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19 Dicembre 2016 PUGLIALIBRE Stefano Savella recensisce

Proiettili di-versi di Marco Vetrugno


Il tema classico di amore e morte continua a rappresentare un modello
anche per la poesia contemporanea: una poesia in cui entrambi gli
elementi acquistano connotati di corporeit, di contaminazione
profonda, che appaiono i pi adatti o gli unici possibili per poter
offrire una loro nuova declinazione. Lintreccio dei corpi non nasconde,
tuttavia, la propria intima solitudine; cos come i riferimenti a un eccesso
di materialit non coprono del tutto i meccanismi psicologici della
passione; e loggetto che forse pi di ogni altro incarna lesplosione di
un corpo o di una sua parte il proiettile pu essere quindi ben
accostato alla produzione di versi poetici.
Questo accostamento costituisce la radice dellultima raccolta poetica di
Marco Vetrugno, fin dal suo titolo: Proiettili di-versi (Musicaos, pp. 108,
euro 13). Nato a San Pietro Vernotico nel 1983 ma residente a Lecce,
lautore ha gi pubblicato propri versi negli anni scorsi, con le raccolte
Poetico delirio (Lupo Editore, 2012), Organismi cedevoli (Manni, 2014) e
Le mie ultime difese (Manni, 2015). E ora, con Proiettili di-versi,
compone quasi un poema unitario, dove lamore, come scrive Luciano
Pagano, assoluto, radicale. Un uomo e una donna chiusi in una
stanza, i loro corpi sono nudi che si esplorano, si annusano, tesi attorno
allultimo residuo.
Pur se suddiviso in quarantanove liriche, il discorso poetico di Vetrugno
procede dunque omogeneo e coeso: il disordine semmai nel ricordo di
lenzuola stropicciate, nel corpo invaso / da radici / succhia sangue /
succhia vita / succhia sperma, nelle banalit oscene di passeggeri di
un treno che sovrastano i versi di Pavese recitata ad alta voce. Una
continua, sottile, sotterranea ma non troppo sensazione di conflitto
con il mondo esterno, che si riflette nelle insistenti immagini di morte:
Inchiodo pensieri / sulla croce / delle mie membra. / Un cadavere / ogni
chilometro / mnemonico-cerebrale. I proiettili del titolo dispiegano
apertamente il loro significato, fino a quando il corpo cede ogni segnale
di vita: Lincubo nostalgico / tormenta / il rigor mortis / notturno /
oscurando / le vie di fuga / delle mie proiezioni.
http://www.puglialibre.it/2016/12/proiettili-di-versi-di-marco-vetrugno/

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