore e precisamente il kit LX.5010; per agevolarvi a lato ne riportiamo lelenco component. Lunico componente senza valore & V2 dato che tale generatore verra utilizzato successivamente per simulare il circuito TIP! oi ANALISI | tre tipi di simulazione fondamentali sono DC, AG @ al transitorio. La simulazione DC alimenta il circuito ¢ mostra tutte le tensioni e le correnti ai nodi e i punti di lavoro dai semiconduttari Lanalisi in AC ricava la risposta in frequenza fase (per piccoli segnali) del circuito. Lanalisi al transitorio mostra le forme d'onda nei differenti punti del circuito, quando questo é pilo- SHETTROWICA mm Fig.4 Nella parte alta della figura potete vedere il simbolo dei compo- enti. Cliccate sopra con il tasto sini- stro del mouse. Si aprira la finestra di fig.5 in cui potrete selezionare il componente desiderato: nel nostro caso il transistor NPN. Cee Tepe: (C\RogeewALTCTipeelABrn paar NPA sara cs Fog Alaa Cet Tendon ae Fig.5 Sopra, come si presenta lo = SS TR ‘Oe sme pae Be oes schema dopo avere piazzato i com- ponenti; ora mancano solo i callega- menti e'le masse. Con un minimo di pratica gli schemi risulteranno este- ticamente gradevoli. Fig.6 A destra in alto potete vedere il simbolo di massa presente sulla bar- ra principale che andrete a selezio- nare per terminare lo schema. Sotto, la finestra della libreria dove appare selezionato il generatore di tensione. “=i TEORICO LTSpice tato da un segnale in ingresso. iI risultato della simulazione al transitorio appare come se si asservasse il circuita con un ascillo- scopio. LTS permette di fare sei tipi fondamentali di ana- lis - analisi al transiente analisi in AC per piccoli segnali - DC sweep = rumore - funzione di trasferimento in DC - punto di lavoro in DC Esistono anche altre funzioni di analisi sofisticate che usano le “direttive spice”, che yengono posi- vionate sullo schema con stringhe di testo. Ne useremo alcune per le nastre esemplificazioni pratiche. Per avere un elenco completo dovrete consultare il manuale di LTS. Iltipo di analisi pud essere editato dal menu Simu- late @ Edit Simulation Gmd: si aprira una finestra di selezione come qualis ripradotta in fig. 12, nella quale & possibile scegliere i vari tipi di anelisi inse- rendo i dati necessari PUNTO di LAVORO in DE II punto di lavoro in DC viene analizzato canside- rando i condensatori aperti ¢ le induttanze in cor- tocircuito e permette di conascere correnti e ten- sioni del circuito in continua, Selezionando Simulate > Edit Simulation Cmd si aprir una finestra {core si vede in fig. 12) nella quale dovrete scegliste "DC op pnt’; cliccate OK e la direttiva .op verra piazzata sulla schema. Cicoate RUN sulla barra principale (vedi fig. 2): LTS lancer l'analisi aprendo due finestre in successio- ne, che per il momento ignorerete e chiuderete per passare a verificare il risultato. Portate ad esempio il puntatore sul collettore di Q2 [vedi fig.18): vedrete visualizzata la tensione di 5,59V: andando a verificare il valore indicato in fig.3 sul collettore di TR2, constaterete che & paria 5,4V. | due valori sono leggermente diversi perché il si- mulatore use modelli che differiscono leggermen- te dal componente reale, il quale ha delle tolleran- ze di costruzione. Portando il puntatore su RA (fig.14}, in basso a Fig.7 Simbolo del filo che andrete a selezionare e resistenza R9 ven- ga collegata al generatore V1 Fig.8 Portate il puntatore su V1 e cliceate su V con il tasto destro; inserite il valore 12V nella fine- stra. fees Trasisls rperioe taritor [NPN Manutechsr Polity [npn VeeoiV] Cotocios Curent Fig.9_Cliccando sul tasto Pick New Transistor” si apre la finestra di selezione. SLETTRONIGA mmm Fig.10 La finestra di selezione dei transistor in cui abbiamo selezio- nato BC547B. [Tenet | ACHoaae| OComep| Nee | OC Tter/ OE Fig.11 Finalmente lo schema é fini- to: qui sopra potete vedere come vi apparira sullo Schermo del