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Resnick- lHalleday 208 importante nello studio della luce polarizzata e dei cireuiti in corrente alternata, La composizione di moti armoniei semplici di ugual frequenza, m diversa ampiezza e fase sullo stesso asse @ di panticolare interesse nello studio della diffrazione e interferenza della luce, del suono € delle radia- zioni elettromagnetiche, Ne parleremo pitt avanti nel testo. Se due oscillazioni di frequeniza diversa si compongono ad angolo reito, il moto risultante & pid complesso. Il moto non & nemmeno pitt pe riodico a meno che le due frequenze « € «, non abbiano come rapporto un numero razionale (vedasi Problema 49). Si possono anche comporre oscillazioni di diversa frequenza sullo stesso asse, La trattazione di questo moto é particolarmente importante nel caso delle vibrazioni sonore ne parleremo nel cap. 20. Loscilatore armonico semplice di fig. 15-4 @ costituito da una massa m collegata mediante una moll di costante & a una paretefissa, La parete €rigidamente fissata al suolo, cosi che il sistema é in realtd un sistema a due corpi, collegati da una malta ‘uno dei quali ha in pratica massa infinita. TI supporto solide rimane fermo in ur sistema di riferimenta inerziale, cosi che la variazione della lunghezza della molla © uguale allo spostamento cella massa mj Valtra estremit della molla non si muove, In questo caso abbiamo definito lenergia potenziale U(x) del sistema oseillante d ig. 15-4 come una funzione dello spostamento x della sola massa m (vedansi fgg. 15-3, 9). Cid é ancora equivalente a supporre che un'estremita della mella sia fssata una massa infinita, cosicché lestensione della molla é determinats dal moto della In natura si trovano spesso sistemi oscillanti a due corpi, in cul non si pid consi= erare 1a massa di uno dei corpi come infinita, ma si deve considerare il moto di ntrambi i corpi-in un opportuno sistema di riferimento, Un esempio & costtuito alle molecole biatomishe come He, CO, HCI ece,, che possono oscillare lungo il proprio asse di simmetria. L’accoppiamento ita gli atomi che costituiscono queste molecole ¢ di natura eleitromagnetica ma, per i nostri scopi_ possiamo immaginare che gli atomi siano collegati da una piccola molla di massa irascurabile La cosa socprendente riguardo alle oscillazion. a due corgi é il fatto che, riden- rrenda i termini ia modo Tievemente diverso introducendo un nuovo eoncetto (quello i massa ridorta), si possono deserivere le oscillazioni esattamente con le stesse equazioni che sono state ricavate per le oscillazioni (effetivamente) a un corpo di fig. 15-4 Dimosiriamo ora che cia & vero, : 2 z te oO. Ta sono rappresentati due corpi di massa imi ed m: rascurabile) di costante A; il sistema ¢ libero di oscllare su una superficie frizzontale lisci. Individuiamo e esttemitd della. molla mediante le coordinate mi (1) ed xa(f), come & mostrato, In ogni istante la lunghezza della molla € x — xz. shezza della mola riposo ¢ I la variasione x(t) della lunghezza della molla data da collegati da una 3 asi) ‘Se x é positvo, la molla @ allungata, se x — 0, la motla ha Ta sua lunghezza normale, se x nepativo, la moll & compressa In fig. 15-17asi suppone, per concretezza, che la molla sia allungate. cosicché « > 0. 5-8 SCILLAZIONI A DUE CORPI 1 FIGURA 15-17 (a) Dve corpi di massa med me connessi mediante una molla (di massa trascurabile) di lunghezza 2 rinoso I. () Un unica corpo di massa 1 (massa ridofta) connesso a una parece rigida, per mezzo di una molla identica alla precedente CILLAZIONI_ A DUE CORP! PAR. 15-8 E anche indicata la forza F esercitata dalla mol sums. Queste due forze, com modulo F= Se si applica la Seconda le la forza —P esercitata sali ed opposte, ed hanno i vede in figura, sono uj se di Newion, F= ma, alle masse m, ed me, si ottiene: m G8 = kx de ae Moltiplichiamo ora la prima equazione per ms e la seconda per m. € sottraiamo, Risulta = mk mk: che pud essere scritta nella forma x)= he 532) m +m dt® - Chiamiamo la grandezza msme{(m:-+ ms), che ha le dimensioni di una massa, ‘massa ridotta del sistema, e indichiamola col simbolo 4; cio Essendo J costante, d°(x; —x2)/at* = dja e Teg. 15-32 pud ess as ar Questa ha Ja stessa forma