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Jobim
Il
quartetto
Morelembaum
al
Padova
Jazz
Festival
il
20
novembre.
Alessio
Surian
In
apertura
del
Padova
Jazz
Festival
il
violoncello
di
Ernst
Reijseger,
complice
la
voce
di
Mola
Sylla,
aveva
portato
il
jazz
nei
territori
del
canto
narrativo
dellAfrica
Occidentale.
Nella
serata
di
chiusura,
il
violoncello
di
Jaques
Morelenbaum
ha
fatto
da
ponte
fra
il
jazz
e
il
repertorio
di
Antnio
Carlos
Jobim,
forte
di
unintesa
che
li
ha
visti
condividere
arrangiamenti
e
palco,
con
la
Banda
Nova,
per
dieci
anni,
fino
al
1994.
Il
jazz
si
preso
pi
spazio
nellomaggio
al
repertorio
di
Jobim,
soprattutto
nella
prima
met
del
concerto
che
ha
visto
protagonista
la
musica
strumentale
del
Cello
Samba
Trio.
Protagonista
la
chitarra
acustica
di
Lula
Galvo
a
intrecciare
contrappunti,
dialoghi
ed
alternare
spazi
solistici
con
il
violoncello,
ora
suonato
con
larchetto,
ora
pizzicato,
specie
in
funzione
di
accompagnamento.
Nella
splendida
cornice
della
Sala
dei
Giganti
di
Padova,
la
voce
di
Morelembaum
perfettamente
udibile
anche
senza
microfono
quando
decide
di
raddoppiare
la
melodia,
anche
perch
laccompagnamento
di
batteria
di
Rafael
Barata
sempre
molto
attento
non
solo
ai
cambi
di
ritmo,
ma
anche
al
controllo
delle
dinamiche
senza
mai
eccedere
col
volume.
Da
Samba
de
uma
nota
so
a
Brigas
nunca
mais,
a
Radames
e
Pele
i
classici
si
snodano
riecheggiando
vecchi
arrangiamenti
e
proponendo
soluzioni
nuove
anche
per
la
composizione
di
Morelembaum
in
omaggio
a
Jobim,
Maracatuesday,
fino
alla
poesia
pura
di
Retrato
em
branco
e
preto
dove
pare
di
ascoltare
le
parole
di
Chico
Buarque.
E
un
trio
che
non
ti
stanchi
mai
di
ascoltare,
in
bilico
fra
solarit
carioca
e
nutrienti
cambi
di
passo
e
di
armonia
sempre
sostenuti
da
un
ottimo
swing.
La
serata
non
sarebbe
completa,
per,
senza
unaltra
serie
di
classici
che
danno
spazio
alla
voce
e
al
dialogo
col
pubblico
intavolato
da
Paula
Morelembaum,
da
Aguas
de
maro
a
Aguas
de
beber
passando
per
Desafinado,
Corcovado,
A
felicidade,
Gabriela,
Ela
e
carioca,
occasione
per
presentare
il
nuovo
cd
registrato
dal
quartetto
proprio
a
Padova
(al
Teatro
Verdi)
nel
2014,
Live
in
Italia.
Omaggio
a
Jobim.
Oltre
trentanni
sullo
stesso
repertorio:
qui
sono
in
evidenza
solo
i
vantaggi,
nella
capacit
di
coglierne
poesia
e
sottigliezze
armoniche,
senza
perdere
in
freschezza
e
comunicazione,
con
tutte
quattro
le
voci
sempre
perfettamente
udibili
e
in
ascolto
fra
loro.