computer. Fig. 12 Potete vedere la finestra selezione dei tipi di simulazione sponibili: in questo caso é stato sele- Zionato il punto di lavoro in DC. — TEORICO LTSpice Fig.13 Spostando il puntatore su un conduttore, in basso viene visualiz- zato il nome del nodo e la tensione presente. ea | S 1K S27K ¢ : | 1H ct | at fouee ae : ae BC547B Fig.14 Portando il puntatore sul cor- ke po della resistenza R4, in basso ver- SRE Ra ra visualizzata la corrente e la dissi- 22K ai pazione del componente. Fig.15 Portando il puntatore sul ge- neratore V2 e cliccando-con il tasto destro appare la finestra a lato. Onasteeeayin terse Winsrioe os Cinetinaectnttiaarorh 2 nme ie a omens sonra Fig.16 Selezionata opzione “advan- restomcenit —| ced” nella figura precedente, inserite ane + 1 nella casella AC Amplitude. Fig.17 In questa finestra @ possibile impostare i parametri per fare ’ana- list in AC del vostro circuito. PUNTATORE SONDA TENSIONE PUNTATORE SONDA CORRENTE sinistra potete vedere la corrente nella resistenza e la sua dissipazione [il puntatore prende la forma di una mano) Se non ricordate tutti i conti necessari per rice- vare questi valori con LTSpice, dovrete semplice- mente spostare il puntatore sul componente o il nado che vi interessa per conoscere il relativo valore. @ ANALISI in ALTERNATA Questa @ un'analisi per piccoli segnali che permette di determinare risposta in frequenza ¢ fase. dal cir- cuito sotto esame, in genere rappresentato su un diagramma di Bode. Il prima passo da fare @ settare il generatore V2 Portando il puntatore sul suo simbolo cliccando con il tasto destro del mause: vi appariré una fine stre come quella di fig.15 nella quale dovete sele- zionare “advanced” Vi appariré la finestra riprodotta in fig. 16, nella Tat) AEDs [BE open Hobe | BCT | OC cp | conte isin Act cht need ab OC cng Nant of pie pose Sat Fc: pfraumey Sp Se So no rae Siang Es eon 20E6 Lope) Fig.18 I due puntatori a forma di sonda di tensione e di sonda di cor- rente. quale dovete inserire 1 nellacasella “AC Ampli- tude” Selezionando Simulate > Edit Simulation Cmd si apre la finestra di fig. 17; selezionate AC Analysis ed impostate i seguenti valori ‘Type of Sweep: Octave Number of points per octave: 20 Start Frequency: 1Hz Stop Frequency: 20MEG Cliccate Ok, selezionate il comanda Run sulla bar- ra principale (omino che corre) e dopo pochi se- condi l'elaborazione terminera. In questo caso spastando il cursore su un condut- tore prendera la forma di una sonda di tensione (vedi fig.18) € cliccando con il tasto sinistro del mouse verré visualizzato 'andemento della tensio- ne in quel punto, Spostando il cursore su un componente prende la forma di una pinza emperometrica e cliccando a8 TEORICO LTSpi e con il testo sinistro vera visualizzato l'andamento della corrente. Portate il puntatore sul punto Out (vedi fig.21) cliccate: apparira il grafico della risposta in fre- quenza che potete vedere in fig. 18 \I guadagno del circuito ¢ di circa 36,5 dB. In-base alle carstteristiche del circuito abbiamo un valore di 55 che, trasformato in dB, diventa 34,8 dB, per cui i due valori sono prossimi Spostandosi con il cursore sulla curva del gratica potrete leggere i valor! in qualsiasi punto. Per determinare la frequenza di taglio inferiore F1 basta trovare il punto a -3 dB. In pratica & necessario individuare il punto in oui la curva scende @ 33,5 dB, ottenendo un valore di circa 20 Hz Con lo stesso meccanismo determiniamo la fre- quenza di taglio superiare F2 che risulta di circa 3,1 MHz, Nelle caratteristiche del circuitd si dichiara una frequenze superiore di 100 KHz: probabilment una svista dellarticolista. 