dell’eg, 15-5 che avevamo dedotta per Je oscillazioni un corpo di fig. 15-4. La differenza sta nel fatto che (1) x nell'eq. 15-34 & lo spo- stamento relariro dei due blocchi dalla posizione di equilibrio (vedast eq. 15-31) anziché lo spostamento di un singolo blocco dalla posizione di equilirio e (2) p & la massa ridotta dei due blocchi, anziché la massa di un singolo bloceo. Si noti dal’eg. 15-33, che si pud scrivere nella forma Tuer ea Tk mist nae ‘quindi (per masse finite) « € sempre minore dim: ¢ di: ms; da qui i nome di massa ridotia, Dall'equazione 15-34, in seguito alla deriv duce, per il sistema oscillante di fig. 15-174, fhe segue T'eg. 15-6, si de= enero T= 2a]/4 ass) E chiara che questo sistema oscilla con Ja stessa frequenza e Io stesso periodo di tun solo bloceo di massa s" collegato dalla stessa molla ad una parete rigide, come in fg, [5-17b, Quindi Moscillazione a due corpi di fig. 15-17a @ equivaleate ali’oscl lazione a un corpo di fig. 15-175. Una partiella si muove rispeito all'alira come se ‘quest ultima fosse fissa, ed essa avesse tna massa pari alla masse ridotia i, Il con- cetto dil massa ridotta € ampiamente applicato in fisice Si pud risolvere I’eg. 15-34, come si fatto nel par, 15-3, esi ottengono le relazioni x= Acos (ot + 9) dt = — eo sin (ot + a= dvjdr = —o cos (wt + 4) 28 CAP. 15 OSCILLAZION! setto pet il fatto che qui», v ed @ sono fe Taceelerazione relative det due Bloc Queste sono identiche alle egg. 15 rlspettivamente lo spostamento, Ia veioci chi; cioe ove gli indici si riferiscono ai due blocehi. L'enersia potenziale di un oscillatore armonico semplice a due compi é data da UG) = } ha! che, dato che x dipende dalla posizione di entrambi i blocchi (vedas eq, 15-36), mostra chiaramente che V'energia potenziale @ una sistema nel suo complesso. Molt! oscillatori a due corpi, sebbene periodici, non sono armonici semplicis le loro curve dell'energia potenziale, come quella di fig. 8-Ta, che si riferisce @ una ‘molesola biatomiea, non sone paraboliche. Anche ali oscilatori perd si compor- {ano come oscillator armonici semplici se Mampiezza delloscillazione attorno alla posizone cl equilibrio € abbastanca piccola. Si noti anche che x, in fig, 8-72, ha Un significato viverso da quello che ali é stato attribuito in questo eapitlo: rap- presenta la distanza effettiva e noo (sedasi eg. 15-36) la diferenza fra la distenza Efettiva ela dstanza di equbrio, Quindi in fg. 8-7a la posizione ¢i equilibrio sta- bile non corrsponde a x = 0, come in fg. 15-2, bens) ad x = {/7a7B. Questa é solo una dilferenza dellorigine dell'asse delle ascsse lla curva delPenergia potenziale, non ba aleua signieato fondamental Sinora abbiamo supposto che nessuna forza d’atrito agisea sul nostro oscilaiore. 15-9 Se fesse cos in reaha, un pendolo, al esempio, oscillerebbe indefitaments, La ampiezza delle oscillazioni, invece, a causa dell’attrito, diminuisce gradualmente (FTenneh AeUiTes elo) lelst ae) Sing ad anaullasis i moto & detio smorzato dallatrto e sichiama armonico smor- sito. Spesuo Taturio nasee dalla resstenza dell aia da forze interne ¢ wsualmente dipende dalla yelocid. In molti casi di interes la forza d'attrito & proporzionale alla velocita del corpo e diretta in senso opposto (*), Un esempio 4i esvllatore Smorzato & disegnato in fig, 15-18. — Anche in questo caso Mequazione del moto dell’oscillatore armonico semplice smor- ato si ottiene dalla F = ma, dove ora Fé la somma della forza di richiamo — kx © della forza di smorzamenta —b ddr (b costante positiva). Si ha 5 © quindi h & piccolo, la soluzione di questa equazione differenziale (non lo dimostriamo) fen dove La fig. 15-19 rappresenta il grafico dell’elongazione x in funzione del tempo r per tun moto escllatorio con piccolo smorzamento. FIGURA 15-18 — Oscillatore armonico smorzato. (+) Si tratta del caso in cui la massa oscillante si muove, abbasianza Ientamente, “Alla massa m & attaccato un disco in un fluido di viscosita non nulla (v. Bg. 18-2). (N.d.T.) immerso in un flido che esercita una (+) Si veda, per esempio, K.R, Symon, Mechanics, 38 ed., Addison-Wesley, 1971; forza dVattrito —bdvjdr, La forza lastica di richiamo & — kx,

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