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lontano
Aeternam Rerum
VOL.I. . . No.3
I L M ATEMATICO
C RISTIANO
By GEORGE BALAN
G RANDEZZA E M ISERIA
By BLAISE PASCAL
La grandezza delluomo cos evidente che si deduce dalla sua miseria. Infatti ci che natura negli animali lo chiamiamo miseria nelluomo;
dal che deduciamo che essendo oggi la
sua natura simile a quella degli animali,
egli decaduto da una migliore natura
che un tempo gli era propria. (fr. 409)
La Grandezza dellUomo
Luomo non che una canna, la
pi debole della natura; ma una canna
pensante. Non c bisogno che tutto
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senza conoscerlo. Infatti, vuol dire essere veramente infelici vivere in una tristezza insopportabile, appena si ridotti a
pensare a se stessi, senza nulla che distragga. (164)
La Sorgente dei Vizi
Considerando gli uni la natura come
incorrotta e gli altri come inguaribile,
non hanno potuto evitare lorgoglio o
la pigrizia, che sono le due sorgenti di
tutti i vizi; poich non possono fare altro che o abbandonarvisi per vilt o uscirne per orgoglio. Infatti, se conoscevano leccellenza delluomo, ne ignoravano la corruzione, cosicch evitavano
bens la pigrizia ma si perdevano nella
superbia; e se riconoscevano linfermit
della natura, ne ignoravano la dignit,
di modo che potevano evitare la vanit ma solo per precipitare nella disperazione.(fr.435)
Gioia Condizionata
Siamo cos sventurati da non saper
godere di una cosa se non a condizione di
affliggerci nel caso riesca male, ci pu
essere causato da infinite cose e capita
continuamente. [Chi] trovasse il modo di
rallegrarsi del bene senza affliggersi per
il male contrario avrebbe fatto centro.
il movimento perpetuo. (52)
Noia
Nulla tanto insopportabile per
luomo quanto lo stare in riposo completo, senza passioni, senza preoccupazioni, senza svaghi, senza applicazione. Allora sente il suo nulla, il
suo abbandono, la sua insufficienza, la
sua dipendenza, la sua impotenza, il suo
vuoto. Immediatamente dal fondo della
sua anima verranno fuori la noia, la
tetraggine, la tristezza, laffanno, il dispetto, la disperazione. (fr. 131).