1 ANALIS! al TRANSITORIO Lenalisi al transitorio serve a verificare il funziona- mento del circuito allaccensione e per lanalisi ci grandi segnali Come potete vedere in fig.21, abbiamo imposta- to un segnale sinusoidale sul generatore V2, una frequenza di 1 KHz @ un’ampiezza di 50 mvPP. Selezionando Simulate > Edit Simulation Cmd 0 scegliendo poi Transient, vi apparira la griglia i impostazione. Nella caselis Stop Time inserite 8 mS e lasciate le restanti uote. |i tampo di analisi al transitorio dipende dal tipo di circuito, e pud allungare notevolmente i tempi di analisi Uampiezza del generatore é stata scelta per non saturare |uscita del preamplificatore, essendo il massimo sagnale in uscita senza clipping come potete vedere in fig.22. §§ MULTIVIBRATORE ASTABILE Quale circuito si presta meglio per spiegare lano- lisi al transitorioc? || multivibratore a transistor @ un classico delle lettronice il cui schema potete vedere riprodotto in fig. 23 Ipotizzando che R1 = R2.eR3=R4=ReC1 =C2 Fig.19 Diagramma di Bode del nostro preamplificatore. F1 e F2 sono le frequenze di taglio: nel testo vi spieghiamo come procedere per ricavarle. LETTROMICA mm ime (Tenibt ACA] OC eet | Cntr OC cpp Plo ce Sn oT Teta Sega Fig.20 In questa schermata potete aaa vedere l’analisi al transiente impo- — stata su un tempo di 8 ms. eee Step teed wert ace) Skin ect st bic) ap ers Keg RE ee a NORE NR ARETE. 3] BEOT4 QAR E BAY LNHA ese LOstieD9O0 ime toi v & SINE(0 Som 1000) ve a4 ma 32 ae R Fig.21 Sopra, schema del preamplifi catore che usiamo per le simulazioni, settato in questo caso per l'analisi al transiente. Il segnale da visualizzare viene prelevato dal punto Out (dove vedete posizionata la sonda). Fig.22 Come evidenziato dall'imma- gine a lato, il segnale in uscita dal Rostro circuito non presenta nessun effetto di clipping. mm” TEORICO LTSpice =, il circuito genera un’onde quadra simmetrice la cui frequenza é data dalla seguente formula: 1:1,38xRxC Calcolando Ie frequenza di funzionamento del no- sino cincuito, otterrete: F=1: (1,38 x 150.000 x 10°) = 483 Hz Impostate la simulazione Simulate > Edit Simula- tion Cmd, scegliete Transient e impostate Stop Time a 100 mS; in fondo alla stringa di testo met- tete anche il comando startup come evidenziata 2 in fig.24, La direttiva startup calcola il punto di lavoro dei transistor generando una funzione a rampa sul 2 generatore V1. Cid innesca facilmente loscillazione de! multivibre- tore. Fig.24 Nella finestra qui riprodotta potete vedere I'impostazione dell’a- nalisi del nostro multivibratore con la Particolarita dell’aggiunta della diret- tiva startup. Dando il comando di Start otterrete la forma dionda di fig.25 in cui é evidente che nella parte A del grafico il circuita inizia ad ascillare dopo circa 35 ms. Vediamo ora di determinare la frequenza di oscit lezione: espandendo fa forma d’onda, otteniamo Fimmagine di fig.26 dove si vede che il perioda @ di circa 2 ms e quindi la frequenza vale circa 500 Haz, Realizzanco un prototino del cirouito € misurando la frequenza di uscita otteniamo una frequenza di circa 475 Hz. Confrontando i risultati della formula, la simulazio- ne e la misura pratica, otteniama risultati quasi coincidenti 1 COSTO di REALIZZAZIONE I CD-Rom siglato CDRO1.9 contenente la versione installabile del programma LTS e gli_ schemi pre- sentati nelfarticolo Euro 10,00 Fig.23 A lato, lo schema di un mul- tivibratore astabile utilizzato per le nostre prove [Tense [acre Denson as | CTs | OE cop fot tne ce endo, to Tine Tienttat Suing Date Sor emeni0C sh veges Sep suse tn tess sete) Steptiloséemet ate Solel eoatra ot ston Sipe nab Koper fap) van ane SLETTROWIGA mm Fig.25 Ecco la forma d’onda presen- te sull’uscita OUT del multivibratore; si pud notare che loscillazione parte dopo un tempo A di circa 35ms. a PERIOD Fig.26 In questa immagine é eviden- ima ziato come € possibile determinare la frequenza di oscillazione del no- | stro multivibratore. oot | 1 Bibliografia e risorse Una risorsa fondamentale é rappresentata dal forum su LTS http://tech.groups.yahoo.com/ group/LTspice/ in cui sono disponibili una marea di modelli, schemi ed esempi. Vi servira: soltanto un po’ di pazienza nella ricerca, Guando presentiamo un articolo simile a questo, ci vengono chiesti titoll di testi in italiano sullargomento, che perd non sono facilmente reperibii: solamente infatti si tratta di libri @ Contenuto intraduttivo oppure destinati a studenti universitari Acchi desideri impadronirsi per gradi della materia consigliamo di focelizzere la propria ricerca su libri scolastici destinati a istituti tecnici, dove si spiega l'elettronica usando PSpice. Un’altra possibilita consiste nel chiedere suggerimenti alle librerie specializzate (Hoepli) oppure a quelle specializzate in testi per la facolta di ingegneria. Le nozioni sono facimente applicabili anche ad LTS {gli autori di LTS provengono da Microsim creatrice di PSpice). § Testi fondamentali Viadimirescu, A. (1995) Guida @ Spice, Milano, McGraw Hill Si tratta della traduzione di un classico di un professore di Berkeley che ha lavorato su Spice. Libro molta tecnico, ma fondamentale per chi usa Spice per prafessione. Tuinega, PW. (1985) Spice: A Guide to Circuit Simulation & Analysis Using PSPIGE, Prentice Hall Libro edito qualche anno fa, ma un ottimo riferimenta da tenere sullo scaffale. Una edizione precedente la trovate su www.scribd.com mi TEORICO [TSpice Ml Le ORIGINI e la STORIA del SIMULATORE SPICE Spice @ it programma pit utilzzato negli ukimi anni par Tanalisi dei circuiti @ con il tampa 8 stato perfezionato e potenzieto. La prima versione viene scritta dagii student ai ingegneria del ‘Department. of Electrical Engine- ering and Computer Science” deli Universita della Californie Berkeley. | professori D. Pederson e R. Rohrer vennero incaricati i scrwvere il migllor programme possi- bile per simulare i circuit’ integrati sucesso del programme @ dovuto anche al fatto che é stato scritto de student’ i ingegneria per ingegneri, fe equazioni @ i madelli sono stati svilyppati can un approccio pragmatica € poco accademico. La nascente industria dei circuit integrati necessitava di un programma che agevolasse Ja loro progettazione, permettendo anailisi in continua e per piccoli segnali casi da ridurre uso di tec- niche di “breadbording Come noto, i circuiti integrati vengana realizzati con tecniche litografiche assai costose, quindi disporre di un programma che permetta oi verificare il progetto rion poteva che essere ai gren- do aiuto in termini di costi e di valocita di sviluppo. Inizialmenta vennero implementati i modell dai diodi e dei transistor basandosi sulle equaziani di Ebers-Moll © si perfezionarono i metodi di risoluzione numerica. Vennero quindi introdotti i madelii dei fet e mosfet che usavano equazioni di tipo quadratico. La versione Spice’ venne rilasciata ne! 1972, la versione Spice® nel 1975, La sua larga diffusione dipese in gran parte delle robustezze'e dalla facilité di uso e il relativo codice venne distribuito liberamente. | circuiti diventavano nel frattempo sempre piu complessi e i tempi di elabarazione sempre pitt Junghi (si pensi al costo dei calcolator’ a quei ternpi) tanto che si ricorse all'uso det snacromodeli In pratica si sostituisce una parte del circuito con un generatare comandato funzionalmente equivalente, secondo la tacnica usata per simulare gli aperazionali. Per tenere aggiornato jl simulatore vennero investite notevoli risorse e vennero sviluppati mo- delii dei semiconduttori pits sofisticati che tenevano conto della loro geometzia e della fisica de! loro funzionemento. Verso ia fine degli anni ‘80 iniziarano ad appanire le prime versioni cammerciali di Spice, che * giravano sui mini computer. Nol 1884 Microsim introdusse PSpice per !IBM PC-XT; la diftusione del personal computer fece poi il resta e il programma trove larga ciffusione nelfindustria elettronica, Unialtra forte spinta venne dalle tre societa Daisy, Mentor @ Valid che integrarono Io Spice nei Joro pacchetti per progettazione, facendoli girare su potenti workstation. La diffusione del sistema Unix presso universita e centri di ricerca, portd ad una riscriteura del cadice passanda dal lingueggio “Fortran” al inguaggio °C", producend il rilascia delio Spiced nel 1985, Negli anni ‘90 si assiste ad un notevole sforzo per rendere I’ interfaccia utente “ amichevole” @ facile da usare. La descrizione del circuto @ realizzata schematicamente, 1 segnali di ingresso ‘sono definiti e controllati con un generatore ai funziony, le analisi definite con menu pop-up. 1 sega di uscita vengono visualizzati con un escillascopio virtuale & sano dispanibili anche ane- lizzatori di rete e di stati logici sempre virtuali. Vengono parfezionate le técniche per descrivere blocchi_circurtali complessi con equazioni, 0 con finguaggi descrittivi come I" AHDL (Analog Hardware Descriptive Lenguage). Negli anni success LTSpice. ss44 09/00/92 Avranan SPICE 26.6 3/15/83 sAntuananen 29:49:56 «enaaen ‘LeceND: + vopi3) He reg ves 3) ~4.00008+01 o =“ oone+02 2.0000 2.390801 7 ~ izsoecoo 2 3s5+01 rigaseeon alesaeva1 | Lisgsneoo il3gansor | 2isizecoo i 3saeo1 | 3.9pxe+09 113985001 | Gi310B+00 2 38aB+02 7igapetoo a 3sa8t0n | ragoetor 2'3s9e+0 Ligseeeor 1 iisasero1 2 risaseror 2 2isizeroa 2 Saeevo 2. 3 Sioengro1 aaoseror | Sloiaevor aaoseso1 | Sistostor ilaaseso1 | 1oooste2 1a4issor - 1 sasev02 1/s11R401 | iiseset02 aiseseror 2'sizeeo2 il7ieeeo1 | ¢ 3:1626+02 19728001 | 3iseazeo2 2lssancor | Sloizevo2 2l4sa5v0 ‘Tiga3e02 7.4195+00 Looostes 2/0836+00 | iieasero3 -1-14ane01 | 2'sizee03 <2 so1R+o 3iaeapios -alsrizeoi | Sloeaneos “2lavancar | 5.012+03 “2.792801 | 1310003 <3 aedEeo1 | ‘aleaseo “3isecsvon | + aogoEtoe “3!9a7evo1 * In figura potete vedere la rappresentazione grafica di una simulazione Spice 2 risalente al 1983. In quell’epoca, per visualizzare | risultati delle simulazioni venivano usati speciali programmi di elaborazione chiamati postprocessor. ~2.9000E+01 Ta saooeeo2 0.00008+00 -1!90008+02 a verranno perfezionati i modell e inserite funzioni sempre pit) sofisticate (come ad esempio la simulazione dellisteresi magnetica), fina ad arrivare ai giorni nostri con SHETTRONICA tom o00cso1 ‘0008-04 4.09008+02 oloco0Ee0 = TEORICO LTSpice 1 ESPERIENZE con i! MULTIVIBRATORE ASTABILE wees a ee Se volete verificare il funzionamento del circuito potreste usare il nostro Minilab "Minilabo- ratorio di elettronica” LX.3001-2-3-4 presentato nella rivista N.237, assemblandolo sulla basetta breadboard. component sano motto comuni é in genere si trovano nel cassetto di ogni hobbiste. Montate dungue le resistenze e i condensatori rispettando le incicazioni delle figure, te- nendo presente che, trattandosi di cormponenti non polarizzati, il verso di inserimento & indifferente. Inserite i due transistor G11 e G2 come indicato, realizzate i pantioalli ed inserital ‘Alimentate il circuito con una tensione continua di 5 V e, dopo aver collegato al filo OUT un oscilloscopia, [a forma d'onda d'uscita @ quella che vedete nella figura in alto. Come potete notare, la frequenza di riferimento é pari 3 473 Hz, un valore prossimo a quello Calcolato e simulata ——— = = b> om a Sal Ao ot 3 oe |+|+cn-aln adi | rumore nei circuiti elettronici @ uno dei fenomeni pid insidiosi e indesiderati © la simulazione & di grande aiuto per valutamne lincidenza Per il momento ci limitiamo ad un cenno introdutti- ‘vo a completamenta dellarticolo "H rumore delle resistenze’ pubblicato in questa stessa rivista. in fig.27 potete vedere lo schema che abbiamo uitiizzato, in cui un generatore sinusoidale (ides- le privo di rumore) pilota una resistenza R1 da 4.000 ohm. Lo analizziamo nella banda 0-22 kHz ‘Al punto di uscita é applicata letichetta Out che useremo in fase di impostazione della simulazione. Per le impostazioni da seguire prendete come ri- ferimento la fig.28: Qutput: V{Out) 2 il punto in cui si vuole analizzare il rumore. Input: V1 @ il generatore rispetto al quale si ese- que la misura del rumore. Type of Sweep: Octave. Number of points per octave: 100, dipende dalla precisiane che vi interessa. Start Frequency: 11 in quanto deve essere un nu- mero positiva. Stop Frequency: 22K. In fig.29 potete vedere il risultato della simulazio- ie (in verde sul grafico) di circa 4,06 nV/H2"® che @ una notazione equivalente a'nV/VHz; tale valore deve essere moltiplicato per VB dove B é la banda che vi interessa. aggre importante: l'analisi viene fatta di base a Per temperature diverse occorre usare la diret- tiva .step; in fig.30, ad esempio, fabbiamo utiiz- zata per eseguire la simulazione a 3 temperature 25-50-10 °C step temp list 25 50 100 Nota: nei prossimi articoli parleremo ancore dellimpiego di questa importante direttiva spice. In fig.30 potete vedere che, come ci aspettava- mo, con faumento della temperatura aumenta il rumore termico. Fig.27 Ecco lo schema usato per analizzare il rumore di una resistenza da 41K: la banda di analisi é 1Hz 22 kHz. ie [Tein AC Arabic OC es NBS OTe | DE Peo achat now aah hc Ewald abel ¥eOC cota | Owes Moat] ee Mt TipeelSweee Coie = | | | tenner Sine mike Vou. te > } = 900n Fig.32 La rappresentazione di due induttori accoppiati in LTS usando la direttiva kK. Rt KAL1 124 Out 2 3 9004 PULSE(O 10 10n ton Su 10u) tran 100u Fig.33 Lo schema usato per provare il modello del trasformatore. Fig.34 Il grafico della ten- sione di ingresso e uscita del trasformatore. Le tensioni sono in rap- porto 1:3 come ci aspet- tavamo Fig.35 A lato, il modello di un trasformato- re con rapporto di trasformazione 1:2 con SLETTROWICA mae Fig.36 Sotto, il modello di una autotrasfor- matore con rapporto 1:6 e l’andamento delle tensioni di ingresso e uscita. KALIL2L31 a = 400 tre avvolgimenti, ue 1001 a 400n Per provare il circuito lo pilotiama con un geners- tore ad onda quadra V1 (vedi fig. 33) La resistenza R1 é stata inserita per faciltare la simulazione; in genere conviene inserire anche la arte resistiva dei singoli awolgimenti ervando la fig.34 vediamo le forme d’onda in ingresso al trasformatore (in blu) e in uscite Out (in varde). | rapporto fra le ampiezze @ di circa tre volte come ipotizzato. Ora ci serve un trasformatore con un primario L1 da 100uH @ due secondari L2, L3 con rappor- to di trasformazione 1:2 per entrambi: Come abbiamo vista in precedenza induttanze al secondario vale: L2=L3 =L1 x (N2 : N41}? = 100 x (2°= 400uH, Procedendo come in precedenza costruigmo il nostro ‘resformatere con 3 ewolgimenti (vedi }.35), jal CDRom troverete anche un file chiamato In- duttori Accoppiati 4 che potrete usare per simu lare questo trasformatore. Ora vediamo di costruire il modello di un autotra- sformatore con L1 = 15 uH e con rapporto ci trasformazione 1:6. In fig.6 potete vedere come viene costruito usan- do sei induttanze uguali In pratica 'sutotrasformatore @ costituito da 6 ave volgimenti identici fatti sullo stesso nucleo, quindi ossiamo scrivere K1 L1L2 L3 L4L5 L6 1 in fig.35 potete notare che la polarita degli awok gimenti ha lo stesso verso, e la tensione di uscita 86 volte quella dingresso Guesto procedimento generico pud essere adat- tato per modellare trasformatori a radiofrequen- za, trasformatori per alimentatori switching e uscita per amplificatori valvolari. Nella prossima rivista parteremo a termine il di- scorso sui trasformatori, su come usare modell di component di terze partie tratteremo limpiego di LTS in radiofrequenza. mm TEORICO iL RUMORE ; NELLE RESISTENZ Quanto @ rumorosa una resistenza, au componente cosi familiare al quale spesso non prestiamo attenzione? In questo breve articolo vi spiegheremo tale fenomeno e le sue im- plicazioni pratiche. Le resistenze sono uno dei componenti base delfeletironica, e forse proprio per il fatto di es- sere Cosi comuni e familiari raramente sono og- ‘getto di attenzione da parte degli addetzi ai levor Contraddicendo a questa tendenza, abbiamo pen- eto di dedicare ad esse questo breve articolo, per prendeme in considerszione una perticolare caretteristica, vale @ dire quella nota come “ru- more delle resistenze’. Siomo portati a pensare che le resistenze rispon- dano solamente alla Legge di Ohm e siano dei componenti ideali, ma in reaka si.tratta di una semplificazione. La resistenza reale ha infatti diverse componenti parasite (capacita, induttanza] e produce rumo- re. Irumore in un sistema elettranica non @ altro che un segnale che interferisce con il nostro segnale utile e lo maschera. Generalmente viene identificato da un proprio spettro di frequenza, dalla distribuzione dell'am- piezza e dal mecoanismo fisico che lo genera. Gui prenderema in considerazione il rumore ter- mico e il rumore shot. che sono dovuti al princi- pio di dissipazione energatica della resistenza 2 il rumore in eccesso derivante dalla tecnologia costruttiva W@RUMORE JOHNSON (termico} ll rumore @ intrinseco in ogni resistenza, & dovuto alla temperatura e spesso viene chiamato "John- fn noise” in onore al gua scoprtore,ingenners elettronico americano di drigine svedese John B. Johnson, che lavorava nei notissimi Bell Labs. E anche definito rumore termico e viene prodot- to dal moto caotico degli elettroni causate dalla agitazione termica. La formula per calcalare il rumore di una resi- stenza é la seguente: vn =V(4xkxTxRxB) dove: yn @ [a tensione di rumore in Vrms; Ké la costante di Boltzmann 1,38065 x 10 W xs: K; Te la temperatura assoluta °K (Kelvin); Ré la resistenza in ohm; B 8 ls larghezza di banda in Hz; in moki “datashe- et” si usa B = 1 Hz 6 questo & il motivo per cui la tansione di rumore viene espressa in V/ Viz La banda de! rumore termico teoricamente sareb- be infinita; fortunatamente la capacita parassita parallela cella resistenza interviene a conteneria. La resistenza e la capacité perassita formano un filtro passa basso che sbbassa la banda passante del rumore Nei calcoli pud essere comodo usare la corrente di rumore che si ottiene dalla formula: in = V@xkxTxB):R La resistenza pud essere rappresentata come mo 1 una resistenza ideale con un generatore di ten- sione di rumore vj in serie, oppure come una re- sistenza e un genératore di corrante di rumare i, (vedi fig. 1) I rumore di una resistenza aumenta con il suo valore {come si poteva intuire dalla formula) e in questo senso i dati contenuti nella tabella N.1 sono esplicativ Tali valori sono stati calcolati alla temperatura di 25°C con una larghezza banda di 22 kHz. La temperatura in °K si ricava con la formula °K = °C + 273,15 = 25 + 273,15 = 298,15 °K Se prenclamo in considerazione una resistenza da 1.000 Ohm, il sua rumore termico vale: vn = ¥4 x 1,38065 x 10° x 298,15 x 1.000 x V22.000 ='601 nv Consultando fa tabella N.1 si pud notare che per la resistenza da 1.000 ohm il valore dells tensio- he di rumore corrisponde @ 0,60 pV. Precisiamo che anche la resistenza di awolgimen- to dei trasformatori produce rumore e di cid oc- corre tenerne conto nei trasformatori di segnale. | RUMORE SHOT La corrente che attraversa una resistenza subi- sce una fluttuazione che genera un rumore defini- to rumore “shot". La formula per calcolare la corrente di rumare shot é la sequente o> SEETTROWICA mm i, = V2 xq xx B) dove: 8 la carica dellelettrone 1,602 x 107 Te la corrente continua che attraversa la resi stenza in Ampare Béla larghezza di banda in Hz, ‘Nella tabella N.2 abbiamo indicato il rumore pro- dotto da una resistenza da 100 ohm attraversa- ta da diverse correnti ‘Ad esempio, se une resistenza da 100 Ohm @ attraversata dalle corrente di 1 Ampere, con B = 22 kHz avremo: V2 x 1,602" x 22.000 = 83,8 nA/VHz La fluttuazione di 0,000006 %. In base aj velori riportati nella tabella N.2 si pud desumere che al diminuire della corrente aumen- ta la fluttuazione. corrente sara pari allo Prendendo in considerazione il dato del rumore el crescere della corrente, si noterd che il rumore aumenta con una progressione lenta © quardan- do la formula si desume come cio. dipenda dalla radice quadreta della corrente. | rumore shot risulta di valore trascurabile per i normali impieghi circuitali, mentre ha effetto so viene generato da dispositivi a serniconduttore. RUMORE in ECCESSO ll rumore in eccesso viene generato da una ten- sione costante applicata ai capi di une resistenza, Fig.1 Il circuito equivalente di una resistenza “rumorosa”, che viene scomposta In una resistenza ideale di corrente. in un generatore equivalente di rumore. La stessa rappresentazione si pud realizzare usando un generatore * “a TEORICO iC RUMORE ” NELLE RESISTENZE ‘Tabella N.1 Rumore termico nelle resistenze 0.018 0,035 0,060 os 0.19 0,23 0,27 047 0,60 0,95 4,35 213 3,01 3,01 19,0 190 4,900 e 5 s é g ai variabile e dipende fortemen- te dalla tecnologia costruttiva utilzzata per la realizzazione della resistenza ed @ direttemente proporzionale alla tensione applicata, Tele valore viene comunemente espresso in uV/V ed ha una distsbuziane di tipo 1/f [come il ruc re rosa). Consultando la tabella n.3 potete notare come le resistenze a strato di carbone abbiana il valore maggiore di rumore. Le resistenze in passato venivano realizzate con tun impasto di carbone, ma il rurore generato ha Tabella N.2 Rumore shot nelle resistenze i ry ess af portato all'abbandono di tale tecnologia. § CONSIDERAZION PRATICHE ll rumore termico @ un fenomeno fisico il cui va- lore é legato al valore resistivo del componente: in genere il rumore prodotto dai component a sernicanduttore del circuito & maggiore. Per questo motivo si tende ad usare bassi valori resistivi per avere un minore rumare, sacrifican- do lefficienza. Came abbiamo evidenziato, il rumore in eccesso @ dovuto alla tensione continua applicata ai capi della resistenza; se le resistenze a strato di car- bone venissera usste nelle reti di polarizzazione di ingresso di uno stadio amplificatore, potrebbero creare problemi. Le resistenze SMD a film sottile hanno, rispetto @ quelle a film spesso, un rumore in eccesso mi nore dovuto sia alla diversa tecnologia costruttiva che alfomageneita dello strato resistivo. In genere le resistenze pit rumorose sono quelle tradizionali a film di carbone oppure quelle a film spesso. Nel caso lapplicazione richieda un rumore mino- re, si usano resistenze a film metallica oppure a filo, ll pumore in eccesso é legato anche alla dimensio- ni fisiche della resistenza, e risulta inferiore nelle resistenze di maggiari dimensioni.. Nel grafico di fig. potete notare came il rumore di una gamme di resistenze a strato di carbone si abbassi all'aumentare della potenza dissipata. Con uso degli ampiificatori operazionali le tensio- ni continue e le cornenti sono basse, per cul il problema del rumore in accesso é marginale, La formula del rumore in una resistenza pud es sere riscritta anche come segue: wn =V(4xkxTxR) xB Uno strumento comodo per analizzare il rumore 100 (oon 180.3 10 = OORT 598 oo oc SLETTRONICA om: Tabella N.3 Rumore in eccesso nelle resistenze : ‘Tipo diResistenze =| Rumore(uvv) > | : 0,1-1 i ‘osioneateotedsone 00 OF susie 4 1000) So ean ad ¢ il simulatore LTSpice, di cui parliamo in un altro nella tabella N.1 viene dato per una banda B articolo pubblicato in questa stessa rivista. 22 kHz. In fig.2 potete vedere il circuito usato per simu- Quindi lare’ si tratta di una resistenza da 1K pilotata da un generatore ideale privo di rumore e l'analisi 4,06 x v 22.000 = 602 nv esequita nella banda 1 Hz - 22 kHz. che coincide con il valore indicato nella tabella + Risulta un rumore di circa 4,06 nV/VHz, mentre N14. 3 WA : RUMORE 1K 10K 100K RESISTENZA Fig.3 In figura @ rappresentata la variazione tipica del rumore in eccesso in funzione del valore Fesistivo e della potenza dissipata. Si tratta di una serie di resistenze a strato di carbone.

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